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Autore

Lavori al nodo ferroviario di Genova

Ultimo Aggiornamento: 24/12/2019 15:27
10/06/2007 22:30
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Capotreno
Sempre buone notizie da Trenitalia-RFI.....
Il nodo ferroviario? Ma chissenefrega?
E la Regione dorme, dorme, dorme.... [SM=g27996]
11/06/2007 12:56
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Capotreno
Mi e' stato riferito che in occasione della visita di Moretti a Principe hanno effettuato lavori di tinteggiatura e una pulizia straordinaria.
11/06/2007 15:07
Schematizzate le novità dell'estate:
Orario 10 giugno 2007, le novità in Liguria

Le variazioni all’orario sono di fatto una razionalizzazione dell’offerta riducendo servizi troppo ravvicinati e per questo motivo scarsamente frequentati.
Le modifiche sono state condivise con la Regione Liguria ed hanno accolto, ove possibile, le richieste delle Associazioni dei Consumatori e dei Comitati dei Pendolari.

• Genova – Sestri Levante
Due regionali che attualmente fanno capolinea a Recco e Santa Margherita saranno prolungati sino a Sestri Levante: il Regionale 6204 partirà da Sestri Levante alle ore 5.52, fermerà a Lavagna, Chiavari, Rapallo, S. Margherita, Camogli e da Recco svolgerà il servizio dell’attuale 6204; il Regionale 6206 partirà da Sestri Levante alle ore 6.18, fermerà a Cavi, Lavagna, Chiavari, Rapallo e da S. Margherita svolgerà il servizio dell’attuale 6206. I “gemelli corrispondenti” che partono da Genova Principe faranno capolinea a Sestri Levante: il 6213, che attualmente termina la sua corsa a Recco, proseguirà sino a Sestri Levante con fermate a Zoagli e Lavagna; il 6215, che attualmente termina la corsa a S. Margherita, arriverà a Sestri Levante senza altre fermate intermedie. Per ridurre i tempi di percorrenza, non fermerà a Pieve Ligure e Sori.

• Genova Via di Francia (clicca qui per il topic)
Fino al 30 giugno saranno confermate le attuali fermate.
Dal 1° luglio al 2 settembre, per lavori di potenziamento infrastrutturale nella stazione sotterranea di Genova Principe, Genova via di Francia non sarà utilizzabile.
Dal 3 settembre la stazione sarà riaperta con l’inserimento di 13 nuove fermate in aggiunta alle attuali.

• Genova Vesima
Anche quest’anno, per venire incontro alle richieste dei bagnanti, dal 10 giugno al 16 settembre, sarà riaperta la fermata di Genova Vesima. Saranno istituite due nuove fermate per Genova: una giornaliero alle ore 18.28; una il sabato e i festivi alle 19.05.

• Cinque Terre
Due nuove fermate: a Vernazza alle ore 22.39 (R 11239, La Spezia – Genova Brignole); a Corniglia alle ore 20.41 (R 24527, Sestri Levante – La Spezia che non fermerà a Riva Trigoso).

• Zoagli
Due nuove fermate: alle ore 9.09 (R 11247, Savona - Sestri Levante) e alle ore 0.04 (R 11389, Ventimiglia – Sestri Levante).

• Sarzana
Cinque nuovi treni faranno capolinea a Sarzana. Nei giorni feriali saranno prolungati dalla Spezia a Sarzana i percorsi di quattro regionali, senza fermate intermedie: il 24501, con arrivo alle ore 5.44 e il 24525 con arrivo alle ore 16.05; da Sarzana, invece, l’11258 (partenza alle ore 6.06) e il 24528 (partenza alle ore 16.30).
Fino al 4 novembre, infine, circolerà il nuovo treno regionale 34103, La Spezia (ore 12.25) - Sarzana (ore 12.45), con fermate alla Spezia Migliarina e Arcola.

• Genova - Savona
Il treno Regionale 11243 sarà anticipato di 11 minuti: Savona (ore 5.23) - Genova Brignole (ore 6.29) – Sestri Levante (ore 7.50). Il 6203, Savona (ore 05.18 ) – Recco (ore 6.56) avrà origine da Genova Brignole alle ore 6.25.
Sarà cancellato l’11311, Savona (ore 19.42) – Genova Brignole (ore 20.47) – Sestri Levante (ore 22.10). Il servizio sarà garantito dall’11385, Ventimiglia - Savona (ore 19.56) – Genova Brignole (ore 21.05) – Sestri Levante (ore 22.20) che proseguirà fino alla Spezia.

Sarà cancellato l’11320, Genova Brignole (ore 22.28 ) – Savona (ore 23.32). All’Interregionale 2526, Milano - Genova Piazza Principe (ore 22.27) – Savona (ore 23.58 ), saranno assegnate nuove fermate a Genova Voltri (ore 22.47) e Albisola (ore 23.12).

Il Regionale 11318 circolerà anche il sabato e i giorni festivi.

• Genova – Ovada Acqui Terme
Dal 10 giugno al 2 settembre, per lavori di potenziamento infrastrutturale della linea, saranno possibili rallentamenti della marcia dei treni. Dall’11 agosto al 2 settembre, quattro convogli saranno sostituiti con bus tra Ovada e Acqui Terme.

• Genova – Busalla – Arquata Scrivia
Nel mese di luglio saranno cancellati due treni e altri sei non circoleranno tra Busalla e Arquata. Nel mese di agosto saranno cancellati otto treni e altri otto non circoleranno tra Busalla e Arquata.

[Modificato da lordtiranus 11/06/2007 15.09]

12/06/2007 10:31
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Città: GENOVA
Età: 53
Capotreno
Due mesi chiusa Principe Sotterranea ....

prevedo ritardi !!!
12/06/2007 11:05
News da Repubblica
«Entro la prossima estate contiamo
di mettere a gara i lavori per completare
il nodo ferroviario di Genova
— annuncia Gianfranco Mercatali,
direttore compartimentale infrastrutture
di Rfi — contando di arrivare
alla meta nel 2015, con prima
tappa, nel 2012, a Sampierdarena.
Una volta sistemato il nodo della
stazione di Voltri, penseremo alla
nuova fermata di Palmaro e, successivamente,
a quelle di Multedo,
Teglia ed Erzelli». Quando, come e
con che soldi? Qua si entra davvero
nell’aleatorietà. Meglio rimanere al
concreto: finalmente i lavori per la
ristrutturazione delle stazioni di
Brignole e Principe sono stati appaltati;
si attende l’apertura dei
cantieri.
13/06/2007 00:02
News dal Secolo
Parole, parole parole?


13/06/2007 09:39
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Re: News dal Secolo


Parole, parole parole?



Intanto ho capito perche' vedo piu' treni in transito sulla linea Campasso. Perche' quelli che prima passavano di notte ora passano durante il giorno.

per il resto aspettiamo i fatti
19/06/2007 00:13
Trenitalia ha soppresso interregionali e diretti
Tutti i treni dipendenti dalle DTR sono classificati regionali.
Non è solo un gioco linguistico, sui treni REG già allo stato attuale è necessario un solo macchinista e un solo controllore. Un bel risparmio per Trenitalia. Il rischio è che molti treni DTR girino con solo 5 carrozze aperte al pubblico...
Da Abbonati Genova-Milano


19/06/2007 08:59
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Capotreno
Re: Trenitalia ha soppresso interregionali e diretti

Scritto da: metrosur 19/06/2007 0.13
Tutti i treni dipendenti dalle DTR sono classificati regionali.
Non è solo un gioco linguistico, sui treni REG già allo stato attuale è necessario un solo macchinista e un solo controllore. Un bel risparmio per Trenitalia. Il rischio è che molti treni DTR girino con solo 5 carrozze aperte al pubblico...
Da Abbonati Genova-Milano





Non mi sembra che gli IR siano spariti.
Certo sono molto ridotti di numero, facciamo qualche esempio:
Fascia oraria 8,30-9,30
Principe su 21 treni in partenza 2 IR (2171 Milano Cle-Ge Brignole; 2181 Milano Cle-La Spezia Cle)

Fascia oraria 18,00-19,00
Principe su 33 treni in partenza 4 IR (2191 Milano Cle-Ge Brignole; 1834 Milano Cle-Albenga – festivo e sabato; 1732-1734 Albenga-Mi Garibaldi periodici).

Comunque è vero non saranno spariti, ma sono pochissimi e tutti limitati alla direttrice Milano-Riviere.
Ad esempio non ce ne sono da e per Torino, almeno non nelle fasce orarie che ho considerato.
Sulla direttrice costiera forse è meglio così perché ci sono i REG lunghi che di fatto sono IR ma appunto con unico macchinista e controllore.

La “scusa” ufficiale è che creano problemi organizzativi (credo cambio di personale a Genova) e che sono fonte di ritardi e dunque di intasamento sulla linea.


19/06/2007 11:27
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Capotreno
Fs, aree all'asta per "ripartire"
articolo da www.ilsecoloxix.it
Fs, aree all'asta per "ripartire"
INTESA CON COMUNE E REGIONE
Obiettivo: fare cassa per finanziare piani di sviluppo del trasporto locale

VENDERE o comunque ottimizzare la resa più di 100 mila metri quadrati di aree ferroviarie che non servono più. A Trasta, Terralba, Prà, Voltri e in zona Ponte Parodi. È più di una prospettiva, è un accordo che stanno sviluppando in maniera congiunta Gruppo Ferrovie dello Stato, Regione Liguria e Comune di Genova. L'obiettivo? Far cassa per finanziare progetti considerati prioritari per lo sviluppo del trasporto pubblico locale e della città in genere.
Gli intenti sono comuni, e nei mesi scorsi sono stati messi nero su bianco. Ferrovie ed enti locali sono d'accordo sulle priorità. Si tratta di idee "complementari" al cosiddetto ampliamento del Nodo di Genova, la cui progettazione è quasi al termine (ma mancano ancora i 622 milioni necessari per il via ai lavori). Eccoli nel dettaglio, i cinque "piccoli nodi" da sciogliere per migliorare la mobilità dei genovesi. Si parla di metropolitana, nel testo dell'accordo, e se ne parla in due punti. Il primo è quello tra il capolinea di Brin e via Canepari. Ferrovie e Comune sono d'accordo sulla possibilità di studiare il prolungamento utilizzando una coppia di binari del rilevato ferroviario. Sul complesso nodo di Terralba l'intenzione è simile: arrivare col metrò fin qui ma senza dimenticare che l'uso primario di quest'area - soprattutto dopo la recentissima chiusura delle officine di Trasta -è quello di riparare i treni. L'utilizzo di parte del parco ferroviario consentirà di collegare Brignole e Terralba (con un tracciato sotterraneo o sopraelevato) e di ipotizzare il proseguimento del metrò fino a San Martino. Completa il quadro delle opere considerate fondamentali l'utilizzo di una porzione di area del parco ferroviario del Campasso per la realizzazione di un nuovo deposito-officina e del relativo binario di prova. Questo progetto, che potrebbe potenziare notevolmente i traffici da e per il porto, in realtà non sembrerebbe rientrare nelle priorità individuate da Trenitalia nell'ultimo piano industriale. Qualcosa, in questo senso, pare essere cambiato con l'arrivo del nuovo amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. Proprio Moretti, infatti, in una recente occasione pubblica, aveva fatto capire che il Gruppo non è intenzionato a realizzare interventi «importanti» sullo scalo del Campasso prima di una riorganizzazione della movimentazione merci all'interno del porto.
Ma i sogni, senza i denari, non stanno in piedi. Per questo nello stesso accordo vengono elencate anche ipotesi di soluzioni possibili al problema finanziamenti. Vendita di aree che non servono più, oppure richiesta di cambio di destinazione d'uso per renderle edificabili. Il dettaglio. La stazione di Genova-Sampierdarena è stata individuata come una priorità assoluta, in campo di mobilità, dal sindaco Marta Vincenzi. Parrebbe quindi che rispetto all'accordo del quale stiamo parlando, al quale ha lavorato la giunta Pericu, ci debba essere sostanziale continuità. L'accordo prevede di trasformare l'edificio della stazione e di valorizzare le aree ferroviarie contigue, in base a un progetto già presentato da Rfi. La prospettiva è quella di usare aree di proprietà comunale per garantire un effettivo interscambio nel perimetro di piazza Montano, piazza Veneto, via Degola. Non solo, perché l'idea del Comune - valutata e poi approvata dalla Vincenzi - è anche quella di fare della nuova stazione un punto di rinascita per il quartiere.
Torna poi l'ipotesi, bocciata dall'assessore all'Urbanistica della giunta Pericu, di realizzare un edificio di pregio tra via Buozzi e Mura degli Zingari, zona Ponte Parodi. In quel punto, dove è già in via di realizzazione la rotonda che dovrà semplificare la viabilità da e per il costruendo maxi-terminal di Ponte Parodi, qualcuno ipotizzò la costruzione di un palazzo. Nella bozza di accordo si parla di 11.500 metri quadrati.
A Terralba, come già spiegato, si tratta di mettere insieme le aree di proprietà del Comune e delle Ferrovie per migliorare l'utilizzo degli spazi. Si pensa, tra le altre cose, di trasferire il mercato di piazza Terralba in un edificio oggi delle Ferrovie. A Trasta sono circa 80.000 i metri quadrati da recuperare a nuova funzione dopo la chiusura (anche se 22.000 sono occupati dalla sottostazione elettrica). A seguito del completamento dei lavori di spostamento a mare della linea ferroviaria nella tratta di Castelluccio e in quella del Torrente Branega, invece, sono stati liberati 25 mila metri quadri di spazi non più utili alle Ferrovie a Pra'. Altri 1.450 metri quadrati non servono più alle Fs a Voltri, a mare della stazione, in una posizione di straordionaria appetibilità per eventuali investitori immobiliari. La "vetrina del riqualificabile" si completa con l'ex stazione ferroviaria e annesso scalo ferroviario di Campi.
Ora rimane da capire se, rispetto a questo piano concordato nei primi mesi del 2007 e mai smentito né mutato, le intenzioni delle Ferrovie dello Stato e della nuova giunta comunale non siano cambiate. In ballo non c'è soltanto il trasporto passeggeri, ma soprattutto la movimentazione delle merci e la manutenzioni del materiale rotabile.
I nodi dove potrebbero sorgere i problemi più grandi, il Campasso e Terralba, sono anche quelli a maggior rischio occupazione per i dipendenti dell'azienda dei treni. Per questo i rappresentanti dei lavoratori continuano a chiedere di essere coinvolti dal tavolo che dovrà rilanciare il rapporto tra Genova e i binari. «Il sindacato deve essere coinvolto - è l'ennesimo appello che arriva dalla segreteria regionale di Filt-Cgil - abbiamo già avuto avvisaglie preoccupanti di questo modo di agire, con lo spostamento, per decisione presa direttamente da Roma, di dieci macchinisti dalle merci al trasporto passeggeri».
daniele grillo
19/06/2007

19/06/2007 12:43
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Bhe, se le aree sono effettivamente non utilizzate, vista la carenza di spazi a Genova, ben venga la vendita a terzi o la cessione al comune.
19/06/2007 12:53
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I problemi organizzativi di Trenitalia sono notevoli davvero, ma la causa sta più nelle lungaggini burocratiche di vario genere che in motivi realmente tecnici.
Ad es. dal punto di vista tecnico è sicuramente più facile e meno costoso organizzare un solo treno Torino - Roma che tre treni: Torino - Genova, Genova - Livorno e Pisa - Roma (si pensi ai maggiori oneri per tre uscite dal deposito, tre verifiche e tre rientri anzichè una sola, con relativa triplicazione dei tempi morti in cui il personale è in servizio, e quindi è pagato, ma non "rende" cioè non si occupa del trasporto di passeggeri).
Con gli interregionali - che io chiamerei assai più volentieri "direttissimi" - si raggiungevano buoni risultati anche con la tariffa ordinaria.
Personalmente ritengo che il ripristino degli iR con lunghe percorrenze e poche fermate (es. Torino - Roma, Milano - Ventimiglia ecc.) sia inderogabile per garantire, almeno, un parziale recupero dell'affidabilità del servizio.
19/06/2007 12:57
La notizia sta nel fatto, che non sono più chiamati IR ma solo regionali mantenendo lo stesso percorso e orari (credo che la cosa parta dal primo luglio), solo per avere meno personale (personalmente non sono contrario se gli apparati di sicurezza sono all'altezza, contrario se ancora non completi)
19/06/2007 14:38
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Ho il sospetto che il gruppo FS pensi piu' a guadagnare dalla vendita delle aree che a fornire un servizio adeguato.
Questo e' il testo del volantino sindacale distribuito nei giorni scorsi riguardo la chiusura di Trasta

La RSU della manutenzione del trasporto regionale F.S.
annuncia con dolore
la prematura scomparsa dell'officina manutenzione carrozze di Genova Trasta
il 18 giugno 2007
grazie ad un atto irresponsabile di Trenitalia FS ed alla totale e colpevole indifferenza di Regione - Provincia - Comune di Genova
mancheranno alla produzione della comunita' genovese e ferroviaria:
- 45 lavoratori della Manutenzione e degli Appalti Ferroviari
- 600 carrozze in manutenzione annuale
- 10 manuvratori della Stazione di Genova-PP
- 6 verificatori della Stazione di Genova-PP
- 80.000 mq di spazi utili al servizio ferroviario
- 24 prove freno ai treni nella tratta Milano - Ventimiglia e ritorno
i lavoratori ringraziano il gruppo F.S. per gli atti unilaterali



19/06/2007 16:02
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Moretti vende i "gioielli di famiglia".
La manutenzione ed il servizio sono già più che carenti adesso, figuriamoci dopo aver svenduto le officine.
Regione sveglia!!!
19/06/2007 16:18
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La regione starà in silenzio. Nn vorrai mica che si tocchino gli equilibri politici...
[SM=g27992]
19/06/2007 16:23
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Capotreno
al riguardo riporto un comunicato stampa da www.regione.liguria.it

Ferrovie, assessore Merlo: "Ripristinare con ferrovie tavoli di confronto su scala regionale sul piano di riorganizzazione delle manutenzioni ferroviarie".
"Sul tema delle manutenzioni ferroviarie ho già più volte incontrato le organizzazioni sindacali e sono nuovamente disponibile ad un confronto, ma è necessaria questa volta la presenza di quello che è stato sino ad ora, per questa materia, il convitato di pietra ossia le ferrovie". Lo ha detto oggi l'assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Luigi Merlo rispondendo ad un'interpellanza della minoranza in consiglio regionale sul tema di un eventuale smantellamento dell'officina di Trasta. "L'organizzazione aziendale interna delle ferrovie formalmente non compete alla Regione ma è indubbia la doppia valenza che ci interessa, la prima è connessa alla qualità del servizio e quindi una efficiente organizzazione delle manutenzioni, tenuto conto anche della anzianità del materiale rotabile, è condizione indispensabile per garantire efficienza, la seconda riguarda la difesa e semmai la valorizzazione, anche attraverso razionalizzazioni, dei presidi industriali che occupano molti dipendenti". La questione, secondo l'assessore ai Trasporti, Merlo va riportata "ad un'apposita sede di confronto tra l'azienda e le organizzazioni sindacali su scala regionale anche in relazione al nuovo piano industriale di F.S. Ad oggi la trattativa e la discussione è avvenuta esclusivamente a livello centrale determinando scarsa comunicazione e mancanza di un disegno strategico definito". "Ne ho discusso nei giorni scorsi con l'amministratore delegato di Trenitalia Soprano - ha aggiunto l'assessore Merlo - che mi ha annunciato che il gruppo sta lavorando ad un piano di riorganizzazione nazionale del settore manutenzioni che ne prevede un forte rilancio, ha convenuto sulla necessità che il confronto si estenda su scala regionale e mi ha garantito che si attiverà in tal senso. Secondo Merlo rispetto a questa vicenda e più in generale rispetto all'andamento complessivo del servizio, "l'azienda deve ripristinare tavoli di confronto sindacale su scala regionale, ciò contribuirebbe molto a stemperare tensioni, a favorire la collaborazione tra le parti discutendo nello specifico delle questioni locali". Il tema per l'assessore regionale non è "un referendum sulla chiusura o no di Trasta, ma un impegno delle Istituzioni per sostenere le legittime richieste delle organizzazioni sindacali di conoscere il piano di riorganizzazione del sistema manutentivo ferroviario in Liguria. Sin da subito Trenitalia deve garantire che a fronte della chiusura di Trasta non si determineranno deficit organizzativi e peggioramento del servizio".
18 Giugno 2007


19/06/2007 22:12
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Re:

Scritto da: em66 19/06/2007 14.38
Ho il sospetto che il gruppo FS pensi piu' a guadagnare dalla vendita delle aree che a fornire un servizio adeguato.
Questo e' il testo del volantino sindacale distribuito nei giorni scorsi riguardo la chiusura di Trasta

La RSU della manutenzione del trasporto regionale F.S.
annuncia con dolore
la prematura scomparsa dell'officina manutenzione carrozze di Genova Trasta
il 18 giugno 2007
grazie ad un atto irresponsabile di Trenitalia FS ed alla totale e colpevole indifferenza di Regione - Provincia - Comune di Genova
mancheranno alla produzione della comunita' genovese e ferroviaria:
- 45 lavoratori della Manutenzione e degli Appalti Ferroviari
- 600 carrozze in manutenzione annuale
- 10 manuvratori della Stazione di Genova-PP
- 6 verificatori della Stazione di Genova-PP
- 80.000 mq di spazi utili al servizio ferroviario
- 24 prove freno ai treni nella tratta Milano - Ventimiglia e ritorno
i lavoratori ringraziano il gruppo F.S. per gli atti unilaterali






Incredibile. Questa storia di Trasta è l'ennesimo esempio dello sfascio economico dei nostri servizi pubblici per colpa di una classe manageriale incompetente e di una classe politica insipiente.

L'officina di Trasta aveva un'importanza e una collocazione strategica, essendo vicina ad una linea importante come la Lenta e a raccordi ferroviari rilevanti. Inoltre si trattava di un'area molto grossa, almeno per gli standards genovesi.

E ora che fanno? LA SVENDONO!!!! Perché di questo si tratta. Tutte le dismissioni immobiliari dello Stato e degli enti pubblici sono state fatte al ribasso, per colpa di una pletora di consulenti che spesso (fonte Corte dei Conti) hanno agito per gli interessi dei compratori.

E oltre a questo, FS non ha un piano alternativo per le manutenzioni, perché in realtà E' DISINTERESSATA ALLE MANUTENZIONI: costano troppo.
Ma cavolo, si tratta di un servizio pubblico, ha dei costi, o vogliamo considerare vitali solo le spese per i CDA e le varie cariche di FS, Trenitalia, FS Cargo, Centostazioni, FS Real Estate, Italferr, RFI, ecc.?
20/06/2007 09:37
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Capotreno
Sull'OMV di Trasta, ricordo che c'è questo topic aperto:
freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=93523&idd=33
25/06/2007 09:55

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