Bolla immobiliare - 39° Parte

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Giovanni Scorzt
00sabato 1 ottobre 2011 17:49
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
serafin., 01/10/2011 11.49:




Syl non stò parlando di paranormale !

stò solo notando che al sostanzioso calo delle compravendite non è seguito un sostanzioso calo dei prezzi e ciò è strano molto strano (per il momento)




Probabilmente i cali si stanno verificando in questo stesso momento all'interno delle trattative. Il calo delle transazioni, assorbito un anno e mezzo fa dall'azzeramento dei tassi, ora si sta manifestando ancora più bruscamente, e non vedo reti di salvataggio.

Credo che convenga chiedere sconti molto forti e avere ancora un po' di pazienza.

Dei grafici disegnati ad arte da una che di cognome fa Alemanno a me non può fregare di meno. Anche se i prezzi si stanno sgonfiando non lo vengono certo a dire a noi, finché non sarà evidente.
[SM=g6963]

_abaco_
00domenica 2 ottobre 2011 12:48
aiuto gli amerikani!
E' giunta l'ora di allentare i vincoli edilizi nelle grandi città italiane?

no comment :)

anzi no leggete questo commento ;)

p.s.

non sono io chemist
laplace77
00domenica 2 ottobre 2011 13:13
Re: Re: Re: Re:
serafin., 30/09/2011 18.29:




comunque caro syl
prendo atto che il mercato immobiliare italiano è immune alla legge della domanda e dell'offerta

caso unico al mondo [SM=g6963]




ma stiamo parlando degli stessi dati/della stessa notizia riportata qui?

[SM=g2594223]
FraMI
00domenica 2 ottobre 2011 15:13
Brividi
www.repubblica.it/economia/2011/10/02/news/equitalia_nuove_regole-22546403/?ref...

Equitalia, due mesi per pagare
poi ti pignorano la casa
Nuove regole al via. Lo Stato vuole incassare 13 miliardi. Si deve saldare ancora prima di un processo che definisca chi ha ragione


Ps. La proroga di tre anni alla chiusura dei fondi immobiliari sarebbe una cattiva notizia, si dilaterebbero ancora i tempi a favore dei veri 'macchinatori'[SM=g9202]
(sylvestro)
00domenica 2 ottobre 2011 15:49
Re: Brividi
FraMI, 02/10/2011 15.13:


...

Ps. La proroga di tre anni alla chiusura dei fondi immobiliari sarebbe una cattiva notizia, si dilaterebbero ancora i tempi a favore dei veri 'macchinatori'[SM=g9202]



[SM=g1749711]

Per contro, la mancata proroga proprio in questo periodo rischierebbe di scoperchiare il vaso di Pandora. [SM=g7814]

Ma poi, perche' tre anni ... [SM=g1749704]

[SM=g7628]
stelafe
00lunedì 3 ottobre 2011 10:35
C' è la crisi? Allora compriamo una casa
Roma in controtendenza rispetto all' Italia: il mercato immobiliare «tiene»

Roma in controtendenza rispetto all' Italia: il mercato immobiliare «tiene»


archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/02/crisi_Allora_compriamo_una_casa_co_10_1110020...

pax2you
00lunedì 3 ottobre 2011 11:04
Re:
stelafe, 10/3/2011 10:35 AM:

C' è la crisi? Allora compriamo una casa
Roma in controtendenza rispetto all' Italia: il mercato immobiliare «tiene»

Roma in controtendenza rispetto all' Italia: il mercato immobiliare «tiene»


archiviostorico.corriere.it/2011/ottobre/02/crisi_Allora_compriamo_una_casa_co_10_1110020...




il top e' dato da Tecnoborsa che basa le proprie affermazioni su 800 nuclei famigliari intervistati...quanti siete a Roma? quasi 3 milioni?





stelafe
00lunedì 3 ottobre 2011 12:07
i debiti - stanno arrivando al pettine.
Famiglie in crisi, difficile pagare i debiti
Raddoppiate in due anni le sofferenze bancarie, ma i trentini tornano a risparmiare


E le banche non hanno alcuna intenzione di riempire i propri magazzini di case e appartamenti che non riusciranno a vendere. Ecco perché preferiscono ricontrattare il mutuo e, nello stesso tempo, stringere i cordoni della borsa sulle nuove necessità delle famiglie

trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2011/10/03/news/famiglie-in-crisi-difficile-pagare-i-debiti...

[SM=g1748861]
marco---
00lunedì 3 ottobre 2011 22:15


Curiosa discussione: Attenti alle agenzie, hanno alzato di 20-30000€ il valore degli immobili (Forum propit.it - 14/02/2010)
Un po' vecchiotta, quindi quasi sicuramente sarà già stata evidenziata in passato.

Marco
marco---
00martedì 4 ottobre 2011 15:00
La Crisi del Mercato Immobiliare Italiano (Fonte: mutui.blogosfere.it - 04/10/2011)

...Secondo i dati presentati si nota infatti il quarto forte calo consecutivo del tasso tendenziale annuo del volume di compravendite per l'intero settore immobiliare, il tasso si è posizionato sul -5,6% contro un tasso tenddenziale del primo trimestre del -3,6%.
Anche in termini assoluti e comparando i dati con quelli dei secondi trimestri degli anni precedenti, troviamo un calo di quasi il 30% (per la precisione del 29,7%) rispetto al 2006, anno in cui si è avuto il picco massimo di compravendite.
Il settore più sofferente è quello relativo agli immobili residenziali (forse anche a causa della difficoltà dei giovani nell'accesso proprio ai Mutui), dove si attesta una tendenza del -6,6%...
pax2you
00martedì 4 ottobre 2011 23:32
lettura
Alcuni capitoli di :
Principi metodologici per la costruzione di indici dei prezzi nel mercato By Vincenzo Del Giudice, Maurizio D'Amato

Per chi e' alle prime armi consiglio il capitolo 1.3(le informazioni e gli indici dei prezzi diretti in Italia) anche se purtroppo mancano diverse pagine.

una chicca ma che ormai tanti conoscono bene:
anche qui affermano che i dati sui prezzi dell'Agenzia del territorio non corrispondono quasi mai al prezzo effettivamente pagato in una transazione in quanto non vengono direttamente dal mercato.

capitolo 1.4 informazione e mercato immobiliare

i listini ricorrenti sono basati essenzialmente sugli operatori.Essi, pur rimanendo una importante metodologia di valutazione,si espongono a divergenze talvolta anche rilevanti fra le diverse fonti.

o ancora:
una compravendita immobiliare puo' presentare una pressione fiscale talmente elevata che in alcuni contesti,come in Italia, ha per anni condizionato il valore dichiarato in atto.
Una situazione assurda che e' ancora alla base della scarsa capacità di attrazione di capitali stranieri da parte del nostro mercato immobiliare.

nel mercato immobiliare italiano la cultura della rilevazione dei dati di mercato e quella dell'organizzazione di banche dati e' solo all'inizio.
Per questa ragione i mercati sono talvolta caratterizzati da informazioni rarefatte e talvolta persino indisponibili.

books.google.com/books?id=EMKt_8mCHLUC&printsec=frontcover#v=onepage&q...
Loziodigekko
00mercoledì 5 ottobre 2011 08:46
forse qualcuno comincia ad accorgersi che l'inflazione fa CALARE nella realta' un prezzo (e un valore) che sembra stabile

... o meglio, qualcosa perdono, e cioè l'inflazione. noi di idealista abbiamo calcolato che da giugno 2007 (quando i prezzi si sono assestati) a giugno 2011 l'inflazione è stata del 7,9%: ciò significa che in tre anni, essendo i listini rimasti all'incirca uguali, le case hanno perso l'8% circa del valore a causa dell'inflazione.

link: www.idealista.it/news/archivio/2011/10/04/033623-casa-non-perde-mai-valore-mit...

------------------------

e anche vedere che il fronte mutui si sta scaldando dovrebbe far riflettere

Dove nasce il nuovo «credit crunch». E rimetti a noi i nostri crediti

...«E dobbiamo anche spingere molto sulla raccolta al dettaglio, come si vede dalle offerte di marketing per i nuovi conti correnti. Del resto paghiamo il denaro con un sovrapprezzo rispetto ai rendimenti dei Btp. E quando lo eroghiamo, per esempio per i mutui, dobbiamo farlo pagare con un sovrapprezzo su quel sovrapprezzo. Un mutuo casa che a luglio una famiglia pagava il 3,5 per cento oggi può costarle anche il 6».

link: blog.panorama.it/economia/2011/10/04/dove-nasce-il-nuovo-«credit-crunch»-e-rimetti-a-noi-i-nostri-...



FraMI
00mercoledì 5 ottobre 2011 14:39
Il Bue che da del cor..to all'asino
www.casa24.ilsole24ore.com/art/mercato-immobiliare/2011-10-05/buzzetti-federcostruzioni-appello-napolitano-130743.php?uuid=...

[SM=g2594222] [SM=g2594222] [SM=g2594222]

Buzzetti (Federcostruzioni): «Appello a Napolitano per il rilancio del settore»

«Se il Governo e il mondo politico continueranno a non dare segnali di attenzione al nostro settore, fondamentale per il rilancio dell'economia del Paese, saremo costretti ad appellarci al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. E lo vogliamo fare insieme ai sindaci e ai presidenti delle Regioni, con i quali organizzare un movimento che faccia capire a tutti che siamo a un punto finale».
FraMI
00mercoledì 5 ottobre 2011 14:42
Re:
Loziodigekko, 05/10/2011 08.46:

forse qualcuno comincia ad accorgersi che l'inflazione fa CALARE nella realta' un prezzo (e un valore) che sembra stabile

... o meglio, qualcosa perdono, e cioè l'inflazione. noi di idealista abbiamo calcolato che da giugno 2007 (quando i prezzi si sono assestati) a giugno 2011 l'inflazione è stata del 7,9%: ciò significa che in tre anni, essendo i listini rimasti all'incirca uguali, le case hanno perso l'8% circa del valore a causa dell'inflazione.

link: www.idealista.it/news/archivio/2011/10/04/033623-casa-non-perde-mai-valore-mit...







Davvero incredibile... [SM=g7628] [SM=g7574]

Ed ecco le grandi manovre:

www.repubblica.it/economia/finanza/2011/10/04/news/e_salini_l_azionista_non_gradito_di_impregilo-2...

E' Salini l'azionista non gradito di Impregilo
In mattinata il costruttore romano telefona ai soci di Igli, che però non sono entusiasti dell'avvertimento tardivo. A lui una quota dell'8,13% del general contractor italiano...

Ne rimarrà soltanto uno. [SM=g2232945]
Loziodigekko
00mercoledì 5 ottobre 2011 16:18
sempre idealista
Sembra che abbiano assunto uno nuovo...
dopo l'articolo con il commento all'inflazione ora si sbilanciano sula convenienza degli affitti.


link : www.idealista.it/news/archivio/2011/10/05/033727-4-stereotipi-da-sfatare-sugli...


p.s. guardate il commento numero 2 (...a solo 7/800 mt dalla passeggiata mare...Tenerife- isole Canarie -dove è sempre “ Primavera...)
Loziodigekko
00mercoledì 5 ottobre 2011 16:22
Dimenticavo: il lusso tiene sempre...

www.corriere.it/esteri/11_settembre_30/marchetti-hogan_76ffb556-eb50-11e0-bc18-715180cde0...

Insomma, il 14 volte campione del mondo di wrestling, entrato di diritto nella WWE Hall of Fame nel 2005, non si è davvero fatto mancare nulla negli anni belli della sua carriera e anche se adesso non è proprio indigente, l’idea che viva in una casa in affitto in attesa che venga venduta la sua villa in Florida a prezzo quasi di saldo (dai 25 milioni di dollari iniziali, si è passati a 8,85) un certo effetto lo fa.



Ma da noi e' diverso. Immobili che perdono 2/3 del loro valore non esistono. O si?
stelafe
00giovedì 6 ottobre 2011 15:56
Record degli sfratti per morosità uno ogni 380 famiglie, il doppio del 2000

rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/PDF/2011/2011-10-06/201110061984...
stelafe
00giovedì 6 ottobre 2011 16:01
Mutui e prestiti più cari. Così la stretta del credito colpisce anche le famiglie

rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/PDF/2011/2011-10-06/201110061984...
FourCorners
00giovedì 6 ottobre 2011 18:11
Finalmente, il 12 ottobre, arriva la trasparenza. Grazie all'ABI.

Casa: mercato più efficiente grazie a perizie trasparenti


“Le Linee Guida ABI per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie” definiscono una traccia certa e condivisa.
Sull’esperienza già consolidata, ma anche sui punti aperti e sugli usi operativi sarà focalizzato il workshop che avrà luogo a Milano – sede ABI, Via Olona 2 – il prossimo 12 ottobre.
“Le Linee Guida ABI” sono state messe a punto  per assicurare la massima trasparenza nella valutazione degli immobili dati in garanzia nel mercato ipotecario.
Tra gli obiettivi quello di rispondere alle disposizioni di vigilanza dettate  della Banca d'Italia (Circolare n. 263/2006) e garantire anche all'Italia, come avviene negli altri paesi europei, specifici requisiti...
L’andamento del mercato rende il valore delle perizie sempre più importante...
La trasparenza e la corretta valutazione degli immobili sono essenziali per garantire la stabilità dell'industria bancaria, sia nelle operazioni di erogazione dei crediti che nelle emissioni/acquisizioni di titoli rivenienti da operazioni di cartolarizzazione e di obbligazioni bancarie garantite.
Allo stesso tempo consentono al consumatore di conoscere il valore degli immobili secondo regole di determinazione dei valori economici di riferimento oggettive e confrontabili...

kemar71
00venerdì 7 ottobre 2011 20:01
Sara vende, inquilini disperati
Quando siamo entrati ad abitare nel 1970/1974 gli affitti della Sara Immobiliare erano di 85.000/90.000 lire, e già da allora esisteva il problema abitazione, ed era difficile affittare una casa.

Oggi 2011, l'affitto che grosso modo paghiamo tutti è dai 600, ai 900 euro mensili. Solo che in Via F.Guelfi/Via Serafini/Via Carlo Fadda, nei palazzi della Sara Immobiliare, abitano 430 famiglie. Di queste, l'80%, sono pensionati ed alcuni portatori di handicap, con gravi problemi economici.

Ora la Sara Immobiliare stà iniziando la dismissione, a messo in vendita gli appartamenti da noi locati già da 37/40 anni, a prezzi attuali di mercato, quando codesti palazzi sono stati costruiti negli anni 70, con tabella A3 e cioè in Economia.

Ora la nostra domanda è la seguente: ma chì ha i soldi per acquistare i nostri appartamenti in affitto? e soprattutto i mutui semprechè qualcuno ce li dia e a quali prezzi saranno dati a noi poveri pensionati e, famiglie di lavoratori?

.............
link
FourCorners
00sabato 8 ottobre 2011 09:03
Si riparla di ipoteca sugli immobili per abbattere il debito pubblico.

Le prime tracce della proposta Monorchio-Salerno risalgono a più di un mese fa, via MF:

Capo III - Mobilitazione del patrimonio immobiliare ad uso abitativo per l’abbattimento del debito delle Pubbliche amministrazioni. Bonus ai proprietari garanti.

Art.4 - Strumenti
I cittadini italiani e le persone giuridiche di nazionalità italiana proprietari di immobili ad uso abitativo siti nel territorio nazionale, sui quali non gravano garanzie ipotecarie per il pagamento di mutui concessi per l’acquisto, possono conferirli in garanzia per un importo non superiore alla metà del loro valore commerciale, prendendo come riferimento i prezzi di mercato dell’anno 2000, al fine di sottoscrivere titoli del debito pubblico della Repubblica italiana della serie speciale «Mobilitazione del patrimonio immobiliare privato» e «Bonus ai proprietari garanti». La costituzione in garanzia finalizzata alla sottoscrizione dei titoli è soggetta alle medesime forme di pubblicità previste per l’iscrizione delle ipoteche immobiliari.
I titoli non sono commerciabili, hanno durata ventennale, sono rimborsati ogni anno per un ventesimo del loro valore ed hanno un rendimento annuo pari al tasso di sconto stabilito dalla Bce, aumentato dell’1%. Detto ammontare dell’1% è corrisposto al proprietario garante, mentre quello relativo al tasso di sconto è versato alla Banca agente a fronte del costo della provvista di liquidità relativa all’acquisto dei titoli, che sono tenuti in conto di deposito presso la Dgt. La garanzia apprestata sull’immobile si riduce annualmente nella stessa misura dell’ammortamento dei titoli sottoscritti.
La garanzia è riscattabile in qualsiasi momento mediante il pagamento alla Banca agente della somma corrispondente al suo valore residuo. I titoli sono esenti da qualsiasi imposta e prelievo presente e futuro. Agli immobili che siano stati offerti in garanzia si applicano per tutto il periodo corrispondente le sole imposte e tasse, statali e locali, vigenti all’atto della costituzione della garanzia nella misura vigente in quel periodo d’imposta.

Poi approdò in un blog: Fermate Monorchio e Aletta

Infine ieri la notizia è stata rilanciata dall'Ansa: Spunta idea Monorchio, ipoteca case

Semplice opzione?
Alternativa ad un'imposta sul patrimonio immobiliare??
Ipoteca "forzosa"???  

FourCorners

laplace77
00sabato 8 ottobre 2011 11:06
Re: Si riparla di ipoteca sugli immobili per abbattere il debito pubblico.
FourCorners, 08/10/2011 09.03:

Le prime tracce della proposta Monorchio-Salerno risalgono a più di un mese fa, via MF:

Capo III - Mobilitazione del patrimonio immobiliare ad uso abitativo per l’abbattimento del debito delle Pubbliche amministrazioni. Bonus ai proprietari garanti.

Art.4 - Strumenti
I cittadini italiani e le persone giuridiche di nazionalità italiana proprietari di immobili ad uso abitativo siti nel territorio nazionale, sui quali non gravano garanzie ipotecarie per il pagamento di mutui concessi per l’acquisto, possono conferirli in garanzia per un importo non superiore alla metà del loro valore commerciale, prendendo come riferimento i prezzi di mercato dell’anno 2000, al fine di sottoscrivere titoli del debito pubblico della Repubblica italiana della serie speciale «Mobilitazione del patrimonio immobiliare privato» e «Bonus ai proprietari garanti». La costituzione in garanzia finalizzata alla sottoscrizione dei titoli è soggetta alle medesime forme di pubblicità previste per l’iscrizione delle ipoteche immobiliari.
I titoli non sono commerciabili, hanno durata ventennale, sono rimborsati ogni anno per un ventesimo del loro valore ed hanno un rendimento annuo pari al tasso di sconto stabilito dalla Bce, aumentato dell’1%. Detto ammontare dell’1% è corrisposto al proprietario garante, mentre quello relativo al tasso di sconto è versato alla Banca agente a fronte del costo della provvista di liquidità relativa all’acquisto dei titoli, che sono tenuti in conto di deposito presso la Dgt. La garanzia apprestata sull’immobile si riduce annualmente nella stessa misura dell’ammortamento dei titoli sottoscritti.
La garanzia è riscattabile in qualsiasi momento mediante il pagamento alla Banca agente della somma corrispondente al suo valore residuo. I titoli sono esenti da qualsiasi imposta e prelievo presente e futuro. Agli immobili che siano stati offerti in garanzia si applicano per tutto il periodo corrispondente le sole imposte e tasse, statali e locali, vigenti all’atto della costituzione della garanzia nella misura vigente in quel periodo d’imposta.

Poi approdò in un blog: Fermate Monorchio e Aletta

Infine ieri la notizia è stata rilanciata dall'Ansa: Spunta idea Monorchio, ipoteca case

Semplice opzione?
Alternativa ad un'imposta sul patrimonio immobiliare??
Ipoteca "forzosa"???  

FourCorners




non e' forzosa, c'e' scritto "possono conferirli in garanzia", bisogna vedere come viene impostato il resto delle manovre, affinche' la "possibilita'" divenga una "forzatura" (e l'alternativa alla tassazione, qua un po' fumosa, venga chiarita)...


pax2you
00sabato 8 ottobre 2011 18:21
Caro-casa frena giovani, 6 su 10 con mamma e papa'
Bankitalia, 26% bamboccioni non possono pagare appartamento

08 ottobre, 16:28

di Manuela Tulli

Il rincaro degli affitti e dei prezzi delle case frena i giovani: diminuiscono negli anni coloro che riescono a mettere su una propria famiglia. Il 60% degli italiani tra i 18 e i 34 anni (negli anni '80 erano meno del 50%) vive infatti a casa con mamma e papa' e la percentuale sale al 90% per gli under-24. Lo evidenzia uno studio degli economisti Francesca Modena (Universita' Trento) e Concetta Rondinelli (Banca d'Italia) diffuso da Bankitalia. Un po' il fenomeno e' ''peculiare dell'economia italiana'', un po' pesa il ''lavoro inadeguato'' ma il 26% dei 'bamboccioni', piu' che per scelta in realta' sembra avere serie ''difficolta' a trovare un'abitazione'' a misura del proprio reddito.

I fortunati che sono riusciti a salutare i genitori e ad andare ad abitare sotto un proprio tetto in realta' lo devono, nel 30% dei casi, paradossalmente ancora a mamma e papa'. Per un giovane su tre la casa di proprieta' arriva infatti o grazie ad una eredita' o ad una donazione dei propri cari. I piu' sfortunati sono i giovani che oggi hanno tra i 29 e i 35 anni perche' nel momento in cui potevano spiccare il volo con le proprie ali, tra i 22 e i 29 anni, hanno ''subito gli effetti della marcata ascesa dei prezzi delle case e degli affitti''.

Ma quanto pesa il rincaro degli immobili nell'autonomia delle giovani generazioni? Attraverso complicate formule matematiche le due studiose calcolano che ''un aumento delle quotazioni immobiliari di circa 700 euro al metro quadro riduce la probabilita' di lasciare la famiglia di origine di circa mezzo punto percentuale per gli uomini e di oltre un punto percentuale per le donne. E ancora: il 10% di aumento del costo delle case riduce la propensione a lasciare la casa dei genitori della stessa proporzione.

La sequenza per passare all'eta' adulta in Italia vede una serie di passaggi: la fine degli studi, la ricerca di un lavoro stabile, il matrimonio o la convivenza. ''Mediamente passano sei anni tra la prima esperienza di lavoro e il momento in cui i giovani lasciano la casa dei genitori'', si rileva nell'analisi. ''Considerato che la recente crisi globale ha ridotto sia le possibilita' di occupazione per i giovani sia i redditi delle famiglie, maggiori investimenti sono necessari nei progetti di social-housing'', conclude lo studio


ansa

il rapporto credo sia questo:
n. 818 - Uscita di casa e prezzi degli immobili. Il caso italiano (Leaving home and housing prices. The experience of Italian youth emancipation)
08-10-2011 - di Francesca Modena e Concetta Rondinelli - settembre 2011

bankitalia
ziomaoziomao
00domenica 9 ottobre 2011 04:27
Re: Caro-casa frena giovani, 6 su 10 con mamma e papa'
pax2you, 10/8/2011 6:21 PM:

Bankitalia, 26% bamboccioni non possono pagare appartamento

08 ottobre, 16:28

di Manuela Tulli

Il rincaro degli affitti e dei prezzi delle case frena i giovani: diminuiscono negli anni coloro che riescono a mettere su una propria famiglia. Il 60% degli italiani tra i 18 e i 34 anni (negli anni '80 erano meno del 50%) vive infatti a casa con mamma e papa' e la percentuale sale al 90% per gli under-24. Lo evidenzia uno studio degli economisti Francesca Modena (Universita' Trento) e Concetta Rondinelli (Banca d'Italia) diffuso da Bankitalia. Un po' il fenomeno e' ''peculiare dell'economia italiana'', un po' pesa il ''lavoro inadeguato'' ma il 26% dei 'bamboccioni', piu' che per scelta in realta' sembra avere serie ''difficolta' a trovare un'abitazione'' a misura del proprio reddito.

I fortunati che sono riusciti a salutare i genitori e ad andare ad abitare sotto un proprio tetto in realta' lo devono, nel 30% dei casi, paradossalmente ancora a mamma e papa'. Per un giovane su tre la casa di proprieta' arriva infatti o grazie ad una eredita' o ad una donazione dei propri cari. I piu' sfortunati sono i giovani che oggi hanno tra i 29 e i 35 anni perche' nel momento in cui potevano spiccare il volo con le proprie ali, tra i 22 e i 29 anni, hanno ''subito gli effetti della marcata ascesa dei prezzi delle case e degli affitti''.

Ma quanto pesa il rincaro degli immobili nell'autonomia delle giovani generazioni? Attraverso complicate formule matematiche le due studiose calcolano che ''un aumento delle quotazioni immobiliari di circa 700 euro al metro quadro riduce la probabilita' di lasciare la famiglia di origine di circa mezzo punto percentuale per gli uomini e di oltre un punto percentuale per le donne. E ancora: il 10% di aumento del costo delle case riduce la propensione a lasciare la casa dei genitori della stessa proporzione.

La sequenza per passare all'eta' adulta in Italia vede una serie di passaggi: la fine degli studi, la ricerca di un lavoro stabile, il matrimonio o la convivenza. ''Mediamente passano sei anni tra la prima esperienza di lavoro e il momento in cui i giovani lasciano la casa dei genitori'', si rileva nell'analisi. ''Considerato che la recente crisi globale ha ridotto sia le possibilita' di occupazione per i giovani sia i redditi delle famiglie, maggiori investimenti sono necessari nei progetti di social-housing'', conclude lo studio


ansa

il rapporto credo sia questo:
n. 818 - Uscita di casa e prezzi degli immobili. Il caso italiano (Leaving home and housing prices. The experience of Italian youth emancipation)
08-10-2011 - di Francesca Modena e Concetta Rondinelli - settembre 2011

bankitalia



mbeh !?!? dovìè il problema !?!?

ma chi se ne frega, tanto ci pensano gli extra a mettere sù famiglia, riprodursi come conigli e prendere case.

i bamboccioni restino pure a casa di mamma con l'ipad di ultima generazione.

Mao


pax2you
00domenica 9 ottobre 2011 10:22
Re: Re: Caro-casa frena giovani, 6 su 10 con mamma e papa'
ziomaoziomao, 10/9/2011 4:27 AM:



mbeh !?!? dovìè il problema !?!?

ma chi se ne frega, tanto ci pensano gli extra a mettere sù famiglia, riprodursi come conigli e prendere case.

i bamboccioni restino pure a casa di mamma con l'ipad di ultima generazione.

Mao





Un'aspetto negativo del nostro paese e' il fatto che in quanto ad abitazione l'aiuto sociale pubblico attualmente e' sostituito quasi sempre dalla famiglia....sempre che questa possa aiutare o si decida a farlo.
Non e' stato sempre così pero' ed esistono realtà diverse(es cooperative private che offrono alloggi dignitosi a prezzi calmierati) ma sono in numero insufficiente rispetto alle esigenze.
In un confronto internazionale rispetto ad alcuni paesi c'e' davvero da vergognarsi da come tanto malamente viene gestita la questione.



FourCorners
00domenica 9 ottobre 2011 12:05
E alla fine... anche Prodi scende dal treno.

Prodi: rendere i patrimoni delle famiglie funzionali alla crescita
di Romano Prodi - Il Messaggero, 9 ottobre 2011

Negli ultimi mesi il problema del debito pubblico è emerso come il punto debole della nostra economia...
A fare da contrappeso a questo debito vi è la solida ricchezza del patrimonio delle famiglie italiane.
Esso, anche se distribuito in modo certamente non equo, è talmente grande che dovrebbe tranquillizzare tutti i detentori stranieri del debito estero italiano sull’assoluta solidità del nostro sistema.

Tale patrimonio è infatti maggiore di quello della quasi totalità degli altri Paesi ed è stato inoltre meno intaccato dal crollo dei valori immobiliari, in Italia relativamente meno pesante che altrove...
Tutto ciò non ci ha messo al riparo da feroci attacchi speculativi.
La ricchezza delle famiglie è infatti non facilmente mobilizzabile per diminuire il debito pubblico perché questo richiederebbe l’introduzione di un’ingente imposta patrimoniale.

Oggi non voglio entrare direttamente su questo argomento ma fare un'altra riflessione, che emerge dall’analisi della differenza della composizione dei patrimoni familiari fra l’Italia e gli altri Paesi europei.
Il nostro patrimonio è pesantemente sbilanciato verso le attività immobiliari, ed in particolare quasi esclusivamente verso le abitazioni, mentre in Francia e in Germania è molto più consistente la quota di investimenti in attività finanziarie o in fabbricati non residenziali.

Esaminando più a fondo i dati relativi ai patrimoni familiari, ci si trova inoltre di fronte ad altri particolari degni di nota.
Vediamo infatti che, nell’ambito di questi patrimoni, vi sono quasi sei milioni di abitazioni non occupate, che non danno alcun reddito...

Viviamo quindi in una distorsione in cui la rendita e la presunta sicurezza del mattone prevalgono in maniera eccessiva sugli investimenti produttivi, danneggiando la crescita.
Mentre si parla tanto di patrimoniale (tema che peraltro non può essere certo eliminato dai nostri ragionamenti) non si pensa a semplici riforme fiscali finalizzate a spostare la convenienza degli investimenti delle famiglie verso i settori produttivi capaci di fare crescere l’economia italiana.

Il primo passo è la reintroduzione della cosìddetta Dit (Dual income tax) introdotta dal mio governo proprio per favorire la capitalizzazione delle imprese ma subito cancellata dai governi successivi.
Con lo stesso obiettivo di dirottare la nostra ricchezza verso investimenti produttivi è inoltre necessario reintrodurre l’Ici (con le dovute modulazioni per le categorie più disagiate) e innalzarla nei confronti dei sei milioni di case sfitte.
Questo avviene in tutti i Paesi del mondo proprio per spingere i proprietari a fare ogni sforzo per mobilizzare e fare fruttare il proprio patrimonio.

Stiamo da mesi discutendo su come dare spinta alla crescita e non ci rendiamo conto che lo strumento più importante è proprio quello di rendere il patrimonio e la ricchezza funzionali alla crescita stessa.
Sono convinto che queste semplici decisioni farebbero aumentare immediatamente il tasso di sviluppo e, nel lungo periodo, cambierebbero in modo radicale l’efficienza della nostra economia, premiando l’investimento produttivo a scapito della rendita e del capitale lasciato ozioso.

Mi rendo conto che, dal punto di vista politico, questa non è una decisione facile.
Una specie di tradizione atavica fa infatti ritenere più sicuro (sia alle famiglie che agli imprenditori) sedersi sul mattone, anche quando esso rimarrà infruttuoso e inutilizzato per un tempo indefinito.
Una buona politica deve creare le convenienze per cambiare queste percezioni e questi comportamenti.
Il futuro dei nostri figli non può essere affidato alle case vuote e inutilizzate ma ad attività produttive e innovatrici.

dgambera
00domenica 9 ottobre 2011 12:49
Re: E alla fine... anche Prodi scende dal treno.
FourCorners, 10/9/2011 12:05 PM:

Prodi: rendere i patrimoni delle famiglie funzionali alla crescita
di Romano Prodi - Il Messaggero, 9 ottobre 2011

Negli ultimi mesi il problema del debito pubblico è emerso come il punto debole della nostra economia...
A fare da contrappeso a questo debito vi è la solida ricchezza del patrimonio delle famiglie italiane.
Esso, anche se distribuito in modo certamente non equo, è talmente grande che dovrebbe tranquillizzare tutti i detentori stranieri del debito estero italiano sull’assoluta solidità del nostro sistema.

Tale patrimonio è infatti maggiore di quello della quasi totalità degli altri Paesi ed è stato inoltre meno intaccato dal crollo dei valori immobiliari, in Italia relativamente meno pesante che altrove...
Tutto ciò non ci ha messo al riparo da feroci attacchi speculativi.
La ricchezza delle famiglie è infatti non facilmente mobilizzabile per diminuire il debito pubblico perché questo richiederebbe l’introduzione di un’ingente imposta patrimoniale.

Oggi non voglio entrare direttamente su questo argomento ma fare un'altra riflessione, che emerge dall’analisi della differenza della composizione dei patrimoni familiari fra l’Italia e gli altri Paesi europei.
Il nostro patrimonio è pesantemente sbilanciato verso le attività immobiliari, ed in particolare quasi esclusivamente verso le abitazioni, mentre in Francia e in Germania è molto più consistente la quota di investimenti in attività finanziarie o in fabbricati non residenziali.

Esaminando più a fondo i dati relativi ai patrimoni familiari, ci si trova inoltre di fronte ad altri particolari degni di nota.
Vediamo infatti che, nell’ambito di questi patrimoni, vi sono quasi sei milioni di abitazioni non occupate, che non danno alcun reddito...

Viviamo quindi in una distorsione in cui la rendita e la presunta sicurezza del mattone prevalgono in maniera eccessiva sugli investimenti produttivi, danneggiando la crescita.
Mentre si parla tanto di patrimoniale (tema che peraltro non può essere certo eliminato dai nostri ragionamenti) non si pensa a semplici riforme fiscali finalizzate a spostare la convenienza degli investimenti delle famiglie verso i settori produttivi capaci di fare crescere l’economia italiana.

Il primo passo è la reintroduzione della cosìddetta Dit (Dual income tax) introdotta dal mio governo proprio per favorire la capitalizzazione delle imprese ma subito cancellata dai governi successivi.
Con lo stesso obiettivo di dirottare la nostra ricchezza verso investimenti produttivi è inoltre necessario reintrodurre l’Ici (con le dovute modulazioni per le categorie più disagiate) e innalzarla nei confronti dei sei milioni di case sfitte.
Questo avviene in tutti i Paesi del mondo proprio per spingere i proprietari a fare ogni sforzo per mobilizzare e fare fruttare il proprio patrimonio.

Stiamo da mesi discutendo su come dare spinta alla crescita e non ci rendiamo conto che lo strumento più importante è proprio quello di rendere il patrimonio e la ricchezza funzionali alla crescita stessa.
Sono convinto che queste semplici decisioni farebbero aumentare immediatamente il tasso di sviluppo e, nel lungo periodo, cambierebbero in modo radicale l’efficienza della nostra economia, premiando l’investimento produttivo a scapito della rendita e del capitale lasciato ozioso.

Mi rendo conto che, dal punto di vista politico, questa non è una decisione facile.
Una specie di tradizione atavica fa infatti ritenere più sicuro (sia alle famiglie che agli imprenditori) sedersi sul mattone, anche quando esso rimarrà infruttuoso e inutilizzato per un tempo indefinito.
Una buona politica deve creare le convenienze per cambiare queste percezioni e questi comportamenti.
Il futuro dei nostri figli non può essere affidato alle case vuote e inutilizzate ma ad attività produttive e innovatrici.





Quanto buon senso quando non si è al governo [SM=g7605]
serafin.
00domenica 9 ottobre 2011 13:24
Re: Re: E alla fine... anche Prodi scende dal treno.
dgambera, 09/10/2011 12.49:




Quanto buon senso quando non si è al governo [SM=g7605]



è una costante della politica
[SM=g1750483]


edit: grassetto
(sylvestro)
00domenica 9 ottobre 2011 13:34
Re: Re: E alla fine... anche Prodi scende dal treno.
dgambera, 09/10/2011 12.49:




Quanto buon senso quando non si è al governo [SM=g7605]




[SM=g1749718]
laplace77
00lunedì 10 ottobre 2011 12:07
Re: E alla fine... anche Prodi scende dal treno.
FourCorners, 09/10/2011 12.05:

Prodi: rendere i patrimoni delle famiglie funzionali alla crescita
di Romano Prodi - Il Messaggero, 9 ottobre 2011


...
Il primo passo è la reintroduzione della cosìddetta Dit (Dual income tax) introdotta dal mio governo proprio per favorire la capitalizzazione delle imprese ma subito cancellata dai governi successivi.
Con lo stesso obiettivo di dirottare la nostra ricchezza verso investimenti produttivi è inoltre necessario reintrodurre l’Ici (con le dovute modulazioni per le categorie più disagiate) e innalzarla nei confronti dei sei milioni di case sfitte.
Questo avviene in tutti i Paesi del mondo proprio per spingere i proprietari a fare ogni sforzo per mobilizzare e fare fruttare il proprio patrimonio.

Stiamo da mesi discutendo su come dare spinta alla crescita e non ci rendiamo conto che lo strumento più importante è proprio quello di rendere il patrimonio e la ricchezza funzionali alla crescita stessa.
Sono convinto che queste semplici decisioni farebbero aumentare immediatamente il tasso di sviluppo e, nel lungo periodo, cambierebbero in modo radicale l’efficienza della nostra economia, premiando l’investimento produttivo a scapito della rendita e del capitale lasciato ozioso.
...




mi pare piu' che condivisibile, fa il paio con quanto riportato di seguito.


fonte: repubblica

Le tasse

La bassa crescita dell’economia italiana ha alla sua radice essenzialmente un sistema fiscale distorto per una serie di concause. La forte evasione, l’eccesso di prelievo sulle persone anziché sulle cose, la conseguente e crescente disuguaglianza nella distribuzione delle risorse. Cosicché i redditi medio-bassi sono costretti a ridurre i consumi e questa caduta trascina con se minori investimenti, minore produzione, maggiore disoccupazione.

Mentre la concentrazione delle ricchezze in poche mani non produce stimoli per la domanda ma indirizza sempre più capitali verso la speculazione finanziaria. Questo tipico ingorgo malthusiano va spezzato con l’introduzione di un’imposta patrimoniale ordinaria su beni mobili e immobili con aliquota bassa e a partire da un livello di franchigia non troppo elevato. In questo modo si può dare un serio colpo alle ricchezze accumulate dai ladri di tasse sul reddito e riequilibrare socialmente la pressione fiscale.

Ma soprattutto si ottiene un gettito che, una volta incassato, dovrà essere destinato a ridurre il prelievo sui redditi medio-bassi al fine di stimolare i consumi e per questa via fornire l’ossigeno basilare al rilancio della crescita economica.



ci starebbe addirittura una forma di Equo Compenso, come quello che paghiamo tutti quando compriamo un hard disk o dei cd da masterizzare, a prescindere dall'uso effettivo che se ne fara'...

[SM=g2564972]


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