Se Dio mi dice che certamente morirò il 15 settembre del 2014 alle 17:23 allora posso fare quello che voglio, buttarmi da un grattacielo, attraversare la strada senza guardare, bere varechina come aperitivo: se quello è il destino ineluttabile previsto da Dio allora non ho più alcuna responsabilità verso la vita né alcuna libertà su di essa, posso fare bene o male ma sarò destinato a morire fatalmente quel giorno, non prima e non dopo. Spero che capisci il paradosso che si genera.
Shalom