da LA STAMPA del 10/10/2012
“Non apriremo gli impianti di Monte Pigna”
La società accusa di immobilismo il Comune di Roccaforte Mondovì. E mancano i fondi
«Costretti a non aprire». Così Andrea Puricelli, amministratore delegato della Cabinovie Lurisia, la società che da 40 anni gestisce gli impianti insieme alle famiglie Bertolino e Prette, passa dalle ipotesi alla certezza: gli impianti sciistici di Lurisia quest’anno non aprono. Chiusi i 5 skilift, una cabinovia e una seggiovia.
Il perché sta in un «j’accuse» che non risparmia nessuno. Comune di Roccaforte e Regione su tutti. Il primo, che «l’anno scorso a dicembre aveva ricevuto ufficialmente l’ipotesi di un progetto di sviluppo territoriale sul Monte Pigna, che avrebbe permesso alla società di rimanere aperta finanziandosi con un’offerta al pubblico di quote, che avrebbe coinvolto nella gestione aziendale molti futuri acquirenti». Risposte? «Zero», incalzano gli amministratori delle Cabinovie.
Poi viene la Regione che «il 19 settembre 2012 ha scartato la richiesta di finanziamento per la sciovia “Bucaneve”, destinando le risorse disponibili ad altre stazioni invernali». E «liquidando la richiesta con la motivazione che “in relazione alle risorse disponibili, l’iniziativa in oggetto non risulta al momento finanziabile». E allora che fare? «Non apriamo - risponde Puricelli- . Siamo stanchi di rifondare di tasca nostra, senza che dal pubblico arrivi mai un sostegno».
Anche se un margine di ripensamento c’è. Ipotizzando una società mista, pubblicoprivata. Oppure aprendo ad una società di gestione a più soci, come appunto prevedeva il progetto dei 400 mini alloggi sul Pigna.
Quest’anno rischia, quindi, di saltare una realtà storica del turismo delle valli monregalesi. Le Cabinovie di Lurisia sono attive da ben quarantanove anni e rappresentano uno dei primi impianti realizzati sul territorio.
Il sindaco di Roccaforte, Riccardo Somà, replica così: «Ci stiamo mobilitando per creare un tavolo di lavoro tra Provincia e Regione con l’obiettivo di trovare una soluzione al problema. Per quanto riguarda il progetto del Monte Pigna, in primavera ci eravamo confrontati con l’assessore regionale Alberto Cirio e con uno dei soci delle Cabinovie Lurisia, Aurelio Bertolino. In quell’occasione era stata sottolineata la necessità di uno studio di fattibilità. Infatti sull’area dove si vorrebbero costruire gli alloggi persistono diverse problematiche. La realizzazione degli immobili insisterebbe sul confine della zona mineraria di captazione delle acque di Lurisia. Senza contare che con la crisi economica che persiste, chi utilizzerà questi alloggi turistici?». E ancora: «È necessario fare prima un’opportuna indagine di mercato. Per non parlare delle disposizioni in materia di sicurezza». Infine un ultimo affondo di Somà: «Mi dispiace sentire queste cose dall’amministrazione delle Cabinovie Lurisia, dopo tutto quello che è stato speso dal Comune e dalla Regione per gli impianti di risalita: rispettivamente abbiamo contribuito per 800 mila e 2 milioni di euro».
Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.