Re:
barnabino, 14/05/2014 10:19:
Povero Diego...
costretto a ignorare la lingua e il dizionario italiano dal pregiudizio teologico e religioso! Adesso scopriamo che la forma italianizzata Geova non è più un nome italiano perché usato (anche) dai testimoni di Geova.
Ma ci rendiamo conto?
Notte a tutti.
Si certo barnabino, tutto frutto del pregiudizio...
JEHOVAH. Pronuncia popolare, erronea del nome divino....Quando poi venne vocalizzato il testo sacro, non vennero poste al tetragramma vocali proprie, ma bensì quelle derivate da Adonay. Da ciò l’ibrido fonetico YeHoWaH (Iehovah)--
-Enciclopedia della Bibbia.. LDC. (1971) vol. 4° pag. 212, 213.
La grafia “Iehovah”, il cui uso risale agli anni intorno al 1110 d.C., è basata su una vocalizzazione erronea...Questo procedimento (vocalizzazione N.d.R.) dette luogo alla grafia e alla pronuncia errata di “Iehovah
”---Enciclopedia della Bibbia ..op. cit. vol. 6° pag. 1270, 1271.
Siccome gli Ebrei, in omaggio al terzo comandamento, evitavano di pronunciare il nome proprio di Dio, erano soliti leggere invece di Yahweh, Adonai, il Signore e di conseguenza alle consonanti intangibili YHWH misero accanto la vocali di Adonai, risultandone il termine ibrido di Jehovah (YeHoWaH), da cui si è fatto Geova. Questo nome non è dunque mai esistito, se non per dei lettori inesperti del testo ebraico, perché gli antichi scrivevano YHWH e leggevano Yahweh, e più tardi si scrisse Jehowah e si lesse Adonai. Le moderne traduzioni perciò o trascrivono Yahweh o traducono il Signore o l’Eterno--
-Dizionario Biblico di G. Miegge, ediz. riveduta e aggiornata (1968) pag. 174, (Feltrinelli) a cura di B. Corsani, J. A. Soggin, G. Tourn.
Per impedire l’uso magico di questo nome divino gli Ebrei sostituirono le quattro lettere JHWH (Jahvé) col termine Adonai, Signore, le cui vocali furono apposte alle consonanti JHWH causando la lettura deforme di Jehova (Geova)..--
-La Bibbia nuovissima versione dai testi originali, ed. paoline II ediz. 1983, pag. 80 (nota ad Esodo 3:14,15).
Per leggerlo i Masoreti ebbero l’idea di accompagnare alle quattro consonanti YHWH le vocali appartenenti al sostantivo Signore (Adonai). Il lettore ebr. non commetteva errori perché sapeva di avere davanti agli occhi due parole in una: una tutta vocali e l’altra tutta consonanti. Più tardi i traduttori cristiani trascrissero questo nome erroneamente “Jehowah” (Geova) formando così una sola parola laddove ve n’erano due. --
-Nuovo Dizionario Biblico di R. Paché (1981), pag. 233.
Iehovah. Pronuncia erronea del tetragramma ebraico YHWH, Yahweh o Jahweh, uno dei nomi di Dio. Questa pronuncia era divenuta comune dall’epoca di Pietro Galatino, confessore di papa Leone X, nel 1518 d.C.. Si è ora tornati alla forma giusta Yahweh, ma la forma Geova o Iehovah sussiste in alcune versioni nei nomi o espressioni seguenti : Jehovah-jireh (l’Eterno provvederà, Genesi 22:14), Iehovah-Nissi (l’Eterno è la mia bandiera, Esodo 17:15,16)--
-Nuovo Dizionario Biblico op. cit. pag. 438. Il riferimento ai nomi Iehovah-Jireh e Jehovah-Nissi si riferisce alla Versione Biblica riveduta di G. Luzzi (tradotta nel 1924 ed in uso nelle comunità evangeliche, oggi la nuova riveduta riporta rispettivamente Iavè-Ire ed il Signore è la mia bandiera
Geova “è parola fittizia. Essa deriva da uno strano giuoco intorno al tetragramma, o lettere sacre indicanti il nome di Yahweh. Esso era scritto in ebraico con le sole consonanti YHWH; poiché YHWH era normalmente letto Adonay fu vocalizzato con le vocali di quest’ultimo: a o a, solo che la prima a, per una legge fonetica ebraica divenne e con le nuove consonanti; donde Ye-Ho-Wa-h: parola quindi inesistente, ma assai diffusa specie nei manuali di qualche tempo fa ..---.
barr, Semantica del linguaggio biblico, Bologna 1968, pag. 370 (citazione tratta dal libro “Analisi di una setta” di A. Aveta, Filadelfia editrice 1985 pag. 35).
“Il diffuso Jehovah (Geova) è derivato da un’erronea lettura del nome nel testo ebraico, e pertanto l’uso di esso non ha giustificazione alcuna”.
Vedi Grande Commentario Biblico della Queriniana pag. 65, (citato da A. Aveta in “I T.D.G. un’ideologia che logora” ediz. Dehoniane Roma pag. 112.
Per il momento mi fermo qui...
Serena notte a tutti.