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Alitalia, chi la salverà ?

Ultimo Aggiornamento: 27/05/2023 20:07
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29/07/2009 15:20

ALICAOS:
PER CONVINCERE I PATRIOTI A RICAPITALIZZARE, IL CAVALIERE METTE IN PISTA ERMOLLI
E IN SALA D'ATTESA C'È ANCHE SILVIO SCAGLIA...


Quando sull'aereo c'è un vuoto d'aria si ricorre ai sacchetti di carta, ma quando una compagnia aerea ha un vuoto di capitale allora la soluzione è difficile.

Questo succede nella nuova Alitalia di Colaninno-Sabelli dove la turbolenza è rappresentata da un groviglio di problemi che oggi saranno affrontati nel consiglio di amministrazione per i risultati del primo semestre. Dal palazzo della Magliana usciranno notizie sicuramente confortanti, ma dietro le quinte c'è grande agitazione tra i patrioti della cordata che stanno cercando di capire dove si sono cacciati.

Ieri mentre il "Financial Times" denunciava che 1 volo su 3 è in ritardo, sul canale televisivo di Class-CNBC si parlava di un buco per il 2009 di 500 milioni! Di fronte a una voragine così grande la maggior parte dei patrioti è in grande agitazione.
Per oggi era prevista anche una riunione degli azionisti che non intendono cacciare altri soldi e che di fronte all'invito del commissario Fantozzi per pagare la prima quota prevista nel contratto, hanno preferito scegliere la strada dell'arbitrato.

Secondo l'opinione raccolta tra questi meravigliosi campioni del capitalismo, IntesaSanPaolo e il suo capo Corradino Passera dovrebbero farsi carico di una ricapitalizzazione che consentirà di diluire le quote dei patrioti e di tenere in piedi la Compagnia.
D'altra parte il mercato del trasporto aereo è in crisi profonda e da un momento all'altro si aspetta che British Airways annunci il licenziamento di almeno il 20% dei suoi dipendenti.

Non c'è studio al mondo che consenta di intravedere un miglioramento della situazione esistente, ma ai patrioti sfugge la volontà di Berlusconi di evitare un colossale sputtanamento.
Sul salvataggio di Alitalia il Cavaliere si è giocato carte pesanti e non può accettare l'idea che il Piano Fenice si traduca in un flop colossale.


[SM=x44522]


Questa è la ragione per cui sembra che nelle ultime ore
papi-Silvio abbia buttato nella mischia Bruno Ermolli, il 70enne manager di Varese, con il compito di esercitare una mediazione convincente con la cordata dei patrioti riluttanti ad aprire il portafoglio.

Ermolli ha doti diplomatiche e idee suggestive.
Nei giorni scorsi ha lanciato il progetto di Milano come sede economica dell'Unione Mediterranea e con la sua società Sin&rgetica sta cercando di vincere la gara da 17,5 milioni per i servizi di consulenza sui conti della Sanità.

Oltre al tema della ricapitalizzazione che appare inevitabile, c'è quello che tocca il rafforzamento del vertice di Alitalia. Qui continua il balletto delle voci sulla sostituzione o sul ridimensionamento delle deleghe di Rocco Sabelli, il manager molisano in rotta di collisione con Colaninno.
Oltre ai nomi circolati nei giorni scorsi ecco spuntare quello di Silvio Scaglia, l'artefice di Fastweb che nell'aprile 2007 ha ceduto il suo 18,75% della compagnia telefonica agli svizzeri di SwisseCom. Anche lui, come Sabelli, viene dalle telecomunicazioni, un mondo dal quale è uscito con un pacco di circa 1,2 miliardi di dollari, cifra che l'ha messo al 13° posto tra gli uomini più ricchi d'Italia.

Recentemente ha fondato Babelgum, una web tv completamente gratuita e ha costituito società in Grecia e in altre parti del mondo. Nel suo curriculum c'è la qualifica di ingegnere al Politecnico di Torino e un inizio di carriera in McKinsey, la società dei genietti che ha partorito Alessandro Profumo, Colao Meravigliao e Corradino Passera, il vero deus ex-machina di Alicaos.

Fonte: Dagospia
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02/08/2009 12:04



– GLI AZIONISTI SEMPRE PIÙ INCAZZATI: PRIMA RIVA, IL RE DELL’ACCIAIO, POI BELLAVISTA CALTAGIRONE E FAUSTO MARCHIONNI.
LA GESTIONE DELLA NUOVA ALITALIA, MANDA TUTTI FUORI DAI GANGHERI:
SE TRA UN ANNO SAREMO ANCORA COSÌ, NON CI SARANNO SCUSE…


Fonte: Luca Fornovo per "La Stampa" [31-07-2009]

«Se fra un anno la nuova Alitalia è ancora in questa situazione non ci sono più scuse».
In un'intervista a La Stampa Francesco Bellavista Caltagirone, l'imprenditore romano a capo del gruppo Acquamarcia e uno dei 21 azionisti italiani della Cai, lancia un duro monito ai top manager della compagnia aerea.
«Mi auguro che gli aerei siano più puntuali - dice perentorio Bellavista Caltagirone - e per centrare questo obiettivo ci vuole più coordinamento tra la gestione degli aeroporti, soprattutto quello di Roma Fiumicino e la stessa compagnia».


FRANCESCO CALTAGIRONE BELLAVISTA - Copyright Pizzi

Insomma non è più solo il re dell'acciaio Emilio Riva a far serpeggiare malumori sull'andamento della Compagnia aerea italiana (Cai)
e a spronare il presidente Roberto Colaninno e l'ad Rocco Sabelli a fare di più.
All'indomani del bilancio dei primi 6 mesi di vita della nuova Alitalia ( -273 milioni la perdita operativa a fronte di ricavi per 1,2 miliardi),
escono allo scoperto altri due soci della cordata di imprenditori coraggiosi:
Bellavista Caltagirone e Fausto Marchionni
, l'amministratore delegato di Fondiaria Sai.
Marchionni esprime il suo disappunto per i disagi che sta subendo l'aeroporto di Torino.

«Da torinese che vola spesso - dice a La Stampa l'ad di Fondiaria Sai - non posso che essere dispiaciuto: si sono verificate una serie di difficoltà per gli utenti che, entro certi limiti, Cai sapeva di dover affrontare a causa della pesante eredità ricevuta, anche se, ci si augurava, non a questi livelli».

Poi Marchionni rincara la dose: «È importante che questi disagi rientrino in un tempo ragionevolmente breve affinché inefficienze temporanee non logorino la percezione del livello qualitativo del servizio complessivo da parte dei passeggeri».


FAUSTO MARCHIONNI

Che i soci di Alitalia stiano soffiando sul collo dei vertici perché i risultati non tardino ad arrivare traspare anche dalle premurose dichiarazioni di ieri di Sabelli. «Il portafoglio prenotazioni dei prossimi tre mesi - ha spiegato l'ad di Alitalia - è particolarmente interessante, soprattutto per le tratte di lunga distanza, internazionale e intercontinentale. Non escludo di potere avere un risultato di break even (pareggio, ndr) per il terzo trimestre».

E sempre ieri anche AirFrance-Klm, socio di Alitalia, spezza una lancia a favore della Compagnia aerea italiana. «Alitalia ha riportato risultati del primo semestre in linea con il budget e incoraggianti in particolare in un periodo così difficile come quello che sta attraversando il trasporto aereo», si legge nella relazione trimestrale di AirFrance-Klm.


EMILIO RIVA

Tuttavia un po' di preoccupazione dei soci emerge anche sui risultati finanziari della Magliana.
«Bisogna stare attenti alla liquidità - avverte Bellavista - va comunque sottolineato che la compagnia ha perso soprattutto nel primo trimestre, quando il rosso ha toccato i 210 milioni, ma nel secondo trimestre la perdita operativa si è ridotta a 63 milioni».
Mentre Marchionni ammette:
«Nel breve sapevamo di dover soffrire, d'altra parte i risultati economici sono la composizione di più variabili e se le diverse variabili migliorano, miglioreranno anche i risultati.

6 mesi per dare un giudizio definitivo sono pochi anche per l'imprenditore romano a capo di Acquamarcia, ma sempre meglio tenere la guardia alta. «È vero che bisogna dare tempo al tempo - sottolinea Bellavista Caltagirone - ma noi imprenditori di Cai ci abbiamo messo la faccia, che la compagnia sia efficiente è un obbligo morale che abbiamo di fronte al Paese. A fine di quest'anno faremo il vero bilancio.

Dopo il bastone, un po' di carota.
Marchionni è speranzoso sul futuro dell'Alitalia:
«Il periodo estivo, connesso ai flussi delle vacanze, ha sicuramente ampliato i disagi per i passeggeri - conclude l'ad di Fondiaria Sai - ma, entro la fine del 2009, la situazione dovrebbe normalizzarsi».

Fonte: Luca Fornovo per "La Stampa" [31-07-2009]

[SM=x44471]
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21/08/2009 15:55

Il De Profundis di M.Mucchetti per AIR-Passera:
senza l’alibi dei conflitti sindacali l’Alitalia mignon fa molto peggio dello scorso anno
La speculazione ADR,
i soci che non vedono l’ora di vendere,
Air France padrona con due soldi…


Massimo Mucchetti per "Il Corriere della Sera"


L' estate avrebbe dovuto rilanciare la nuova Alitalia all'insegna della qualità.
E invece la compagnia di bandiera, dopo il salvataggio tricolore voluto da Silvio Berlusconi, sta rendendo un servizio peggiore di prima.
Gli italiani in viaggio per le vacanze avrebbero dovuto scoprire le virtù taumaturgiche della gestione privata
e invece sono tentati di pensare che andava meglio quando andava peggio.


L'allarme viene dal maggior aeroporto italiano, Fiumicino.

A luglio a Fiumicino la percentuale dei voli Alitalia in partenza puntuali, o con un ritardo inferiore ai 15 minuti, è scesa al 44%.
12 mesi prima, quando la società era sull'orlo del fallimento, la percentuale di puntualità era al 50% e nel luglio 2007 al 53%.
Agosto sta confermando la tendenza.
E la compagnia ha ridotto del 23% i collegamenti.
I velivoli restano fermi sulla pista, manca il catering
, il pilota viene con un altro volo che però è in ritardo. Le scusanti di sempre. E anche peggio, se si passa al servizio bagagli.

Secondo gli standard internazionali, il 90% dei bagagli dovrebbe poter essere ritirato entro 32 minuti dall'atterraggio dei voli nazionali ed entro 42 minuti per gli internazionali. Ebbene tra il luglio 2008 e il luglio 2009 siamo scesi dal 67 al 51%.

Eppure, questa volta, non c'è conflittualità sindacale.
Certo, Fiumicino non è un gioiello di efficienza.
Negli anni '90, governi ed economisti pensarono che, separando lo scalo monopolio naturale dalla compagnia di bandiera che qui aveva e ha la sua base d'armamento, si facilitasse la competizione tra i vettori a beneficio dei consumatori.
E ritennero che lo si potesse vendere senza curarsi se l'acquirente pagava con soldi suoi o con quelli delle banche.

Adesso scopriamo che la società Aeroporti di Roma avrebbe dovuto ultimare il molo C entro il 2005 e invece, se andrà bene, lo farà tra due anni.
La sua priorità non era investire per lo sviluppo, ma spremere il limone per pagare i debiti fatti dall'acquirente per comprare le azioni.

L'economia del debito non è solo un'invenzione americana.

Stiamo imparando che gestire una compagnia aerea - ma anche un grande aeroporto o, su un altro piano, la rete ferroviaria - è un mestiere terribilmente complicato, che richiede società stabili, capaci di allevare e selezionare nel tempo una classe manageriale competente.

Questa è la storia di Air France e Lufthansa.
O di hub come Parigi Charles de Gaulle o Francoforte e Monaco che hanno conservato legami di ferro con le compagnie nazionali.

Con l'alibi della Cisl che non voleva lo straniero
e della Cgil incapace di fare un accordo separato,
il governo ha fatto decadere la cessione di Alitalia ad Air France, che avrebbe garantito la continuità aziendale a beneficio di creditori, dipendenti ed erario.
In nome della bandiera: anche quando non conviene più.
E del Nord:
anche se il treno della grande Malpensa il Nord l'aveva perso da anni.

Adesso, abbiamo un'Alitalia mignon,
in ritardo, con i soldi contati
e Air France che comunque condiziona tutto pur avendo solo il 25%.

E Fiumicino sempre al centro, ma con 85 milioni da prendere dalla liquidazione.
E il ragionevole sospetto che i soci reggano il gioco contando i giorni che mancano a quando potranno finalmente vendere Alitalia ai francesi.

www.corriere.it/editoriali/09_agosto_21/editoriale_alitalia_mucchetti_77ca579c-8e1a-11de-895f-00144f02aa...
21-08-2009

Povera Alitalia [SM=x44471]

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PippyZzetta
22/08/2009 13:54

immagino di aver avuto la botta di culo del secolo con aereo sia in andata che in ritorno in perfetto orario (al ritorno addirittura in anticipo [SM=x44466] )

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10/07/2009 13.45 - Capitano Marino: Mi quoto, aggiungendo che io soltanto pagherò il dolce alla Pippi.
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22/08/2009 14:49

Re:
piperitapatty, 22/08/2009 13.54:

immagino di aver avuto la botta di culo del secolo con aereo sia in andata che in ritorno in perfetto orario (al ritorno addirittura in anticipo [SM=x44466] )




di sicuro hai un gran culo [SM=x44454]
perchè negli ultimi due mesi tutti quelli che conosco che sono volati all'estero con Alitalia da Roma hanno lamentato problemi vari e ritardi superiori al quarto d'ora.

Io per queste vacanze sono rimasto in Italia, sono andato in Puglia,
quindi niente aereoporti
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PippyZzetta
23/08/2009 18:56

Re: Re:
Ignazzio, 22/08/2009 14.49:




di sicuro hai un gran culo [SM=x44454]
perchè negli ultimi due mesi tutti quelli che conosco che sono volati all'estero con Alitalia da Roma hanno lamentato problemi vari e ritardi superiori al quarto d'ora.

Io per queste vacanze sono rimasto in Italia, sono andato in Puglia,
quindi niente aereoporti



infatti da quel che ho capito il problema principale è fiumicino [SM=x44473]
cmq con tutto il male che ne ho detto c'erano due possibilità, o mi cancellavano i voli o erano iperpuntuali [SM=x44455]

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23/08/2009 19:00

Re: Re:
Ignazzio, 22/08/2009 14.49:




di sicuro hai un gran culo [SM=x44454]
.........



posso confermarlo [SM=x44486]


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Grazie all'umorismo si può sdrammatizzare ogni cosa.
Voi direte che non è vero, su certe cose non si può ridere... per esempio lo stupro.
Ah no? Allora sentite qua: immaginate Stanlio che stupra Ollio! (Daniele Luttazzi)

Qui non si fanno distinzioni razziali.
Qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani!
(Full Metal Jacket-Sergente Hartman)

KEINE GEGESTAENDE AUS DEM FENSTER WERFEN
IS DIE BENUTZUNG DES ABORTES NICHT GESTATTET



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PippyZzetta
23/08/2009 19:19

Re: Re: Re:
il tobas, 23/08/2009 19.00:



posso confermarlo [SM=x44486]





anche con tutte le cassate e la pasta alla norma? [SM=x44478]

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25/08/2009 15:52

Fiumicino-Linate, sul volo Alitalia arrivano solo 5 bagagli su 100

Duecento persone nello scalo milanese attendono notizie

ROMA - A bordo c'erano oltre 100 passeggeri. Ma al nastro della riconsegna di Linate sono comparsi solo 5 bagagli. Vittime dell'infortunio, e ancora in attesa di sapere che fine abbiano fatto le loro valigie, sono i viaggiatori partiti stamattina sul volo Alitalia 2030 decollato a metà mattinata da Fiumicino. Davanti all'ufficio «Lost & found» dello scalo milanese ora la fila è di circa 200 persone provenienti dal Leonardo da Vinci. «Speriamo che i nostri bagagli siano stati caricati sui voli successivi - dice un'arrabbiatissima signora che ha appena firmato il modulo per la denuncia di smarrimento - ma purtroppo temo che non sarà così. Sono qui da circa un'ora e vedo la coda aumentare».

Alessandro Fulloni
25 agosto 2009

Fonte

_________________

Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo.

(Voltaire)

ma difendiamo anche la grammatica Italiana





Sai cosa scrivere? Allora posta!
Non sai cosa scrivere? Allora spamma!

<-- IO -->

I videogiochi non influenzano i bambini. Voglio dire, se Pac Man avesse influenzato la nostra generazione ora staremmo tutti saltando in sale scure, masticando pillole magiche e ascoltando musica elettronica ripetitiva."
(Kristian Wilson, Nintendo Inc., 1989)

Pochi anni dopo nacquero le feste rave, la musica techno e l'ecstasy...

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26/08/2009 12:11

Re: Fiumicino-Linate, sul volo Alitalia arrivano solo 5 bagagli su 100
Arjuna, 25/08/2009 15.52:


Duecento persone nello scalo milanese attendono notizie

ROMA - A bordo c'erano oltre 100 passeggeri. Ma al nastro della riconsegna di Linate sono comparsi solo 5 bagagli. Vittime dell'infortunio, e ancora in attesa di sapere che fine abbiano fatto le loro valigie, sono i viaggiatori partiti stamattina sul volo Alitalia 2030 decollato a metà mattinata da Fiumicino. Davanti all'ufficio «Lost & found» dello scalo milanese ora la fila è di circa 200 persone provenienti dal Leonardo da Vinci. «Speriamo che i nostri bagagli siano stati caricati sui voli successivi - dice un'arrabbiatissima signora che ha appena firmato il modulo per la denuncia di smarrimento - ma purtroppo temo che non sarà così. Sono qui da circa un'ora e vedo la coda aumentare».

Alessandro Fulloni
25 agosto 2009

Fonte



anche il sor alemanno in mezzo ai ritardi del bagaglio. ora vedi che qualcosa si muove [SM=x44452]


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Re: Re: Fiumicino-Linate, sul volo Alitalia arrivano solo 5 bagagli su 100
piperitapatty, 26/08/2009 12.11:



anche il sor alemanno in mezzo ai ritardi del bagaglio. ora vedi che qualcosa si muove [SM=x44452]






Qualcosa di grosso, a quanto pare:


SCONTRO AL CALOR BIANCO ALITALIA-AIR FRANCE
- SE I SOCI DI CAI NON CACCIANOLE LORO QUOTE SALTA TUTTO IN ARIA


Per le compagnie aeree di tutto il mondo quest'anno sarà peggiore del 2001 quando il mondo si fermò per il crollo delle Torri Gemelle.

Su questa opinione gli analisti sono concordi e ieri sera durante la trasmissione "SkyTg 24 Economia" guidata dalla bionda giornalista Sarah Varetto, si è parlato di una perdita per il 2009 di almeno 8-10 miliardi di euro.

È uno scenario terribile che farà saltare per aria almeno 2-3 compagnie in Europa
e che preoccupa moltissimo i francesi di AirFrance che hanno messo i piedi in Alitalia.

A dispetto di tutte le smentite, risulta a Dagospia che i top manager italiani si sono incontrati a Parigi con i soci francesi e hanno avuto un scontro al calor bianco.

AirFrance ha un mare di problemi che cerca di risolvere con 1.500 licenziamenti, ed è per questa ragione che ha dato agli uomini di Colaninno e Sabelli un preciso ultimatum.

In pratica i manager di Parigi chiedono che entro la fine di settembre vengano fuori alcune certezze.
La prima
riguarda l'impegno dei soci di Cai a sottoscrivere entro quella data le quote previste dal piano
di novembre quando la cordata dei patrioti italiani rilevò per 1.052 milioni di euro la vecchia Alitalia. Se entro questa data i patrioti non faranno la loro parte, anche AirFrance non farà la sua.

Inoltre sembra che nella riunione di Parigi, i francesi abbiano dichiarato di avere pronti gli uomini da mandare a Roma a capo del personale e alla direzione Operations.


Un capitolo a parte è stato toccato per
i disservizi mostruosi di Fiumicino
sui quali nella trasmissione di Sky di ieri sera il presidente dell'Enac, Vito Riggio, ha dato il suo ultimatum.

Le società del trasporto bagagli hanno tempo fino all'8 dicembre per mettersi in regola.
Altrimenti saranno ritirate le licenze.

Non è possibile - ha detto Riggio - che si ripeta il disservizio di agosto quando una compagnia aerea ha
perso 1.280 bagagli. [SM=x44466]


Fonte: 17-9-2009, dalla trasmissione "SkyTg 24 Economia" condotta dalla giornalista Sarah Varetto



[SM=x44497]

[Modificato da Etrusco 18/09/2009 15:22]
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Per non dimenticare:

Cover 24 settembre 2008



[SM=x44522]



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ALI-CAOS

- CENTINAIA DI PERSONE VAGANO PER LO SCALO,
SARCASMO E RABBIA
CONTRO ALITALIA E IL SUO PERSONALE IN ASSEMBLEA “A SORPRESA” DALLA MATTINA. ANZI, “NOSTRO PERSONALE”,
VISTI I MILIARDI PUBBLICI DONATI ALLA CAI DI COLANINNO & SABELLI

- ECCO IL RESOCONTO ORARIO DI CHI HA ATTESO DALLE 12 ALLE 24...


1 - UNA NOTTE CON ALITALIA...
Bancomat per "il Fatto Quotidiano"


Cronista suo malgrado, il vostro Bankomat era a Fiumicino lunedì sera. Ecco cosa è successo, in presa diretta.
Devo rientrare a Milano. Fiumicino è notoriamente uno scalo di provincia e verso le 22 si chiudono negozi e bar.

Normale no?
Peccato che decine di voli questa sera debbano ancora partire, centinaia di persone vagano per lo scalo, sarcasmo e rabbia contro Alitalia e il suo personale in assemblea "a sorpresa" dalla mattina.
Anzi, "nostro personale", visti i soldi pubblici donati alla nuova Cai.


FIUMICINO ALITALIA

Verso le 20 le agenzie di stampa dicono che il prefetto è deciso a precettarli.
Ma il prefetto forse a Fiumicino poi non ci è venuto.
Avrebbe visto quanto lo prendono sul serio.
O forse il personale di AZ non legge le agenzie.
Una hostess alla quale un passeggero fin troppo gentile chiede informazioni sul volo in ritardo di ore ha il coraggio di mandarlo
all'ufficio informazioni.

Dove il personale Alitalia non si vede da ore.
Nessun dirigente ci mette la faccia, non un annuncio, non un crisis manager con un banco per il pubblico.

La sensazione è che a questi signori, che la gente sia sequestrata da ore in aeroporto, non importi molto.

Aeroporto Fiumicino Scalo Alitalia Fiumicino tra caos e pavimenti sporchi

Questo disastro è, come si suol dire, annunciato.
L'amministratore delegato Rocco Sabelli non trova il tempo di venire a Fiumicino fra i suoi dipendenti.
Ma ne ha invece per partecipare ai consigli di amministrazione di Vitrociset.

Della nota azienda di telecomunicazioni, fornitrice di Alitalia, Sabelli è consigliere non si sa a che titolo.
Forse per calmierare i prezzi e ottimizzarne il servizio per il bene degli azionisti e clienti di Alitalia?
Farebbe bene, Vitrociset è anche azionista di Alitalia.

Certo i dipendenti Alitalia con il loro provocatorio accento romano
(ma qualcuno glielo fa notare che non aiuta? Non è un accento che sa di efficienza),
non hanno tutti i torti.
Non si sono scelti loro questa dirigenza chiaramente inadeguata.

Epperò. Se tutti i lavoratori dipendenti con i capi si comportassero così l'Italia sarebbe anche peggio.

Verso mezzanotte fra lazzi e fischi verso i pochi dipendenti Alitalia che si fan vedere - di manager neppure l'ombra - qualche volo parte.
Tranne quegli sfigati per Lamezia Terme ai quali dopo ore, alle 23, gli hanno annullato il volo e non gli pagano neanche l'albergo.
Leggermente irritati
, vanno in massa alla polizia.



Il vostro improvvisato cronista, abituato a sbeffeggiare con calma dal suo pc banchieri veri o presunti, si sente sbeffeggiato.
Doveva partire 3 ore fa ma alle 24 ancora non sanno nulla.
Alle 24 e 10 un addetto con il senso del ridicolo in qualche ufficio prende l'iniziativa e cambia l'orario
previsto sul monitor del nostro gate. Partiremo all'una.
Uno si chiede: "Ma se un addetto da qualche parte esiste e modifica il monitor perché non dirci anche qualcosa all'altoparlante?".

Allora mi rivolgo a un banco vicino, non sanno nulla,
poi un funzionario di polizia mi indica il capo scalo pochi metri più in là e poi mi segue per accertarsi che mi rispondano.

Dicono che forse partiremo.
A 20 minuti dall'una, scopro che al capo scalo stesso dicono - dall'altra parte del telefono - "forse".
Alle 1 e 30 nella totale mancanza di informazioni
Bankomat si arrende e va a dormire in albergo.

Manderò il conto a Sabelli e Colaninno, ma direttamente, con lettera, perché chiedermi di fare la coda con 300 persone a quest'ora a un desk Alitalia con 2 addette per avere un voucher hotel è davvero troppo.
Mi faccio lo stesso 30 minuti di attesa per il taxi e vado a dormire.
Nessuno ha pensato che a Fiumicino, in una notte così, servivano anche i taxi.
Il prefetto è sicuramente già a nanna sereno.





2- LE MIE 12 ORE A FIUMICINO...
Fabrizio Goria per "il Riformista"


I giornali di ieri hanno pubblicato la notizia dei disagi subiti dai passeggeri all'Aeroporto Leonardo da Vinci di Roma.
«50 voli cancellati e alcuni ritardi nella consegna dei bagagli»
,
scrivono i quotidiani.
Ma per la verità è difficile immaginare cosa sia successo nel settore Arrivi del Terminal 1 senza esserci stati.
Ero sul volo AP6285 di AirOne, diretto da Torino a Roma.
Solo dopo 20 ore insieme agli altri passeggeri abbiamo potuto ritirare le nostre valigie.


Ecco il resoconto orario della nostra giornata:

Ore 12.
Il volo AP6285, arrivato in anticipo di 12 minuti sulla tabella di marcia, è atterrato alle 11:40. Tutti iniziano ad alzarsi per riprendere i bagagli a mano nelle cappelliere, ma notiamo un certo ritardo nelle operazioni di sbarco dall'aeromobile. Dopo un'attesa di circa dieci minuti, ci dirigiamo verso i nastri per il ritiro bagagli. Designato il nastro 14.

Ore 13.
Un po' scocciati, iniziamo a registrare che qualcosa non va. «Tutta colpa di un'assemblea sindacale unitaria», urlano dal nastro 12 alcuni operatori di terra. La gente si accalca. La temperatura nel Terminal 1 diventa insopportabile. Le persone, ormai più di 800, si accodano al Servizio assistenza di Alitalia per sporgere denuncia di smarrimento bagagli. Intorno alle 13:20, mi metto in fila e attendo il mio turno.

Nel mentre i toni si scaldano, l'impazienza dei passeggeri sale. Mancano 15 minuti alle 14. Finalmente tocca a me. Due hostess di terra dell'Alitalia mi spiegano il meccanismo della denuncia di smarrimento dei bagagli (che peraltro non sono smarriti, ma per la precisione non consegnati).

Bisogna nell'ordine seguire questa procedura:
redazione del verbale, spedizione dei bagagli entro 48 ore per Roma città e una settimana per la provincia.
Ci spiegano che «c'è stata un'assemblea del personale di terra di Alitalia aderente a Cgil, Cisl, Uil e Ugl perchè non vogliono adeguarsi al nuovo contratto unico, che prevede un'ora di lavoro in più alla settimana».

Ore 14.
La mia fidanzata e io facciamo amicizia con gli altri passeggeri di Torino rimasti in attesa del bagaglio.
Rimpiangiamo di averlo messo in stiva.
Dalla prossima volta, solo bagaglio a mano.
Dal Servizio clienti si sente vociare sempre più rumorosamente e crescono le lamentele.

A un tratto, si intravede un addetto allo scarico bagagli.
I nastri sono bloccati da due ore.

La folla corre verso di lui, riconoscibile per la t-shirt blu elettrico, per avere informazioni:
«Lo sciopero è finito alle 13:00, per la pausa pranzo, ma è ricominciato e finirà alle 17.
Solo dopo riprenderà il regolare svolgimento delle operazioni di scarico». Causa agitazione i voli vengono cancellati. Decidiamo di attendere che termini.

Ore 15.
Nel Terminal 1 qualcosa si muove, alcuni nastri si accendono e rilasciano qualche valigia.
Siamo più di mille persone e parte l'assalto verso le macchinette automatiche per approvvigionarsi di acqua e snack, unico cibo disponibile per tutti.
«Impossibile uscire,
l'area è sterile e una volta lasciato questo luogo non si può più rientrare»,
ci dice un militare della Guardia di Finanza.
«Non siamo autorizzati a dare alcun tipo di servizio, i disagi non dipendono da noi»,
dicono le hostess di Alitalia.
E da chi?
[SM=x44466]

Ore 16.
Prima svolta. Riesco a contattare un esponente della Cgil, che mi spiega cosa sta accadendo.
«Tutto è fermo perché già di norma non ci sono addetti per scaricare i bagagli, oggi poi tutto si è bloccato»,
mi dice al telefono.
«Alitalia sapeva tutto fin da venerdì scorso - continua il sindacalista - ma ha deciso di non fare nulla».
In effetti, anche parlando con il restante personale di terra, non si tratta di uno sciopero, ma di un'assemblea.

Un medico spaesato ci chiede informazioni.
Era partito due giorni prima dall'Angola, direzione Bruxelles.
Atterrato a Roma dopo 23 ore di viaggio, si domandava cosa stesse accadendo.
«È assurdo che nessuno abbia comunicato che cosa sta succedendo », ci dice infuriato.

Alitalia

Ore 17.
Seconda svolta (apparente). Voci lontane lasciano intendere che c'è speranza per noi e i bagagli.
I nastri ricominciano a girare e con essi le valigie.
L'eccitazione di adulti e bambini è evidente, ma si tratta di un'illusione.
Tutti i bagagli sono quelli dei voli Air France, partiti e atterrati regolarmente.
Di Torino, Barcellona, Catania, Madrid e tutti gli altri voli Alitalia non c'è traccia.

Ore 18.
Vengono tolti dai nastri i bagagli dei voli mattutini non reclamati.
La folla al Servizio clienti di Alitalia cresce.
Sono passate tre ore.
Non ci sono più moduli per le denunce e si ricorre a stratagemmi vari, come la distribuzione di numeri ricavati da scontrini e pezzi di carta, al fine di creare una fila uniforme.

Ore 19.
Finalmente si vedono alcuni dipendenti di Alitalia. Li fermiamo e chiediamo loro spiegazioni sulla sorte nostra e dei nostri bagagli, specificando che sono oltre 7 ore che attendiamo una risposta. «Una volta fatto 30, fate anche 31»,
ci dice una hostess, con estrema strafottenza.
[SM=x44466]
Purtroppo non abbiamo fatto in tempo a vedere se aveva un badge. Apprendiamo tramite pc portatili e telefonini che i voli cancellati da Fiumicino potrebbero essere più di cinquanta. Per molti si prospetta una notte in hotel.

Ore 20.
Tutto è bloccato.

Continuano a essere ammassate le valigie non recuperate. Dal magazzino Oggetti smarriti fanno sapere che «la capienza del Terminal è di 6 mila bagagli».
Fuori, nei piazzali, ce ne sono circa 3.500 ancora inevasi, stando a quanto ci dice un dipendente di Alitalia che riusciamo a intercettare.
Il malumore cresce quando continuano ad arrivare i bagagli di Air France e delle altre compagnie aeree.

Di Alitalia nemmeno l'ombra.
Dopo 8 ore di attesa, nessuno ha fornito assistenza ai passeggeri, nemmeno con la distribuzione di bottigliette d'acqua.

«Alitalia non vuole consegnare nulla ai clienti che attendono al ritiro bagagli
perché sarebbe darla vinta al personale di terra»,
spiega un pilota della compagnia.
Una strategia interessante. [SM=x44472]

Aeroporto Caos

Ore 21.
Ci spiegano che si stanno ripristinando le operazioni di scarico, ma per ora vediamo arrivare solo valigie di altri aeromobili.
Dal Servizio clienti, ormai unico nostro tramite con il mondo esterno, fanno sapere che «è possibile che i bagagli non siano stati caricati dagli aeroporti di partenza». [SM=x44465]

La tensione cresce, la gente si innervosisce
, rimaniamo ancora bloccati nel Terminal 1.
Ci fanno sapere che possiamo «anche decidere di uscire, saremo noi a mandarvi i colli a casa».
Dal magazzino dicono di restare, anche perché i bagagli che vengono ammassati ai lati dei rulli diventano sempre più. Alcuni di questi sono rotti o privi del talloncino d'intentificazione.

Ore 22.
Terza svolta. Sappiamo che i bagagli del volo sono a Roma.
Ce lo dice un responsabile del magazzino Oggetti smarriti. «Mancano i mezzi per il trasporto dei carrelli», ci spiega. Chiediamo ragguagli sulla distribuzione dei colli e la risposta ci lascia di stucco: «Tutti gli aerei arrivati dopo le 20 hanno procedure normali, tutti gli altri bagagli li consegneranno dopo».
A questo punto molti decidono di andarsene, convinti che non recupereranno più il bagaglio.

Ore 23.
Torniamo per la millesima volta al Servizio clienti. Un giovane addetto ci dice che «Alitalia non può fare nulla, non sappiamo nemmeno dove siano tutti i bagagli, dato che molti potrebbero essere stati messi in zona Transiti». Cioè? «Destinati ad altri voli».
È il momento della bagarre. [SM=x44493]

Siamo qui da quasi 11 ore:
urla, spintoni, insulti verso il personale di terra che cerca di contenere la rabbia dei passeggeri.

Un funzionario di Alitalia,
presente anche lui per monitorare la situazione, si rivolge a me:
«Bisogna fare qualcosa contro questi delinquenti
che vi hanno segregato dentro Fiumicino senza nemmeno darvi l'assistenza adeguata».


Ore 24. Liberi tutti.
Finisce il turno dei quattro addetti allo scaricamento e vengono rinviate tutte le altre procedure al giorno successivo.

Ci garantiscono che dalle 7:30, orario d'inizio del primo turno, saranno smaltite le eccedenze stoccate al Terminal 1.
Torniamo a casa in taxi senza speranze e senza bagagli.
Non sappiamo nulla di quello che è successo al nostro volo, tantomeno alle nostre valigie.



Ore 8 del giorno dopo.
Sono trascorse 20 ore
, entriamo al Terminal 1, andiamo verso i nastri, siamo un gruppo di superstiti, ci guardiamo intorno.
Troviamo i bagagli del volo AP6285, stipati in un angolo.
Ci sono tutti, ma ancora per poco. Alcuni addetti li stanno trasportando verso la zona Transiti, come ci dicono.
«Ma questi non sono quelli che devono essere caricati sull'aeromobile per Bangkok?», chiede il personale di terra.
Raccontiamo la nostra storia,
prendiamo le nostre valigie e torniamo a casa.


Fonti: Il Fatto Quotidiano, Il Riformista [18-11-2009]

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[Modificato da Etrusco 18/11/2009 14:14]
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18/11/2009 23:52

Lettera 10

Biglietto Alitalia Roma - MIlano andata e ritorno da venerdi sera a lunedi mattina Euro 709. Situazione simile da Boston a New York. Biglietto Delta Airlines, che non e' una linea aerea che costa poco, $350, che fa Euro 230 circa. Alla Delta ti trattano come un essere umano e ti restituiscono pure il bagaglio all'arrivo entro una decina di minuti.
All'Alitalia sembra di stare al ristorante "La Parolaccia"
dove ti sfanculano a volonta',
che ti piaccia o no.

E gli scioperi improvvisi non vogliamo considerarli? Viaggiate voi, che a me mi vien da ridere.


Marco


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18/02/2010 15:21

ALICAOS FOREVER!
– DA QUALCHE SETTIMANA I MILANESI NON HANNO PIÙ IL VOLO DIRETTO MALPENSA-NEWYORK
- PERCHÉ DOVREBBERO SCEGLIERE DI:
FARE SCALO A ROMA,
PERDERE I BAGAGLI,
FARE CODE INFINITE A FIUMICINO
E ARRIVARE A DESTINAZIONE DOPO 16 ORE?
– LUFTHANSA, CON SCALO A FRANCOFORTE O MONACO, ARRIVA IN MASSIMO IN 10 ORE….


Da "Italia Oggi"



Da qualche settimana Alitalia non ha più un volo da Malpensa per New York.
In compenso, ce ne sono 2 da Roma.
Per cui chi vuole cercare di sostenere la compagnia nazionale o ha ricordo del miglior servizio sul Nord Atlantico, può anche commettere l'errore di partire da Linate per l'hub di Fiumicino.


Non fatelo!
Il vostro viaggio diventa una vera disavventura.
Per evitare di arrivare a New York e non trovare i bagagli, conviene ritirarli all'arrivo dei voli nazionali. E, da qui, comincia la disavventura, nella quale il contributo dell'inefficenza di Adr, Aereoporti di Roma, è sostanziale.

Per arrivare dal terminal nazionali a quello internazionali, il T3, bisogna fare un discreto percorso fuori dall'aereoporto. Se avete bagagli consistenti, il trolley vi farà pensare di essere Felice Gismondi alla Liegi-Bastogne-Liegi, tanto incidentato è il pavé del percorso. Entrati nel T3 per salire al piano delle partenze c'è, su tutto il piano un unico ascensore che dovete condividere anche con i carichi di servizio.

La coda, così, non dura mai meno di 6-7 minuti. Se pensate di essere un frequent flyer, con tessera Freccia Alata, magari Plus, e quindi pensate di poter usufruire del check-in riservato, scordatevelo.
Per trovare la sala Freccia Alata, priva di qualsiasi segnalazione, dovete impiegare almeno 5 minuti perché anche il banco informazioni fornisce indicazioni vaghe.

Comunque, se finalmente arrivate davanti alla mitica porta (per la cronaca, il segnale di riferimento è, di fatto, la croce verde della farmacia) non vi spaventate.
È un buco angusto, con solo due operatori e, in genere, una coda lunga. Il personale è, per fortuna, gentile, anche perchè sa che il check-in non comprende la spedizione del bagaglio, per il quale, a operazioni concluse, verrà un giovanotto che vi inviterà a seguire (per ragioni di sicurezza) il vostro bagaglio. Il controllo bagagli a mano è a circa 250 metri.


Pensando di agevolarvi, chi controlla il biglietto e il passaporto, se vede che viaggiate in business (Magnifica) vi indirizza al passaggio riservato al personale di sevizio.
Ma poiché il flusso dei passeggeri con biglietto business è, di fatto, composto dal numeroso gruppo della sala Freccia alata, la coda è assai più lunga delle altre anche perché, quel passaggio, non ha il classico tubo dove scorrono i cestelli, ma solo i cestelli sopra alla macchina di controllo. Quindi non è neppure possibile prepararsi alla cerimonia di togliersi anche la cintura e le scarpe. Morale: 10-15 minuti di attesa.


Finalmente passato il controllo bagagli a mano, al vostro corpo non resta che il controllo passaporti.
Dopo, come vi è stato indicato, vi attende la sala di attesa Giotto. Ma dov'è la sala Giotto? Per saperlo, può anche capitarvi di dover salire alla sala Navi, sempre di Alitalia, praticamente deserta, perché posta proprio in mezzo a decine di negozi e lontano dai gate di partenza.

La sala Giotto è davanti al gate G 11, quello del volo per New York. Per arrivarci occorre fare altri 200 metri di galleria-negozi, girare a destra e prendere la scala mobile. Quindi la navetta teleguidata che, a mo' di grande hub, vi porterà finalmente all'area GM. Ancora uno sforzo e, pur senza alcuna segnaletica, cercando conferma a qualche lavoratore Alitalia di passaggio, vi trovate di fronte alla porta della sala Giotto, si apre la porta automatica e vi può capitare di vedere qualche viaggiatore asiatico con aria spersa.


Li non c'è la sala Giotto ma una piattaforma con tanti cartelli e tre porte di ascensore. Quale prendere ? E quale tasto del piano schiacciare? Signori, dopo aver salito, si scende di nuovo. Finalmente Giotto, un nome così mal utilizzato da far rigirare nella tomba il progettista del campanile del Duomo di Firenze. Comunque, finalmente, alla meta. Tempo di percorrenza: un'ora e mezzo.


Aeroporto Fiumicino - Ritiro Bagagli vuoto

Quindi per andare il mercoledì a New York da Milano, non vi resta che prendere il volo AZ delle 14,30. Partendo da Linate almeno alle 10,30. Se sommate il maggior tempo di volo da Roma per New York il vostro viaggio non dura meno di 16 ore.


No, signor presidente Roberto Colaninno; no, signor ad, Rocco Sabelli, così proprio non va. Anche i passeggeri più affezionati alla bandiera bianca rossa e verde, si stanno rompendo.

Perché anche il mercoledì i milanesi e tutto il Nord Italia hanno bisogno di andare a New York.

Lufthansa, con scalo a Francoforte o Monaco,
fa arrivare a New York massimo in 10 ore.



Da "Italia Oggi"
[18-02-2010]

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18/03/2010 01:25

ALI-CAOS, CONTI 2010 IN PICCHIATA
- “IL MESSAGGERO” ANTICIPA I DATI ALITALIA
PER FAR FELICE SABELLI
- NON DICE PERò CHE PER IL 2010 LE CIFRE CHE GIRANO SONO CATASTROFICHE
- COMPLETAMENTE SBALLATE LE PREVISIONI
- TRIPLICATE LE PERDITE PREVISTE

- IL DEFICIT ERA STATO STIMATO ATTORNO AI 70 MLN€ ora SI PARLA DI OLTRE 210 MLN€
- SE FOSSE COSì, LIBRI IN TRIBUNALE E SABELLI PRONTO A MOLLARE
- IN QUESTE CONDIZIONI L'AIR FRANCE STA A GUARDARE E NON CI PENSA PIù DI RILEVARE LA COMPAGNIA
- CAVALIERI BIANCHI VEDONO ANDARE IN FUMO MILIONI DI EURO BUTTATI Lì? PER IL CAVALIERE CHE NON SE NE OCCUPA PIù....


Umberto Mancini per "il Messaggero"




ALICAOS


Quasi in linea con il budget, ma meglio degli altri competitors. Alitalia chiude in rosso il 2009, l'anno nero del trasporto aereo, con una perdita operativa di circa 275 milioni di euro, ricavi appena sotto i 3 miliardi, un load factor nel secondo semestre a quota 71,2% e oltre 22 milioni di passeggeri trasportati. Sono questi i dati principali che, secondo quanto risulta al Messaggero, il cda della compagnia, in programma per giovedì 18 marzo, dovrebbe approvare.


Numeri tutto sommato buoni - anche se le perdite nette dovrebbero oscillare tra i 310 e 320 milioni - in considerazione del forte calo del traffico a livello mondiale. Flessione che ha visto "scomparire" circa 20 milioni di passeggeri in un anno. Di fatto Alitalia limita i danni in un contesto in cui i colossi Lufthansa ed Air France hanno fatto male. I tedeschi hanno registrato una perdita netta di 112 milioni rispetto all'utile di 542 del 2008. I francesi hanno incassato un calo del fatturato del 7%.


Rocco Sabelli e Roberto Colanino, Ad e Presidente di Alitalia


I ricavi per la compagnia guidata da Rocco Sabelli si sono attestati poco sotto i 3 miliardi, forte la riduzione dei costi e la razionalizzazione delle spese. Anche alla luce del calo dei prezzi medi dei biglietti. Tornando ai conti, il secondo semestre si è chiuso in sostanziale pareggio, mentre meno bene sono andati il primo e l'ultimo trimestre. In miglioramento, fatto significativo, l'indice di riempimento degli aerei: si è passati dal 58,8% dei primi sei mesi al 71,2 del secondo semestre.

Sempre nello stesso periodo è cresciuta la puntualità a quota 80%, quindi nella media europea. Con i voli cancellati a quota meno 0,5%. Il fiore all'occhiello, vista la concorrenza spietata delle Ferrovie, è la navetta Roma-Milano con una percentuale di puntualità intorno al 90%. Dopo le difficoltà iniziali e i forti disservizi dei mesi estivi, cresce la soddisfazione dei clienti: dal 65% di maggio al 75% di dicembre.


AirFrance

E, dato da sottolineare, a gennaio 2010, forse per la prima volta nella storia, i tempi di riconsegna bagagli a Fiumicino hanno rispettato gli standard della carta dei servizi. Insomma, il servizio è in miglioramento. Anche se la prova del fuoco coinciderà con le prossime festività pasquali.


La compagnia - ridimensionata nella flotta e nei collegamenti - permette comunque di avere maggiore flessibilità in tempi difficili.
Segnali confortanti, in questo inizio d'anno, arrivano da Usa ed Estremo Oriente, mentre in Europa continua la gelata.
Notizie positive invece dal mercato domestico: Alitalia è passata dal 43,8% del primo trimestre al 53,5% del quarto trimestre. E a giugno lancerà un nuovo volo diretto Roma-Miami. La sfida del 2010 è partita.


PILOTA ALITALIA


Umberto Mancini per "il Messaggero" [17-03-2010]
[Modificato da Etrusco 18/03/2010 14:00]
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18/03/2010 13:50

Uh, temevo di leggere la solita carrellatata di brutte storie, invece non è malaccio come articolo su [SM=x44459]
Solo un appunto: la signorina in basso spacciata per una hostess Alitalia è nientepopodimenoche... pilota, primo ufficiale! Lo dicono le 2 strisce sulla manica della divisa, oltre al blu della giacca e alla cravatta. Così, giusto per dare a Cesrae quel che è di Cesare [SM=x44452]

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"[...]però la tanto contestata Puglia ha dato tante soddisfazioni al suo capo: le escort a Palazzo Grazioli" - NICHI VENDOLA
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PippyZzetta
18/03/2010 13:54

Re:
!absolut.ste!, 18/03/2010 13.50:

Uh, temevo di leggere la solita carrellatata di brutte storie, invece non è malaccio come articolo su [SM=x44459]
Solo un appunto: la signorina in basso spacciata per una hostess Alitalia è nientepopodimenoche... pilota, primo ufficiale! Lo dicono le 2 strisce sulla manica della divisa, oltre al blu della giacca e alla cravatta. Così, giusto per dare a Cesrae quel che è di Cesare [SM=x44452]




c'ha pure le alette sulla giacca [SM=x44458]
però che vuoi, una donna di solito è la segretaria, l'hostess o l'infermiera [SM=x44452]

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18/03/2010 13:58

Re:
!absolut.ste!, 18/03/2010 13.50:

Uh, temevo di leggere la solita carrellatata di brutte storie, invece non è malaccio come articolo su [SM=x44459]
Solo un appunto: la signorina in basso spacciata per una hostess Alitalia è nientepopodimenoche... pilota, primo ufficiale! Lo dicono le 2 strisce sulla manica della divisa, oltre al blu della giacca e alla cravatta. Così, giusto per dare a Cesrae quel che è di Cesare [SM=x44452]




Ma ti pare che Il Messaggero possa mai scrivere qualcosa di crudelmente critico contro Sabelli & Capitani coraggiosi? [SM=x44466] [SM=x44474]

PS ma... ce ne sono tante di questi primi ufficiali nella flotta Alitalia? [SM=x44479]
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18/03/2010 14:05

piperitapatty, 18/03/2010 13.54:




c'ha pure le alette sulla giacca [SM=x44458]
...




non le vedo bene nel dettaglio, ma di solito un tipo di alette le rilasciano a chi prende il brevetto di paracadutista (a Pisa o altrove):
è molto rassicurante avere il pilota provetto paracadutista [SM=x44461]
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