Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
s77937, 26/03/2010 11.34:
Sinceramene il discorso da bar a me sembra il tuo. Dici "A mè dell'ingegnere che resta a casa non me ne frega nulla". Complimenti. Facciamo la guerra tra poveri. Non ti frega nulla che un lavoratore resti a casa. Bravo. "Meglio 2 operai che un ingegnere". Non ho parole. Manco fossero figurine. Ricordati comunque che potrebbe succedere anche a te di rimanere a casa e potrebbe non fregare nulla a nessuno.
Forse è meglio che mi spiego, prima di creare equivoci,
Non ho mai detto che sogno un mondo senza ingegneri o scienziatoni / ricercatori nè che voglio ritornare all'età della pietra vestito di pelli d'orso.
Ho detto delle cose molto diverse.
Ho detto che chi comanda il vapore ci ha intornato con la storiella dell'università indispensabile, oramai diventato un vero mantra sociale.
Andate ragazzi, tutti a laurearsi così dopo aver spostato la produzione in cina faremo TUTTI i designer e gli ingegneri gestionali !
Bella storiella, peccato che è un'emerita presa per il c..o.
quando l'italia cresceva a ritmi da economia asiatica, ed esistevano aziende come l'Olivetti ( quella vera ! ), la % di laureati rispetto alla popolazione era moooooolto minore di oggi, eppure il paese creava, cresceva ed era un modello economico e sociale per molti nel mondo.
Perchè questo ? forse perchè vanno anche bene gli ingegneri e una popolazione di turbolaureati, ma quello che fà veramente la differenza è altro, come la politica monetaria e sociale !
La cina con tutti i sè e i mà ha iniziato la sua turboscrescita con una % di laureati nemmeno lontanamente paragonabile a quella italiana ed europea; eppure oggi non esiste prodotto che consumiamo che non venga dalla cina.
invece nella bella italia europea, tutti i giorni le aziende delocalizzano e poi i manager vanno a dire che "il cervello rimane in italia !"; insomma si lasciano migliaia di lavoratori in mutande per tenersi due segretarie e quattro ingegneri sottopagati da sostituire con due indiani.
questo era il senso del mio discorso, non fare una guerra fra poveri con laurea o meno, ma di non farsi più infinocchiare da quelle persone che hanno distrutto il paese permettendo lo smantellamento dei sistemi produttivi
mentre agitavano la carotina del tutti ingegneri e designer !
chiudono le aziende !?!? ma che problema c'è ! fatti un bella laurea, dopo anni aggiungici un master e vedrai che successo !!!
In un'europa che decide le politiche monetarie e sociali, indipendentemente dai singoli paesi, che senso ha parlare di ricerca o di ingegneri ? non possiamo decidere una politica monetaria o sociale, delocalizzano e poi scrivono "made in italy"...
in germania ci sono 76.000 ingegneri disoccupati !
il pil tedesco è fatto di export perchè sono riusciti a distruggere il mercato interno, non mi pare che abbiano fatto un gran bell'affare !!!
Siamo in catene e parliamo ancora di "ricerca" e altre stratroiate similiari mentre si fanno leggi deliranti per mettere la popolazione a pecora e far felici le grosse multinazionali !
esempio :
- per pulire la caldaia bisogna essere architetti (!!!!!!!) o laurea in ingegneria vecchio ordinamento; tù operaio disoccupato vuoi pulire la caldaie ? vai a lavorare sottopagato a calci nel sedere per la grande azienda che un architetto cococopro per firmare le carte autorizzative lo ha di sicuro !
- Per montare un'antenna televisiva o un'impianto elettrico bisgona iscriversi alla camcom, un perito in elettronica / elettrotecnica che si è fatto 5 anni di studi non può farlo, un'azienda che prende un cococopro ingegnere e manda l'indiano analfabeta e incapace a mettere le mani sugli impianti sì !
- Per fare il lavoro più lurido sulla terra, il padroncino che fà le consegne con il furgone, bisogna iscriversi alla camcom e passare un'esame certificatorio degno della TNT, morale ? disoccupato vai a lavorare alla TNT pagato a calci nel culo e non pensare di prendere un furgoncino scassato e lavorare in proprio.
e via con patate.
In questa situazione parliamo ancora di "ricerca" come mantra per uscire dalla crisi !?!?
PS:
per chi mi ha consigliato di studiare, posso dire che ho già dato, grazie.
sono uno dei tanti laureati che ha dovuto inventarsi dei mestieri e scappare all'estero; tante volte mi sono pentito di non aver impiegato megloo il mio tempo imparando un mestiere serio e vendibile fuori confine, come il cuoco o il parucchiere ! altro che ingegnere....
ciao
Mao