La Valcava vista da un bresciano …
Sabato 26 gennaio 2013: questo è il 3° anno di fila che salgo al Passo di Valcava a gennaio. La tradizione l’abbiamo iniziata io e Giuseppe (Gnaldi al forum) nel 2011 (era il 15 gennaio) in una giornata di nebbia fitta che ci aveva regalato lassù un sole meraviglioso e +12°C. Poi, nel 2012, avevamo coinvolto altri forumisti e la foto di gruppo aveva ritratto una decina di appassionati. Quest’anno, soprattutto a causa del mal tempo, l’idea sembrava quasi essere sfumata e invece eccoci qua …
La sveglia suona alle 5,50. Colazione tranquilla. Caffè in compagnia di mia moglie. “A che ora ritorni?” … “Andiamo in Valle Imagna … verso le 14”. Alle 7 precise esco di casa e do il 1° colpo di pedale al mio King. E’ ancora abbastanza buio, ma non volendomi portar dietro il faro Sigma e la batteria per tutto il giorno, opto per accollarmi qualche rischio in più nella prima mezz’ora e mi faccio bastare un paio di lucine a led dietro e una davanti. Non si vede quasi nulla, ma confido nella mia memoria e sul fatto che dovrebbe essere questione di poco. A Palazzolo sull’Oglio è già chiaro e tiro dritto fino a Cenate Sotto, dove salgo verso il Colle dei Pasta. L’appuntamento con Pigi e Daniele è fiussato per le 8,20. Io arrivo con circa 10 minuti di anticipo e allora gli vado incontro dal versante di Torre de’ Roveri. Ho appena iniziato la discesa quando li vedo di fronte a me, a non più di 100 metri. Una stretta di mano a volo. Un “Come va?” e senza neppure fermarci scendiamo per Scanzorosciate. Oggi purtroppo non c’è Giuseppe (malato), ma percorriamo le strade che lui ci ha insegnato per giungere a Villa d’Almè sfiorando il traffico di Bergamo.
Attraversato il Brembo, saliamo a (quasi) tutta i 2 tornanti successivi e ci immettiamo in Valle Imagna. L’aria è umida, il cielo nuvoloso. Speravo in un meteo migliore e invece …
Prima di Strozza, svoltiamo a sinistra alzandoci rispetto alla strada della valle e togliendoci dal traffico veicolare … Grazie Giuseppe. Alla chiesa di Capizzone ci congiungiamo ad Andrea/Pala69 il quale, partito da Torre de’ Roveri, si è già sparato un Selvino e … brrrrrrr … la discesa verso la Val Brembana. Matto.
Ripartiamo. Ora è solo salita. Andiamo su sereni, privilegiando la compagnia e le chiacchiere. A bordo strada, fin da subito, fa la sua apparizione la neve. Il versante della Valle Imagna è piuttosto in ombra … e si vede. Salendo però non si sta male, anche se pian piano inizia a formarsi nella testa l’idea del freddo per la successiva discesa. Al bivio per la Roncola, svoltiamo a destra per un paio di km di piana fino a Costa Valle Imagna che ci accoglie umida e fredda, con un mantello bianco (la neve) e grigio (le nuvole basse, quasi da sembrare nebbia). Peccato, speravamo nel sole. Va beh, siam qui e al successivo bivio svoltiamo a sinistra e saliamo affrontando gli ultimi 5 km. Io faccio un paio di avanti e indietro, alzando il ritmo per scaldarmi, poi ai meno 1,5 decido di provare a dare una scrollata alle gambe e raggiungo il Valico di Ca’ Perucchini (alias il Passo di Valcava) in solitaria. Non metto neppure il piede a terra. Tutto intorno neve e gelo. Giro la bici e torno giù a “prendere” Pigi e Daniele, in quanto dopo 200 metri incrocio Andrea. Quando trovo i ragazzi, risalgo con loro, incoraggiandoli e facendo loro i complimenti, più che meritati.
Un paio di minuti e siamo tutti al passo: la fatica è un ricordo, prevale la gioia, l’allegria e la soddisfazione. I miracoli della bicicletta. Scattiamo qualche foto, mangiamo qualcosa e iniziamo a pensare alla discesa.
Appena ripartiamo, nonostante abbia chiuso il giubbino e messo l’antivento, mi rendo conto che ci sarà da soffrire. Resto dietro con Daniele, molto cauto, ma a metà discesa lascio andare la bici perché fatico a frenare così tanto. Le dita delle mani non le sento quasi più. Il resto si sopporta, ma le mani fanno davvero male. A Costa Imagna trovo Pigi e Andrea. So che il peggio è passato, ma anche che il freddo non è finito. Faccio ruotare le braccia nel tentativo di far affluire sangue (si spera caldo …) alla periferia. Arriva Daniele, visibilmente provato. Pochi secondi e ripartiamo con l’obiettivo di una sosta caffè alla Roncola. Servono ancora una quindicina di minuti di sofferenza e ci arriviamo. Entriamo in un bar sudati e (sicuramente) abbastanza puzzolenti. Sembriamo marziani, ma a noi sembra di stare in paradiso. Caffè per tutti … offre Daniele, visto che è il suo compleanno. Stringo la tazzina di caffè caldo con affetto. Le mani pian piano riprendono vita. Anche questa è andata. Dopo una ventina di minuti usciamo per scendere ad Almenno: 7 km abbondanti, freddi, ma mai gelidi. Poi, un po’ di sana bagarre per risalire ad Almè e puntare dritti a Bergamo … un modo divertente per far tornare il motore alla temperatura ideale.
A Bergamo salutiamo Daniele, mentre io tiro gli altri 2 ragazzi verso Scanzorosciate. Lì Pigi rinuncia (di diritto) all’ultimo Pasta, che affronto con Andrea. Il primo gradino fa un po’ male, gli altri vanno molto meglio in agilità. Quando scolliniamo, ci scambiamo un saluto al volo e poi Andrea a destra scende verso Torre dove ha lasciato l’auto, mentre io verso Cenate e da lì dritto dritto verso casa.
Alle 14,04 entro in garage. Ho sbagliato la previsione di 4 minuti, ho preso un freddo cane, ho pure faticato non poco, ma come al solito mi sono divertito alla grande.
E poi, salire in Valcava a gennaio merita sempre.
Tempo: 6h 24'
Distanza: 151,3 km
Battiti: 127/170 bpm
Cadenza: // rpm
Velocità media: 23,7 km/h
Dislivello: 1.985 mt
Calorie: 2.852 kcal
Temperatura: min -6°C/media -0,3°C
Ciao e buone pedalate a tutti