Re: Re:
DIEGO.1966, 07/06/2014 22:34:
Per noi cristiani, nel mio caso cattolico, non è importante il nome fine a se stesso.
Nel linguaggio semitico della Bibbia con il nome si indica la realtà della persona, la sua essenza.
È ad esempio scritto : """"Come è il suo nome, così è lui""""in 1 Sam. 25:25/
Se dai un'occhiata in una TNM trovi scritto ad esempio in Isaia 30:27 : """"Ecco, il nome di Geova viene da lontano, ardente con la sua ira e con gravi nubi""""""
Secondo te Claudio, in tutta onestà, qui si allude alla etimologia del Nome o alla persona stessa di Dio e ciò che Esso rappresenta ?
no, è un ragionamento che non regge, Diego.
Dio da il Suo nome a Mosè, spiegandone il significato, che nell'ebraico non indica solo l' essenza, come sai (differentemente dal greco nella LXX): cioè a dire, caro Mosè, devi andare a dire ai Figli d' Israele che YHWH mi ha mandato a voi, dopo aver spiegato nel versetto precedente il significato del Nome (Esodo 3:14-15).
Quindi qui abbiamo in primo elemento essenziale: Dio si identifica con un Nome che Egli stesso dichiara eterno (Esodo 3:15) e, secondo il prevalente significato semitico, quel nome non indica solo la sua essenza ma indica che il suo Nome è strettamente legato alla sua azione, si veda Esodo 10:1-2, laddove gli ebrei avrebbero conosciuto YHWH non perchè "Io sono" ma per le azioni e i segni che avrebbe compiuto di fronte a loro.
Questa spiegazione del Nome è ben chiarita in sede neotestamentaria: Egli non è "colui che è" ma "colui che è e che era e che viene" (Apoc. 1:4).
Quindi il Nome di Dio identifica Dio stesso, un Dio il cui Nome è strettamente legato alla sua azione, tanto è vero che nel libro di Ezechiele ricorre decine e decine di volte l' espressione "e conoscerete che io sono YHWH" subito dopo che il profeta aveva descritto una precisa azione divina.
In sostanza, non si può assolutamente conoscere Dio omettendo il Suo Nome, perchè semplicemente in tal modo, sostituendo il Nome con un titolo, si falsa completamente il messaggio che Dio stesso vuole trasmettere di se stesso dando agli uomini il Suo Nome.
DIEGO.1966, 07/06/2014 22:34:
Ripeto, nel linguaggio semitico il nome è considerato come la realtà di ciò che il nome stesso evoca.
certo, ma come ti ho spiegato sopra
il Nome non è solo la realtà, il Nome è quello di Dio, di un Dio che oltre ad avere determinati attributi, entra in maniera determinante nella Storia dell' uomo con la sua azione.
Non si può spiegare un Dio del genere e rivelato in tal modo omettendo il Suo Nome e sostituendolo con un titolo che non ne rivela in alcun modo il suo essere strettamente legato alla sua azione, come visto
DIEGO.1966, 07/06/2014 22:34:
E per arrivare a questo basta YHWH senza formule ibride create magari nel 1200!!!
sbagliatissimo, perchè noi siamo in Italia e la lingua italiana non ha solo le consonanti ma anche le vocali, per cui dire YHWH in italiano significa proferire un Nome nella nostra lingua impronunciabile.
Ora, la lingua italiana (e non noi) ha fatto propria una forma che deriva da una lettura latina, si tratta di un processo linguistico oltretutto inevitabile, giacchè quando si formò la lingua italiana esisteva solo quell' ibrido latino e non più l' esatta vocalizzazione, quindi nessun' altra forma che Iehova poteva essere italianizzata!
La lingua italiana ha fatto propria la forma Geova, essa in italiano è corretta giacchè significa solo e soltanto YHWH e non qualcun altro, quindi noi la usiamo perchè ci permette nella nostra lingua, che non è solo consonantica, di chiamare Dio per Nome e non con un titolo
che non lo descrive in nessun modo!
DIEGO.1966, 07/06/2014 22:34:
Ora pur se la corretta pronuncia del nome di Dio rimane ad oggi sconosciuta, per noi cristiani questo non è un dramma in quanto Gesù stesso ha fatto conoscere a noi come agli apostoli il suo "Vero Nome" cioè la a Persona del Padre, quello che Lui è e ciò che rappresenta per noi.
sbagli, perchè Gesù - pronunciandolo con gli apostoli e non c' è nessun motivo biblico per dubitarne, prova ne sia che l' apostolo amato da Cristo scrive quattro volte il Nome nella sua forma contratta in Apoc. 19:1-6 e la forma contratta equivale a quella intera, Salmo 68:4 (nel testo ebraico) docet - spiega il senso pieno di quel Nome, tanto che l' amore del Padre per il Figlio sarebbe restato nei discepoli, Gv. 17:26.
Ma spiegare il senso pieno del Nome non significa eliminare il Nome che, per bocca di Dio stesso, è eterno (Esodo 3:15).....
DIEGO.1966, 07/06/2014 22:34:
Le Sacre Scritture vanno lette ed interpretate come se fossimo immersi in un ambiente semita, Claudio.
Non dobbiamo cadere nell'errore di interpretare le scritture con il nostro modo di pensare qui in occidente.
Scusate l'OT, era solo per chiarire questo nostro concetto a Claudio.
Saluti.
e queste tue parole dovrebbero farti riflettere seriamente riguardo alla trinità immanente
, ma mi rendo conto che siamo OT.