Bolla immobiliare - 32° Parte

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marco---
00venerdì 26 marzo 2010 21:24
Re:
stelafe, 3/26/2010 4:25 PM:

Inchiesta mensile ISAE presso le imprese delle costruzioni (febbraio 2010)

A FEBBRAIO, SEGNALI POSITIVI DAL CLIMA DI FIDUCIA DELLE COSTRUZIONI


www.isae.it/not_costr_ita_03_10.pdf



Vedremo se le tendenze saranno confermate.

Marco
kemar71
00venerdì 26 marzo 2010 21:48
Piano casa....
PIANO CASA PARZIALMENTE INCOSTITUZIONALE
Lo ha stabilito la Consulta con una sentenza depositata oggi
(ANSA) - ROMA, 26 MAR - La Consulta ha giudicato parzialmente incostituzionale le norme del governo sul piano casa. Lo stabilisce una sentenza depositata oggi. Questa è relativa agli articoli 11 e 13 del decreto legge 112/2008 (convertito dalla legge 133/2008). L'articolo 11 contiene disposizioni sul piano casa, il 13 misure per valorizzare il patrimonio residenziale pubblico. Entrambi gli articoli sono stati oggetto di ricorsi alla Corte Costituzionale da parte di diverse Regioni.
link
[SM=g1806253]
_gmp_
00venerdì 26 marzo 2010 22:05
Re: Re:
marco---, 26/03/2010 21.24:



Vedremo se le tendenze saranno confermate.

Marco




me paiono un po bipolari, co sto su e giu repentino... [SM=g1749704]
fede49
00sabato 27 marzo 2010 02:37
Quindicimilamiliardi in nero
Ho trovato questo vecchio articolo del Corriere del 2007:
----------------------------------------------------------------- Sunia, affitti in nero evasi 15 mila miliardi In Italia l'evasione fiscale nel mercato degli affitti di case e' stimabile in 15 mila miliardi. Lo rileva una ricerca del Sunia, il sindacato degli inquilini, che ha raccolto 6.595 denunce, per lo piu' in grandi citta'. A guidare la classifica delle evasioni e' Roma (24,5 % ), seguita da Milano (21,4 % ), Napoli (16 % ) e Torino (16 % ). Tra le regioni, il primato di frodi per affitti non dichiarati va alla Lombardia (18 % ). In quasi meta' delle denunce esaminate non era stata rilasciata alcuna copia del contratto all'inquilino.
-----------------------------------------------------------------
immaginando che oggi le cose non siano cambiate, mi dico, ma cosa aspetta il governo ad incassare almeno due terzi delle tasse su questa montagna di nero defiscalizzando gli affitti? Inoltre, sapendo che il lupo perde il pelo ma non perde il vizio, probabilmente nella rete finirebbero una bella fila di evasori totali, quindi altro che 15.000 miliardi mentre migliaia di famiglie potrebbero scaricare almeno una parte dell'affitto, recuperare qualche soldo che di questi tempi ce n'è bisogno. Perché secondo voi i governi non fanno mai queste cose semplici e si inventano scudi fiscali per condonare capitali evasi recuperando delle briciole ?
(sylvestro)
00sabato 27 marzo 2010 08:35
Re: Quindicimilamiliardi in nero
fede49, 27/03/2010 2.37:


...
immaginando che oggi le cose non siano cambiate, mi dico, ma cosa aspetta il governo ad incassare almeno due terzi delle tasse su questa montagna di nero defiscalizzando gli affitti?
...



Io invece mi chiedo cosa aspetta ad incassare tutto.

Ogni affitto in nero e' un danno alla comunita'; uno schiaffo al locatore onesto, spesso una estorsione a carico di studenti ed extracomunitari.

Se tutti i locatori pagassero le tasse, le case non avrebbero mai piu' rendimenti pazzeschi, le quotazioni si raffredderebbero e le risorse sarebbero impiegate altrove.

Prima di defiscalizzare le rendite da affitto io defiscalizzerei la produzione ed il lavoro.

laplace77
00sabato 27 marzo 2010 10:40
Re: Re: Quindicimilamiliardi in nero
(sylvestro), 27/03/2010 8.35:



Io invece mi chiedo cosa aspetta ad incassare tutto.

Ogni affitto in nero e' un danno alla comunita'; uno schiaffo al locatore onesto, spesso una estorsione a carico di studenti ed extracomunitari.

Se tutti i locatori pagassero le tasse, le case non avrebbero mai piu' rendimenti pazzeschi, le quotazioni si raffredderebbero e le risorse sarebbero impiegate altrove.

Prima di defiscalizzare le rendite da affitto io defiscalizzerei la produzione ed il lavoro.





"per fortuna che siiiiiilviestro c'eeeeeeee'"

[SM=g9128]

(sylvestro)
00sabato 27 marzo 2010 11:43
Re: Re: Re: Quindicimilamiliardi in nero
laplace77, 27/03/2010 10.40:




"per fortuna che siiiiiilviestro c'eeeeeeee'"

[SM=g9128]





[SM=g7576]
laplace77
00sabato 27 marzo 2010 12:25
Re: Re: Re: Re: Quindicimilamiliardi in nero
(sylvestro), 27/03/2010 11.43:




[SM=g7576]




c'era piu' di un significato in quella frasetta...

tv.repubblica.it/copertina/raiperunanotte/44564?video

NB: saltare i primi 50 sec. circa, magari, e concentrarsi sulle varie "ici", "patrimoniale sugli immobili, anche quelli più piccoli"

[SM=g7574]

che volendo ci si potrebbe riallacciare al discorso "chi produce e chi campa di rendita"...

[SM=g1750163]

(sylvestro)
00sabato 27 marzo 2010 13:09
Re: Re: Re: Re: Re: Quindicimilamiliardi in nero
laplace77, 27/03/2010 12.25:




c'era piu' di un significato in quella frasetta...

tv.repubblica.it/copertina/raiperunanotte/44564?video

NB: saltare i primi 50 sec. circa, magari, e concentrarsi sulle varie "ici", "patrimoniale sugli immobili, anche quelli più piccoli"

[SM=g7574]

[SM=g1750163]




Dici che passate le elezioni ... [SM=g1749704] mah!

Entro fine anno dovrebbero annunciare la ... ISC (?) "Imposta Servizi Comunali" o come diavolo si chiama.

Vediamo con che tipo di vaselina mediatica la ... introdurranno.
laplace77
00sabato 27 marzo 2010 14:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Quindicimilamiliardi in nero
(sylvestro), 27/03/2010 13.09:



Dici che passate le elezioni ... [SM=g1749704] mah!

Entro fine anno dovrebbero annunciare la ... ISC (?) "Imposta Servizi Comunali" o come diavolo si chiama.

Vediamo con che tipo di vaselina mediatica la ... introdurranno.




col federalismo fiscale, suppongo...

tempo fa ho letto che l'ANCI (associazione dei comuni) aveva chiesto di poter gestire in toto il catasto (gia' decentralizzato), in particolare la fiscalita' associata agli immobili...

Giovanni Scorzt
00sabato 27 marzo 2010 18:17
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Quindicimilamiliardi in nero
(sylvestro), 27/03/2010 13.09:



Dici che passate le elezioni ... [SM=g1749704] mah!

Entro fine anno dovrebbero annunciare la ... ISC (?) "Imposta Servizi Comunali" o come diavolo si chiama.

Vediamo con che tipo di vaselina mediatica la ... introdurranno.




Difficile che per qualche anno si possa vedere qualcosa che assomigli lontanamente all'ICI. Credo che prima di fare quello (e perdere le elezioni) proporranno di abolire i comuni (dopo l'acqua possono anche privatizzare i servizi di anagrafe, dopodiché non è ben chiaro che se ne facciano dei soldi i comuni).

Senza contare che i prossimi due anni saranno usati per i vari regolamenti di conti nella maggioranza, dopo la Waterloo annunciata delle prossime regionali.
fede49
00sabato 27 marzo 2010 19:01
Tariffe, stangata da 761 euro a famiglia
Aumentano autostrade, benzina e gas - bene, così almeno mi sento un po meno ricco, perché mi avevano quasi convinto gli spot elettorali che noi stiamo meglio dei tedeschi e degli altri europei e mi stava nascendo un senso di colpa [SM=g7802] [SM=g7802] - scherzi a parte, altre risorse che verranno a mancare al mercato delle case.


Tariffe, stangata da 761 euro a famiglia Aumentano autostrade, benzina e gas
ROMA - Nessuna tregua per i consumatori italiani: ogni famiglia quest'anno dovrà spendere 761 euro in più a causa degli aumenti delle tariffe. Lo denunciano Federconsumatori e Adusbef che hanno aggiornato le previsioni di spesa già diffuse a gennaio alla luce dei rincari autostradali, della benzina e dell'aumento stimato della bolletta del gas.

"Dopo i drammatici dati relativi al ricorso alla cassa integrazione che ha superato il miliardo di ore e il continuo aumento del tasso di disoccupazione, che comporteranno oltre i drammi sociali e individuali, una caduta del potere di acquisto delle famiglie italiane di 565 euro annui, si aggiunge una vera e propria stangata alle famiglie che - sottolineano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti e Elio Lannutti - avevamo già pronosticato e che oggi viene aggiornata per i rincari autostradali, il continuo aumento del prezzo della benzina nonché l'aumento stimato dal primo di aprile per la bolletta del gas del 3 per cento, pari a circa 34 euro annui in più, dopo quello precedente di 28 euro".

L'assicurazione auto costerà 130 euro in più, le tariffe aeroportuali ben 65 euro (130 milioni di passeggeri-costi diretti e indiretti) in più mentre quelle autostrdali 60 euro in più. Il ricorso per multe e i contenziosi comporteranno un esborso di ulteriori 55 euro. Per gas, acqua e rifiuti le famiglie tireranno fuori mediamente 62,18 e 35 euro in più. L'aumento dei servizi bancari costerà altri 30 euro aggiuntivi e l'aumento delle rate dei mutui circa 80 euro. La spesa per i carburanti comporterà un aggravio di 171 euro e quella per i treni di 65 euro. Un sollievo arriverà solo dalle tariffe elettriche (-10 euro).

"Dall'aggiornamento ad aprile - spiegano le due associazioni - ogni famiglia subirà quindi maggiori spese per 761 euro annui senza contare i costi indiretti che questi aumenti provocheranno sul tasso di inflazione. Ciò produrrà un'ulteriore contrazione dei consumi che influirà negativamente sulle produzioni e sul mercato". Trefiletti e Lannutti ricordano che "era stato promesso l'impegno a bloccare le tariffe. Ma - aggiungono - a conti fatti ora abbiamo capito perché questo governo si è voluto definire 'del fare'. E cioè per permettere di 'fare' aumentare le tariffe e la pressione fiscale".
laplace77
00sabato 27 marzo 2010 20:06
Re: Tariffe, stangata da 761 euro a famiglia
fede49, 27/03/2010 19.01:

Aumentano autostrade, benzina e gas - bene, così almeno mi sento un po meno ricco, perché mi avevano quasi convinto gli spot elettorali che noi stiamo meglio dei tedeschi e degli altri europei e mi stava nascendo un senso di colpa [SM=g7802] [SM=g7802] - scherzi a parte, altre risorse che verranno a mancare al mercato delle case.


Tariffe, stangata da 761 euro a famiglia Aumentano autostrade, benzina e gas
ROMA - Nessuna tregua per i consumatori italiani: ogni famiglia quest'anno dovrà spendere 761 euro in più a causa degli aumenti delle tariffe. Lo denunciano Federconsumatori e Adusbef che hanno aggiornato le previsioni di spesa già diffuse a gennaio alla luce dei rincari autostradali, della benzina e dell'aumento stimato della bolletta del gas.

"Dopo i drammatici dati relativi al ricorso alla cassa integrazione che ha superato il miliardo di ore e il continuo aumento del tasso di disoccupazione, che comporteranno oltre i drammi sociali e individuali, una caduta del potere di acquisto delle famiglie italiane di 565 euro annui, si aggiunge una vera e propria stangata alle famiglie che - sottolineano i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti e Elio Lannutti - avevamo già pronosticato e che oggi viene aggiornata per i rincari autostradali, il continuo aumento del prezzo della benzina nonché l'aumento stimato dal primo di aprile per la bolletta del gas del 3 per cento, pari a circa 34 euro annui in più, dopo quello precedente di 28 euro".

L'assicurazione auto costerà 130 euro in più, le tariffe aeroportuali ben 65 euro (130 milioni di passeggeri-costi diretti e indiretti) in più mentre quelle autostrdali 60 euro in più. Il ricorso per multe e i contenziosi comporteranno un esborso di ulteriori 55 euro. Per gas, acqua e rifiuti le famiglie tireranno fuori mediamente 62,18 e 35 euro in più. L'aumento dei servizi bancari costerà altri 30 euro aggiuntivi e l'aumento delle rate dei mutui circa 80 euro. La spesa per i carburanti comporterà un aggravio di 171 euro e quella per i treni di 65 euro. Un sollievo arriverà solo dalle tariffe elettriche (-10 euro).

"Dall'aggiornamento ad aprile - spiegano le due associazioni - ogni famiglia subirà quindi maggiori spese per 761 euro annui senza contare i costi indiretti che questi aumenti provocheranno sul tasso di inflazione. Ciò produrrà un'ulteriore contrazione dei consumi che influirà negativamente sulle produzioni e sul mercato". Trefiletti e Lannutti ricordano che "era stato promesso l'impegno a bloccare le tariffe. Ma - aggiungono - a conti fatti ora abbiamo capito perché questo governo si è voluto definire 'del fare'. E cioè per permettere di 'fare' aumentare le tariffe e la pressione fiscale".




mah...

se non sbaglio erano gli aumenti tariffari "concordati"/"governativi" su cui avevamo commentato in occasione di una delle solite uscite del caro amico spalman sull'inflazione

mi pare un po' tardiva l'uscita delle associazioni di consumatori...

...come per i mutui...

[SM=g7574]


pax2you
00domenica 28 marzo 2010 10:58
THE LARGEST HEIST IN HISTORY
Sul sito del parlamento inglese e' stato pubblicato questo interessante intervento.

THE LARGEST HEIST IN HISTORY
Building the Great Pyramid: The Global Financial Crisis Explained

www.publications.parliament.uk/pa/cm200809/cmselect/cmtreasy/144/144...

oltre all'ammissione riguardo il fallimento tecnico del sistema basato sull'eccessiva emissione di moneta si riporta una interessante tabella.

COUNTRIES/REGIONS LOAN/DEPOSIT RATIOS
UK......................137%
Germany.................121%
USA.....................105%
France + Benelux........103%
UK + Asia...............89%

C'e' anche quella su alcuni singoli istituti bancari

BANK LOAN/DEPOSIT RATIOS MARKET SHARE
HSBC..................90%..........2.8%
RBS...................112.3%.......6.2%
Barclays..............123.45%......6.3%
Lloyds TSB............140.84%......8.1%
Alliance & Leicester..172.41%......3.6%
Bradford & Bingley....172.41%......3.9%
HBOS..................175.43%......20.1%
Northern Rock.........322.58%......8.1%
Weighted average LOAN/DEPOSIT RATIO = 174.26%


Quale sarà il loan/deposit ratios delle banche italiane?????

fede49
00domenica 28 marzo 2010 14:20
Rilancio un ragionamento terra terra
Do per buono che lo scopo di questo interessantissimo forum sia di riuscire a capire cosa succederà ai prezzi delle case, per prendere o non prendere delle decisioni. Il forum diventa quindi un aggregatore di notizie prese da diverse fonti che messe assieme e commentate forniscono ad ognuno di noi gli elementi per farsi un'idea dell'andazzo dei prezzi. In generale mi sembra di percepire un tendenza al "gufare" nella speranza che i prezzi scendano o crollino, perché almeno ad una buona parte di noi interessa che i prezzi scendano, no? Dovremmo però tener conto che ad almeno il 75% degli italiani che possiede una case interessa anche che i prezzi tengano e salgano, perché è li che hanno un pezzo grosso del loro capitale. Infatti scorrendo nel forum si trovano migliaia di post che riportano grafici e tendenze dei mercati colpiti dalla crisi immobiliare, in particolare considerazioni sul mercato Americano, spagnolo dove la crisi ha battuto più duro, unito ad un osservatorio sulle offerte delle immobiliari italiane, con la speranze di individuare delle crepe nella tenuta de prezzi che possano far cadere una sorta di "diga" che nel nostro immaginario dovrebbe tenere alti i prezzi ma che un giorno potrebbe crollare. Tuttavia queste analisi in un certo senso lasciano il tempo che trovano, e, soprattutto lasciano sempre adito ad interpretazione sulla dinamica dei prezzi. Ad esempio questo ottimo articolo dell'amico Andrea Mazzalai, spiega scientificamente le dinamiche immobiliari americane e nostrane: icebergfinanza.splinder.com/post/22456763/UNO+SGUARDO+IMMOBI...
ma alla fine, se leggete bene, per quanto ci riguarda porrebbe succedere di tutto.

Io vorrei provare invece a fare un ragionamento più elementare per capire se questi prezzi sono gonfianti o no e se ci sono i presupposti per cui possano scendere:

1. Sono gonfiati? Sicuramente si. Lo si dimostra in due modi: costruire una casa ex novo costa 1.200 - 1.500 Euro al metro, si potrebbe venderla guadagnandoci il giusto a 1.500 - 2.000 Euro al metro (naturalmente questo ragionamento trascura oneri di urbanizzazione e le eccezioni). Una seconda prova sono i prezzi di molte aree Europee con presupposti di densità della popolazione, reddito ecc. simili ai nostri, dove le case, a parità di qualità ed ubicazione, costano anche meno della metà.

2. Perché i prezzi sono saliti e chi li tiene alti? Qui le risposte possono essere tante. Sicuramente c'è stato un rastrellamento in questi ultimi 15 anni da parte di Banche, Assicurazioni, Fondi, insomma gente che ha messo i soldi (che non aveva) nel mattone, prendendo da noi i quegli stessi soldi con la finanza creativa. Questo ha innescato un rialzo dei prezzi che è stato sostenuto da queste stesse istituzioni per aumentare il proprio capitale. I proprietari di case, i privati, si sono quindi trovati servito un bellissimo assist per spingere a loro volta le richieste di prezzo al rialzo.

3. Domanda, offerta e poter d'acquisto: questi invece secondo me dovrebbero essere i veri parametri che regolano i prezzi, come accade in tutte le attività commerciali. Probabilmente l'effetto di questi parametri è stato mitigato se non addirittura bloccato da manovre volute e sostenute da chi aveva interesse a gonfiare il valore de propri asset. Tuttavia credo che alla lunga domanda, offerta e potere d'acquisto vincano su situazioni di mercato artefatte, un po come il pesce che puoi provare si a venderlo stracaro come primizia fin che è fresco, ma quando incomincia a puzzare....

A mio avvio in questi ultimi anni, grazie alla globalizzazione siamo entrati senza accorgerci in un circolo vizioso dal quale sarà impossibile uscire:

A) Il reddito delle persone non potrà più aumentare, anzi, tendenzialmente potrebbe anche diminuire perché i paesi a basso reddito e basso costo non sono più "lontani" ma sono on-line, sono come dei giganteschi hard disk con dentro risorse umane e materiali gigantesche, che una volta erano off-line ed ora sono collegati in rete. Quindi il mio stipendio di 1.200 Euro non si paragona più con quello di 1.500 Euro del mio omologo tedesco, ma con i 60 Euro del mio omologo Pakistano, che cuce le mutande, salda le lamiere o scrive software esattamente come me. Questo è ovviamente un estremo, ma serve a far capire che sarà dura immaginare di poter far salire il mio stipendio, a meno che io possa inventarmi un lavoro che non si possa fare in Pakistan, India, Cina, Korea.... C'è ? Quindi cerchiamo di tenerci stretti i nostri 1.200 Euro al mese piuttosto che sperare che possano magicamente diventare 2.000... Qualcuno potrebbe obiettare: ma noi siamo creativi ed abbiamo l'estro, l'abilità manuale. Bene, ho visto un video di una fabbrica Indiana di moto vintage, repliche delle mitiche Triumph degli anni 60, dove un operaio disegnava a mano libera, senza riferimenti ed in un colpo solo il doppio filetto dorato del serbatoio. Provate a cercare a Mandello al Lario dove si fanno le Moto Guzzi, un solo giovane capace di fare quel lavoro. Ne troverete tanti appesi a Facebook, ma pochi capaci di tenere in mano un pennello. Questo per dire, restiamo cauti a pensare che noi siamo per forza più bravi.

B) I costi fissi (spese condominiali) aumenteranno perché legati ai prezzi dell'energia e delle materie prime. Così anche i prezzi dei servizi e quindi un altra erosione al nostro reddito.

C) La popolazione aumenta poco se escludiamo gli immigrarti, ma questi ultimi non sono certamente candidati ad acquistare case a prezzi alti, perché comunque anche il loro reddito sarà uguale o inferiore al nostro e non possono rompere il salvadanaio della nostra unica e mitica "mamma". Contestualmente le case teoricamente disponibili sono sicuramente aumentate di parecchio. Milano nel 1970 aveva 1.800.000 residenti, oggi ne ha 1.300.000 - Chi abita nelle case dei 500.000 che mancano all'appello? Inoltre dal 1970 ad oggi Milano è aumentata parecchio in cubatura (mi riferisco a Milano, non alle città satellite) e non ci sta neppure l'ipotesi che le abitazioni lasciate libere dai 500.000 che non ci sono più siano diventate uffici, se non in minima parte, perché in cambio le sedi di molte grandi aziende sono uscite da Milano in questi anni.

D) L'edilizia è quasi ferma da 3 anni, un giorno ricominceranno pure a costruire qualcosa, altrimenti perdiamo altre centinaia di migliaia di posti di lavoro e mancheranno ancora più stipendi per acquistarle quelle case. Infatti sono annunciati piani pubblici di edilizia popolare a sostegno di questo comparto. Ma questo significa inevitabilmente un aumento dell'offerta.

Ma allora i prezzi? Alla luce di tutto questo, cosa succederà ai prezzi? Se facciamo il ragionamento del pesce che se lasciato li un po troppo puzza e va svenduto prima di essere buttato, se c'è veramente un'offerta sommersa e bloccata intenzionalmente a fini speculativi, primo o poi i prezzi crollano.

In conclusione Sarebbe veramente interessante scoprire i numeri veri delle case libere e sfitte in Italia che nessuno pubblica se non in modo sommario ed ufficioso. Da questi numeri probabilmente dipende l'andamento dei prezzi delle case nei prossimi anni. Se qualcuno ha dati certi li tiri fuori che potrebbero essere più interessanti dei grafici e delle proiezioni sintetiche sugli andamenti dei prezzi.
(sylvestro)
00domenica 28 marzo 2010 14:49
Re: Rilancio un ragionamento terra terra
fede49, 28/03/2010 14.20:

Do per buono che lo scopo di questo interessantissimo forum sia di riuscire a capire cosa succederà ai prezzi delle case, per prendere o non prendere delle decisioni.
...



Mi sei piaciuto, fede, [SM=g1750152] , soprattutto nel paragone con il pesce [SM=g7576].

Ti sei sforzato di analizzare il forum con un esercizio intellettuale ma alla fine ... ne fai parte anche tu [SM=g1750483] e poni le stesse questioni che in tanti propongo qui da anni.

Chiedi di avere dati attendibili dell'invenduto e dello sfitto; lo abbiamo fatto anche noi. Secondo Report di Rai tre dell'anno scorso ci sono da 5 agli 8 milioni di appartamenti inutilizzati a seconda delle fonti.

E non che siano li da ieri; ci sono da anni. La teoria del pesce che puzza potrebbe andare a farsi benedire.

Non voglio invalidare i tuoi ragionamenti che, ripeto, condivido in massima parte. Ma hai messo il dito nella piaga, manca qualche dato all'equazione. Nel lungo periodo non puoi non avere ragione. Nell'immediato dobbiamo prendere atto che quel 75% di proprietari italiani sono anche in quel ... 50% (?) di ultracinquantenni che possono ancora contare sulla eredita' delle precedenti generazioni, su redditi "alti" oltre la media, capacita' di risparmio e risparmi consistenti.

Ovviamente fanno eccezione le metropoli, li gli eccessi sono stati e sono tantitissimi ed in ogni direzione.

Quindi?

Chi punta al mercato di Roma o Milano o Bologna puo' legittimamente aspirare a prezzi piu' convenienti (rispetto ad oggi, ma non necessariamente in valore assoluto) nel medio periodo ma non puo' esismersi dall'essere gia' in possesso di redditi oltre la media nazionale e, possibilmente, di un consistente aiuto da parte della famiglia. Altrimenti si perpetua l'errore: si compra, magari a forte sconto e con grandi sacrifici, case comunque care pero' poi non si e' in grado di mantenerle nel tempo. con la differenza che in futuro non c'e' garanzia di uguale rivalutazione che in passato.

Altrove forse diventa meno difficile. L'invenduto c'e', i cantieri in corso anche, i prezzi sono gia' meno proibitivi, presto o tardi piu che di pesce che puzza si trattera' di frutto che matura sull'albero.

A patto che si abbia il cash. Sbagliato indebitarsi proprio adesso con prezzi decrescenti e tassi ai minimi.

W L'affitto [SM=g7576]
(rottodellacuffia)
00domenica 28 marzo 2010 15:45
Re: Re: Rilancio un ragionamento terra terra
(sylvestro), 28/03/2010 14.49:




Nell'immediato dobbiamo prendere atto che quel 75% di proprietari italiani sono anche in quel ... 50% (?) di ultracinquantenni che possono ancora contare sulla eredita' delle precedenti generazioni, su redditi "alti" oltre la media, capacita' di risparmio e risparmi consistenti.


[SM=g7576]



In questa fascia la lotta è dura ...Il 55enne ha il cash pronto per comprare ma non ha fretta perchè ha già un tetto,trova una casa che gli piace e siccome ha qualche capello bianco non ascolta neanche quanto costa ,fa un rapido calcolo: 1.200 x mq + progettazione + oneri e spara la proposta... ATTENZIONE... il venditore è un 55enne che non ha fretta di vendere perciò si mandano a cagare a vicenda e rimane l'invenduto.IMHO se improvvisamente tutti i prezzi scendessero del 20% ci sarebbe un terrificante aumento delle ntn senza notare una corrispettiva salita delle erogazioni mutui.



Vogliovedere2000euroalmq
00domenica 28 marzo 2010 17:58
UN immagine vale più di 1000 parole
perche continuate a farvi 2000 interrogativi sul se e il ma dei prezzi se i fatti sono inequivocabili?

" ...è COME QUANDO GLI INVESTITORI DI BORSA CHE ,DOPO UN LUNGO MERCATO ORSO AL RIBASSO, RAGGIUNTO IL FONDO ED ESSENDO ORMAI RIPARTITO UN NUOVO BULL MARKET AL RIALZO CONTINUANO AD INTERROGARSI SE IL FONDO è STATO TOCCATO E SE QUELLO A CUI SI STA ASSISTENDO è UN RIMBALZO OPPURE NO. NEL FRATTEMPO IL MERCATO è PARTITO E SALE E VOI LO STATE PERDENDO"....

MENTRE SI CHIACCHIERA A VANVERA IL MERCATO IMMOBILIARE STA SCENDENDO:



QUELLO CHE VEDETE NEL GRAFICO è L ANDAMENTO DEI PREZZI DELLE CASE A ROMA DA FINE 2008 AD OGGI.

PARTENDO DAL GRAFICO PIU ALTO A SCENDERE RISPETTIVAMENTE PREZZI DI:

QUADRILOCALE
TRILOCALE
BILOCALE
MONOLOCALE


LOGICAMENTE L'ULTIMO TRATTO LEGGERMENTE IN RIALZO è UN SEMPLICE RIMBALZO DI BREVE ALL'INTERNO DI UN TREND DI LUNGO PERIODO CHIARAMENTE IN DISCESA.
fede49
00domenica 28 marzo 2010 18:07
Re: Rilancio un ragionamento terra terra
fede49, 28/03/2010 14.20:



3. Domanda, offerta e poter d'acquisto: questi invece secondo me dovrebbero essere i veri parametri che regolano i prezzi, come accade in tutte le attività commerciali. Probabilmente l'effetto di questi parametri è stato mitigato se non addirittura bloccato da manovre volute e sostenute da chi aveva interesse a gonfiare il valore de propri asset. Tuttavia credo che alla lunga domanda, offerta e potere d'acquisto vincano su situazioni di mercato artefatte, un po come il pesce che puoi provare si a venderlo stracaro come primizia fin che è fresco, ma quando incomincia a puzzare....




Qui ci sono alcune risposte:

Fonte: www.blitzquotidiano.it/economia/litalia-storta-del-mattone-manca-un-milione-di-case-ma-cinque-milioni-sono-vuot...

L’Italia storta del mattone: manca un milione di case ma cinque milioni sono vuote

È proprio storta l’Italia del mattone. Governo, sindacati, enti locali e costruttori sono d’accordo: per dare casa a tutti quelli che hanno bisogno di un’abitazione il cui affitto non costi la metà e più del reddito familiare occorre costruire più di un milione di nuovi appartamenti. Quindi costruire bisogna, urge, serve. Però nessuno contesta un’altra cifra: in Italia ci sono trenta milioni e mezzo di case già costruite a fronte di 24 milioni e 300mila famiglie. Dunque ci sono cinque milioni e mezzo di case vuote. A Roma una su sette, 245mila su 1.715mila. A Milano 80mila su 1.640mila. Dunque siamo insieme e contemporaneamente il paese che consuma più territorio colando cemento per abitazioni e quello dove è più difficile se non impossibile trovare una casa.

Il perché di questa “follia” più o meno lo conoscono tutti, però spesso e volentieri lo si dimentica. Il perché sta nel fatto che in Italia le case non si affittano. Da noi in affitto solo 4,4 milioni di abitazioni, il 18,8 per cento del patrimonio abitativo, cioè delle case già costruite. In Germania le case in affitto sono il 57,3 per cento del totale, in Olanda il 47 per cento, in Svezia il 41, in Francia il 40,7. In Danimarca e in Austria il 40. In Finlandia il 32, in Gran Bretagna il 29, in Belgio il 28, in Portogallo il 21, in Grecia il 20 per cento. E poi, solo poi arriviamo noi.

Noi italiani, se proprietari di case, e lo siamo al 75 per cento delle famiglie, non affittiamo, non diamo in affitto. Perché un fisco ottuso ci leva la metà del canone se non affittiamo in nero. Perché abbiamo paura, spesso esagerata, che l’inquilino, anche se moroso, non se ne vada più via da casa nostra. E anche perché non vogliamo riconoscere all’inquilino, anche quello che paga, nessun diritto o garanzia di essere sbattuto fuori quando ci pare. Se affittiamo, lo facciamo soltanto in maniera speculativa: agli stranieri, ai fuori sede, studenti o manager. Oppure in nero e senza contratto. Dice che facciamo così per autodifesa, per non essere stupidi e incauti. Ma sono allora tutti stupidi e incauti gli europei?

Al contrario i “pazzi” siamo noi. Il legislatore non riesce a stabilire un trattamento fiscale equo e realistico sui proventi degli affitti. Da anni si chiacchiera di un 20 per cento fisso svincolato dall’aliquota marginale sul reddito. Si chiacchiera ma non si fa. I proprietari che non affittano si consolano con l’aumento automatico del valore immobiliare della casa. Ma con la crisi economica l’automatismo va rallentando fino a fermarsi. Il territorio viene mangiato dal cemento e le città imbruttiscono. Gli inquilini conducono una sorta di guerriglia di ceto contro gli affittuari. Il governo, i governi varano “piani casa” da centomila abitazioni in cinque anni ma sanno ne servono un milione e passa. E cinque milioni di case restano vuote. La follia è che non è affare per nessuno e a utti sembra un affare.


fede49
00domenica 28 marzo 2010 18:39
Case vuote e affitti
E' di questi giorni un intervento di Guido Piran, Segretario Generale SICET CISL, che polemizza sul fatto che in Italia c'è fame di case ma ce ne sono cinque milioni vuote.
Piran è una persona seria ed il suo ruolo nel SICET (Sindacato Inquilini Casa e Territorio) gli offre la possibilità di essere sempre ottimamente documentato.
Anche se nella fattispecie basta utilizzare come riferimento i dati, pubblici, dell'Agenzia del Territorio.
Piran ha fatto una serie di annotazioni basandosi su dati noti, ufficiali, ma sui quali si riflette poco.
In particolar modo sul fatto che negli ultimi dieci anni si è costruito tanto nel settore residenziale ed, in contemporanea, sono aumentati in maniera inquietante le famiglie che perdono l'alloggio.
Per inciso, negli ultimi dieci anni si sono completamente ribaltate le motivazioni principali per lo sfratto.
Si è passati dal binomio necessità del proprietario e finita locazione alla morosità dell'affittuario.
Va notato che il numero di case vuote non è esattamente considerabile come numero di case "sfitte".
Questo perché c'è una componente rilevante di seconde case ad uso turistico che i proprietari non vorrebbero affittare a nessuna condizione (siamo un paese molto meno povero di quel che sembri).
Ciclicamente girano stime sulle case ufficialmente sfitte ed una cosa sconcertante è che nessuno dispone di dati certi in materia.
Quello che si sa è che in Italia sono milioni, quello che non si sa è esattamente quanti (né quanti siano affittati in nero...).
Cosa che stride con l'eterna ed assillante richiesta di buttare giù altro cemento.
Richiesta che, per inciso, continuerà ad esserci perché palazzinari ed immobiliaristi di tutte le forme, foggie e colori spendono tanto in pubblicità, specie sui giornali, ed è "normale" (il che è diverso da giusto) che siano trattati con riguardo.
Difficile non notare come la quantità immane di case vuote sia comunque uno spreco di dimensioni colossali che non dovrebbe restare solo "una cosa che dà fastidio ai sindacati degli inquilini".
Un'opzione, troppo ovvia ed efficace per essere presa in considerazione, sarebbe una superICI per le case sfitte controbilanciata da una riduzione delle tasse sugli affitti concordati.
I contratti ad affitto concordato sono quelli ad affitto ridotto e che prevedono una durata ridotta (per difendere i proprietari dagli affittuari che non se ne vogliono andare).
In questo caso:
A) Le case sfitte solo ufficialmente ma che in realtà sono affittate in nero sarebbero tassate, e questo evidentemente rispetta un criterio di giustizia.
B) Tassazioni e detassazioni potrebbero essere rese equivalenti, senza un danno per le casse dello Stato. Visco stimò in 4 miliardi di euro il costo della riduzione della tassazione al 20% per gli affitti proposta da Rutelli e che piace tanto a livello bipartisan. Peraltro, è del tutto evidente che quel danno alle casse dello Stato andrebbe coperto in altro modo.
Più propriamente, nell'ipotesi che piace a livello bipartisan, per detassare chi ha 2-3-4 case o più (visto che di certo non affittano la prima casa...) occorre poi rivalersi su chi ne ha zero od una......
C) Concentrare le detassazioni sui contratti ad affitto concordato permetterebbe a chi affitta "in bianco" di avere gli stessi introiti di oggi (meno canoni di affitto ma anche meno tasse) portando però i suddetti canoni a livelli più sostenibili per gli affittuari, con il risultato di ridurre significativamente i rischi di morosità. Quindi un vantaggio evidente per il proprietario che affitta ed un vantaggio evidente anche per l'affittuario, il tutto in contemporanea.
D) Concentrare le detassazioni sugli affitti concordati evita la favolistica di Confedilizia e company che sostengono che se gli si riducono le tasse di per sé questo porta alla riduzione dei canoni di affitto perché loro non speculano mai.
Cosa, questa, che stride completamente con il mondo reale.
Come ben sanno studenti ed extracomunitari ammucchiati in maniera indefinibile e come evidenziano le speculazioni/sciacallaggi sugli affitti vicino agli ospedali che curano il cancro, dove si punta a tosare il più possibile i parenti che vogliono stare vicini ai propri cari a rischio di morte....
E) Poiché gran parte degli appartamenti tenuti sfitti non lo sono solo per il basso rendimento dell'affitto post tasse ma per il fatto che in Italia è difficile mandare via gli inquilini, pure se non paganti, occorrerebbe una deroga riservata specificamente agli appartamenti sfitti da tanto tempo.
Fare una deroga così limitata non toccherebbe gli attuali appartamenti in affitto ma sarebbe determinante, assieme alla "superICI" per le case sfitte (abbinata alla riduzione della pressione fiscale sugli affitti concordati), nel fare in modo che quelle case tornino sul mercato, evitando lo spreco di tenerle vuote.
Se invece si tratta di case vacanze ed il proprietario non ha nessun interesse ad avere un reddito supplementare, a nessuna condizione, evidentemente il danno di una sovrattassazione è limitato e socialmente meno importante di uno sgravio che sia nell'interesse sia dei proprietari che hanno bisogno di un reddito supplementare che dei loro inquilini.
fede49
00domenica 28 marzo 2010 19:15
E per finire...
PER 38 MLN NIENTE VACANZE, 'MANCANO I SOLDI' - Complessivamente ammonteranno ad oltre 38 milioni di maggiorenni coloro che a Pasqua non faranno nemmeno un giorno di vacanza. Lo rileva l'indagine commissionata da Federalberghi e resa nota oggi. Di questi, il 35,5%, pari ad oltre 13,5 milioni di italiani maggiorenni, ha dichiarato di non potersi permettere una vacanza per "mancanza di soldi". Un 20,8% adduce 'motivi familiari' mentre per il 19,2% la mancata vacanza è dovuta a 'impegni di lavoro'. Per il 6%, poi, la vacanza è in generale più cara e per l'1,6% sono le strutture ricettive ad essere più care. Complessivamente dunque, le motivazioni economiche impediscono al 37,8% di concedersi una vacanza per Pasqua.

Questa è uscita oggi, quindi abbiamo 35 milioni di maggiorenni su 38 milioni che a Pasqua non faranno neanche un giorno di vacanza "per mancanza di soldi" - Una bella piattaforma sulla quale costruire ipotesi di ripresa del mercato immobiliare - Se fossi un immobiliarista mi preoccuperei [SM=g7840]

PS. scusatemi se ho invaso un po il forum in questi ultimi giorni, giuro che per un po leggo.... [SM=g1746735]
frank--
00domenica 28 marzo 2010 19:20
Re: Rilancio un ragionamento terra terra
Il mercato immobiliare in questi anni ha subito notevoli trasformazioni in particolare dovute alla finanziarizzazione degli investimenti immobiliari, ovvero gli investimenti in immobili sono divenuti parte notevole degli asset finanziari, sia da parte di banche che di investitori finanziari che hanno lasciato in parte le forme di investimento tradizionali quali la borsa e i mercati obbligazionari dopo il tracollo dei mercati finanziari agli inizi degli anni 2000 e l'abbassamento artificioso dei tassi di interesse da parte delle banche centrali per un periodo di tempo prolungato.

In questo senso la vera causa della bolla immobiliare sono stati i tassi di interesse troppo bassi rispetto all'inflazione reale e percepita dalla gente.

L'investimento in immobili è stato ritenuto una salvaguardia del capitale sia in rapporto all'inflazione reale che al rischio eventuale di default degli stati sovrani con debito pubblico elevato.

Abbiamo assistito in questo decennio ad un vero e proprio accaparramento degli immobili da parte di grandi e piccoli investitori, una corsa agli acquisti che non ha avuto eguali negli ultimi 50 anni.

Tuttavia le variabili sopra indicate continuano ad essere presenti nel mercato italiano e pertanto molti continuano a tenere il loro capitale investito nell'immobliare non essendoci al momento altre alternative di investimento particolarmente remunerative.

Molti di questi immobili rimangono sfitti e quindi non producono reddito, ma ciò è voluto, -proprio perche sono considerati asset finanziari e speculativi sono lasciati volutamente sfitti- per poterli facilmente rivendere nel momento in cui si decide di liberarsene.

Il mercato allo stato attuale si può definire bloccato. Sono calate notevolmente le transazioni, ciò significa che a questi prezzi il mercato ha raggiunto il suo apice, nella logica dell'accaparramento; ma calano di poco i prezzi rispetto a quello che sarebbe logico attendersi, il che sta a significare che chi ha accaparrato al momento non ritiene vantaggioso disfarsi degli asset, non avendo altro modo per investire la propria liquidità. Le borse non sembrano aver preso una convinta direzione rialzista e i tassi obbligazionari languono all'1%.

Tuttavia la sorte dell'immobiliare è tracciata e se non intervengono fattori nuovi nel mercato, assisteremo ad una lenta agonia in stile giappone anni ottanta.




Giovanni Scorzt
00domenica 28 marzo 2010 19:45
Re: UN immagine vale più di 1000 parole
Vogliovedere2000euroalmq, 28/03/2010 17.58:

perche continuate a farvi 2000 interrogativi sul se e il ma dei prezzi se i fatti sono inequivocabili?

" ...è COME QUANDO GLI INVESTITORI DI BORSA CHE ,DOPO UN LUNGO MERCATO ORSO AL RIBASSO, RAGGIUNTO IL FONDO ED ESSENDO ORMAI RIPARTITO UN NUOVO BULL MARKET AL RIALZO CONTINUANO AD INTERROGARSI SE IL FONDO è STATO TOCCATO E SE QUELLO A CUI SI STA ASSISTENDO è UN RIMBALZO OPPURE NO. NEL FRATTEMPO IL MERCATO è PARTITO E SALE E VOI LO STATE PERDENDO"....

MENTRE SI CHIACCHIERA A VANVERA IL MERCATO IMMOBILIARE STA SCENDENDO:



QUELLO CHE VEDETE NEL GRAFICO è L ANDAMENTO DEI PREZZI DELLE CASE A ROMA DA FINE 2008 AD OGGI.

PARTENDO DAL GRAFICO PIU ALTO A SCENDERE RISPETTIVAMENTE PREZZI DI:

QUADRILOCALE
TRILOCALE
BILOCALE
MONOLOCALE


LOGICAMENTE L'ULTIMO TRATTO LEGGERMENTE IN RIALZO è UN SEMPLICE RIMBALZO DI BREVE ALL'INTERNO DI UN TREND DI LUNGO PERIODO CHIARAMENTE IN DISCESA.




Ciao, mi spieghi meglio il grafico che presenti? Dall'ordinata non riesco a capire l'entità percentuale dei ribassi. Si tratta di prezzi richiesti o cosa? [SM=g1749704]
laplace77
00domenica 28 marzo 2010 20:51
Re: E per finire...
fede49, 28/03/2010 19.15:

PER 38 MLN NIENTE VACANZE, 'MANCANO I SOLDI' - Complessivamente ammonteranno ad oltre 38 milioni di maggiorenni coloro che a Pasqua non faranno nemmeno un giorno di vacanza. Lo rileva l'indagine commissionata da Federalberghi e resa nota oggi. Di questi, il 35,5%, pari ad oltre 13,5 milioni di italiani maggiorenni, ha dichiarato di non potersi permettere una vacanza per "mancanza di soldi". Un 20,8% adduce 'motivi familiari' mentre per il 19,2% la mancata vacanza è dovuta a 'impegni di lavoro'. Per il 6%, poi, la vacanza è in generale più cara e per l'1,6% sono le strutture ricettive ad essere più care. Complessivamente dunque, le motivazioni economiche impediscono al 37,8% di concedersi una vacanza per Pasqua.

Questa è uscita oggi, quindi abbiamo 35 milioni di maggiorenni su 38 milioni che a Pasqua non faranno neanche un giorno di vacanza "per mancanza di soldi" - Una bella piattaforma sulla quale costruire ipotesi di ripresa del mercato immobiliare - Se fossi un immobiliarista mi preoccuperei [SM=g7840]

PS. scusatemi se ho invaso un po il forum in questi ultimi giorni, giuro che per un po leggo.... [SM=g1746735]




ma come il tg1 aveva detto che c'era il boom di vacanzieri...

[SM=g7574]
wonderfufy
00domenica 28 marzo 2010 21:12
...
laplace77, 28/03/2010 20.51:




ma come il tg1 aveva detto che c'era il boom di vacanzieri...

[SM=g7574]




Buonasera ragazzi, scusate se sono un pò latitante, ma quando torno, torno con notizie ghiotte ... [SM=g9128] [SM=g1750147]
Vi ricordate che tempo fa vi parlai di quella coppia di amiche della mia ex, che avevano comprato attico e superattico a lunghezza e che poco alla volta, avendo fatto il passo più lungo della gamba, boccheggivano?
Quelle che avendo 160k cash, preferirono accendere un mutuo di 25 anni perchè i contanti servirono ad arredare casa e ad apportare varie migliorie? [SM=g1750164] [SM=g1750147]
Beh ... una casa l'hanno affittata a un inquilino a 700 euri al mese [SM=g7840] senza contratto, ha pagato 2 mesi e avendo perso il lavoro ha smesso di versare la pigione! [SM=g7840] [SM=g9128] [SM=g1750147]
Ma la cosa non finisce mica qui, l'inquilino allora ha denunciato la padrona di casa alla finanza e questi sono andati a bussare a casa della signora per notificarle la denuncia di non so cosa, ero troppo impegnata a godere come un porco alpino a Baden Baden ... la padrona si è rivolta allora a un avvocato e questo le ha detto che non ci sono alternative e deve negoziare con l'inquilino la buona uscita!
Ma la ciliegina sulla torta è che st'alloggio, manco è accatastato come casa ... [SM=g1750147] [SM=g1750147] [SM=g1750147]

A voi sembrerò crudele, ma come posso avere solidarietà per certi polli? Persone talmente stupide che con tutti i guai economici che hanno, pur di andare in vacanza in Grecia quest'estate, hanno chiesto un prestito [SM=g9128] [SM=g9202] [SM=g1750147]
marco---
00domenica 28 marzo 2010 21:15
Re: Re: Rilancio un ragionamento terra terra
fede49, 3/28/2010 6:07 PM:



Qui ci sono alcune risposte:

Fonte: www.blitzquotidiano.it/economia/litalia-storta-del-mattone-manca-un-milione-di-case-ma-cinque-milioni-sono-vuot...

L’Italia storta del mattone: manca un milione di case ma cinque milioni sono vuote

È proprio storta l’Italia del mattone...

Ottimo articolo a mio giudizio, grazie! L'ho inserito in rassegna stampa: L’Italia storta del mattone: manca un milione di case ma cinque milioni sono vuote

Marco
Ariakan.
00domenica 28 marzo 2010 21:15
a quanto potrebbero vendermelo il loro attico? -50% dal prezzo che han pagato e troppo crudele?
wonderfufy
00domenica 28 marzo 2010 21:23
Re:
Ariakan., 28/03/2010 21.15:

a quanto potrebbero vendermelo il loro attico? -50% dal prezzo che han pagato e troppo crudele?




E poi considera che l'ex marito di una delle due, il quale pagava gli alimenti all'ex consorte ha chiuso l'attività perchè fallito ... aveva una ditta di marmi, per cui ... [SM=g9128]
Non per lapidi, ma per costruzioni ... [SM=g7574] meglio specificare [SM=g7628]
_gmp_
00domenica 28 marzo 2010 21:24
Re:
Ariakan., 28/03/2010 21.15:

a quanto potrebbero vendermelo il loro attico? -50% dal prezzo che han pagato e troppo crudele?




calcola che lunghezza è una delle località graziate dalla bolla, e i cui prezzi si sono moltiplicati per 4 dal 2000... quindi faresti un pessimo affare [SM=g1747532]
wonderfufy
00domenica 28 marzo 2010 21:26
Re: Re:
_gmp_, 28/03/2010 21.24:




calcola che lunghezza è una delle località graziate dalla bolla, e i cui prezzi si sono moltiplicati per 4 dal 2000... quindi faresti un pessimo affare [SM=g1747532]




Ma poi dai, ma manco morta abiterei laggiù ... hanno costruito in Abruzzo un altro pò, spacciandola per Roma
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