Quanto al nostro amico tomista, il punto è che un problema del genere non può essere risolto mediante un intervento ex auctoritate del vescovo pincopallino, chiunque sia, dal papa a sant'Agostino. In mancanza di un pronunciamento chiaro da parte di un concilio ecumenico (parlo dal mio punto di vista, naturaliter), l'atteggiamento più prudente verso le fole battesimali dei beduini sarebbe quello del dibattito in sede conciliare, fondato senz'altro sull'autorità dei Padri (notare il plurale) e sul consenso della Chiesa.
Il problema è che, a parte il pronunciamento di un pontefice nell'esercizio del suo magistero ordinario, c'è stato anche il decreto di un Concilio Ecumenico che ha chiarito la validità del battesimo (purché amministrato in maniera materialmente e formalmente corretta e con retta intenzione) amministrato sia pure da un pagano. Il concilio in oggetto è quel Concilio di Firenze che gli ortodossi non riconoscono, ma che a tutti gli effetti è stato un Concilio Ecumenico.
-------------------------------------------
Deus non deserit si non deseratur
Augustinus Hipponensis (De nat. et gr. 26, 29)