Bolla immobiliare - 32° Parte

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violinozigano
00venerdì 26 marzo 2010 11:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pax2you, 26/03/2010 9.56:



Perche' il divide et impera e' la vincente millenaria strategia di politici,imprenditori e dirigenti senza scrupoli o di comodo,malavita e piccoli truffatori per fare piccoli e grossi guadagni senza migliorare realmente la vita a nessuno se non a loro stessi...di questi non mi frega niente.




Sono d'accordo sul tuo ultimo concetto però pur non essendo ingegnere penso che per un paese fra ingegneri ed idraulici c'è una bella differenza. Alcuni mestieri tipo idraulici parrucchieri (a maggior ragione dipendenti statali) etc... vivono grazie ad altre categorie che generano reddito in italia (imprese, aziende, etc..) in un mondo in cui la tecnologia è importante per sfruttare la natura, per migliorare i processi ed i tempi di lavoro, etc.. e dovrebbe servire in generale per migliorare il benessere collettivo. Se il paese non riesce a fare ciò alla lunga cascano anche gli altri a meno che non mi vogliate dire che tutti possono essere assunti dallo stato, tutti possono fare i pensionati, etc.. etc.. Intanto il primo chiaro dato di fatto è che per i giovani la prospettiva è di andare in pensione più tardi e con meno reddito in un paese in cui già adesso i giovani vengono aiutati dai propri genitori. Quando si vedranno gli effetti già fra una decina d'anni voglio vedere quante vecchiettine andranno dal caro parrucchiere a tagliarsi i capelli. La tecnologia può essere esportata per esempio informatica e servizi, per esempio auto, per esempio elettrodomestici etc... l'idraulico deve trovare gente qui che compra i suoi servizi così come il carrozziere così come il parrucchiere etc.. Per esempio banalmente guardando internet le prenotazioni on line stanno avendo un largo consenso perchè diminuiscono decisamente i costi. I leader mondiali sono americani ed hanno per esempio in italia acquisito aziende qui. Intanto l'italia aveva un indotto di agenzie di servizi, agenzie di viaggio, piccoli tour operator etc.. che piano piano perde quote. Tutta gente che i capelli se li taglierà sempre meno che ti piaccia o no. Per il discorso che hai un mestiere in mano e puoi andare in tutto il mondo a farlo se il ragionamento è quello vale anche per gli ingegneri ed infatti è proprio quello che sta accadendo. Si lauerano qui gli paghiamo la formazione per anni (diversi) e poi vola e vai .....
1000bolleblu
00venerdì 26 marzo 2010 11:07
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
_gmp_, 25/03/2010 18.05:



beh anzi a roma con 130k ti prendi un bel garage [SM=g1747532]

pero un anno di affitto è pochino, sicuro che una casa simile la affitta massimo a 400 euro al mese... [SM=g7574]



neanche le nude proprietà costano così poco a roma... ce n'è uno vicino la tiburtina di 85mq che costa 185k... neanche si dice l'età dei proprietari...
1000bolleblu
00venerdì 26 marzo 2010 11:20
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 26/03/2010 1.23:




sinceramente certi discorsi da bar mi provocano giramenti di birilli.
E' ora di finirla con il mantra degli ingegneri, dei ricercatori e degli scienziatoni vari volutamente inculcato nelle menti da quelle stesse lobby che hanno smantellato il paese.

Diciamoci la verità, fare l'ingegnere o il ricercatore è una scelta come un'altra, non vedo il motivo per cui queste categorie debbano essere privilegiate o coccolate con onorificenze e salari più alti; se non servono perchè mai dovrebbero ambire a salari più succosi ??

A mè dell'ingegnere che resta a casa non me ne frega nulla, mi preoccupo invece molto di più dei numerosi posti di lavoro persi nelle professioni meno "altolocate" ma che sono ben più indispensabili ai consumi e alla tenuta sociale; quando masse di operai e lavoratori base perdono il posto per le delocalizzazioni o per la concorrenza straniera pagata a calci nel sedere si creano danni ben peggiori che il mancato rinnovo dei contratti ai ricercatori ( che poi cosa ricercano !?! boh !!! ).

per mè sono più importanti due operai che un ingegnere !

ci hanno detto che da "grandi" tutti saremmo stati ingegneri o designer, invece la realtà è un'altra; mentre tutti si baloccavano nell'idea del futuro da "intellettuali", hanno distrutto la base economica con le delocalizzazioni e immigrazione selvaggia, poi hanno mandato gli ingegneri a friggere le patatine da mc donald's.

Perchè non guardiamo la realtà ?!?!
negli US la zona con il tasso di disoccupazione più alto è la silicon valley, logicamente le zone con il tasso più basso sono quelle a prevalenza agricola !
Questo è il miracolo delle economie intellettualmente avanzate, e zeppe di ingegneri ???

se lo vuole lascia pure che tuo figlio faccia il parucchiere e impari un mestiere che potrà fare in tutto il mondo anche senza padroni, le patatine del mc lasciale friggere pure a qualche ingegnere.

ciao
Mao




sono un ingegnere. ho investito in cultura perchè ritengo che la cultura sia un bene primario per la formazione della mia persona e per impattare al meglio nella società. eppoi studiare non mi pesa, mi piace.
la mia professione vale quanto le altre.
se non ci fossero gli spazzini moriremmo nello schifo.
ma se un paese non evolve e non fa ricerca e non investe in professioni o materie all'avanguardia, regrediamo e allora (come accadrà) l'italia sarà solo il paese della pizza, della mozzarella (ovviamente alla diossina) e neanche del mandolino, perchè anche l'arte sta morendo. Ma allora non ci lamentiamo se si regredisce.
io mi taglio i capelli 2 volte l'anno (se non ho matrimoni o eventi che richiedono una sistemata ai capelli e non ho capelli bianchi da coprire). fosse per me i parrucchieri farebbero la fame, ma per fortuna il mondo è bello perchè è vario.
parrucchieri, ingegneri, giornalisti, spazzini... se il lavoro è fatto bene, rispettando gli altri e le leggi (mi riferisco alle ricevute che a me i parrucchieri non fanno mai) va tutto bene ed ognuno ha la sua dignità.
s77937
00venerdì 26 marzo 2010 11:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 26/03/2010 1.23:




sinceramente certi discorsi da bar mi provocano giramenti di birilli.
E' ora di finirla con il mantra degli ingegneri, dei ricercatori e degli scienziatoni vari volutamente inculcato nelle menti da quelle stesse lobby che hanno smantellato il paese.

Diciamoci la verità, fare l'ingegnere o il ricercatore è una scelta come un'altra, non vedo il motivo per cui queste categorie debbano essere privilegiate o coccolate con onorificenze e salari più alti; se non servono perchè mai dovrebbero ambire a salari più succosi ??

A mè dell'ingegnere che resta a casa non me ne frega nulla, mi preoccupo invece molto di più dei numerosi posti di lavoro persi nelle professioni meno "altolocate" ma che sono ben più indispensabili ai consumi e alla tenuta sociale; quando masse di operai e lavoratori base perdono il posto per le delocalizzazioni o per la concorrenza straniera pagata a calci nel sedere si creano danni ben peggiori che il mancato rinnovo dei contratti ai ricercatori ( che poi cosa ricercano !?! boh !!! ).

per mè sono più importanti due operai che un ingegnere !

ci hanno detto che da "grandi" tutti saremmo stati ingegneri o designer, invece la realtà è un'altra; mentre tutti si baloccavano nell'idea del futuro da "intellettuali", hanno distrutto la base economica con le delocalizzazioni e immigrazione selvaggia, poi hanno mandato gli ingegneri a friggere le patatine da mc donald's.

Perchè non guardiamo la realtà ?!?!
negli US la zona con il tasso di disoccupazione più alto è la silicon valley, logicamente le zone con il tasso più basso sono quelle a prevalenza agricola !
Questo è il miracolo delle economie intellettualmente avanzate, e zeppe di ingegneri ???

se lo vuole lascia pure che tuo figlio faccia il parucchiere e impari un mestiere che potrà fare in tutto il mondo anche senza padroni, le patatine del mc lasciale friggere pure a qualche ingegnere.

ciao
Mao




Sinceramene il discorso da bar a me sembra il tuo. Dici "A mè dell'ingegnere che resta a casa non me ne frega nulla". Complimenti. Facciamo la guerra tra poveri. Non ti frega nulla che un lavoratore resti a casa. Bravo. "Meglio 2 operai che un ingegnere". Non ho parole. Manco fossero figurine. Ricordati comunque che potrebbe succedere anche a te di rimanere a casa e potrebbe non fregare nulla a nessuno.
kemar71
00venerdì 26 marzo 2010 12:20
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
violinozigano, 26/03/2010 11.06:



Sono d'accordo sul tuo ultimo concetto però pur non essendo ingegnere penso che per un paese fra ingegneri ed idraulici c'è una bella differenza. Alcuni mestieri tipo idraulici parrucchieri (a maggior ragione dipendenti statali) etc... vivono grazie ad altre categorie che generano reddito in italia (imprese, aziende, etc..) in un mondo in cui la tecnologia è importante per sfruttare la natura, per migliorare i processi ed i tempi di lavoro, etc.. e dovrebbe servire in generale per migliorare il benessere collettivo. Se il paese non riesce a fare ciò alla lunga cascano anche gli altri a meno che non mi vogliate dire che tutti possono essere assunti dallo stato, tutti possono fare i pensionati, etc.. etc.. Intanto il primo chiaro dato di fatto è che per i giovani la prospettiva è di andare in pensione più tardi e con meno reddito in un paese in cui già adesso i giovani vengono aiutati dai propri genitori. Quando si vedranno gli effetti già fra una decina d'anni voglio vedere quante vecchiettine andranno dal caro parrucchiere a tagliarsi i capelli. La tecnologia può essere esportata per esempio informatica e servizi, per esempio auto, per esempio elettrodomestici etc... l'idraulico deve trovare gente qui che compra i suoi servizi così come il carrozziere così come il parrucchiere etc.. Per esempio banalmente guardando internet le prenotazioni on line stanno avendo un largo consenso perchè diminuiscono decisamente i costi. I leader mondiali sono americani ed hanno per esempio in italia acquisito aziende qui. Intanto l'italia aveva un indotto di agenzie di servizi, agenzie di viaggio, piccoli tour operator etc.. che piano piano perde quote. Tutta gente che i capelli se li taglierà sempre meno che ti piaccia o no. Per il discorso che hai un mestiere in mano e puoi andare in tutto il mondo a farlo se il ragionamento è quello vale anche per gli ingegneri ed infatti è proprio quello che sta accadendo. Si lauerano qui gli paghiamo la formazione per anni (diversi) e poi vola e vai .....





Non sono d'accordo.
Tutti i tipi di lavoro generano reddito e creano indotto.
Per intenderci..indotto anche per gli impiegati/chimici/ingegneri/ecc. che lavorano in imprese/aziende che producono, per esempio, tinta per capelli. Usata dai parrucchieri.

Questo è il primo esempio che mi è venuto in mente ma potrei fartene all'infinito.

E' tutto collegato. E la conseguenza delle persone che non vanno più dal parrucchiere fa si che quest'ultimo non acquisti più tinta, che non essendo più venduta dall'azienda...je tocca lincenziare i chimici/ingegneri/impiegati...ecc...ecc.

Certi bisogni si possono comprimere, magari il parrucchiere può anche sembrare superfluo in un periodo di crisi come questo. Ma altri bisogni sono incomprimibili...non puoi permetterti ne tu (ne il tuo eventuale proprietario di casa) di non usare più il bagno perchè c'è un tubo rotto.

Se questo discorso lo capissero anche i politici, e cioè che il reddito è generato da tutti i lavoratori e non solo dalle aziende, dovrebbero iniziare ad abbattere il cuneo fiscale (differenza tra lordo e netto in busta paga) per far si che l'economia (parrucchiere..ecc.) inizi a girare di nuovo. E non solo a dare soldi a banche/palazzinari/imprese/scudi fiscali!


nobear
00venerdì 26 marzo 2010 12:24
la fine di un'era (immobiliare)?

Il ruolo degli Agenti Immobiliari? PUFF! Non c'è più!

http://www.immobilio.it/content/ruolo-agenti-immobiliari-puff-non-ce-piu-8/
laplace77
00venerdì 26 marzo 2010 12:51
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
kemar71, 26/03/2010 12.20:





Non sono d'accordo.
Tutti i tipi di lavoro generano reddito e creano indotto.
Per intenderci..indotto anche per gli impiegati/chimici/ingegneri/ecc. che lavorano in imprese/aziende che producono, per esempio, tinta per capelli. Usata dai parrucchieri.

Questo è il primo esempio che mi è venuto in mente ma potrei fartene all'infinito.

E' tutto collegato. E la conseguenza delle persone che non vanno più dal parrucchiere fa si che quest'ultimo non acquisti più tinta, che non essendo più venduta dall'azienda...je tocca lincenziare i chimici/ingegneri/impiegati...ecc...ecc.

Certi bisogni si possono comprimere, magari il parrucchiere può anche sembrare superfluo in un periodo di crisi come questo. Ma altri bisogni sono incomprimibili...non puoi permetterti ne tu (ne il tuo eventuale proprietario di casa) di non usare più il bagno perchè c'è un tubo rotto.

Se questo discorso lo capissero anche i politici, e cioè che il reddito è generato da tutti i lavoratori e non solo dalle aziende, dovrebbero iniziare ad abbattere il cuneo fiscale (differenza tra lordo e netto in busta paga) per far si che l'economia (parrucchiere..ecc.) inizi a girare di nuovo. E non solo a dare soldi a banche/palazzinari/imprese/scudi fiscali!






hai mai sentito parlare di "barista's economy"?


il discorso che faceva violinozigano ha senso, provo a spiegartelo...


cos'e' che da valore ai soldi che hai in tasca, a livello internazionale?

la quantita' di beni e servizi che possono essere comprati con quella valuta

noi siamo un paese che importa un mare di materie prime (che non abbiamo, agricoltura a parte) ed esporta prodotti "finiti": un'economia "di trasformazione", come il japan o la germania

e' chi esporta che permette a tutti gli altri di importare, perche' fornisce una merce in cambio degli euro che "rientrano", dopo essere "usciti" per comprare petrolio & co.

tutti quelli che lavorano per lo stato, per i servizi "ad uso interno" sono alla fine solo un "indotto" dell'economia che esporta

certo, esistono anche servizi "ad uso esterno" (vedi il turismo, quello "incoming"), ma sono marginali rispetto al resto.


chiudo dicendo che il discorso dei "parassiti" non vale solo per gli "statali fannulloni" di brunetta, vale pure per le "rendite da posizione" tipo autostrade (vedi benetton, passato dall'export di maglioni alla rendita "sul mercato interno": prima dava valore all'euro, ora lo sfrutta)


PS: magari e' il caso di spostarci su "macroeconomia" per queste questioni...


ciao

(sylvestro)
00venerdì 26 marzo 2010 13:02
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
laplace77, 26/03/2010 12.51:


...
noi siamo un paese che importa un mare di materie prime (che non abbiamo, agricoltura a parte) ed esporta prodotti "finiti": un'economia "di trasformazione", come il japan o la germania

e' chi esporta che permette a tutti gli altri di importare, perche' fornisce una merce in cambio degli euro che "rientrano", dopo essere "usciti" per comprare petrolio & co.

tutti quelli che lavorano per lo stato, per i servizi "ad uso interno" sono alla fine solo un "indotto" dell'economia che esporta
...
PS: magari e' il caso di spostarci su "macroeconomia" per queste questioni...




[SM=g1749718]

E' da un po' che mi piacerebbe approfondire il tema senza perdermi in pagine e pagine di report istituzionali datati e magari fuorvianti.

A partire da questa domanda:
Chi e' (rimasto), oggi, che tira la carretta in Italia?

(o c'e gia' qualche thread in proposito? [SM=g1749704] )
pax2you
00venerdì 26 marzo 2010 13:18
Re: la fine di un'era (immobiliare)?
nobear, 3/26/2010 12:24 PM:


Il ruolo degli Agenti Immobiliari? PUFF! Non c'è più!

http://www.immobilio.it/content/ruolo-agenti-immobiliari-puff-non-ce-piu-8/



sembra di no.......

Sul piano normativo quindi, nel caso fosse confermata la cancellazione del ruolo, non cambierebbe nulla, i criteri di accesso rimarrebbero invariati, i requisiti soggettivi pure, e gli abusivi rimarrebbero abusivi.
Come sarà certamente al corrente in questi mesi Fiaip(anche fimaa) ha lavorato duramente alle modifiche dei testi che via via venivano presentati dai tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico, ed oggi possiamo dire di avere inciso pesantemente sugli obiettivi iniziali del Ministero, che erano quelli di volere una completa liberalizzazione della nostra categoria.

agency.dailyre.info/index.php?r=post/show&id=118450


(sylvestro)
00venerdì 26 marzo 2010 14:09
Immobili: a Como costi troppo alti, non si vendono piu' case

Tutto fermo ma ... intravedono la ripresa [SM=g7628]


laplace77
00venerdì 26 marzo 2010 14:09
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(sylvestro), 26/03/2010 13.02:



[SM=g1749718]

E' da un po' che mi piacerebbe approfondire il tema senza perdermi in pagine e pagine di report istituzionali datati e magari fuorvianti.

A partire da questa domanda:
Chi e' (rimasto), oggi, che tira la carretta in Italia?

(o c'e gia' qualche thread in proposito? [SM=g1749704] )




come titolo per un nuovo thread mi pare pie' che adatto!

[SM=g1750826]

kemar71
00venerdì 26 marzo 2010 14:25
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
laplace77, 26/03/2010 12.51:




hai mai sentito parlare di "barista's economy"?


il discorso che faceva violinozigano ha senso, provo a spiegartelo...


cos'e' che da valore ai soldi che hai in tasca, a livello internazionale?

la quantita' di beni e servizi che possono essere comprati con quella valuta

noi siamo un paese che importa un mare di materie prime (che non abbiamo, agricoltura a parte) ed esporta prodotti "finiti": un'economia "di trasformazione", come il japan o la germania

e' chi esporta che permette a tutti gli altri di importare, perche' fornisce una merce in cambio degli euro che "rientrano", dopo essere "usciti" per comprare petrolio & co.

tutti quelli che lavorano per lo stato, per i servizi "ad uso interno" sono alla fine solo un "indotto" dell'economia che esporta

certo, esistono anche servizi "ad uso esterno" (vedi il turismo, quello "incoming"), ma sono marginali rispetto al resto.


chiudo dicendo che il discorso dei "parassiti" non vale solo per gli "statali fannulloni" di brunetta, vale pure per le "rendite da posizione" tipo autostrade (vedi benetton, passato dall'export di maglioni alla rendita "sul mercato interno": prima dava valore all'euro, ora lo sfrutta)


PS: magari e' il caso di spostarci su "macroeconomia" per queste questioni...


ciao





"barista's economy"? [SM=g1750147] ...avoja, me so giusto appena presa un caffè [SM=g7576]

Non mi sembra che violino stesse distinguendo tra macro e micro economia e/o prendesse in considerazione la bilancia dei pagamenti. Ma diceva che gli unici a produrre reddito sono le imprese. Non condivido. Anzi...ricordo una certa teoria del plusvalore..ma qui davvero andrei OT.
Cmq...aprite pure un topic...partecipo molto volentieri [SM=g1747536]
pax2you
00venerdì 26 marzo 2010 14:38
FIAIP vs ANAMA e che fine ha fatto il ruolo....
Ora basta bugie: Anama è fiera del suo operato e del servizio reso alla categoria e ai consumatori

www.anama.it/blog/2010/03/ora-basta-bugie-anama-e-fiera-del-suo-operato-e-del-servizio-reso-alla-categoria-e-ai-consumatori/#...

Ed ora la FIAIP che ha perso su tutta la linea, spaventando gli iscritti sui “disastri” che la soppressione del Ruolo avrebbe causatosi, si getta contro l’Anama attribuendole la responsabilità di quanto accaduto.

Il Ruolo è sostituito da REA e da REGISTRO DELLE IMPRESE. Restano i requisiti di base, la scolarizzazione, il corso obbligatorio e l’esame.

ziomaoziomao
00venerdì 26 marzo 2010 14:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
s77937, 26/03/2010 11.34:



Sinceramene il discorso da bar a me sembra il tuo. Dici "A mè dell'ingegnere che resta a casa non me ne frega nulla". Complimenti. Facciamo la guerra tra poveri. Non ti frega nulla che un lavoratore resti a casa. Bravo. "Meglio 2 operai che un ingegnere". Non ho parole. Manco fossero figurine. Ricordati comunque che potrebbe succedere anche a te di rimanere a casa e potrebbe non fregare nulla a nessuno.




Forse è meglio che mi spiego, prima di creare equivoci,

Non ho mai detto che sogno un mondo senza ingegneri o scienziatoni / ricercatori nè che voglio ritornare all'età della pietra vestito di pelli d'orso.

Ho detto delle cose molto diverse.

Ho detto che chi comanda il vapore ci ha intornato con la storiella dell'università indispensabile, oramai diventato un vero mantra sociale.

Andate ragazzi, tutti a laurearsi così dopo aver spostato la produzione in cina faremo TUTTI i designer e gli ingegneri gestionali ! [SM=g1750826]
Bella storiella, peccato che è un'emerita presa per il c..o. [SM=g1750152]

quando l'italia cresceva a ritmi da economia asiatica, ed esistevano aziende come l'Olivetti ( quella vera ! ), la % di laureati rispetto alla popolazione era moooooolto minore di oggi, eppure il paese creava, cresceva ed era un modello economico e sociale per molti nel mondo.

Perchè questo ? forse perchè vanno anche bene gli ingegneri e una popolazione di turbolaureati, ma quello che fà veramente la differenza è altro, come la politica monetaria e sociale !

La cina con tutti i sè e i mà ha iniziato la sua turboscrescita con una % di laureati nemmeno lontanamente paragonabile a quella italiana ed europea; eppure oggi non esiste prodotto che consumiamo che non venga dalla cina.

invece nella bella italia europea, tutti i giorni le aziende delocalizzano e poi i manager vanno a dire che "il cervello rimane in italia !"; insomma si lasciano migliaia di lavoratori in mutande per tenersi due segretarie e quattro ingegneri sottopagati da sostituire con due indiani.

questo era il senso del mio discorso, non fare una guerra fra poveri con laurea o meno, ma di non farsi più infinocchiare da quelle persone che hanno distrutto il paese permettendo lo smantellamento dei sistemi produttivi mentre agitavano la carotina del tutti ingegneri e designer !

chiudono le aziende !?!? ma che problema c'è ! fatti un bella laurea, dopo anni aggiungici un master e vedrai che successo !!!

In un'europa che decide le politiche monetarie e sociali, indipendentemente dai singoli paesi, che senso ha parlare di ricerca o di ingegneri ? non possiamo decidere una politica monetaria o sociale, delocalizzano e poi scrivono "made in italy"...

in germania ci sono 76.000 ingegneri disoccupati !
il pil tedesco è fatto di export perchè sono riusciti a distruggere il mercato interno, non mi pare che abbiano fatto un gran bell'affare !!!

Siamo in catene e parliamo ancora di "ricerca" e altre stratroiate similiari mentre si fanno leggi deliranti per mettere la popolazione a pecora e far felici le grosse multinazionali !

esempio :
- per pulire la caldaia bisogna essere architetti (!!!!!!!) o laurea in ingegneria vecchio ordinamento; tù operaio disoccupato vuoi pulire la caldaie ? vai a lavorare sottopagato a calci nel sedere per la grande azienda che un architetto cococopro per firmare le carte autorizzative lo ha di sicuro !

- Per montare un'antenna televisiva o un'impianto elettrico bisgona iscriversi alla camcom, un perito in elettronica / elettrotecnica che si è fatto 5 anni di studi non può farlo, un'azienda che prende un cococopro ingegnere e manda l'indiano analfabeta e incapace a mettere le mani sugli impianti sì !

- Per fare il lavoro più lurido sulla terra, il padroncino che fà le consegne con il furgone, bisogna iscriversi alla camcom e passare un'esame certificatorio degno della TNT, morale ? disoccupato vai a lavorare alla TNT pagato a calci nel culo e non pensare di prendere un furgoncino scassato e lavorare in proprio.

e via con patate.

In questa situazione parliamo ancora di "ricerca" come mantra per uscire dalla crisi !?!?

PS:
per chi mi ha consigliato di studiare, posso dire che ho già dato, grazie.
sono uno dei tanti laureati che ha dovuto inventarsi dei mestieri e scappare all'estero; tante volte mi sono pentito di non aver impiegato megloo il mio tempo imparando un mestiere serio e vendibile fuori confine, come il cuoco o il parucchiere ! altro che ingegnere....

ciao
Mao



pax2you
00venerdì 26 marzo 2010 14:56
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 3/26/2010 2:38 PM:



sono uno dei tanti laureati che ha dovuto inventarsi dei mestieri e scappare all'estero; tante volte mi sono pentito di non aver impiegato megloo il mio tempo imparando un mestiere serio e vendibile fuori confine, come il cuoco o il parucchiere ! altro che ingegnere....




a raga pero' non e' che i cuochi o i parrucchieri stanno sempre bene.

i cuochi passano la vita nella cucina del ristorante...molti tutte le sere,la domenica e i festivi..6 giorni la settimana non 5(lun ven)...quasi impossibile farsi una famiglia duratura quando la maggior parte degli italiani si diverte loro lavorano...spesso hanno contratti per la maggior parte in nero(addio pensione,malattia,infortuni).

I parrucchieri, se dipendenti, prendono 2 calci in culo e lavorano il sabato e sotto le feste.

Gli operai prendono stipendi da fame,oltre al fatto che subiscono la deflazione dei salari legati agli extracomunitari, quelli di cantiere si alzano alle 4-5 del mattino e lavorano in posti dove non c'e' nemmeno un bagno e riscaldamento.

Dovreste provarli per poter giudicare.

Capisco anche che farsi il mazzo a studiare ingegneria e poi trovarsi a progettare coni da gelato per uno stipendio poco piu' che medio non e' una buona soluzione ma nemmeno le categorie che avete citato se la passano sempre bene...anzi






dgambera
00venerdì 26 marzo 2010 15:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
pax2you, 26/03/2010 14.56:



Capisco anche che farsi il mazzo a studiare ingegneria e poi trovarsi a progettare coni da gelato per uno stipendio poco piu' che medio non e' una buona soluzione ma nemmeno le categorie che avete citato se la passano sempre bene...anzi




Non credo che sia una questione di mazzo. Il vero problema sono le illusioni che crollano [SM=g1749711]
s77937
00venerdì 26 marzo 2010 15:15
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ziomaoziomao, 26/03/2010 14.38:




Forse è meglio che mi spiego, prima di creare equivoci,

Non ho mai detto che sogno un mondo senza ingegneri o scienziatoni / ricercatori nè che voglio ritornare all'età della pietra vestito di pelli d'orso.

Ho detto delle cose molto diverse.

Ho detto che chi comanda il vapore ci ha intornato con la storiella dell'università indispensabile, oramai diventato un vero mantra sociale.

Andate ragazzi, tutti a laurearsi così dopo aver spostato la produzione in cina faremo TUTTI i designer e gli ingegneri gestionali ! [SM=g1750826]
Bella storiella, peccato che è un'emerita presa per il c..o. [SM=g1750152]

quando l'italia cresceva a ritmi da economia asiatica, ed esistevano aziende come l'Olivetti ( quella vera ! ), la % di laureati rispetto alla popolazione era moooooolto minore di oggi, eppure il paese creava, cresceva ed era un modello economico e sociale per molti nel mondo.

Perchè questo ? forse perchè vanno anche bene gli ingegneri e una popolazione di turbolaureati, ma quello che fà veramente la differenza è altro, come la politica monetaria e sociale !

La cina con tutti i sè e i mà ha iniziato la sua turboscrescita con una % di laureati nemmeno lontanamente paragonabile a quella italiana ed europea; eppure oggi non esiste prodotto che consumiamo che non venga dalla cina.

invece nella bella italia europea, tutti i giorni le aziende delocalizzano e poi i manager vanno a dire che "il cervello rimane in italia !"; insomma si lasciano migliaia di lavoratori in mutande per tenersi due segretarie e quattro ingegneri sottopagati da sostituire con due indiani.

questo era il senso del mio discorso, non fare una guerra fra poveri con laurea o meno, ma di non farsi più infinocchiare da quelle persone che hanno distrutto il paese permettendo lo smantellamento dei sistemi produttivi mentre agitavano la carotina del tutti ingegneri e designer !

chiudono le aziende !?!? ma che problema c'è ! fatti un bella laurea, dopo anni aggiungici un master e vedrai che successo !!!

In un'europa che decide le politiche monetarie e sociali, indipendentemente dai singoli paesi, che senso ha parlare di ricerca o di ingegneri ? non possiamo decidere una politica monetaria o sociale, delocalizzano e poi scrivono "made in italy"...

in germania ci sono 76.000 ingegneri disoccupati !
il pil tedesco è fatto di export perchè sono riusciti a distruggere il mercato interno, non mi pare che abbiano fatto un gran bell'affare !!!

Siamo in catene e parliamo ancora di "ricerca" e altre stratroiate similiari mentre si fanno leggi deliranti per mettere la popolazione a pecora e far felici le grosse multinazionali !

esempio :
- per pulire la caldaia bisogna essere architetti (!!!!!!!) o laurea in ingegneria vecchio ordinamento; tù operaio disoccupato vuoi pulire la caldaie ? vai a lavorare sottopagato a calci nel sedere per la grande azienda che un architetto cococopro per firmare le carte autorizzative lo ha di sicuro !

- Per montare un'antenna televisiva o un'impianto elettrico bisgona iscriversi alla camcom, un perito in elettronica / elettrotecnica che si è fatto 5 anni di studi non può farlo, un'azienda che prende un cococopro ingegnere e manda l'indiano analfabeta e incapace a mettere le mani sugli impianti sì !

- Per fare il lavoro più lurido sulla terra, il padroncino che fà le consegne con il furgone, bisogna iscriversi alla camcom e passare un'esame certificatorio degno della TNT, morale ? disoccupato vai a lavorare alla TNT pagato a calci nel culo e non pensare di prendere un furgoncino scassato e lavorare in proprio.

e via con patate.

In questa situazione parliamo ancora di "ricerca" come mantra per uscire dalla crisi !?!?

PS:
per chi mi ha consigliato di studiare, posso dire che ho già dato, grazie.
sono uno dei tanti laureati che ha dovuto inventarsi dei mestieri e scappare all'estero; tante volte mi sono pentito di non aver impiegato megloo il mio tempo imparando un mestiere serio e vendibile fuori confine, come il cuoco o il parucchiere ! altro che ingegnere....

ciao
Mao






Ti assicuro che il lavoro da ingegnere all'estero è vendibilissimo. Parlo del mio settore. Mi sono sempre arrivate tantissime offerte di lavoro strapagate e con tutti i benefits e continuano ad arrivarmene, seppur di meno, dal nord Europa. E quelle poche volte che ho risposto, sono sempre stato richiamato subito per una interview telefonica.
Quindi non capisco questi giudizi gratuiti/lezioni di vita, veramente.

dgambera
00venerdì 26 marzo 2010 15:18
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
s77937, 26/03/2010 15.15:



Ti assicuro che il lavoro da ingegnere all'estero è vendibilissimo. Parlo del mio settore. Mi sono sempre arrivate tantissime offerte di lavoro strapagate e con tutti i benefits e continuano ad arrivarmene, seppur di meno, dal nord Europa. E quelle poche volte che ho risposto, sono sempre stato richiamato subito per una interview telefonica.
Quindi non capisco questi giudizi gratuiti/lezioni di vita, veramente.





Non credo sia una questione di essere ingegnere o parrucchiere, ma una questione di serietà. [SM=g9058]
labottegadelfuturo
00venerdì 26 marzo 2010 15:20
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
dgambera, 26/03/2010 15.18:




Non credo sia una questione di essere ingegnere o parrucchiere, ma una questione di serietà. [SM=g9058]




Cosa che in Italia non solo non ti chiamano per dirti se il colloquio è andato bene, ma pure quando ti dicono "ok, è andato bene dobbiamo definire il contratto"...se danno ;)

jolnar76
00venerdì 26 marzo 2010 15:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
dgambera, 26/03/2010 15.06:




Non credo che sia una questione di mazzo. Il vero problema sono le illusioni che crollano [SM=g1749711]



quoto

e prima di equiparare un ingegnere ad un'altra categoria provate a prendervi una laurea in ingengeria, poi ne parliamo.

Aggiungo una cosa.
Ora c'è un'inversione di tendenza, stanno facendo capire alla gente che studiare non paga, e al momento purtroppo è vero.
L'istruzione è pietosa e rema in questo senso.
Stanno creando delle generazioni di semi-analfabeti da comandare facile facile.

Quindi studiare va bene a patto che si sia disposti ad andare all'estero se tira una brutta aria.


Giovanni Scorzt
00venerdì 26 marzo 2010 15:44
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
1000bolleblu, 26/03/2010 11:07:



neanche le nude proprietà costano così poco a roma... ce n'è uno vicino la tiburtina di 85mq che costa 185k... neanche si dice l'età dei proprietari...




Associare gli ingegneri alle aziende e al privato mi sembra quantomeno improprio. Gli ingegneri nascono in Francia, come ufficiali al servizio dello Stato (in Francia lo sono ancora), e trovano il loro apogeo in Unione Sovietica (dove una buona parte del Politburo era costituito da ingegneri, nel bene o nel male si può parlare di governo degli ingegneri).

Tu mi potrai dire, bell'esempio quello dell'Unione Sovietica, io invece ti dico che gli ingegneri finora sono stati i veri garanti dell'uso non improprio della tecnologia, lavorino essi al servizio dello Stato o dei privati.

Il privato in Italia fa pochissimo uso degli ingegneri (preferisce i fiscalisti e gli scudi fiscali), quando li assume li sottopaga, invece fa ampio uso di gente come Fausto Tonna (che non ha mai avuto bisogno di studiare ingegneria, per ovvie ragioni).
Giovanni Scorzt
00venerdì 26 marzo 2010 16:00
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
violinozigano, 26/03/2010 11:06:



Sono d'accordo sul tuo ultimo concetto però pur non essendo ingegnere penso che per un paese fra ingegneri ed idraulici c'è una bella differenza. Alcuni mestieri tipo idraulici parrucchieri (a maggior ragione dipendenti statali) etc... vivono grazie ad altre categorie che generano reddito in italia (imprese, aziende, etc..) in un mondo in cui la tecnologia è importante per sfruttare la natura, per migliorare i processi ed i tempi di lavoro, etc.. e dovrebbe servire in generale per migliorare il benessere collettivo. Se il paese non riesce a fare ciò alla lunga cascano anche gli altri a meno che non mi vogliate dire che tutti possono essere assunti dallo stato, tutti possono fare i pensionati, etc.. etc.. Intanto il primo chiaro dato di fatto è che per i giovani la prospettiva è di andare in pensione più tardi e con meno reddito in un paese in cui già adesso i giovani vengono aiutati dai propri genitori. Quando si vedranno gli effetti già fra una decina d'anni voglio vedere quante vecchiettine andranno dal caro parrucchiere a tagliarsi i capelli. La tecnologia può essere esportata per esempio informatica e servizi, per esempio auto, per esempio elettrodomestici etc... l'idraulico deve trovare gente qui che compra i suoi servizi così come il carrozziere così come il parrucchiere etc.. Per esempio banalmente guardando internet le prenotazioni on line stanno avendo un largo consenso perchè diminuiscono decisamente i costi. I leader mondiali sono americani ed hanno per esempio in italia acquisito aziende qui. Intanto l'italia aveva un indotto di agenzie di servizi, agenzie di viaggio, piccoli tour operator etc.. che piano piano perde quote. Tutta gente che i capelli se li taglierà sempre meno che ti piaccia o no. Per il discorso che hai un mestiere in mano e puoi andare in tutto il mondo a farlo se il ragionamento è quello vale anche per gli ingegneri ed infatti è proprio quello che sta accadendo. Si lauerano qui gli paghiamo la formazione per anni (diversi) e poi vola e vai .....





Associare gli ingegneri alle aziende e al privato mi sembra quantomeno improprio. Gli ingegneri nascono in Francia, come ufficiali al servizio dello Stato (in Francia lo sono ancora), e trovano il loro apogeo in Unione Sovietica (dove una buona parte del Politburo era costituito da ingegneri, nel bene o nel male si può parlare di governo degli ingegneri).

Tu mi potrai dire, bell'esempio quello dell'Unione Sovietica, io invece ti dico che gli ingegneri finora sono stati i veri garanti dell'uso non improprio della tecnologia, lavorino essi al servizio dello Stato o dei privati.

Il privato in Italia fa pochissimo uso degli ingegneri (preferisce i fiscalisti e gli scudi fiscali), quando li assume li sottopaga, invece fa ampio uso di gente come Fausto Tonna (che non ha mai avuto bisogno di studiare ingegneria, per ovvie ragioni).
(sylvestro)
00venerdì 26 marzo 2010 16:03
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Giovanni Scorzt, 26/03/2010 15.44:


...
Il privato in Italia fa pochissimo uso degli ingegneri (preferisce i fiscalisti e gli scudi fiscali), quando li assume li sottopaga, invece fa ampio uso di gente come Fausto Tonna (che non ha mai avuto bisogno di studiare ingegneria, per ovvie ragioni).



[SM=g1749704] Stai generalizzando un po', Giovanni, non credo sia' cosi, almeno non in Emilia Romagna. Gli ingegneri servono, vengono presi e ben pagati quando meritano o pagati quanto gli altri quando fanno lavori comuni.

Non credo che si possa mandare avanti aziende di progettazione meccanica o elettronica solo con periti tecnici e qualche commercialista.
stelafe
00venerdì 26 marzo 2010 16:25
Inchiesta mensile ISAE presso le imprese delle costruzioni (febbraio 2010)

A FEBBRAIO, SEGNALI POSITIVI DAL CLIMA DI FIDUCIA DELLE COSTRUZIONI


www.isae.it/not_costr_ita_03_10.pdf
pax2you
00venerdì 26 marzo 2010 16:29
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Giovanni Scorzt, 3/26/2010 4:00 PM:





Associare gli ingegneri alle aziende e al privato mi sembra quantomeno improprio. Gli ingegneri nascono in Francia, come ufficiali al servizio dello Stato (in Francia lo sono ancora), e trovano il loro apogeo in Unione Sovietica (dove una buona parte del Politburo era costituito da ingegneri, nel bene o nel male si può parlare di governo degli ingegneri).

Tu mi potrai dire, bell'esempio quello dell'Unione Sovietica, io invece ti dico che gli ingegneri finora sono stati i veri garanti dell'uso non improprio della tecnologia, lavorino essi al servizio dello Stato o dei privati.

Il privato in Italia fa pochissimo uso degli ingegneri (preferisce i fiscalisti e gli scudi fiscali), quando li assume li sottopaga, invece fa ampio uso di gente come Fausto Tonna (che non ha mai avuto bisogno di studiare ingegneria, per ovvie ragioni).



e' che qui la burocrazia ti strozza...

Non tutte le aziende hanno bisogno di un ingegnere ma tutte hanno bisogno di un commercialista...tutte purtroppo.

si tornasse indietro di 50 anni quando si pagava LA TASSA e basta finita li.....o nel medioevo quando c'era la decima...sotto questo aspetto..magari!!!

Nel medioevo si pagava un decimo del raccolto...ora i 6 decimi.... [SM=g7814]
Giovanni Scorzt
00venerdì 26 marzo 2010 17:01
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(sylvestro), 26/03/2010 16:03:



[SM=g1749704] Stai generalizzando un po', Giovanni, non credo sia' cosi, almeno non in Emilia Romagna. Gli ingegneri servono, vengono presi e ben pagati quando meritano o pagati quanto gli altri quando fanno lavori comuni.

Non credo che si possa mandare avanti aziende di progettazione meccanica o elettronica solo con periti tecnici e qualche commercialista.




Perdonami per la schiettezza. Ovvio ghe quanto sto per dire non è generalizzabile, ma diciamo che è un dato medio.

Chi fa progettazione elettronica e meccanica di regola non è ben pagato, sfatiamo queste mitologie. Qualche tempo fa in un programma televisivo hanno divulgato i salari medi degli ingegneri (quelli che fanno gli ingegneri, non altro) nell'industria meccanica e sono rimasti tutti di stucco: un ingegnere guadagna in un mese quello che un buon idraulico si mette in tasca in due o tre giorni. Io non avevo bisogno di sentirli in televisione questi dati, ne ho conoscenza diretta.

Poi sfatiamo un'altra mitologia, che le aziende mantengono tutto il resto del Paese. Le aziende sono quasi tutte in passivo (fittizio) e non pagano un bel nulla, semmai prendono, sono i loro dipendenti che pagano direttamente o indirettamente: è per quello che hanno un salario da terzo mondo.

Un terzo mito: a me non può fregare di meno dell'azienda di Montebelluna che produce scarpe in Romania e porta i capitali all'Estero previo scudo. Così come mi interessa poco dei costruttori di case scadenti destinate a rimanere vuote e a deturpare irrimediabilmente l'ambiente. Invece mi interessa il lavoro che fanno i medici e gli infermieri negli ospedali, quello che fanno le forze dell'ordine e quello che si fa nelle scuole cui affidiamo i nostri figli (fai caso che in Italia questi servizi sono tutti pubblici e mal retribuiti).

(sylvestro)
00venerdì 26 marzo 2010 17:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Giovanni Scorzt, 26/03/2010 17.01:


...
1) Chi fa progettazione elettronica e meccanica di regola non è ben pagato, sfatiamo queste mitologie. Qualche tempo fa in un programma televisivo hanno divulgato i salari medi degli ingegneri (quelli che fanno gli ingegneri, non altro) nell'industria meccanica e sono rimasti tutti di stucco:

2) un ingegnere guadagna in un mese quello che un buon idraulico si mette in tasca in due o tre giorni. Io non avevo bisogno di sentirli in televisione questi dati, ne ho conoscenza diretta.

3) Poi sfatiamo un'altra mitologia, che le aziende mantengono tutto il resto del Paese. Le aziende sono quasi tutte in passivo (fittizio) e non pagano un bel nulla, semmai prendono, sono i loro dipendenti che pagano direttamente o indirettamente: è per quello che hanno un salario da terzo mondo.

4) Un terzo mito: a me non può fregare di meno dell'azienda di Montebelluna che produce scarpe in Romania e porta i capitali all'Estero previo scudo. Così come mi interessa poco dei costruttori di case scadenti destinate a rimanere vuote e a deturpare irrimediabilmente l'ambiente. Invece mi interessa il lavoro che fanno i medici e gli infermieri negli ospedali, quello che fanno le forze dell'ordine e quello che si fa nelle scuole cui affidiamo i nostri figli (fai caso che in Italia questi servizi sono tutti pubblici e mal retribuiti).





Forse e' meglio se ci spostiamo in macroeconomia (ho aperto giusto un nuovo thread oggi [SM=g1747536] )

1) Ho a che fare solo con il mio microcosmo e non sono neanche dell'ambiente; pero' conosco gente che ci lavora da anni e che ha anche cambiato datore di lavoro. Fino 3-4 anni fa (prima della crisi, per interderci) gli ingegneri in forza alle aziende di progettazione/realizzazione potevano scegliere dove lavorare e quanto farsi pagare; se non erano soddisfatti se ne andavano sbattendo la porta (magari mettendosi in proprio). Oggi non so, li ho persi di vista, ma chiedero' (immagino che anche li i tempi siano cambiati).

2) Confermo, ne ho avuto piccola esperienza diretta; ho fatto fatica trovare qualcuno disposto, ho dovuto fissare appuntamento a distanza di qualche settimana e "si e' fatto pagare".

3) Questo e' un aspetto che mi piacerebbe approfondire con il contributo di tutti, seguici nel nuovo thread

4) Credo che alla fine sia tutto collegato nel medio periodo; non riesco ad immaginare un paese efficientissimo in alcuni settori (a meno che non siano di nicchia) e scadentissimo negli altri; c'e' una sorta di principio dei vasi comunicanti, sia nella preparazione (o nella furbizia [SM=g9058] ) sia nella retribuzione (a meno delle caste)
ziomaoziomao
00venerdì 26 marzo 2010 17:33
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
s77937, 26/03/2010 15.15:



Ti assicuro che il lavoro da ingegnere all'estero è vendibilissimo. Parlo del mio settore. Mi sono sempre arrivate tantissime offerte di lavoro strapagate e con tutti i benefits e continuano ad arrivarmene, seppur di meno, dal nord Europa. E quelle poche volte che ho risposto, sono sempre stato richiamato subito per una interview telefonica.
Quindi non capisco questi giudizi gratuiti/lezioni di vita, veramente.




sono molto felice per tè , veramente e senza sarcasmo.

Ma non tutti sono così ben messi:

ingegneridisoccupati.blogspot.com/

personalmente conosco turbolaureati che fanno la fame, si vede che hai beccato la fila giusta ma le eccezzioni non fanno la regola.


Per il discorso parucchieri e cuochi....

dipende tutto, non esiste il lavoro d'oro a meno di fare il notaio per via ereditaria.

Ho vissuto un pò in oriente dove fra le altre cose avevo aperto un locale mood, sinceramente non mi posso lamentare visto che guadagnavo bei soldini, certo lavoro pesante per gli orari e la gestione del personale, ma con qualche $oddi$fazione.

I cuochi italiani che conoscevo all'estero se la passavano discretamente, con salari nemmeno immaginabili in italia, alcuni hanno persino aperto il loro ristorante dopo qualche anno di dipendenza con ottimi risultati.

tutto dipende .... normalmente và a fortuna.

ciao
Mao
ziomaoziomao
00venerdì 26 marzo 2010 17:40
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
dgambera, 26/03/2010 15.06:




Non credo che sia una questione di mazzo. Il vero problema sono le illusioni che crollano [SM=g1749711]



quoto !
anzi... straquoto !
violinozigano
00venerdì 26 marzo 2010 19:19
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
laplace77, 26/03/2010 12.51:



PS: magari e' il caso di spostarci su "macroeconomia" per queste questioni...




Infatti era questo che intendevo. Ingegneri per dire aziende che esportano oppure che inventano qualcosa che ci consentono di importare meno. Ho associato il termine ingegnere per intendere tecnologia.

Comunque per l'Italia le cose immobiliare / economia per me non sono del tutto scollegate altrimenti con la normale logica del mercato offerta / vendita non si spiegherebbe come mai in Germania case tecnologicamente migliori di qui, in un paese ricco in cui la messa guadagna più che qui, costino decisamente meno che qui.

Poi vedi che il cuneo fiscale lì è decisamente migliore che qui (come mai?), poi vedi che lì possono investire in progetti ambiziosi partendo con finanziamenti (vedi green economy), etcc ... poi lì a nessun imprenditore viene in mente di fare festa e ristrutturare/riqualificare il capannone. Perchè?

Possiamo rigirarci la frittata come vogliamo ma in soldoni è che loro sono tedeschi e noi italiani. Dico tedeschi perchè usa/uk sono un altra cosa.


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