Arhiael
"Purtroppo è già tardi, per tutti noi, per me, per i miei amici, per gli abitanti di Lond Aradon. Quando l'oscurità sfiora il tuo cuore, lo avvelena per sempre, puoi sopravvivere, puoi andare avanti, magari in qualche bella giornata di sole, puoi anche far finta che sia tutto finito, ma ci sarà sempre un sussurro tra le fronde degli alberi che ti farà gelare il sangue o un incubo che ti lascerà tremante nel cuore della notte."
Rimasero in silenzio per un po', mentre fissavano la pioggia cadere e cancellare i segni di tutto quello che era accaduto.
"Va bene, basta autocommiserarsi, non serve a nulla, giusto?"
Dhargo fece di si con la testa.
"Spero solo non abbiano fatto ciò che temo, altrimenti il tuo amico Menelruth, dovrà scavare sotto le macerie del castello se vuole interrogare qualcuno dei suoi occupanti."
Rientrarono dopo poco e Arhiael si mise vicino al camino, a fissare le fiamme, nella sua testa si susseguivano mille ipotesi, mille sospetti, mille paure, affrontarli era l'unico modo per metterli a tacere per sempre.
Sapeva cosa andava fatto, l'unico ostacolo era Menelruth, avrebbe capito? Gli avrebbe dovuto dire tutto?
Decise di parlargli, e di cercare di tenergli nascosto il più possibile...almeno per ora.
L'interrogatorio di Dagoberth continuava, ma lei non poteva aspettare, non ci riusciva, doveva farlo il più presto possibile.
Si avvicinò al cavaliere e gli sussurrò piano in un orecchio:
"Milord, potrei parlarvi in privato?"
Menelruth la fissò, evidentemente infastidito per quella interruzione, ma Arhiael non si mosse da li.
"E' proprio necessario parlare ora?"
"Si milord."
Lui alzò un sopracciglio con aria dubbiosa.
"Deve essere una cosa importante, per chiedermi di interrompere questa allegra chiacchierata."
Disse lanciando uno sguardo di scherno a Dagoberth.
"Si milord è importante."
Si limitò a rispondere Arhiael, ostentando una calma che decisamente non le apparteneva.
Menelruth ci pensò un po' prima di rispondere.
"...e sia...ma facciamo in fretta...signori, se volete scusarci un attimo..."
Si accomodarono in un'altra stanza, per parlare in tranquillità.
"Spero proprio che sia una cosa che non può aspettare neanche un attimo...lady Arhiael."
La cacciatrice pensò che non fosse un caso l'uso di quel "lady", non era una forma di rispetto, era un precisare le gerarchie...si era decisamente irritato.
"Milord, vorrei venire con voi al castello."
Non aggiunse altro, attese solo la reazione di Menelruth.