Bolla immobiliare - 39° Parte

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(sylvestro)
00lunedì 27 giugno 2011 16:56
Re: l'abi cade dal pero?
pax2you, 27/06/2011 11.24:


...
Mussari ha ribadito che gli istituti di crediti italiani ''non hanno nulla da temere''.
...




"Il sistema e' fondamentalmente solido" (cit.) [SM=p7579]
(sylvestro)
00lunedì 27 giugno 2011 17:22
27/06/2011 11.05

Immobiliare: proprietari e banche frenano la ripresa

(Teleborsa) - Roma, 27 giu - Secondo gli operatori immobiliari italiani prezzi alti e stretta creditizia sarebbero i principali fattori che determinano il rallentamento delle compravendite di abitazioni. Tra gli operatori, si legge in una nota, dell'ufficio studi di idealista.it, sembrano prevalere le preoccupazioni per l'incerto quadro economico generale, tanto che l'uscita dalla crisi viene percepita ancora lontana, ma la maggior parte di essi si dice anche fiducioso per il futuro.

L'ufficio studi di idealista.it, il primo marketplace immobiliare italiano, ha raccolto le valutazioni di 303 professionisti sull'attuale fase del mercato. L'avvio poco brillante delle compravendite nella prima metà dell'anno ha raffreddato gli umori degli operatori - è andata peggio dello stesso periodo dell'anno scorso per il 43% degli intervistati - con una contrazione degli affari che ha superato il 20% in un caso su tre Indagando i motivi di tale calo i professionisti immobiliari mettono al primo posto le pretese esagerate dei proprietari (52%), la stretta operata dalle banche (26%), e acquirenti con disponibilità sempre più ridotte o disposti a offrire meno di quanto viene richiesto (22%).

Dalle risposte dei panelisti si capisce come la forbice tra la domanda e l'offerta sia ancora troppo ampia per far ripartire il settore ma sul fronte dei prezzi gli operatori non si aspettano rivoluzioni, solo correzioni moderate o quotazioni stabiliti, questa la valutazione dell'85% di essi per la seconda metà dell'anno.

In questo caso i più pessimisti sono coloro che commercializzano immobili nuovi, gruppo all'interno del quale il 23% pronostica una forte discesa dei prezzi nella seconda parte dell'anno, contro l'11% risultante dalla statistica generale.

Di cosa ha bisogno il mercato immobiliare per invertire la tendenza? professionisti d'accordo su questo punto: le banche riaprano i rubinetti, ma i proprietari devono capire che i tempi sono cambiati e i prezzi anche.

In sostanza per far sì che domanda e offerta si incontrino, i prezzi dovranno adattarsi alle reali possibilità delle famiglie in modo da sbloccare le vendite, anche se non è scontato che con prezzi più bassi il mercato possa ripartire.

I professionisti sono comunque consapevoli che non potendo intervenire direttamente sul credito e sull'andamento dell'economia dovranno far leva sul prezzo e sul web.

L'indagine sul sentiment degli operatori immobiliari ha evidenziato che la fiducia nel web è ben riposta: vi destinano parte del budget di marketing praticamente 99 agenzie su 100 e per un terzo di queste, più della metà delle vendite proviene proprio da contatti generati via internet.
lugg
00lunedì 27 giugno 2011 18:03
Re:
(sylvestro), 27/06/2011 17.22:

al primo posto le pretese esagerate dei proprietari (52%), la stretta operata dalle banche (26%), e acquirenti con disponibilità sempre più ridotte o disposti a offrire meno di quanto viene richiesto (22%).


Mi domando se questi professionisti hanno mai provato a consigliare ai proprietari di scendere di prezzo, o hanno piuttosto alimentato le loro pretese per avere la commessa... [SM=g9202]
(sylvestro)
00lunedì 27 giugno 2011 18:39
E' ufficiale, hanno finito di mollare i cerini piu' grossi [SM=g7574]


Cambia il profilo finanziario degli italiani: meno risparmio e investimenti immobiliari

27 Giu 15:48

(Finanza.com) Risparmio e casa non sono più le parole d'ordine degli italiani. Lo rivela l'ultima ricerca di Nomisma sulla situazione economico-finanziaria delle famiglie italiane e l'investimento immobiliare, che rivela come l'incertezza economica seguita al credit crunch degli ultimi anni abbia cambiato il profilo finanziario di 24,6 milioni di nuclei familiari del Belpaese, minando le due caratteristiche che hanno consentito all'Italia di sopravvivere alla crisi meglio di altri Paesi.
Nel 2010 il tasso di risparmio tricolore è sceso al 12%, sotto quello di Francia e Germania, e appare poco probabile che torni a risalire nei prossimi anni. Infatti inflazione, mercato del lavoro instabile e misure di risanamento fiscale ne erodono il valore reale e il potere d'acquisto, rendendo molto difficile l'accantonamento di denaro. Il 54% degli intervistati ha dichiarato di non essere riuscito a risparmiare nulla negli ultimi 12 mesi (un calo del 3% rispetto ad un anno fa), e tra le cause indicate spicca l'inadeguatezza del reddito a sostenere le spese familiari. I meno capaci di risparmio risultano essere i 45-54enni (il 60%), gli artigiani/commercianti (74%) e gli operai (62%).
Per chi invece riesce a risparmiare e ad investire, il mattone non è più il bene rifugio preferito. Se nel 2010 era il 13,9% degli italiani ad investire nell'immobiliare, nel 2011 la percentuale scende all'8,7%. Inoltre, il 7% in più degli intervistati, rispetto all'anno scorso, dichiara di non voler acquistare un'abitazione nel prossimo anno.
Chi, comunque, lo farà, in tre casi su quattro sceglierà di accendere un mutuo: l'anno scorso erano solo un caso su due. Ecco l'identikit del nucleo familiare che compie questa scelta: per circa il 90% sono famiglie giovani (capofamiglia sotto i 34 anni), con meno di quattro componenti e residenti nel centro e nel sud Italia. La ragione per cui lo fanno è liberarsi dal peso della casa dove vivono, spesso non di proprietà e le cui spese, soprattutto gli affitti, sono troppo onerose per il tenore di vita della famiglia e non consentono alcun tipo di risparmio. A questa difficoltà si aggiunge l'ulteriore frustrazione del difficile accesso al credito.
FourCorners
00lunedì 27 giugno 2011 20:14
Re:
(sylvestro), 27/06/2011 18.39:

E' ufficiale, hanno finito di mollare i cerini piu' grossi [SM=g7574] Cambia il profilo finanziario degli italiani: meno risparmio e investimenti immobiliari .
...
Inoltre, il 7% in più degli intervistati, rispetto all'anno scorso, dichiara di non voler acquistare un'abitazione nel prossimo anno
...



?????
Tu chiamali, se vuoi, "Eufemismi statistici".
Infatti, ponendo che l'autore intendesse "punti percentuali"... per quel che ne sappiamo, potrebbero anche essere passati dal 92% al 99%. Boh!
FourCorners
(sylvestro)
00lunedì 27 giugno 2011 20:19
Re: Re:
FourCorners, 27/06/2011 20.14:



?????
Tu chiamali, se vuoi, "Eufemismi statistici".
Infatti, ponendo che l'autore intendesse "punti percentuali"... per quel che ne sappiamo, potrebbero anche essere passati dal 92% al 99%. Boh!
FourCorners




Basta chiedere che ... ricostruisco il grafico [SM=g6942]






Grazie a fabio_c per la segnalazione [SM=g1750826]
FraMI
00lunedì 27 giugno 2011 20:28
Re: Re: Re:
(sylvestro), 27/06/2011 20.19:




Basta chiedere che ... ricostruisco il grafico [SM=g6942]


Grazie a fabio_c per la segnalazione [SM=g1750826]



[SM=g1750152] [SM=g1750152] [SM=g1750152]

(sylvestro)
00lunedì 27 giugno 2011 20:36
Visto il successo editoriale riscosso, come comprovato dalla segnalazione di FourCorners e FraMI (ringrazio entrambi) allego l'intero comunicato stampa di Nomisma scovato da fabio_c

Comunicato stampa
LA SITUAZIONE ECONOMICO‐FINANZIARIA DELLE FAMIGLIE
ITALIANE E L’INVESTIMENTO IMMOBILIARE
Indagine Nomisma 2011
FraMI
00lunedì 27 giugno 2011 20:37
FraMI
00lunedì 27 giugno 2011 20:51
Re:
(sylvestro), 27/06/2011 20.36:

Visto il successo editoriale riscosso, come comprovato dalla segnalazione di FourCorners e FraMI (ringrazio entrambi) allego l'intero comunicato stampa di Nomisma scovato da fabio_c

Comunicato stampa
LA SITUAZIONE ECONOMICO‐FINANZIARIA DELLE FAMIGLIE
ITALIANE E L’INVESTIMENTO IMMOBILIARE
Indagine Nomisma 2011




I tre applausi vanno divisi equamente, uno al successo editoriale di nomisma... A dimostrazione del fatto che il gioco della volpe e dell'uva, durante il quale queste statistiche a mo' di: oste, com'è il vino? Mi facevano rabbrividire, ha fatto il suo tempo. Sti volponi facessero outing che e' ora!

Uno x Fabio, e uno x te [SM=g1747536]
(sylvestro)
00lunedì 27 giugno 2011 20:52
Re: Re:
FraMI, 27/06/2011 20.51:




I tre applausi vanno divisi equamente, uno al successo editoriale di nomisma...

Uno x Fabio, e uno x te [SM=g1747536]




[SM=g1749718] [SM=g2326585]
fabio_c
00lunedì 27 giugno 2011 21:20
Re: Re:
FraMI, 27/06/2011 20.51:




I tre applausi vanno divisi equamente, uno al successo editoriale di nomisma... A dimostrazione del fatto che il gioco della volpe e dell'uva, durante il quale queste statistiche a mo' di: oste, com'è il vino? Mi facevano rabbrividire, ha fatto il suo tempo. Sti volponi facessero outing che e' ora!

Uno x Fabio, e uno x te [SM=g1747536]


Grazie ma il mio lo cedo a Paola G. Lunghini, visto che il Comunicato l'ho trovato leggendo il suo sito Internews.

Riguardo il cambiamento di rotta di Nomisma, forse è uno degli effetti della fuoriuscita di Gualtiero Tamburini.
Questa sua frase di un'intervista rende l'idea delle differenze con gli ex allievi: «Sono più ottimista di Nomisma in proposito. I dati sono quelli, però li leggo in un altro modo».

fabio
FraMI
00lunedì 27 giugno 2011 22:36
Re: Re: Re:
fabio_c, 27/06/2011 21.20:


Grazie ma il mio lo cedo a Paola G. Lunghini, visto che il Comunicato l'ho trovato leggendo il suo sito Internews.

Riguardo il cambiamento di rotta di Nomisma, forse è uno degli effetti della fuoriuscita di Gualtiero Tamburini.
Questa sua frase di un'intervista rende l'idea delle differenze con gli ex allievi: «Sono più ottimista di Nomisma in proposito. I dati sono quelli, però li leggo in un altro modo».

fabio



[SM=g1750826] umile segugio... [SM=g2594223]

Sai che? Più che un cambio di rotta, dettato magari dal padrone del momento, questi, mi pare, stanno vedendo crollare anche l' ultimo baluardo ultra taroccabile di chi 'il mattone non crolla mai : il pensiero unico degli stessi AI ... [SM=g9128]
pax2you
00lunedì 27 giugno 2011 22:52
Re: Re: Re:
fabio_c, 6/27/2011 9:20 PM:


Grazie ma il mio lo cedo a Paola G. Lunghini, visto che il Comunicato l'ho trovato leggendo il suo sito Internews.

Riguardo il cambiamento di rotta di Nomisma, forse è uno degli effetti della fuoriuscita di Gualtiero Tamburini.
Questa sua frase di un'intervista rende l'idea delle differenze con gli ex allievi: «Sono più ottimista di Nomisma in proposito. I dati sono quelli, però li leggo in un altro modo».

fabio



pure presidente di Assoimmobiliare e di Federimmobiliare....in leggerissimo conflitto d'interesse.
Nomisma l'ha creata Romano Prodi,esponente della sinistra, nel 1981....e ci sono voci abbastanza pesanti sugli studi sull'impatto ambientale dell'alta velocita' commissionato proprio a Nomisma.


dgambera
00lunedì 27 giugno 2011 22:52
FourCorners
00martedì 28 giugno 2011 08:52
E adesso tocca agli ABS emessi da novantacinque BCC

... Anche se il quotidiano dei "furbetti" li definisce in modo incomprensibile (almeno io, che però non sono un tecnico, non ci ho capito niente).
Naturalmente è tutta colpa del debito sovrano (le «difficoltà macro»).
FourCorners

Debito Sovrano. Effetto a catena anche per gli istituti minori
Moody’s se la prende con 95 Bcc
In revisione il rating di un Cbo
Questa volta nel mirino la cartolarizzazione da 1 miliardo a scadenza marzo 2015 su bond emessi dalla rete di cooperative del sistema Iccrea

Finanza e Mercati del 28.06.2011

      Dopo le banche, Moody’s prende di mira il mondo delle cooperative. Ma, questa volta, lo fa in maniera indiretta, passando per le emissioni obbligazionarie di Credico Funding 3 Srl: veicolo che figura come emittente di un pacchetto di bond di varia natura ceduto da Iccrea Banca nel giugno 2007, e organizzato in uno strumento più complesso, il cosiddetto Cbo (collateralized bond obligation). E che riguarda asset emessi in origine da ben 97 banche di credito cooperativo del sistema Iccrea. A conferma del fatto che le ripercussioni delle difficoltà macro stanno mettendo a dura prova anche le ramificazioni più locali della rete bancaria. Anche quella storicamente più salda del credito cooperativo.
      Ebbene, l’agenzia di rating statunitense, ha «collocato in revisione il giudizio su una delle classi di bond emessi da Credico Funding 3 Srl». Nel dettaglio, spiega Moody’s, ha «posto sotto osservazione con possibili implicazioni al ribasso il rating Baa2 sui titoli di classe A1 da 1.033 milioni di euro». Si tratta, in particolare, di titoli a tasso di cambio variabile garantiti da altri asset (i cosiddetti asset-backed floating rate notes) con scadenza nel marzo del 2015. È interessante notare come la stessa agenzia di rating a stelle e strisce sottolinei nella nota di avere già di recente ritoccato verso il basso il giudizio su questi strumenti. Era il 15 marzo, quando un’analoga nota di Moody’s annunciava il taglio del rating della stessa classe di obbligazioni, sceso da Aa2 per l’appunto all’attuale Baa2. Alla base della decisione, si spiegava, il «peggioramento della qualità del credito del portafoglio». Quanto al provvedimento di ieri, invece, l’agenzia precisa che «segue il collocamento in revisione per un possibile downgrade della Repubblica Italiana, avvenuto lo scorso 17 giugno». Circostanza che, secondo Moody’s, «indurrà una riconsiderazione delle ipotesi di supporto sistemico sul debito senior, soprattutto per quel che riguarda gli istituti finanziari più piccoli e sistemicamente meno importanti». Non a caso, l’agenzia di rating precisa che il «pacchetto» di bond emessi da Credico Funding 3 Srl include strumenti emessi inizialmente da 97 banche cooperative italiane...
      Però, non è chiaro perché questa volta l’agenzia, anziché «colpire» direttamente il sistema delle cooperative, abbia fatto un doppio passaggio, attraverso Credico Funding 3 Srl e le obbligazioni di classe A1 da 1.033 milioni. Non solo: non risulta molto chiaro nemmeno perché il provvedimento abbia riguardato soltanto una classe di bond all’interno del pacchetto e non tutti...

FourCorners
00martedì 28 giugno 2011 10:15
Bri in allarme per il «prossimo grande shock»

Bri in allarme per il «prossimo grande shock»
Riccardo Sorrentino - Il Sole 24 Ore - 28 giugno 2011

      Presto, presto!... Alzare i tassi, per evitare bolle e inflazione…
      È l'urgenza il tema chiave del rapporto Bri 2011, pubblicato domenica a Basilea. Occorre davvero agire subito, senza temere di fare «troppo e troppo presto», perché il rischio è invece di fare «troppo poco, troppo tardi». I Governi devono agire «rapidamente e con decisione, prima che il disastro colpisca ancora»; e anche le aziende finanziarie private, devono prepararsi per affrontare il «prossimo grande shock, quando inevitabilmente arriverà».
      È un documento importante, il rapporto Bri, mai vittima di remore "politiche" o di cedimenti ideologici...
      La diagnosi racconta che nel mondo ci sono troppi eccessi. La liquidità innanzitutto, un vecchio cruccio della Bri, che ora trova conferme empiriche persino all'idea, a lungo contestata, che l'eccesso di denaro "gonfi" i prezzi delle materie prime. E naturalmente i debiti, sui quali il rapporto molto si dilunga.
      Perché aver trasformato l'esposizione delle banche in esposizione pubblica ha solo spostato il problema: per rimborsare i debiti occorre risparmiare e crescere di più o, in alternativa, affrontare fallimenti e inflazione. È evidente qual è la strada preferita: quella della crescita, che ora va garantita con strumenti nuovi. Non si può semplicemente tornare al passato, ai tempi in cui il settore delle costruzioni e quello della finanza aumentavano il peso sul Pil globale fino a diventare disfunzionali, sottraendo risorse ad altre attività economiche, e garantendo allo stesso tempo un livello non più raggiungibile di entrate fiscali.
      Spese ed entrate pubbliche dovranno quindi essere ristrutturate: troppe sono le distorsioni, per esempio quelle che incentivano il ricorso al credito; troppa la dipendenza dai cicli di boom e bust; troppi gli interventi "insufficienti", come quelli per i lavoratori, che hanno bisogno di riacquisire competenze, non di veder sussidiate industrie al tramonto.
      In fretta dovrà fare soprattutto l'Europa. Qui i politici «devono finire il lavoro, una volta per tutte», perché i rischi vanno al di là di quanto si immagini: «Le turbolenze di mercato attorno alle crisi fiscali in Grecia, Irlanda e Portogallo impallidirebbero di fronte alle devastazioni che causerebbe la perdita di fiducia degli investitori nel debito sovrano di una grande economia».
      La politica deve quindi riconoscere i propri limiti. Anche se questo potrà rivelarsi doloroso. La Bri ricorda così che il rimborso dei debiti privati potrebbe generare un «collasso» nei consumi privati: «Le politiche pubbliche - aggiunge però - non possono gestire fino in fondo questo rischio. Quello che può fare è facilitare la crescita in altri settori dell'economia che sostituiscano costruzioni e consumi come motori della crescita».

FraMI
00martedì 28 giugno 2011 15:09
Compriamo la tua casa in un giorno...

www.webuyin1day.com/index.html [SM=g1747522]

Terrific! [SM=g7574]

Ariakan.
00martedì 28 giugno 2011 18:22
Re: Compriamo la tua casa in un giorno...
FraMI, 28/06/2011 15.09:





gli avvoltoi sono scesi a mangiare
FraMI
00mercoledì 29 giugno 2011 10:59
Re: Re: Compriamo la tua casa in un giorno...
Ariakan., 28/06/2011 18.22:




gli avvoltoi sono scesi a mangiare



[SM=g1746735]

FraMI
00mercoledì 29 giugno 2011 11:25
Tassare le case degli italiani?
Michele Boldrin è daccordo... stamattina a radio 24...

Questo è michele boldrin:

Stamattina si discuteva la manovra di tremonti:

'Mi dispiace per gli italiani...' dice Boldrin 'Ma sarebbe la strada giusta, tassare i patrimoni 'illiquidi' come le proprietà immobiliari ( [SM=g8079] ) e tagliare i costi della P.A.'

www.radio24.ilsole24ore.com/player/player.php?filename=110629-noveinp...

Bravo Boldrin! ( non per niente se ne è andato dall'italia ormai da 30 anni...)

Anche Giannino sembrava daccordo. [SM=g1749711]
dgambera
00mercoledì 29 giugno 2011 12:06
Ance: altri due anni di crisi buia per le costruzioni


Altri due anni di crisi buia nel 2011-2012 per le costruzioni che in cinque anni, dal 2008 al 2012, si sarà mangiato 18 anni di crescita. Si torna, infatti, con la caduta di mercato del 4% quest'anno e del 3,2% previsto per il prossimo, ai livelli di produzione edilizia del 1994.

pax2you
00mercoledì 29 giugno 2011 13:07
Re:
dgambera, 6/29/2011 12:06 PM:

Ance: altri due anni di crisi buia per le costruzioni


Altri due anni di crisi buia nel 2011-2012 per le costruzioni che in cinque anni, dal 2008 al 2012, si sarà mangiato 18 anni di crescita. Si torna, infatti, con la caduta di mercato del 4% quest'anno e del 3,2% previsto per il prossimo, ai livelli di produzione edilizia del 1994.




Sul loro sito ci sono dei grafici molto espliciti sia riguardo gli investimenti stimati nei prossimi anni(nel 2012 si parla di livelli pari al 1994), sia riguardo le compravendite in cui il calo non si ferma ma anche sul rapporto tra numero nuove famiglie e nuove abitazioni.

I dati sulle nuove famiglie probabilmente sono sovrastimati.

L'ance punta a costruire meno nuove case rispetto al numero di nuove famiglie.
Questo perche' l'ance e' fatta di aziende private che NON hanno uno scopo sociale.

Il problema quindi secondo me non e' l'ance ma la politica abitativa pubblica perche' la case sociali devono essere commissionate da un ente pubblico.

La stessa ance nell'area dedicata a questo argomento riporta alcune informazioni interessanti sulla politica edile francese in cui vengono riportati i metodi sia per rilanciare il settore edile e sia per agevolare il cittadino all'accesso alla casa.

Nell'agevolazione al cittadino si parla quindi di rilancio di edilizia sociale,prestiti a tasso zero,favorire la costruzione di alloggi da dare in locazione.

Purtroppo nel nostro paese questo modello che a mio parere da ottimi risultati per tutte le categorie sociali,non solo quelle che stanno peggio, credo non verra' realizzato.

Wait and see.
lugg
00mercoledì 29 giugno 2011 13:26
Re: Tassare le case degli italiani?
FraMI, 29/06/2011 11.25:

Michele Boldrin è daccordo... stamattina a radio 24...

Bravo Boldrin! ( non per niente se ne è andato dall'italia ormai da 30 anni...)

Anche Giannino sembrava daccordo. [SM=g1749711]


Devo dire che Giannino non mi piace sempre, e a volte nemmeno Boldrin, ma almeno quest'ultimo e' molto preparato.
Anche stavolta non so quanto sia corretto - nel senso, sulla PA ha ragione, ma la tassazione delle case gia' c'e', e' l'unica cosa che riescono a tassare...

Io lo seguo sempre sul blog NoiseFromAmerika [SM=g7576]


pax2you
00mercoledì 29 giugno 2011 13:39
Re: Re: Tassare le case degli italiani?
lugg, 6/29/2011 1:26 PM:

FraMI, 29/06/2011 11.25:

Michele Boldrin è daccordo... stamattina a radio 24...

Bravo Boldrin! ( non per niente se ne è andato dall'italia ormai da 30 anni...)

Anche Giannino sembrava daccordo. [SM=g1749711]


Devo dire che Giannino non mi piace sempre, e a volte nemmeno Boldrin, ma almeno quest'ultimo e' molto preparato.
Anche stavolta non so quanto sia corretto - nel senso, sulla PA ha ragione, ma la tassazione delle case gia' c'e', e' l'unica cosa che riescono a tassare...

Io lo seguo sempre sul blog NoiseFromAmerika [SM=g7576]





Chissà noi a quale stato ci avviciniamo di più [SM=g7576]

www.taxfoundation.org/publications/show/1913.html










FraMI
00mercoledì 29 giugno 2011 13:42
Re: Re: Re: Tassare le case degli italiani?
pax2you, 29/06/2011 13.39:



Chissà noi a quale stato ci avviciniamo di più [SM=g7576]

www.taxfoundation.org/publications/show/1913.html





[SM=g1749711] Queste son tasse! [SM=g1750826]

secontinuacosilascio.blogspot.com/2009/08/le-tasse-sulla-casa-in-amer...

Dai Tremortino...un pò di coraggio...Sarà pure una roba da comunisti ma... [SM=g1750163]

leviedellasia.corriere.it/2011/01/cina_arriva_la_tassa_sulla_...


Quel che è giusto...è giusto! [SM=g7574]
stelafe
00mercoledì 29 giugno 2011 16:23
Per il mattone è ancora crisi
[SM=g7574] [SM=g7574] [SM=g7574] Nel 2012 è prevista un'altra botta: -7,2% nelle opere pubbliche e -5,3% nel mercato del nuovo residenziale.

www.casa24.ilsole24ore.com/art/mondo-immobiliare/2011-06-29/mattone-ancora-crisi-095715.php?uuid=...
pax2you
00giovedì 30 giugno 2011 08:34
Re: Re: l'abi cade dal pero?
(sylvestro), 6/27/2011 4:56 PM:




"Il sistema e' fondamentalmente solido" (cit.) [SM=p7579]



Adesso ho capito....cio' che l'abi chiama Piano famiglie ed in particolare i 40.000 e passa mutui sospesi gli inglesi la chiamano, senza definizioni falsamente rassicuranti, loan forbearance.

In pratica la sospensione del pagamento delle rate o il pagamento dei soli interessi per un determinato periodo di tempo.

E' uscito un rapporto della Banca d'Inghilterra che viene riportato in una interessante notizia retuers....diciamo che gli inglesi hanno applicato il piano famiglia anche alle aziende e con questo sistema sono riusciti a mantere il tasso di default basso.
Sta a vedere che noi abbiano un tasso di default basso, nei mutui residenziali, per la stessa ragione...

James Saft
The unbelievable mercy of UK banks

Qualche passo,mi spiace solo in inglese...

An investigation by the Bank of England, reported in its Financial Stability Report released on Friday, found widespread evidence that banks are extending loan forbearance to weakened borrowers.

Forbearance, usually some form of break given to a borrower such as extending the term or making the loan interest-only, is offered to some borrowers when they miss a payment or violate part of the loan agreement.

What’s surprising about the BOE’s findings is how widespread the practice is, not only in residential mortgages, but in commercial real estate lending and corporate lending.

Contacts suggest that forbearance is one reason why corporate default rates in the UK have remained low relative to past recessions,” according to the report, which pointed out that the corporate liquidations rate was only 0.7 percent in the first quarter, compared to a peak of 2.6 percent in the less severe recession of the early 1990s.

An earlier investigation by the Financial Services Authority found that 63 percent of all troubled home loans have been switched onto some form of forbearance.

blogs.reuters.com/jim-saft/2011/06/28/the-unbelievable-mercy-of-u...

Il cerino e' camuffato e pronto per essere passato.
Se fanno così gli inglesì non oso pensare gli italiani....
kemar71
00giovedì 30 giugno 2011 11:46
Vergogna senza fine
Case sfitte, l'Ici resta al 10 per millema per i costruttori l'aliquota è ridotta
Le opposizioni: "Sconti alle imprese edili anche in un bilancio lacrime e sangue ". Onorato (Udc) "Un favore non giustificabile" Il centrosinistra "Una vergogna"

....."da un lato la giunta Alemanno proponga all'Aula di deliberare, tra le altre cose, l'aumento delle tariffe di asili nido, mense e rifiuti. E dall'altro, cerchi di far passare la riduzione dell'Ici ai costruttori e alle società immobiliari, che sulle case sfitte costituirebbero un'eccezione che li equiparerebbe, come aliquota, ai romani in possesso di una casa"...........
........."dobbiamo riflettere seriamente su quello che si presenta a tutti gli effetti come un bilancio di lacrime e sangue che colpisce tutte le categorie e, allo stesso tempo, presenta una riduzione dell'Ici per un settore in cui non è assolutamente giustificabile. Soprattutto perché - conclude - al contrario, le famiglie sono massacrate da un'aliquota Irpef allo 0,9 per mille".


Quando li andiamo a comprare sti forconi? [SM=g1752723]
stelafe
00giovedì 30 giugno 2011 16:34

Riduzione Ici su case invendute,
rassegna.crumbria.it/pdf/360331.pdf

Gli immobili invenduti pesano sui bilanci delle imprese

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