Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Luciano.Roberto, 15/09/2007 11.38:
...
chi puo' aumenta a sua volta e si lamenta degli aumenti. In questo senso e' ipocrita?
...
pure questo e' difficile da spiegare...
il discorso piu' o meno e': come paese stiamo un po' nella mer.a...
prima dell'euro facevamo (al nord) il gioco della svalutazione competitiva e stavamo in qualche modo nel G7...
...poi sono arrivati insieme l'euro che non si puo' svalutare e i cinesi che la competizione la fanno sui salari e sulla bassa qualita' (la fanno a noi, ai tedeschi no: dai tedeschi i cinesi comprano tecnologia, coi soldi delle carabattole che vendono a noi e agli americani)
come hanno risposto alla sfida gli "imprenditori" italioti?
da "catenacciari": cercando qualcosa che sostituisse la svalutazione competitiva, un altro "scudo", una "nicchia", un affare "sicuro", invece di rischiare investendo in ricerca...
e allora tutti sul mattone (vedi il post sugli investimenti delle imprese), che poi il cerino a qualcuno resta in mano... se a questo flusso di soldi aggiungi aggiungi quello dello "scudo fiscale" e del "riciclaggio"...
ovviamente i prezzi delle case sono saliti, per la speculazione, mentre con l'euro pure i prezzi di tanti beni di consumo sono stati "ritoccati" da chi poteva... il che ha fatto credere a tutti che 1€=1000£ era giustificato...
il problema e' che salari e stipendio sono rimasti al palo...
questo crea un serio problema di "sostenibilita'", sia dei consumi che dei prezzi delle case...
sul lato dei consumi, gli "arrotondamenti" dei "bottegari" sono durati poco: guarda come si sono ridotti i volumi dei classici negozietti, a favore di discount e ipermercati...
sul fronte delle case il gioco ha retto, ed il cerino e' passato di mano, proprio grazie ai mutui "folli" di cui ora tanto si parla...
...fino a qualche tempo fa, coi tassi relativamente bassi, c'era un sacco di liquidita' in cerca di investimenti "redditizi", per cui le banche avevano gioco facile a erogare mutui a volonta', prendendo soldi in prestito o cartolarizzando...
...ora ci si rende conto che quei prezzi non sono sostenibili, che non si puo' pagare una casa l'equivalente di 30 o piu' anni di stipendio... per il semplice fatto che con quello stipendio si deve pure mangiare, mandare i figli a scuola, ecc...
in un paese "in declino" come il nostro, i prezzi delle case dovrebbero scendere, non salire... possono salire sul breve, per una speculazione, perche' visti (percepiti) come "bene rifugio" (ma da quelli che s'erano fatti appioppare cirio, parmalat e argentina...)
cerco di fare il confronto con la germania: dopo la crisi da riunificazione, le ristrutturazioni competitive e gli investimenti in tecnologia (tutti eventi che hanno "tolto" denaro dall'immobiliare, per cui non hanno avuto la bolla), ora si trovano con un paese competitivo, avanzato, in cui ha senso andare a vivere, perche' si avra' un futuro...
...qui da noi invece... mi sembra il sudamerica... in argentina, dopo la crisi economica di qualche anno fa, di case e terreni in vendita ce ne sono ancora tanti...
quello che voglio dire e': e' vero che la casa e' un bene fondamentale, necessario, ma dovrebbe avere un valore che e' proporzionato al contesto in cui e' inserita: se il valore "teorico" (nel senso che tiene conto dei "fondamentali") si discosta da quello "di mercato", e' evidente che c'e' una bolla...
...e le bolle piu' si gonfiano piu' fanno danni quando scoppiano...
PS: e non venite a dirmi che in italia abbiamo il turismo come risorsa... "please visit italy"... che pena, m'ha fatto proprio pena sordi-rutelli...