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Serbava queste cose, meditandole... (Lc.2,19)

Ultimo Aggiornamento: 06/05/2024 09:38
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15/01/2023 11:34
 
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«Ecco l agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!»

Rev. D. Joaquim FORTUNY i Vizcarro
(Cunit, Tarragona, Spagna)
Oggi, abbiamo ascoltato Giovanni che, vedendo Gesù, dice, «Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo» (Gn 1,29). ¿Cosa avranno pensato quelle persone? E, ¿cosa intendiamo noi? Nella cerimonia dell Eucaristia tutti preghiamo: «Agnello di Dio che togli il peccato del mondo, abbi pietà di noi / dona a noi la pace». E il sacerdote invita i fedeli alla Comunione dicendo: «Ecco l Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo...».

Non dubitiamo che, quando Giovanni disse «ecco l'agnello di Dio», tutti capirono cosa voleva dire, in tanto ce l agnello è una metafora di natura messianica che avevano usato i profeti, principalmente Isaia, e che era ben conosciuta da tutti i buoni israeliti.

D altra parte, l agnello è l animale che gli israeliti sacrificano per ricordare la pasqua, la liberazione della schiavitù in Egitto. La cena pasquale consiste nel mangiare un agnello.

E anche gli Apostoli e i padri della Chiesa dicono che l agnello è segno di purezza, semplicità, bontà, mansuetudine, innocenza... e Cristo è la Purezza, la Semplicità, la Bontà, la Mansuetudine, l Innocenza. San Pietro dirà, «Foste liberati (...) con il sangue prezioso di Cristo, agnello senza difetti e senza macchia» (1Pt 1,18.19). E San Giovanni, nell Apocalisse, impiega perfino trenta volte il nome agnello per nominare Gesù Cristo.

Cristo è l agnello che toglie il peccato del mondo, che è stato immolato per darci la grazia. Lottiamo per vivere sempre in grazia, lottiamo contro il peccato, aborriamolo. La bellezza dell anima in grazia è così grande che nessun tesoro si può paragonare a quella. Ci fa gradevoli a Dio e degni di essere amati. Per questo, nel Gloria della Messa si parla della pace che è caratteristica degli uomini che ama il Signore, di quelli che stanno in grazia.

Giovanni Paolo II, sollecitandoci di vivere nella grazia che l Agnello ha guadagnato per noi ci dice, «Impegnatevi a vivere in grazia. Gesù è nato a Betlemme precisamente per questo (...). Vivere in grazia è la dignità suprema, è la gioa ineffabile, è garanzia di pace, è un ideale meraviglioso».
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