Ronan - Piana del faro di Henneth Telumethar
"Maledizione! Ci stanno addosso!!"
Disse Ronan dopo essersi voltato ancora una volta a guardare lo sciame di spettri che li inseguivano.
Era riuscito a mettersi meglio in groppa al cavallo, dietro la sella, e a non sbilanciarlo troppo.
L'animale, lanciato al galoppo, ogni poco era impegnato sapientemente dall'elfa in qualche scarto o salto per evitare buche e ostacoli nel terreno fangoso della piana davanti alla torre e nonostante questo, filavano come il vento..
bucando la cortina di pioggia come il proiettile di una balista.
Ma quelli erano sempre dietro.
e poi loro, dove? dove speravano di fuggire?
Ronan strinse ancora di più la presa sulla sella e involontariamente la vita dell'elfa.
Ma non stava certo pensando a quanto fosse carina.
Vedersi inseguiti da centinaia di orribili spettri urlanti
era uno spettacolo che rasentava la pazzia.
il terrore allo stato puro che minacciava ad ogni istante di uscire
dai ranghi e far perdere completamente il lume della ragione.
Ronan si chiese come poteva essere ancora così lucido in quella situazione.
Avrebbe voluto gridare.
Avrebbe voluto scendere e mettersi a correre più veloce del cavallo, se questo fosse stato possibile.
O almeno sfoderare la spada e colpire qualcosa..
L'idea di essere praticamente inerme e di dipendere da qualcosa che non fosse se stesso, lo faceva impazzire.
Preso dalla disperazione, in quel momento pensò che non ce l'avrebbero fatta.
Dove avrebbero potuto andare?
Potevano trascinarseli dietro fino ai loro amici?
Non aveva senso. Anzi avrebbero dovuto andare nella direzione opposta.. o sarebbero stati sopraffatti..
E d'altra parte dove potevano andare?
Forse uno dei cerchi li avrebbe fermati?
nella foresta?
dove era pieno di quelle creature?
L'anello? avrebbe ancora potuto essere utile dopo che l'aveva usato in quel modo?
No.. non poteva.. ancora.. Anche se avesse funzionato.. già prima aveva sentito che qualcosa gli faceva perdere il controllo di ciò che faceva..
aveva detto e pensato cose strane.. che non conosceva neppure..
non si ricordava nemmeno bene cosa fosse successo prima di perdere i sensi..
no, doveva trovare un altro modo per cavarsela..
dove, dove andare?
E quando avessero raggiunto la foresta?
Ronan cercava febbrilmente soluzioni a un problema che non aveva considerato sotto questo aspetto.
E ora era troppo tardi per farlo, in groppa a un cavallo al galoppo , nel fischio del vento, e sotto i tuoni e le urla della tempesta..
Per un attimo ebbe la visione del loro cavallo che entrava a Lond arador alla testa di quell'esercito di spettri..
seminando morte e terrore ovunque.. in quei bastardi in città.. nella rocca dei fottuti conti.. e anzi magari proprio su quella stramaledetta nave nera zeppa di maghi del sud..
Scacciò quella fantasia come purtroppo irrealizzabile.
Si voltò.
Lo sciame si avvicinava..
"Anarya,"
Le avvicinò la testa all'orecchio per farsi sentire.
La voce, pur sforzata per sovrastare i rumori di fondo, fu rotta da un tremolio strozzato. il fremito involontario della paura, della fine vicina.
Ringhiò dentro di se'.
Doveva controllarsi. Se doveva morire, allora lo avrebbe fatto sputandogli in faccia, agli spettri.
"Che possibilità abbiamo?"
Disse sopra il fischiare del vento.