home

politiche 2006

regionali 2005

governo

congiuntura

forum

archivio

politica on line


Nuova Discussione
Rispondi
 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Governicchio vergognoso, Prodi PRESIDENTE!!

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2013 23:23
02/05/2005 19:02
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

VITTORIA!!!!
Ormai neanche i figli del Nano votano centrodx..ah ah ah[SM=g27775] [SM=g27775]

Mario di Milano
[Non Registrato]
03/05/2005 15:47
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Prodi presidente!!
"Ho la ragionevole, alta probabilità che se vinco sopravviverò cinque anni". Lo ha ieri affermato il leader del centrosinistra Romano Prodi, incalzato dalle domande di un giornalista del programma televisivo di Italia Uno "Le Iene".
"Se governerò bene, questa probabilità diventerà sicurezza - ha aggiunto - la durata (del futuro Governo, ndr) è garantita dalla chiarezza e dal modo con cui si governa, cioè dalla tranquillità e dal ruolo che poi viene dato ai ministri".
L'ex presidente della Commissione europea ha poi fatto notare che, nel corso di questa legislatura, nella Casa delle Libertà "c'era un leader dominante che aveva la proprietà di tutta la coalizione e si chiamava Berlusconi".
"Non è durato cinque anni - ha aggiunto - quindi, non è con le garanzie astratte che uno conquista cinque anni di Governo".[SM=g27777]

www.berlusgoogle.com
[Non Registrato]
03/05/2005 17:41
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

scuola

Voci dei Precari: I nostri sì e i nostri no - www.foruminsegnanti.it




Crediamo opportuno e urgente rivolgerci, in questo momento, ai partiti dell'Unione, impegnati nell'elaborazione del programma, affinché esprimano una chiara, inequivocabile ed univoca posizione a favore dell'abrogazione della riforma Moratti impegnandosi a costruire un progetto per la scuola che sia graduale, democratico e condiviso.
Il documento sotto riportato rappresenta una sintesi, ovviamente senza alcuna pretesa di esaustività, delle motivazioni che hanno determinato il dissenso del mondo della scuola nei confronti della sciagurata politica dell'attuale governo .
Chiunque ritenga di condividerne i contenuti e voglia collaborare a diffonderlo può sottoscrivere ed inoltrare il testo a Romano Prodi attraverso il form www.romanoprodi.it/contatti/caro_romano.html , ed inviare contemporaneamente un'email di conferma all'indirizzo

Testo dell'appello

Contributo degli insegnanti alla "Fabbrica del Programma"

I nostri SI' e i nostri NO

Noi insegnanti diciamo...

NO alla scuola azienda classista e selettiva.
SI' alla scuola motore di promozione sociale, spazio di democrazia e partecipazione, luogo di incontro di differenze.

NO ai finanziamenti statali alle scuole private.
SI' alla detraibilità delle spese per l'istruzione dalla denuncia dei redditi.

NO ai "tagli" della spesa scolastica.
SI’ a consistenti investimenti per sanare il precariato scolastico in tutte le sue forme, per rendere più moderne le attrezzature e sicure le strutture , per garantire il diritto allo studio dei soggetti in situazioni di handicap.

NO alla scuola dell'apparenza, progettificio del "tutto culturale".
SI' alla scuola della sostanza, manifestazione di una progettualità orientata a migliorare le competenze in lettura, scrittura e conoscenze scientifiche, al recupero degli alunni svantaggiati, all'integrazione degli stranieri.

NO ad un astratto "diritto-dovere" all'istruzione.
SI' all' "obbligo scolastico" fino a 18 anni.

NO alla gerarchizzazione dei docenti, a pseudo-carriere e a differenze retributive.
SI' allo stipendio europeo per tutti.

NO ai carichi burocratici che sottraggono tempo ed energie ai compiti specifici dei docenti.
SI' all'aggiornamento disciplinare e metodologico-didattico.

NO alla logica del risparmio a scapito della didattica, come l'allontanamento dalle classi degli insegnanti in compresenza per utilizzarli nelle supplenze.
SI' alla didattica cooperativa e all'individualizzazione dei percorsi finalizzata al raggiungimento di obiettivi comuni alla classe, da attuare attraverso un impiego funzionale delle compresenze.

NO, soprattutto, a riforme imposte dall'alto.
SI' a provvedimenti graduali che vadano incontro alle esigenze più avvertite della scuola.


Perciò chiediamo...

ai partiti dell'Unione di esprimere una chiara, inequivocabile ed univoca posizione a favore dell'abrogazione della riforma Moratti e l'impegno a costruire un progetto per la scuola che sia graduale, democratico e condiviso.

Hanno sinora aderito all'iniziativa:
Associazione Scuola Iqbal Masih
Foruminsegnanti.it
Forum Scuola Imola
Fuoriregistro
Territorio Scuola


Nota: contatti: webmaster@foruminsegnanti.it




Prof.precario
[Non Registrato]
04/05/2005 17:24
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

..
WWW.CENTOMOVIMENTI.COM - 3 MAGGIO 2005
Lei non sa chi sono io! Veneziani dixit
PIERO RICCA
"Per la Rai ci vorrebbe un presidente equilibrato, non un equilibrista; comunque considero conclusa la mia esperienza in Rai, desidero tornare a scrivere libri". Così Marcello Veneziani, nel corso di un dibattito con Gad Lerner svoltosi il 2 maggio 2005 all’Università Bocconi di Milano.

Verso la fine del confronto, prendendo il microfono per un intervento, ho avuto modo di suscitare la stizza dello scadente consigliere di amministrazione della Rai, con un paio di questioni: il suo rapporto con il problema della censura e un certo suo editoriale su Libero del 19 febbraio 2005, in cui di fatto istigava alla violenza contro un dissidente appena condannato a una multa per aver dato del Buffone a Berlusconi.

"Lei il 24 maggio 2002, su Rai Due, prometteva di scendere in piazza per Biagi e Santoro, la stiamo ancora aspettando; poi, il 17 novembre 2003, ha difeso la chiusura di Raiot di Sabina Guzzanti, parlando di abuso del servizio pubblico, quello stesso servizio pubblico che ha promosso a direttore marketing l’ex segretaria di Berlusconi, come la mettiamo, signor Veneziani, dove trova il coraggio di parlare in pubblico di libertà e pluralismo? E come può essere credibile un intellettuale che invoca le legnate e la gogna per un cittadino che esorta al rispetto della legge?", questo gli ho detto.

"Ma allora noi di destra non dovremmo farci più vedere in giro? Abbiamo pagato un prezzo alto, sa, per le nostre idee", ha replicato, forse alludendo alle auto blu e allo stipendio pagatogli dal contribuente.
"Ho scritto quindici libri, non mi si può marchiare per una battuta letta sull'Unità e rilanciata da Travaglio!". Della serie: lei non sa chi sono io! E ancora, sempre più nervoso: "Sento dell’odio, del gratuito livore, ci vorrebbe più rispetto per chi la pensa diversamente". O più legnate?

A questo punto, da moderato quale sono, ho avvertito il dovere di urlargli: "Ma che cxxx dici! Parli di odio quando invochi la gogna e le legnate per un dissidente sulla prima pagina di un giornale che definisce "bamba" i manifestanti e "pirlacchione" Enzo Baldoni!".
Gad Lerner ridacchiava, mentre il moderatore Antonio Calabrò, del Sole 24 Ore, mi ha invitato a lasciare l’aula. Invito che mi sono permesso di non raccogliere. E forse ho sbagliato. Avrei dovuto lasciarli soli, ricordandomi delle parole di Carmelo Bene: "Non siete voi che mi cacciate. Sono io che vi costringo a rimanere". Veneziani era livido, tendente al nero.

Ecco qualche altra gemma del suo pensiero, rimasta sul taccuino.

Colpa di Lucia
"Quando era possibile reintegrare Biagi e Santoro in Rai, l’allora presidente Lucia Annunziata lo ha impedito".

Collaborazionismo
"L’Annunziata ha condiviso il 97% delle scelte del consiglio di amministrazione. Poi ha scelto di andarsene per le accuse di collaborazionsmo che le venivano da sinistra".

L’allargamento
"Allargare il pluralismo culturale del Paese è un compito complesso, difficile. C’è bisogno di tempo. Le svolte culturali richiedono tempi lunghi. Anche a Rai Tre ci sono voluti degli anni. Col tempo si migliora".

Le critiche di Montanelli, Sartori, Travaglio, Fini
"In questo Paese gli uomini di destra migliori sono quelli morti, o quelli che fanno abiura e criticano il Governo. Montanelli, fino alla morte, era considerato un cane dalla sinistra".

Privatizzazione Rai
"Il servizio pubblico ha una funzione civile. Se la Rai deve continuare a servire i partiti, meglio privatizzarla e poi vinca il migliore o il peggiore!".

Socci
"Lo stimo, ma bisogna riconoscere che come conduttore tv non funzionava, molto meglio come direttore della scuola Rai di Perugia".

Libero
"Ho preferito passare dal Giornale a Libero, in quanto indipendente da Mediaset. L’ho fatto per correttezza".

Egemonia culturale
"Il potere editoriale e giornalistico non è passato di mano. C’è ancora un evidente problema di egemonia culturale della sinistra".

Il dopo Biagi
"Non è corretto dire che il posto di Biagi è stato dato all’addetto stampa di Berlusconi. Prima c’è stata la conduzione di Pierluigi Battista, un professionista fuori discussione".

Allargamento 2
"Con il digitale è possibile allargare il mercato televisivo. Quel che mi chiedo è se esistono soggetti editoriali pronti a cimentarsi con successo in questo mercato. In passato vari imprenditori hanno fallito. Mi preoccupa poi la presenza degli stranieri, c’è il rischio della colonizzazione.

In quota
"Gad Lerner ha detto che sono in quota An. Ma anche lui, quando ha diretto il Tg1, era in quota a qualcuno".

Il nuovo Gramsci
"Bernabei è stato il Gramsci della tv".

Spazio al nuovo
"Ai politici interessa solo la componente informativa, avere più passaggi nei Tg, fare informazione di un certo tipo. Ma la Rai è molto di più. In questi anni, con tutta una serie di programmi, abbiamo dato spazio a voci nuove, rappresentato varie sensibilità culturali. E questo è un processo indipendente dalla politica".


www.centomovimenti.i
[Non Registrato]
05/05/2005 16:10
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Sciopero generale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
"Dopo sedici mesi la parola ultimatum è poco".
Il segretario generale della Uil Luigi Angeletti ha oggi concesso 15 giorni all'Esecutivo di Silvio Berlusconi per provvedere al rinnovo del contratto dei lavoratori del pubblico impiego.
"E' ora di chiudere, non c'è più ragione economica, è solo questione di buona volontà da parte del Governo - ha affermato - se nelle prossime due settimane non dovessimo avere segnali positivi dal Governo è chiaro che saremmo costretti a metterla sul piano dei rapporti di forza".
Sulla stessa lunghezza d'onda anche il leader della Cisl Savino Pezzotta, secondo il quale "il Governo deve fare in fretta".
"La nostra pazienza è al limite - ha aggiunto - l'Esecutivo ha ancora qualche giorno per riflettere, ma deve convocare subito i sindacati per rinnovare il contratto".
Un ultimatum è arrivato anche dal segretario della Cgil Guglielmo Epifani, che è intenzionato a concedere "ancora dieci giorni al massimo" prima di mobilitare i lavoratori.
"Senza una risposta del Governo sarà necessario mettere in campo uno sciopero generale - ha chiarito - se il Governo non volesse o non potesse rendersi disponibile si assumerà la responsabilità della risposta dei sindacati che non potrà che essere generale".

www.berlusgoogle.com
[Non Registrato]
05/05/2005 16:14
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Nano e C.
Falso in bilancio: non sono finiti i guai per il Governo italiano

Martedì i Giudici della Corte di Giustizia dell'Unione europea hanno respinto il ricorso presentato dai Magistrati della Procura di Milano contro la legge italiana del 2002 che ha depenalizzato il falso in bilancio. Secondo le Toghe lombarde, infatti, il provvedimento poteva essere considerato in contrasto con le norme comunitarie.
Il Giudice maltese Borg Barthet ha invece spiegato che le direttive dell'Unione sul coordinamento delle legislazioni nazionali non possono essere invocate con lo scopo di aggravare la posizione di un imputato.

Una decisione che ha fatto festeggiare per un paio di giorni la Casa delle Libertà, impegnata attraverso i suoi organi di stampa a sottolineare il clamoroso granchio preso dai Giudici milanesi. Ma, a soli due giorni di distanza, ecco arrivare una notizia destinata a spegnere il sorriso sulla bocca di molti esponenti del centrodestra: la Commissione europea ha ieri ipotizzato l'apertura di una procedura d'infrazione contro l'Italia proprio in merito alla legge sul falso in bilancio. L'Esecutivo di Bruxelles è infatti convinto che la normativa in questione non sia compatibile con il diritto comunitario. Proprio come dicevano i Magistrati del capoluogo lombardo.


www.berlusgoogle.com
[Non Registrato]
05/05/2005 19:21
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Verità
WWW.CENTOMOVIMENTI.COM - 5 MAGGIO 2005
Calipari: "L'ordine di sparare arrivò dall'Italia"
REDAZIONE
Indagini approfondite da parte della Procura della Repubblica di Roma sulle dichiarazioni rilasciate ieri da Gianluca Preite, l'esperto informatico che afferma di aver ascoltato una conversazione telefonica tra due uomini che parlavano di un agguato da compiere contro la macchina nella quale è poi morto Nicola Calipari.
In sostanza Preite lo scorso 4 marzo avrebbe sentito un italiano che ordinava ad un cittadino straniero in Iraq di aprire il fuoco contro la vettura del Sismi. La telefonata sarebbe partita proprio dal nostro Paese e sarebbe stata intercettata tramite delle complicate apparecchiature informatiche. Secondo quanto riferisce l'esperto, al destinatario della chiamata sarebbe stato detto che sull'auto erano presenti tre terroristi.
Preite risulta indagato dalla Procura per accesso abusivo a un sistema informatico. Il suo avvocato, il parlamentare di Forza Italia Carlo Taormina, negli scorsi giorni aveva a più riprese affermato di essere a conoscenza di una verità diversa da quella che Stati Uniti ed Italia hanno fornito sulla tragica fine di Calipari.


www.centomovimenti.i
[Non Registrato]
06/05/2005 19:55
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

scuola
«Chiudere in fretta» sugli statali e incontrare i sindacati all’inizio della prossima settimana. Così il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco ha sintetizzato l’impegno dell’esecutivo sul contratto di lavoro di 3 milioni e mezzo i lavoratori del pubblico impiego (senza rinnovo da sedici mesi) al termine del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi. Giovedì i sindacati avevano annunciato battaglia lanciando un ultimatum se entro i prossimi dieci giorni il rinnovo dei contratti fosse rimasto al palo. Adesso l’annuncio da parte dell’esecutivo: «Il governo intende chiudere rapidamente il contratto degli statali. All'inizio della prossima settimana, forse anche lunedì, saranno convocati i sindacati», ha comunicato il ministro della Funzione Pubblica, Baccini, confermando di avere avuto il mandato dal Consiglio dei ministri di seguire la vicenda. Niente di preciso invece sulle risorse economiche disponibili: «C'è accordo politico nel governo ma non si è ancora parlato di cifre. Dobbiamo trovare una soluzione che va bene a noi e a loro».

Reazione di cauta soddisfazione quella dei sindacati, per la prossima convocazione del tavolo per il rinnovo del contratto, ma in attesa di conoscere con esattezza la proposta economica del governo. «La mobilitazione dell'intero sindacato confederale, con la significativa assemblea di giovedì, ha raggiunto un primo importante risultato – commenta il segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta - ora occorre condurre con forza e rigore la trattativa e arrivare a concluderla in termini positivi prima possibile».

«Credo che la disponibilità ad incontrare le organizzazioni sindacali sia un atto dovuto - afferma Antonio Foccillo, segretario confederale della Uil – L’assemblea dei delegati di giovedì e la grande capacità di mobilitazione del sindacato hanno spinto verso questa inversione di tendenza. Sui contenuti però dobbiamo aspettare e capire quale sia la proposta del governo».

«Le parole del ministro Baccini fanno ben sperare - dichiara Gianpaolo Patta della Cgil - Sono ottimista, perché il governo se non rinnova il contratto rischia la propria esistenza, venendo meno il consenso degli elettori. Il ministro conosce le nostre richieste: posso solo sperare che abbia avuto le disponibilità finanziarie dal ministro dell'Economia e non voglia più fare annunci propagandistici

Prof.precario
[Non Registrato]
06/05/2005 19:58
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

.
Albertini e la paura delle bandiere rosse


A spaventare il sindaco di Milano dovrebbero essere i finanzieri d'assalto, i tanti pregiudicati che siedono in Parlamento, l'informazione imbonimento

Due o tre cose che vorremmo dire al sindaco di Milano. In occasione del 25 aprile lei ha dichiarato di non gradire le troppe bandiere rosse e di preferire quelle tricolori. Le rosse, ha detto, rappresentano la dittatura comunista. Ma la dittatura comunista da noi non c'è mai stata e tutto lascia pensare che non ci sarà. Di partiti che vogliono un comunismo del tipo staliniano non ce ne sono più e quello più simile a un partito comunista vecchia maniera, quello che si chiama della Rifondazione comunista è quello che vi fa così poca paura che invitate il suo segretario a tutti i dibattiti televisivi.

Le molte bandiere rosse ci sono perché Milano, una città che dovrebbe conoscere, visto che ne è sindaco, ha una storia operaia e socialista e le bandiere rosse prima di rappresentare questo o quel partito rappresentano il popolo, non le avanguardie rivoluzionarie, ma i salariati quelli che devono tirar la carretta della vita. Di rado dei santi o degli eroi, ma indispensabili come i mattoni con cui ci si costruisce una società.

Ora si dà il caso che questi cittadini siano attaccati alle loro lotte con le quali si sono guadagnati non la parità dei diritti, ma almeno qualcosa che gli somiglia come il diritto di arrivare in piazza grande con le bandiere rosse, di sapere che, almeno per un giorno di festa, la grande città gli appartiene.

A lei e a quelli come lei vorrei chiedere: ma perché le bandiere rosse vi danno tanto fastidio? A me che sono un piccolo borghese come voi danno al contrario un forte senso di sicurezza sociale, di fiducia.

L'idea che a questo mondo c'è ancora tanta gente onesta che tira avanti e tiene in piedi la casa comune, anche se vede attorno a sé crescere il numero dei ladri e dei parassiti, che continua a rispettare le leggi anche se vede che c'è chi si vanta di ignorarle e di violarle, questa idea mi tiene in piedi nonostante la mafia ormai trionfante in mezza Italia, nonostante il ritorno del nero, nonostante la 'sporcizia' come la chiama il nuovo papa senza la quale pare non si possa vivere nella modernità.

Le bandiere rosse le fanno paura? Se posso ricordarglielo c'è un sacco di cose, un sacco di gente, che fanno paura sul serio. Lei è un uomo che conosce il valore delle cifre, il linguaggio dei numeri. Non le fanno paura i finanzieri d'assalto che d'improvviso si dicono pronti a comperare una banca o una azienda? Mai sentiti nominare prima, mai conosciuti per un prodotto, per un commercio e da un giorno all'altro sono pronti a comperare il 7 per cento della Rizzoli o il 10 di Telecom che vuol dire una barca di miliardi.

Non le fa paura un ceto politico, un Parlamento dove siedono decine di pregiudicati, dove è in corso un perenne mercato delle vacche, dove i deputati trasmigrano come le anatre al primo freddo?

Non le fa paura una informazione che sta diventando imbonimento o falsificazione? Ha ragione il nuovo papa a ripetersi e a ripeterci ogni giorno che non bisogna aver paura, anche se lui paragona il suo mestiere di papa a una ghigliottina.

Ma stando così le cose non le pare che sia, diciamo così, curioso avere paura delle bandiere rosse sventolate da maestre, mamme, tramvieri, impiegati, sindacalisti, insomma quelli che campano onestamente e che dietro quelle bandiere hanno risalito i gradini delle emancipazioni sociali, della dignità e del rispetto sociali?

La società moderna, in cui i nuovi padroni hanno il controllo del capitale e delle tecniche lo sappiamo, tira solo a far soldi, ma agli altri lasci almeno la speranza e l'orgoglio di andar dietro in una giornata di primavera, alle loro bandiere. Abbiate pazienza: rosse.

G.F.
[Non Registrato]
06/05/2005 20:01
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Misteri................
11 settembre 2001: per non dimenticare!

Cronologia degli accadimenti

- 1991 – 1997: Le aziende petrolifere Texaco, Unocal, Shell, BP, Amoco, Chevron e Exxon-Mobil si sono impegnate nello stato ex sovietico del Kazakhstan che dispone di enormi riserve petrolifere. Il governo kazaco ha ottenuto 3 miliardi di dollari per i diritti di sfruttamento e successivamente le ditte si sono impegnate a fornire 35 miliardi di dollari in investimenti industriali e strutturali.
La Unocal Oil Company ha firmato un accordo con il regime dei taliban e anche con i loro oppositori per la costruzione di un oleodotto attraverso l’Afghanistan fino al Pakistan e di lì all’Oceano Indiano. Nel dicembre 1997 rappresentanti taliban hanno partecipato a un convegno nella sede centrale della Unocal per discutere sull’oleodotto. Nel 1998 però disordini interni in Afghanistan hanno reso impossibile la costruzione dell’oleodotto. In un memorandum della Unocal, a firma di Dick Cheney, si dichiara che il progetto sarebbe stato completato in 5 anni.

- 1998 – 2000: L’ex presidente americano George Herbert Walker Bush effettua due viaggi privati in Arabia Saudita per conto della Carlyle Group. Qui incontra la famiglia bin Laden

- Gennaio 2001: L’amministrazione Bush ordina all’FBI ed alle altre agenzie di sospendere le investigazioni a carico della famiglia bin Laden

- Febbraio 2001: I talebani si dichiarano pronti a negoziare con gli Stati Uniti.

- 24 Aprile 2001: Larry Silverstein stipula il più grande affare della sua vita: prendendo in affitto per 99 anni le Torri Gemelle. La modica cifra è di 2,3 miliardi di dollari (4800 miliardi di vecchie lire). L’intera struttura era assicurata per 4 miliardi di dollari. Fonte “Il Sole 24Ore”

- 8 Maggio 2001: Il Dipartimenti di Stato, a nome del segretario Colin Powell, stanziò 43 milioni di dollari a favore del Governo talebano per ottenere la loro collaborazione al progettato oleodotto in Afghanistan.

- Maggio 2001: Il deputato Richard Armitage, ex agente segreto si reca in India, mentre il direttore della CIA George Tenet è in visita in Pakistan, dove incontra il leader pakistano generale Pervez Musharraf.

- 10 Giugno 2001: I servizi segreti tedeschi segnalano alla CIA presso l’ambasciata che certi terroristi arabi stavano progettando d’impadronirsi di aerei civili americani per usarli come armi di distruzione contro simboli americani.

- 4-14 Luglio 2001: Osama bin Laden si fa curare per una malattia al fegato (insufficienza renale) nell'ospedale americano di Dubai e incontra un ufficiale della CIA che rientrerà al quartier generale CIA il 15 luglio.

- 11 Luglio 2001: Tre alti funzionari statunitensi: Thomas Simmons ex ambasciatore USA in Pakistan, Karl Inderfurth, assistente segretario di Stato per gli Affari dell’Asia meridionale, Lee Coldren Dipartimento di Stato: incontrano a Berlino membri dello spionaggio russo e britannico e gli informano che gli USA progettano un attacco militare contro l’Afghanistan a ottobre! (The Guardian 22 settembre 2001, BBC 18 settembre e Interpress Service 16 novembre)

- 20 Agosto 2001: Il presidente Putin ordina ai servizi segreti russi di avvertire le loro controparti americane “nei più forti termini possibili” di imminenti attacchi terroristici ad aeroporti ed edifici pubblici. (intervista di Putin alla rete televisiva americana MS-NBC)

- 20 Agosto 2001: Il governo della Francia attraverso l’ambasciata a Parigi e di Washington fece una segnalazione precisa di data esatta, circostanze e luoghi dell’attacco.

- 6-7 Settembre 2001: Anonimi speculatori sul mercato finanziario di New York acquistano 4744 Opzioni Put della United Airlines. Chi acquista Opzioni Put si impegna a vendere un determinato numero di azioni a un prezzo convenuto, entro un termine stabilito, in pratica scommette sul ribasso di quel titolo, per guadagnarci.
L’acquisto di Opzioni Put in quei giorni delle due compagnie aeree è del 600% superiore al normale!

- 6-7 Settembre 2001: Anonimi speculatori comprano 2157 Opzioni Put della Morgan Stanley con scadenza ottobre e 12215 Opzioni Put della Merril Lynch. L’aumento del volume di vendite fu del 1200%. La Morgan Stanley e la Merril Lynch avevano gli uffici al 22° piano del WTC

- 10 Settembre 2001: Vengono acquistate 4516 Opzioni Put della American Airlines.

- 11 Settembre 2001: Il generale Mahmud dell'ISI è a Washington per conto dei talebani

- 11 Settembre 2001: Il presidente George Walker Bush si reca in una scuola pubblica a parlare con i bambini, mentre il vicepresidente Dick Cheney si assentò da Washington recandosi nella sicura residenza presidenziale sulle montagne del Maryland. Alle 9:00 viene informato dal capo dello staff che un aereo 14 minuti prima ha colpito la torre nord. Alle 9:05 gli viene detto che anche la seconda torre è stata attaccata. E Bush, come se niente fosse continua a leggere le storia della capretta assieme ai bambini, fino alle 9:25

VOLO 11
Aereo: American Airlines Boeing 767
Decollo: aeroporto di Logan di Boston alle ore 7:59 am
Perdita di contatto radio (spegnimento Trasponder): 8:20 am
Lanciato allarme dalla torre Boston: 8:38 am
NORAD (rete radar militare nord atlantica) contatta base militare Otis: 8:44 am
Il Volo 11 è già in vista di Manhattan ma il NORAD avverte la base Otis all’estrema punta del Massachussets a 200 miglia di distanza. Appena al di fuori di Atlantic City è stanziata la 177ma Squadriglia. Sono distanti da NY circa 100 miglia!
I caccia dalla base Otis si alzano in volo: 8:52 am
Impatto sulla Torre: 8:46 am

VOLO 175
Aereo: United Airlines Boeing 767
Decollo: aeroporto di Logan di Boston alle ore 8:14 am
Deviazione dalla rotta di linea: 8:42 am
Spegnimento Trasponder: 8:40 am
Impatto sulla Torre: 9:02 am
Alle 9:02, ora d’impatto del secondo Boeing, i caccia militari erano ancora a 70 miglia di distanza!
Velocità dei caccia: 720 miglia/ora
Effettiva velocità dei caccia: 1000-1200 miglia/ora
Tempo per avere un caccia sul luogo del disastro: 50 minuti

VOLO 93
Aereo: United Airlines Boeing 757
Decollo: aeroporto di Newark alle ore 8:42 am
Deviazione dalla rotta di linea: 9:36 am
Spegnimento Trasponder: 9:40 am
Impatto sopra Shanksville: 10:02 am

VOLO 77
Aereo: American Airlines Boeing 757
Decollo: aeroporto Dulles di Washington alle ore 8:20 am
Deviazione dalla rotta di linea: 8:46 am
Spegnimento Trasponder: 8:55 am
Il NORAD ordina il decollo dei caccia dalla base di Langley in Virginia: 9:27 am
La base dista 160 chilometri da Washington. La base Andrews dell’Air Force è a 10 miglia dalla Capitale e ha in dotazione F-16 e F-18.
I caccia dalla base Andrews furono fatti decollare dopo l’impatto sul Pentagono.
Impatto sul Pentagono: 9:37 am

Il primo a dichiarare che un aereo si è schiantato sul Pentagono è stato il segretario della Difesa, Donald Rumsfeld.
Il Pentagono è la zona più sicura e meglio difesa al mondo. Con una serie di cinque batterie contraeree in grado di abbattere qualsiasi cosa si avvicini, missili o aerei. Eppure l’11 settembre, nonostante si sapesse da molto tempo che un aereo si stava dirigendo verso Washington, non si fece nulla.
Sul volo 77 che impattò contro il Pentagono, ci sono moltissimi punti interrogativi.
Ecco le dichiarazioni a caldo - successivamente fatte sparire - di testimoni oculari.

- “L’aereo sembrava poter trasportare otto-dodici persone” (Steve Patterson, Washington Post, 11 settembre, 16:59)
- “Abbiamo sentito qualcosa che faceva il rumore di un missile, poi abbiamo udito una forte esplosione” (Tom Seibert, Washington Post, 11 settembre, 16:59)
- “Un aereo, un aereo dell’American Airlines. Ho pensato: c’è qualcosa che non va, vola troppo basso. Poi l’ho visto. Voglio dire, era come un missile da crociera con le ali” (Mike Walter, CNN 12 settembre 2001)

Alcuni punti che non tornano sul Pentagono:

- L’impatto sul Pentagono è avvenuto in maniera perfettamente orizzontale, cosa alquanto difficile, se non impossibile, per un aereo di linea;
- L’aereo non ha toccato il prato d’erba davanti al Pentagono, quindi ha colpito direttamente la costruzione in maniera precisa;
- Dalle foto ufficiali si vede che il foro di entrata dell’aereo, prima che la parete crollasse, ha la forma di rettangolo di circa 5/6 metri di larghezza, mentre il Boeign 757 pesa 100 tonnellate e ha una apertura alare di 38 metri;
- Del Boeing 757 non è rimasto nulla perché la temperatura lo ha letteralmente gassificato a 3000°. I reattori di un aereo però sono brevettati per resistere a temperature elevatissime…
- Secondo il dipartimento della Difesa, il Boeing 757 avrebbe perforato da parte a parte 3 edifici del Pentagono, con un angolo d’incidenza di 45°, e sarebbe uscito al 3° edificio con il muso creando un buco circolare di 2,3 metri! I 3 edifici perforati sono rimasti miracolosamente in piedi!

ALCUNE DOMANDE PRIVE DI RISPOSTA
- Perché l’aviazione statunitense, conosciuta come la più professionale al mondo, il giorno dell’11 settembre è stata tenuta praticamente a terra?
- Perché i caccia militari sono stati fatti partire in ritardo e dalle basi militari più lontane?
- Perché il presidente degli Stati Uniti George Walker Bush junior dopo aver saputo dell’attacco alle Torri è rimasto per 40 minuti comodamente seduto in classe con i bambini a leggere la favola della capretta? Perché non ha preso immediatamente i comandi della nazione, visto che è il Capo delle forze armate?
- Come mai dopo poche ore dall’attentato si è puntato il dito subito contro il terrorista Osama bin Laden e il dittatore Saddam Hussein?
- Come mai delle 8 scatole nere, 6 non sono mai state trovate e 2, del volo 93 caduto in Pennsylvania, 1 è inutilizzabile e l’atra è muta? Ogni aereo civile ha in dotazione 2 scatole nere (il cui vero colore è arancione), e servono a registrate i dati di volo e le voci della cabina. Esse sono costruite per resistere agli incidenti più incredibili: tranne che all’11 settembre…
- Com’è possibile che dalle macerie del volo 93 è stato recuperato intatto un manoscritto vergato dal presunto capo dei terroristi Mohamed Atta?
- Com’è possibile che a diversi isolati dalle Torri Gemelle è stato trovato un passaporto di uno dei dirottatori
- Come mai le Torri Gemelle brevettate e costruite per supportare anche un impatto aereo sono crollate su se stesse come un castello di carte
- Perché i terroristi avrebbero dovuto lasciare in una macchina parcheggiata vicino alle Torri un Corano e un manuale di volo scritto in arabo?
- Quali sono i nomi di quei speculatori che un paio di giorni prima dell’attentato hanno acquistato azioni migliaia di Opzioni Put delle due compagnie di linea coinvolte, ben sapendo che sarebbero crollate?
- Perché, nonostante il divieto e il blocco totale dei voli, il 13 settembre 2001 un aereo militare ha accompagnato fuori dall’America almeno 20 elementi della famiglia bin Laden?
- Perché agli agenti dell’FBI è stato impedito dal presidente degli Stati Uniti di interrogare la famiglia bin Laden?
- Perché la Torre Sud è crollata per prima nonostante la Nord che ha bruciato per più di un’ora era vistosamente più danneggiata?
- Perché molti affermano di aver udito esplosioni all’interno degli edifici?
- Perché il palazzo adiacente alle Torri è crollato un attimo prima che la Torre crollasse?
- Perché vi sono discrepanze tra la lista dei nomi dei passeggeri e il resoconto ufficiale dei morti?
- Perché gli Stati Uniti hanno bombardato l’Afghanistan nonostante nessuno dei presunti terroristi era afgano o talebano, ma erano quasi tutti arabi?

Libri sull’11 settembre 2001:
- DOPO L’11 SETTEMBRE: POTERE E TERRORE, Noam Chomsky, ed Marco Troppa
- 11 SETTEMBRE: COLPO DI STATO IN USA, Maurizio Blondet, ed. Effedieffe
- L’INCREDIBILE MENZOGNA, Thierry Meyssan, ed. Fandango
- IL PENTAGATE: ALTRI DOCUMENTI SULL’11 SETTEMBRE, Thierry Meyssan, ed. Fandango
- GUERRA ALLA LIBERTA’ Nafeez Mosaddeq Ahmed, ed. Fazi
- MISTERO AMERICANO di Marina Montesano, edizioni Dedalo


www.disinformazione.it

G.F.
[Non Registrato]
Vota: 15MediaObject5,0051958
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:36. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com