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[fanfiction e originali] Acquerelli - contest fiume

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2021 08:46
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Post: 2.664
Giudice*****
23/04/2021 16:49
 
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Re:
BessieB, 21/04/2021 10:41:

Non sono sparita, ma ho avuto da valutare un altro contest.
Mi mancano le ultime sei storie, conto di prendermi una decina di giorni circa e poi consegnarvi i risultati (la scadenza dei 60 giorni concessi dovrebbe essere il 7 maggio, ma dovrei farcela prima) 💙




Ma tranquillissima, anzi, sei stata un fulmine a valutare tutte queste storie in così poco tempo! Non sai quanto ti ammiro *-*
Attendo con ansia e tantissima curiosità!
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Post: 91
25/04/2021 20:57
 
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Re:
BessieB, 21/04/2021 10:41:

Non sono sparita, ma ho avuto da valutare un altro contest.
Mi mancano le ultime sei storie, conto di prendermi una decina di giorni circa e poi consegnarvi i risultati (la scadenza dei 60 giorni concessi dovrebbe essere il 7 maggio, ma dovrei farcela prima) 💙



Tranquilla, prenditi tutto il tempo che ti serve...erano davvero tante è giusto impiegarci il tempo necessario


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Post: 2.943
Giudice*****
02/05/2021 16:35
 
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Ciao ragazzi!

Premettendo che aspetto di vedere come va in questi due giorno, temo che dovrò arrendermi alla proroga, per rivedere bene i conteggi e le valutazioni.
Vi dirò martedì sera con più precisione!

Un bacio,
G.
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Post: 2.943
Giudice*****
04/05/2021 03:16
 
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Cari partecipanti,

A sorpresa e anche grazie alla mia insonnia, ho concluso le valutazioni. A questo punto non ci sarà bisogno della proroga, ma vorrei comunque prendere qualche giorno per ricontrollare bene tutto (le valutazioni sono 90 pagine di word, quindi un bel mattoncino) prima di postarvele, comunque nel tempo limite.
In linea di massima, spero di farcela per il 5 sera o il 6 mattina/notte, dato che come avrete notato io non dormo mai AHHAHAHA

Un bacio e una buona giornata,
Gaia
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Post: 1.070
Giudice****
04/05/2021 21:25
 
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BessieB, 04/05/2021 03:16:

Cari partecipanti,

A sorpresa e anche grazie alla mia insonnia, ho concluso le valutazioni. A questo punto non ci sarà bisogno della proroga, ma vorrei comunque prendere qualche giorno per ricontrollare bene tutto (le valutazioni sono 90 pagine di word, quindi un bel mattoncino) prima di postarvele, comunque nel tempo limite.
In linea di massima, spero di farcela per il 5 sera o il 6 mattina/notte, dato che come avrete notato io non dormo mai AHHAHAHA

Un bacio e una buona giornata,
Gaia

Grazie per l’enorme lavoro fatto, cara.❤️
Prenditi pure tutto il tempo per controllare quanto hai scritto, già so quanto saranno accurate le tue valutazioni.😘
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Post: 2.943
Giudice*****
06/05/2021 10:06
 
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Discorso pre risultati
Chi mi conosce, sa che non sono solita a fare questi discorsi, prevalentemente perché li reputo un po' una giustificazione che non serve - i gusti sono gusti e i giudizi, per quanto oggettivi, sono influenzati dal gusto.
Tuttavia, a questo giro, vorrei spiegarvi come ho lavorato.
Ho deciso di fare la media dei risultati e non la somma, seguendo quindi il metodo di Juriaka nel suo altro contest fiume. 
Ci tengo a dire che i voti sono tutti alti, perché mi avete presentato bellissime storie, ma ovviamente la classifica s'ha da fare e quindi ovviamente c'è chi ha avuto un punteggio più alto e chi meno alto.
Vi ringrazio per la partecipazione massiva, ne sono molto felice, e ovviamente sono qui per eventuali chiarimenti.
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Post: 2.943
Giudice*****
06/05/2021 10:09
 
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Undicesima classificata

Anatra.Valeria
 
Tot: 38.08
 
Tot (1): 39.85/50
 
Tot (2): 39.4/50
 
Tot (3): 35/50
 
 

 


 

(1)
 
Solo un pezzo di carne
 
Tot: 39.85/50
 

 

Titolo: 2/2

Il titolo rimanda a un concetto molto forte, ma che secondo me è perfettamente centrato su quello che è il tema della storia. Non mi sento di discutere sull’originalità del concetto, perché ritengo che ogni mia considerazione in merito sarebbe solamente di cattivo gusto e superflua, quindi mi limito a dirti che condivido pienamente questa tua scelta, vista la trama.

 

Grammatica e stile: 9.35/15 (divisi in 6.35/10 e 3/5)

La Grammatica è un po’ traballante: ho impiegato davvero tanto tempo per leggere più volte questa storia, non perché io sia lenta di mio, ma perché a ogni lettura si accumulavano cose che volevo segnalarti – e spero di non offenderti, ma penso che una buona valutazione debba dire esattamente cosa si sbaglia e perché si stanno togliendo punti. Quindi, ti elenco (vorrei dire brevemente, ma la brevità non mi appartiene) le problematiche che ho riscontrato.

In primo luogo, ti segnalo che prima dei puntini di sospensione non ci va lo spazio: – 0.10 pt x 5 (– 0.50 pt).
Per quanto riguarda gli altri tipi di errori, penso che la punteggiatura sia l’area maggiormente problematica, sia per errori che penso siano di distrazione (i punti mancanti) sia per errori che solitamente facciamo un po’ tutti e tendono a scomparire con la pratica. Partiamo dal presupposto che molte volte ti sei dimenticata il punto a fine frase, nei casi che ti segnalo qui di seguito:

di essere accettata da qualcuno → manca il punto fermo a fine frase. – 0.15 pt

m'accarezza rozzamente il viso → anche qui manca il punto. – 0.15 pt

gli ricordo con la voce stanca e biascicante → come sopra. – 0.15 pt

mi stringe forte a sé → come sopra. – 0.15 pt

Be' io devo ancora conoscere un italiano che si veste male» → come sopra. – 0.15 pt

«Va tutto bene tesoro, mi so facendo un bagno»

«Ma ho sentito il vetro rompersi» → 0.15 x2

«Si l'ho sentito anche io, devono essere stati i vicini del piano di sotto»

«Dannazione, spero non si siano fatti male. Marika io sto uscendo, torno a prenderti tra qualche ora okay?»

«Non vedo l'ora di vedere il nuovo modello » lo sento sghignazzare in lontananza

«Sarà la prima gara di macchine volanti, ma silenzio è una sorpresa ok?» un attimo di silenzio poi lui continua «A dopo tesoro, ritorno subito, ma tu preparati con calma» → 0.15 x3. A tal proposito ti ricordo che il punto fermo va messo alla fine di ogni dialogo.

sghignazzare in lontananza → come sopra. – 0.15 pt

 

Altri errori relativi alla punteggiatura, sono questi:ù

  • Anno nuovo vita nuova → qui manca una virgola che separi e al contempo unisca le due preposizioni, mettendole su un piano di coordinazione. – 0.15 pt
  • Perchè non mi ami Ulrich → manca la virgola del vocativo. – 0.15 pt
  •  

Per quanto riguarda gli altri errori sono sicuramente più saltuari e, a mio parere, in quanto tale meno “gravi” degli errori di punteggiatura, che invece sono una realtà a mio parere più urgente nel tuo testo.

In primo luogo ti segnalo una parola scritta in maniera errata:

infondo a me piace. → infondo è il presente del verbo infondere. – 0.25 pt

Infine ti segnalo un errore a livello verbale:

 

lui mi ride gioioso → il verbo ridere non è riflessivo, questo è un errore che francamente esula dalla mia scaletta di valutazione e che non avevo messo in colto di dover valutare. Non voglio contartelo come errore di senso, perché il senso della frase non è alterato, ma lo metto tra quelli di concordanza verbale, dato che è un errore relativo alla coniugazione del verbo. – 0.50 pt

 

E uno di senso:

 

promettendoci che la nostra droga sia l'ultima dose, sono tutte cazzate e lo sappiamo bene. → qui c’è un problema a livello di senso della frase. “sono tutte cazzate (…)” è una frase che vorrebbe segnare un punto di contraddizione con quanto detto in precedenza, mentre con la virgola poni le proposizioni sul medesimo piano. Avresti potuto usare un “ma”, ad esempio, per delineare meglio quest’opposizione. – 0.75 pt

 

Come puoi constatare, gli errori ci sono e sono parecchi, ma niente che una revisione attenta del testo non possa sistemare.

Parliamo dello stile. Prima di spendermi sulle cose buone, vorrei un attimo porre un accento su quelle che non mi sono piaciute. Prima di tutto, le ripetizioni: ci sono e spesso risultano eccessive, e non rendono scorrevole il testo. Allego i caso che ho notato:

 

  • è sempre la solita solfa, anche l'inizio del 2145 è sempre la solita cosa → ripetizione superflua di “solito”, non so se sia voluta o meno ma all’ascolto risulta un po’ troppo ridondante. – 0.25 pt

 

  • sorrido nel sentire il suo accento, chissà se mai riuscirà a pronunciare le parole italiane senza il suo accento → ripetizione di accento. – 0.25 pt

 

  • prosciugata (…)

Ti ho prosciugato → ripetizione. – 0.25 pt

 

  • Rompo il vetro con un pugno, così va meglio. Schegge di vetro affondano del mio pugno → ripetizione – 0.25 pt

 

Per il resto, il tuo stile non mi dispiace: lo trovo semplice, seppur macchiato con delle iperboli lessicali – delle esagerazioni – che rendono un po’ arduo seguire il filo della narrazione. Nel complesso, comunque, non mi è dispiaciuto affatto (scusa la ripetizione): i dialoghi sono scattanti, veloci, e ciò conferisce un senso di dinamicità al testo. Fai attenzione però con il lessico, che a volte è così semplicistico dal rendere “forzate” le interazioni dei personaggi.

[Aggiunta: mi ero dimenticata di dirlo alla prima stesura delle valutazioni, ma sappi che l’onomatopea del “toctoc” non mi è piaciuta granché come scelta narrativa, avrei preferito un semplice “bussò”].

 

Trama: 3/3

La trama è sicuramente interessante e tocca una tematica molto delicata, ma lo fa comunque in maniera che giudico abbastanza adeguata. Sviluppi una tematica molto interessante e la svisceri nei suoi particolari, quindi trovo che da questo punto di vista tu abbia fatto sicuramente un buon lavoro. Brava!

 

Originalità: 5/5

Decisamente una storia che non capita spesso di vedere in giro, te lo concedo con molta contentezza: mi hai sorpresa in questo parametro, e il punteggio massimo te lo meriti sicuramente tutto. Sono contenta di aver avuto l’occasione di poter leggere una storia con una simile tematica, che nel complesso trovo sia stata trattata con il dovuto rispetto. Mi rendo conto, inoltre, che il limite di parole ha giocato a tuo sfavore, in questo caso, perché magari avresti fatto ancora meglio avendo più spazio per sviluppare meglio il tema da te prescelto. Comunque, nel complesso, sei stata molto brava.

 

Caratterizzazione: 8/10

La caratterizzazione fa il suo lavoro e lo fa in maniera buona, ma con qualche remora: come ti scrivevo nella Grammatica, molte volte ho avuto la percezione che i dialoghi tra i personaggi fossero un po’ “forzati” e innaturali, probabilmente anche a causa del lessico usato. Alcune frasi sono innaturali (e qui perdonami se calco la mano, ripetendomi), quasi caricaturali, e in questo mi hai convinta leggermente di meno che nel resto.

Nel complesso, comunque, non trovo la situazione disastrosa, tutt’altro: mi è piaciuta l’introspezione della protagonista, le cui riflessioni sono state sicuramente difficoltose da scrivere, e che ben si sposa con l’obbligo che era proprio del tuo pacchetto (il genere introspettivo).

Mi è piaciuto di meno Urlich, che ho trovato caratterizzato “a grandi linee” ovvero senza mai andare nel profondo, ma delineandolo in una maniera che è un po’ approssimativa – principalmente legata allo stereotipo del maschio alpha tipo, che è un tipo di caratterizzazione da esplorare ma che, qui, rimane un po’ un’idea astratta e non si entra mai nel vivo di essa.

 

Gradimento personale: 7.5/10

La storia non mi dispiace, ma c’è davvero un’aria di trascuratezza che secondo me rende parecchio difficoltosa la lettura. I numerosi refusi hanno un po’ pregiudicato la mia idea di quest’originale, che mi ha presa meno di quanto avrebbe potuto se fosse stata una lettura meno inframmezzata da me che dovevo interrompere per segnarmi le cose del parametro di Grammatica e Stile. Mi dispiace perché di base è una storia che reputo valida, ma che comunque non mi ha tenuta con gli occhi incollati allo schermo, in un certo senso non avevo fretta di vedere come sarebbe andata a finire. Tuttavia, ha molti lati positivi, che ho già elencato, cui aggiungo anche il fatto che è sicuramente una storia “che si fa leggere” senza essere troppo schizzinosi.

Non è una storia che finirà nel mio dimenticatoio personale, ma non mi ha nemmeno segnata come avrebbe dovuto. Non lo so, sinceramente non mi hai convinta, nonostante il tentativo molto ambizioso.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il prompt “gelo” è presente nel testo, sebbene in maniera eccessivamente ridondante. Il genere “introspettivo” è molto ben utilizzato.




(2)
 
Il Conte Luna Morta
 
Tot: 39.4/50
 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace molto, s’adatta molto bene all’atmosfera quasi fiabesca (una bella fiaba dell’orrore, detto ovviamente con valenza positiva) che hai voluto donare a questo testo. Inizialmente ero perplessa ma devo dire che, con la conclusione, mi hai convinta. La trovo una scelta valida e coerente con quanto espresso dalla storia, molto bene!

 

Grammatica e stile: 7.90/15 (diviso in 4.15/10 e 3.75/5)

La Grammatica è un po’ traballante, per usare una metafora che apprezzo sempre: la storia, correggimi se sbaglio, sembra quasi essere stata postata senza essere revisionata – o, almeno, così mi fa pensare la mancanza di punti fermi alla fine di molte frasi. Gli errori di punteggiatura sono anche qui i più numerosi, seguiti a ruota da alcune problematiche relative alla consecutio temporum.

Ma andiamo con ordine. Sono presenti due refusi, probabilmente dovuti alla distrazione, che ti elenco qui sotto:

 

Ti ricordo anche qui che non va messo lo spazio prima dei puntini di sospensione. – 0.10 x 4

strappare via . → spazio di troppo

 

fmiglie → famiglie. – 0.10 pt

 

Parliamo della punteggiatura. Ti ricordo anche qui di fare attenzione alle frasi lasciate senza punto fermo alla fine, nello specifico:

 

Leon non mollò la presa → come sopra. – 0.15 pt

era come se fosse morta → idem – 0.15 pt

ma Janet non rise → come sopra. – 0.15 + 0.10 pt per il nome scritto male

dicendo una semplice frase → punto a fine frase. – 0.15 pt

lui era persa → come sopra. – 0.15 pt

con tutta la dolcezza del mondo → manca il punto/due punti – 0.15 pt

ed arrossato tra le mani → punto a fine frase. – 0.15 pt

guancia destra, poi sorrise → come sopra. – 0.15 pt

“Fufufu! Che stolto! Come pensavi d'amarla? L'hai uccisa

«Non è vero! Io l'ho sempre amata e quel che facevo era per dimostrarlo»

E come lo hai dimostrato ingenuo? Fufufu! Le hai logorato l'anima

«Megere! Come m'avete condotto verso la rovina, non verso la felcità»” → i punti a fine frase. – 0.15x4

“bocca

Se non sei più viva Janette mia, nessuno merita d'esserlo” → come sopra. – 0.15 pt

“il dolore pareva ovattato

Ancora, ancora, voglio essere felice” → i punti. – 0.15x2

nei pensieri del loro primogenito → manca il punto a fine frase. – 0.15 pt

 

Ti ricordo anche di fare attenzioni alle virgole prima dei vocativi: “attenta alla sbarra, nonna” ha un significato drammaticamente diverso da “attenta alla sbarra nonna”.

 

di far ciò Janette → è un vocativo, ci va la virgola. – 0.15 pt

lo sapessi già sorellina → come sopra. – 0.15 pt

 

Altri tre casi di punteggiatura posizionata in maniera incorretta:

 

  • Da tempi immemori vi era una tenuta nei pressi di Vecchia Varnikem, non si sa bene quando tale stuttura fu costruita → un errore di battitura, “struttura” (– 0.10 pt) ed è sbagliato il segno d’interpunzione. La seconda preposizione è una specifica della prima, quindi sarebbe stato preferibile usare i due punti. – 0.15 pt

 

  • disse un giorno lui prendendole la mano con dolcezza, non battè ciglio Janette, non si scompose minimamente, ma v'era abituato oramai al gelo della sorella → la prima frase e le due successive sono scollegate, la virgola in questo caso non va bene. Meglio una congiunzione o un punto fermo – 0.15 pt

 

  • che ne avesse bisogno che → qui manca una virgola o una congiunzione, le frasi non sono collegate. – 0.15 pt

 

Un errore di relativamente poco conto, è invece una parola scritta con l’ortografia sbagliata e non per un errore di battitura:

 

confidatrice → questa parola non esiste. Confidente. – 0.25 pt

 

Ho infine riscontrato due problematiche, che ti accennavo in precedenza, relative all’uso corretto dei tempi verbali:

 

  • ed è risaputo come tale colore non promettesse → qui c’è un errore nella consecutio temporum, non puoi parlare al presente in una storia che è interamente narrata al passato. – 0.50 pt

 

  • s'erano convinti che questa s'era → è un’ipotesi. Che questa si fosse – 0.50 pt

 

Infine, ti segnalo un errore a livello di senso:

 

fisionomia corposa → quest’accostamento di parole sfugge dalla mia comprensione. Cioè sono due parole che insieme non hanno proprio senso di stare: immagino, ma giocando con la fantasia, che intendessi definirla imponente? Aspetto chiarimenti, ma nel mentre lo considero come un errore di senso. – 0.75 pt

 

Come puoi vedere, la grammatica è un punto che nelle tue storie si presenta come problematico, e di questo me ne dispiaccio molto: non è assolutamente mia intenzione far vergognare le persone dei propri errori e, ti assicuro, se avessi potuto cambiare la scaletta delle valutazioni a metà dell’opera l’avrei fatto, perché davvero io detesto dare voti così bassi.

Parliamo dello stile, però, e risolleviamo un po’ questa valutazione. Le cose che sinceramente non mi sono piaciute sono pochissime: in linea generale, ho trovato il tuo stile molto semplice ma adeguato al contesto della narrazione, ovvero con un tono generale un po’ “favolistico”. Mi è piaciuto tanto, e sono davvero dispiaciuta nell’avere trovato tutti quei refusi nella parte della valutazione relativa alla grammatica.

Ho riscontrato solamente una ripetizione superflua, che ti segnalo qui di seguito:

 

 

La struttura, tutt'oggi esistente, si presentava all'epoca come una lussuosa struttura → ripetizione. – 0.25 pt

 

Inoltre, devo dire che non sono la più grande fan delle descrizioni inserite a “compito”, cioè messe per forza nella prima parte del testo per presentare i protagonisti. Qui è una forzatura, sembra che tu abbia inserito nella storia un pezzo che non doveva esserci.

Nonostante ciò, ti confermo che il mio giudizio sul tuo stile è comunque assolutamente positivo.

 

Trama: 3/3

La trama funziona molto bene. Il racconto si innesta su una struttura simile alle fiabe, che a me personalmente è piaciuta molto: se il tuo intento era strutturare la narrazione, devo dire che ci sei riuscita con molto onore, quindi complimenti.

 

Originalità: 5/5

Sicuramente è un mio deficit, ma non mi è mai capitato di leggere una storia simile, e devo dire che come primo esperimento sono sicuramente soddisfatta. Ho trovato molti elementi inediti, specie se guardo alla classificazione della storia, che figura tra le storie fantasy (peraltro io valuterei un cambio di categoria in favore dell’introspettivo, se posso suggerire). Secondo me hai fatto davvero un ottimo lavoro.

 

Caratterizzazione: 8.5/10

La caratterizzazione è molto buona, ma in alcuni punti non è propriamente chiaro l’agire di Leon: trovo che la chiarezza sia stata leggermente sacrificata in favore del tono così leggero, quasi proveniente da un’altra epoca. Purtroppo la scusa della maledizione non viene approfondita, quindi molte delle azioni appaiono come non chiare e ingiustificate.

Anche di Janette si comprende relativamente poco, è caratterizzata a grandi linee, ma non in una maniera che potrei giudicare completa. Tuttavia vi è un buon grado di introspezione, peccato per le descrizioni gettate nella storia un po’ senza criterio, che sacrificano introspezione e ritmo narrativo in favore di dettagli non sempre utili.

Comunque, nel complesso hai fatto sicuramente un ottimo lavoro, quindi complimenti.

 

Gradimento personale: 8/10

La storia mi è piaciuta molto e, te lo ripeto ancora una volta, sono davvero dispiaciuta di aver dovuto abbassare così tanto il punteggio in Grammatica, avrei preferito darti un punteggio un po’ più alto di così.

Comunque, trovo che la storia abbia molto potenziale, per quanto macchiata da una certa incuria che – ne sono convinta – ha causato molti degli errori che ti ho segnalato. Spero che al prossimo contest tu possa fare di meglio, perché mi aspetto grandi cose!

Menzione d’onore finale per la caratterizzazione, che ho trovato adeguata al contesto e ben sviluppata. Complimenti!

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

L’avvertimento Violenza è utilizzato correttamente ed inserito in maniera relativamente naturale all’interno del testo. Anche il prompt morte è presente e ben sviluppato.

 

 

(3)
 
La festa degli innamorati
 
Tot: 35/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo non mi fa impazzire, ma ha sicuramente un proprio senso se paragonato con il contenuto della storia, quindi benissimo. Inizialmente lo reputavo anche poco originale (lo pensavo riferito a S. Valentino), invece mi hai sorpresa anche in questo. Brava!

 

Grammatica e Stile: 5/15 (divisi in 1.25/10 e 3.75/5)

Anche in questa terza storia ho trovato diverse problematiche di grammatica davvero importanti, forse ancora di più che nelle precedenti due. In linea generale, se posso darti un consiglio, ti conviene farti affiancare da una beta per un breve periodo, in modo da vedere di volta in volta che tipo di errori commetti e cercare di non farli più.

A differenza delle altre storia, in questa ho trovato davvero tanti errori di battitura, che ti elenco brevemente qui di seguito, specificando che non sono niente di grave e potrebbero essere sistemati con una rilettura più attenta:

 

nelletradizioni → manca lo spazio. – 0.10

concordano su una sola cosa : → non si mette lo spazio prima dei due punti. – 0.10 pt

fra dei vicoli → intendevi da, immagino. – 0.10 pt

in questioni → in questione. – 0.10 pt

e …» → spazio di troppo. – 0.10 pt

a voce … io non capisco» (…) «Vede, spesso faccio determinate cose ma be' … → niente spazio dopo i due punti. – 0.10 x2

 

Anche qui la punteggiatura si rivela essere un tasto un po’ dolente. Anche qui molte frasi, troppe, sono prive del punto fermo alla fine. Ho riscontrato questo problema nella seguente casistica:

 

erano a pochi passi da lei → punto fermo a fine frase. – 0.15 pt

rimirando la ragazza → come sopra. – 0.15 pt

permesso entrò in casa → idem. – 0.15 pt

da pietre azzurre → come sopra. – 0.15 pt

ragazzina infatuata → idem. – 0.15 pt

Shapea più confusa → come sopra. – 0.15 pt

rimuginare dell'altra → punto a fine frase. – 0.15 pt

Shapea la teneva d'occhio → come sopra. Anche nelle tre frasi seguenti. – 0.15 pt x 4

avvicinandosi alla filata → idem, anche nei due dialoghi seguenti. – 0.15 x 3

braccia di Shapea → il punto. – 0.15 pt

 

Altre problematiche con la punteggiatura, sono le seguenti:

 

  • fermii!! → non esistono due punti esclamativi: o ne metti uno o ne usi tre. – 0.15 pt

 

  • Shapea non lasciarmi! → manca la virgola del vocativo. – 0.15 pt

 

 

Vi è poi una parola scritta con l’ortografia sbagliata:

 

infondo → voce del verbo infondere. In fondo va scritto staccato. – 0.25 pt

 

Passiamo a una parte che mi preme particolarmente: i tempi verbali. In questa storia, la situazione è complicata, perché usi due tempi: in linea generale, in una frase x dovresti usare sempre lo stesso tempo verbale. Ciò non si verifica nei seguenti casi:

 

  • era proprio una bella ragazza, non c'è dubbio → non c’era. Non puoi cambiare verbo in corso d’opera. – 0.50 pt
  • Non è ammissibile (…) possa → era (…) potesse – 0.50 pt x2

 

Altri errori di concordanza verbale, sono:

 

cominciarono a fischiarle contro e affibbiandole → o non ci andava la congiunzione o hai sbagliato tempo verbale: è una coordinata, non puoi mettere un gerundio. “Cominciarono a fischiarle contro ed ad affibbiarle” – 0.50 pt

 

Infine ti segnalo delle discordanze tra soggetto e attributo:

 

  • i quali accettavano accondiscendente → qui c’è una discordanza tra soggetto e aggettivo. È “accondiscendenti” – 0.50 pt

 

  • alte figure coperti → qui l’errore è simile. Dovrebbe essere “coperte”, perché è riferito a figure. – 0.50 pt

 

In conclusione, ti segnalo tre errori relativi al senso delle frasi:

 

  • e se scintillanti armature color cianotico → il cianotico non è un colore, la frase risulta alterata nel proprio senso. – 0.75 pt

 

  • con un petto tronfio → il petto non è tronfio, lo può essere un sorriso o un’espressione. – 0.75 pt

 

  • schioccò con violenza la cavallerizza rialzandosi in piedi ma continuando a stringere la mano → cosa schioccò la cavallerizza? Non è chiaro il senso della frase. – 0.75 pt

 

Mi fermo un momento prima di passare allo stile, per dirti che davvero mi dispiace: io non ho mai dato voti così bassi in tutta la mia “carriera” da giudice e ti giuro su quel che vuoi che, se me ne fosse stata data la possibilità, avrei cambiato il metro di giudizio (che purtroppo avevo reso pubblico per trasparenza) in corso d’opera, alzando i punteggi a tutti. So quanto faccia male ricevere punteggi così bassi e, davvero, penso di non sapere bene cosa dire: non voglio sembrarti cattiva – e ovviamente capirò se non vorrai la recensione contenente la valutazione – e spero davvero che tu non te la prenda troppo per l’unico parametro che, purtroppo, è più matematica che altro.

Passiamo allo stile, sperando di sollevare così un po’ gli animi: anche qui hai adottato un punto di vista molto fiabesco, quasi romanzato, e devo dirti che non mi dispiace affatto. In questo senso, ho trovato il lessico sicuramente adeguato, e devo dire che la storia (problemi grammaticali a parte) si legge molto bene.

Unici problemi che ho riscontrato, sono i seguenti:

 

  • da prender piede anche nelle regioni limitrofe. → qui secondo me “prender piede” non è il vocabolo migliore da usare.

 

  • «Non ho chiesto nulla a suo padre, la prego mi faccia l'onore d'essere la mia compagna, prometto d'amarti e rispettarti» → non ha senso nel contesto del racconto: si sono sempre date del tu, perché improvvisamente Shapea le dà del lei?

 

Infine ti segnalo una ripetizione che ti è sfuggita:

 

festa del girasole è una festa → ripetizione. – 0.25 pt

 

Il resto lo trovo molto piacevole e ti rinnovo ancora le mie scuse per il punteggio: purtroppo non mi diverto molto nemmeno io in questi casi, e davvero mi dispiace. Spero ti riscatterai in un prossimo contest!

 

Trama: 3/3

La trama è coerente e si sviluppa in maniera molto lineare, devo dire che anche in questo caso ho apprezzato parecchio. Anche qui prevale un’ambientazione molto fiabesca, quasi con l’alone di leggenda, e devo dire che sono molto soddisfatta di questa tua proposta. Brava!

 

Originalità: 5/5

La storia contiene una propria spiccata originalità che, te lo dico, personalmente non mi dispiace affatto. Se ne leggono tante, di storie che cercano di spiegare l’origine di una “festa degli innamorati”, ma devo dire che non capita spesso di trovarvi un risvolto FemSlash, che sinceramente ho gradito veramente tanto, ti sei mostrata molto attenta a una tematica molto attuale. Bravissima, sono soddisfatta anche in questo parametro.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10

La caratterizzazione è molto buona. Tuttavia anche qui, come ti avevo accennato per la storia precedente, avviso un po’ la stessa problematica: il tono fiabesco della storia tende un po’ a mascherare l’introspezione dei personaggi, che risultano un po’ piatti e con poco spessore. Tuttavia non ti ho voluta penalizzare in maniera eccessiva per questo problema, che purtroppo viene da sé una volta compreso il tipo di stile che hai scelto di adottare (basti pensare alle principesse Disney, per fare un esempio semplice).

Mi è molto piaciuta la descrizione di Shapea, che è un personaggio veramente eclettico e interessante, si presterebbe molto bene a un ipotetico sequel di questa storia. Fossi in te valuterei di scrivere nuovamente su questi personaggi!

Merkel, invece, è un po’ più piatta, ha meno lati da esplorare – cosa che, appunto attribuisco in gran parte alla questione del genere della storia – ma si rivela comunque una figura interessata, sebbene un po’ stereotipata.

 

Gradimento personale: 7/10

La storia nel complesso mi è piaciuta molto. Principalmente due cose hanno un po’ turbato la mia lettura, e sono ovviamente la grammatica un po’ traballante e la caratterizzazione che, in alcuni punti, non mi ha convinta troppo (specie se faccio mentalmente il paragone con le due storie precedenti).

Comunque, in linea di massima – posto che non voglio fare il riassunto di quanto detto precedente – trovo che il tuo lavoro sia buono e degno di esser letto. Complimenti!

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il prompt girasole è stato usato molto bene, e anche il genere sentimentale è presente e ben utilizzato.

 


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06/05/2021 10:11
 
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Decima classificata

Cris297/Arwen297

Media: 42.01
 
Tot (1): 43.05/50
 
Tot (2): 40.9/50
 
Tot (3): 42.10/50

 

(1)
 
La promessa e la conchiglia:
 
Tot: 43.05/50
 

 

Titolo: 1.5/2

Il titolo non mi fa impazzire. Partiamo dal presupposto che sono letteralmente impazzita per capire se dovessi giudicare “Promesse e conchiglie” o “La promessa e la conchiglia”, scegliendo infine il secondo in quanto quello riportato sul testo, devo dire che entrambe le scelte non mi fanno urlare al miracolo. Accosti le due tematiche portanti del racconto in maniera inerente al testo, ma senza guizzi di originalità. Nel complesso, un titolo che sicuramente non colpisce, ma che conquista piano piano con la coerenza nei riguardi del testo.

 

Grammatica e Stile: 12.05/15 (diviso in 8.55/10 e 3.5/5)

La Grammatica presenta qualche problematica sparsa, accentuata dal fatto che la storia è comunque breve, quindi si rivela semplice “inciampare”, come mi piace dire, in eventuali refusi. Parto da un presupposto molto semplice, che è il fatto che i refusi ci sono ma non sono nemmeno troppi. Mi sembra però giusto segnalarteli.

In primo luogo, ho riscontrato in generale qualche problema relativo alla punteggiatura; ricollegandomi allo stile, volevo anticipare il fatto che essa spesso non è messa in maniera sbagliata, ma poco funzionale. Vi sono periodi molto lunghi, da esempio, dove si perde foneticamente il punto dove dovrebbe cadere l’accento nel significato della frase.

Tornando alla grammatica, ti vado a segnalare i tre errori di punteggiatura che ho riscontrato all’interno del testo (con relative spiegazioni):

 

  • Avevo bisogno di rimanere da sola, senza nessuno intorno, da quando non ci sei più, il tempo che mi ritaglio in completa solitudine senza avere amici, i nostri amici, intorno è sempre più lungo e frequente. → qui c’è un problema con la punteggiatura. Il periodo è troppo lungo e pieno di virgole, che non spezzano la frase in corrispondenza del leggero cambio di argomento. La frase 1 “Avevo bisogno di rimanere da sola, senza nessuno intorno, da quando non ci sei più” è slegata dalla frase 2 “il tempo che mi ritaglio in completa solitudine senza avere amici, i nostri amici, intorno è sempre più lungo e frequente”. Potevi unirle con i due punti o separarle con il punto fermo, così la frase è confusionaria e non si comprende l’intenzione del testo. – 0.15 pt

 

  • combattere eri tu Chiara. → manca la virgola prima del vocativo. – 0.15

 

  • occhi nonostante sapesse il suo destino, per non dare un ulteriore dolore a chi ti circondava e alle persone che amavi sei sempre stata tu. → manca una virgola per separare l’incidentale dalla principale. – 0.15 pt

 

Altre due problematiche che ho riscontrato sono, nell’ordine, una parola scritta con un’ortografia che è erronea:

 

infondo → così vuol dire infondere. Va scritto “in fondo” – 0.25

 

E una frase con un problema a livello di senso, che anche qui ti lascio di seguito:

 

completavano e che bilanciavano l’altro → la frase è monca. Forse intendevi “l’un l’altro”? – 0.75

 

Per il resto, non ho riscontrato errori di sorta. Il tuo stile è chiaro e semplicemente leggibile, sebbene a volte macchiato di alcune ridondanze (a mio parere) superflue: giochi tanto, forse troppo, sui concetti ripetuti – e il risultato è un appesantimento generale della lettura che non sempre è funzionale ad evidenziare i concetti chiave. Ti riporto alcuni esempi:

 

  • senza paura di chi mi circonda o del pensiero della gente. → sono due concetti molto simili, il tutto è un po’ ridondante.

 

  • fino a quasi farmi male con i granelli di sabbia.

Fino a quasi farmi male → ripetizione. – 0.25 pt

 

  • Guardo la conchiglia.

La conchiglia → ripetizione. – 0.25 pt

 

Nel complesso, comunque, la storia si legge in maniera molto scorrevole e sinceramente il tuo stile non mi è dispiaciuto. Per queste imprecisioni, perché in linea generale è uno stile piacevole: ottima scelta l’idea della prima persona, che in questo caso ben si coniuga alla linea introspettiva che il racconto segue.

 

Trama: 3/3

La trama, in linea generale, è semplice ma funziona – l’intreccio vira sull’introspettivo, dunque il lettore non si aspetta (non può) grossi colpi di scena, e il tutto scivola via con molta semplicità e amarezza, da parte della protagonista.

Il lungo racconto della protagonista si svolge con chiarezza disarmante e, in questo, io personalmente la trovo una storia che funziona.

 

Originalità: 3.5/5

Di storie sul cancro ne ho lette parecchie, a partire dal romanzo di Green che andava tanto in voga quando ero giovane e piena di belle speranze. Nel complesso, né male né bene: non è una storia malvagia, l’elemento della conchiglia è molto carino, ma non mi fa nemmeno pensare che sia qualcosa che non ho mai letto in vita mia.

Il dolore della protagonista non è scontato, ma  non è nemmeno inedito, tutta la storia è avvolta da una sensazione di “già scritto”. Nel complesso, sicuramente c’è un tocco di personalità (specie nel mare e nella conchiglia), ma comunque anche qui non riesco proprio a staccarmi dalla sensazione di stare rileggendo qualcosa di trito e ritrito nel panorama della scrittura amatoriale e non.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Questo è uno di quei casi in cui elogio – più che volentieri – la scelta della prima persona singolare come voce narrante: ti ha permesso di entrare nella testa del personaggio al meglio, delineandone alla perfezione lo stato d’animo. Seppur sia relegata a voce narrante, perché il racconto non è una narrazione di coppia ma di un’assenza, la protagonista è ed è quell’assenza di Chiara che si fa sempre più pressante.

In questo senso, ho davvero poco da dire e spero che mi scuserai se sarò molto breve, ma trovo che il lavoro da te svolto sia assolutamente ineccepibile e rispecchi, peraltro, il senso della raccolta, ovvero “In assenza di te”. Bravissima!

 

Gradimento personale: 8/10

La storia mi è piaciuta, ma non mi ha coinvolta/commossa come una storia simile dovrebbe fare. La trovo una storia carina ma, personalmente, temo finisca un po’ qui: non è una storia che mi ha stupita, lasciandomi chissà che impressione addosso, ma nel complesso è sicuramente gradevole e “si fa leggere”. A questo punto, sono però curiosa di leggere come svilupperai il tema dell’assenza anche nelle ultime due storie, senza sembrare noiosa e ridondante. Ti rimando più giù per ulteriori aggiornamenti.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere è usato correttamente, e anche il prompt è molto presente all’interno della storia, brava!


 

(2)
 
Ultimo Natale
 
Tot: 40.9/50
 
 

Titolo: 2/2

Il titolo non mi fa impazzire, anche qui lo trovo tendenzialmente banale – tuttavia ha quella malinconia riflessa che mi aspetto di trovare da una storia simile, quindi direi bene. Non è un concetto sbagliato, anzi, riflette pienamente lo spirito della storia.

 

Grammatica e stile: 12.4/15 (divisi in 8.4/10 e 4/5)

La Grammatica nel complesso è corretta, ma sinceramente l’ho trovata sporcata in alcuni punti da alcuni refusi che devono esserti sfuggiti durante una revisione. Per prima cosa, ti segnalo due piccoli errori di battitura:

 

Andra → manca l’accento. – 0.10 pt

si → manca l’accento. – 0.10 pt

 

Per quanto riguarda la punteggiatura, ti segnalo invece solamente un caso di virgola mancante, che è questo qui:

 

io Ale → è un vocativo, manca la virgola. – 0.15 pt

 

Infine, di errori più “gravi” ve ne sono solamente due, uno di concordanza verbale e uno di senso della frase, che ti riporto di seguito:

 

  • dovevamo andare a convivere se non ti fosse stato diagnosticato → qui c’è un errore di concordanza. “Saremmo dovute andare (…) se” oppure “dovevamo andare a convivere prima che ti”. – 0.50 pt

 

  • Mi guardi fissa negli occhi mentre e poi abbassi lo sguardo → qui hai omesso qualcosa, perché la frase è monca. Immagino fosse mentre parli/lo dici? Comunque, il senso ne risulta alterato. – 0.75 pt

 

Per quanto riguarda lo stile, concordo con la me stessa della valutazione precedente: il tuo stile è semplice e fluido e ben s’accorda alla prima persona singolare, che anche in questo caso è usata molto bene.

Una nota stonata è la ripetizione, un po’ ossessiva, di quel tu/tuo che ritorna spessissimo in tutto il testo e rende farraginosa la lettura.

Infine, ti segnalo due ripetizioni che non credo siano volontarie che ho riscontrato durante l’analisi del testo:

 

  1. Con te io sono felice, mi hai resa felice → ripetizione un po’ eccessiva, non mi fa impazzire. – 0.25 pt

 

  1. al tuo viso ad accarezzarti le guance e avvicino il mio viso → ripetizione. – 0.25 pt

 

Credo sia tutto. Nel complesso, sicuramente un buon lavoro.

 

Trama: 1.5/3

Faccio due doverose premesse, cercando di spiegare come mai io mi sia spinta così in là dal dare un voto basso in questo parametro.

Premessa (1): io non ho assolutamente niente contro le Lemon/PWP o con le scene a rating rosso, anzi personalmente se ben scritte mi piacciono anche.

Premessa (2): credo fermamente che la trama di una storia del genere debba mai peccare di verosimiglianza, fatto che qui personalmente è accaduto. Ma mi spiego.

Di per sé, l’idea è anche carina – a chi è che non farebbe tenerezza il primo Natale a casa di una chemioterapica?

Fin qui, l’idea mi convinceva anche (sebbene io solitamente sia scettica sul buon utilizzo di questi temi), ma è stata la seconda parte del racconto che personalmente. Mi ha fatta storcere il naso e nemmeno poco. Ribadendo ancora una volta che lungi da me criticare la scelta di scrivere di sesso, a me questa scena lemon/lime messa qui non è piaciuta e, se posso usare delle parole un po’ pesanti, l’ho trovata sul limite del cattivo gusto.

Non ci ho visto niente di romantico, cosa che immagino fosse un po’ l’intento della storia, perché continuavo a pensare: è appena uscita dall’ospedale, va bene la speranza e la forza di volontà, ma fisicamente come può farcela?

Personalmente ho a che fare con malati di cancro in famiglia, e quindi mi risulta molto difficile coniugare l’informazione “Chiara sta morendo ed è sotto chemio” con “Chiara fa sesso con Alessia”. Questa secondo me è un’incoerenza nella trama un po’ pesante, e te lo dico già ora, ha influito molto nel mio gradimento personale.

 

Originalità: 4/5

Mi ricollego con quanto ti ho detto nella storia precedente: a me questa storia ricorda molto dei topoi letterari che conosco molto bene, quindi di base non mi sorprende più di tanto. È, a suo modo, una lettura piacevole, ma sicuramente non ha quell’effetto “wow” che ho provato con altre storie presentate a questo contest. Nel complesso, comunque l’idea dell’ultimo Natale è molto carina e malinconica.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Anche in questo caso, la scelta della prima persona singolare si mostra sicuramente adeguata e funzionale al contesto – sebbene, e qui l’ho sentito di più che nella prima storia, tenda molto ad appiattire i sentimenti di Chiara, che passano in ultimo piano (ma ho supposto fosse intenzionale).

I pensieri di Alessia sono chiari e distinti, ben amalgamati al testo, e nel complesso li ho trovati fluidi e scorrevoli. L’introspezione è molto buona, si sente che hai lavorato bene questo personaggio, che l’hai costruito nel suo dolore.

 

Gradimento personale: 6/10

Allora. Cerco di mantenermi calma e neutra, anche se ti confesso che stiamo parlando di un argomento che mi sta particolarmente a cuore: io credo fermamente che il cancro, a differenza di quanto diversi romanzi moderni hanno insegnato, vada trattato con i guanti perché è una realtà vicina a troppe persone per essere sottovalutata. Va bene scriverci sopra, perché tutto è materia di scrittura, ma penso che vada fatto con la dovuta dose di realismo. In particolare, rifletterei su due punti in particolare:

 

  • Chiara, in questa storia, c’è ma non esiste: viene dipinta come piena di luminosa speranza. Ma non si sa se sta male, soffre, avrà la nausea, dolori articolari e tutte quelle belle cose che un ricovero ospedaliero comporta? Alessia se ne prende cura in qualche modo? Io me ne rendo conto che c’era un limite di parole, ma ho trovato il punto di vista di Alessia tendenzialmente egoistico, e non da un punto di vista di caratterizzazione (dove sarebbe sicuramente stato un pregio) ma di narrazione, perché ha privato il lettore di qualcosa.

 

  • La scena di sesso: io lo ripeto brevemente, per me è stata davvero superflua, gratuita ed è al limite dell’irreale. Non voglio ripetermi ma, come ti dicevo poc’anzi, a me personalmente non è piaciuta per niente.

 

I punti positivi della storia ci sono, ovviamente: è scritta abbastanza bene, si fa leggere, la scena di sesso non è volgare. Ma per quanto mi riguarda non riesco a passare sopra a quanto detto.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere e il prompt sono ugualmente presenti all’interno della storia.


 

(3)
 
Vai avanti e vivi
 
Tot: 42.10/50
 

 

Titolo: 2/2

Titolo molto carino e, nel complesso, azzeccato: il senso è familiare al lettore, che intuisce il messaggio a partire dalle due OS precedenti, e ha una sua poeticità molto delicata che ben s’accompagna con il contenuto che rappresenta. Molto bene.

 

Grammatica e Stile: 10.10/15 (divisi in 6.35/10 e 3.75/5)

A quest’ultimo giro, ho trovato la Grammatica abbastanza traballante: per scrupolo, ho controllato la data di pubblicazione e mi son resa conto di come tu abbia consegnato l’ultimo giorno. Suppongo, quindi, che non ti sia rimasto il tempo di controllare accuratamente il testo, e di questo mi dispiaccio. Allora. Ci sono due piccoli errori di battitura, che ti lascio qui di seguito:

 

Si → ci vuole l’accento. – 0.10 pt

 

e vedere → hai messo la congiunzione al posto della è. – 0.10 pt

 

La punteggiatura, invece, nel complesso va bene. Siccome è la terza volta che ti segnalo questo errore in tre storie diverse, ti ricordo che in caso di vocativo va messa la virgola prima del nome proprio, perché “Via Garibaldi” è diverso da “Via, Garibaldi”.

Le problematiche relative all’interpunzione che ho riscontrato sono le seguenti:

 

a causa della luce ancora diurna il mio sguardo ne è attratto, la mia mente altrettanto e sento il vento alzarsi velocemente come mosso da un’energia sconosciuta. → qui manca un segno di interpunzione, penso un punto fermo, che separi la frase che finisce con “diurna” dalla successiva. – 0.15 pt

 

Sono io Alessia → vocativo. – 0.15 pt

Fa male Chiara → vocativo. – 0.15 pt

 

Ho poi trovato una parola scritta in maniera erronea:

 

sfregiarsi di una nuova scoperta → fregiarsi. – 0.25 pt

 

Chiudo infine, con due errori. Alcuni relativi ai tempi verbali, che ho trovato stranamente numerosi rispetto alle precedenti due storie, e un errore di senso. In questa storia ci sono un po’ di problematiche a livello di consecutio temporum, e purtroppo è evidente. I tempi sono accordati male tra di loro, spesso cambi tempo verbale a metà e si sente anche solamente a una prima lettura.

Ti riporto i casi che ho riscontrato:

 

  • Mi sento improvvisamente a disagio, come se dovesse accadere qualcosa da un momento all’altro e io non riuscissi a capire se questo evento possa essere negativo o positivo. → è un’ipotetica, ci andrebbe il “potrebbe”. – 0.50 pt

 

  • che qualcosa non quadra → non quadri, di nuovo parliamo di periodo ipotetico. – 0.50 pt

 

  • non lascerai andare il dolore che ti tiene legata a me, finché non torni → hai scritto la frase in due tempi verbali diversi. Finché non tornerai – 0.50 pt

 

  • vorrei tu faccia → per quanto possa suonare bene in alcuni contesti, qui è un errore. – 0.50 pt

 

Per quanto riguarda l’errore di senso, esso concerne un verbo omesso in una frase dove invece era necessario che ci fosse. L’esempio è questo qui:

 

Non so quanto tempo è trascorso da quando mi sono immersa nei ricordi, per quanto belli soprattutto dolorosi → in questo caso, l’omissione del verbo non funziona, perché la frase risulta essere priva di significato. “che erano, per quanto belli, soprattutto dolorosi”. – 0.75 pt

 

Per quanto riguarda lo stile, sottoscrivo pienamente quanto detto in precedenza, con una piccola pecca in più: in questo caso, secondo me il passare dall’impersonale al “tu” rivolto a Chiara ha reso meno fluida la lettura, creando confusione nel lettore, cioè in me. Per il resto, mi limito a condividere quanto ho detto precedentemente.

Ti segnalo, prima di chiudere, solamente una ripetizione:

 

Un incubo forse? Sto forse dormendo? → la ripetizione del forse è superflua. – 0.25

 

Per il resto, un buon lavoro.

 

Trama: 3/3

A livello di trama, devo dire che mi hai convinta – visto l’andazzo della raccolta, ero un po’ scettica riguardo l’elemento del sovrannaturale, che invece secondo me hai gestito un sacco bene.

L’intreccio è semplice, ma emotivo e carico di pathos. Nel complesso, quindi, trovo che a questo giro tu abbia fatto un ottimo lavoro.

 

Originalità: 4/5

Il dialogo con i morti è qualcosa che abbiamo visto in tutte le salse – a partire da, tanto per fare un esempio con cui mi trovo a mio agio, Harry Potter – e che quindi non mi sento di poterti dire di aver trovato 100% originale. Tuttavia l’hai reso in un modo che, a me, è parso abbastanza inusuale e per questo ti faccio i miei complimenti. Hai dato un finale inaspettato a questa raccolta, ma comunque coerente con quanto scritto in precedenza.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Nel complesso, anche qui Alessia è ben caratterizzata (complice, come sempre, l’uso della prima persona): i suoi pensieri sono ben distinti e conducono molto bene il filo della trama, senza mai renderlo eccessivamente pesante o confuso. Molto bella la descrizione dell’avvenimento paranormale, che per quanto giustamente inverosimile è stato inserito tra i suoi pensieri con naturalezza. Le interazioni con Chiara non mi sono sembrate forzate, semmai comunque caratterizzate da quella distanza che deve esserci tra vita e morte.

 

Gradimento personale: 8/10

La storia mi è piaciuta ma, sinceramente, mi ha lasciata abbastanza insoddisfatta: il messaggio che c’è dietro è molto bello, ma non mi ha segnata, nel complesso mi ha lasciato addosso un’impressione abbastanza superficiale. La trovo una bella storia, ma non mi ha stupita per originalità e, se devo essere sincera, sono rimasta un po’ impressionata dalla quantità di refusi che ho trovato, che ovviamente hanno inciso sulla scorrevolezza del testo.

Nel complesso, una storia valida, per fare un paragone un po’ spicciolo mi è piaciuta meno della prima di questa serie, l’ho trovata un po’ “fuori dal coro” rispetto alla serie, che è stata un’arma a doppio taglio – nell’originalità ti ha fatta guadagnare punti, ma se penso globalmente alla raccolta, un po’ storco il naso.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere sovrannaturale è presente, il prompt fantasma è correttamente usato.


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Post: 2.943
Giudice*****
06/05/2021 10:13
 
Quota


Nona classificata

Soul Mancini
 
Media: 43.78
 
Tot (1): 44.35/50
 
Tot (2): 44.75/50
 
Tot (3): 42.25/50
 
 

 

(1)
 
There’s another round for you
 
Tot: 44.35/50
 

 

Titolo: 2/2

Il titolo, personalmente, non mi piace particolarmente. Mi viene abbastanza facile ricollegarlo al testo, ma secondo me di base potevi fare una scelta migliore: ha un concetto di fondo che, secondo me, è troppo profondo per il testo che anticipa – che è più sul leggero andante, o almeno io l’ho interpretato così. In ogni modo, non ti ho penalizzata per questo, dato che sono mie impressioni e in tutta onestà non posso dire che il titolo non rispecchi la storia: te le ho comunque riportate, per una questione di trasparenza.

 

Grammatica e stile: 12.35/15 (diviso in 9.35/10 e 3/5)

La Grammatica, nel complesso, è eccellente: in tutto il testo ho riscontrato solamente due errori, che ti segnalo immediatamente. Il primo è una virgola mancante, ovvero:

 

Quella stessa folla che all’inizio gli faceva così paura, si era rivelata la sua salvezza. → qui manca una virgola che separi la relativa dalla principale: “Quella stessa folla, che” – 0.15 pt

 

Mentre il secondo è un errore di concordanza tra generi, che è il seguente:

 

la birra fresca che stava bevendo era riuscito → qui c’è un errore di concordanza, perché riuscito è riferito a birra, quindi va al femminile. – 0.50 pt

 

Per quanto riguarda il resto, non ho riscontrato ulteriori problematiche: il testo è molto curato, è un peccato aver dovuto sottrarre dei punti per quei pochi errori, sono davvero dispiaciutissima.

Parliamo invece di stile. Sinceramente, a questo giro, mi sei piaciuta meno del solito: il testo è pieno di ripetizioni che sono tante, tantissime. Personalmente io non sono contro le ripetizioni e tendo solamente raramente a penalizzarle (metodo che ho adottato anche in questo caso, come vedrai), ma qui secondo me si è sfiorato l’eccessivo. Ti faccio un esempio.

Sul finire del primo paragrafo, comprendo che la ripetizione del “lui” fosse voluta, ma crea un effetto che secondo me è eccessivamente cantilenante e appesantisce inutilmente la lettura che, di per sé, è molto semplice. Appunto, secondo me queste ripetizioni tendono ad appesantire inutilmente uno stile che è piacevole perché è semplice, snaturandolo.

Ti segnalo qui di sotto le uniche due ripetizioni che ho penalizzato:

 

  • Il futuro – il suo stesso destino – era tutto nelle sue mani.

E quel futuro → qui la ripetizione è davvero superflua. Te le ho lasciate stare tutte fino a questo momento, perché penso siano caratterizzanti in questa fanfiction, ma questa qui personalmente la toglierei, specie perché poi lo ripeti una terza volta un rigo sotto. – 0.25 pt

 

  • salito sul palco con loro, ma stavolta non aveva paura.

Non riusciva a credere che quella magia che avevano creato e che continuavano a creare ogni volta che salivano su un palco → non apprezzo particolarmente questa ripetizione del “salivano su un palco/salire su un palco” – 0.25 pt

 

Un’ultima cosa che ti segnalo, che è una minuzia ma che ci tengo comunque a farti presente, è la seguente: non condivido pienamente l’utilizzo di “stavolta”, che è secondo me un linguaggio eccessivamente colloquiale per una fanfiction scritta in terza persona (magari, in una prima persona avrei preferito sicuramente).

Nel complesso, hai fatto comunque un buon lavoro, anche se ti ho trovata leggermente meno incisiva del solito. Comunque, brava.

 

Trama: 3/3

La trama, a mio parere, funziona molto bene: il concetto che hai usato è semplice e lineare, ma trovo che abbia comunque un suo perché. Non hai mostrato un intreccio chissà quanto complicato, e io personalmente ne ho molto apprezzato la semplicità con cui hai comunicato questa storia bipartita in due momenti. A livello di trama, forse è una delle tue storie che ho apprezzato di più a livello di struttura, brava.

 

Originalità: 4.5/5

La storia nel complesso è, per mia ignoranza, originale: ma per colpa tua e di altre partecipanti, sto cominciando a documentarmi per poter essere ancora più molesta, e allora ti dico che sicuramente la storia ha una sua originalità – ma che il concetto di ansia da prestazione, che è come hai declinato il prompt “paura” (ottima idea, tra le altre cose), l’ho sicuramente già sentito. Ora, ironie a parte che spero ti abbiano strappato un sorriso, a me nel complesso sei piaciuta: ho trovato la storia moderatamente originale, nonostante la sensazione di già visto – non te lo scrivo in francese perché dopo due ore di lezione, se vedo altro francese mi arrabbio – è comunque un tentativo validissimo.

Brava.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Qui, secondo me (e preparati, sto per usare un termine da giovane), hai spaccato: mi è piaciuto molto come ti sei concentrata solo su un personaggio, e non la solita pletora di persone che solitamente trovo nelle tue storie. Approfondendo Dave, hai inavvertitamente dato dettagli sugli altri personaggi citati, ma senza farli intervenire nel racconto: ciò ha permesso di non minare l’introspezione del protagonista, oltre che di non sviluppare caratterizzazioni superficiali di personaggi secondari, e questa cosa l’ho apprezzata molto.

L’ansia di Dave nella prima parte della storia è molto vivida, quasi tangibile, ed è anche la parte del racconto che ho preferito – l’ho trovata molto tridimensionale, ben approfondita, e in linea con il genere del pacchetto che hai scelto.

La seconda parte mi è piaciuta leggermente di meno perché, visto e considerato che c’è un intervallo tra le due, mi aspettavo un’evoluzione più approfondita del personaggio, del come ha fatto a superare le difficoltà presentate nel primo paragrafo. In un certo senso, se mi passi un termine un po’ forte (e che vorrei smussare, quindi prendilo in senso molto lato), la conclusione mi è sembrata un po’ frettolosa. Comunque, nel complesso sei stata davvero molto brava.

 

Gradimento personale: 8/10

Nel complesso, una delle tue storie che ho preferito. Ma, in questo parametro, non posso solo dire “okay, bella” e dare dieci a tutti, ma devo anche fare una somma generale di quanto ho detto in precedenza. La storia, a mio parere, è bella ma con qualche difetto di forma che impedisce di apprezzarla al 100%: secondo me, con una bella revisione per quanto riguarda lo stile, già il voto salirebbe vertiginosamente.

Prima di chiudere, dato che penso di aver detto tutto nei parametri precedenti, faccio una piccola menzione d’onore per la conclusione, che mi è piaciuta tanto. Molto bene!

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere introspettivo è dominante nel racconto. Il prompt paura è presente e ben declinato in tutta la lettura.


 

(2)
 
Telefono senza fili
 
Tot: 44.75/50
 

 

Titolo: 2/2

Il titolo è geniale. E la chiudo qui, con la massima semplicità possibile, perché davvero non c’è altro da dire. Mi è piaciuto moltissimo, sia perché è un concetto un po’ “bambinesco” e che quindi ben si adatta a una Kid!Fic, sia perché rispecchia pienamente il contenuto del testo che anticipa. Molto bene.

 

Grammatica e stile: 13.25/15 (divisi in 10/10 e 3.25/5)

La Grammatica, a questo giro, è perfetta: non ho riscontrato la presenza di errori grammaticali e/o refusi di alcun tipo. Nel complesso, la storia è molto curata e me ne sono sorpresa, non perché le tue storie non lo siano (al contrario, generalmente lo sono sempre), ma considerato che è molto più lunga della precedente. Comunque, tutto ciò per dire che hai fatto sicuramente un lavoro a dir poco eccellente.
Parliamo ora dello stile, su cui ho qualche perplessità in più: idealmente, potrei dividere stilisticamente questa storia in due parti. E, te lo confesso, per attribuirti un voto ho fatto una media tra queste due parti, cui poi ho sottratto i punti relativi a una ripetizione di troppo.

Per quanto riguarda la prima parte, essa è quella relativa ai dialoghi adulto-bambino, che mi sono piaciuti molto poco, detto con la massima sincerità possibile: trovo i dialoghi tra la maestra e i suoi alunni leggermente irreali e, nel momento del dettato, la risposta di Dom alla maestra la trovo tendenzialmente poco probabile, cioè l’avrei ben vista su un preadolescente/adolescente, ma mi lascia un attimo più perplessa riguardo a un bambino più piccolo. D’altronde, è pure vero che non è semplice scrivere kid-fic (io personalmente non penso lo farò mai), quindi non voglio nemmeno sembrarti molto dura. Infatti, la seconda parte della storia, quella relativa alle interazioni tra bambini l’ho sinceramente trovata più convincente e reale della prima.

Ultimo appunto: fai attenzione a non cadere in un linguaggio eccessivamente colloquiale nella narrazione, perché rischi che si uniformi troppo al parlato dei bambini, non marcando alcuna differenza tra la narrazione (che è in terza persona) e i dialoghi. Anche questo, ovviamente, è stato calcolato ai fini della valutazione.

Infine ti segnalo una piccola ripetizione, prima di dimenticarmene:

 

ma se lei aveva deciso di sgridarli in quel modo la situazione doveva essere seria. Non era da lei. → qui c’è una ripetizione del pronome che è un po’ fastidiosa, ti consiglio di ometterlo nella prima frase. – 0.25 pt

 

In conclusione, ti faccio i miei complimenti: hai organizzato molto bene questa storia, che ti dico con sicurezza essermi piaciuta molto.

 

Trama: 3/3

La trama è semplice, ma nel complesso viene sviluppata davvero molto bene: mi è piaciuto molto il gioco dell’equivoco, che è un classico di cui leggo sempre con grande piacere. Di base, questa storia ha tutto: una situazione di partenza, un intreccio che si va via via sciogliendo e, infine, una conclusione inevitabile. Molto bene.

 

Originalità: 3.5/5

La storia è sicuramente carina, adorabile, ma secondo me non brilla di originalità: il tema del “telefono senza fili” è qualcosa che viene sviluppato in moltissime commedie (e in un video di Willwoosh della mia adolescenza che è tipo indelebile nella mia mente), quindi mi dispiace sinceramente non poterti premiare – non troppo – per una sorpresa che, leggendo la storia, non ho provato. Ciò non toglie nulla al valore della storia ma, se dobbiamo parlare di originalità, io sinceramente ve ne ho trovata relativamente poca.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Qui mi ricollego a quando ti dicevo che la storia, per quanto mi riguarda, è come se fosse tematicamente divisa in due parti, ovvero interazioni adulti-bambini e bambini-bambini. In questo senso, la caratterizzazione della maestra è la parte di questo parametro che mi ha convinta di meno, poiché mi è sembrata forzata nelle sue interazioni con i bambini e dunque poco naturale nei suoi dialoghi.

Ma parliamo del resto. I personaggi sono tanti e, in un certo senso, avevo paura si cadesse nel solito meccanismo che regolarmente non apprezzo ogni volta che mi trovo a giudicare le tue storie, ovvero quello della quantità che precede la qualità. Qui, te lo dico con una contentezza che non è descrivibile, non è successo: i personaggi sono tanti, ma sono tutti approfonditi a dovere, e di questo sono davvero contenta.

Le relazioni tra i bambini sono chiare e ben definite, e ognuno di essi ha una sorta di tratto distintivo che permette al lettore – specie a me che non conosco i personaggi – di identificarli con chiarezza e di distinguerli gli uni dagli altri. Il loro agire, nel contesto del “lo sai tenere un segreto”, è assolutamente credibile e ben strutturato, un espediente narrativo che hai usato con molta maestria. Hai fatto un lavoro davvero eccellente, bravissima!

 

Gradimento personale: 9/10

Questa storia mi è piaciuta veramente moltissimo. È stata semplice e leggera da leggere, una vera e propria ventata d’aria fresca dopo una mattinata pesantissima! L’ho apprezzata veramente tanto, dal titolo passando per la trama e concludendo con la caratterizzazione.

Unico neo, il fatto che io non condivida pienamente la caratterizzazione della maestra – ma, per quanto mi riguarda, la proposta che mi hai… proposto? È davvero eccellente e merita di essere letta da quante più persone possibili.

Davvero molto bella, Soul, trovo che per quanto riguarda questo contest tu abbia davvero alzato molto il livello, magari complice il fatto che si tratti di storie inedite. Complimenti.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il pacchetto è sicuramente utilizzato a dovere: il genere Kid!Fic è presente ed è il fulcro della storia, mentre anche il prompt “segreto” fa da padrone nella narrazione.


 

(3)
 
Quella scintilla nei suoi occhi
 
Tot: 42.25/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo è molto carino, devo dire che mi convince, anche per via del forte rimando che ha con il testo. Ha una sua poeticità che reputo graziosa, direi che non potevi fare una scelta migliore.

 

Grammatica e stile: 12.25/15 (diviso in 9.25/10 e 3/5)

La Grammatica è perfetta: nonostante la lunghezza del testo non ho trovato errori di sorta, quindi molto bene. Ti segnalo solamente una frase il cui senso, a causa di un’omissione, risulta alterato e che quindi ha causato una lieve detrazione di punteggio:

 

non solo perché il mio migliore amico aveva i voti più alti della classe, semplicemente io → la frase è incompleta. Non sono non si accorda con semplicemente, credo manchi un “ma perché” o qualcosa di simile. Devo considerarlo un errore di senso. – 0.75 pt

 

Per il resto, non mi pare di aver visto altri errori e/o refusi di sorta, quindi direi che tutto sommato è andata molto bene.

Parliamo di stile. Prima di addentrarmi in un qualsivoglia commento, vorrei fare una piccola riflessione, che ho maturato dopo questa maratona di tue storie: secondo me, dovresti privilegiare la terza persona alla prima, perché davvero io noto una differenza che è assolutamente abissale. Vedo molta più ingenuità, nel tuo uso della prima persona, come se il tuo stile fosse ancora in via di sviluppo (cosa che è vera per ogni autore, in una certa misura, dato che siamo tutti in corso di sviluppo per tipo tutta la vita) e non avesse raggiunto una propria compiutezza – cosa che, sinceramente, ravviso molto di meno nella terza persona.

Detto ciò, il tuo stile in questa storia non mi dispiace, ma non lascia il segno: in molti punti è quasi una cronaca di azioni dei personaggi, non c’è troppa introspezione – nonostante la prima persona, i pensieri del protagonista sono quasi ripetitivi, e non permettono di conoscerlo troppo a fondo.

Non lo so, cara, nel complesso da questo punto di vista non mi hai convinta troppo, te lo dico con la massima onestà.

 

Trama: 3/3

Trama semplice, ma onesta: si basa su un presupposto che è essenzialmente semplice, ma devo dire che si sviluppa bene. C’è un inizio, un colpo di scena e un finale che rimane aperto – in questo senso, sebbene l’intreccio non sia di fondo particolarmente complesso, riesci comunque a far leggere questa storia senza troppi ripensamenti.

 

Originalità: 3/5

Hai scelto di sviluppare uno dei topoi tipici delle fanfictions e lo hai fatto degnamente ma, in quanto a originalità, se ne può discutere: la scena della ricerca/compito da svolgere insieme l’ho vista tante volte, e sinceramente non l’ho trovata declinata in maniera così tanto inaspettata – sebbene io voglia comunque fare una doverosa menzione d’onore per quanto riguarda l’espediente del buco nella felpa, che ho trovato molto carino.

Nel complesso, comunque, la storia ha delle sue particolarità (specie nel contesto in cui i protagonisti si muovono), ma non mi sorprende più di tanto.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Continuo a ribadire – anche se sarai piena di me che ti dico questa cosa – che la caratterizzazione è il punto forte di questa triade di storie, e anche qui ti sei confermata molto brava nel delineare i presupposti che muovono entrambi i personaggi.

Sia John sia Roger vengono delineati come plausibilissimi adolescenti, e si muovono quindi in piena coerenza con questa caratterizzazione che hai deciso di dar loro.

Roger è, ovviamente, il personaggio predominante dei due, dal momento che il pov è una sua prima persona e tutta la storia è intrisa quindi dei suoi pensieri – da un lato, ciò è un punto di forza, perché ti permette di approfondirlo come personaggio senza fare troppa fatica. D’altro canto, ciò si rivela uno svantaggio in due punti:

 

  • Nel momento in cui la storia inizia, vuoi per la brevità di essa, a essere eccessivamente insistente su certi concetti, in quel momento i pensieri di Roger diventano quasi ripetitivi.

 

  • Nel momento in cui sarebbe necessario, anche per esigenze di trama, un focus sui pensieri di John che ovviamente non ci può essere, e ciò lo relega a personaggio secondario al posto di farne un coprotagonista.

 

 

Nel complesso, comunque, a parte queste due osservazioni che ti ho mosso per amore della chiarezza, trovo che tu abbia fatto un lavoro a dir poco ottimo. Complimenti.

 

Gradimento personale: 8/10

Nel complesso, la storia non mi è dispiaciuta – anche se, nell’ovvio paragone con le due che l’hanno preceduta, ti confesso che è quella che mi è piaciuta di meno. Non mi ha coinvolta tanto come le altre, anzi nel complesso mi ha lasciata abbastanza insoddisfatta – è uno spaccato piccolo (e anche qui ci mettiamo che ovviamente il limite di parole era quel che era), ma mi ha messo addosso una sorta di curiosità non soddisfatta che, sinceramente, mi fa propendere per darti un voto leggermente più basso rispetto alle due storie precedenti.

Il grande scoglio tra me e questa storia, anzi i due grandi scogli, sono stati principalmente l’originalità e lo stile, di cui ho diffusamente parlato in precedenza. Nel complesso, devo dire che comunque il tuo lavoro è sicuramente valido – e non me la sento di criticarlo troppo per una questione di gusto personale – quindi sicuramente ti premio con un voto medio-alto, perché la storia (sebbene non sia la mia preferita) “si fa leggere” con piacere.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il pacchetto è stato utilizzato molto bene. La coppia slash è presente, in realtà trasversalmente ne sono presenti ben due, e il prompt scintilla è sicuramente ben presente. Brava.


OFFLINE
Post: 2.943
Giudice*****
06/05/2021 10:15
 
Quota


Ottava classificata

Exentia_Dream2
 
Media: 44.13
 
Tot (1): 44.95/50
 
Tot (2): 42.20/50
 
Tot (3): 45.25/50
 

 

 

(1)
 
Il lenzuolo dei pazzi
 
Tot: 44.95/50
 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace parecchio, lo trovo molto fantasioso e con una certa dose di poeticità che ben si ricollega con il contenuto che anticipa. Lo trovo molto originale e mai sentito, quindi ti premio più che volentieri con il massimo del punteggio.

Te lo scrivo qui per non penalizzarti in ogni storia: il punto a fine titolo non ci va!

 

Grammatica e stile: 13.95/15 (divisi in 8.95/10 e 5/5)

Delle altre storie, questa è quella che – dal punto di vista stilistico – ho trovato migliore: è quella dove hai avuto meno problemi di punteggiatura (tranne il solito problema con i trattino, il cui recap ti faccio trovare a fine paramentro) e che, di base, ho apprezzato di più.

Lo stile è semplice ed evocativo, ma permette comunque al lettore di entrare dentro la situazione descritta. Da questo punto di vista, trovo che tu abbia fatto un lavoro sicuramente eccellente e devo dirti che sono contenta di aver potuto vedere tre spaccati diversi – molto differenti, a mio parere – del tuo stile per farmi un’idea più a 360° di come scrivi.

Stilisticamente, lo ribadisco, questa è la storia che ho preferito tra le tre che mi hai proposto: è proprio su un altro livello rispetto alle altre, e per questo mi complimento con te.

Ti segnalo, ancora volta, un problema relativo alla punteggiatura:

 

Ti ricordo che, quando devi collegare una frase x a una frase y tramite trattino, va usato il trattino lungo e non quello breve: generalmente, frase x – frase y, mentre si usa quello breve per i nomi composti. – 0.15x7

 

Per il resto, la grammatica è corretta e non ho trovato refusi o errori di sorta in tutte e tre le riletture, e di questo sono contenta.

 

Trama: 2/3

La trama è un po’ confusionaria. Mi spiego meglio: secondo me, quando si tenta un what if così radicale all’interno della saga, conviene spiegarne i presupposti o prima della storia o durante la storia, per bocca di un personaggio. Tu dai le dovute spiegazioni ma solamente alla fine motivo per cui, alla fine della prima lettura, ti dico senza vergogna che non ci avevo capito molto: pensavo fosse un sogno di uno dei due, quindi quando ho letto le note mi sono sorpresa non poco. La trama è sicuramente interessante e inedita, ma sinceramente forse è troppo per una storia così breve. Mi rendo conto che il limite delle parole è quel che è, ma forse avrei valutato di svilupparla a parte in maniera più diffusa, perché così è un’idea molto valida, ma è trattata in maniera un po’ frettolosa.

 

Originalità: 5/5

Sicuramente la storia che hai pensato è molto originale: personalmente non ho mai letto una storia dove Harry sia morto nonostante la vittoria del bene – e ti ringrazio per avermi evitato una Dramione distopica, che ho fatto overdose in gioventù e non ne posso più – e l’ho trovato molto interessante come presupposto per sviluppare una OS. L’idea del lenzuolo dei pazzi è sicuramente interessante, e mi sarebbe piaciuto un sacco leggere qualcosa di più articolato in seguito, ma comunque in generale trovo che sia un’idea davvero particolare e certamente inedita. Brava!

 

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10

Sono d’accordo nel momento in cui,  nelle note, dichiari che i personaggi sono OOC: sicuramente lo sono, ma comunque ho scelto di valutare la caratterizzazione e non l’IC, quindi mi muoverò in questo senso, senza toccare la questione IC.

Trovo che le caratterizzazioni siano – come la storia – un po’ affrettate: va bene l’OOC, che capisco anche in virtù della situazione così particolare, ma sinceramente mi sembra un po’ improbabile che due persone in quella data situazione sviluppino un rapporto così profondo in una temporalità che appare rapidamente.

Ti sei concentrata molto sullo stile, in questa storia, descrivendo parecchio la situazione e le azioni di Draco ed Hermione ma (probabilmente complice il limite di parole) ciò è secondo me andato a discapito dell’introspezione dei personaggi, che letteralmente compiono azioni senza che io riesca sempre a spiegarmene il perché. È tutto lasciato alla supposizione del lettore: quando Draco si avvicina a Hermione lo fa perché l’ha sempre amata o perché s’è innamorato di lei in quel momento? Questa, ad esempio, è una delle domande cui non ho saputo trovare risposta nel corso delle mie riletture.

In generale, forse, il problema è quel che ti accennavo pocanzi: un what if così ampio necessita molte spiegazioni – sia a livello di trama sia a livello di caratterizzazione – che letteralmente non hai inserito per mancanza di spazio (suppongo, ovviamente). Forse, una buona idea sarebbe stata sacrificare qualche descrizione per dare un excursus sui personaggi e donare ad entrambi una maggiore profondità.

Dei due, Hermione è quella meglio caratterizzata e le sue azioni sono leggermente più chiare di quelle di Draco, che per me è la grande incognita di questa fanfiction. Comunque, in generale il lavoro non è malvagio e vi riconosco molto potenziale, sicuramente con più spazio a disposizione sarebbe stato perfetto.

 

Gradimento personale: 9/10

La storia mi è piaciuta e anche parecchio: ho trovato molto interessanti i presupposti su cui si basa e come l’hai sviluppata, nonostante le perplessità che ti ho espresso in precedenza. La Draco/Hermione è una mia notissima OTP, quindi sono contenta di averne trovata una in questo contest, e che bella storia mi hai scritto!

Unico dispiacere: se fosse stata sviluppata più distesamente, sicuramente avrei trovato risposta a molti dubbi e sicuramente l’avrei apprezzata al 100%, come meritava. Comunque ti rinnovo i miei complimenti, trovo che da quando ti ho incontrata a uno dei miei primi contest tu abbia proprio fatto un salto di qualità.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Gli elementi del pacchetto (lenzuola e Draco/Hermione) sono presenti e ben usati all’interno del testo.


 

(2)

Come oro nelle crepe
 
Tot: 42.20/50

 

 

Titolo: 1.5/2

Se devo essere sincera, a me il titolo non mi convince poi così tanto – a parte il solito punto a fine titolo, che non si mette – è un concetto che si sente e risente con una tale frequenza che ormai non mi sorprende più. Tuttavia, è molto legato al contenuto della storia, e questo ho voluto premiarlo perché è sempre una cosa che mi fa piacere vedere.

 

Grammatica e stile: 12.70/15 (divisi in 9.70/10 e 3/5)

La Grammatica è corretta. Vi è solamente il solito problema con i trattini brevi usati al posto di quelli lunghi:

 

I trattini, come ti ho segnalato pocanzi – 0.15 ptx2

 

Per il resto non ho riscontrato la presenza di refusi. Qualche perplessità in più nutro, questa volta, sullo stile, che a questo giro mi è piaciuto di me. Secondo me tu sei una scrittrice da lunga distanza, cioè rendi meglio nelle storie dove c’è molto da dire e perdi un po’ nelle storie più brevi come queste. Nello specifico, ho riscontrato due ripetizioni superflue:

 

tirare la pelle sotto l’occhio, quando ci passi sopra le dita e vorresti tirartela → ripetizione spiacevole e poco necessaria, avrei usato un sinonimo. – 0.25 pt

 

ogni crepa- per ricordarti che ce l’abbiamo fatta, che siamo guariti, te l’avevo promesso.

E poi, ti svelerò un segreto: è stato l’amore a guarirci, a riempire il vuoto delle nostre cicatrici, come oro nelle crepe. → anche qui, la ripetizione è un po’ ridondante. – 0.25 pt

 

In generale, mi ha un po’ disturbata questa ripetizione così continua del concetto di crepa che, più che enfatizzarlo, secondo me l’ha un po’ banalizzato. Non ho un’opinione negativa del tuo stile – lo ribadirò anche nella terza valutazione, come l’ho fatto nella prima – ma secondo me in questa storia emerge con meno forza emotiva. Non lo so, sinceramente non mi hai convinta come nelle altre due.

 

Trama: 2/3

La trama è, per quanto mi riguarda, un po’ fumosa. Mi spiego meglio: mi sembra quasi che tu ti sia concentrata più sulla forma di quel che scrivevi, piuttosto che sul contenuto, che perciò suona un po’ ridondante. Apprezzo molto l’idea del MM alla base della vicenda, ma sinceramente questa trama mi colpisce drammaticamente meno delle altre due, sebbene ribadisco che l’idea non sia affatto malvagia.

 

Originalità: 5/5

Mi metti un po’ in difficoltà. Da un lato sarei portata a dirti che non trovo la tua storia poco originale, anzi, è un MM di pregio che sicuramente arricchisce le mie letture sulla coppia. D’altra parte, però, non sono sicura che esso sia qualcosa di così inedito. Di base, il contesto è così fumoso che non credo di aver ben compreso quando essa sia ambientata.

Rimane il fatto che una storia così non credo di averla mai letta, e voglio premiare questo fatto, ma ti confesso che non sono convinta al 100% del voto che ti ho assegnato.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

I personaggi sono entrambi ben caratterizzati e, da quel che mi pare di campire dal contesto un po’ fumoso (aggettivo che ho ripetuto tre volte, ma che penso sia il più azzeccato per far capire come mi sento dopo questa storia), mantenuti IC.

Remus è una comparsa, ma da quel che si riesce a estrapolare dalla storia viene mantenuto nei suoi attributi principali – il fatto che sia dilaniato tra amore e paura (un’altra crepa?), la risolutezza, insomma mi sembra che le sue caratteristiche ci siano tutte.

Tonks è il personaggio che, ovviamente, beneficia maggiormente dell’introspezione concessa dalla storia. È quella maggiormente esplorata nello spaccato di vita che scegli di regalare ai tuoi lettori, quella che ovviamente emerge con maggiore chiarezza. Per inciso, trovo anche lei estremamente vicina alla caratterizzazione canonica, e di questo sono contenta (e ammirata).

Tuttavia, in questo mare di lodi, vorrei un attimo farti un appunto: secondo me la caratterizzazione rimane un po’ superficiale, cioè sembra poco approfondita. Ciò è dovuto al fatto che lo stile domina completamente le sensazioni dei personaggi che, così, scompaiono sullo sfondo delle parole. Se posso permettermi di darti un suggerimento, forse la prossima volta mi concentrerei più sul significato e un po’ meno sulla forma (comunque molto bella, anche quando non la carichi così tanto): così sarà più semplice far emergere i singoli personaggi.

 

Gradimento personale: 7/10

Delle tue storie che ho letto – e penso che a questo punto sia chiaro – questa è quella che mi ha colpita di meno. Non la trovo particolarmente originale, cosa che sinceramente mi aspettavo considerate le altre due storie, né mi ha colpita dal punto di vista della caratterizzazione e/o della trama. Nel complesso la trovo un po’ banale, molto centrata sullo stile e molto poco sulla trama e i personaggi. Io so per certo che sei in grado di fare di meglio, quindi non prendere queste osservazioni come una critica a te come autrice, specie dopo che le mie altre due valutazioni sono state più entusiastiche, ma purtroppo su tre storie è altamente probabile che una non piaccia.

In particolare, aggiungo, una cosa che semplicemente non mi è piaciuta è stato questo utilizzo così ridondante del prompt “crepa”, che semplicemente è divenuto quasi “ossessivo” (spero sia il termine adatto) nel suo utilizzo continuo all’interno del testo, andando a intaccare parecchio la percezione che ho avuto di esso. Comunque, ti esorto a provare a riscrivere di questa coppia: sarei contenta di vederne una reinterpretazione, specie dato che non è una coppia – correggimi se sbaglio – nella tua “comfort zone”.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Gli elementi “Crepa” e Remus/Tonks sono entrambi presenti all’interno del testo. Sebbene non abbia amato l’utilizzo del prompt, non mi sento di penalizzarti ulteriormente da questo punto di vista.



(3)
 
Non è tempo
 
Tot: 45.25/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace, è un concetto che trovo sempre bellissimo, a prescindere dalla storia che rappresenta. Tuttavia, forse complice anche l’iniziativa di un gruppo Facebook che conosco, è divenuto particolarmente inflazionato: nonostante questo, ho deciso di non penalizzarti per l’originalità (o non originalità) della scelta, che tutto sommato a me piace e mi piace anche molto.

 

Grammatica e stile: 12.25/15 (divisi in 8.75/10 e 3.5/5)

La Grammatica è tutto sommato corretta anche se, in alcuni punti, ho trovato la punteggiatura un po’ traballante: escluso un problema con i trattini, che ti lascio qui di seguito, trovo che tu abbia la tendenza a usare tante virgole anche in punti della frase in cui non sono necessarie (e, anzi, spezzano inutilmente il ritmo della prosa). Ma te ne parlerò nello stile. Per quanto riguarda i trattini:

 

Ti ricordo che, quando devi collegare una frase x a una frase y tramite trattino, va usato il trattino lungo e non quello breve: generalmente, frase x – frase y, mentre si usa quello breve per i nomi composti. – 0.15 ptx5

 

È poi presente un errore di concordanza, che ti riporto qui sotto:

 

Un eco lontana che → eco è maschile, quindi qua c’è un errore di concordanza tra generi – 0.50 pt

 

Pochi errori, ma estremamente semplici da individuare in una storia così breve. Parliamo invece dello stile.

Come ti dicevo, per la maggior parte delle volte non concordo con le tue scelte riguardanti la punteggiatura, messa in maniera un po’ superflua. Ti riporto due esempi, ma è qualcosa che si ripete in tutta la storia, e spezza spiacevolmente la lettura:

 

  • gli dice e, invece, sono i sensi di colpa che le stringono la gola, perché Asteria ha promesso, ma non ha mantenuto → qui c’è un eccessivo uso di virgole in posizioni che non sono sbagliate ma, come nel caso quella che precede l’avversativa, innecessarie.

 

  • Fred indossa un’orrenda maglietta a righe, i capelli gli fanno ombra sugli zigomi, ma Asteria, adesso, riesce a cogliere tutte le sfumature dei suoi occhi e si perde in quel terriccio che sboccia di accenni di un’estate che lei gli ha rubato raccontandogli le storie passate, quando si è seduta di fronte alla sua lapide. → anche qui, le virgole sono messe in maniera eccessiva, creando troppe pause nella frase anche quando non sono foneticamente necessarie.

 

Spero di essermi spiegata: se così non fosse, scrivimi pure senza problemi per ulteriori chiarimenti. Chiudo infine con una ripetizione superflua che ho riscontrato nel testo:

 

Sono stanca» di vetro crepato, fragile. Ha gli occhi stanchi → la ripetizione non è necessaria, avrei pensato a un sinonimo. – 0.25 pt.

 

Insomma, parlando dei lati positivi, a me il tuo stile non è dispiaciuto (virgole a parte): l’ho trovato molto d’effetto, delicato, e in grado di costruire immagini molto evocative. Brava.

 

Trama: 3/3

La trama funziona molto bene, devo dire che mi è piaciuto come hai usato il prompt del “non è tempo” attraverso la narrazione, l’ho trovato un uso molto creativo del concetto. L’intreccio si dipana con semplicità, ma riesce comunque a entrare facilmente nel cuore del lettore.

 

Originalità: 3/5

Sono un po’ in difficoltà su questo parametro: la coppia l’ho tirata fuori io, ormai anni fa, su EFP e quindi il 90% delle storie in merito le ho scritte io. Mi sembra quindi un po’ complicato dire cosa è originale e cosa no in merito di Frasteria, senza essere autoreferenziale. Diciamo però che, discorso valido anche per la Draco/Asteria, le storie che parlano della morte di Asteria sono veramente moltissime. Ho apprezzato il riferimento a TCC – che non demonizzo, e apprezzo che non lo faccia nemmeno tu – e come hai integrato la figura di Fred nel contesto. Però, ecco, qui parliamo di originalità e sia per il concetto (non è tempo è stato anche un prompt per un’iniziativa del gruppo Facebook Caffè e Calderotti, quindi sono sicura 100% che ci siano trilioni di storie in merito) sia per il background della coppia, non posso dire che questa storia spicchi per originalità. Sebbene abbia, ovviamente, molti altri pregi.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Prima di analizzare Asteria e Fred, ci tengo a farti una precisazione riguardante le tue note: io dubito fortemente che l’IC di Draco post Canon possa coesistere con l’immagine che hai accennato, ovvero quella di padre-padrone. Io sono convinta che sia più IC il Draco – premuroso, umano – che hai descritto tu piuttosto che quello descritto dalle note. Scusami la bastonata sulle note, ma se c’è una cosa su cui proprio non transigo è l’IC di Draco.

Andiamo però agli altri personaggi. Asteria è la protagonista indiscussa e, per forza di cose, è anche il pg meglio caratterizzato: ha una profondità che reputo ottima, è chiara ogni sua azione e ogni suo pensiero. In più hai fatto un’ottima scelta narrativa decidendo di ambientare la storia in un’atmosfera quasi onirica, che ti ha permesso di rendere credibile la relazione tra i due.

Sarei portata a dirti che Fred lo trovo un filino OOC, ma comunque è un personaggio che si sviluppa in un contesto diverso da quello cui siamo abituati a vederlo, quindi devo dire che la tua caratterizzazione del gemello non mi dispiace affatto. Lo trovo, se non certo, sicuramente plausibile. Molto brava!

 

Gradimento personale: 10/10

La storia mi è piaciuta parecchio, e devo dire che sicuramente si candida tra quelle che dovrò valutare ai fini dell’assegnazione del premio speciale per la mia storia preferita del contest. Ho trovato la storia dolcissima, delicata, ma al contempo velata di una malinconia indicibile.

Mi è piaciuta molto – anche se fa un effetto strano, vedere altri scrivere di una coppia che solitamente uso solo io – e per questo ti ho voluta premiare, nonostante i difetti e i dubbi espressi nei parametri precedenti, con il massimo dei voti. Sinceramente mi ricordo dei tuoi primi contest e trovo che tu abbia proprio fatto un salto di qualità, di cui sono veramente contenta. Brava!

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Gli elementi del pacchetto – Fred/Asteria e fragilità – sono presenti e ben integrati nel contesto della narrazione.


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Post: 2.943
Giudice*****
06/05/2021 10:16
 
Quota


Settima classificata

Lina Lee
 
Media: 44.98
 
Tot (1): 44.4/50
 
Tot (2): 45.8/50
 
Tot (3): 44.75/50
 

 

(1)
 
Ogni promessa è debito 
 
Tot: 44.4/50

 

 

Titolo: 1.5/2

Prima di dilungarmi su ogni tipo di disquisizione che il tuo titolo possa avermi instillato in quella testolina bacata che mi ritrovo: dove sta il titolo? Come mai non lo hai incluso all’interno del testo? Io qui non valuto l’impaginazione, ma colgo l’occasione per dirti che è una mancanza che si vede e si sente: non ho controllato ancora le altre storie, ma spero davvero che sia solo un caso, perché è un peccato.

Chiusa questa parentesi, passiamo al titolo: personalmente, non mi fa impazzire, lo trovo un filino ridondante per una storia che di base è scritta in una maniera tendenzialmente semplice. Riesco a trovare un, nemmeno così marcato, collegamento con il testo, ma davvero lo trovo impostato su “un altro stile” rispetto alla fanfiction.

 

Grammatica e Stile: 13.90/15 (divisi in 9.90/10 e 4/5)

La Grammatica è perfetta, ho riscontrato solamente un minuscolo errore di battitura che ti segnalo qui di seguito:

 

horcrux → vuole la maiuscola. – 0.10 pt

 

Il resto è tutto molto curato, sinceramente non ho trovato problematiche di tipo sintattico o grammaticali. Il lessico è tendenzialmente adeguato al contesto, e in generale non vi sono casi di parole usate in maniera che non sia appropriata.

Mi permetto di essere un po’ meno sintetica sul tuo stile: io in come scrivi vedo un mondo di possibilità, che magari si realizzeranno dato che è la prima storia che valuto, e meno fatti. Mi spiego, prima di essere linciata. Secondo me hai un modo di scrivere gradevole, ma ancora in corso di sviluppo.

Partendo dal presupposto che tutti siamo esseri in corso di un miglioramento che è costante e inevitabile, secondo me in alcuni punti sei stata un po’ ingenua nelle descrizioni. Il tono usato è (volutamente?) quasi fiabesco, molto leggero, e ciò purtroppo ha causato in me due cose: in primo luogo, mi sono distratta spesso durante la lettura e, in secondo luogo, questa storia mi ha lasciato meno cose di quanto avrebbe potuto.

Di base, non riesco a dire niente di troppo negativo: non scrivi in maniera sgrammaticata e le frasi sono sensate, ma di base il tuo stile non mi ha rapita, non ha settato un’introspezione così profonda da farmi rimanere concentrata nella lettura. Insomma, nel complesso bene (scusami, sembro sempre durissima, ma è che ho un tono di dire le cose molto neutro), ma con un margine di miglioramento molto ampio.

 

Trama: 3/3

I Missing Moments sono stati molto comuni, in questo contest, e devo dire che ne sono contenta: non sono una fan del genere, ma la lettura è stata piacevole. La trama è lineare ma ben organizzata, si basa su un presupposto canonico e lo porta avanti senza stravolgimenti, ma aggiungendo quel quid in più al racconto della Rowling.

Nel complesso, molto bene.

 

Originalità: 5/5

Io non leggo Romione: promessa doverosa che, per onestà, devo fare – tuttavia a volte accade e, facendo un po’ un recap di quel che mi è capitato di leggere, non credo di aver mai letto un MM su Ron ed Hermione a Villa Conchiglia.

Nel complesso, l’idea di fondo è molto carina e molto fluff, non avevo mai pensato a un focus specifico sulla loro riappacificazione post Villa Malfoy. Come originalità, sicuramente ti dico molto bene, sei riuscita a rendere tuo un evento che conosciamo un po’ tutti.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10

La caratterizzazione è un tentativo valido ma che, secondo quello che è ovviamente il mio parere personale, rimane un po’ sul vago.

Prima di spiegarmi meglio, faccio due sacrosante premesse: da quanto so, non sono personaggi che ti appartengono (tu scrivi di Sirius o è la mia immaginazione che sta galoppando), quindi è giusto e legittimo che non siano riusciti come quelli che usi solitamente. Seconda premessa, mi rendo conto che strutturare un MM in poco più di 2000 parole sia un’impresa titanica. Quanto sto per dire, ovviamente, lo dico tenendo bene a mente tutto questo e non con valore assoluto.

Detto ciò, la caratterizzazione è a mio parere un po’ fumosa. Nel complesso, riscontro un vago sentore di OOC in Ron, che personalmente vedo come quel mix tra timido e orgoglioso, che magari si sarebbe scusato sbiascicando qualcosa – ma, il regalo, mi sembra un po’ uno scivolone sull’IC.

Detto questo, comunque solitamente tendo a non tenere troppo conto dell’OOC delle fanfiction, perché se volevo l’IC perfetto rileggevo la saga, te lo preciso per una questione di correttezza, dato che l’ho notato.

Detto questo, secondo me il problema principe di questo parametro è il fatto che in 2000 parole hai dovuto sacrificare la caratterizzazione: dai i personaggi molto per scontati, è tutto molto detto e poco mostrato. In summa, non è una brutta caratterizzazione, ma se fosse stata un filino più approfondita, il risultato ne avrebbe sicuramente giovato.

 

Gradimento personale: 8/10

Faccio una doverosa premessa: quanto dirò qui di seguito non è assolutamente influenzato dal fatto che al mondo odio poche cose come la Romione (a mia discolpa: ne ho lette alcune che mi sono anche piaciute), ma si basa su alcuni elementi che ho già accennato.

La tua storia nel complesso è graziosa. Si fa leggere con semplicità e ha dei pregi che sono indubbi. Tuttavia, detto con la massima comprensione di cui purtroppo non sono capace, non è una storia che mi ha colpita così tanto da darle dieci. Nel complesso l’ho letta, l’ho riletta, l’ho trovata carina e piacevole ed è finita lì.

Tra me e questa storia non c’è stato amore, ma sicuramente una bella amicizia: bella, sicuramente piacerà a molte persone, ma sinceramente è un MM che mi ha lasciata intatta, non mi ha segnata o fatto pensare “ma sai che quasi quasi la rileggo una quarta volta?”. Comunque, ribadisco, nulla di brutto da dire su questa storia: globalmente, la trovo carina.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

La coppia Ron/Hermione apre le danze in questa storia e le chiude anche, il prompt “conchiglia” è perfettamente utilizzato

 


 

(2)
 
Propositi ben poco natalizi
 
Tot: 45.8/50

 

 

Titolo: 1/2

Il titolo, per quanto mi riguarda, non mi convince molto: lo trovo davvero poco calzante rispetto al contenuto che rappresenta, che non parla di propositi, ma di fatti. Di per sé è un titolo ironico, ma come dire la storia per me non presenta traccia di ironia.

Insomma, un titolo valido, ma non per questa storia – d’altronde, da una storia Angst, io sinceramente un titolo simile non me lo aspetto proprio. Mi dispiace, ma non sono per niente convinta.

[Aggiunta: anche qui, manca il titolo nel corpo del testo].

 

Grammatica e Stile: 14.80/15 (divisi in 9.80/10 e 5/5)

La Grammatica è corretta, ho individuato solamente due problematiche, quali due errori di battitura, che ti lascio qui di seguito:

 

  • scende → scendi – 0.10 pt

 

  • con tuo adorato figlioccio → la frase è monca, manca l’articolo. – 0.10 pt

 

per il resto, il testo è curatissimo e non ho riscontrato ulteriori problematiche: sono molto soddisfatta della cura che metti nelle tue storie, mi rendi facile l’ingrato lavoro delle riletture, e di questo ti ringrazio.

Parliamo dello stile. Hai scelto di usare una prima persona, in una storia divisa in due, scelta che secondo me si è rivelata particolarmente azzeccata ai fini del contrasto tra i due personaggi (ma a questo arriveremo in seguito).

Lo stile, in questo caso, si presenta in maniera diversa da quanto avevo precedentemente osservato nella Romione: è più fluido e meno ingenuo, l’ho trovato più consapevole – in merito posso solamente dire: incredibile quanto riesca a cambiare la percezione di qualcosa di storia in storia.

Qui probabilmente la storia è riuscita meglio stilisticamente per la combo tra cambio di persona e di personaggi, quindi mi dichiaro contenta di attribuirti il massimo.

 

Trama: 3/3

Anche qui abbiamo un Missing Moment – in pratica mi ritrovo a giudicare tutto quello che ho sempre creduto di detestare – e anche qui devo dirti che il tuo tentativo di parziale canon divergence è riuscito. Hai reinterpretato il Natale a casa Black in una chiave molto interessante, nella sua semplicità: la trama è infatti molto lineare, ma non per questo perde di valore rispetto allo stile e al contenuto che la storia presenta. Molto bene.

 

Originalità: 5/5

Anche qui, secondo me hai centrato il punto: non penso di aver mai letto un MM centrato né su quest’argomento né con questi due personaggi, quindi secondo me hai fatto una scelta oculata e molto furba.

Complessivamente, hai colto un momento tra Sirius e Severus che mi sento di dire che certamente deve esserci stato, ma che io non ho mai letto prima di questo momento.

Brava!

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Le caratterizzazioni di Sirius e Severus sono ben a fuoco, sebbene in una maniera che ho trovato forse un po’ asimmetrica, cioè leggermente sbilanciata nei confronti di Severus. Ma andiamo con ordine, che poi mi confondo e faccio mega casini.

Severus sicuramente è quello maggiormente centrato: il suo rancore e il suo livore nei confronti della propria controparte sono (a mio parere, ovviamente) chiarissimi. Ho trovato molto realistico l’accenno che fai a Lily – la possibilità che tu possa ancora godere di questa vita, come qualcun'altra non può più fare. – , nell’ultima parte della prima parte della storia – che cosa complicata che ho detto, pace.

Mi piace molto anche il fatto che tu abbia fatto menzione della promessa fatta a Silente che, come ben sappiamo, è parte fondamentale della caratterizzazione settata dalla Rowling – in questo senso, ti tranquillizzo: ho trovato Severus pienamente IC.

Per quanto riguarda Sirius, ho davvero poco da dire: a questo punto presumo di averci azzeccato e che sia davvero lui il tuo “personaggio di riferimento”, perché mi rendo conto che ti esce proprio facile la sua caratterizzazione, è molto spontanea.

Anche in questo caso, il riferimento a Silente (personaggio mediatore di questa situazione così silenziosamente combattuta), è molto importante: “Purtroppo, però, quella stretta di mano voluta da Silente ha sancito una tregua tra di noi” scrivi, e mi trovo veramente molto d’accordo su questo punto, che hai sviluppato molto bene. E, come per Piton era importante Lily, per Sirius è vitale quell’accenno ad Harry.

Insomma, nel complesso hai fatto sicuramente un ottimo lavoro, complimenti: devo dire che questa flashfic ha alzato le mie aspettative, ora sono curiosa di leggere l’ultima storia.

 

Gradimento personale: 9/10

Questa storia mi è piaciuta molto: devo dire che è stato un piacevole rovescio di medaglia dopo la Romione, che mi era piaciuta di meno, e mi ha dato la possibilità di leggerti in un contesto dove ti trovi più a tuo agio con i personaggi. Ho adorato la specularità di questa storia, che secondo me è estrema al punto giusto – forti, i sentimenti dei protagonisti, ma quando mai è esistito un odio “leggero”, mi dirai?

Belli i riferimenti al Canon e agli altri personaggi, che ho trovato essere quel riferimento che ha un po’ dettato il salto di qualità del tuo stile in questa storia. A questo punto, per avere le idee più chiare, aspetto di leggere la terza.

Non trovo note particolarmente dolenti in questa storia (meno il titolo), quindi ti faccio i miei complimenti.

 

Utilizzo del pacchetto: 3/5

Il pacchetto è usato parzialmente. La coppia c’è ed è usata in contrapposizione (2.5/2.5), ma per quanto riguarda il prompt sono in difficoltà. L’Albero di Natale non è un elemento importante nella narrazione, viene citato per sbaglio e dimenticato subito dopo.


 

(3)
 
«Resisti, Harry»
 
Tot: 44.75/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace molto. Sebbene io non sia una grande fan dei titoli con caporali, ovvero come citazioni e/o brandelli di dialogo, in questo caso devo dire che si è dimostrata la scelta migliore possibile, perché rispecchia pienamente e con esattezza quel che intendevi dire con questa breve storia. Brava!

 

Grammatica: 13.75/15 (divisi in 10/10 e 3.75/5)

La Grammatica è sicuramente corretta, non ho riscontrato errori di sorta e, nel complesso, il testo è sicuramente scorrevole. Non ho riscontrato la presenza di refusi e/o errori grammaticali, quindi posso dirti che da questo punto di vista sei andata molto bene.

Per quanto riguarda lo stile, in questa flashfic – forse per la fretta? – ti ho trovato leggermente più traballante. Nello specifico, vorrei farti una considerazione di carattere generale e, in seguito, evidenziare una ripetizione superflua che ho riscontrato.

La riflessione generale riguarda l’uso della punteggiatura che, sebbene sia sempre posizionata in una maniera indiscutibilmente corretta, a volte risulta eccessiva nel momento in cui si va a leggere la storia ad alta voce (cosa che, ci tengo a specificarlo, ho fatto per tutte le storie in grado), creando un effetto che foneticamente risulta essere quasi singhiozzante. A tal proposito, ti riporto un esempio, cercando di chiarificare quanto detto in precedenza:

 

Il tuo corpo immobile, i tuoi occhi privi di vita, spalancati, che mi fissano invano mentre io, disperato, non posso fare nulla per riportarti in vita, non ho potuto fare nulla per impedire che venissi coinvolto. → la frase è corretta da un punto di vista grammaticale, ma di base viene continuamente spezzata da pause che, se non sono scorrette, sono innecessarie.

 

Per quanto riguarda la ripetizione, invece, te la lascio qui di seguito, senza aggiungere molto: penso semplicemente che tu non ti sia accorta che, la ripetizione di quel “coinvolto” suonasse male, ma è una cosa che prima o poi capita a tutti.

 

coinvolto in qualcosa in cui non saresti mai dovuto essere coinvolto → ripetizione. – 0.25 pt

 

Non ho altre critiche da porre. Ancora una volta, il tuo stile si mostra semplice e scorrevole, è una flashfic che “si fa leggere” con piacere e con semplicità, quindi nel complesso molto bene.

 

Trama: 2/3

La trama nel complesso funziona, di base mi hai scritto un MM di cui non sapevo di aver necessariamente bisogno: è logico che Harry sia stato tormentato dai sensi di colpa nei tempi immediatamente successivi alla morte di Cedric e, a mio parere, hai reso bene questa cosa. Unico appunto che mi sento in dovere di farti, riguardano le due citazioni del libro.

Mentre la prima è funzionale al dispiegamento della trama, quella conclusiva è secondo me quasi “slegata”: ne comprendo il senso, ma secondo me non lega bene con l’intreccio che hai sviluppato, che viene quindi troncato da quel “resisti, Harry”. È una frase sensata e in tema ma, ponendola subito dopo la tua conclusione, riesce a sembrare quasi poco inerente, come se la storia fosse stata troncata a metà del proprio sviluppo.

 

Originalità: 5/5

Come ho detto in precedenza, è un Missing Moment di cui non pensavo di avere bisogno: non ho mai letto una storia sull’amicizia, o chiamiamolo rapporto di conoscenza, tra Cedric ed Harry e tu con questa scelta mi hai piacevolmente sorpresa. Hai scelto il momento più logico per ambientare la tua storia e l’hai fatto con grazia ed eleganza, regalandomi uno spaccato molto verosimile dei sentimenti del protagonista successivamente agli avvenimenti Canonici.

Non posso, davvero non posso, non darti il massimo: la tua rielaborazione è sicuramente sensata e, tanto per dirlo ancora una volta, non  credo proprio di aver letto una storia simile.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Trovo che Harry sia uno dei personaggi più complicati a livello di IC, perché di base conosciamo davvero tutto di lui, e quindi ogni sbavatura diviene evidente a praticamente ogni lettore?

Qui, fondamentalmente, di sbavature non ne ho trovate: mi è piaciuta molto la tua versione del senso di colpa di Harry, che risulta essere ben costruito e per questo immensamente verosimile, ma ho amato il riferimento ai sogni – che nel mondo della Rowling, lo sappiamo entrambe, hanno un significato simbolico sicuramente fondamentale al livello di costruzione della trama.

Mi scuserai se sono breve, ma con un solo personaggio da analizzare non potrebbe essere altrimenti: hai reso il dolore e il senso di colpa di Harry tangibili e, a me, sinceramente questo basta per definire ottima la caratterizzazione che hai improntato. Molto bene!

 

Gradimento personale: 8.5/10

Nel complesso, questa storia mi è piaciuta parecchio – per essere ripetitiva: il Missing Moment che avevo bisogno di leggere! – e sicuramente mi ha fatto capire qualcosina in più sul tuo stile di scrittura, in modo da non arrivare impreparata a eventuali prossimi contest. Nel complesso, ho apprezzato la narrazione, sebbene con alcune soprasegnalate sbavature e la profonda introspezione del protagonista, che hai incrementato avvalendoti dell’utilizzo della prima persona singolare.

Ho apprezzato di meno la costruzione “grafica” della storia in quanto, come dicevo prima, la flashfic sembra “slegata” dall’ultima frase che, per quanto bella e poetica, secondo me non si amalgama bene al testo.

Nel complesso, lo giudico comunque un ottimo lavoro e spero di avere l’occasione di rileggerti in futuro, magari anche su personaggi che ti sono più congeniali.

 

Utilizzo del pacchetto: 3.5/5

La coppia Harry/Cedric è presente a livello di amicizia e domina sicuramente tutto il testo, quindi per questa parte di valutazione sono sicuramente propensa ad assegnarti i 2.5 punti relativi all’uso della coppia.

Sono meno convinta per quanto riguarda il “fantasma”, che secondo me non è l’elemento predominante della storia: se avessi dovuto indovinare il prompt, avrei puntato tutto su “senso di colpa”. Personalmente, non lo riesco a percepire come predominante.


 


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Giudice*****
06/05/2021 10:18
 
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Sesta classificata

Kim_/Kim Winternight
 
Media: 45.71
 
Tot (1): 47/50
 
Tot (2): 45.25/50
 
Tot (3): 44.9/50
 

 


 

(1)
 
Mai più senza
 
Tot: 47/50
 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace molto. Lo trovo azzeccato al contesto, in una maniera sottilmente ironica che personalmente mi fa impazzire. Inizialmente faticavo a trovare il rimando ma, una volta compreso il link con il bisogno di caffè del protagonista, è stato semplice comprendere il senso di questo titolo che, come dicevo, mi è piaciuto veramente tantissimo.

Brava!

 

Grammatica e Stile: 14/15 (divisi in 10/10 e 4/5):

La Grammatica è perfetta. In tutta la storia non sono stata capace di trovare alcun refuso, quindi da questo punto di vista mi dichiaro sconfitta ma contenta, e ti porgo con immenso piacere i miei complimenti: le tue storie sono sempre molto curate e si vede.

Parliamo di stile. Nel complesso questa storia non mi è dispiaciuta affatto anche se, devo ammetterlo, forse complice il limite di parole molto ridotto l’ho trovata un po’ scarna, non so se mi spiego: c’è poca introspezione e tante azioni, forse in una maniera un po’ squilibrata. Mi rendo conto che avevi l’obbligo della commedia, ma secondo me parte del divertimento causato dal genere risiede anche nelle riflessioni – ironiche, paradossali e via dicendo – che si possono sviluppare a partire dai dialoghi. Di questo, sinceramente, ho sentito molto la mancanza.

Molto belli invece i dialoghi, che ho trovato essere leggeri e scattanti, pregni di una leggera ironia che personalmente ho apprezzato tanto. Credo che sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo che esuli dall’Angst/Malinconico, e devo dire che come esperimento non mi è dispiaciuto: è una storia tendenzialmente leggera, ma si fa leggere con facilità e, nonostante la lieve carenza di introspezione, un sorriso te lo strappa anche, che in questo periodo non guasta mai. Nel complesso, stilisticamente direi che ci siamo, trovo sia il lessico sia la struttura delle frasi perfettamente funzionali al tipo di narrazione che hai scelto di adottare, quindi davvero molto bene.

Foneticamente mi torna tutto, la punteggiatura è ben sistemata all’interno del testo, le frasi non sono né troppo lunghe né troppo spezzate. Complimenti.

 

Trama: 3/3

Trama semplice, ma d’effetto: a volte si può creare un piccolo mondo anche partendo da un granello di sabbia, che è quello che hai fatto tu. Hai preso una sorta di spaccato della vita dei protagonisti, mi verrebbe quasi da chiamarlo impropriamente Missing Moment, e lo hai reso in una chiave che personalmente ho trovato adorabile.

Il presupposto da cui sei partita non è complicato, ma lo hai sviluppato al meglio in una maniera sì ironica, ma anche molto godibile.

 

Originalità: 5/5

Ho letto che hai preso ispirazione da Masterchef: io personalmente non ho visto la puntata in questione (o, almeno, la mia memoria non ne presenta traccia) e, devo dire, se lo scopo della storia era sorprendere con questo “regalo inaspettato”, sì, mi hai sorpresa.

Nel complesso, sebbene tu abbia ricalcato uno spaccato molto cliché, trovo che tu lo abbia fatto con grazia e senza dare mai – e sottolineo mai – la sensazione di già visto, di déjà-vu, e solamente questa osservazione dovrebbe bastare per farti comprendere quanto tu abbia lavorato bene e in maniera pensata.

Molto brava, complimenti.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10

Il grande problema che trovo in questa breve storia, che comunque inficia solamente parzialmente nel punteggio (che rimane medio-alto), è che per essere letta come un’originale i personaggi sono davvero tantissimi. Leggere questa storia è un po’ come essere in una stanza affollata: senti così tante persone parlare in contemporanea che, alla fine, è come se non parlasse nessuno e scivola tutto via in un unico rumore di sottofondo.

Mi spiego meglio: mi rendo conto che un frequentatore abituale del fandom conosca tutti i personaggi, ma io sono chiamata a giudicare la storia come fosse un’originale, e in quanto tale sinceramente tutto questo accalcarsi di personaggi un po’ mi confonde. Sono parecchi, tutti con le proprie caratteristiche/epiteto di riferimento e la confusione è davvero tanta, tenerli tutti a mente (specie non avendo una descrizione cui associarli) è complesso.

Senza contare che ogni personaggio si basa anche sul presupposto che il lettore ne conosca la caratterizzazione, almeno a grandi linee, cosa che in me non avviene – ciò aggiunge, per ripeterlo, ancora più confusione perché, per come è impostata la storia, il 75% dei personaggi rimangono dei punti oscuri.

Ma voglio anche parlare di quel che c’è di buono, sennò passo per quella sempre e solo cattiva: Mike, per quel che posso capirne io in termini che esulano dalla conoscenza del Fandom, è caratterizzato molto bene. È chiaro il perché il regalo sia perfetto per lui e i suoi pregi e difetti come persona, e non come personaggio, sono espressi chiaramente.

È un po’ lui che regge tutto questo parametro, in quanto ho preferito dare più peso alla sua caratterizzazione in quanto protagonista della storia e, appunto, tenendo conto che fornire una caratterizzazione precisa di un personaggio principale in un contesto di simile calca non è assolutamente facile.

Per quanto mi riguarda, nel complesso è un buon lavoro: rimane ovviamente l’appunto fatto in precedenza, con l’accortezza di sottolineare come esso valga per una valutazione di una storia originale e non quindi basandosi su una conoscenza del Fandom. Ottimo lavoro.

 

Gradimento personale: 10/10

Storia molto carina e stra-godibile, nel complesso si legge con una scorrevolezza disarmante, nonostante la sensazione di “caos” dovuta alla sovrabbondanza di personaggi a me sconosciuti. Nel complesso, come credo di aver già detto, è una storia che ti strappa un sorriso – e io, nonostante la scorza dura, me lo lascio strappare più che volentieri.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere commedia è, a mio parere, ampiamente rispettato. L’utilizzo del prompt sorpresa è magistrale e usato nel suo senso più letterale, cosa che lo rende a mio parere assolutamente incontestabile.

 


 

(2)
 
The essence of the truth
 
Tot: 45.25/50

 

Titolo: 1.5/2

Allora. Qui sinceramente ho tentennato un po’, perché non sono sicura di cosa intendessi dire: mi spiego, l’ambiguità qui sta nell’uso dell’inglese. Premettendo che so che il titolo è tratto da una canzone, la critica che ti muovo è una questione di significato.

Premettendo che:

 

  • Essence of truth → l’essenza della verità, intesa in maniera quasi filosofica, cioè della Verità come concetto e non di una verità in particolare.
  • Essence of the truth → di una verità specifica in maniera incontrovertibile.

 

Mi domando: cosa intendevi dire con questo titolo? Perché potenzialmente vanno bene entrambe, a livello di senso, anche se ti confesso che un’opzione mi piace più delle altre (è una domanda, non ho tolto il mezzo punto per questo, dammi un secondo e ci arriviamo).

Fatta questa premessa un po’ lunghetta: il titolo ha un suo senso in relazione al testo, ma personalmente non mi fa impazzire, lo trovo un po’ poco originale. Nel complesso, comunque, lo trovo un titolo abbastanza azzeccato.

 

Grammatica e Stile: 13.75/15 (divisi in 9.25/10 e 4.5/5)

Nel complesso, non ho riscontrato problematiche di tipo grammaticale, ma solamente un problema con una frase di cui non riesco a intendere il significato. Te la lascio qui di seguito:

 

un rammollito testa di cazzo → qui non mi è chiaro cosa intendessi dire. Se è “un rammollito e una testa di cazzo” o “una rammollita testa di cazzo”. A livello di senso, così personalmente trovo il senso della frase alterato. – 0.75 pt

 

Per il resto, trovo il lessico adeguato e la struttura generale delle frasi corretta. Usi un linguaggio semplice, ma che non è né sbagliato né tantomeno spiacevole. Stilisticamente è una storia che si legge con semplicità e non “pesa” arrivare fino in fondo; solamente una frase non mi ha fatto impazzire, ed è la seguente:

 

Non te l’ho mai dimostrato, certo, perché non so proprio come si fa → questa frase non è scorretta grammaticalmente, ma foneticamente è un po’ sgradevole. Sarebbe stato meglio “non so proprio come si faccia”.

 

Comunque, nel complesso, devo dire che la storia mi è piaciuta e l’ho letta senza fare sforzi particolari. Molto bene!

 

Trama: 3/3

La trama è perfettamente sensata e si svolge senza incoerenze di fondo, in una maniera che io personalmente ho trovato estremamente godibile. L’intreccio è semplice, ma non per questo spiacevole, e la conclusione (per quanto mi abbia sorpresa) arriva in linea con quello che è il punto della storia. Hai fatto un ottimo lavoro, complimenti.

 

Originalità: 4/5

Le storie incentrate sulle lettere sono tante, è un cliché letterario (temo tornato in voga) di cui si è letto e scritto veramente tantissimo. Premettendo che ciò non c’entra con il mio gradimento personale (che è alto), qui di originalità non ne vedo troppa – forse l’unico guizzo che mi ha fatto dire “oh *****, ciò non era preventivato” è stato il finale, dato che la mia parte più ingenua sperava in qualcosa di più fluff.

Nel complesso, un lavoro riuscito, ma che non brilla in questo parametro, sebbene con un bellissimo e inaspettato finale.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

La caratterizzazione si rivela il punto forte di questa storia, parametro dove hai davvero dato il meglio di te. Ti faccio il paragone con la storia che ho valutato in precedenza, dato che l’ho chiara in mente: mentre lì vi era un certo grado di confusione, con le voci di tanti personaggi che si accavallavano, qui è tutto immensamente chiaro ed è una partita di ping-pong tra Mike e Roddy.

Ma andiamo con ordine, prima che questo commento degeneri nelle mie solite metafore che capisco solamente io.

Mike è secondo me davvero perfetto, e la sua voce è quella su cui la storia si modella – in questo senso, trovo che il genere introspettivo sia stato pienamente rispettato (sì, ho fatto spoiler), perché la sua voce risuona chiarissima nella testa del lettore.

La lettera è scritta in modo tale che sembri davvero espressione del personaggio e non dello scrittore e questo, sinceramente, l’ho apprezzato davvero moltissimo. Si vede uno stacco, parola che uso con una valenza che è interamente positiva, tra lo stile in cui hai scritto la lettera (molto simile al parlato) e quello in cui hai narrato il resto della storia: ciò rende la narrazione maggiormente credibile, e personalmente ho apprezzato tanto questa cosa.

Roddy compare poco, ma lo trovo interamente credibile nelle proprie comparsate, è un personaggio che, per dirla come i giovani, “ci sta”. Molto brava, complimenti.

 

Gradimento personale: 8/10

Una bella storia, ma personalmente ne ho preferite altre (tra le tue): è una storia che sicuramente si fa leggere, ma personalmente ho preferito quella valutata in precedenza e, siccome ho deciso di usare un metodo “comparativo”, ne ho tenuto conto. Nel complesso la trovo una storia valida, ma non mi ha presa, né fatto venire voglia di sapere di più (ho visto che fa parte di una serie, ma non mi è venuto l’impulso di andare a sbirciare).

Non lo so. Sicuramente è una storia che ha tanti lati positivi, e te ne ho parlato diffusamente, ma non mi ha colpita come altre cose che hai scritto. Comunque, nel complesso, è sicuramente un lavoro ben sopra la media.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

La storia ruota attorno a una bugia, questo sicuramente, e il genere principale è introspettivo. Che dire? Un uso ottimo del pacchetto.

 


 

(3)
 
Piove a dir… Tredici!
 
Tot: 44.9/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi è piaciuto un sacco: anche se, ammetto, inizialmente di aver faticato a comprenderne il senso. Parlo, ovviamente, prima di finire di leggere la storia perché, una volta terminata, il senso è emerso con chiarezza. Lo trovo un titolo ironico, leggero e divertente che ben calza con il tono della storia, oltre che con il tema portante di essa: una bellissima scelta, complimenti.

 

Grammatica e Stile: 13.90/15 (divisi in 9.90/10 e 4/5)

La Grammatica è perfetta. Non ho riscontrato la presenza di errori di tipo sintattico, né sono presenti refusi (tranne un MI scritto in maiuscolo, - 0.10 pt) et similia: anche questa storia è molto curata, si vede che ci hai lavorato moltissimo e, insomma… onore al merito.

Il lessico è adeguato al contesto, anche se forse a volte si rivela pericolosamente semplicistico nei momenti più introspettivi. Fai scelte di struttura lessicale e sintattica che, per quanto mi riguarda, sono un po’ sul filo del rasoio (per quanto riguarda il gradimento personale, infatti questo è l’ennesimo commento che avrei dovuto posticipare ma che preferisco scrivere prima di dimenticare) ma, nel complesso, niente per cui valga la pena sottrarre punti.

L’unico punto che posso portare alla tua attenzione è che a volte ho avuto la sensazione che alcune delle frasi – leggendole ad alta voce – assumessero un aspetto quasi forzato e cacofonico, come se la struttura in sé non fosse (se non scorretta) ottimale. Ti riporto alcuni esempi:

 

  • fammelo un sorriso malizioso dei tuoi → qui quello che secondo me suona male è la ripetizione fammelo/dei tuoi, forse sarebbe stato meglio scrivere “fammi un sorriso malizioso dei tuoi”.

 

  • i nomignoli nei suoi confronti → qui sinceramente non so dirti come sistemare la frase, ma solo che è un po’ pleonastica, come struttura. Forse “odia essere chiamato con dei nomignoli” o qualcosa del genere.

 

Spero di essere stata sufficientemente chiara: ma, come sempre, se avessi bisogno di ulteriori specifiche, puoi contattarmi quando vuoi.

 

Trama: 3/3

La Trama è valida e, per me, funziona. È una struttura complessivamente molto semplice, ma che si fonda su una spiccata ironia, che punta a far spuntare un sorriso sul viso del lettore – e, nel mio caso, ci sei perfettamente riuscita.

Intreccio molto semplice, ma secondo me ben sviluppato: questa storia ha tutto quello che una storia breve dovrebbe avere, a mio parere, e si rivela una lettura godibilissima – non mi è pesato particolarmente doverla rileggere, brava!

 

Originalità: 4/5

La tua storia è quietamente originale, cioè non lo è in maniera da togliere il fiato, ma presenta comunque alcuni punti di rilievo: ovviamente il tema della sfortuna e del venerdì tredici lo conosciamo tutti (mi viene da citarti, ad esempio, la nota puntata del cartone animato “i Fantagenitori”, perché voglio rimanere seria), e devo dire che il modo in cui è stato trattato non mi ha stupita particolarmente. Tuttavia è una tematica sviluppata in maniera totalmente e assolutamente piacevole, ho trovato molto interessante come l’hai adattata ai tuoi personaggi – ma parliamo di originalità e, se devo cercare una sorpresa, non ve ne ho trovata: ti premio perché hai cercato di fare tua una tematica molto abusata, in ogni modo.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Caratterizzazione quasi perfetta, devo dire che anche qui abbiamo raggiunto vette altissime, la caratterizzazione si rivela essere il tuo punto forte.

Roddy è la voce narrante di questa storia e lo trovo assolutamente caratterizzato in maniera magistrale, i suoi pensieri e le sue azioni risuonano chiarissime nella mente del lettore. È tutto pienamente e perfettamente sensato, trovo la sua introspezione sicuramente eccellente, e sono molto contenta dell’impegno che hai messo nel portare avanti questa breve storia.

Mi convince di meno, forse, Mike, che rimane un personaggio molto sullo sfondo e non viene mai debitamente approfondito. Immagino che ciò sia dovuto al fatto che questa sia una fanfiction e quindi il presupposto base sia che il lettore debba conoscere i personaggi – ma, come credo di aver scritto in un’altra valutazione, io sono qui per leggerle come originali e questa discrepanza tra Mike e Roddy si nota parecchio. Se i pensieri di Roddy sono pervasivi e invadono la mente del lettore come un’onda d’urto, quelli di Mike non vengono contemplati – e questa è, per me, una piccola mancanza all’interno di una storia quasi perfetta: mi sarebbe interessato molto sapere il perché Mike è così superstizioso, tanto per fare un esempio molto banale.

Nel complesso, trovo che tu abbia fatto un lavoro davvero eccezionale con queste tre storie, e sono sicura che arriverai in alto con la classifica. Complimenti.

 

Gradimento personale: 8/10

Una storia sicuramente molto valida e piacevole da leggere, sebbene per me rimangano due punti più oscuri di cui tenere conto e che, negli altri parametri, ho precedentemente menzionato. In molti punti ho trovato lo stile eccessivamente semplice, per quelli che sono i miei gusti, e in altri vi ho visto le forzature di cui ti parlavo nel parametro relativo allo stile.

Tuttavia, è una storia che sicuramente mette curiosità e ti spinge a voler sapere di più sui personaggi. Una bella OS, sicuramente, trovo che in questo contest tu ti sia veramente superata – rispetto a, ovviamente, altre storie tue che ho letto.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere Fluff è correttamente inserito all’interno della storia. Per quanto riguarda il prompt sfortuna esso è sicuramente preponderante.


 


[Modificato da BessieB 06/05/2021 15:53]
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06/05/2021 10:19
 
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Quinta classificata

NaoYoshikawa/Nao Yoshikawa
 
Media: 46.31
 
Tot (1): 47.25/50
 
Tot (2): 45.7/50
 
Tot (3): 46/50
 

 

(1)
 
Parole perdute e bugiarde
 
Tot: 47.25/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo è davvero bellissimo. Ha una musicalità che raggiunge vette rare di perfezione, l’ho trovato davvero magico.

In più si sviluppa in piena coerenza con il testo da te scritto, adattando tutta questa poeticità a un contenuto che viene quindi ben anticipato dal titolo. Un lavoro eccellente!

 

Grammatica e stile: 13.75/15 (divisi in (9.75/10 e 4/5)

La Grammatica è sicuramente corretta, in tutto il testo è presente solamente un errore di battitura, che ti lascio qui di seguito:

 

attender. → attendere. – 0.10 pt

 

E un errore relativo alla punteggiatura:

 

Proprio per questo motivo sto scrivendo questa lettera, perché non ci sono certezze → qui la virgola non è necessaria, ma sostituisce erroneamente i due punti. – 0.15 pt

 

Per il resto, la storia è molto curata e non trovo altri errori di sorta. Tuttavia, considerazione che appartiene più al versante stilistico, ti notifico che non sempre sono d’accordo con le tue scelte relative alla punteggiatura – nello specifico, noto che vi è spesso una sovrabbondanza di virgola che rende il testo foneticamente “faticoso” da leggere. Non è un errore, ma produce un effetto che a me personalmente non fa impazzire.

Ti consiglio, in questo senso, di provare a leggere ad alta voce le frasi più lunghe: le pause tendono a posizionarsi automaticamente, in questo modo.

Ti segnalo infine una frase che non mi ha convinta, che è la seguente:

 

Davanti a tua madre e ai miei amici fingo una forza che forse non mi appartiene nemmeno tanto → qui secondo me il “nemmeno tanto” è pleonastico, la frase era completa già con “non mi appartiene”.

 

Per il resto, ti confermo per l’ennesima volta che a me il tuo stile piace moltissimo, è sempre un piacere immenso leggere una tua storia, perché sono vicende che – anche in questo caso dove c’è l’ostacolo di una mia NOTP – si leggono sempre con facilità e scorrevolezza.

 

Trama: 3/3

La trama è molto interessante, sinceramente sono stata subito attratta da questa storia, in quanto ho un certo debole per le storie epistolari. L’intreccio non è particolarmente complesso, ma si sviluppa con coerenza per tutta la narrazione, senza eccessivi scossoni.

Il tutto è molto lineare, non vi sono incoerenze di sorta: un bel MM, con un inizio e una fine che si ricongiungono all’universo canonico.

 

Originalità: 5/5

Come ti dicevo poc’anzi sono un’amante delle storie epistolari e ne ho lette tante, davvero tantissime, per dirti che il tema della lettera padre-figlio è un po’ un topos letterario che ho masticato davvero tanto. Tuttavia credo che sia la prima volta che lo vedo applicato alla diade James/Harry e, nel complesso, il risultato mi piace e anche parecchio.

Nel complesso, devo dire che il risultato è eccellente: mi fai quasi rivalutare una tematica di cui temo di aver letto fin troppo – posso quindi dirti: originale, ma con riserva.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Essendo la storia molto semplice, hai evitato quello che secondo me è il più grande problema delle storie “brevi ma intense”: la sovrabbondanza di personaggi. D’altronde, qui Harry è molto piccolo, e direi che lo hai reso bene anche nel suo essere piccino, e Lily non compare: James domina la scena in tutto e per tutto, e secondo me la domina in una maniera che è pienamente e perfettamente coerente con quella che è la Caratterizzazione canonica.

In particolare, posso dirti che il tuo James è IC perché l’ho odiato – e io odio il James canonico come poche altre cose al mondo, quindi direi che la coerenza ritorna anche qui.

Facili ironie a parte, una cosa che mi è piaciuta molto è il senso di distacco tra lo stile tuo inteso di te scrittrice e quello di James nella lettera: sembra quasi che la lettera sia più semplice, rispetto a come scrivi tu, e per questo è credibile il distacco tra te autrice e James personaggio. È una cosa che spesso si dà per scontata, ma che ho apprezzato tanto.

Ultima cosa e poi chiudo, molto interessante il linguaggio che hai attribuito ad Harry che – spero non erroneamente – mi ricorda la lallazione, che corrisponde al periodo in cui il bimbetto è rimasto orfano. Insomma, ci hai messo cura e si vede, si vede tanto e non riesco a non premiarti per questo. Bravissima!

 

Gradimento personale: 8.5/10

Nel complesso non posso dire che la storia non mi sia piaciuta: l’ho trovata parecchio intensa, al limite del commovente, sebbene preservi comunque un certo grado di “frettolosità” che non mi ha fatta impazzire. Mi spiego: da metà storia circa, si intuisce che tu abbia fretta di chiudere la vicenda, suppongo a causa del limite di parole stringato, e la vicenda viene quindi chiusa in maniera molto sommaria rispetto alle bellissime descrizioni in apertura. È un peccato, perché a parer mio è una discrepanza che si vede parecchio e ha pesato tanto a livello di gusto personale.

Tuttavia, la tua storia ha anche lati molto positivi: bellissima l’atmosfera malinconica e struggente che sei riuscita a creare, ottima caratterizzazione e grammatica quasi impeccabile. Ormai sai che ti stimo molto come autrice, e qui hai solamente confermato quella che è la mia opinione su di te.

Bravissima!

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

La diade James/Harry è presente e ben utilizzata. Ottima interpretazione del prompt “bugie” che è molto presente all’interno del testo.


 

(2)
 
Quando viene dicembre
 
Tot: 45.7/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace e lo trovo adeguato al contesto che rappresenta, in quanto effettivamente la storia è a tema Natalizio. È inoltre oggettivamente un bel titolo, molto poetico, ma temo che non sia chissà quanto originale: banalmente, basta scrivere “Quando viene dicembre efp” su Google per trovare molte altre storie da questo titolo.

Comunque rimane una scelta molto azzeccata, e per questo ovviamente il punteggio rimane tendenzialmente alto.

 

Grammatica e Stile: 13.20/15 (divisi in 9.70/10 e 3.5/5)

Nel complesso la Grammatica è, ancora una volta, molto curata. Ti segnalo solamente alcuni errori di battitura che ho riscontrato:

 

Una delle

cose positive di tale stagione era il Natale  → qui ti è scappato uno spazio di troppo. – 0.10 pt

 

a  prendere → doppio spazio. – 0.10 pt

 

Hogsmaede → Hogsmeade – 0.10 pt

 

Per il resto non vedo nella storia errori di sorta. Discorso diverso devo fare per lo stile che, a questo giro, mi è sembrato più ingenuo, meno maturo e consapevole rispetto a quello cui mi hai abituata con altre tue storie.

Non vi sono errori di sorta, tranne due ripetizioni che ti segnalo qui di seguito:

 

oggetti di seconda mano. Non sapeva cosa di preciso avesse attirato la sua attenzione in quell’oggetto → qui secondo me la ripetizione era evitabile, appesantisce il testo. – 0.25 pt

 

Lily. Quella sera Severus non aveva toccato cibo. Preferendo piuttosto stringere sotto il tavolo il pacchetto contenente il dono di Lily → anche qui, avrei evitato la ripetizione. – 0.25 pt

 

Ma nel complesso devo dire che mi hai coinvolta meno di altre volte. L’impressione che ne ho avuto è che la storia fosse meno limata del solito e più impulsiva e, sebbene non sia necessariamente una cosa negativa, non posso dire che nel complesso mi abbia convinta a livello stilistico. La trovo tanto semplice, forse sul limite del troppo: insomma, mi è piaciuta di meno, stilisticamente, rispetto ad altre storie che hai scritto – banalmente, anche rispetto alla storia che ho valutato in precedenza.

 

Trama: 3/3

La trama funziona molto bene, nella sua semplicità. Si basa su un presupposto molto semplice, ovvero il regalo a Lily, ma devo dire che lo porti avanti con coerenza e senza intoppi, con la grazia che secondo me ti ha sempre contraddistinta.

L’intreccio ha una sua spiccata coerenza nella propria semplicità e, nel complesso, devo dire che mi è piaciuto.

 

Originalità: 5/5

Ho smesso di leggere Snevans dopo averne fatto indigestione durante l’adolescenza ma, che io mi ricordi, non credo di aver letto spesso la tematica dei regali di Natale accostata a questi due personaggi: spesso si tende a rendere Severus un personaggio scostante e senza cuore, tralasciando il fatto che lui e Lily sono stati amici, quindi qualcosa di positivo deve esserci stato.

Nel complesso trovo la tua proposta deliziosamente originale, mi è piaciuta davvero moltissimo, la trovo estremamente valida e (ecco che arriva il mantra) dubito di aver mai letto qualcosa del genere. Bravissima!

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

La caratterizzazione sia di Severus sia di Lily rimane, a prescindere dal punteggio, un eccellente tentativo: sei riuscita a dare profondità ad entrambi e, prima di esporti le mie perplessità in merito, vorrei un attimo porre un accento sul fatto che il tuo lavoro sia comunque eccellente. Detto ciò.

Lily mi sembra molto credibile (al pari dei Malandrini: io li detesto e li ho detestati anche qui, quindi per coerenza non posso che giudicarli tristemente IC) nel suo difendere Severus, nel rapporto turbolento con James e gli altri. È un personaggio valido e, seppur secondario, viene trasversalmente approfondito tra le righe della tua storia.

Ma parliamo di Severus: nelle tue note esprimi il dubbio di aver sforato nell’OOC. Mi viene da dirti, tendenzialmente, un sonoro e chissenefrega. Poi mi ricordo che devo giudicarti e me lo rimangio ma, davvero, la nota esiste e usarla non uccide quindi, davvero, non ti preoccupare. Comunque, per rispondere alla tua domanda, sì, anche io lo trovo leggermente OOC: di base l’immagine che la Rowling ci rimanda di Severus è di un bambino incapace di affezionarsi, se non ai limiti dell’ossessione, ma comunque scostante – qui l’ho visto molto fluff, una visione un po’ inedita, ma che sinceramente non mi è dispiaciuta nemmeno troppo.

Quello che secondo me manca, chiudendo gli inutili sproloqui su IC e non IC, è secondo me un ulteriore approfondimento in quella che (a mio parere) è una delle caratterizzazioni più complicate di tutto l’universo Potteriano. La dolcezza di Severus, sebbene parzialmente motivata dal suo amore per Lily, appare in questo senso quasi incausata e per questo tende a stonare con la caratterizzazione cui noi lettori siamo abituati. Niente di grave, a mio parere, quindi ho speso x parole per concludere in un quasi nulla di fatto.

Grazie per avermi ascoltata, comunque.

 

Gradimento personale: 8.5/10

Una storia graziosa, semplice da leggere e anche gradevole ma che, personalmente, mi ha rapita meno di altre tue storie. Lo trovo un tentativo dolcissimo, questo sì, ma non mi ha lasciato addosso quell’emozione che solitamente mi lasciano le tue storie. Non so, nel complesso mi piace, ma non mi convince al 100%. Diciamo, più all’80%.

È indubbiamente una storia con mille lati positivi – un’eccellente caratterizzazione, una buona grammatica, un bel titolo. Ma, nel complesso, non riesco a dirti che mi piace più di quanto non mi siano piaciute molte altre storie, non sfonda il tetto di quelle storie che sono “belle, ma”. E qui il mio ma risiede con tutta probabilità nello stile, che non mi ha convinta nella sua totalità.

Ci tengo a porre l’accento sul fatto che, comunque, io trovi la tua produzione assolutamente valida e che questo non sia un commento volto a demolire: ti giudico un’autrice molto brava, ma questa storia non mi ha coinvolta come avrei voluto.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

La coppia Severus/Lily è presente e ben utilizzata. Molto bene anche il prompt regalo/sorpresa, che si fonde perfettamente e coerentemente con la trama.


 

(3)
 
Il colore del male
 
Tot: 46/50

 

 

Titolo: 2/2

Dei tre proposti, questo è sicuramente il tuo titolo che ho preferito: posta la sua spiccata coerenza con il testo, l’ho trovato tanto poetico e altrettanto originale. Una scelta azzeccatissima e cui sinceramente io non sarei mai arrivata, è proprio bellissimo, ti faccio i miei sinceri complimenti.

 

Grammatica e stile: 14/15 (divisi in 10/10 e 4/5)

La Grammatica è perfetta, non ho riscontrato la presenza di refusi o di problematiche di altro tipo all’interno del testo. Mi fa molto piacere, le tue storie sono sempre estremamente curate e, in una fanfiction così breve, qualunque tipo di errore sarebbe immediatamente balzato all’occhio.

Lo stile che hai adottato tendenzialmente mi piace, ma vi intravedo due “punti neri” che non mi fanno impazzire del tutto.

In primo luogo, secondo me il testo è caratterizzato da una sovrabbondanza di avversative, che sfiora il limite dell’eccesso: è tutto un “x, ma y” che tende ad appesantire parecchio la lettura, in quanto tende a donare al testo un ritmo che è ai limiti del cantilenante. Ho capito che volevi dare un senso di incertezza a Cho, di revisione in questo senso della versione dei vincitori, che spesso non tiene conto delle perdite. Ma, ed ecco che ci cado anche io, secondo me è qualcosa che accade con davvero troppa frequenza in un testo così breve e balza subito all’occhio del lettore.

In secondo luogo, non sempre condivido l’utilizzo che fai del punto fermo, che non è mai (e lo sottolineo) posizionato in maniera erronea, ma che tendenzialmente viene usato in una maniera che rasenta l’eccessivo. Il ritmo della frase, in questo senso, risulta essere foneticamente compromesso: leggendolo ad alta voce, a mio parere le pause sono davvero troppe, le frasi eccessivamente brevi, il tutto causa un ritmo che è leggermente singhiozzante. Nel complesso non posso dire che questa storia sia scritta male, ma secondo me queste due cose potrebbero essere risolte, migliorando di molto la resa di questo breve testo.

 

Trama: 3/3

La trama è molto semplice, ma sviluppata in maniera coerente e sicuramente pienamente e perfettamente godibile. Non è una trama che punta sullo stupire il lettore (ma di questo parlerò in seguito), ma su una profondissima introspezione che personalmente ho apprezzato davvero tanto.

L’intreccio non brilla per complessità, ma l’inizio e la conclusione sono coerenti con loro stessi (e con il Canon, anche se ovviamente non è oggetto di valutazione) e sono per questo perfettamente apprezzabili dal lettore.

 

Originalità: 4/5

Beh, che dire. Non ho letto moltissime storie riguardanti questa coppia – che, francamente, odio quasi quanto non tollero la James/Lily ma, ehi, mi fai apprezzare anche storie fuori dalla mia comfort zone – ma ho letto abbastanza storie su Cho (che invece è un pg che mi incuriosisce parecchio) e devo dire che sicuramente l’infelice dipartita di Cedric è uno di quei topoi letterari da cui non si può prescindere se si vuole trattare di questo pg. Nel complesso, ciò ti ha sicuramente aiutata a livello di caratterizzazione, ma purtroppo ti penalizza a livello di originalità – come dicevo poc’anzi, secondo me è proprio fuori dallo scopo di questa storia, che non punta a sorprendere il lettore, ma a farlo emozionare.

Punti di originalità sono sicuramente la storia del fiore e l’aver ambientato la storia nel post-war, ma per il resto purtroppo devo dire che (coerentemente con lo scopo della storia) non sono particolarmente sorpresa.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

La caratterizzazione è, come sempre, ineccepibile. In primo luogo, ottimo come la storia abbia inequivocabilmente una sola protagonista, i cui pensieri dominano la narrazione – ce ne fossero stati di più, avresti presumibilmente rischiato quell’effetto “calca” che si ha quando si cerca di far coesistere troppi personaggi in una stessa narrazione.

Cho, per quanto mi riguarda, è perfetta. Posto che la trovo perfettamente e pienamente IC, secondo me è proprio bella a livello di caratterizzazione: è un personaggio validissimo non tanto per la sua spiccata coerenza con l’universo canonico (che comunque c’è e vorrei sottolinearlo), ma perché è ben ragionato e ben costruito. La sua sofferenza è palpabile, tangibile, e soprattutto plausibile.

Secondo me uno dei grandi rischi che porta la caratterizzazione di Cho è quello di cadere in uno stile un po’ tragicomico o forzatamente tragico, cosa che personalmente qui non ho trovato – ogni tratto di Cho è ragionato, unico e soprattutto presumibile. Il suo rapporto con Cedric domina la narrazione, è appunto coerente sia con il Canon sia con il pg che hai scelto di costruire, mi è piaciuto tantissimo. Bravissima!

 

Gradimento personale: 8/10

Nel complesso è una bella storia, sicuramente riuscita e su cui si vede che hai impiegato tempo ed energie e devo dire che io questo lo apprezzo sempre, a prescindere dal numero che poi posso o non posso attribuire. Di base, quindi, premetto che a me la fanfiction piace. Detto questo, sicuramente ci trovo anche dei difetti, perché l’asino in qualche modo deve cascare sempre e comunque.

Sicuramente uno dei grandi scogli nella mia valutazione risiede nello stile, che non ho trovato ottimale rispetto alla brevità della storia.

La storia punta sull’introspezione, cosa che ripeterò fino all’esaurimento (mio), ma ciò non è sempre coadiuvato dalla perfezione stilistica che, secondo me, le storie introspettive tendono a richiedere. Nel complesso quindi bene, anche benissimo, ma so che sei in grado di fare molto meglio di così – il mio voto, in questo senso, intendilo come un “voto di incoraggiamento”, perché io scommetterei tanto su di te come autrice, e continuerò a farlo. Brava!

 

Utilizzo del Pacchetto: 5/5

La coppia Cedric/Cho è sicuramente al centro della narrazione, così come il prompt “sfortuna” che è utilizzato con consapevolezza e pieno controllo.


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Giudice*****
06/05/2021 10:21
 
Quota


Quarto classificato 

mystery_koopa
 
 
Media: 46.33
 
Tot (1): 45.5/50
 
Tot (2): 46.5/50
 
Tot (3): 47/50
 

 

(1)
 
Sabbia e ceneri
 
Tot: 45.5/50

 

 

Titolo: 1.5/2

Il titolo mi piace e non mi piace. Svolge il suo lavoro e lo fa egregiamente, sono elementi presenti nel testo, anche se non in maniera preponderante – secondo me, il vero peccato (anche se non fa parte della valutazione) è che il titolo della storia oscuri ogni altro titolo dei capitoli, perché l’ho trovato veramente meraviglioso.

 

Grammatica e Stile: 14/15 (divisi in 10/10 e 4/5)

Non ho riscontrato problematiche di tipo grammaticale all’interno del testo, cosa che come altre tue opere lascia trasparire una cura non indifferente.

Ho avuto qualche problematica in più sullo stile, a questo giro, specialmente in due punti particolari.

 

  • A volte le virgole sono messe in una posizione che non posso dire essere particolarmente scorretta ma che, foneticamente, si rivela innecessaria. Ti riporto un esempio:

 

I lineamenti dolci del suo viso mi ispiravano simpatia, e, → questo è un esempio di quanto dicevo sopra. La posizione della virgola non è scorretta ma, foneticamente, si rivela innecessaria e contribuisce a creare un ritmo quasi spiacevole, leggendo la storia ad alta voce.

 

  • La seconda problematica riguarda alcune frasi, dove mi sono persa a causa dell’elenco progressivo di una serie di azioni del protagonista che avvengono tutte di seguito, senza lasciare al lettore il tempo materiale di riflettere sull’introspezione.

Ti riporto anche qui un esempio:

 

Mi alzai faticosamente e mi incamminai verso il bar del lido, ormai chiuso. Percepii le gambe pesanti, e poi, improvvisamente, un freddo interiore, senza capire da dove provenisse. A metà del percorso raggiunsi la postazione in cui era stato allestito il falò, ormai ridotta a un cumulo di braci e ceneri. Ne riempii il pugno, lasciandole poi ricadere fino a mescolarsi con la sabbia. Mi sentivo allo stesso modo: bruciato, ormai inutile. Legato a un elemento a cui non appartenevo. → come vedi, l’effetto è quasi cantilenante, sicuramente difetta leggermente di introspezione. Non so, non sono convinta.

 

Nel complesso, comunque, la storia è sicuramente scritta molto bene e si fa leggere, quindi complimenti.

 

Trama: 3/3

La trama non mi è dispiaciuta: è uno spaccato interessante – purtroppo fortemente limitato dal limite di parole, così basso – dell’adolescenza di un ragazzo, Cesare, che è un po’ il prototipo standard di ragazzo timido e sarcastico. Nel complesso, ti devo dire, non è una brutta trama – sicuramente si fa leggere senza fatica ed è un simpatico momento di due adolescenti comunque.

Insomma, di base funziona: le mie perplessità te le lascio più avanti.

 

Originalità: 5/5

Devo dire che, per usare un linguaggio da giovani, ci sta. È uno spaccato molto interessante e che lascia intendere parecchio sui protagonisti – e, da questo punto di vista, devo dire che ti piace mettermi in difficoltà: perché dici così poche cose in così poche parole, da costringermi a dirlo.

“Io, una storia così, non l’ho mai letta”: perché, di base, io adoro le storie romantiche ma di slash ho sempre letto solo roba molto dramatic, mentre la tua scorre molto veloce e, nel complesso, si rivela piacevole da leggere.

Ha una sua originalità, che non è esplicita ma più implicita, e che personalmente ho apprezzato parecchio – personalmente giusto l’originalità non la amo ma la comprendo, passiamo invece alle cose in cui sono rimasta meno convinta.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

La caratterizzazione è ottima. Sebbene tu avessi davvero poco spazio, sei riuscito a far emergere con chiarezza i connotati principali dei personaggi: Cesare è molto ben tratteggiato – sì, anche io lo prenderei a schiaffi, te lo confesso – ed emerge con chiarezza parola dopo parola, in un quadro che ritengo essere assolutamente ben delineato.

Nel complesso, sono personaggi di cui si può dire tanto – ma, al contempo, di cui si sa molto poco. Quel che non mi convince non è tanto Cesare, che riesce a ritagliarsi un proprio degno spazio all’interno della storia, così come nel suo rapporto sia con Alex ma anche con Massimo. Detto questo, io penso che ci stia il fatto che Alex non venga approfondito, dato che è chiaramente un personaggio di contorno.

Sono leggermente più delusa da Massimo: l’ultima scena è quasi forzata, non si comprendono i perché e i per come di questa improvvisa liason dei due. Cioè, premettendo che credo (eccome se ci credo) nel colpo di fulmine, qui mi è sembrato tutto un po’ affrettato.

Comunque, ti faccio i miei complimenti per Cesare, che è sicuramente un personaggio ben caratterizzato.

 

Gradimento personale: 9/10

La storia mi è piaciuta parecchio, ma decisamente non è la mia preferita né della tua produzione letteraria né di questo contest. Ti stimo molto come autore, e questo penso tu ormai lo sappia, ma a questo giro sono rimasta non completamente soddisfatta della lettura – dove sono quei sentimenti così sferzanti che solitamente inserisci nelle tue storie?

La trama e l’idea sono buone, ma personalmente “preferisco altro” e non intendo angst, perché anche il romance mi piace, semplicemente ho trovato questa storia un po’ sottotono rispetto a quel che so che potresti dare.

Ho già elencato i lati per me negativi e/o positivi dei questa storia, quindi cerco di non ripetermi: semplicemente è la classica storia che leggo, ma su cui non rifletto molto a posteriori, mi ha lasciata abbastanza indifferente. Mi dispiace.

 

Utilizzo del pacchetto: 3.5/5

Il genere slash è sicuramente preponderante. Non posso dire lo stesso del prompt “cenere”, che compare solamente di sfuggita e che non è quindi importante ai fini della trama.

In sintesi: 2.5 per il genere + 1 su 2.5 per l’utilizzo del prompt.


 

(2)
 
La volontà di perdere
 
Tot: 46.5/50

 

 

Titolo: 1.5/2

Questo titolo, a differenza del precedente, devo dirti che mi è piaciuto veramente tanto: trovo che non venga oscurato dal titolo della raccolta (che continuo a trovare meraviglioso) e che abbia una propria spiccata poeticità che ben si accompagna con il testo che anticipa. Tuttavia, per essere sincera, devo dire che non lo trovo così perfettamente calzante con il contenuto che rappresenta – la mia impressione è che sia troppo per quel che poi è la storia. Ovviamente, sarei felice se tu volessi spiegarmi un po’ meglio l’implicazione che lega appunto il titolo e il testo.

 

Grammatica e stile: 15/15 (diviso in 10/10 e 5/5)

La Grammatica è perfetta, non ho riscontrato errori di sorta in tutto il testo, e di ciò sono chiaramente molto contenta.

Anche sullo stile non ho riscontrato problematiche – fatto che mi ha fatto tirare un sospiro di sollievo, rispetto alla prima parte di questa raccolta – e la storia si è fatta leggere in maniera abbastanza fluida. Trovo che, in alcuni punti, avresti potuto giocarti un po’ meglio le virgole – che non sono posizionate in maniera erronea ma che, tuttavia, producono un effetto sonoro che non sempre rispecchia la gradevolezza del testo. Ho scelto di non penalizzarti in questo, però, sia perché succede raramente sia perché potrebbe essere solamente una mia impressione: per correttezza, te la riporto, sia mai che leggendo tu ti renda conto che potrei avere ragione.

 

Trama: 2/3

Allora. Sono stata molto indecisa riguardo il voto da dare in questo parametro e, non te lo nascondo, istintivamente ne avevo dato un molto più basso, che ho poi rialzato in virtù del fatto che comunque sei stato fortemente limitato dal limite (perdona la ripetizione) di parole volutamente basso, che quindi ti ha costretto a essere più superficiale di quanto magari non avresti voluto.

Di base, comprendo l’intenzione – mostrare uno spaccato di quei due personaggi che avevi presentato nel primo capitolo della raccolta/mini-long. Tuttavia, è uno spaccato così coinciso che personalmente ho faticato sia a concepire in che cosa fosse legato al capitolo precedente (personaggi a parte, ovviamente), sia mi ha infastidita – ed è un termine brutto, ma che personalmente non riesco non a usare in tutta onestà, perché davvero sono rimasta molto perplessa e appunto infastidita – la “superficialità” con cui si è accennato alla “volontà di perdere”, nel senso più lato.

Te lo dico con la massima onestà di cui sono capace: io apprezzo sempre il lato oscuro delle storie, perché il suicidio, la depressione, sono realtà che esistono e di cui in molti soffrono. Non apprezzo, però, quando mi vengono inserite per “prendere spazio” in una storia dove, sinceramente, non se ne sentiva la mancanza: la frase “L’ho fatto nel modo superficiale in cui tutti l’hanno fatto, almeno una volta nella vita” la trovo, sia fortemente riduttiva per una tematica che viene sempre e solo abusata, sia totalmente fuori contesto rispetto alla narrazione.

Lungi da me demonizzare il suicidio come tema narrativo ma, in una storiella romantica da 1500 parole, è un azzardo. Che, sinceramente, non mi è piaciuto.

Scusa se mi sono dilungata così tanto – per darti comunque un voto alto – ma ci tenevo a spiegarti perché a me questa trama non ha convinto.

 

Originalità: 5/5

Direi che ci siamo. Non amo particolarmente fare binge-reading di storielle romantiche, ma ogni tanto viene anche quel momento della mia vita e, devo dire, la tua ha un nonsoché di novità: sarà che non ho mai letto molte storie slash (sembra ironico, ma non lo è), ma devo dire che da questo punto di vista la tua l’ho apprezzata, mi è sembrato un punto di vista relativamente interessante di una relazione.

Interessante, in particolare, è il fatto dello stacco temporale – che, a giudicare dal titolo generale, suppongo si ripeta nella terza storia. Bene.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Allora, sinceramente io non riesco a dire che sia una caratterizzazione brutta o imprecisa, perché non sarei onesta: è un tentativo buono, anzi ottimo, ma che secondo me in alcuni punti (no, aspetta, onestà massima: in un punto specifico, su cui mi sono debitamente sfogata in precedenza) scade in un filino di eccessiva superficialità.

Sicuramente i due protagonisti si sviluppano in una coerenza che è incontestabile, rispetto anche alla storia precedente – Cesare e le sue insicurezze, Massimo e la sua dolcezza.

Capisco pienamente il tentativo di segnare una sorta di distacco, da parte di Cesare, che è doloroso e non voluto – ma c’è. Tuttavia, e te lo dico con il massimo rimpianto che mi è concesso, a me quella frase non va giù: è messa per creare un momento di dramma che, conoscendoti come autore, potevi creare benissimo senza scadere in un momento che trovo eccessivo e che denota un po’ un buco nella caratterizzazione. Io, a questo punto, spero vivamente che nella terza storia si faccia nuovamente riferimento a questa cosa, per tornare indietro a rivedere la valutazione. Altrimenti, purtroppo, rimane una scelta narrativa che non riesco né a digerire né a spiegarmi.

 

Gradimento personale: 9/10

Non posso dire che questa storia non mi sia piaciuta – perché peccherei di mancanza di onestà – ma non posso nemmeno dire che non mi abbia lasciato l’amaro in bocca, ancora una volta, per la questione che ti ho descritto doverosamente in precedenza.

È uno spaccato adolescenziale interessante, coerente con il genere che hai deciso di adottare in precedenza, quando hai pianificato la raccolta, e si fa leggere. Sicuramente è una storia che si legge scorrevolmente, ma è anche una storia che sinceramente mi ha lasciata con un filino di delusione addosso – lo so che l’ho già detto ma, da un autore che solitamente scava nei perché e nei per come, io una simile leggerezza (che non ritengo giustificabile dalla storia che, per quanto romantica, è sicuramente anche introspettiva) non me l’aspettavo né riesco personalmente a perdonarla.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere malinconico c’è e, nell’introspezione di Cesare, si sente con tutta la sua forza. Il prompt è presente e ben utilizzato nel testo, l’atmosfera invernale è presente sia tramite la neve sia nello stato d’animo dei protagonisti.


 

(3)
 
Sette estati fa
 
Tot: 47/50

 

 

Titolo: 1.5/2

Il titolo non mi fa impazzire. Lo trovo coerente con il contenuto che rappresenta, ma personalmente l’ho trovato poco originale – tuttavia, premio volentieri la coerenza con la conclusione della raccolta/mini-long.

 

Grammatica e stile: 15/15 (diviso in 10/10 e 5/5)

La Grammatica è, anche qui, decisamente perfetta: ho apprezzato molto la grande cura che è presente nella storia, che non è mai sbavata ma sempre perfettamente calibrata. Lo stile è sicuramente gradevole e si allinea maggiormente a quello che mi hai abituata a conoscere, sebbene in alcuni punti permangano in me alcuni dubbi relativi alle pause fonetiche ma, coerentemente con quanto ho scritto nella valutazione precedente, non ho intenzione di penalizzarti per questo motivo.

 

Trama: 3/3

Questa storia è, te lo dico sinceramente, una bella ripresa – ero sul piede di guerra, dopo la precedente, ma devo dire che ti sei ricattato con onore.

Questa è, secondo me, la OS con la trama più sensata (con valore positivo e non dispregiativo verso le altre due) dell’intera raccolta-mini long. È una bella ripresa del contesto che avevi delineato nelle OS precedenti – perdonami non so sinceramente se posso parlare di OS o di capitoli – dandogli quel twist in più.

Mi è piaciuto avere uno spaccato del dopo: meno adolescenziale ma, da questo punto di vista, semplicemente più profondo delle altre due storie. I personaggi sono tutti cresciuti, inevitabilmente, si sono costruiti una vita. È una scelta di trama, quella del tot anni dopo, che secondo me funziona quasi sempre – e, in questo caso, ha funzionato.

 

Originalità: 5/5

Anche qui, mi trovo costretta a essere breve e a confermarti quanto ho cominciato a delineare nei due commenti precedenti: una storia così forse potrei averla letta, ma ha degli elementi di spiccata originalità che mi fanno propendere per premiare una storia simile. Mi è molto piaciuto il ritrovarsi dei personaggi – se mai s’erano perduti nel capitolo precedente, da adulti e quindi con una maturità diversa.

Mi è piaciuta la questione del legame con l’Islanda – alla suoneria sono decisamente morta dal ridere – e al concetto di ritornare indietro (che, te lo dico anticipandomi, ho trovato essere più ridondante rispetto a quello di abbandono).

Nel complesso, te lo dico con somma soddisfazione, hai fatto un lavoro a dir poco eccellente – anche se, suppongo anche da quanto ho letto di tuo, fosse un genere un poco al di fuori della tua zona di tranquillità.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Qui assistiamo a quella che è una vera e propria evoluzione di entrambi i personaggi che, come preannuncia il titolo “Sette estati fa”, è necessaria e dovuta. Ma andiamo con ordine, dato che vorrei fare un po’ una summa di tutto quel che ho letto (cercando di rimanere sintetica, che mi rendo conto di avervi ammorbato anche troppo, con queste valutazioni).

Inizio con Cesare. È il personaggio più chiaro, che le sue insicurezze le dice, essendo anche voce narrante, e per questo il lettore le riesce a percepire quasi come fossero le proprie. Per quanto mi riguarda, ha un’evoluzione che è coerente con il personaggio che hai presentato nella prima raccolta: è rimasto insicuro – perché è vero che certe cose non si superano – ma ha acquisito anche una maturità tutta nuova, forse dovuta anche all’allontanamento da Massimo?

Mi è piaciuta parecchio l’evoluzione del suo rapporto con l’alterità, che si coniuga pienamente nella sua amicizia con Alex: un rapporto asimmetrico, ma che preserva una propria coerenza narrativa e si adatta bene a quel che mi sembra aver compreso essere il carattere di Cesare.

Massimo – che, ti faccio ridere, nella mia testa continuo a chiamare Massimiliano non so per quale motivo – è un personaggio più camaleontico: su di lui non ho molto da dire, in pratica hai preso il modello del ragazzo perfetto e hai costruito Massimo. Lasciando da parte l’ironia spicciola, Massimo è un personaggio difficile da interpretare: non riesco a parlare di crescita, per lui, perché è totalmente annichilito dalla pov di Cesare, che lo relega a personaggio di contorno pur essendo uno dei due protagonisti. Da questo punto di vista, sarebbe interessante vedere una storia che ne presenti il punto di vista.

Nel complesso, comunque, il lavoro compiuto su questa OS è sicuramente eccellente: i personaggi sono adulti, ma rimangono loro, fatto che apprezzo moltissimo.

 

Gradimento personale: 9/10

Per quanto riguarda il gradimento personale, questa storia si conforma alle altre senza troppi scossoni. La raccolta in generale è piacevole, ma nessuna delle tre storie nello specifico mi ha lasciato il segno indelebile che io mi aspetto da una storia scritta da te. Nello specifico, quest’ultima è sicuramente una OS valida – ha un’ironia molto simpatica, è dolce, ma comunque non riesce a coinvolgermi al 100%.

Parto da quello che, secondo me, è il punto dolente: la scena di sesso (lime, più che lemon), è sicuramente ben scritta, ma sembra quasi un espediente per “prendere spazio” e allontanare un po’ la fine. Nulla contro il lime, io stessa ne faccio uso spesso e volentieri, ma in questo caso è stata la classica scena di cui sinceramente non avrei sentito la mancanza e la sua presenza non mi ha dato un plus per la trama.

Tralasciando questo punto, ripeto, la storia in sé non è assolutamente sgradevole: è ben scritta e ha tanti pregi, ma non mi ha fatta impazzire come altri tuoi scritti.

 

Utilizzo del pacchetto: 3.5/5

Il genere Romantico c’è e si vede, da questo punto di vista non ho niente da contestare. Sono più perplessa riguardo il tema dell’abbandono, che personalmente non ho percepito più di tempo. Sicuramente Cesare, crescendo, abbandona una parte di sé – ma è una tematica così marginale che non penso sia questo, quello che intendevi.

Il resto della storia parla di avvicinarsi e allontanarsi, ma di abbandono propriamente detto ne vedo relativamente poco. Ovviamente eventuali spiegazioni sono ben accette.


[Modificato da BessieB 06/05/2021 11:18]
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06/05/2021 10:22
 
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Terza classificata

inzaghina.EFP/inzaghina
 
Media: 47.38
 
Tot (1): 46.5/50
 
Tot (2): 48/50
 
Tot (3): 47.65/50
 

 

(1)
 
Gocce di memoria
 
Tot: 46.5/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace molto. Inizialmente ero un po’ scettica – sono sempre scettica sui titoli di canzoni usati come (scusa la ripetizione) titoli di fanfic, la trovo una scelta poco originale – ma devo dire che in questo caso si è mostrata una scelta sicuramente adeguata.

 

Grammatica e Stile: 15/15 (divisi in 10/10 e 5/5)

La Grammatica è perfetta. All’interno del testo non sono presenti errori e/o refusi di sorta, il lessico è sempre adeguato al contesto. I dialoghi sono inseriti con naturalezza all’interno del testo, senza che segnino una cesura con le parti descrittive, ma ben integrandosi in esse.

Il tuo stile mi piace sempre molto: lo trovo semplice ma molto d’effetto, gradisco sempre moltissimo la sua apparente semplicità, dietro cui si nascondono scelte lessicali di una certa levatura. Non condivido pienamente l’uso dei corsivi che, in una storia così breve, mi è sembrato leggermente eccessivo – ma te lo segnalo perché mi è venuto in mente, ho deciso di non penalizzarti (ovviamente) per questo motivo così futile.

Un’altra cosa che ho apprezzato molto è la divisione in paragrafi, che è sempre molto chiara, così come sono evidenti i salti temporali che compi tra una sezione e l’altra della storia. Secondo me hai fatto un ottimo lavoro.

 

Trama: 3/3

Uno spaccato molto interessante e, per dirlo in altre parole, il Missing Moment di cui non sapevo d’avere bisogno. Trovo che sia una spiegazione molto interessante e accurata degli stati d’animo di Sirius nel passato e in un presente ipotetico che è quello del terzo libro – mi dispiace quasi che tu non sia andata oltre, spingendoti fino al quinto, ma mi rendo conto che il limite di parole era quel che era.

Ho trovato molto interessante il fatto che tu abbia scelto di partire dal primissimo incontro tra Sirius ed Harry, scelta sicuramente molto dolce e tenera. Brava!

 

Originalità: 4/5

Allora, andiamo con ordine e criterio, due cose che chiaramente non mi appartengono: non leggo molte storie sulla OG, ma ultimamente ho cercato – anche per colpa di alcune autrici di mia conoscenza – di ampliare le mie vedute, e sono finita per fare una tale indigestione di storie su Sirius che mi basterà per tutta la vita. Detto ciò, nella tua storia hai esplorato alcuni temi che sono un po’ ricorrenti nelle storie sul personaggio: tra questi mi viene sicuramente da elencare il rapporto con Minus, che è appunto stato sviscerato in ogni sua forma ed espressione, ma anche ovviamente il periodo di prigionia ad Azkaban. E, sul finire, ovviamente il rapporto con Harry.

Alcune cose che invece ho sentito meno spesso riguardano il momento della nascita del figlioccio di Sirius, che per me è stata una vera e propria novità e che devo dire ho apprezzato veramente moltissimo. In questo senso, si è rivelato molto azzeccato (lo ripeto nuovamente) anche il titolo: riporti per davvero delle piccole “gocce di memoria”, che non scendono a cascata, ma una di seguito all’altra. Molto bene!

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

La caratterizzazione è ineccepibile. Mi è piaciuto moltissimo l’introspezione di ogni singolo personaggio, che risulta debitamente approfondito nonostante il poco spazio (e il poco tempo) a disposizione. Ma tentiamo di procedere con ordine.

Sirius è il personaggio dominante – tant’è che Harry vive solamente in relazione ai suoi ricordi e alle sue sensazioni e non è un personaggio a sé – e i suoi pensieri regolano pienamente il flusso narrativo. Sirius è, in ogni tua scelta, estremamente IC: lo è nelle prime battute della storia, nel suo rapporto quasi simbiotico con James (a proposito, molto carina l’alleanza con Lily), lo è soprattutto nei suoi pensieri un po’ confusi durante la prigionia. Trovo che davvero con lui tu abbia fatto un lavoro che è sicuramente di grandissimo pregio, la trovo una caratterizzazione ben centrata e coerente sia con sé stessa sia con gli avvenimenti dell’universo canonico.

Spendo due parole per James e Lily – e Severus mi perdoni, se ti dico che mi sono piaciuti moltissimo. Parto da Lily. Lei la trovo davvero molto centrata rispetto al Canon, non faccio fatica a immaginare le sue battute come uscite dalla penna della Rowling, ha tutto ciò che il personaggio richiede: la profonda attitudine alla maternità, l’ironia un po’ pungente, la profonda bontà. L’ho trovata assolutamente adorabile.

Ora prendo un respiro profondo e parlo di James: l’ho detestato come ogni volta, quindi questo ti conferma quanto tu sia riuscita ad attingere a piene mani dal Canon. Scherzi a parte, ho trovato anche James molto in linea con la descrizione canonica, e di questo mi complimento nuovamente.

Infine, anche Harry è assolutamente e totalmente verosimile, sebbene sia un personaggio un po’ “filtrato” dal proprio rapporto con Sirius.

 

Gradimento personale: 8.5/10

La storia nel complesso mi è piaciuta, anche se devo dire che – delle tre che ho letto – forse è quella che mi è piaciuta di meno. Non ha difetti che siano particolarmente evidenti, ma secondo me avrebbe avuto bisogno di uno spazio leggermente maggiore per svilupparsi al meglio delle proprie potenzialità, magari appunto esplorando il rapporto Sirius/Harry anche oltre il terzo libro. Non so, in linea generale mi è piaciuta ma ho letto storie tu, anche all’interno di questo contest, che mi sono piaciute molto di più.

Non è una brutta storia, ma non mi ha convinta 100%, specie perché ho letto per prima la Bill/Fleur che mi ha proprio lasciato il segno.

 

Utilizzo del pacchetto: 4/5

La coppia, in questo caso non intesa in senso romantico, è ben sviluppata all’interno della storia. Per quanto riguarda il prompt, devo dire che sono leggermente meno convinta, in quanto non ho trovato il concetto di “carezza” così centrale all’interno della storia. È un concetto ricorrente, ma non ne è il filo conduttore, l’ho trovato un utilizzo quasi “di nicchia”. Comunque, ti rinnovo i miei complimenti per l’eccellente utilizzo della coppia di personaggi.


 

(2)
 
Le cose che amo (odio) di te
 
Tot: 48/50

 

 

Tot: 1/2

Il titolo, e credo sia veramente la prima volta in cui mi trovo a doverti dire una cosa del genere, non mi fa impazzire. La scelta è sicuramente azzeccata, riflette abbastanza bene il contenuto che anticipa; tuttavia, è un titolo che a primo impatto non mi convince, non mi fa dire “penso proprio di aprire questa storia”, non è accattivante come altri titoli che ti ho vista usare, anche in questo contest. Insomma, non sono sicurissima di questa scelta, anche se ovviamente ne riconosco il valore intrinseco.

 

Grammatica e stile: 15/15 (divisi in 10/10 e 5/5)

La Grammatica è eccellente. Non ho riscontrato la presenza di refusi o altri errori di sorta all’interno del testo, quindi sono sicuramente soddisfatta della cura che tu hai dedicato anche a questa storia. Il tuo stile, continuo a ripetertelo, mi piace davvero sempre: ma, a questo giro, devo dirti che l’ho trovato particolarmente centrato sull’introspezione dei protagonisti, che risaltano in maniera molto chiara nel contesto narrativo che gli hai cucito addosso.

Hai usato un lessico chiaro, frasi non troppo concise ma nemmeno eccessivamente lunghe, concordo anche con l’uso dei corsivi (a differenza della storia precedente) che segnalano le frasi più importanti del testo – quelle conclusive. Molto bello l’uso delle citazioni dei libri a inizio di ogni paragrafo, che contribuiscono a staccare i diversi argomenti della storia. Complimenti!

 

Trama: 3/3

Ho trovato la trama molto interessante, devo dire che anche questo si riconferma uno di quei Missing Moment di cui decisamente non immaginavo di avere bisogno – ma, evidentemente, mi servivano eccome.

La trama procede linearmente e senza troppi scossoni, ovvero senza discostarsi eccessivamente da quella che è la narrazione canonica (non è un difetto, ovviamente). L’intreccio è molto interessante, perché consente di vedere uno spaccato di introspezione che il punto di vista di Harry tende ad appiattire, nella saga, e che invece qui riesce a spiegarsi in tutta la propria potenza emotiva.

 

Originalità: 5/5

Io, ma penso che ormai lo sappia tutto l’universo efpiano, di Ron/Hermione ne ho lette molto poche e solo da autrici che amo seguire. Detto ciò, da quanto riesco a ricordare, una storia così non credo di averla mai letta. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui sei riuscita a prendere il Canon – che tutti noi ovviamente conosciamo – e a renderlo spiccatamente tuo in ogni sua parte. Secondo me, il punto che rende originale questa storia non sta tanto negli elementi propri della trama, quanto più che tu sia riuscita a far tuoi in questa maniera gli avvenimenti e i personaggi canonici. In questo senso voglio congratularmi con te, perché scrivere storie originali su una coppia Canon è secondo me una delle cose più difficili da fare per un fan-writer.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

I personaggi sono caratterizzati perfettamente e, se ti volessi un minimo salvare dai miei sproloqui, potrei benissimo chiudere qui la valutazione e passare al prossimo parametro. Ma, sinceramente? Non penso lo farò, perché la voglio sviscerare bene, questa storia.

Allora, con ordine. È uno di quei casi in cui non so nemmeno bene da che personaggio partire, perché sono entrambi caratterizzati in maniera inappuntabile.

La tua Hermione è una rappresentazione fedelissima del Canon in ogni sua espressione, è chiaramente l’Hermione di cui siamo tutti abituati a leggere, pregi e difetti annessi. Nella tua scrittura riescono a emergere chiaramente entrambi, nel bene e nel male, in ogni sua contraddizione la signorina Granger è lei. Hermione è un personaggio di cui leggo e scrivo molto spesso, per  essere riduttiva, ma sono poche le volte in cui la vedo così simile al Canon, mi hai sorpresa nettamente in positivo.

Parliamo invece di Ron. Analogamente a quanto ti ho scritto per James, se l’ho odiato la tua caratterizzazione funziona – e, te lo assicuro, ha funzionato davvero benissimo, perché mi ha fatto salire il fastidio fin dalla prima riga.

Ron non è il mio personaggio preferito e temo non lo sarà mai, ma penso anche di saper riconoscere il valore di un’autrice capace quando me ne capita una davanti e tu, mia cara, lo sei. Ron è odiosamente IC in ogni sua riga, anche lui con pregi e difetti annessi. Mi ha convinta, forse quasi quanto Hermione, specie nel suo continuo far marcia indietro e ritornare sui propri passi – d’altronde, e lo dico con fatica, non siamo fatti per sbagliare e poi tornare indietro?

Anche Harry, nelle poche righe che appare, mi è sembrato sempre coerente con il sé dei libri. Ancora una volta ti rinnovo i miei complimenti, hai fatto un ottimo lavoro.

 

Gradimento personale: 9/10

La storia mi è piaciuta parecchio, anche se devo dire che non è la tua storia che mi ha convinta di più: perdonami se sono così critica, ma ho più di trenta storie e se non lo fossi vi darei a tutti il primo posto e un bacino in fronte. Devo dire che, lasciando gli scherzi da parte, mi è piaciuta molto l’idea di fondo della storia e l’ho gradita, e non mi sento in grado di trovarle difetti che palesemente non ha, ma mi ha catturata meno di altre storie che ho letto per il contest. E, dovendo un po’ fare una somma generale delle storie che mi sono piaciute, in tutta onestà ti dico che questa mi è piaciuta da nove, che comunque è un signor voto.

Ho apprezzato molto la caratterizzazione di questa storia, e sicuramente anche il finale aperto mi ha conquistata. Se devo trovare una cosa che non mi ha convinta sicuramente ti dico il titolo e il fatto che a volte ho trovato i dialoghi in una successione molto veloce, cioè non lasciano spazio al lettore per riflettere sull’introspezione del personaggio. Ma, come ti conferma anche il voto, non si tratta di assolutamente niente di grave.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

La coppia principale è sicuramente la Ron/Hermione. Per quanto riguarda il prompt, sono stata convinta: è stato usato molto bene ed è presente come un rimando in tutti e tre i paragrafi.


 

(3)
 
Un futuro per cui combattere
 
Tot: 47.65/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace parecchio. Trovo che rispecchi alla perfezione il contenuto che anticipa, e lo fa con grazia e allo stesso tempo con una buona dose di poesia. Il concetto che hai voluto esprimere mi ha semplicemente conquistata e lo trovo perfetto per la coppia che hai scelto di trattare, quindi davvero non avrei saputo pensare a una scelta migliore.

 

Grammatica e Stile: 14.15/15 (divisi in 9.15/10 e 5/5)

La Grammatica è ottima, ho riscontrato solamente due problematiche, che immagino siano state dettate dalla fretta di consegnare, dato che solitamente le tue storie sono curatissime da questo punto di vista. La prima problematica è solamente un banalissimo errore di battitura, che ti lascio qui di seguito:

 

babbana → vuole la maiuscola. – 0.10 pt

                                                                      

Il secondo problema che ho riscontrato è una frase che risulta esser priva di verbo, per cui il senso ne risulta essere alterato. Immagino che sia un errore di distrazione, dato che le altre due storie non presentavano alcun tipo di problematica, e anche qui la situazione è stata estremamente circoscritta. Te lo lascio qui sotto:

 

aveva sempre il mondo → la frase è monca, manca il verbo. Immagino intendessi diviso? In ogni modo, il senso della frase risulta alterato. – 0.75 pt

 

Per quanto riguarda lo stile, mi limito a ribadirti quello che probabilmente ti avrò già ripetuto nelle valutazioni precedenti (in  realtà questa è la prima, ma è la terza storia in elenco): a me il tuo stile piace sempre e, anche in questa storia – che ti confesso essere stata la mia preferita delle tre che ho letto – non ti sei smentita. Hai descritto l’evolversi della conoscenza di Bill e Fleur con delicatezza, con grazia, e non ho mai avuto l’impressione che la loro storia fosse forzata, nonostante il numero di parole estremamente ridotto della storia.

Bellissime le descrizioni, che in questa storia hanno trovato più spazio, e l’introspezione di entrambi i protagonisti. Brava!

 

Trama: 3/3

La Trama di questa storia mi è sembrata interessante fin da subito, e non a torto: hai descritto uno spaccato della vita di Bill e Fleur di cui decisamente avevo bisogno. La trama è lineare, ma non per questo scarna o approssimativa, semmai il contrario – è completa, ha un inizio e uno svolgimento coerenti, e un finale che strizza l’occhio a una possibile continuazione (che sia o meno nella mente del lettore, questo non so dirlo).

Ho trovato bellissimo il finale, appunto, che trovo “aperto ma non troppo”. Mi spiego: è un finale che dà adito alle riflessioni del lettore, senza però trasmettergli alcun senso di incompiutezza che, con i finali aperti, è sempre una possibilità. Bravissima.

 

Originalità: 5/5

Non ho mai letto storie su un possibile incontro alla Gringott tra Bill e Fleur e, sinceramente, mi sto domandando perché. Mi hai aperto un mondo di cui non avevo completamente idea e, di questo, ti sono grata: io vivo i contest dove “giudico” come un’occasione per imparare qualcosa di nuovo e, con questa storia, mi hai permesso di espandere ulteriormente le mie conoscenze nel fandom di Harry Potter e, per questo motivo, ci tengo a ringraziarti sentitamente.

Ma, tornando a noi: come dicevo è la prima volta che leggo una storia del genere, e l’ho trovata molto interessante nel suo sviluppo. Ho sempre immaginato che i due si fossero conosciuti in un contesto lavorativo, ma tu sei la prima autrice che dà voce a questi pensieri un po’ condivisi da molti lettori, e questo ti fa davvero molto onore.

Mi ha molto colpita, questa storia, perché sinceramente non mi aspettavo niente del genere, quindi complimenti. Menzione d’onore per il lavoro di Bill in Egitto che molti, e mi metto anche io nell’elenco, tendono a sottovalutare/dimenticare.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Io, più che dirti che si vede che questi personaggi ti appartengono e li percepisci distintamente come se li avessi inventati tu, e che per questo sei stata bravissima, non so che dirti. Non mi capita spesso di essere così tanto senza parole, ma in questo caso mi sto letteralmente sforzando di tirar fuori un pensiero coerente. Come al solito, cercherò di proseguire con criterio.

Trovo la tua Fleur estremamente realistica: come hai scritto nelle note, il suo parlare – per quanto grammaticalmente bizzarro – è esattamente come quello coniato dai traduttori della Rowling e, complice l’uso di qualche parola in francese sapientemente disseminata nei dialoghi, sei riuscita a renderla spaventosamente simile al Canon. Mi è piaciuta molto la sua determinazione – che abbiamo assaggiato in occasione della famosa battuta sul courage di suo marito – e il suo profondo senso di giustizia.

Anche Bill, a mio parere, è estremamente verosimile: di lui mi è piaciuto molto l’attaccamento alla famiglia, anch’esso estremamente verosimile, e la gentilezza che fin da subito dimostra nei confronti di Fleur. In un campo di gioco in cui è lei quella che prende in mano la situazione, il tuo Bill non risulta comunque essere annichilito dal carattere così determinato della ragazza.

Un ottimo lavoro, ti rinnovo i miei complimenti.

 

Gradimento personale: 10/10

Anche qui, che dirti? Ti do il massimo e me ne vado, fingendo di mantenere un alone di professionalità?

Io, questa storia, l’ho semplicemente adorata è sicuramente stata una delle mie preferite in tutto il contest e mi ha fatto pensare che, a questo giro, sarà difficile assegnare l’ormai ricorrente premio per la mia storia preferita in tutto il contest. Non c’è qualcosa che non mi sia piaciuto di questa storia, è stata tutta completamente esaltante, una lettura che ricorderò sicuramente con piacere e che mi spinge a ri-appassionarmi alla coppia. Ti faccio i miei complimenti – ancora una volta – per il profondo rispetto che mostri sempre nei confronti dell’IC dei personaggi e della loro introspezione in generale. Per quanto mi riguarda non potevi propormi una storia migliore, complimenti.

 

Utilizzo del pacchetto: 3.5/5

La coppia Bill/Fleur è al centro della vicenda e, da questo punto di vista, non ho alcuna difficoltà a riconoscerti il merito di aver costruito una storia che è assolutamente focalizzata su di loro. Più dubbiosa sono, invece, sul prompt, che compare solamente in un paragrafo: non è un concetto ricorrente, è solamente un dettaglio che non ricorre mai nella storia. Mi rendo conto che “porporina” era un prompt complesso, ma secondo me offriva molte possibilità per giocarselo meglio. Ciò, ci tengo a precisarlo, ovviamente non intacca quella che è la mia opinione sulla storia.


 


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06/05/2021 10:24
 
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Seconda classificata + Vincitrice del premio per la miglior storia originale in gara

BellaLuna95/BellaLuna
 
Media: 48.13
 
Tot (1): 49.2/50
 
Tot (2): 48.7/50
 
Tot (3): 46.5/50

 

(1)
 
Bussano alla porta
 
PREMIO PER LA MIGLIOR STORIA ORIGINALE
 
Tot: 49.2/50
 
 

Titolo: 2/2

Il titolo nel complesso è sicuramente coerente con quanto espresso dalla storia, e di questo sono felice, perché lo trovo un titolo sicuramente azzeccato. È breve, lineare, ma centrato – unico rammarico, che ovviamente non porta alcuna detrazione al punteggio, è che il titolo non sia “Quando bussano alla porta”. Lì penso mi avresti conquistata per sempre.

 

Grammatica e stile: 14.2/15 (divisi in 9.70/10 e 4.5/5)

La Grammatica, nel complesso, è eccellente. Solamente un paio di volte ti sono sfuggiti dei trattini corti (-) al posto di quelli lunghi (–) per segnalare degli incisi. Purtroppo devo conteggiarlo come un errore di punteggiatura – 0.15 x2

Per il resto, non ho riscontrato la presenza di errori o refusi di sorta: il lessico è favolistico, adatto al contesto, mi è piaciuto molto.

Per quanto riguarda lo stile, l’ho trovato certamente adeguato – a tratti evocativo, sicuramente ben calzante sulla psiche di una bambina, evoca quell’atmosfera da fiaba dell’orrore che io personalmente apprezzo sempre tantissimo.

Solo una perplessità: a volte metti la punteggiatura in una maniera che non è erronea, ma che a mio parere appesantisce inutilmente il testo da un punto di vista delle pause – ho letto la storia ad alta voce e, in alcuni punti, il ritmo era eccessivamente inframmezzato da pause non sbagliate, ma innecessarie. Ti riporto, per chiarezza, un esempio:

 

Anche gli Adulti che una volta erano Bambini e che sono nati e cresciuti negli interni A e B del Condominio, ora non se ne ricordano più, lo hanno dimenticato, e Gioia pensa che sia strano, Gioia aspetta, quasi con rammarico, che accada anche a lei.

 

E questo è tutto. Nel complesso trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro, quindi davvero complimenti!

 

Trama: 3/3

Che dire, sono colpita. Sinceramente, quando ho preso in carico, non mi sarei mai aspettata d’inciampare in una storia simile.

La trama è semplicemente, ma è scritta in una maniera tale che funziona e lo fa molto bene: riesci a tenere il lettore incollato allo schermo, come se stesse ascoltando una melodia un po’ macabra ma senza essere in grado di cambiare stazione radio. Che paragone emozionante, scusami.

Comunque, davvero molto interessante, complimenti!

 

Originalità: 5/5

Come dicevo poc’anzi, non pensavo di trovarmi una storia simile davanti, prendendo in carico questo contest: il tema poggia su un cliché narrativo che qualunque bimbo ha conosciuto (o qualunque lettore assiduo di creepypasta), quale l’uomo nero, che viene reinterpretato in maniera totalmente inedita. Interessante, per prima cosa, la scelta dell’ambientazione: hai messo il Fantasma in un posto che avrebbe potuto crearti problemi – perché non lo vede nessuno? Perché solo certi appartamenti? – ma che, paradossalmente, ha reso la narrazione più misteriosa e particolare.

Per tornare al mio tipico mantra da contest, dato che a questo giro lo sto dicendo meno del solito: io, una storia così, non l’ho mai letta. Mi ha colpita estremamente in positivo, sono proprio soddisfatta della lettura che, in più punti, mi ha sorpresa e fatta spalancare gli occhi davanti allo schermo.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Trovo che caratterizzare i bambini sia sempre una delle sfide più grandi cui un autore possa fa fronte, e ti spiego perché: siamo stati tutti bambini ma, nel momento in cui scriviamo di un bambino, semplicemente siamo diventati strutturalmente diversi da loro. E come si fa a ricostruire cosa un bambino pensa, cosa vuole, cosa dice senza minare la credibilità del racconto? Il rischio di creare bambini troppo formali, o irrealistici, è sempre dietro l’angolo.

In questo senso, trovo che tu abbia affrontato questa sfida con onore – e che tu ne sia uscita sicuramente vincitrice.

Gioia – peraltro, che brividi, l’avessi chiamata Gaia sarei andata a nascondermi sotto il letto – emerge dai tuoi tratti con chiarezza e con l’incoerenza tipica dei bambini. È una bambina che affronta un divieto (non aprire la porta agli sconosciuti) ma che, in quanto tale, non ne comprende appieno il senso.

Io sfido chiunque a negare di non aver mai messo in discussione uno di quegli ordini firmati con un “perché è giusto così”: lo faccio ancora a ventiquattro anni, figuriamoci se non lo facevo a sei/sette. Da questo punto di vista, la fame di Gioia è comprensibile e coerente con il fatto che sia piccola – sa che è sbagliato, voler conoscere, eppure come si fa a comprendere se manchiamo di esperienza?

La sua conoscenza, in questo senso, si sviluppa per gradi: con un intermediario, prima, ovvero la porta. E con l’esperienza diretta, infine.

Una caratterizzazione magistrale, complimenti.

 

Gradimento personale: 10/10

Okay, con calma. Sono stata molto sorpresa da questa storia, che poteva essere presa come una fiaba dell’orrore o darle quel significato profondissimo che, invece, io ci vedo. Hai corso un rischio e, per quanto mi riguarda, hai vinto rischiando: non so quanto in alto salirai (non ho valutato le altre due storie, al momento, e mi mancano ancora diversi partecipanti) con la classifica, ma sicuramente posso dirti che questa storia ha vinto un posticino nel mio cuore. Mi è piaciuta immensamente e sono grata di averla potuta analizzare, leggere, rileggere.

Hai dipinto una verità profondissima – che, a volte, semplicemente si ha fame di una scelta proibita – e che personalmente mi sento di condividere in toto. Questa storia mi è entrata dentro, quindi ti ringrazio per avermi permesso di giudicarla.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere è sicuramente presente, l’intera storia si basa su un essere sovrannaturale. Anche il prompt “Fantasma” è ben utilizzato.


 

(2)
 
AbeTino – Storia di un (brutto) albero di Natale
 
Tot: 48.7/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo è molto fantasioso, se così si può dire, e mi ha fatta sorridere moltissimo: è sicuramente azzeccato (eccome se lo è, diamine) e strappa via una risata a chiunque si appresti a leggere la storia. Hai fatto una scelta bellissima, complimenti!

 

Grammatica e Stile: 13.95/15 (divisi in 9.70/10 e 4.25/5)

La Grammatica è perfetta, ti è solo sfuggita la solita cosa dei trattini lunghi che ti avevo segnalato anche nella storia precedente:

 

- e questo era un gigantesco, enorme TUTTAVIA - → i trattini dovevano essere lunghi, non brevi. – 0.15x2

 

Per il resto, il linguaggio è fresco e adeguato al contesto, che risulta essere pregno di una graziosissima ironia che rende la lettura divertente e scorrevole. Lo stile, in questo senso, è la tua arma vincente. Ti segnalo solamente due problematiche che ho riscontrato.

La prima è una ripetizione superflua che ti segnalo qui di seguito:

 

sera di fine novembre, sera che poi sarebbe passata alla storia come “La Serata degli Spoiler” → questo succedersi di sera-sera-serata è un po’ pesante da leggere, io almeno uno l’avrei omesso. – 0.25 pt

 

La seconda problematica è di carattere più generale, e consiste nel fatto che molte volte tendi a costruire periodi parecchio lunghi e complessi, appesantendo inutilmente la prosa. Ti riporto, in questo caso, un esempio:

 

“Tuo padre piange ancora quando vede E.T.?” gli aveva chiesto una sera di tre mesi prima sua zia Anna, ridendo sotto i baffi, mentre Cece sbucava dalla cucina chiedendo incuriosita: “Chi è E.T.?”, al che, per non offendere sua eccellenze Steven Spielberg, sia lui che Anna erano corsi a recuperare il DVD nel primo negozio disponibile, e avevano subito dopo stilato una lista sacra di film che Cece doveva assolutamente recuperare. → la frase è molto lunga, io avrei spezzato dopo “Chi è E.T.?”.

 

Per il resto, trovo che il tuo stile si sia fuso più che bene con la storia che hai narrato, che ho trovato molto interessante e ben costruita. Brava!

 

Trama: 2.75/3

La trama è semplice e lineare: nel complesso, mi piace molto. Devo dire che si sviluppa in maniera semplice e – da quanto ho capito spero non erroneamente – pur facendo parte di una serie, la storia presenta un intreccio tale da poter essere letta come episodio singolo, pur non conoscendo i personaggi.

L’intreccio non è particolarmente complicato o ostico, ma si sviluppa linearmente e in maniera coerente. Ti pongo solamente una minuscola osservazione, in assoluta buonafede: ho trovato la prima parte della storia, quella relativa alla serata degli spoiler, un po’ affrettata – sul limite un po’ pericoloso dell’essere confusionario. Inizialmente, ho fatto un po’ di fatica a collegarla alla questione dell’albero di Natale, sembravano quai slegate: poi ovviamente ho compreso, ma la sensazione che tu abbia usato una premessa più corposa dell’intreccio basilare della storia, mi è un po’ rimasta.

 

Originalità: 5/5

La storia è originale e lo è indubbiamente: di commedie o comunque storie leggere, ultimamente faccio il pieno – eppure, una che abbia questa leggerezza e quest’istintiva joie de vivre, personalmente credo di non averla trovata mai.

La questione di AbeTino, che inizialmente mi aveva un po’ fatto temere per il peggio (non che odi le commedie, ma in esse è più “semplice” scadere nel banale, secondo me), è assolutamente geniale e mi è piaciuta da matti. Complimenti.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

La caratterizzazione dei personaggi è eccellente. Anticipo solamente una piccola cosa, che non ho penalizzato qui (perché inerente solamente in parte), né in altri parametri: purtroppo il grande inconveniente di presentare parte di una serie in un contest è che, senza note d’autore che spieghino le “puntate precedenti” prima del corpo del testo, qualche punto oscuro rimane sempre – a volte tanti, a volte pochi, ma qualcosa rimane per forza.

Qui, devo dire, di punti così ve ne sono pochissimi: ma principalmente mi viene da domandarmi qualcosa in più sui misteriosi impegni lavorativi del padre di Edo, e ovviamente su come Anna e Cece sono finite insieme.

Ciò non influisce, tuttavia, sulla caratterizzazione dei personaggi in maniera così significativa da costringermi a penalizzarti come, in casi diversi, avrei fatto: al contrario, devo dire che trovo il tuo lavoro davvero eccellente.

In primo luogo, Edoardo (che è anche un po’ il narratore di questa vicenda) è sicuramente credibile, sia nel suo rapporto con la zia Anna – meno approfondita, ma comunque un personaggio valido – e soprattutto nel suo essersi inserito in una scena familiare così peculiare. Il suo modo di pensare, le sue azioni, tutto è coerente con la sua età: persino il modo in cui sua zia si rivolge a lui, a metà tra l’ironico e l’infantile (in senso positivo), è secondo me adeguato.

Ma, per quanto mi riguarda, il vero capolavoro di questa storia è Cece che io ho semplicemente adorato.

Mi è piaciuta da matti, un po’ bambina e un po’ troppo adulta per essere ingenua come la si fa credere, infantile, capricciosa, allegra e mille altri aggettivi che potrei cavarmi fuori per descriverla, se non fosse che non posso scriverti una valutazione lunga come la storia della mia vita. Lei è il tuo punto più alto di questa storia e, se lo vorrai ovviamente, ti chiederò se hai altre storie che parlano di lei.

Bravissima.

 

Gradimento personale: 10/10

Storia veramente bellissima e coinvolgente – cosa che immagino tu abbia un po’ dedotto dal fatto che mi sono dilungata in una maniera un po’ eccessiva – che mi ha strappato un sorriso in una giornata inutilmente piovosa. Non ribadirò i punti forti di questa storia, che a mio parere ne ha fin troppi, ma mi limito a rimarcare che è stata una storia piacevolissima da leggere, e che ricorderò sicuramente con moltissimo piacere.

Sei una delle autrici che scopro in questo contest, e mi toccherà ringraziare Juriaka per avermi permesso di sostituirla.

 

Utilizzo del Pacchetto: 5/5

La coppia femslash è sicuramente presente e centrale all’interno del racconto, così come il prompt dell’Albero di Natale.


 

(3)
 
E il naufragar m’è dolce in questo mare
 
Tot: 46.5/50

 

 

Titolo: 1/2

Non posso dire che il titolo non mi piaccia – sia perché mi annullerebbero l’esame di letteratura italiana, sia perché sinceramente mi piace – ma secondo me il collegamento con il testo non è così forte come avrebbe dovuto essere. Si parla di mare, questo sì, è un elemento comune: ma io sinceramente non percepisco quel senso di naufragio, di andare alla deriva – Livia forse ha dei cedimenti, ma resiste, ha Edo, non si lascia andare. La trovo una scelta bella ma riduttiva, che non calza pienamente con il contenuto che anticipa.

 

Grammatica e Stile: 15/15 (divisi in 10/10 e 5/5)

La Grammatica, complice forse l’assenza di trattini (mi permetto di prenderti in giro, scusami), è perfetta. Non ho riscontrato la presenza di errori o refusi all’interno della narrazione, che si svolge in maniera fluida e senza troppi scossoni.

Foneticamente, la lettura funziona – a volte, tendi a esagerare con i puntini di sospensione, ma sinceramente non la trovo una cosa così fastidiosa da dover attuare una detrazione di punteggio, quindi te la lascio come osservazione parziale rispetto a una prova di lettura ad alta voce.

Il lessico è adeguato all’età dei protagonisti, che sono comunque giovani – hanno la mia età e io sono giovane, punto – e i dialoghi sono inseriti con naturalezza all’interno del testo.

 

Trama: 3/3

La trama, semplice a una primissima lettura senza troppa attenzione, si rivela in realtà molto intricata: ci sono molti personaggi (due presenti, altri citati) e benché l’intreccio sia molto lineare e sul filone dell’introspettivo, la vicenda è comunque molto ricca di riferimenti e, immagino, di rimando alla serie di cui questo racconto fa parte. È un lavoro complesso ma, non per questo, complicato: ogni parola è al posto giusto per guidare il lettore in un flusso misto di pensieri-dialoghi che gli permettono di cogliere atmosfere già viste, da una parte, o di scoprire un nuovo mondo, dall’altro.

Per quanto mi riguarda, ho seguito la vicenda con interesse e attenzione, senza mai distrarmi dalla lettura e non ho riscontrato difficoltà nella comprensione degli eventi narrati. Le vicende sono interessanti e familiari, catturano facilmente il lettore e lo tengono incollato allo schermo fino alla conclusione.

 

Originalità: 4/5

La storia è originale in quanto facente parte di un universo narrativo (da te organizzato e che purtroppo non conosco ancora) in fase di sviluppo ma, purtroppo, devo giudicare la storia singola e non il processo creativo che vi sta dietro. E, per essere sincera, la tematica da te prescelta l’abbiamo vista tante volte, specie nelle storie romantiche.

L’hai espressa a tuo modo e per questo ci tengo a premiarti con un voto che è indubbiamente positivo, tuttavia devo appunto tenere conto del fatto che in questa storia non c’è qualcosa che mi faccia dire “okay, io non ho mai letto niente di tutto questo”.

In ogni modo, per quanto mi riguarda il lavoro da te fatto è sicuramente eccellente.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

A costo di essere ridondante, ma a me la caratterizzazione di questi personaggi è piaciuta proprio tanto: anche qui, sebbene la storia sia leggibile indipendentemente dalla serie, si sente ovviamente la mancanza di un background che viene dato per scontato – ma che, inevitabilmente, c’è ed è giusto che ci sia.

In questo caso, troviamo dei personaggi totalmente diversi da quelli che avevo lasciato in AbeTino, sebbene essi siano solamente accennati qui e non approfonditi come nell’altra storia: Anna è sempre Anna, e davvero è un personaggio che mi incuriosisce parecchio e che sarò curiosa di approfondire in successive letture. Ma parliamo dei personaggi.

Edoardo è molto credibile, come personaggio, sebbene secondo me in questa storia sia uno strumento per approfondire Livia, più che un personaggio in sé. Comunque, ha degli elementi distintivi che sono chiaramente suoi e che quindi lo differenziano da un qualunque altro personaggio messo lì casualmente.

Ma, come dicevo poc’anzi, a mio parere la vera protagonista è Livia: è quel personaggio che è fatto bene perché riesci a comprenderla e a detestarla al contempo. Si lamenta, piange, ma è immensamente viva mentre fa tutto questo. Lidia respira piano, in questa storia, racconta del passato e di come inevitabilmente esso rischi di divenire il suo presente – ma, purtroppo, è un personaggio che personalmente non mi è piaciuto e questo fa capire la portata della tua caratterizzazione: mi ha suscitato istintiva antipatia, mi ha fatta pensare “ma che sta dicendo?!” e così via. E, secondo me, è un grande pregio: hai reso a 360° un personaggio in così poche parole.

Taki non compare ma, dato che ho una passione per i personaggi e le persone come lui, te lo dico – promette un sacco bene!

 

Gradimento personale: 9.5/10

La storia è molto bella, te lo dico con immenso piacere, l’ho letta con estrema soddisfazione e di questo sono molto contenta. Anche qui, non ti elencherò gli innumerevoli punti a favore che ho già sviscerato nei parametri precedenti, è una storia che di base non ha difetti – o, meglio, uno lo ha a livello di gradimento personale (parametro che, prima o poi, abolirò dalle mie valutazioni): mi è piaciuta meno delle altre due. Purtroppo in un contest come questo è importante la comparazione e io posso dirti con sicurezza che questa storia è bella, bellissima, ma che mi prende un filino meno delle altre due. Nel complesso, comunque, penso che tu possa andare molto fiera di questa serie che hai costruito.

 

Utilizzo del pacchetto: 4/5

Il genere sentimentale è sicuramente presente in larga misura. Mi perplime di più l’utilizzo del prompt conchiglia, che compare solamente nelle ultime battute della storia e non ha una particolare rilevanza per quel che concerne la trama: per dirla in termini spicci, se al posto della conchiglia fosse stata una pesca, ai fini di questa OS (non mi riferisco alla serie, ovviamente) non sarebbe cambiato niente.


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Post: 2.943
Giudice*****
06/05/2021 10:26
 
Quota

Prima classificata + Vincitrice del premio per la mia storia preferita

Tabheta
 
Media: 48.28
 
Tot (1): 49.90/50
 
Tot (2): 44.95/50
 
Tot (3): 50/50
 
 

 

(1)
 
Vuoti d’aria
 
PREMIO PER LA MIA STORIA PREFERITA IN GARA
 
Tot: 49.90/50

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace parecchio: dei tre che hai proposto, è sicuramente il mio preferito sia perché lo trovo adeguato alla storia che anticipa (è un concetto che torna più volte all’interno del testo) sia perché secondo me è portatore di una sua peculiarissima poeticità che, personalmente, mi piace parecchio.

La trovo un’ottima scelta, complimenti.

 

Grammatica e stile: 14.90/15 (divisi in 10/10 e 4.90/5)

La Grammatica è perfetta: non ho riscontrato la presenza di errori e/o refusi in tutta la storia, fatto che mi rende ovviamente immensamente felice. Per quanto riguarda lo stile, ti segnalo solamente un termine che mi ha fatto storcere il naso, prima di cominciare con il discorso più generale:

 

l’apparecchio → secondo me è una scelta terminologica non adatta al contesto, dato che ovviamente un aeroplano non è definibile apparecchio, al contrario di ad esempio un tostapane.

 

Ma è ovviamente una minuzia che intacca relativamente quel che penso di questa storia. E cosa ne penso!

Stilisticamente – sebbene io abbia appena finito di farti i complimenti anche per la terza storia, ma corro volentieri il rischio di suonare ridondante – mi è piaciuta moltissimo. Io sinceramente non mi spiego come dalla stessa penna siano potute uscire due storie che ho amato e una che stilisticamente mi ha lasciata più perplessa: sono sinceramente curiosa, perché ero partita con aspettative medie e, dopo la flashfic su Suga e Kageyama, mi sono ritrovata con aspettative (perdona la ripetizione) alte fino al cielo. Che, per inciso, sono state ben lungi dall’essere deluse.

Trovo il tuo stile delicato, poetico, ma a tratti sorprendentemente incisivo. In particolare, credo che stilisticamente questa storia e la numero tre siano davvero esemplari, mi hanno lasciato un’impressione che difficilmente riuscirò a far sbiadire.

Il tuo uso del lessico è sicuramente eccellente – tranne quell’apparecchio che ti menzionavo prima, che non mi ha convinta – e adeguato al contesto. Ho apprezzato particolarmente l’uso, contenuto, dei corsivi che ti permette di mettere in evidenza le giuste frasi.

 

Trama: 3/3

Trama sicuramente molto valida, che permette di costruire un ampio scorcio sul what if post manga, linea narrativa che personalmente mi convince sempre moltissimo. Trovo che tu abbia sviluppato una sorta di Missing Moment molto valido, riprendendo elementi canonici ma anche aggiungendoci un’impronta personalissima, che è solo tua, e che personalmente ho adorato.

L’intreccio è lineare e si affida molto alla narrazione canonica, ma comunque contiene tocchi di originalità sicuramente importanti.

 

Originalità: 5/5

Trovo che l’idea di ambientare questa storia dopo la fine del manga sia stata assolutamente vincente: ti ha permesso di creare un contesto plausibile e al contempo di aggiungerci una buona misura del tuo, rendendo la fanfiction di una spiccata originalità.

Moltissimi, gli elementi che ho apprezzato: sicuramente posso menzionare il concetto di vuoto d’aria, che accompagna quasi ogni paragrafo, e che si sviluppa linearmente alla caratterizzazione dei personaggi. L’ho trovato un utilizzo molto originale del prompt che hai scelto, e mi è piaciuto particolarmente. Bravissima!

Aggiungo una nota in post-produzione (ovviamente intendo a valutazioni ultimate): secondo me un altro grande pregio di questa storia è la comparsa del grande Wakatoshi, di cui non mi aspettavo la presenza.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Io sono sempre un po’ scettica sulle IwaOi, perché di base sono – secondo il mio modestissimo parere – una delle coppie più complesse da trattare, perché è proprio difficile mantenere una caratterizzazione plausibile di entrambi. Di fatto, ed è impossibile non pensarlo, sfido chiunque, tu ci sei effettivamente riuscita. Ma andiamo con ordine.

Iwaizumi, che è il personaggio “narrante” della storia, è quello cui ovviamente viene dato più spazio e, per questo, trovo che sia anche quello meglio caratterizzato, in quanto hai letteralmente più spazio (scusami se mi ripeto) per approfondirlo come merita. Mantiene in sé tutte le caratteristiche del personaggio originale, motivo per cui mi dichiaro perfettamente d’accordo con la tua scelta di non inserire la nota OOC tra gli avvertimenti, cui aggiungi però anche qualcosa di più. In un certo senso, togliendolo parzialmente dal contesto della pallavolo, riesci a dargli maggiore profondità e questa cosa io personalmente l’ho amata. La relazione con Oikawa è sviluppata con naturalezza e, sebbene nella storia sia presentata come un dato di fatto, viene descritta con dovizia e coerenza narrativa.

Parlando di Oikawa, trovo che anche con lui tu abbia fatto un lavoro che è certamente ineccepibile: sebbene tu abbia leggermente smussato il suo lato più “esuberante”, se è il temine adatto per definirlo, la sua caratterizzazione mi pare sia assolutamente plausibile rispetto al Canon. Inoltre, aggiungo, non stona con la trama così dolce e delicata (con picchi di fluff) che hai creato.

Che altro aggiungere? (come se non avessi scritto un’elegia lunga quanto la lista delle cose che non ho fatto questa settimana).

Sono molto soddisfatta del lavoro che hai fatto – ti prego, insegnami: io non so usare questa coppia – e sicuramente aggiungerò la storia tra le preferite a fine contest.

 

Gradimento personale: 10/10

Qui lo dico e qui lo confermo, se questa storia non vince il premio per la mia storia preferita, devo rivedere tutte le mie priorità di vita. Scherzo.

[E invece no, hai vinto per davvero: altra aggiunta in post-produzione].

Questa storia mi è piaciuta da matti. L’ho adorata in ogni sua singola riga e, visto che io sono per davvero senza parole, ti segnalo (con valore assolutamente positivo) la mia parte preferita del testo:

 

Tooru gli sorride incoraggiante dall’altro capo dello schermo, mentre gli chiede come sta. Bene, ha appena realizzato che nemmeno lui ha intenzione di fermarsi.

 

Io non so sinceramente che altro dirti, perché sono seriamente convinta che le parole siano di troppo, in questo caso, perché non c’è una parte della storia che posso criticare, è tutta bella e mi piace interamente.

Scusami per la brevità, ma mi hai lasciato senza parole.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il pacchetto è utilizzato alla perfezione: mi ha colpita specialmente l’utilizzo del prompt, che reputo uno dei più validi all’interno di questo contest.



(2)
 
Vampiri, strane creature!
 
Tot: 44.95/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi ha fatta sorridere parecchio: all’inizio avevo qualche perplessità, ma poi ho letto le tue note d’autore e ho spulciato meglio il genere della storia, quindi posso dirmi sicuramente convinta dalla tua scelta, che trovo adeguata per una storia dal taglio ironico e divertente come quella che hai proposto.

 

 

Grammatica e stile: 10.95/15 (divisi in 7.95/10 e 3/5)

Allora. Ho riscontrato qualche problematica di tipo grammaticale, divisa tra errori relativi alla punteggiatura e questioni di concordanza verbale, più un saltuario errore di battitura. Prima di tutto ti segnalo quest’ultimo, in modo da potermi poi dilungare sulle altre cose che ho notato:

 

commedie per signora → per signore, errore di battitura. – 0.10 pt

 

Per quanto riguarda la punteggiatura, ho notato che qualche volta hai difficoltà con i vocativi, e per questo ometti la virgola che va messa dopo il nome: “Attenta alla sbarra, nonna” è strutturalmente diverso da “Attenta alla sbarra nonna”, a livello di senso. Ti mostro i casi in cui la virgola del vocativo è stata omessa:

 

Miya-chan sei in casa → Hinata sta chiamando Atsumu, quindi è un vocativo e quel “Miya-chan” andrebbe seguito da una virgola. – 0.15 pt

 

Allora posso andarmene principessa → vocativo. – 0.15 pt

 

Relativo alla punteggiatura è un caso di virgola mancante, nel caso di due proposizioni coordinate, che ti scrivo qui di seguito:

 

fece venendogli vicino → qui era necessaria una virgola per separare le proposizioni, che si svolgono in contemporanea e quindi hanno bisogno di qualcosa che le leghi. – 0.15 pt

 

Per quanto riguarda la questione dei tempi verbali, il discorso è complicato: se scrivi una storia all’imperfetto, non puoi fare considerazioni al presente. Quando si sceglie un tempo verbale, lo si mantiene per tutta la durata della narrazione, con l’ovvia eccezione dei flashback e dei discorsi diretti/indiretti. Ho riscontrato tre errori di concordanza verbale:

 

Miya Atsumu è una persona razionale. La comparazione è inevitabile, affiancato ad Hinata, il quale sembra avere idee brillanti unicamente in combattimento. Sebbene sia un vampiro – e, non avendo un’anima, dovrebbe essere incapace di provare sentimenti – è fatalmente attratto dalla sua nemesi. Non può farci niente, la sofferenza non riesce a controllarla. → questa frase è scritta al presente in un testo scritto interamente al passato. È una cosa che stilisticamente stona, oltre ad essere un errore di concordanza verbale. – 0.50 pt

 

Al mattino, sebbene in un luogo buio e familiare come quello del nido, qualsiasi vampiro ha i sensi annebbiati e la sua efficacia in combattimento risente dell’assenza della forza lunare → come sopra. – 0.50 pt

 

Il calore del corpo di Shouyo scaldò la sua mano gelida ed un sorriso mefistofelico gli si dipinse in volto. Ha abbassato la guardia. → anche qui, non capisco l’uso del presente dopo che hai scritto la frase precedente (e tutta la storia) all’imperfetto. – 0.50 pt

 

Passiamo allo stile, dove sinceramente mi hai convinta di più: il tuo modo di scrivere è semplice e coinvolgente, permette subito di entrare nella testa dei personaggi. Tuttavia, ho due perplessità che non esito a mostrarti.

La prima riguarda le virgole che  sono messe per lo più in una posizione che non è erronea ma, alcune volte, si rivela superflua. Ti faccio alcuni esempi:

 

  • Non è un qualunque demone di bassa lega, è conosciuto nel mondo oscuro come lo sterminatore, per la sua natura implacabile e subdola → avrei omesso la virgola precedente al per, che spezza il ritmo della frase senza indurre un cambiamento di senso.

 

  • Ecco, lo stridore, la dissonanza → anche qui, avrei omesso la virgola immediatamente successiva a “Ecco”.

 

L’altra perplessità riguarda due ripetizioni, che ho reputato essere innecessarie ai fini delle frasi in cui sono inserite:

 

se prima era patetico, ora era patetico → questa ripetizione stona. – 0.25 pt

 

disgustoso che ci pensasse. Si sentiva disgustoso → ripetizione di troppo, avrei usato un sinonimo. – 0.25 pt

 

Per il resto, devo dire che stilisticamente mi hai sicuramente convinta, e ti faccio i miei complimenti per questo.

 

Trama: 3/3

La trama mi ha colpita fin dai primissimi momenti in cui mi sono approcciata a questa fanfiction: l’ho trovata un’idea molto ben costruita e, secondo me, entrambi i personaggi sono amalgamati al contesto con naturalezza. L’intreccio si sviluppa coerenza e fluidità, mi è piaciuto molto il fatto che tu abbia presentato la situazione lentamente e tutta in un colpo.

 

Originalità: 5/5

Io, sinceramente, una storia con questi presupposti penso proprio di non averla mai letta: ho avuto, come penso tutti su questo sito, la mia fase di amore delle AU e – sebbene essa sia coincisa con l’avvento di Twilight – le Vampire!AU che ho letto si contano davvero sulle dita di una mano, forse due. In questo senso, ho trovato molta originalità nell’integrare i vampiri nell’universo di Haikyuu, in una combinazione che personalmente non mi era mai venuta in mente. Questa breve OS è stata sicuramente una piacevole scoperta, che mi ha sorpresa e tenuta con gli occhi incollati allo schermo per tutta la lettura.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

La caratterizzazione che hai proposto di Atsumu e Hinata mi è piaciuta: sebbene il contesto permettesse di snaturare entrambi, trovo che tu non lo abbia fatto più del necessario. Entrambi preservano qualcosa del personaggio canonico, in un bellissimo reminder che strizza l’occhi al lettore.

Ma andiamo con ordine.

I pensieri di Atsumu fanno da padroni all’intera storia, che è ovviamente scritta secondo il suo punto di vista, rendendolo quindi il personaggio predominante. La sua caratterizzazione è chiara e lineare, non presenta incoerenze di sorta, e si sviluppa coerentemente con l’universo da te adottato per questa narrazione.

Di lui mi è piaciuto molto come hai sviluppato il rapporto con Hinata, che mi è parso probabile sia in relazione all’IC canonico sia a ovviamente il contesto in cui entrambi i personaggi sono immersi, e che chiaramente ha una sua incidenza.

Ottimo lavoro anche per quanto riguarda Hinata, la sua descrizione mi ha fatta sorridere perché mi ha ricordato davvero tanto il personaggio dell’anime/manga, e appunto l’ho trovata una nota ulteriore di freschezza e ironia all’interno della storia. Complimenti!

 

Gradimento personale: 9/10

La storia mi è piaciuta molto – complice il fatto che hai ben sviluppato una coppia che, grazie a Juriaka e altre splendide autrici, ha cominciato a piacermi controvoglia – e secondo me hai sviluppato l’idea della Vampire!AU in maniera intelligente e originale. Permangono in me alcune perplessità riguardanti la forma che hai usato per scrivere questa storia: la grammatica un po’ traballante ha sicuramente influito nel piacere che ho provato nel leggere questa ff.

Comunque, parlando in generale, questa storia è sicuramente un prodotto valido e mi ha messo un sacco di curiosità su altre tue produzioni, spero proprio che continuerai a trattare questa coppia, perché lo fai molto bene.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il prompt e la coppia sono utilizzate correttamente. La coppia è quella che domina il racconto, e anche il prompt è il filo cardine di tutta la narrazione.


 

(3)
 
Warming
 
Tot: 50/50
 

 

Titolo: 2/2

Il titolo ci sta. Non mi fa impazzire la scelta, cioè non la trovo chissà quanto innovativa e/o originale, ma nel complesso lo trovo sicuramente azzeccato nei confronti del contenuto che rappresenta e, quindi, non me la sono sentita di toglierti punti per un titolo che – detto in chiave ovviamente ironica e positiva – fa il proprio sporco lavoro.

 

Grammatica e stile: 15/15 (divisi in 10/10 e 5/5)

La grammatica è corretta. Sebbene io abbia riletto il testo più volte, non ho trovato sbavature e/o problematiche di tipo sintattico e/o grammaticale. Da questo punto di vista, ho apprezzato molto il lavoro che hai fatto con la grammatica, perché ogni sbavatura tende a risaltare nei testi particolarmente brevi.

Parliamo invece dello stile che, te lo confesso, a questo giro mi è piaciuto veramente oltre ogni misura. Chiariamoci: questa è la seconda storia che valuto, la prima era stata la AtsuHina che, come avrai visto, a livello stilistico mi aveva lasciata con qualche perplessità. Perplessità che, con questa flashfic, devo dire che hai chiarito del tutto.

Sono rimasta incantata dell’uso che hai fatto delle parole, che s’intrecciano in un equilibrio che trovo francamente perfetto. In questo senso, anche se non ho abbastanza elementi per dirlo con certezza, mi verrebbe da pensare che tu sia una scrittrice da “distanza breve” ovvero che dà il proprio meglio nelle storie molto brevi. In effetti, in questa storia più che nelle altre (direi che però siamo sul limite del parimerito con la IwaOi) devo dire che questa rimane quella che stilisticamente mi ha convinta di più.

Ti faccio i miei complimenti, mi hai conquistata.

 

Trama: 3/3

La trama, nonostante la brevità e il fatto che sia una sorta di Slice of Life, sicuramente c’è e si poggia su presupposti molto interessanti. Io ho un po’ un debole per le famiglie della Disney con i genitori scomparsi, e tu hai ricalcato questo espediente con molta maestria, regalando un dolcissimo spaccato di una storia che avrebbe potuto essere ampissima (se mai valuterai di scriverci una long, chiamami).

Solitamente non sono la più grande amante delle Slice of Life, ma sinceramente questa mi è proprio rimasta impressa.

 

Originalità: 5/5

Uno spaccato di vita, difficilmente è originale. Il tuo lo è indubbiamente: sia perché il pacchetto prevedeva un prompt così peculiare, sia perché la situazione in cui hai messo la coppia è certamente originalissima. Come ti dicevo in precedenza, ho superato da tempo la mia fase di amore per le AU: e, certamente, se sto perdendo i miei progressi in fatto di accettazione del fatto che non posso ossessionarmi con ogni tipo di AU… diciamo pure che mi stai facendo lentamente ricredere. Ho trovato molto interessante la scelta di rappresentare Kageyama e Sugawara come fratelli: non fatico a vederli come coppia, né come BROTP, ma come parenti non c’ero mai arrivata e la trovo una scelta di originalità indiscussa.

Bello è anche come hai inteso – in senso un po’ pascoliano, se posso dirlo – il concetto di Nido: quando ho aperto la storia, dopo la fase di ridarella nel pensare a Kageyama e Suga come galline, ero subito curiosissima di vedere come avresti inteso questo prompt così difficoltoso. Devo dire che non mi hai affatto delusa!

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

La caratterizzazione di questi due personaggi costituisce, a mio parere, l’elemento più interessante di questa storia. Non mi aspettavo che mantenessero gli elementi canonici, per due motivi: il primo è la parte Kid!Fic di Kageyama, infatti su di lui non sono rimasta particolarmente stupita. Quel che mi ha realmente sorpreso è stato Suga.

Faccio una doverosa promessa: Sugawara è il mio personaggio preferito, nonché quello di cui penso di conoscere meglio l’IC. Quindi, quando ho visto che lo avevi usato, ho pensato “cavoli, spero di non essere troppo cattiva”: bene, la situazione è che non posso strutturalmente esserlo perché il tuo Suga mi ha fatta innamorare del personaggio ancora una volta.

Ne hai mantenuto quello che è secondo me uno dei suoi attributi principali, ovvero l’essere un po’ il fratello maggiore di tutti e, in questa storia, lo è davvero. Mi è piaciuta la naturalezza con cui l’hai fatto interagire con un insolitamente adorabile Kageyama, quindi da questo punto di vista mi dichairo pienamente e assolutamente soddisfatta della sua caratterizzazione.

Kageyama mi ha fatta sorridere, parecchio: me lo ero immaginata come un bambino “difficile”, da qualche parte il suo caratteraccio dovrà pur venire fuori. Ma, in questo senso, mi hai sorpresa ancora una volta con un bambino dolcissimo – ne giustifico in questo senso lo “OOC” (con tante virgolette) in virtù del fatto che non è il contesto canonico.

Insomma, devo dirti che mi hai pienamente e indiscutibilmente convinta: pensavo di essere partita così così con la AtsuHina e invece mi hai sorpresa in chiave indiscutibilmente positiva.

 

Gradimento personale: 10/10

Io penso sia deducibile banalmente dalla somma di tutti i parametri, ma a me questa storia è piaciuta veramente un sacco. Ho un po’ il fetish delle flash, nel senso che mi piace sempre scoprirle e vedere se calzano bene su scrittori che mi piacciono: non ti conoscevo come autrice, ma in compenso sono sicuramente pazza della tua flashfic. L’ho trovata adorabile – e per me che detesto visceralmente il fluff è quanto dire – ben scritta, coinvolgente. La cosa che personalmente ho preferito, nulla togliere agli altri parametri, è lo stile: l’ho trovato poetico, misurato, non eccede né nel troppo né nel troppo poco. È stata semplice da leggere e altrettanto semplice è stato farsi conquistare da essa.

Penso che sia una delle possibili candidate per il premio speciale per la mia storia preferita in tutto il contest, perché personalmente l’ho davvero adorata. Complimenti!

 

Utilizzo del Pacchetto: 5/5

Ho adorato l’utilizzo della coppia, intesa come coppia di fratelli, ma ciò che veramente mi ha conquistata è stato l’utilizzo del prompt. Non viene mai detto, ma è un concetto che domina la narrazione è vuol dire casa, famiglia. L’ho trovato stupendo.


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Post: 2.943
Giudice*****
06/05/2021 10:27
 
Quota

Riepilogo classifica
11.Anatra.Valeria (38.08)
10.Cris297 (42.01)
9.Soul Mancini (43.78)
8.Exentia_Dream2 (44.13)
7.Lina Lee (44.98)
6.Kim_ (45.71)
5.NaoYoshikawa (46.31)
4.mystery_koopa (46.33)
3.inzaghina (47.38)
2.BellaLuna96 (48.13) + Miglior storia originale
1.Tabheta (48.28)+ Storia preferita


Recensioni premio:

Tabheta: 4/4
BellaLuna96: 3/3
inzaghina: 1/1


Ricordo a tutti che potete chiedere la valutazione come recensione che, se a voi sta bene, vorrei lasciare alla storia che ho preferito tra le tre che ho giudicato :)
[Modificato da BessieB 30/08/2021 08:46]
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Giudice*****
06/05/2021 11:09
 
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Ciao Gaia, e ancora grazie per aver preso questo incarico nonostante l'enorme mole di storie consegnate, ho dato un'occhiata veloce anche ad altri commenti oltre al mio e hai fatto davvero un grandissimo lavoro.
Parlando della mia valutazione, sì, assolutamente la vorrei ricevere come recensione (se non è un problema potresti direttamente metterla all'ultimo capitolo, visto che racchiude l'intera raccolta)
In generale concordo con diverse tue osservazioni, ma ce ne sono alcune su cui vorrei dire la mia, anche solo per un confronto.

Prima di tutto c'è un errore abbastanza grave nella prima valutazione: la oneshot si intitola davvero "Sabbia e ceneri"! ho ricontrollato sia nell'impaginazione, sia nel menu a tendina su efp e la storia ha sempre avuto questo titolo, e non "Sabbia e cenere" come sostieni nel commento. Capisco la distrazione di un secondo, ma sinceramente questa cosa mi ha molto infastidito, anche alla luce di quanto hai detto.
Per quanto riguarda invece lo stile sono d'accordo, ho spesso la tendenza a sovrabbondare con la punteggiatura. Non ho presente questa storia in particolare, non la rileggo più da febbraio, ma sicuramente in futuro la risistemerò un po', senza dover fissare il conta caratteri (questa os aveva 2500 parole giuste, non hai idea dei tagli fatti...)
Per cui sì, sono d'accordo su tutto il resto della valutazione, prompt e caratterizzazioni compresi. Ho dovuto tagliare diverse parti del racconto e anche a me l'ultima scena è sembrata molto forzata, soprattutto rispetto al ritmo precedente. Ma dopotutto il limite lo conoscevo fin dall'inizio, avrei dovuto starci un po' più attento.

Anche nel caso della seconda os ho trovato una forte incomprensione.
"perché davvero sono rimasta molto perplessa e appunto infastidita – la “superficialità” con cui si è accennato alla “volontà di perdere”, nel senso più lato."
La frase incriminata è stata inserita in modo volutamente superficiale. Volevo che desse fastidio al lettore. In quanti casi le persone sottovalutano i loro problemi, minimizzandoli e trattandoli con superficialità anche in casi gravi? Era proprio questo che volevo trasmettere, anche tramite la reazione successiva di Cesare.
Non ci sono riuscito, e ci sta. Ma sentirmi dire che ho trattato il tema del suicidio come se fosse una scemenza qualsiasi non lo accetto, perché non è affatto così. La forma può essere mal interpretata, ed è vero, ho dato al tutto fin troppo poco spazio. Ma di certo le intenzioni non erano quelle. A parte che è una cosa che hai penalizzato in tre parametri diversi, ma dettagli.

Per quanto riguarda invece la terza storia ti ringrazio e non ho molto altro da dire, concordo su tutta la linea. Il prompt doveva intendersi come "abbandono delle vecchie insicurezze e abitudini", anche tramite un confronto con il passato. Ma hai ragione dicendo che si vede troppo poco. La scena di sesso l'ho praticamente inserita per mettermi alla prova e vedere se fossi capace a scriverla, sinceramente anch'io non la trovo necessaria, visto che le stesse emozioni sarebbero potute trapelare benissimo in un altro modo.

Infine, vorrei dire una cosa. In tutti i parametri del gradimento personale hai detto una frase simile a "ma non mi ha fatta impazzire come altri tuoi scritti."
E secondo me è sbagliata, come cosa, visto che ogni storia dovrebbe essere valutata come elemento a sé stante, e non inserita nel background dell'autore, nemmeno nel parametro del gradimento. Non contesto i punteggi o altro perché so benissimo che sono sinceri, le storie erano ok ma non ti hanno coinvolta, ma davvero, leggendo il commento sembra che siano stati dati confrontando questa raccolta con altri miei scritti.

A parte la questione del primo titolo, dove la valutazione è totalmente sbagliata, ripeto che in linea di massima mi trovo d'accordo con le tue parole e gradirei la valutazione come recensione. Non posso dirmi particolarmente soddisfatto, soprattutto perché nessuno dei messaggi di fondo pare esserti arrivato, ma non mi aspettavo un granché meglio, come tu stessa hai detto sono uscito volutamente dalla mia comfort zone e credo che sia necessario farlo, ogni tanto, anche se magari il risultato non è ugualmente bello. Tuttavia tengo molto a questa raccolta, ci sono sinceramente affezionato e la trovo una tappa importante del mio percorso personale. Alla fine è questo che conta più di tutto il resto, no?

Grazie ancora per il grandissimo impegno e per la puntualità. Mi scuso per il tono della risposta che è molto diverso da quello con cui vorrei esprimermi, ma in questo periodo mi pesa emotivamente fare qualsiasi cosa. sappi solo che mi sono sforzato per essere il più conciliante possibile, per quanto possa contare. Toni a parte, lo sono.
A presto.





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Giudice*****
06/05/2021 11:17
 
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Re:
mystery_koopa, 06/05/2021 11:09:

Ciao Gaia, e ancora grazie per aver preso questo incarico nonostante l'enorme mole di storie consegnate, ho dato un'occhiata veloce anche ad altri commenti oltre al mio e hai fatto davvero un grandissimo lavoro.
Parlando della mia valutazione, sì, assolutamente la vorrei ricevere come recensione (se non è un problema potresti direttamente metterla all'ultimo capitolo, visto che racchiude l'intera raccolta)
In generale concordo con diverse tue osservazioni, ma ce ne sono alcune su cui vorrei dire la mia, anche solo per un confronto.

Prima di tutto c'è un errore abbastanza grave nella prima valutazione: la oneshot si intitola davvero "Sabbia e ceneri"! ho ricontrollato sia nell'impaginazione, sia nel menu a tendina su efp e la storia ha sempre avuto questo titolo, e non "Sabbia e cenere" come sostieni nel commento. Capisco la distrazione di un secondo, ma sinceramente questa cosa mi ha molto infastidito, anche alla luce di quanto hai detto.
Per quanto riguarda invece lo stile sono d'accordo, ho spesso la tendenza a sovrabbondare con la punteggiatura. Non ho presente questa storia in particolare, non la rileggo più da febbraio, ma sicuramente in futuro la risistemerò un po', senza dover fissare il conta caratteri (questa os aveva 2500 parole giuste, non hai idea dei tagli fatti...)
Per cui sì, sono d'accordo su tutto il resto della valutazione, prompt e caratterizzazioni compresi. Ho dovuto tagliare diverse parti del racconto e anche a me l'ultima scena è sembrata molto forzata, soprattutto rispetto al ritmo precedente. Ma dopotutto il limite lo conoscevo fin dall'inizio, avrei dovuto starci un po' più attento.

Anche nel caso della seconda os ho trovato una forte incomprensione.
"perché davvero sono rimasta molto perplessa e appunto infastidita – la “superficialità” con cui si è accennato alla “volontà di perdere”, nel senso più lato."
La frase incriminata è stata inserita in modo volutamente superficiale. Volevo che desse fastidio al lettore. In quanti casi le persone sottovalutano i loro problemi, minimizzandoli e trattandoli con superficialità anche in casi gravi? Era proprio questo che volevo trasmettere, anche tramite la reazione successiva di Cesare.
Non ci sono riuscito, e ci sta. Ma sentirmi dire che ho trattato il tema del suicidio come se fosse una scemenza qualsiasi non lo accetto, perché non è affatto così. La forma può essere mal interpretata, ed è vero, ho dato al tutto fin troppo poco spazio. Ma di certo le intenzioni non erano quelle. A parte che è una cosa che hai penalizzato in tre parametri diversi, ma dettagli.

Per quanto riguarda invece la terza storia ti ringrazio e non ho molto altro da dire, concordo su tutta la linea. Il prompt doveva intendersi come "abbandono delle vecchie insicurezze e abitudini", anche tramite un confronto con il passato. Ma hai ragione dicendo che si vede troppo poco. La scena di sesso l'ho praticamente inserita per mettermi alla prova e vedere se fossi capace a scriverla, sinceramente anch'io non la trovo necessaria, visto che le stesse emozioni sarebbero potute trapelare benissimo in un altro modo.

Infine, vorrei dire una cosa. In tutti i parametri del gradimento personale hai detto una frase simile a "ma non mi ha fatta impazzire come altri tuoi scritti."
E secondo me è sbagliata, come cosa, visto che ogni storia dovrebbe essere valutata come elemento a sé stante, e non inserita nel background dell'autore, nemmeno nel parametro del gradimento. Non contesto i punteggi o altro perché so benissimo che sono sinceri, le storie erano ok ma non ti hanno coinvolta, ma davvero, leggendo il commento sembra che siano stati dati confrontando questa raccolta con altri miei scritti.

A parte la questione del primo titolo, dove la valutazione è totalmente sbagliata, ripeto che in linea di massima mi trovo d'accordo con le tue parole e gradirei la valutazione come recensione. Non posso dirmi particolarmente soddisfatto, soprattutto perché nessuno dei messaggi di fondo pare esserti arrivato, ma non mi aspettavo un granché meglio, come tu stessa hai detto sono uscito volutamente dalla mia comfort zone e credo che sia necessario farlo, ogni tanto, anche se magari il risultato non è ugualmente bello. Tuttavia tengo molto a questa raccolta, ci sono sinceramente affezionato e la trovo una tappa importante del mio percorso personale. Alla fine è questo che conta più di tutto il resto, no?

Grazie ancora per il grandissimo impegno e per la puntualità. Mi scuso per il tono della risposta che è molto diverso da quello con cui vorrei esprimermi, ma in questo periodo mi pesa emotivamente fare qualsiasi cosa. sappi solo che mi sono sforzato per essere il più conciliante possibile, per quanto possa contare. Toni a parte, lo sono.
A presto.








Ciao mystery!

Mi dispiace subito per l'errore, che provvederò a correggere appena possibile, hai perfettamente ragione a essere infastidito e mi scuso molto per questo inconveniente.
Per quanto riguarda la seconda storia, sì, temo che io non sia riuscita a comprendere il messaggio che volessi trasmettere: il mio commento non voleva essere offensivo in alcun modo (ci tengo a precisarlo), ma purtroppo sono sensibile alle tematiche delicate e non avevo percepito questo tuo scopo di "infastidire" il lettore.
Non era mia intenzione fare un confronto con il background di te come autore, ma cercare di trasmetterti il messaggio che so che puoi fare molto meglio di così. Ovviamente, e lo sottolineo, ogni storia è stata valutata di per sé e non in riferimento alla tua produzione.
Grazie per il tuo commento, a presto.


EDIT: se non è un problema, passerò tra stasera e domani a lasciare la recensione.
[Modificato da BessieB 06/05/2021 11:19]
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Post: 44
06/05/2021 12:18
 
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Ciao Gaia, grazie per la velocità con cui ci hai dato i risultati, davvero hai fatto un lavorone!
E ci tengo a dirti di non scusarti, almeno con me, per quello che scrivi nei tuoi giudizi: io accetto soprattutto le critiche, che magari ogni tanto possono pungere l'orgiglio, ma che fanno benissimo per la crescita.
Mi dispiace di non aver inserito il titolo nel testo delle prime due storie, ammetto che non mi è passato per la mente, così come ammetto che in generale i titoli sono un mio grande cruccio.
Mi fa invece piacere sapere che con la grammatica non ci sono stati problemi (a parte nell'ultima storia).
Cercherò di stare attenta anche alla punteggiatura, o meglio, a non usarla troppo quando non serve, per capirci meglio.

Per quanto riguarda il mio stile, è molto semplice, lo hai notato tu stessa, è cambiato tanto in questi dieci anni in cui scribacchio (non dico mai che scrivo perché mi pare troppo nei confronti degli scrittori), ma non so se riuscirò mai a raggiungere un punto di arrivo vero e proprio o se lo stile continuerà a mutare lentamente. Mi dispiace solo che la prima storia non ti abbia lasciato molto, ma era il mio primissimo tentativo di muovere Ron e Hermione, e credo che si sia notato tantissimo.

Sono invece molto contenta sia del fatto che i tre missing moment ti siano in qualche modo piaciuti, sia della caratterizzazione di tutti i personaggi nelle tre storie; sì, non mi lamento nemmeno di quella sfumatura di OOC di Ron (mi è andata fin troppo bene), prendo nota e cercherò di correggere il tiro se mai dovessi riprendere in mano questo personaggio.

Ammetto che la storia che ho amato di più scrivere è la seconda, e forse questo ha influito e si è notato, vuoi nello stile, vuoi nel modo in cui ho gestito i personaggi (sì, Sirius è il mio personaggio chiave nel mondo di HP).

Detto questo ti ringrazio ancora per il lavoro che hai deciso di svolgere per far proseguire questo contest e ti chiederei di poter avere la valutazione come recensione.
Non mi aspettavo un grande risultato, ma per me va già bene così, era il mio secondo contest, sono riuscita almeno a scrivere tutte le storie necessarie per non ritirarmi, mi sento soddisfatta anche così.
Alla prossima!

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Post: 473
Giudice**
06/05/2021 15:06
 
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Re:
BessieB, 06/05/2021 10:18:



Sesta classificata

Kim_/Kim Winternight

 

Media: 45.71

 

Tot (1): 47/50

 

Tot (2): 45.25/50

 

Tot (3): 44.9/50

 

 



 

(1)

 

Mai più senza

 

Tot: 46/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo mi piace molto. Lo trovo azzeccato al contesto, in una maniera sottilmente ironica che personalmente mi fa impazzire. Inizialmente faticavo a trovare il rimando ma, una volta compreso il link con il bisogno di caffè del protagonista, è stato semplice comprendere il senso di questo titolo che, come dicevo, mi è piaciuto veramente tantissimo.

Brava!

 

Grammatica e Stile: 14/15 (divisi in 10/10 e 4/5):

La Grammatica è perfetta. In tutta la storia non sono stata capace di trovare alcun refuso, quindi da questo punto di vista mi dichiaro sconfitta ma contenta, e ti porgo con immenso piacere i miei complimenti: le tue storie sono sempre molto curate e si vede.

Parliamo di stile. Nel complesso questa storia non mi è dispiaciuta affatto anche se, devo ammetterlo, forse complice il limite di parole molto ridotto l’ho trovata un po’ scarna, non so se mi spiego: c’è poca introspezione e tante azioni, forse in una maniera un po’ squilibrata. Mi rendo conto che avevi l’obbligo della commedia, ma secondo me parte del divertimento causato dal genere risiede anche nelle riflessioni – ironiche, paradossali e via dicendo – che si possono sviluppare a partire dai dialoghi. Di questo, sinceramente, ho sentito molto la mancanza.

Molto belli invece i dialoghi, che ho trovato essere leggeri e scattanti, pregni di una leggera ironia che personalmente ho apprezzato tanto. Credo che sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo che esuli dall’Angst/Malinconico, e devo dire che come esperimento non mi è dispiaciuto: è una storia tendenzialmente leggera, ma si fa leggere con facilità e, nonostante la lieve carenza di introspezione, un sorriso te lo strappa anche, che in questo periodo non guasta mai. Nel complesso, stilisticamente direi che ci siamo, trovo sia il lessico sia la struttura delle frasi perfettamente funzionali al tipo di narrazione che hai scelto di adottare, quindi davvero molto bene.

Foneticamente mi torna tutto, la punteggiatura è ben sistemata all’interno del testo, le frasi non sono né troppo lunghe né troppo spezzate. Complimenti.

 

Trama: 3/3

Trama semplice, ma d’effetto: a volte si può creare un piccolo mondo anche partendo da un granello di sabbia, che è quello che hai fatto tu. Hai preso una sorta di spaccato della vita dei protagonisti, mi verrebbe quasi da chiamarlo impropriamente Missing Moment, e lo hai reso in una chiave che personalmente ho trovato adorabile.

Il presupposto da cui sei partita non è complicato, ma lo hai sviluppato al meglio in una maniera sì ironica, ma anche molto godibile.

 

Originalità: 5/5

Ho letto che hai preso ispirazione da Masterchef: io personalmente non ho visto la puntata in questione (o, almeno, la mia memoria non ne presenta traccia) e, devo dire, se lo scopo della storia era sorprendere con questo “regalo inaspettato”, sì, mi hai sorpresa.

Nel complesso, sebbene tu abbia ricalcato uno spaccato molto cliché, trovo che tu lo abbia fatto con grazia e senza dare mai – e sottolineo mai – la sensazione di già visto, di déjà-vu, e solamente questa osservazione dovrebbe bastare per farti comprendere quanto tu abbia lavorato bene e in maniera pensata.

Molto brava, complimenti.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10

Il grande problema che trovo in questa breve storia, che comunque inficia solamente parzialmente nel punteggio (che rimane medio-alto), è che per essere letta come un’originale i personaggi sono davvero tantissimi. Leggere questa storia è un po’ come essere in una stanza affollata: senti così tante persone parlare in contemporanea che, alla fine, è come se non parlasse nessuno e scivola tutto via in un unico rumore di sottofondo.

Mi spiego meglio: mi rendo conto che un frequentatore abituale del fandom conosca tutti i personaggi, ma io sono chiamata a giudicare la storia come fosse un’originale, e in quanto tale sinceramente tutto questo accalcarsi di personaggi un po’ mi confonde. Sono parecchi, tutti con le proprie caratteristiche/epiteto di riferimento e la confusione è davvero tanta, tenerli tutti a mente (specie non avendo una descrizione cui associarli) è complesso.

Senza contare che ogni personaggio si basa anche sul presupposto che il lettore ne conosca la caratterizzazione, almeno a grandi linee, cosa che in me non avviene – ciò aggiunge, per ripeterlo, ancora più confusione perché, per come è impostata la storia, il 75% dei personaggi rimangono dei punti oscuri.

Ma voglio anche parlare di quel che c’è di buono, sennò passo per quella sempre e solo cattiva: Mike, per quel che posso capirne io in termini che esulano dalla conoscenza del Fandom, è caratterizzato molto bene. È chiaro il perché il regalo sia perfetto per lui e i suoi pregi e difetti come persona, e non come personaggio, sono espressi chiaramente.

È un po’ lui che regge tutto questo parametro, in quanto ho preferito dare più peso alla sua caratterizzazione in quanto protagonista della storia e, appunto, tenendo conto che fornire una caratterizzazione precisa di un personaggio principale in un contesto di simile calca non è assolutamente facile.

Per quanto mi riguarda, nel complesso è un buon lavoro: rimane ovviamente l’appunto fatto in precedenza, con l’accortezza di sottolineare come esso valga per una valutazione di una storia originale e non quindi basandosi su una conoscenza del Fandom. Ottimo lavoro.

 

Gradimento personale: 10/10

Storia molto carina e stra-godibile, nel complesso si legge con una scorrevolezza disarmante, nonostante la sensazione di “caos” dovuta alla sovrabbondanza di personaggi a me sconosciuti. Nel complesso, come credo di aver già detto, è una storia che ti strappa un sorriso – e io, nonostante la scorza dura, me lo lascio strappare più che volentieri.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere commedia è, a mio parere, ampiamente rispettato. L’utilizzo del prompt sorpresa è magistrale e usato nel suo senso più letterale, cosa che lo rende a mio parere assolutamente incontestabile.

 



 

(2)

 

The essence of the truth

 

Tot: 45.25/50

 

Titolo: 2.5/3

Allora. Qui sinceramente ho tentennato un po’, perché non sono sicura di cosa intendessi dire: mi spiego, l’ambiguità qui sta nell’uso dell’inglese. Premettendo che so che il titolo è tratto da una canzone, la critica che ti muovo è una questione di significato.

Premettendo che:

 


  • Essence of truth → l’essenza della verità, intesa in maniera quasi filosofica, cioè della Verità come concetto e non di una verità in particolare.

  • Essence of the truth → di una verità specifica in maniera incontrovertibile.


 

Mi domando: cosa intendevi dire con questo titolo? Perché potenzialmente vanno bene entrambe, a livello di senso, anche se ti confesso che un’opzione mi piace più delle altre (è una domanda, non ho tolto il mezzo punto per questo, dammi un secondo e ci arriviamo).

Fatta questa premessa un po’ lunghetta: il titolo ha un suo senso in relazione al testo, ma personalmente non mi fa impazzire, lo trovo un po’ poco originale. Nel complesso, comunque, lo trovo un titolo abbastanza azzeccato.

 

Grammatica e Stile: 13.75/15 (divisi in 9.25/10 e 4.5/5)

Nel complesso, non ho riscontrato problematiche di tipo grammaticale, ma solamente un problema con una frase di cui non riesco a intendere il significato. Te la lascio qui di seguito:

 

un rammollito testa di cazzo → qui non mi è chiaro cosa intendessi dire. Se è “un rammollito e una testa di cazzo” o “una rammollita testa di cazzo”. A livello di senso, così personalmente trovo il senso della frase alterato. – 0.75 pt

 

Per il resto, trovo il lessico adeguato e la struttura generale delle frasi corretta. Usi un linguaggio semplice, ma che non è né sbagliato né tantomeno spiacevole. Stilisticamente è una storia che si legge con semplicità e non “pesa” arrivare fino in fondo; solamente una frase non mi ha fatto impazzire, ed è la seguente:

 

Non te l’ho mai dimostrato, certo, perché non so proprio come si fa → questa frase non è scorretta grammaticalmente, ma foneticamente è un po’ sgradevole. Sarebbe stato meglio “non so proprio come si faccia”.

 

Comunque, nel complesso, devo dire che la storia mi è piaciuta e l’ho letta senza fare sforzi particolari. Molto bene!

 

Trama: 3/3

La trama è perfettamente sensata e si svolge senza incoerenze di fondo, in una maniera che io personalmente ho trovato estremamente godibile. L’intreccio è semplice, ma non per questo spiacevole, e la conclusione (per quanto mi abbia sorpresa) arriva in linea con quello che è il punto della storia. Hai fatto un ottimo lavoro, complimenti.

 

Originalità: 3/5

Le storie incentrate sulle lettere sono tante, è un cliché letterario (temo tornato in voga) di cui si è letto e scritto veramente tantissimo. Premettendo che ciò non c’entra con il mio gradimento personale (che è alto), qui di originalità non ne vedo troppa – forse l’unico guizzo che mi ha fatto dire “oh *****, ciò non era preventivato” è stato il finale, dato che la mia parte più ingenua sperava in qualcosa di più fluff.

Nel complesso, un lavoro riuscito, ma che non brilla in questo parametro, sebbene con un bellissimo e inaspettato finale.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

La caratterizzazione si rivela il punto forte di questa storia, parametro dove hai davvero dato il meglio di te. Ti faccio il paragone con la storia che ho valutato in precedenza, dato che l’ho chiara in mente: mentre lì vi era un certo grado di confusione, con le voci di tanti personaggi che si accavallavano, qui è tutto immensamente chiaro ed è una partita di ping-pong tra Mike e Roddy.

Ma andiamo con ordine, prima che questo commento degeneri nelle mie solite metafore che capisco solamente io.

Mike è secondo me davvero perfetto, e la sua voce è quella su cui la storia si modella – in questo senso, trovo che il genere introspettivo sia stato pienamente rispettato (sì, ho fatto spoiler), perché la sua voce risuona chiarissima nella testa del lettore.

La lettera è scritta in modo tale che sembri davvero espressione del personaggio e non dello scrittore e questo, sinceramente, l’ho apprezzato davvero moltissimo. Si vede uno stacco, parola che uso con una valenza che è interamente positiva, tra lo stile in cui hai scritto la lettera (molto simile al parlato) e quello in cui hai narrato il resto della storia: ciò rende la narrazione maggiormente credibile, e personalmente ho apprezzato tanto questa cosa.

Roddy compare poco, ma lo trovo interamente credibile nelle proprie comparsate, è un personaggio che, per dirla come i giovani, “ci sta”. Molto brava, complimenti.

 

Gradimento personale: 8/10

Una bella storia, ma personalmente ne ho preferite altre (tra le tue): è una storia che sicuramente si fa leggere, ma personalmente ho preferito quella valutata in precedenza e, siccome ho deciso di usare un metodo “comparativo”, ne ho tenuto conto. Nel complesso la trovo una storia valida, ma non mi ha presa, né fatto venire voglia di sapere di più (ho visto che fa parte di una serie, ma non mi è venuto l’impulso di andare a sbirciare).

Non lo so. Sicuramente è una storia che ha tanti lati positivi, e te ne ho parlato diffusamente, ma non mi ha colpita come altre cose che hai scritto. Comunque, nel complesso, è sicuramente un lavoro ben sopra la media.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

La storia ruota attorno a una bugia, questo sicuramente, e il genere principale è introspettivo. Che dire? Un uso ottimo del pacchetto.

 



 

(3)

 

Piove a dir… Tredici!

 

Tot: 44.9/50

 

 

Titolo: 3/3

Il titolo mi è piaciuto un sacco: anche se, ammetto, inizialmente di aver faticato a comprenderne il senso. Parlo, ovviamente, prima di finire di leggere la storia perché, una volta terminata, il senso è emerso con chiarezza. Lo trovo un titolo ironico, leggero e divertente che ben calza con il tono della storia, oltre che con il tema portante di essa: una bellissima scelta, complimenti.

 

Grammatica e Stile: 13.90/15 (divisi in 9.90/10 e 4/5)

La Grammatica è perfetta. Non ho riscontrato la presenza di errori di tipo sintattico, né sono presenti refusi (tranne un MI scritto in maiuscolo, - 0.10 pt) et similia: anche questa storia è molto curata, si vede che ci hai lavorato moltissimo e, insomma… onore al merito.

Il lessico è adeguato al contesto, anche se forse a volte si rivela pericolosamente semplicistico nei momenti più introspettivi. Fai scelte di struttura lessicale e sintattica che, per quanto mi riguarda, sono un po’ sul filo del rasoio (per quanto riguarda il gradimento personale, infatti questo è l’ennesimo commento che avrei dovuto posticipare ma che preferisco scrivere prima di dimenticare) ma, nel complesso, niente per cui valga la pena sottrarre punti.

L’unico punto che posso portare alla tua attenzione è che a volte ho avuto la sensazione che alcune delle frasi – leggendole ad alta voce – assumessero un aspetto quasi forzato e cacofonico, come se la struttura in sé non fosse (se non scorretta) ottimale. Ti riporto alcuni esempi:

 


  • fammelo un sorriso malizioso dei tuoi → qui quello che secondo me suona male è la ripetizione fammelo/dei tuoi, forse sarebbe stato meglio scrivere “fammi un sorriso malizioso dei tuoi”.


 


  • i nomignoli nei suoi confronti → qui sinceramente non so dirti come sistemare la frase, ma solo che è un po’ pleonastica, come struttura. Forse “odia essere chiamato con dei nomignoli” o qualcosa del genere.


 

Spero di essere stata sufficientemente chiara: ma, come sempre, se avessi bisogno di ulteriori specifiche, puoi contattarmi quando vuoi.

 

Trama: 3/3

La Trama è valida e, per me, funziona. È una struttura complessivamente molto semplice, ma che si fonda su una spiccata ironia, che punta a far spuntare un sorriso sul viso del lettore – e, nel mio caso, ci sei perfettamente riuscita.

Intreccio molto semplice, ma secondo me ben sviluppato: questa storia ha tutto quello che una storia breve dovrebbe avere, a mio parere, e si rivela una lettura godibilissima – non mi è pesato particolarmente doverla rileggere, brava!

 

Originalità: 3/5

La tua storia è quietamente originale, cioè non lo è in maniera da togliere il fiato, ma presenta comunque alcuni punti di rilievo: ovviamente il tema della sfortuna e del venerdì tredici lo conosciamo tutti (mi viene da citarti, ad esempio, la nota puntata del cartone animato “i Fantagenitori”, perché voglio rimanere seria), e devo dire che il modo in cui è stato trattato non mi ha stupita particolarmente. Tuttavia è una tematica sviluppata in maniera totalmente e assolutamente piacevole, ho trovato molto interessante come l’hai adattata ai tuoi personaggi – ma parliamo di originalità e, se devo cercare una sorpresa, non ve ne ho trovata: ti premio perché hai cercato di fare tua una tematica molto abusata, in ogni modo.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Caratterizzazione quasi perfetta, devo dire che anche qui abbiamo raggiunto vette altissime, la caratterizzazione si rivela essere il tuo punto forte.

Roddy è la voce narrante di questa storia e lo trovo assolutamente caratterizzato in maniera magistrale, i suoi pensieri e le sue azioni risuonano chiarissime nella mente del lettore. È tutto pienamente e perfettamente sensato, trovo la sua introspezione sicuramente eccellente, e sono molto contenta dell’impegno che hai messo nel portare avanti questa breve storia.

Mi convince di meno, forse, Mike, che rimane un personaggio molto sullo sfondo e non viene mai debitamente approfondito. Immagino che ciò sia dovuto al fatto che questa sia una fanfiction e quindi il presupposto base sia che il lettore debba conoscere i personaggi – ma, come credo di aver scritto in un’altra valutazione, io sono qui per leggerle come originali e questa discrepanza tra Mike e Roddy si nota parecchio. Se i pensieri di Roddy sono pervasivi e invadono la mente del lettore come un’onda d’urto, quelli di Mike non vengono contemplati – e questa è, per me, una piccola mancanza all’interno di una storia quasi perfetta: mi sarebbe interessato molto sapere il perché Mike è così superstizioso, tanto per fare un esempio molto banale.

Nel complesso, trovo che tu abbia fatto un lavoro davvero eccezionale con queste tre storie, e sono sicura che arriverai in alto con la classifica. Complimenti.

 

Gradimento personale: 8/10

Una storia sicuramente molto valida e piacevole da leggere, sebbene per me rimangano due punti più oscuri di cui tenere conto e che, negli altri parametri, ho precedentemente menzionato. In molti punti ho trovato lo stile eccessivamente semplice, per quelli che sono i miei gusti, e in altri vi ho visto le forzature di cui ti parlavo nel parametro relativo allo stile.

Tuttavia, è una storia che sicuramente mette curiosità e ti spinge a voler sapere di più sui personaggi. Una bella OS, sicuramente, trovo che in questo contest tu ti sia veramente superata – rispetto a, ovviamente, altre storie tue che ho letto.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere Fluff è correttamente inserito all’interno della storia. Per quanto riguarda il prompt sfortuna esso è sicuramente preponderante.



 






Ciao Bessie ^^
Oh, finalmente i risultati, ero proprio curiosa di sapere quanto sarei andata male al contest AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH invece dai, alla fine un sesto posto non è poi tanto male!
L'unica cosa che volevo dirti è che ho notato degli errori nei punteggi della valutazione: ho visto che in generale per la prima storia c'era scritto 47/50, mentre subito dopo hai scritto 46 e però facendo la somma dei punteggi risulta corretto 47... quindi qual è il punteggio che volevi assegnare? :D
E poi ho notato che nella seconda e terza storia il parametro del titolo lo hai calcolato x/3 anziché x/2.
Penso siano errori di battitura che sicuramente non cambiano niente nella classifica, ma volevo farteli notare ^^
Per il resto, se ti va di lasciarmi le valutazioni alle storie come recensioni, risponderò nello specifico a ogni commento su EFP sito ^^
Grazie per esserti presa cura - sicuramente nel modo migliore - del contest di Juri, sono certa che lei sarà felice del tuo lavoro *-*
Alla prossima e complimenti a tutti i partecipanti e ai vincitori ♥
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Post: 2.664
Giudice*****
06/05/2021 15:31
 
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Re:
BessieB, 06/05/2021 10:13:



Nona classificata

Soul Mancini
 
Media: 43.78
 
Tot (1): 44.35/50
 
Tot (2): 44.75/50
 
Tot (3): 42.25/50
 
 

 

(1)
 
There’s another round for you
 
Tot: 44.35/50
 

 

Titolo: 2/2

Il titolo, personalmente, non mi piace particolarmente. Mi viene abbastanza facile ricollegarlo al testo, ma secondo me di base potevi fare una scelta migliore: ha un concetto di fondo che, secondo me, è troppo profondo per il testo che anticipa – che è più sul leggero andante, o almeno io l’ho interpretato così. In ogni modo, non ti ho penalizzata per questo, dato che sono mie impressioni e in tutta onestà non posso dire che il titolo non rispecchi la storia: te le ho comunque riportate, per una questione di trasparenza.

 

Grammatica e stile: 12.35/15 (diviso in 9.35/10 e 3/5)

La Grammatica, nel complesso, è eccellente: in tutto il testo ho riscontrato solamente due errori, che ti segnalo immediatamente. Il primo è una virgola mancante, ovvero:

 

Quella stessa folla che all’inizio gli faceva così paura, si era rivelata la sua salvezza. → qui manca una virgola che separi la relativa dalla principale: “Quella stessa folla, che” – 0.15 pt

 

Mentre il secondo è un errore di concordanza tra generi, che è il seguente:

 

la birra fresca che stava bevendo era riuscito → qui c’è un errore di concordanza, perché riuscito è riferito a birra, quindi va al femminile. – 0.50 pt

 

Per quanto riguarda il resto, non ho riscontrato ulteriori problematiche: il testo è molto curato, è un peccato aver dovuto sottrarre dei punti per quei pochi errori, sono davvero dispiaciutissima.

Parliamo invece di stile. Sinceramente, a questo giro, mi sei piaciuta meno del solito: il testo è pieno di ripetizioni che sono tante, tantissime. Personalmente io non sono contro le ripetizioni e tendo solamente raramente a penalizzarle (metodo che ho adottato anche in questo caso, come vedrai), ma qui secondo me si è sfiorato l’eccessivo. Ti faccio un esempio.

Sul finire del primo paragrafo, comprendo che la ripetizione del “lui” fosse voluta, ma crea un effetto che secondo me è eccessivamente cantilenante e appesantisce inutilmente la lettura che, di per sé, è molto semplice. Appunto, secondo me queste ripetizioni tendono ad appesantire inutilmente uno stile che è piacevole perché è semplice, snaturandolo.

Ti segnalo qui di sotto le uniche due ripetizioni che ho penalizzato:

 

  • Il futuro – il suo stesso destino – era tutto nelle sue mani.

E quel futuro → qui la ripetizione è davvero superflua. Te le ho lasciate stare tutte fino a questo momento, perché penso siano caratterizzanti in questa fanfiction, ma questa qui personalmente la toglierei, specie perché poi lo ripeti una terza volta un rigo sotto. – 0.25 pt

 

  • salito sul palco con loro, ma stavolta non aveva paura.

Non riusciva a credere che quella magia che avevano creato e che continuavano a creare ogni volta che salivano su un palco → non apprezzo particolarmente questa ripetizione del “salivano su un palco/salire su un palco” – 0.25 pt

 

Un’ultima cosa che ti segnalo, che è una minuzia ma che ci tengo comunque a farti presente, è la seguente: non condivido pienamente l’utilizzo di “stavolta”, che è secondo me un linguaggio eccessivamente colloquiale per una fanfiction scritta in terza persona (magari, in una prima persona avrei preferito sicuramente).

Nel complesso, hai fatto comunque un buon lavoro, anche se ti ho trovata leggermente meno incisiva del solito. Comunque, brava.

 

Trama: 3/3

La trama, a mio parere, funziona molto bene: il concetto che hai usato è semplice e lineare, ma trovo che abbia comunque un suo perché. Non hai mostrato un intreccio chissà quanto complicato, e io personalmente ne ho molto apprezzato la semplicità con cui hai comunicato questa storia bipartita in due momenti. A livello di trama, forse è una delle tue storie che ho apprezzato di più a livello di struttura, brava.

 

Originalità: 4.5/5

La storia nel complesso è, per mia ignoranza, originale: ma per colpa tua e di altre partecipanti, sto cominciando a documentarmi per poter essere ancora più molesta, e allora ti dico che sicuramente la storia ha una sua originalità – ma che il concetto di ansia da prestazione, che è come hai declinato il prompt “paura” (ottima idea, tra le altre cose), l’ho sicuramente già sentito. Ora, ironie a parte che spero ti abbiano strappato un sorriso, a me nel complesso sei piaciuta: ho trovato la storia moderatamente originale, nonostante la sensazione di già visto – non te lo scrivo in francese perché dopo due ore di lezione, se vedo altro francese mi arrabbio – è comunque un tentativo validissimo.

Brava.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9.5/10

Qui, secondo me (e preparati, sto per usare un termine da giovane), hai spaccato: mi è piaciuto molto come ti sei concentrata solo su un personaggio, e non la solita pletora di persone che solitamente trovo nelle tue storie. Approfondendo Dave, hai inavvertitamente dato dettagli sugli altri personaggi citati, ma senza farli intervenire nel racconto: ciò ha permesso di non minare l’introspezione del protagonista, oltre che di non sviluppare caratterizzazioni superficiali di personaggi secondari, e questa cosa l’ho apprezzata molto.

L’ansia di Dave nella prima parte della storia è molto vivida, quasi tangibile, ed è anche la parte del racconto che ho preferito – l’ho trovata molto tridimensionale, ben approfondita, e in linea con il genere del pacchetto che hai scelto.

La seconda parte mi è piaciuta leggermente di meno perché, visto e considerato che c’è un intervallo tra le due, mi aspettavo un’evoluzione più approfondita del personaggio, del come ha fatto a superare le difficoltà presentate nel primo paragrafo. In un certo senso, se mi passi un termine un po’ forte (e che vorrei smussare, quindi prendilo in senso molto lato), la conclusione mi è sembrata un po’ frettolosa. Comunque, nel complesso sei stata davvero molto brava.

 

Gradimento personale: 8/10

Nel complesso, una delle tue storie che ho preferito. Ma, in questo parametro, non posso solo dire “okay, bella” e dare dieci a tutti, ma devo anche fare una somma generale di quanto ho detto in precedenza. La storia, a mio parere, è bella ma con qualche difetto di forma che impedisce di apprezzarla al 100%: secondo me, con una bella revisione per quanto riguarda lo stile, già il voto salirebbe vertiginosamente.

Prima di chiudere, dato che penso di aver detto tutto nei parametri precedenti, faccio una piccola menzione d’onore per la conclusione, che mi è piaciuta tanto. Molto bene!

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il genere introspettivo è dominante nel racconto. Il prompt paura è presente e ben declinato in tutta la lettura.


 

(2)
 
Telefono senza fili
 
Tot: 44.75/50
 

 

Titolo: 2/2

Il titolo è geniale. E la chiudo qui, con la massima semplicità possibile, perché davvero non c’è altro da dire. Mi è piaciuto moltissimo, sia perché è un concetto un po’ “bambinesco” e che quindi ben si adatta a una Kid!Fic, sia perché rispecchia pienamente il contenuto del testo che anticipa. Molto bene.

 

Grammatica e stile: 13.25/15 (divisi in 10/10 e 3.25/5)

La Grammatica, a questo giro, è perfetta: non ho riscontrato la presenza di errori grammaticali e/o refusi di alcun tipo. Nel complesso, la storia è molto curata e me ne sono sorpresa, non perché le tue storie non lo siano (al contrario, generalmente lo sono sempre), ma considerato che è molto più lunga della precedente. Comunque, tutto ciò per dire che hai fatto sicuramente un lavoro a dir poco eccellente.
Parliamo ora dello stile, su cui ho qualche perplessità in più: idealmente, potrei dividere stilisticamente questa storia in due parti. E, te lo confesso, per attribuirti un voto ho fatto una media tra queste due parti, cui poi ho sottratto i punti relativi a una ripetizione di troppo.

Per quanto riguarda la prima parte, essa è quella relativa ai dialoghi adulto-bambino, che mi sono piaciuti molto poco, detto con la massima sincerità possibile: trovo i dialoghi tra la maestra e i suoi alunni leggermente irreali e, nel momento del dettato, la risposta di Dom alla maestra la trovo tendenzialmente poco probabile, cioè l’avrei ben vista su un preadolescente/adolescente, ma mi lascia un attimo più perplessa riguardo a un bambino più piccolo. D’altronde, è pure vero che non è semplice scrivere kid-fic (io personalmente non penso lo farò mai), quindi non voglio nemmeno sembrarti molto dura. Infatti, la seconda parte della storia, quella relativa alle interazioni tra bambini l’ho sinceramente trovata più convincente e reale della prima.

Ultimo appunto: fai attenzione a non cadere in un linguaggio eccessivamente colloquiale nella narrazione, perché rischi che si uniformi troppo al parlato dei bambini, non marcando alcuna differenza tra la narrazione (che è in terza persona) e i dialoghi. Anche questo, ovviamente, è stato calcolato ai fini della valutazione.

Infine ti segnalo una piccola ripetizione, prima di dimenticarmene:

 

ma se lei aveva deciso di sgridarli in quel modo la situazione doveva essere seria. Non era da lei. → qui c’è una ripetizione del pronome che è un po’ fastidiosa, ti consiglio di ometterlo nella prima frase. – 0.25 pt

 

In conclusione, ti faccio i miei complimenti: hai organizzato molto bene questa storia, che ti dico con sicurezza essermi piaciuta molto.

 

Trama: 3/3

La trama è semplice, ma nel complesso viene sviluppata davvero molto bene: mi è piaciuto molto il gioco dell’equivoco, che è un classico di cui leggo sempre con grande piacere. Di base, questa storia ha tutto: una situazione di partenza, un intreccio che si va via via sciogliendo e, infine, una conclusione inevitabile. Molto bene.

 

Originalità: 3.5/5

La storia è sicuramente carina, adorabile, ma secondo me non brilla di originalità: il tema del “telefono senza fili” è qualcosa che viene sviluppato in moltissime commedie (e in un video di Willwoosh della mia adolescenza che è tipo indelebile nella mia mente), quindi mi dispiace sinceramente non poterti premiare – non troppo – per una sorpresa che, leggendo la storia, non ho provato. Ciò non toglie nulla al valore della storia ma, se dobbiamo parlare di originalità, io sinceramente ve ne ho trovata relativamente poca.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Qui mi ricollego a quando ti dicevo che la storia, per quanto mi riguarda, è come se fosse tematicamente divisa in due parti, ovvero interazioni adulti-bambini e bambini-bambini. In questo senso, la caratterizzazione della maestra è la parte di questo parametro che mi ha convinta di meno, poiché mi è sembrata forzata nelle sue interazioni con i bambini e dunque poco naturale nei suoi dialoghi.

Ma parliamo del resto. I personaggi sono tanti e, in un certo senso, avevo paura si cadesse nel solito meccanismo che regolarmente non apprezzo ogni volta che mi trovo a giudicare le tue storie, ovvero quello della quantità che precede la qualità. Qui, te lo dico con una contentezza che non è descrivibile, non è successo: i personaggi sono tanti, ma sono tutti approfonditi a dovere, e di questo sono davvero contenta.

Le relazioni tra i bambini sono chiare e ben definite, e ognuno di essi ha una sorta di tratto distintivo che permette al lettore – specie a me che non conosco i personaggi – di identificarli con chiarezza e di distinguerli gli uni dagli altri. Il loro agire, nel contesto del “lo sai tenere un segreto”, è assolutamente credibile e ben strutturato, un espediente narrativo che hai usato con molta maestria. Hai fatto un lavoro davvero eccellente, bravissima!

 

Gradimento personale: 9/10

Questa storia mi è piaciuta veramente moltissimo. È stata semplice e leggera da leggere, una vera e propria ventata d’aria fresca dopo una mattinata pesantissima! L’ho apprezzata veramente tanto, dal titolo passando per la trama e concludendo con la caratterizzazione.

Unico neo, il fatto che io non condivida pienamente la caratterizzazione della maestra – ma, per quanto mi riguarda, la proposta che mi hai… proposto? È davvero eccellente e merita di essere letta da quante più persone possibili.

Davvero molto bella, Soul, trovo che per quanto riguarda questo contest tu abbia davvero alzato molto il livello, magari complice il fatto che si tratti di storie inedite. Complimenti.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il pacchetto è sicuramente utilizzato a dovere: il genere Kid!Fic è presente ed è il fulcro della storia, mentre anche il prompt “segreto” fa da padrone nella narrazione.


 

(3)
 
Quella scintilla nei suoi occhi
 
Tot: 42.25/50

 

 

Titolo: 2/2

Il titolo è molto carino, devo dire che mi convince, anche per via del forte rimando che ha con il testo. Ha una sua poeticità che reputo graziosa, direi che non potevi fare una scelta migliore.

 

Grammatica e stile: 12.25/15 (diviso in 9.25/10 e 3/5)

La Grammatica è perfetta: nonostante la lunghezza del testo non ho trovato errori di sorta, quindi molto bene. Ti segnalo solamente una frase il cui senso, a causa di un’omissione, risulta alterato e che quindi ha causato una lieve detrazione di punteggio:

 

non solo perché il mio migliore amico aveva i voti più alti della classe, semplicemente io → la frase è incompleta. Non sono non si accorda con semplicemente, credo manchi un “ma perché” o qualcosa di simile. Devo considerarlo un errore di senso. – 0.75 pt

 

Per il resto, non mi pare di aver visto altri errori e/o refusi di sorta, quindi direi che tutto sommato è andata molto bene.

Parliamo di stile. Prima di addentrarmi in un qualsivoglia commento, vorrei fare una piccola riflessione, che ho maturato dopo questa maratona di tue storie: secondo me, dovresti privilegiare la terza persona alla prima, perché davvero io noto una differenza che è assolutamente abissale. Vedo molta più ingenuità, nel tuo uso della prima persona, come se il tuo stile fosse ancora in via di sviluppo (cosa che è vera per ogni autore, in una certa misura, dato che siamo tutti in corso di sviluppo per tipo tutta la vita) e non avesse raggiunto una propria compiutezza – cosa che, sinceramente, ravviso molto di meno nella terza persona.

Detto ciò, il tuo stile in questa storia non mi dispiace, ma non lascia il segno: in molti punti è quasi una cronaca di azioni dei personaggi, non c’è troppa introspezione – nonostante la prima persona, i pensieri del protagonista sono quasi ripetitivi, e non permettono di conoscerlo troppo a fondo.

Non lo so, cara, nel complesso da questo punto di vista non mi hai convinta troppo, te lo dico con la massima onestà.

 

Trama: 3/3

Trama semplice, ma onesta: si basa su un presupposto che è essenzialmente semplice, ma devo dire che si sviluppa bene. C’è un inizio, un colpo di scena e un finale che rimane aperto – in questo senso, sebbene l’intreccio non sia di fondo particolarmente complesso, riesci comunque a far leggere questa storia senza troppi ripensamenti.

 

Originalità: 3/5

Hai scelto di sviluppare uno dei topoi tipici delle fanfictions e lo hai fatto degnamente ma, in quanto a originalità, se ne può discutere: la scena della ricerca/compito da svolgere insieme l’ho vista tante volte, e sinceramente non l’ho trovata declinata in maniera così tanto inaspettata – sebbene io voglia comunque fare una doverosa menzione d’onore per quanto riguarda l’espediente del buco nella felpa, che ho trovato molto carino.

Nel complesso, comunque, la storia ha delle sue particolarità (specie nel contesto in cui i protagonisti si muovono), ma non mi sorprende più di tanto.

 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Continuo a ribadire – anche se sarai piena di me che ti dico questa cosa – che la caratterizzazione è il punto forte di questa triade di storie, e anche qui ti sei confermata molto brava nel delineare i presupposti che muovono entrambi i personaggi.

Sia John sia Roger vengono delineati come plausibilissimi adolescenti, e si muovono quindi in piena coerenza con questa caratterizzazione che hai deciso di dar loro.

Roger è, ovviamente, il personaggio predominante dei due, dal momento che il pov è una sua prima persona e tutta la storia è intrisa quindi dei suoi pensieri – da un lato, ciò è un punto di forza, perché ti permette di approfondirlo come personaggio senza fare troppa fatica. D’altro canto, ciò si rivela uno svantaggio in due punti:

 

  • Nel momento in cui la storia inizia, vuoi per la brevità di essa, a essere eccessivamente insistente su certi concetti, in quel momento i pensieri di Roger diventano quasi ripetitivi.

 

  • Nel momento in cui sarebbe necessario, anche per esigenze di trama, un focus sui pensieri di John che ovviamente non ci può essere, e ciò lo relega a personaggio secondario al posto di farne un coprotagonista.

 

 

Nel complesso, comunque, a parte queste due osservazioni che ti ho mosso per amore della chiarezza, trovo che tu abbia fatto un lavoro a dir poco ottimo. Complimenti.

 

Gradimento personale: 8/10

Nel complesso, la storia non mi è dispiaciuta – anche se, nell’ovvio paragone con le due che l’hanno preceduta, ti confesso che è quella che mi è piaciuta di meno. Non mi ha coinvolta tanto come le altre, anzi nel complesso mi ha lasciata abbastanza insoddisfatta – è uno spaccato piccolo (e anche qui ci mettiamo che ovviamente il limite di parole era quel che era), ma mi ha messo addosso una sorta di curiosità non soddisfatta che, sinceramente, mi fa propendere per darti un voto leggermente più basso rispetto alle due storie precedenti.

Il grande scoglio tra me e questa storia, anzi i due grandi scogli, sono stati principalmente l’originalità e lo stile, di cui ho diffusamente parlato in precedenza. Nel complesso, devo dire che comunque il tuo lavoro è sicuramente valido – e non me la sento di criticarlo troppo per una questione di gusto personale – quindi sicuramente ti premio con un voto medio-alto, perché la storia (sebbene non sia la mia preferita) “si fa leggere” con piacere.

 

Utilizzo del pacchetto: 5/5

Il pacchetto è stato utilizzato molto bene. La coppia slash è presente, in realtà trasversalmente ne sono presenti ben due, e il prompt scintilla è sicuramente ben presente. Brava.





Carissima Bessie!
Mamma mia, me lo sentivo che sarei finita in fondo XD ogni volta va a finire che ai tuoi contest la concorrenza è davvero validissima e mi ritrovo nei gradini più bassi della classifica AHAHAHAHAHA ma ovviamente non me la prendo, anzi, le tue valutazioni mi sono piaciute molto e accetto di buon grado i tuoi giudizi (che, se possibile, vorrei ricevere come recensioni).
In genrale so che queste shottine non sono dei capolavori e, se puntavo tantissimo su "Telefono senza fili" (che resta una delle mie storie preferite che ho scritto negli ultimi mesi), so che non tutti erano allo stesso livello ed ero sicura che "Quella scintilla nei suoi occhi" mi avrebbe penalizzato.
Ma andiamo con ordine!

Per quanto riguarda "There's another round for you", ammetto che non è stato semplicissimo scriverla perché si tratta un esordio in un nuovo fandom per me, è il primo approccio a dei personaggi su cui non avevo mai scritto, ma mi ci sono voluta buttare e prendere una strada "introspettiva" che mi risultava più semplice. E, devo ammetterlo, sono sorpresissima del punteggio così alto nella caratterizzazione dei personaggi e nel gradimento personale -
Per quanto riguarda le ripetizioni, alcune erano sicuramente volute (come hai detto tu), ma altre sono sicuramente degli errori e so quanto possano risultare fastidiose. Avrei dovuto forse rileggere meglio prima di pubblicare, ma ci tenevo a pubblicarla in una giornata specifica e purtroppo ho avuto l'idea soltantro quel giorno, quindi ho scritto e riletto di fretta per poter pubblicare entro la mezzanotte :D

"Telefono senza fili" era la storia su cui puntavo di più e sapere che ti è piaciuta così tanto mi fa esplodere di gioia - anche se già immaginavo che non avrei brillato nel parametro dell'originalità, ma è un rischio che ho voluto correre perché quest'idea dell'equivoco mi piaceva troppo e la volevo assolutamente sviluppare :D
E sono felicissima di essere riuscita a farti conoscere e capire al meglio tutti i personaggi, pur essendo molti! Anche questa è stata una bella sfida, soprattutto visto il limite di parole, ma le tue parole mi hanno rincuorato molto!
Mi dispiace che l'interazione con la maestra non ti siano risultate credibili, ma in realtà non riesco a capire e condividere fino in fondo questa tua osservazione: mi sono ispirata a ciò che ho visto e vissuto nella realtà, visto che relativamente di recente ho potuto entrare in contatto con dei bambini e vederli all'azione nelle loro classi e nella vita quotidiana, quindi nella mia testa non è risultato poco credibile ^^ certo, c'è da dire che anche il tipo di risposta varia da bambino a bambino, c'è chi matura prima, c'è chi è più sfacciato e più timido, ma in linea di massima non lo trovo così irreale, ecco ^^
Poi è sempre e comunque un mio punto di vista, magari hai pure ragione e semplicemente non ci ho fatto caso mentre scrivevo/rileggevo :P

Infine "Quella scintilla nei tuoi occhi" è la storia che convince meno anche me, quindi ci sta assolutamente che abbia ottenuto dei punteggi leggermente più bassi ^^ anzi, a essere sincera è stata un'idea un pochino forzata, perché semplicemente con quell'ultimo genere e quell'ultimo prompt non sapevo cosa cavolo scrivere AHAHAHAH e ovviamente ciò che ne ha risentito di più è l'originialità, me ne rendo conto!
Non riesco a condividere totalmente l'osservazione sullo stile, o meglio: è assolutamente vero che lo stile della terza persona (per esempio delle altre due storie) è totalmente diverso da quello della prima, ma se adotto un determinato linguaggio e una determinata struttura quando scrivo in prima persona è per rispettare totalmente la caratterizzazione del personaggio. In questo caso Roger è un adolescente e mi è venuto spontaneo, empatizzando con lui, assumere un tono più colloquiale e semplice, magari un lessico più semplice e una struttura delle frasi più frammentata. Mi dispiace che tu abbia interpretato questo fattore coma una pecca, perché in realtà è assolutamente voluto e fa parte del mio scrivere in prima persona. Anzi, ti dirò di più: sono un po' confusa certe volte (XD) perché alcuni giudici/lettori mi dicono che in prima persona rendo meglio, in quanto è semplicissimo empatizzare con i miei personaggil, mentre altri giudici/lettori mi dicono il contrario XD
Tolto ciò, mi dispiace anche che la mia scelta di raccontare in prima persona abbia "penalizzato" un pelino anche la caratterizzazione di John, in quanto non era la voce narrante. Però c'è da tenere in conto che con una storia scritta in prima persona è impossibile avere il focus su tutti i personaggi e che in realtà andrebbero valutate - almeno secondo il mio personalissimo parere - tenendo in considerazione questo aspetto. Se ci si aspetta che una storia in prima possa indagare tutti i pensieri di tutti i personaggi, sarebbe come svantaggiarla in partenza perché ovviamente questo è impossibile; ciò non toglie che anche una storia in prima può avere una buona caratterizzazione di tutti i personaggi, perché comunque tanti dettagli sul loro essere e agire emerge da come il protagonista li vede, da come si pongono ai suoi occhi.
Per spiegare ancora meglio: noi viviamo tutta la vita in prima persona, perché possiamo sapere soltanto i nostri pensieri, mentre il prossimo lo possiamo percepire e comprendere solo attraverso ciò che lascia trasparire all'esterno, i suoi gesti, le sue parole, le sue azioni. Ciò non signifixa che non possiamo capire gli altri, anzi, è proprio il significato che noi attribuiamo alle loro azioni a farci empatizzare con loro.
Tutto questo discorso (che non era preventivato, ma ahimè sono logorroica, scusami AHAHAHH) non lo sto facendo sulla base di questa valutazione (con cui posso anche essere d'accordo), ma perché leggendo vari giudizi e partecipando a diversi tuoi contest ho notato che non gradisci particolarmente la prima persona o che, anche quando esprimi un parere positivo, tendi a penalizzare le storie in prima perché non permettono di avere più protagonisti. Ed è una cosa che a me dispiace, perché preferisco mille volte scrivere in prima persona ma quando magari propongo una storia a un tuo contest (o a un contest di altri giudici col tuo stesso punto di vista, e sono la maggior parte) temo sempre di essere "rimproverata" per la scelta fatta. Insomma, forse è un mio problema e forse sono io che non so valorizzare al meglio la caratterizzazione dei miei personaggi, perché non sempre riesco a far trasparire ciò che intendevo con le mie scelte ^^

Tolto tutto ciò (scusami davvero non volevo scrivere un papiro ma mi sono partite le dita da sole AHAHAHAH), sono contenta che le mie storie ti siano in linea di massima piaciute e ti ringrazio davvero per i giudizi curati e approfonditi! Immagino che fare da giudice sostitutiva sia ancora più difficile poi, visto che il contest e i pacchetti non sono stati concepiti da te (io mi sono proposta solo una volta come giudice sostitutiva e ho fatto una fatica assurda XD)
Alla prossima e complimenti a tutti! ♥
[Modificato da Soul Mancini 06/05/2021 16:19]
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Post: 2.943
Giudice*****
06/05/2021 15:55
 
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Re: Re:
Kim_, 06/05/2021 15:06:




Ciao Bessie ^^
Oh, finalmente i risultati, ero proprio curiosa di sapere quanto sarei andata male al contest AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH invece dai, alla fine un sesto posto non è poi tanto male!
L'unica cosa che volevo dirti è che ho notato degli errori nei punteggi della valutazione: ho visto che in generale per la prima storia c'era scritto 47/50, mentre subito dopo hai scritto 46 e però facendo la somma dei punteggi risulta corretto 47... quindi qual è il punteggio che volevi assegnare? :D
E poi ho notato che nella seconda e terza storia il parametro del titolo lo hai calcolato x/3 anziché x/2.
Penso siano errori di battitura che sicuramente non cambiano niente nella classifica, ma volevo farteli notare ^^
Per il resto, se ti va di lasciarmi le valutazioni alle storie come recensioni, risponderò nello specifico a ogni commento su EFP sito ^^
Grazie per esserti presa cura - sicuramente nel modo migliore - del contest di Juri, sono certa che lei sarà felice del tuo lavoro *-*
Alla prossima e complimenti a tutti i partecipanti e ai vincitori ♥



Ciao Kim, ti rispondo di volata, alle altre rispondo stasera!
Come una scema ho copia e incollato i totali della valutazione sbagliata, per cui il totale era corretto ma le somme singole no, mi dispiace tantissimo!
Passo in serata con le recensioni e complimenti a te <3
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Post: 473
Giudice**
06/05/2021 16:21
 
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Re: Re: Re:
BessieB, 06/05/2021 15:55:



Ciao Kim, ti rispondo di volata, alle altre rispondo stasera!
Come una scema ho copia e incollato i totali della valutazione sbagliata, per cui il totale era corretto ma le somme singole no, mi dispiace tantissimo!
Passo in serata con le recensioni e complimenti a te <3




Ahahahahahah, tranquilla, può capitare, l'importante è che fosse giusta la somma alla fine!
Alla prossima ♥
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Post: 528
Giudice***
06/05/2021 22:15
 
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Ciao Bessie! 😊
Sarò sincera: non mi aspettavo assolutamente di arrivare così in alto in classifica, perciò leggere le bellissime parole che hai dedicato a tutte le mie storie e, soprattutto, ai miei personaggi è stata una bellissima sorpresa oltre che una gioia (mamma mia, quando sono spiritosa XD).
Per quanto riguarda la grammatica e lo stile: anche in altri contest mi hanno fatto notare questa cosa dei periodi troppo lunghi e dell'uso un pò "eccessivo" delle virgole e, giuro, che sto cercando di farci quanta più attenzione possibile, stessa cosa vale per quei benedetti trattini! >_<
Per il resto, i complimenti che ho più apprezzato sono quelli rivolti all'originalità delle mie trame e alla caratterizzazione dei miei personaggi. In particolare quest'ultimo è veramente una cosa su cui mi piace lavorare molto, creando dei personaggi a tutto tondo, con pregi e difetti veri. Perciò, anche se un pò ho sofferto quando hai detto che la mia Livia ti stava antipatica XD, sono stata felicissima di leggere che comunque tu sei riuscita a percepirla viva e reale. Grazie davvero! Stessa cosa per Cece: il mio obbiettivo era renderla una pasticciona adorabile, e sono contenta di esserci riuscita.💖
Per quanto riguarda il tuo dubbio sulla trama di "AbeTino", a proposito dell'intreccio e della premessa, la spiegazione è molto semplice: quando ho buttato giù la prima bozza della storia, questa superava le 3500 parole. Di conseguenza, ho dovuto tagliare e mettere insieme e riorganizzare il tutto alla ben meglio, scegliendo di tenere quelli che per me erano gli "episodi" più divertenti XD
Parlando invece di "Bussano alla porta", era la storia su cui in effetti puntavo di più, perciò sono felicissima per il premio speciale che è riuscita ad aggiudicarsi😍. E' una storia che racchiude in sè tanti significati e tante paure diverse, questo perchè, a parer mio, le storie di fantasmi alla fine sono questo: la rappresentazione visiva di più tipi di paure.
La tua interpretazione mi è piaciuta molto: la fame del proibito che spinge, alla fine, Gioia a cedere al fantasma.
Detto questo, naturalmente mi piacerebbe moltissimo poter ricevere le tue valutazioni come recensione (dove magari potrò rispondere in maniera un pò più completa a tutto ciò che mi hai scritto^^).
Per quanto invece riguarda le recensioni premio: innanzitutto, visto che la mia serie "Figli delle Stelle" ha iniziato a piacerti (*W*), non posso non consigliarti di leggere la storia che ha dato origine a tutto: Infinite stelle splendono per infiniti cieli, dove racconto del primo incontro fra Livia ed Edo.
Per le altre, invece, sentiti libera di scegliere quelle che più ti ispirano.😉
Grazie ancora Bessie per il tuo lavoro e le tue belle parole: quando hai detto che eri felice di avermi "scoperta" come autrice grazie al contest di Juriaka, mi sono sciolta! >///<
Alla prossima e complimenti anche a tutti gli altri partecipanti!

[Modificato da BellaLuna95 06/05/2021 22:17]
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Post: 19
06/05/2021 23:51
 
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Ciao Bessie!

Comincio subito col ringraziarti per il lavorone che hai fatto con i giudizi! <3
E poi... non ho veramente parole, questa valutazione arriva per me in un momento in cui come "autrice" (virgolette non a caso ahahah) mi sento poco motivata ed ispirata ancor meno, insomma, un periodo nero.
La prima cosa a cui rispondo sono le pecche che hai giustamente sottolineato; credo di essere abbastanza consapevole di alcuni miei difetti, soprattutto il fatto che nel momento in cui mi dilungo tendo a fare strafalcioni (mi spazientisco subito nel tentare di correggermi, ahimè). L'AtsuHina, infatti, è quella che mi ha dato più grane con la grammatica. Mi ero accorta che qualcosa nella concordanza verbale non filava, ma appunto, nella mia testa non riuscivo a correggere in maniera soddisfacente, mentre per quanto riguarda alcune ripetizioni e l'uso delle virgole, troppo spesso mi faccio trascinare dal mio gusto soggettivo e considero poco l'effettiva correttezza grammaticale. Lavorerò sulle tue osservazioni! ^^"
Passando a Vuoti d'aria, bhé, ha decisamente un posto d'onore nel mio cuore rispetto alle altre. Mi ha coinvolto molto di più nella scrittura e sono davvero felice del tuo giudizio (è la mia preferita, ma io non conto perché ogni scarrafone è bello a mamma soja e, soprattutto, perché non esistono figli preferiti eheheh). Per quell'apparecchio, dal momento in cui me l'hai fatto notare non riesco a smettere di ridere, non ci sta benissimo, nono. In ogni caso, sono ancora in brodo di giuggiole per ciò che hai detto sul mio stile (non so gestirli i complimenti, piango), quindi non garantisco sulla coerenza di questo commento lol.
Arriviamo a Warming, croce e delizia, mentirei se non ammettessi che è quella che più mi ha messo in crisi! Il titolo, come dici anche tu, fa il suo sporco lavoro, ed infatti non riuscivo a trovare quello giusto 😅. Tanto arrovellarsi per poi arrivare alla conclusione che alle volte l'idea più semplice è la migliore. Questa è stata, infatti, l'immagine portante: volevo esprimere qualcosa di complesso con semplicità e poesia. Ho sbozzato molto materiale (ma questa è un'altra storia ahahahah) prima di arrivare al risultato finale e sono felice tu abbia apprezzato!
Non voglio dilungarmi troppo, ma ringraziarti ancora per la fatica che ci hai messo nel giudicare e soprattutto per avermi dato fiducia, ecco, torno a fare lo tsundere in un angolo. ❤❤

P.S. Mi piacerebbe ricevere le tue valutazioni come recensione, magari per fangirlare singolarmente ad ognuna di esse, lol 🙈
[Modificato da Tabheta 07/05/2021 00:03]
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07/05/2021 09:52
 
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Re: Re:
Soul Mancini (Soul_Shine), 06/05/2021 15:31:



Carissima Bessie!
Mamma mia, me lo sentivo che sarei finita in fondo XD ogni volta va a finire che ai tuoi contest la concorrenza è davvero validissima e mi ritrovo nei gradini più bassi della classifica AHAHAHAHAHA ma ovviamente non me la prendo, anzi, le tue valutazioni mi sono piaciute molto e accetto di buon grado i tuoi giudizi (che, se possibile, vorrei ricevere come recensioni).
In genrale so che queste shottine non sono dei capolavori e, se puntavo tantissimo su "Telefono senza fili" (che resta una delle mie storie preferite che ho scritto negli ultimi mesi), so che non tutti erano allo stesso livello ed ero sicura che "Quella scintilla nei suoi occhi" mi avrebbe penalizzato.
Ma andiamo con ordine!

Per quanto riguarda "There's another round for you", ammetto che non è stato semplicissimo scriverla perché si tratta un esordio in un nuovo fandom per me, è il primo approccio a dei personaggi su cui non avevo mai scritto, ma mi ci sono voluta buttare e prendere una strada "introspettiva" che mi risultava più semplice. E, devo ammetterlo, sono sorpresissima del punteggio così alto nella caratterizzazione dei personaggi e nel gradimento personale -
Per quanto riguarda le ripetizioni, alcune erano sicuramente volute (come hai detto tu), ma altre sono sicuramente degli errori e so quanto possano risultare fastidiose. Avrei dovuto forse rileggere meglio prima di pubblicare, ma ci tenevo a pubblicarla in una giornata specifica e purtroppo ho avuto l'idea soltantro quel giorno, quindi ho scritto e riletto di fretta per poter pubblicare entro la mezzanotte :D

"Telefono senza fili" era la storia su cui puntavo di più e sapere che ti è piaciuta così tanto mi fa esplodere di gioia - anche se già immaginavo che non avrei brillato nel parametro dell'originalità, ma è un rischio che ho voluto correre perché quest'idea dell'equivoco mi piaceva troppo e la volevo assolutamente sviluppare :D
E sono felicissima di essere riuscita a farti conoscere e capire al meglio tutti i personaggi, pur essendo molti! Anche questa è stata una bella sfida, soprattutto visto il limite di parole, ma le tue parole mi hanno rincuorato molto!
Mi dispiace che l'interazione con la maestra non ti siano risultate credibili, ma in realtà non riesco a capire e condividere fino in fondo questa tua osservazione: mi sono ispirata a ciò che ho visto e vissuto nella realtà, visto che relativamente di recente ho potuto entrare in contatto con dei bambini e vederli all'azione nelle loro classi e nella vita quotidiana, quindi nella mia testa non è risultato poco credibile ^^ certo, c'è da dire che anche il tipo di risposta varia da bambino a bambino, c'è chi matura prima, c'è chi è più sfacciato e più timido, ma in linea di massima non lo trovo così irreale, ecco ^^
Poi è sempre e comunque un mio punto di vista, magari hai pure ragione e semplicemente non ci ho fatto caso mentre scrivevo/rileggevo :P

Infine "Quella scintilla nei tuoi occhi" è la storia che convince meno anche me, quindi ci sta assolutamente che abbia ottenuto dei punteggi leggermente più bassi ^^ anzi, a essere sincera è stata un'idea un pochino forzata, perché semplicemente con quell'ultimo genere e quell'ultimo prompt non sapevo cosa cavolo scrivere AHAHAHAH e ovviamente ciò che ne ha risentito di più è l'originialità, me ne rendo conto!
Non riesco a condividere totalmente l'osservazione sullo stile, o meglio: è assolutamente vero che lo stile della terza persona (per esempio delle altre due storie) è totalmente diverso da quello della prima, ma se adotto un determinato linguaggio e una determinata struttura quando scrivo in prima persona è per rispettare totalmente la caratterizzazione del personaggio. In questo caso Roger è un adolescente e mi è venuto spontaneo, empatizzando con lui, assumere un tono più colloquiale e semplice, magari un lessico più semplice e una struttura delle frasi più frammentata. Mi dispiace che tu abbia interpretato questo fattore coma una pecca, perché in realtà è assolutamente voluto e fa parte del mio scrivere in prima persona. Anzi, ti dirò di più: sono un po' confusa certe volte (XD) perché alcuni giudici/lettori mi dicono che in prima persona rendo meglio, in quanto è semplicissimo empatizzare con i miei personaggil, mentre altri giudici/lettori mi dicono il contrario XD
Tolto ciò, mi dispiace anche che la mia scelta di raccontare in prima persona abbia "penalizzato" un pelino anche la caratterizzazione di John, in quanto non era la voce narrante. Però c'è da tenere in conto che con una storia scritta in prima persona è impossibile avere il focus su tutti i personaggi e che in realtà andrebbero valutate - almeno secondo il mio personalissimo parere - tenendo in considerazione questo aspetto. Se ci si aspetta che una storia in prima possa indagare tutti i pensieri di tutti i personaggi, sarebbe come svantaggiarla in partenza perché ovviamente questo è impossibile; ciò non toglie che anche una storia in prima può avere una buona caratterizzazione di tutti i personaggi, perché comunque tanti dettagli sul loro essere e agire emerge da come il protagonista li vede, da come si pongono ai suoi occhi.
Per spiegare ancora meglio: noi viviamo tutta la vita in prima persona, perché possiamo sapere soltanto i nostri pensieri, mentre il prossimo lo possiamo percepire e comprendere solo attraverso ciò che lascia trasparire all'esterno, i suoi gesti, le sue parole, le sue azioni. Ciò non signifixa che non possiamo capire gli altri, anzi, è proprio il significato che noi attribuiamo alle loro azioni a farci empatizzare con loro.
Tutto questo discorso (che non era preventivato, ma ahimè sono logorroica, scusami AHAHAHH) non lo sto facendo sulla base di questa valutazione (con cui posso anche essere d'accordo), ma perché leggendo vari giudizi e partecipando a diversi tuoi contest ho notato che non gradisci particolarmente la prima persona o che, anche quando esprimi un parere positivo, tendi a penalizzare le storie in prima perché non permettono di avere più protagonisti. Ed è una cosa che a me dispiace, perché preferisco mille volte scrivere in prima persona ma quando magari propongo una storia a un tuo contest (o a un contest di altri giudici col tuo stesso punto di vista, e sono la maggior parte) temo sempre di essere "rimproverata" per la scelta fatta. Insomma, forse è un mio problema e forse sono io che non so valorizzare al meglio la caratterizzazione dei miei personaggi, perché non sempre riesco a far trasparire ciò che intendevo con le mie scelte ^^

Tolto tutto ciò (scusami davvero non volevo scrivere un papiro ma mi sono partite le dita da sole AHAHAHAH), sono contenta che le mie storie ti siano in linea di massima piaciute e ti ringrazio davvero per i giudizi curati e approfonditi! Immagino che fare da giudice sostitutiva sia ancora più difficile poi, visto che il contest e i pacchetti non sono stati concepiti da te (io mi sono proposta solo una volta come giudice sostitutiva e ho fatto una fatica assurda XD)
Alla prossima e complimenti a tutti! ♥




Ciao Soul!
Scusami se ti rispondo solo ora, ma ieri ero davvero troppo stanca e non ci sono riuscita a constringermi a mettermi (ancora) al pc 😅
Ti ringrazio moltissimo per le tue spiegazioni, specie sullo stile.
Sono sempre un po' scettica sulla prima persona, che trovo molto limitante nella caratterizzazione, ma molte delle mie storie preferite sono in prima, quindi questo non vuol dire che non le sappia apprezzare - semplicemente, in linea generale, vi riconosco dei limiti.
Scusami se sono troppo concisa, ma sono a lavoro AHAHAHAHA
Grazie a te e alla prossima 😘
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07/05/2021 09:55
 
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Re:
BellaLuna95, 06/05/2021 22:15:

Ciao Bessie! 😊
Sarò sincera: non mi aspettavo assolutamente di arrivare così in alto in classifica, perciò leggere le bellissime parole che hai dedicato a tutte le mie storie e, soprattutto, ai miei personaggi è stata una bellissima sorpresa oltre che una gioia (mamma mia, quando sono spiritosa XD).
Per quanto riguarda la grammatica e lo stile: anche in altri contest mi hanno fatto notare questa cosa dei periodi troppo lunghi e dell'uso un pò "eccessivo" delle virgole e, giuro, che sto cercando di farci quanta più attenzione possibile, stessa cosa vale per quei benedetti trattini! >_<
Per il resto, i complimenti che ho più apprezzato sono quelli rivolti all'originalità delle mie trame e alla caratterizzazione dei miei personaggi. In particolare quest'ultimo è veramente una cosa su cui mi piace lavorare molto, creando dei personaggi a tutto tondo, con pregi e difetti veri. Perciò, anche se un pò ho sofferto quando hai detto che la mia Livia ti stava antipatica XD, sono stata felicissima di leggere che comunque tu sei riuscita a percepirla viva e reale. Grazie davvero! Stessa cosa per Cece: il mio obbiettivo era renderla una pasticciona adorabile, e sono contenta di esserci riuscita.💖
Per quanto riguarda il tuo dubbio sulla trama di "AbeTino", a proposito dell'intreccio e della premessa, la spiegazione è molto semplice: quando ho buttato giù la prima bozza della storia, questa superava le 3500 parole. Di conseguenza, ho dovuto tagliare e mettere insieme e riorganizzare il tutto alla ben meglio, scegliendo di tenere quelli che per me erano gli "episodi" più divertenti XD
Parlando invece di "Bussano alla porta", era la storia su cui in effetti puntavo di più, perciò sono felicissima per il premio speciale che è riuscita ad aggiudicarsi😍. E' una storia che racchiude in sè tanti significati e tante paure diverse, questo perchè, a parer mio, le storie di fantasmi alla fine sono questo: la rappresentazione visiva di più tipi di paure.
La tua interpretazione mi è piaciuta molto: la fame del proibito che spinge, alla fine, Gioia a cedere al fantasma.
Detto questo, naturalmente mi piacerebbe moltissimo poter ricevere le tue valutazioni come recensione (dove magari potrò rispondere in maniera un pò più completa a tutto ciò che mi hai scritto^^).
Per quanto invece riguarda le recensioni premio: innanzitutto, visto che la mia serie "Figli delle Stelle" ha iniziato a piacerti (*W*), non posso non consigliarti di leggere la storia che ha dato origine a tutto: Infinite stelle splendono per infiniti cieli, dove racconto del primo incontro fra Livia ed Edo.
Per le altre, invece, sentiti libera di scegliere quelle che più ti ispirano.😉
Grazie ancora Bessie per il tuo lavoro e le tue belle parole: quando hai detto che eri felice di avermi "scoperta" come autrice grazie al contest di Juriaka, mi sono sciolta! >///<
Alla prossima e complimenti anche a tutti gli altri partecipanti!




Ciao carissima!
Temevo che la risposta riguardasse il limite di parole, ma in un contest con 33 storie capisco bene perché Juri ne abbia messo uno così basso.
Grazie a te 😘
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07/05/2021 09:56
 
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Re:
Tabheta, 06/05/2021 23:51:

Ciao Bessie!

Comincio subito col ringraziarti per il lavorone che hai fatto con i giudizi! <3
E poi... non ho veramente parole, questa valutazione arriva per me in un momento in cui come "autrice" (virgolette non a caso ahahah) mi sento poco motivata ed ispirata ancor meno, insomma, un periodo nero.
La prima cosa a cui rispondo sono le pecche che hai giustamente sottolineato; credo di essere abbastanza consapevole di alcuni miei difetti, soprattutto il fatto che nel momento in cui mi dilungo tendo a fare strafalcioni (mi spazientisco subito nel tentare di correggermi, ahimè). L'AtsuHina, infatti, è quella che mi ha dato più grane con la grammatica. Mi ero accorta che qualcosa nella concordanza verbale non filava, ma appunto, nella mia testa non riuscivo a correggere in maniera soddisfacente, mentre per quanto riguarda alcune ripetizioni e l'uso delle virgole, troppo spesso mi faccio trascinare dal mio gusto soggettivo e considero poco l'effettiva correttezza grammaticale. Lavorerò sulle tue osservazioni! ^^"
Passando a Vuoti d'aria, bhé, ha decisamente un posto d'onore nel mio cuore rispetto alle altre. Mi ha coinvolto molto di più nella scrittura e sono davvero felice del tuo giudizio (è la mia preferita, ma io non conto perché ogni scarrafone è bello a mamma soja e, soprattutto, perché non esistono figli preferiti eheheh). Per quell'apparecchio, dal momento in cui me l'hai fatto notare non riesco a smettere di ridere, non ci sta benissimo, nono. In ogni caso, sono ancora in brodo di giuggiole per ciò che hai detto sul mio stile (non so gestirli i complimenti, piango), quindi non garantisco sulla coerenza di questo commento lol.
Arriviamo a Warming, croce e delizia, mentirei se non ammettessi che è quella che più mi ha messo in crisi! Il titolo, come dici anche tu, fa il suo sporco lavoro, ed infatti non riuscivo a trovare quello giusto 😅. Tanto arrovellarsi per poi arrivare alla conclusione che alle volte l'idea più semplice è la migliore. Questa è stata, infatti, l'immagine portante: volevo esprimere qualcosa di complesso con semplicità e poesia. Ho sbozzato molto materiale (ma questa è un'altra storia ahahahah) prima di arrivare al risultato finale e sono felice tu abbia apprezzato!
Non voglio dilungarmi troppo, ma ringraziarti ancora per la fatica che ci hai messo nel giudicare e soprattutto per avermi dato fiducia, ecco, torno a fare lo tsundere in un angolo. ❤❤

P.S. Mi piacerebbe ricevere le tue valutazioni come recensione, magari per fangirlare singolarmente ad ognuna di esse, lol 🙈




Grazie a te per aver partecipato 😘
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