Lucifero_89, 27/01/2011 3.00:
D'altra parte, trovo significativo il fatto che l'abbandono dell'uso del nome divino negli scritti greci sia comune non solo a quelli attuali del NT, ma anche ad altri scritti di epoca apostolica e contemporanea degli apostoli. Perchè non ne fanno mai uso nemmeno autori cristiani contemporanei agli apostoli come Clemente Romano, Ignazio da Antiochia o Policarpo di Smirne?
Negli Stromati in effetti abbiamo una menzionedel nome divino, che prova che all’epoca non era ancora del tutto dimenticato:
Inoltre, il nome mistico di quattro lettere che è stato stabilito sui soli ai quali l’adytum era accessibile, è chiamato
Iehoua, che si traduce ‘Colui che è e che sarà’. Il nome di Dio, anche tra igreci, contiene quattro lettere 26 – Stromata V, 6, 34
[Modificato da jwfelix 27/01/2011 10:37]