Caro Rodolfo,
Sì ma infatti è proprio questo che io non condivido, il dare importanza al pensiero altrui, ma chi se ne frega, se uno deve pensare pure a quello che gli altri potrebbero pensare allora vive condizionato in una sorta di repressione d frustrazione perché si sentirebbe legato per timore che uno possa pensare
Ma infatti per essere testimoni di Geova non è necessario mettersi giacca e cravatta, tu puoi venire in sala anche in jeans e nessuno ti inviterà ad uscire. Non sono d'accordo sul "chi se ne frega" però, che va bene fino ad un certo punto a mio avviso, perché adeguarsi a certe regole sociali può essere anche un segno di
rispetto per gli altri e Paolo ci invita a prendere "l’iniziativa nel mostrarvi onore a vicenda". Un buon equilibro è: vestire giacca e cravatta quando devo fare un discorso dal podio, perché per molti questa è la regola, e sentirmi libero di vestire decentemente tutti gli altri giorni. Insomma, essere equilibrati e saper anche, ogni tanto, rinunciare a qualche nostro diritto, non credo che indossare una cravatta sia umiliante per nessuni infatti, al massimo è una questione di gusto.
Shalom