Giusto fissa i due interlocutori con avido interesse, Caio spinto dalla razionalità non accetta il pensiero che accomuna ma ed il centurione, e forse più di tutti il soldato al suo fianco è conscio di ciò che abbiamo di fronte....
Giusto guarda poi il pretoriano che, punto sul vivo poco fa, è sembrato per la prima volta un po' insicuro....
<[No, così non va. Dobbiamo arrivare ad agire e pensare con più armonia tra di noi...]>
Giusto prende la parola: "Avete entrambi ragione sotto molti aspetti, ciò che ne dobbiamo trarre come morale è che non dobbiamo necessariamente far convergere i nostri pti di vista verso un comune soggetto...ma d'altro canto dobbiamo essere pronti a cooperare.
Dal canto mio, posso garantire apertamente per Caio, mio fidato amico di vecchia data, e non intendo mettere in dubbio l'integrità dei soldati fedeli a Roma qui presenti, quindi propongo di dirigenre i nostri sforzi verso l'obiettivo comune di capire cosa è successo e di portare a termine l'idagine affidatavi dall'imperatore sulla fiducia accordata al governatore di Cartagine.
Direi che le emozioni per questa notte sono state fin troppe, e che è il momento di concederci il meritato riposo, affinche voi tutti possiate rimettervi in forze."
Detto questo Giusto aspetta le reazioni degli altri....