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USCITA ODIERNA 2013

Ultimo Aggiornamento: 31/12/2013 18:59
26/01/2013 17:58
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Bella uscita in compagnia di Nicko: giornata abbastanza bella, freddina ma non in modo esagerato (5° di media), andatura abbastanza tranquilla (solo perchè il ginocchio di Nicola aveva bisogno di non forzare: collaudo perfettamente riuscito! [SM=g27989] ).
Senza forzare, ma alla fine un Lissolo ci è scappato... [SM=g27986]
Sempre un gran piacere avere un socio così!
Km: 85
Dislivello: 620 m
Gradimento: [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]
Ciao
Sergio
[Modificato da CaSe63 26/01/2013 17:58]
28/01/2013 15:17
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La Valcava vista da un bresciano …

Sabato 26 gennaio 2013: questo è il 3° anno di fila che salgo al Passo di Valcava a gennaio. La tradizione l’abbiamo iniziata io e Giuseppe (Gnaldi al forum) nel 2011 (era il 15 gennaio) in una giornata di nebbia fitta che ci aveva regalato lassù un sole meraviglioso e +12°C. Poi, nel 2012, avevamo coinvolto altri forumisti e la foto di gruppo aveva ritratto una decina di appassionati. Quest’anno, soprattutto a causa del mal tempo, l’idea sembrava quasi essere sfumata e invece eccoci qua …

La sveglia suona alle 5,50. Colazione tranquilla. Caffè in compagnia di mia moglie. “A che ora ritorni?” … “Andiamo in Valle Imagna … verso le 14”. Alle 7 precise esco di casa e do il 1° colpo di pedale al mio King. E’ ancora abbastanza buio, ma non volendomi portar dietro il faro Sigma e la batteria per tutto il giorno, opto per accollarmi qualche rischio in più nella prima mezz’ora e mi faccio bastare un paio di lucine a led dietro e una davanti. Non si vede quasi nulla, ma confido nella mia memoria e sul fatto che dovrebbe essere questione di poco. A Palazzolo sull’Oglio è già chiaro e tiro dritto fino a Cenate Sotto, dove salgo verso il Colle dei Pasta. L’appuntamento con Pigi e Daniele è fiussato per le 8,20. Io arrivo con circa 10 minuti di anticipo e allora gli vado incontro dal versante di Torre de’ Roveri. Ho appena iniziato la discesa quando li vedo di fronte a me, a non più di 100 metri. Una stretta di mano a volo. Un “Come va?” e senza neppure fermarci scendiamo per Scanzorosciate. Oggi purtroppo non c’è Giuseppe (malato), ma percorriamo le strade che lui ci ha insegnato per giungere a Villa d’Almè sfiorando il traffico di Bergamo.

Attraversato il Brembo, saliamo a (quasi) tutta i 2 tornanti successivi e ci immettiamo in Valle Imagna. L’aria è umida, il cielo nuvoloso. Speravo in un meteo migliore e invece …
Prima di Strozza, svoltiamo a sinistra alzandoci rispetto alla strada della valle e togliendoci dal traffico veicolare … Grazie Giuseppe. Alla chiesa di Capizzone ci congiungiamo ad Andrea/Pala69 il quale, partito da Torre de’ Roveri, si è già sparato un Selvino e … brrrrrrr … la discesa verso la Val Brembana. Matto.
Ripartiamo. Ora è solo salita. Andiamo su sereni, privilegiando la compagnia e le chiacchiere. A bordo strada, fin da subito, fa la sua apparizione la neve. Il versante della Valle Imagna è piuttosto in ombra … e si vede. Salendo però non si sta male, anche se pian piano inizia a formarsi nella testa l’idea del freddo per la successiva discesa. Al bivio per la Roncola, svoltiamo a destra per un paio di km di piana fino a Costa Valle Imagna che ci accoglie umida e fredda, con un mantello bianco (la neve) e grigio (le nuvole basse, quasi da sembrare nebbia). Peccato, speravamo nel sole. Va beh, siam qui e al successivo bivio svoltiamo a sinistra e saliamo affrontando gli ultimi 5 km. Io faccio un paio di avanti e indietro, alzando il ritmo per scaldarmi, poi ai meno 1,5 decido di provare a dare una scrollata alle gambe e raggiungo il Valico di Ca’ Perucchini (alias il Passo di Valcava) in solitaria. Non metto neppure il piede a terra. Tutto intorno neve e gelo. Giro la bici e torno giù a “prendere” Pigi e Daniele, in quanto dopo 200 metri incrocio Andrea. Quando trovo i ragazzi, risalgo con loro, incoraggiandoli e facendo loro i complimenti, più che meritati.
Un paio di minuti e siamo tutti al passo: la fatica è un ricordo, prevale la gioia, l’allegria e la soddisfazione. I miracoli della bicicletta. Scattiamo qualche foto, mangiamo qualcosa e iniziamo a pensare alla discesa.

Appena ripartiamo, nonostante abbia chiuso il giubbino e messo l’antivento, mi rendo conto che ci sarà da soffrire. Resto dietro con Daniele, molto cauto, ma a metà discesa lascio andare la bici perché fatico a frenare così tanto. Le dita delle mani non le sento quasi più. Il resto si sopporta, ma le mani fanno davvero male. A Costa Imagna trovo Pigi e Andrea. So che il peggio è passato, ma anche che il freddo non è finito. Faccio ruotare le braccia nel tentativo di far affluire sangue (si spera caldo …) alla periferia. Arriva Daniele, visibilmente provato. Pochi secondi e ripartiamo con l’obiettivo di una sosta caffè alla Roncola. Servono ancora una quindicina di minuti di sofferenza e ci arriviamo. Entriamo in un bar sudati e (sicuramente) abbastanza puzzolenti. Sembriamo marziani, ma a noi sembra di stare in paradiso. Caffè per tutti … offre Daniele, visto che è il suo compleanno. Stringo la tazzina di caffè caldo con affetto. Le mani pian piano riprendono vita. Anche questa è andata. Dopo una ventina di minuti usciamo per scendere ad Almenno: 7 km abbondanti, freddi, ma mai gelidi. Poi, un po’ di sana bagarre per risalire ad Almè e puntare dritti a Bergamo … un modo divertente per far tornare il motore alla temperatura ideale.

A Bergamo salutiamo Daniele, mentre io tiro gli altri 2 ragazzi verso Scanzorosciate. Lì Pigi rinuncia (di diritto) all’ultimo Pasta, che affronto con Andrea. Il primo gradino fa un po’ male, gli altri vanno molto meglio in agilità. Quando scolliniamo, ci scambiamo un saluto al volo e poi Andrea a destra scende verso Torre dove ha lasciato l’auto, mentre io verso Cenate e da lì dritto dritto verso casa.
Alle 14,04 entro in garage. Ho sbagliato la previsione di 4 minuti, ho preso un freddo cane, ho pure faticato non poco, ma come al solito mi sono divertito alla grande.
E poi, salire in Valcava a gennaio merita sempre.

Tempo: 6h 24'
Distanza: 151,3 km
Battiti: 127/170 bpm
Cadenza: // rpm
Velocità media: 23,7 km/h
Dislivello: 1.985 mt
Calorie: 2.852 kcal
Temperatura: min -6°C/media -0,3°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
28/01/2013 15:18
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La prima volta del Protos …

Domenica 27 gennaio 2013: ebbene sì, ci siamo proprio. Questa settimana ho ritirato la bici nuova, una De Rosa Protos [SM=g27998] [SM=g27998] [SM=g27998] , che ho lasciato in garage fino ad oggi aspettando condizioni meteo più idonee e continuando nel frattempo a pedalare sul mio fedelissimo King. [SM=g28002] Ma oggi è arrivato il momento di mettere in strada il Protos e vedere un po’ come va. Mi alzo alle 6,40 e faccio tutto con calma. Prima di uscire mando un sms a Maurino: “Alle 8 sono da te”. Alle 7,45 mi metto in sella al Protos e do il fatidico 1° colpo di pedale.

Le prime sensazioni sono buone, anche se la differenza più rilevante rispetto al King che percepisco è data dalla meccanica: perfetta questa, con 80.000 km sulle spalle la precedente. Sto leggero, cauto, quasi insospettito o dubbioso che il nuovo mezzo possa non accettarmi come compagno di avventure. Il feeling fra il cicloamatore e la sua bici deve nascere pian piano, pedalata dopo pedalata, deve crearsi un’armonia impercettibile e quasi irrazionale … difficile da spiegarsi, ma è una simbiosi che richiede quel minimo tempo per crearsi e durare. Nel frattempo arrivo a Coccaglio e mi fermo davanti a casa di Maurino. Lui esce perché vuole vedere il Protos dal vivo: è il primo a farlo, un onore per me e, ne son certo, un grande onore anche per lui. Maurino guarda la bici da tutte le angolature, ci si siede sopra, gli do l’ok per provarla. Lui è dubbioso, ma poi accetta volentieri di pedalare 100 metri lì davanti. Son cose che succedono una volta ogni tanto ed è bello condividerle con un grande amico. Alle 8,15 partiamo: con il Capitano siamo d’accordo alle 8,30 a casa sua e lui non sa … Arriviamo lì 5 minuti prima e lui ci raggiunge e mi inquadra con una battuta: “Ha cambiato squadra?”. Altri apprezzamenti, senza fermarsi perché c’è il sole e si va subito verso il lago a scaldare la temperatura di una giornata freddina. Chiacchieriamo e pedaliamo. In breve siamo a Sarnico e da lì con cambi regolari a Tavernola Bergamasca, dove iniziamo la prima salita che in poco più di 8 km ci porterà a Parzanica. E’ una salita non banale da affrontare, che parte subito con rampe impegnative e io sento immediatamente nelle gambe i km di ieri. Dopo un paio di km, lascio andare i miei soci e salgo con il mio passo. La bici in salita sembra fantastica: reattiva, pronta e scattante, ma nei tratti più duri fatico davvero tanto e devo abbassare il ritmo per non saltare. Arrivo su con un minuto (o forse più) di ritardo, ma non importa. Mauro e Angelo sono lì ad attendermi e mi chiedono se voglio fermarmi: “Andiamo, andiamo” e così proseguiamo nei su e giù della traversata che ci porta verso Vigolo.

Ho recuperato un po’ e ricominciamo a salire verso il centro del paese e poi verso la località La Bratta dove, almeno a questa stagione, la strada finisce. Ci sono altre rampe. Perdo di nuovo contatto, poi a fatica rientro mordendo il manubrio, poi di nuovo un aumento di pendenza e perdo definitivamente la ruota mettendomi sereno da lì alla fine. Un minuto e mezzo il ritardo (fonte Strava), ma va bene ugualmente. I miei soci sono lì e io sono il primo a far loro i complimenti per come sono saliti.
Sosta brevissima e giù per 12 km fino a Tavernola Bergamasca. Inizio a trovare il feeling con il Protos: in una discesa mista come questa è preciso, docile da guidare, in una parola “perfetto”.

Quando siamo sul lago, partiamo con i nostri cambi raccogliendo qua e là qualche altro ciclista. Poi ci arriva da dietro un gruppo di una squadra che viaggiano intorno ai 45 all’ora. E’ subito selezione. Diversi si staccano, noi no. Le mie gambe urlano, soprattuto negli strappi di Predore e Sarnico, ma tengo duro, anche perché davanti a me Angelo e Maurino tengono la ruota con facilità. A Sarnico ci separiamo (meno male) e il ritmo torna quello più normale e con il nostro passo facciamo rientro verso casa.

Che dire: è stata la prima esperienza con il Protos. Gran bici, sicuramente. Sono soddisfatto, perché ci sono salito un po’ sulle spine, ma alla fine, dopo un centinaio di km circa, era come se fosse stata da sempre la mia bici. Il feeling si è creato ed ora non potrà che migliorare !!!

Tempo: 4h 16'
Distanza: 107,5 km
Battiti: 128/161 bpm
Cadenza: 76/113 rpm
Velocità media: 25,2 km/h
Dislivello: 1.088 mt
Calorie: 2.034 kcal
Temperatura: min -4°C/media 0,2°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
28/01/2013 16:13
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Re: La prima volta del Protos …
CiclistaperCaso@, 28/01/2013 15:18:


Che dire: è stata la prima esperienza con il Protos. Gran bici, sicuramente. Sono soddisfatto, perché ci sono salito un po’ sulle spine, ma alla fine, dopo un centinaio di km circa, era come se fosse stata da sempre la mia bici. Il feeling si è creato ed ora non potrà che migliorare !!!



foto ?
birra per festeggiare ?



Jack
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28/01/2013 17:12
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Re: Re: La prima volta del Protos …
Jack.ciclista, 28/01/2013 16:13:



foto ?
birra per festeggiare ?





Servito ...



... sto parlando del foto del Protos [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987] , per la birra mi sembrerebbe più carino in compagnia.
Quindi appena ci vediamo, molto volentieri [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Ciao

Giorgio
28/01/2013 17:32
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Re: La prima volta del Protos …
CiclistaperCaso@, 28/01/2013 15:18:


mi metto in sella al Protos e do il fatidico 1° colpo di pedale.

[SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]
[SM=g28002]
Ovviamente si attende un'analisi tecnica (specie delle ruote da paura che monti.. [SM=g27990])
Dal punto di vista estetico accostamenti cromatici telaio-ruote-sram red attenti; piega e attacco sono "segrafati" dalla casa, o li hai scelti tu?
28/01/2013 17:41
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Bella, ma DeRosa si è sempre contraddistinto per eleganza e raffinatezza estetica.

Per la birra ho già stampato la tua promessa, appena il tempo si stabilizza organizziamo una gita dalle tue parti che ci promettiamo da 1 anno e che non ho/abbiamo mai mantenuto.


Jack
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28/01/2013 20:54
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Re:
Jack.ciclista, 28/01/2013 17:41:

Bella, ma DeRosa si è sempre contraddistinto per eleganza e raffinatezza estetica.

Per la birra ho già stampato la tua promessa, appena il tempo si stabilizza organizziamo una gita dalle tue parti che ci promettiamo da 1 anno e che non ho/abbiamo mai mantenuto.




Contaci Jack ... su entrambe le cose, a patto che la birra venga dopo la pedalata se no in sella avrei difficoltà a starci e ancor di più a pedalare.

Ciao

Giorgio
28/01/2013 21:00
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Re: Re: La prima volta del Protos …
iceman06_bdc, 28/01/2013 17:32:

[SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]
[SM=g28002]
Ovviamente si attende un'analisi tecnica (specie delle ruote da paura che monti.. [SM=g27990])
Dal punto di vista estetico accostamenti cromatici telaio-ruote-sram red attenti; piega e attacco sono "segrafati" dalla casa, o li hai scelti tu?




Ok Gabriele, prima di emettere un giudizio definitivo bisogna pedalatrici un po' di ore, ma già domenica al rientro ero molto contento.

Le ruote mi hanno soddisfatto molto e in salita rispondono bene. Ho voluto togliere le scritte Marchisio (2 per ogni lato di ciascuna ruota) in quanto erano bianche ed esteticamente non mi piacevano troppo. Così sono più cattive.

Per il Protos ti confermo che piega e attacco FSA escono assieme al telaio già verniciati da De Rosa.

Ciao e a presto sulle strade della Bergamasca.

Giorgio
28/01/2013 21:04
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Confermo che la bici di cpc è stupenda e il ragazzo che la guida è una persona speciale [SM=g28002] ...te lo meriti il tuo Protos(per gli amici TARMAC)...un saluto a tutti [SM=g27987]
28/01/2013 21:17
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Re:
ILRUSSO69, 28/01/2013 21:04:

Confermo che la bici di cpc è stupenda e il ragazzo che la guida è una persona speciale [SM=g28002] ...te lo meriti il tuo Protos(per gli amici TARMAC)...un saluto a tutti [SM=g27987]




Grazie fratellino [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

... è solo la questione del "ragazzo" che stona un po', visto che prossime candeline non ci stanno più sulla torta [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

Ciao e a presto.

Giorgio
29/01/2013 08:45
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Re:
ILRUSSO69, 28/01/2013 21:04:

Confermo che la bici di cpc è stupenda e il ragazzo che la guida è una persona speciale [SM=g28002] ...te lo meriti il tuo Protos(per gli amici TARMAC)...un saluto a tutti [SM=g27987]



Concordo: bel mezzo, ma conta chi la guida! [SM=g28002]


29/01/2013 12:36
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Ehm... [SM=g27995]
Timidamente riporto la discussione sulle "uscite odierne", posto che la bici nuova di CpC giustamente merita tutte le attenzioni del caso (bellissimo mezzo, Giorgio [SM=g27987] .

Domenica sono finalmente riuscito ad inaugurare l'anno 2013. Bici appena uscita dal controllo del meccanico, perfettamente ricalibrata e con coperture nuove (mi son fatto un regalo con i tanto decantati Continental Grand Prix 4000S).

63 km in totale, nella bassa Brianza. Prima verso Cesate, Solaro, poi un paio di strappi brevissimi tra Cimnago, Figino, prima di scendere verso Cantù e ritornare verso casa. Gambe imballatissime, schiena poco allenata, ma mente libera!

Un saluto a tutti, da uno che scrive poco, ma vi legge sempre con piacere.
29/01/2013 14:02
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Re:
patavium82, 29/01/2013 12:36:

Ehm... [SM=g27995]
Timidamente riporto la discussione sulle "uscite odierne", posto che la bici nuova di CpC giustamente merita tutte le attenzioni del caso (bellissimo mezzo, Giorgio [SM=g27987] .

Domenica sono finalmente riuscito ad inaugurare l'anno 2013. Bici appena uscita dal controllo del meccanico, perfettamente ricalibrata e con coperture nuove (mi son fatto un regalo con i tanto decantati Continental Grand Prix 4000S).

63 km in totale, nella bassa Brianza. Prima verso Cesate, Solaro, poi un paio di strappi brevissimi tra Cimnago, Figino, prima di scendere verso Cantù e ritornare verso casa. Gambe imballatissime, schiena poco allenata, ma mente libera!

Un saluto a tutti, da uno che scrive poco, ma vi legge sempre con piacere.



Bentornato! Quando vuoi unirti, fatti sentire.
Ciao.
Sergio


30/01/2013 20:19
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Buio, nebbia, ghiaccio e tantissima prudenza …

Martedì 29 gennaio 2013: le previsioni danno nebbia in Val Padana. Sarebbe sconsigliato uscire al buio, ma non avendo alternative … La sveglia doveva suonare alle 4,50. L’ho spenta qualche minuto prima e mi son goduto 5 o 6 minuti supplementari al calduccio del piomone. Mi alzo faccio tutto con la solita calma proverbiale e alle 6,01 do il 1° colpo di pedale al King.

Guardando dai vetri delle finestre di casa speravo meglio e invece c’è un nebbione pauroso e le strade, lo si capisce da subito, sono al limite della percorribilità perchè la nebbia caduta a terra si è ghiacciata. Se ci aggungiamo il buio … si impone la prudenza al mille per cento. Attraverso la Franciacorta e stranamente la nebbia non se ne va. A volte sparisce come per miracolo già a Cologne, oggi decisamente no. Fa pure freddino, ma sono concentrato al punto che il freddo passa in secondo piano. A Capriolo scendo piano in Val Calepio e risalgo in terra bergamasca. La visibilità migliora e con essa anche l’asfalto. A Grumello svolto a destra e salgo al Gandosso senza tirarmi il collo. E’ ancora buio, ma negli ultimi 5-600 metri mi rendo conto che l’asfalto è completamente bianco. Non ci penso e tiro dritto, attraverso il paese e mi vado a godere le prime luci dell’alba davanti alla chiesetta posta dopo le ultime case. Mi fermo ad ammirare lo spettacolo: sotto un mare di nebbia, mentre l’orizzonte si tinge di rosa. Bellissimo.

Quando riparto, scendo nella parte bassa del paese e risalgo al bivio per Grumello. Oramai è chiaro e mi rendo conto che l’asfalto, proprio dove son passato prima in salita, per qualche centinaio di metri è completamente coperto di ghiaccio. Sgancio un pedale e scendo super-piano. Va anche questa, ma a Grumello mi immergo nuovamente nella fredda e schifosa nebbia.
Svolto a sinistra e raggiungo il lago d’Iseo. Sarnico e Clusane anche loro coperte da un mantello grigio e freddo. Salgo in Franciacorta e finalmente a Colombaro ritorna a farsi vedere il sole.
Un Bellavista e poi giù fino a Adro, dove ritrovo la nebbia che mi accompagna fino a casa.
In garage mi accorgo che la bici, il faro, il Garmin ed altri componenti sono tutti ricoperti da uno strato di ghiaccio. [SM=g27994] [SM=g27991] [SM=g27993] [SM=g27996] Brrrrrrrrrr …

Tempo: 3h 03'
Distanza: 72,5 km
Battiti: 124/159 bpm
Cadenza: // rpm
Velocità media: 23,8 km/h
Dislivello: 898 mt
Calorie: 1.254 kcal
Temperatura: min -4°C/media -2,6°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
30/01/2013 20:27
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Un San Fermo per uscire dalla nebbia e vedere il sole …

Mercoledì 30 gennaio 2013: oggi lavoro da casa e, in teoria, avevo pensato di fare almeno 5 ore di bici. Alle 7 sarei pronto per uscire, ma la nebbia è così fitta che la si potrebbe tagliare con un coltello. [SM=g28000] [SM=g28000] [SM=g28000] Mi metto a lavorare e procrastino l’uscita in bici. [SM=g28001] Rinvio un po’ di volte, ma alle 10,52 mi decido ed affronto la strada (e soprattutto la nebbia) con il mio fidatissimo King. Nonostante l’ora la nebbia è davvero ancora molto fitta. Mi sa che è una giornata così. Attraverso la Franciacorta e scendo in Val Calepio. Appena risalito, mi devo fermare per una telefonata di lavoro … soliti problemi … [SM=g28000]

Riparto e poco dopo sono a Villongo: svolto a sinistra e punto deciso ai Colli di San Fermo. Stranamente, la nebbia continua anche quando la strada inizia a salire. Resiste ancora ad Adrara San Martino (cosa mai vista), ma prima di entrare in Adrara San Rocco il cielo si apre e lascia spazio al sole, prima ancora leggermente velato, ma dopo il paese piacevolmente caldo. [SM=g27998] [SM=g28002] Dopo il cartello dell’8° km, chiamo Maurino che so essere sul punto di uscire in pausa pranzo con il Capitano. Vorrei dirgli di salire di qua a prendersi un po’ di sole, ma non ha tempo deve rientrare per le 14,10 e allora ci accordiamo per vederci dalle parti di Sarnico.
Ma prima salgo. Fatico, ma mi impegno cercando di far girare le gambe. 34x24 e 34x26 nei tratti più duri, puntando all’agilità per trovare una pedalata discreta. Scollino sotto un sole splendido in 56’ e 8”: un buon tempo per le mie caratteristiche e per la stagione. Arrivo al valico e senza fermarmi giro la bici, ma appena la strada inizia a scendere mi fermo al sole. Mangio un panino con la nutella [SM=g27998] [SM=g28002] , mi godo i +12°C [SM=g28002] [SM=g28002] e scatto un paio di foto alla pianura che è là sotto tutta ricoperta di uno strato di nebbia. [SM=g27997]

Riparto e la discesa, per buona parte al sole, non sembra nemmeno parente di quella di sabato in Valcava.
Ad Adrara sento Maurino: è a Sarnico e viene con Angelo a Villongo. Ci troviamo in perfetto orario, anche se di nuovo (per me) immersi nella nebbia gelata. Una stretta di mano, un sorriso e un grande piacere pedalare per un po’ con i miei 2 grandi amici.
Arriviamo quasi a Predore, poi dobbiamo rientrare e torniamo a Sarnico per salire con un buon ritmo a Capriolo e da lì con cambi regolari fare rientro a casa.

Che dire, visto da casa mia il cielo grigio e l’aria fredda non stimolavano ad uscire in bici e invece una bella salita ai Colli di San Fermo mi ha permesso di godermi un bel sole quasi primaverile. [SM=g28002] [SM=g27998] [SM=g28002] [SM=g27998] [SM=g28002] [SM=g27998]

Tempo: 3h 30'
Distanza: 88,9 km
Battiti: 137/169 bpm
Cadenza: // rpm
Velocità media: 25,4 km/h
Dislivello: 1.292 mt
Calorie: 1.856 kcal
Temperatura: min -1°C/media +3,1°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
31/01/2013 16:30
Post: 2.827
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Re: Buio, nebbia, ghiaccio e tantissima prudenza …
CiclistaperCaso@, 30/01/2013 20:19:


Martedì 29 gennaio 2013:
Distanza: 72,5 km




CiclistaperCaso@, 30/01/2013 20:27:


Mercoledì 30 gennaio 2013:
Distanza: 88,9 km





Meno di 200 km totali in due uscite consecutive?
Ti stai rammollendo!

[SM=g27989]
[Modificato da MirkoBL 31/01/2013 16:30]

******************************

Ciao Moro...

9/10/1963 - “Un sasso è caduto in un bicchiere colmo d’acqua e l’acqua è traboccata sulla tovaglia. Tutto qui. Solo che il bicchiere era alto centinaia di metri e il sasso grande come una montagna e di sotto, sulla tovaglia, stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi.” (D. Buzzati)
01/02/2013 18:19
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Re: Re: Buio, nebbia, ghiaccio e tantissima prudenza …
MirkoBL, 31/01/2013 16:30:




Meno di 200 km totali in due uscite consecutive?
Ti stai rammollendo!

[SM=g27989]




Mi hai rubato le parole di bocca: volevo fare della sana autocritica e a questo punto mi hai anticipato [SM=g27987] [SM=g27987] [SM=g27987]

... anche se per cercare di rimediare stamattina sveglia alle 4,30 e in bici alle 5,30 per 2 ore e 40 di pedalata nonostante ci fosse un muro di nebbia (di più non potevo perchè avevo una riunione importante alle 9,30 [SM=g27995] [SM=g27995] [SM=g27995] )

Ciao

Giorgio
[Modificato da CiclistaperCaso@ 01/02/2013 18:22]
01/02/2013 20:50
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Un Doppio Foresto Sparso nella nebbia e poi al lavoro …

Venerdì 1° febbraio 2013: con le infauste previsioni meteo per la giornata di sabato, nonostante debba essere in ufficio al massimo per le 9,20 visto che alle 9,30 è pianificata un’importante riunione con l’AD di un Cliente, decido per un early morning rigenerante. Mi alzo alle 4,29 (un minuto prima che suoni la sveglia, in modo da disturbare il meno possibile). Faccio colazione, mi preparo e bevo il caffè proprio mentre ricevo l’sms di rinuncia di Maurino: troppa nebbia. Lui non se la sente e mi raccomanda “Stai attento”. [SM=g28004]

Alle 5,30 precise do il 1° colpo di pedale al King. C’è nebbia, sì è vero, ma martedì scorso era decisamente peggio. Faccio due conti: ho due ore e mezzo … al massimo due ore e quaranta a disposizione … Foresto. Attraverso la Franciacorta e raggiungo Adro. Quasi nessuno in giro … meglio così vista la nebbia.
Scendo in Val Calepio e indeciso se risalire a destra o a sinistra, subisco un salto di catena inaspettato e smoccolato … Risolvo il problema e nel frattempo decido di salire a destra, per la diretta che va a Credaro.
Alla rotonda, svolto a sinistra e via verso Foresto Sparso, con la nebbia che stranamente aumenta addirittura di intensità. Al bivio per via Tengattini svolto a sinistra e salgo con i 4 tornanti nella parte alta del paese. Dopo l’ultima rampa dura … puffff … sparisce la nebbia … un miracolo, il cielo stellato, la luna. Bellissimo.
Salgo ancora poco e poi inizio a scendere e il miracolo finisce subito: quando attraverso la piazza della chiesa di nuovo fatico a vedere davanti alla bici.

Sono di nuovo nella parte bassa del paese. La strada è umida e viscida. Altra svolta a sinistra in via San Michele e altra rampa per ritornare su. Devo arrivare di nuovo sopra la chiesa per tornare a vedere le stelle e la prima striscia di cielo all’orizzonte che si tinge appena appena di rosa. L’alba è uno spettacolo se vista dall’alto. Uno sguardo all’orologio: è tempo di tornare. Scendo di nuovo a Villongo e poi a Sarnico sul lago da dove risalgo a Capriolo (purtroppo nel momento di traffico del mattino) e punto dritto verso casa ancora dalla Franciacorta. Doccia al volo. Camicia, cravatta, giacca e via in auto. Un sms a Maurino "Tutto ok" [SM=g28002] e alle 9,20 spaccate sono nel mio ufficio pronto ad affrontare la seconda parte della mia giornata. Ebbene sì, c’è anche quella … [SM=g27989] [SM=g27988] [SM=g28002]

Tempo: 2h 39'
Distanza: 64,0 km
Battiti: 131/168 bpm
Cadenza: // rpm
Velocità media: 24,1 km/h
Dislivello: 750 mt
Calorie: 1.191 kcal
Temperatura: min -4°C/media -1,7°C

Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]
02/02/2013 09:14
Post: 44
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Re: Un Doppio Foresto Sparso nella nebbia e poi al lavoro …
CiclistaperCaso@, 01/02/2013 20:50:


Venerdì 1° febbraio 2013:
Dopo l’ultima rampa dura … puffff … sparisce la nebbia … un miracolo, il cielo stellato, la luna. Bellissimo.
Ciao e buone pedalate a tutti [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]



Confermo.
Salendo sul S.Fermo, dopo Adrara S.Rocco ho spento il faro e sono salito
fino a circa metà solo con il chiaro di luna:semplicemente stupendo! [SM=g28002]

CIAO.
[Modificato da Granfondista 02/02/2013 09:14]
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