Martin Mystere

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Sashimi
00martedì 2 luglio 2019 01:04
Re: Martin Mystére 363: Il mondiale che non c'era
Capita ogni paio di lustri che prenda un MM: di solito quando succede succede d'estate, con l'idea forse di rivivere le sensazioni dei magnifici speciali di 25/30 anni fa e ritornare così giovincello.

Ok, questo non è uno speciale ma ne aveva tutta l'aria ⚽ [SM=x74957]

Da non particolare cultore del verboso Martin, l'ho presa in relax e posso dire che mi ha divertito: sì, l'inizio è il festival delle coincidenze, ma poi la storia scorre con brio malgrado l'abbondare di conversazioni attorno a un tavolo, in macchina e al telefono - tra l'altro, mica facile renderle bene a matita e china: prima o poi qualcuno dovrà fare un saggio sul tema "Rappresentare le conversazioni in fumetto: il caso Bonelli", a partire ovviamente da Tex.


Sash
C.Palomar
00martedì 2 luglio 2019 19:11
Intanto Giancarlo Alessandrini è sceso in campo a bastonare chi ha denunciato qualche perplessità riguardo la resa estetica della copertina:

agarthi.forumfree.it/?t=76577731&st=75
LucaL@
00martedì 2 luglio 2019 23:34
...e quando una copertina era malamente pixellata (forse quella dell'ultima storia di Morales, adesso non ricordo) non ha detto nulla? [SM=x74943]
LucaL@
00martedì 23 luglio 2019 20:25
Martin Mystére Speciale 36: L'uomo dal rinascimento

Storia ambientata nell’universo alternativo verniano di Martin Mystére, che io non conosco. Mah. Lo snodo finale è anche simpatico e abbastanza originale, per quanto prevedibile, ma che fatica arrivarci… sembra che Recagno fosse il primo a non credere alla storia e si perde in battutine metanarrative in cui si sputtana da solo (con una comparsata dal nulla in cui si autoaccusa di utilizzare soluzioni narrative banali) e un umorismo da spettacolo di rivista, che qui non funzione bene. [SM=x74955]
I disegni di Santoro e Romanini sono schizofrenici. Si parte con uno stile denso e morbido, immagino dovuto a Santoro, ma poi il tratto si fa meno deciso (e per me va bene, perché i disegni iniziali mi sembravano più adatti per Jonathan Steele) e affiorano spesso “prestiti” da Alessandrini, in particolare i volti di Angie e di Tower. Ma poi queste tracce non vengono più seguite col risultato che alcuni personaggi sembrano cambiare volto di vignetta in vignetta. Il risultato finale non è affatto da buttare, però è un po’ spiazzante. Meglio l’altra faccia del volumetto.

Castelli scrive una simpatica storiella a incorniciare gli episodi fuori serie, riprendendo la diatriba tra marziani e seleniti accennata nei redazioni del volume Mondadori che raccoglieva i tre episodi di Docteur Mystére. Niente di eccezionale, ma piacevole. Gli episodi fuori serie di questo numero sono un breve racconto in prosa di Castelli (simpatico, anche se forse messo lì tanto per fare numero e giustificare certi passaggi del resto), una storia breve pubblicata solo sull’edizione romana di un giornale (purtroppo l’argomento che dovrebbe trattare viene appena sfiorato e mettendoci dentro un po’ di tutti Castelli lo ha reso un po’ confuso, Torti scazzatissimo ai pennelli) e la storia breve di Palumbo pubblicata 25 anni fa su Comic Art, terribilmente penalizzata dalla riduzione di formato e dal bianco e nero.

Per me si tratta di uno degli Speciali meno soddisfacenti, a cui va aggiunta un’altra considerazione: il prezzo è aumentato e la pagine sono diminuite ancora rispetto all’anno scorso. Io non sono uno di quei fenomeni di internet che piagnucolano perché la Bonelli aumenta di 30 centesimi le sue testate ( [SM=x74894] [SM=x74894] [SM=x74894] “eh, ma io compro più testate, in un mese così mi vanno via 1,50 € in più, se non 3! Roba da fare un mutuo per i fumetti!” [SM=x74894] [SM=x74894] [SM=x74894] ) però mi rattrista cogliere questo segno di salute evidentemente non buona di MM. E poi in effetti se quei 7,50 euro non li avessi spesi per lo Specile con soli 50 centesimi in più mi ci pagavo i pedali nuovi della bici… [SM=x74941] [SM=x74942]
LucaL@
00venerdì 23 agosto 2019 00:04
Martin Mystére 364: Il Cervello Quantico

Lo spunto è originale e suggestivo (una ragazza ha la vista bloccata nel tempo a cinque anni prima: qualsiasi cosa guardi ne vede la versione di quell’epoca) ma Eccher ha la pessima abitudine di far parlare i personaggi come se dovessero giustificare e spiegare ogni loro azione al lettore. Ciò dà un’aria artefatta ai dialoghi, che alla lunga diventano noiosi e quasi fastidiosi. E poi glissa su quello che invece avrebbe potuto spiegare: perché Martin e Java si appartano per parlare tra di loro quando la ragazza, essendo “cieca”, non avrebbe potuto vedere eventuali sguardi d’intesa tra di loro? E perché l’hippie non riconosce subito Martin quando invece dice di averlo seguito assiduamente in televisione? Inoltre i rari siparietti umoristici non divertono.
Neanche i disegni di Nisi mi hanno convinto. È sicuramente un bravo disegnatore, ma non è adatto a MM: dovrebbe disegnare un fumetto fantasy e/o umoristico.
La parte migliore di questo numero sono i redazionali in appendice, scritti con la consueta verve. Anche Il Dottor Boris mi è piaciuto più del solito, anche se sono rimasto un po’ male nel vedere che non è stato dedicato un ricordo a Fagarazzi – capisco però che i tempi di lavorazione non lo hanno permesso, e anche se io ho preso questo numero stamattina deve essere uscito almeno una settimana fa visto che il prossimo lo danno per l’11 settembre.
Purtroppo nell’editoriale in apertura Castelli mi cade di livello e dà corda al fanatico di Comix Archive (o forse a qualcun altro) smontando le sue verità rivelate e trasportando così i suoi deliri dall’innocuo mondo “astrale” del web a quello concreto della carta stampata, quasi a legittimarlo indirettamente. Capisco che possa dar fastidio sentire ripetere che MM è prossimo alla chiusura, ma non si dovrebbe dare bada a certi fenomeni che, come oltretutto dimostra Castelli, sono smentiti dai fatti.
Per me un episodio mediocre, quindi conoscendo i vostri gusti è probabile che a voi piaccia.

PS: ma non si dovrebbe dire cervello “quantistico” invece che “quantico”?

PPS: non sembra anche a voi che vista a una certa distanza la copertina mostri una fica che è cresciuta in testa a Martin?
Juan Galvez
00venerdì 23 agosto 2019 16:22
Martin Mystére 364: Il Cervello Quantico
Al di là dei disegni al limite del dilettantesco, per il povero lettore di MM questa storia è come una bombola di ossigeno a un malato terminale di polmonite. Senza miracoli, anzi scrivendo una storia molto ordinaria e normale, sceneggiata anche con qualche buco logico - pur partendo da un perfetto spunto mysterioso - Eccher scrive tuttavia una VERA storia di Martin Mystère: ciò che ad Alfredo Castelli non riesce più da lustri e a Recagno non è mai riuscito neppure nei suoi sogni più bagnati. Con la morte di Morales e la rarità delle storie di Beretta, non vi era più nessuno che scrivesse vere storie del vero personaggio. Confido che Eccher possa essere un acquisto stabile, perché, al di là dei difetti qui mostrati ha tuttavia mostrato una notevole sintonia non solo con Martin ma anche con Java e Diana, che nell'economia dei ruoli qui assegnati loro sono stati trattati per i veri personaggi che debbono essere e non per vuoti ammennicoli. Per questo povero tossicomane in astinenza da vero MM è poi stato meraviglioso vedere Eccher spazzare via lo pseudoumorismo idiota con cui Recagno infarcisce i suoi racconti.

Vediamo come sarà.

V.
LucaL@
00venerdì 23 agosto 2019 21:43
Re: Martin Mystére 364: Il Cervello Quantico
Juan Galvez, 23/08/2019 16.22:

Al di là dei disegni al limite del dilettantesco, per il povero lettore di MM questa storia è come una bombola di ossigeno a un malato terminale di polmonite. [...] Eccher scrive una VERA storia di Martin Mystère: ciò che ad Alfredo Castelli non riesce più da lustri [...] Confido che Eccher possa essere un acquisto stabile, perché, al di là dei difetti qui mostrati ha tuttavia mostrato una notevole sintonia non solo con Martin ma anche con Java e Diana [...] è poi stato meraviglioso vedere Eccher spazzare via lo pseudoumorismo idiota con cui Recagno infarcisce i suoi racconti.





[SM=x74935] [SM=x74934] [SM=x74935] [SM=x74934] [SM=x74935] [SM=x74934]
Dici sul serio o lo hai scritto per prendermi per il culo? [SM=x2114809]
Juan Galvez
00mercoledì 28 agosto 2019 19:13
Re: Re: Martin Mystére 364: Il Cervello Quantico
LucaL@, 23/08/2019 21.43:




[SM=x74935] [SM=x74934] [SM=x74935] [SM=x74934] [SM=x74935] [SM=x74934]
Dici sul serio o lo hai scritto per prendermi per il culo? [SM=x2114809]

Lo dico ASSOLUTAMENTE sul serio: questa è una VERA storia di Martin Mystère. Imperfetta, lontana dall'eccellenza, ma VERA.

V.


LucaL@
00mercoledì 28 agosto 2019 21:41
Re: Re: Re: Martin Mystére 364: Il Cervello Quantico
Juan Galvez, 28/08/2019 19.13:

Lo dico ASSOLUTAMENTE sul serio: questa è una VERA storia di Martin Mystère. Imperfetta, lontana dall'eccellenza, ma VERA.

V.






Io sinceramente non ho notato l'uso "giusto" dei personaggi che hai citato tu [SM=x74996]
Martin si fa coinvolgere per curiosità dopo aver cercato di dissuadere la "cliente", come in moltissimi altri episodi, Diana ha una bellissima scena e un ruolo attivo ma tutto sommato è successo anche in altri numeri, dove veniva magari anche sottolineato il potere che il suo ruolo di assistente sociale può avere nell'aiutare le indagini, Java forse "parla" più del solito ma non mi è sembrato così determinante.
Concordo sull'umorismo di marca diversa, meno autoreferenziale del solito, ma purtroppo con me non ha sortito l'effetto voluto. [SM=x74923]
Carlo Maria
00giovedì 29 agosto 2019 09:41
Diana è assistente sociale? Lo scopro adesso! [SM=x74960] [SM=x74997] [SM=x74998] [SM=x74933]


Comunque mi fa sorridere la totale antitesi che voi due avete sempre su questa testata, fa sembrare me e Matte come due che concordano su tutto. [SM=x74934]
ddvd
00giovedì 29 agosto 2019 10:32
Re:
Carlo Maria, 29/08/2019 09.41:


Comunque mi fa sorridere la totale antitesi che voi due avete sempre su questa testata, fa sembrare me e Matte come due che concordano su tutto. [SM=x74934]


[SM=x74934]

LucaL@
00giovedì 29 agosto 2019 12:28
Miracoli del fumetto bonelliano [SM=x74926]
rimatt1
00giovedì 29 agosto 2019 17:36
Re:
Carlo Maria, 29/08/2019 09.41:


Comunque mi fa sorridere la totale antitesi che voi due avete sempre su questa testata, fa sembrare me e Matte come due che concordano su tutto. [SM=x74934]



E anche in questo caso, uno dei due ha ragione e l'altro torto. [SM=x2114809]
ozymandias
00giovedì 29 agosto 2019 22:07
insomma tocca comprarlo! [SM=x74956]
Juan Galvez
00venerdì 30 agosto 2019 09:08
Re: Re:
rimatt1, 29/08/2019 17.36:



E anche in questo caso, uno dei due ha ragione e l'altro torto. [SM=x2114809]



[SM=x75082] [SM=x75082]

V.
C.Palomar
00domenica 29 settembre 2019 12:24
Ciao ragazzi, ho due domande per voi.

Vincenzo: avevo letto diverse recensioni positive ma la tua mi sta convincendo: vale davvero la pena di prendere questo numero, o è solo una storia "normale" che svetta in confronto al ciarpame dell'ultimo paio d'anni?

Carlo: come fai a non sapere che Diana è un'assistente sociale? Ma soprattutto, in che mondo vivi per non sapere che non ci siamo qualificati agli ultimi mondiali? Va bene la passione per i fumetti, ma uno dovrebbe tenere un contatto con la realtà che ci circonda 🤣
LucaL@
00lunedì 30 settembre 2019 12:37
Storie di Altrove 22: l'uomo che scoprì il segreto di Leonardo

Uno dei migliori episodi di Martin Mystère e dintorni che ho letto negli ultimi anni, anzi probabilmente proprio il migliore.
Il protagonista tormentato è molto ben tratteggiato e la storia, praticamente priva di elementi sovrannaturali, è drammatica e interessante. Anche la risoluzione della parte rinascimentale mi è sembrata originale e ben scritta. Simpatico il riferimento iniziale allo Speciale di quest’anno, di cui questo albo può essere un po’ considerato uno sviluppo alternativo.
Unici difetti della sceneggiatura: 1) il viziaccio di Recagno di infarcire di citazioni le sedi di Altrove, stavolta con personaggi tratti dal fumetto francobelga. Questo giochino metanarrativo non si sposa bene con il tono drammatico della vicenda, e poi l’ho già visto almeno un’altra volta e comincia a stufare. 2) lo scarso spazio a disposizione, che non permette di sviluppare una trama gialla con le dovute false piste che avrebbero portato il lettore a stupirsi di chi è il colpevole. In poco più di 100 pagine, con un sacco di flashback, la risoluzione è fin troppo lineare. 3) tutto sommato lo snodo portante della vicenda è identico a quello della vecchia storia breve di Castelli e Alessandrini, sempre dedicata a Leonardo, che comparve su Orient Express e poi ridisegnata su Comic Art (e qui citata indirettamente): la pericolosissima invenzione non è quello che ci si aspetta…
Comunque l’aspetto ancora più apprezzabile dell’albo sono i disegni di Antonio Sforza: per dettaglio, rigore e cura alcune vignette mi hanno ricordato nientemeno che Claudio Villa!
In appendice viene anche ristampato un racconto in prosa di Castelli dedicato a Leonardo.
Certo, 6,50 euro non sono pochi per 112 pagine, ma è una spesa che non si fa affatto rimpiangere.
Juan Galvez
00lunedì 30 settembre 2019 14:35
Re: Storie di Altrove 22: l'uomo che scoprì il segreto di Leonardo
In pratica, la classica recagnata [SM=x75014] [SM=x75014] [SM=x75014]

V.
LucaL@
00lunedì 30 settembre 2019 23:25
peccato per gli inserti citazionisti, ma per il resto non è niente male.
C.Palomar
00martedì 1 ottobre 2019 17:48
Le scarse vendite di MM sono l'unica cosa che salva Recagno da azioni legali plurime da parte di BBC, HBO, eredi Uderzo ecc.
LucaL@
00martedì 1 ottobre 2019 19:46
...e Romanini da una causa milionaria per il ricalco di Dave Gibbons [SM=x74983]
C.Palomar
00mercoledì 2 ottobre 2019 11:56
Mica solo di Gibbons...
LucaL@
00mercoledì 2 ottobre 2019 12:48
certo, ma quello era proprio un azzardo, con tutta la gente che conosce Watchmen! [SM=x74934]
C.Palomar
00venerdì 4 ottobre 2019 22:39
Azzardo? Ma hai visto a che livello di spudoratezza è arrivato Recagno con opere di enorme diffusione come Harry Potter, Game of Thrones o lo pseudo-Doctor Who di Moffat? Da ricovero.
LucaL@
00venerdì 4 ottobre 2019 23:01
conosco poco o nulla le opere che citi, né conosco poi così approfonditamente il lavoro di Recagno, che ho letto solo su Martin Mystère da qualche anno.
Ma secondo te Daniel Day Lewis, Sigourbey Weaver e gli eredi di Groucho Marx lascerebbero passare certe cusiose somiglianze con alcuni personaggi bonelliani? [SM=x74933]
Lo stesso Berardi in un'introduzione alla ristampa di Ken Parker della Panini diceva che aveva pensato di contattare Robert Redford ma poi ha pensato che fosse meglio di no considerando la reazione che avrebbe potuto avere (citava il fatto che a tutt'oggi gli eredi di Marilyn Monroe e John Wayne prendono delle pingui royalties per lo sfruttamento della loro immagine) [SM=x74934]
C.Palomar
00giovedì 10 ottobre 2019 12:26


LucaL@
00giovedì 10 ottobre 2019 12:31
in questi giorni dovrebbe uscire il nuovo ma non l'ho ancora trovato [SM=x74955]
(e comunque manca il personaggio sulla destra)
LucaL@
00sabato 12 ottobre 2019 13:27
stamattina ho buttato nuovamente l'occhio in edicola: non ho trovato il Martin Mystère nuovo ma in compenso ho trovato il nuovo Martin Mystère, quello della miniserie dell'anno scorso. Sono stato tentato di prenderlo, ma poi l'ho sfogliato e i disegni mi sono sembrati un po' freddini, "computerizzati". E poi alla Bonelli non vuole proprio entrare in testa che coi colori ci vuole la carta patinata? [SM=x74959]
C.Palomar
00sabato 12 ottobre 2019 16:21
A parte lo schifo dei colori su carta di merda, ti sconsiglio di acquistarlo anche perché non è altro che uno scopiazzamento (in inglese: remake) del primo numero, Gli uomini in nero. Il secondo non sarà altro che la riscrittura de La città delle ombre diafane, e così via...
LucaL@
00venerdì 18 ottobre 2019 13:06
Martin Mystére 365: La Grande Epidemia

Un episodio un po’ sfigato, secondo me. Andiamo con ordine: la trama non è male, il meccanismo con cui Martin va a Vienna è ragionevole e realistico e il retroscena dell’epidemia è originale e interessante. Io vado ripetendo che in MM è difficile trovare nuovi mysteri, anche in questo caso non è che si sia proprio centrato questo obiettivo ma va riconosciuta a Marco Belli (che confesso di non conoscere o di non ricordarmi su queste pagine) la scrupolosità con cui ha trovato un argomento poco conosciuto e ha collegato episodi storici mysteriosi ovviamente slegati tra di loro nella realtà. Purtroppo la trama soffre di una somiglianza eccessiva con un altro episodio letto di recente (forse quello di Morales, o quello sul mondiali di calcio, adesso non ricordo), con tanto di complotto teso in realtà al bene dell’umanità, almeno nelle intenzioni del “cattivo” di turno. Anche stavolta il finale è un pochino affrettato, e francamente gli scambi dialettici tra Martin e il professore italiano sugli stereotipi dei film d’avventura hanno proiettato una sequenza tesa e realistica in un contesto metanarrativo che ha tolto un po’ di suspense. La storia di per sé è valida, ma paga appunto lo scotto di essere stata pubblicata dopo un’altra che aveva un meccanismo abbastanza simile, e quindi sa di dejavu.

I disegni di Romanini… dunque, a sfogliare l’albo si rimane colpiti dalla sua cura, dalla pulizia e piacevolezza del tratto e dall’attenzione per i dettagli. Ma leggendo l’albo si notano vari “cloni” da Garcia Seijas, mentre alcuni primi piani di Martin sono chiaramente “prestiti” da Alessandrini. A integrare questi due elementi ci sono, spesso nelle stesse vignette, dei disegni di raccordo che sembrano fatti in tutta fretta e con un’inchiostrazione monocorde. All’occhio allenato da anni di letture Eura risaltano subito con evidenza tra le comparse Flopi, il cast di Streghe e qualche altro personaggio maschile (anche in contesti diversi!), ma sono talmente tanti “prestiti” che mi viene il dubbio che Romanini non abbia ricalcato tutte quelle mirabilie di ERGS ma abbia ormai introiettato il suo stile: è proprio così conveniente in termini di tempo scopiazzare pagine e pagine di ERGS, di cui bisognerebbe oltretutto avere un archivio imponente, quando disegnare veramente dovrebbe essere più rapido? Certo, conoscendo il soggetto, da Romanini possiamo aspettarci anche questo. Insieme al dettaglio che molte mani presentano i “ditoni” del maestro Magnus, mi viene il sospetto che queste tavole risalgano a qualche anno fa, come anche il particolare che l’agenda in cui Martin trova un indizio è del 2011!
Anche se la presunta “anzianità” della storia non dovrebbe inficiarne la qualità, mi ha dato insomma l’impressione che fosse stata tenuta in cascina per essere pubblicata quando non ci fosse stato altro di meglio pronto, e ovviamente non è una bella impressione.

In definitiva un episodio sicuramente più che sufficiente, anzi decisamente piuttosto buono se non ci si fa prendere da queste mie fisime forse ingiustificate.
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