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Eventi e news al di fuori del Comprensorio!

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2016 00:26
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16/04/2012 21:30
 
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Dopo Fossano anche a Ceva pronto soccorso senza medici del 118 rischia la chiusura?



Il commissario Monchiero: “Situazioni diverse, il cebano non può restare senza reparto d’emergenza. Necessaria una soluzione per garantire un servizio efficiente e di qualità”

Anche il pronto soccorso di Ceva rischia la chiusura? Il dubbio è più che lecito visto che la situazione dell’ospedale di San Bernardino è simile a quella di Fossano, come spiega il commissario sanitario Giovanni Monchiero: “In entrambi i pronto soccorso sono i medici del 118 che, a turno, garantiscono il servizio di emergenza. Alcune settimane fa il responsabile provinciale Mario Raviolo ha chiesto all’amministrazione sanitaria di poter togliere i dottori che prestano servizio per carenza di personale”.

Mancano i medici e quindi le strutture sono destinate a chiudere: dopo la città degli Acaja toccherà a Ceva? “Tra qualche mese sarà nominato il nuovo commissario sanitario – spiega il dottor Monchiero - e toccherà a lui affrontare il problema, cercando la soluzione migliore. Posso però dire che si tratta di due situazioni diverse perché quello di Ceva è un pronto soccorso che ha molti pazienti durante la giornata, raccoglie un’ampia vallata che arriva fino al savonese e poi c’è l’uscita dell’autostrada Savona – Torino a pochi chilometri. Almeno in questo caso la soluzione non può essere la chiusura”.

Per non togliere o anche solo ridimensionare il servizio d’urgenza bisognerà quindi trovare dei medici che sostituiscano quelli del 118 e, almeno per quanto riguarda Ceva, la volontà sembra esserci, anche se bisognerà attendere il nuovo direttore generale per conoscere il futuro dei due pronto soccorso cuneesi.
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12/04/2012 21:41
 
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Torna la tradizionale Fiera di San Giorgio



Frabosa Sottana - In occasione della Festa Patronale domenica 29 aprile ripartirà come di consueto la tradizionale Fiera di San Giorgio. A partire dal mattino, dalle ore 8.30, ampia esposizione di animali (bovini, equini, ovini, caprini ecc.) con successiva premiazione e consegna di attestati. Dalle ore 9 e per tutta la giornata grande fermento in paese con il mercato di prodotti tipici e artigianato di qualità. Alle ore 10 vi sarà la possibilità di presenziare ad una funzione religiosa con processione.
Per informazioni: Ufficio Turistico tel.0174.244481 int. 1; mail:infopoint@mondole
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12/04/2012 14:46
 
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Ciao a tutti.
Dalla seconda metà di aprile sarà disponibile in libreria (e non solo) il volume "Nel cuore delle Alpi Liguri", di A. Parodi, R. Pockaj, A. Costa, pubblicato da Andrea Parodi Editore. Il volume, secondo pubblicato nell'ambito della collana "sentieri e rifugi", segue l'apprezzato "Sentieri e Meraviglie delle Alpi Marittime".
Queste le date delle presentazioni del libro (gli indirizzi li ho recuperati in rete per cercare di agevolarvi, spero siano tutti aggiornati...):
• Martedi 17 Aprile, ore 21, Sala Comunale delle Conferenze, Corso Statuto 13, Mondovi' (CN)
• Mercoledi 2 Maggio, ore 18, Libreria Feltrinelli, via Ceccardi 16, Genova
• Giovedi 10 Maggio, ore 21, Gruppo La Rocca, Piazza Caduti Partigiani, Quiliano (SV)
• Mercoledi 16 Maggio, ore 21, Sede Sezione Ligure del CAI, Galleria Mazzini 7/3, Genova
• Sabato 19 Maggio, ore 18, Libreria San Michele, via Episcopio 1, Albenga (SV)
• Sabato 26 Maggio, ore 21, nell'ambito della Festa dello Sport, Porto Antico, Genova
• Giovedi 31 Maggio, ore 21, Sede Sezione di Altare del CAI, vico Astigiono 5, Altare (SV)
Chi fosse interessato ad acquistare il volume - ed ha l'occasione di incontrarmi - lo posso fornire con 3 euro di sconto sul prezzo di copertina (anche più copie).
"Nel cuore delle Alpi Liguri, escursioni nei gruppi del Marguareis e del Mongioie"
La guida è dedicata ai gruppi montuosi del Mongióie e del Marguaréis, posti all'estremo lembo sud-occidentale della catena alpina ed affacciati verso il Mar Ligure. Si tratta prevalentemente di montagne calcaree, caratterizzate da spettacolari paesaggi carsici e da dorsali erbose ampie e estremamente panoramiche, che a inizio estate regalano magnifiche fioriture. Grazie alle loro quote non troppo elevate, le Alpi Liguri furono frequentate dall'uomo fin dalla preistoria, e ancora oggi su queste montagne s'incontrano innumerevoli tracce lasciate dalle antiche attività dei montanari: mulattiere e sentieri che risalgono a tempi remoti, piloni sacri, chiesette, villaggi e casolari di pietra sparsi un po' ovunque sul fondo e sui fianchi delle vallate. Sono montagne bellissime anche in autunno: con il giallo dei larici e dei faggi, il rosso dei ciliegi, con l'atmosfera sospesa, quasi incantata, che precede l'inverno, con l'aria tersa che scopre panorami impensabili nella maggior parte delle giornate estive, con la luce ancora calda del vicino Mediterraneo.
La nuova guida descrive ben 118 itinerari escursionistici, che si snodano sul lato italiano e su quello francese della catena, nelle valli Tanaro, Casotto, Corsaglia, Maudagna, Éllero, Pésio, Colla, Vermenagna e Roya. E' uno strumento ideale per approfondire la conoscenza con le Alpi Liguri fra Tanaro, Roya e Vermenagna: descrive dettagliatamente tutti i sentieri d'accesso ai rifugi, i percorsi della GTA e della Via Alpina, il giro del Marguaréis e del Mongióie, la Balconata di Ormea, le traversate da rifugio a rifugio e le più agevoli vie di salita alle principali vette.
Non è rivolta soltanto agli escursionisti esperti ed allenati: oltre che per le lunghe traversate e le ascensioni alle cime, può essere utilizzata per programmare brevi e facili escursioni che portano a rifugi, laghetti, antichi villaggi, conche erbose, cascate e valichi, indicati nelle descrizioni come mete intermedie ed elencati nell'Indice dei luoghi in fondo al volume.
272 pagine, 118 itinerari, 127 fotografie a colori, 20 euro
rp
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11/04/2012 22:53
 
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Chiamata ai sindaci “minori”



10-04-2012 Da UNIONE MONREGALESE

Il nome del Convegno, “L’associazionismo dei Comuni”, la dice lunga: è tempo di capire cosa succederà agli Enti locali. Ormai l’argomento è all’ordine del giorno in mille tavoli diversi. Sindaci che discutono su convenzioni, altri che immaginano ipotetiche “fusioni”, Comunità montane che si chiedono cosa ne sarà delle future Unioni di Comuni, eccetera. Ecco allora che potrebbe essere utile parlarne in modo “tecnico”: capire cosa vuol dire “associarsi”, cosa significa accorpare i servizi, in che modo è possibile migliorare servizi, competenze, impiego delle risorse. Di questo e di tutto ciò che sta attorno si parlerà a Frabosa Sottana giovedì 12 aprile, nel convengo convocato dall’Associazione italiana per i servizi alle pubbliche Amministrazioni. Il convegno è aperto a tutti, anche se destinato principalmente ai sindaci, e si terrà nel Palasagra dalle 9 alle 13.
Il dott. Ezio Guerci, consulente tecnico degli Enti locali, e l’ing. Melania Monaco, esperta di Associazioni intercomunali, cercheranno di fare chiarezza in merito alla recente normativa sull’associazionismo comunale. «L’ormai famoso articolo 16 dell’ultima Finanziaria del Governo Berlusconi, e l’insieme delle prescrizioni riguardanti i Comuni fino a 1.000 abitanti e quelli fino a 5.000 abitanti stanno suscitando contrastanti reazioni negli Enti – è quanto spiega il dott. Guercia –. A fianco di sentimenti di scetticismo nei confronti di un insieme di norme ritenute sostanzialmente non applicabili, si stanno diffondendo anche forti preoccupazioni per un possibile quadro di adempimenti richiesti che, nell’eventuale conferma delle norme attualmente in essere, apparirebbe estremamente problematico per la realtà degli Enti coinvolti. Ovviamente stiamo presidiando sia l’evoluzione della produzione legislativa nazionale, sia l’elaborazione in corso a livello di Regione Piemonte, con le prime scadenze dei prossimi mesi. Tuttavia riterremmo opportuno fare il punto dell’evoluzione in corso con gli amministratori degli Enti con i quali operiamo con continuità, proprio per condividere interpretazioni, percorsi e iniziative operative e, nel contempo, presentare modelli organizzativi e sistemi di governo delle forme associative che superino i limiti evidenziati dalle esperienze attuate e permettano di dar vita a forme associative in grado di riconoscere le specificità e i ruoli dei singoli Comuni aderenti e degli attori coinvolti».
L’evento è patrocinato dal Comune di Frabosa Sottana e realizzato col contributo della Fondazione CRT.
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04/04/2012 22:18
 
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Fiera di primavera e Mondovì si gemella con Misano



03-04-2012 MONDOVI' E DINTORNI

Tutto pronto per la Fiera di Primavera, che torna puntuale a Mondovì nel week-end successivo alla Pasqua, e quindi sabato 14 e domenica 15 aprile. «Un’edizione come sempre all’insegna della continuità – racconta l’assessore alle Manifestazioni, Giorgio Robaldo – con alcune novità importanti. Entrambi i centri storici cittadini saranno interessati dall’evento: mentre Breo sarà il cuore della Fiera tradizionale, a Piazza verrà organizzato un concerto (sabato sera, ndr) che vedrà protagonista il gruppo "Swing&Soda". La Funicolare sarà attiva con orario prolungato, tutti i Musei ed i monumenti saranno aperti e visitabili. La nuova Associazione di commercianti "La Funicolare" curerà l’allestimento floreale del percorso della Fiera, mentre per la prima volta verrà suggellato un gemellaggio, quello con Misano, località turistica della costa romagnola. Nonostante la crisi, le domande degli espositori sono aumentate». La Fiera sarà nuovamente incentrata sul tema del tempo libero, ma non mancheranno le altre attrazioni, così distribuite. Il commercio su aree pubbliche si terrà in piazza Ellero, piazza Carlo Ferrero, via Silvestrini, via Durando (da piazza Repubblica fino a via Baretti), via Baretti (da via Durando a via Malfatti), via Malfatti. In piazza Unità d’Italia (ex-FS) e piazza della Repubblica ci sarà l’esposizione di mezzi pesanti, industriali, attrezzature agricole e per il giardinaggio, attrezzature varie. L’area verde di via della Cornice sarà dedicata al tempo libero e ad esposizioni tematiche. In viale Einaudi, via Durando, ponte Cavalieri d’Italia, piazza Ellero (area carreggiata stradale da via Marconi a via Biglia) saranno sistemate le autovetture. In corso Statuto dalla fontana de "La Goi" a piazzetta Levi, stand commerciali coperti, espositori del Consorzio "Fattoria Amica" e settore tempo libero (caravan, camper, bici, sport). Nella restante parte di corso Statuto e in piazza Martiri della Libertà ci saranno motocicli, ciclomotori, fuoristrada, quad, sport e altre attività del settore tempo libero. Nel centro storico (via Beccaria, via S. Agostino, via Piandellavalle) bancarelle dei negozi in sede fissa.
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01/04/2012 17:24
 
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Da Unione Monregalese del 20.03.2012

Guardate un pò cosa ho trovato girando per il WEB a proposito del mio intervento di prima.....

Polacchi in GRANDA
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31/03/2012 08:01
 
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27-03-2012 VALLI MONREGALESI


Spesa domicilio: il progetto si amplia

Sono già quasi una trentina i commercianti che hanno aderito al progetto per la spesa a domicilio, che dal prossimo aprile verrà avviato sul territorio della Comunità montana “Alto Tanaro Cebano Monregalese”. La più grossa novità è che la Regione ha concesso alla Comunità di non limitare il servizio ai soli Comuni “a desertificazione commerciale”, ovvero quelli privi di negozi locali, ma di estenderlo a tutto il territorio, poiché quasi ovunque nei piccoli paesi del Monregalese si trovano frazioni commercialmente isolate. «Si tratta di un importante servizio per la collettività – spiega il presidente Boasso –: le persone ultrasessantacinquenni potranno telefonare ad un negozio convenzionato, ordinare la spesa e chiedere che la stessa venga recapitata al loro domicilio senza alcun costo aggiuntivo». Ai negozianti convenzionati verrà riconosciuto un contributo per le spese di viaggio ed il tempo impiegato. Nei prossimi giorni verrà inviato ai Comuni l’elenco dettagliato ed avviata una capillare campagna informativa».
Per qualsiasi informazione è possibile telefonare agli uffici di Ceva: 0174.705600 oppure 0174.705602.
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Da GrandaIN del 27/03/2012 - Un convegno sul legno con la Confartigianato

In programma per sabato 31 marzo 2012 presso il Castello Cordero di Pamparato

Pamparato - Gettare delle basi scientifiche per le attività che si svolgeranno nel corso dell’anno con lo scopo di valorizzare il legno e le produzioni artigiane che ne derivano.

Questo lo scopo del convegno organizzato da Confartigianato Imprese Cuneo in collaborazione con il Comune di Pamparato in programma per sabato 31 marzo 2012 presso il Castello Cordero di Pamparato.
L’incontro sarà l’inizio “ufficiale” del progetto “2012: l’anno del legno”, prosieguo ideale del passato “anno della pietra” che ha visto Confartigianato Cuneo e numerose imprese impegnate in azioni di promozione e valorizzazione delle produzioni di qualità.
«Giunto ormai alla terza edizione, – spiega Roberto Ganzinelli, presidente della Zona di Mondovì di Confartigianato, nonché Vice presidente provinciale – questo appuntamento si rivela sempre un’ottima occasione per discutere su importanti temi legati all’economia e al territorio. Nel corso dei qualificati interventi dei Funzionari di Confartigianato Imprese Guido Cesati e Marco Frigerio verrà presentato uno studio sulle tematiche relative alla materia prima legno e ai collegati aspetti economici a livello mondiale, europeo, italiano e locale. Il comparto rappresenta infatti una realtà economico-produttiva che necessita di nuove opportunità di crescita. Se negli ultimi anni si è registrato un aumento della superficie forestale, il nostro Paese rimane tuttavia tra i primi importatori mondiali ed europei di materiale ligneo. Questo perché, nel panorama complessivo della filiera legno, risultano troppo deboli i primi passaggi legati alla silvicoltura ed al territorio. Anche nella Granda la situazione denuncia questi aspetti di criticità, evidenziando il bisogno che vengano impostate politiche forestali adeguate per favorire l’incremento delle imprese ed il maggior utilizzo del legno locale. L’azione sindacale di Confartigianato passa dunque anche attraverso momenti come questo convegno o l’organizzazione di eventi e manifestazioni mirati a sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici su temi che si rivelano di interesse non solo per le imprese che rappresentiamo, ma anche per la collettività tutta».
«Quando ideammo il progetto “raccontare l’artigianato” attraverso i materiali del territorio – conclude Domenico Massimino, presidente provinciale di Confartigianato Cuneo – avevamo come principale obiettivo il valorizzare contestualmente l’abilità dei nostri artigiani e le risorse naturali della provincia di Cuneo, traendo da questi due elementi un vero e proprio distillato della migliore tradizione locale. Il percorso avviato nel 2011 con l’anno dedicato alla pietra, ha superato ogni nostra aspettativa: non solo ci ha permesso di portare alla ribalta una delle più antiche pratiche di utilizzo delle ricchezze della nostra terra, ma ha risvegliato in tutti noi curiosità sopite ed un rinnovato interesse per le pratiche del passato, interpretandole come stimolo per guardare in modo dinamico al futuro. Anche quest’anno, attraverso un fitto calendario, Confartigianato Cuneo intende celebrare uno dei materiali strategici per l’uomo. Un materiale che ha travalicato il tempo, rimanendo testimone vivo e vitale del percorso storico, artistico ed economico della nostra società».
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26/03/2012 21:31
 
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Da GrandaIN - Attualità - Consegna della spesa a domicilio -
Al via il progetto organizzato dalla comunità Montana del Monregalese

Mondovì - Dal prossimo mese di aprile verrà avviato sul territorio della Comunità Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese il progetto di “Consegna della merce a domicilio”.
“Si tratta di un importante servizio per la collettività – spiega il Presidente Boasso – le persone ultrasessantacinquenni residenti in uno dei quarantun Comuni montani potranno telefonare ad un negozio convenzionato, ordinare la spesa e chiedere che la tessa venga recapitata al loro domicilio senza alcun costo aggiuntivo: si tratta di un altro importante passo per migliorare la qualità della vita nei centri montani”.
L’assessore Mulattieri aggiunge: “Si sono stipulate le convenzioni con alcuni Negozianti del territorio, ai quali verrà riconosciuto un contributo per le spese di viaggio ed il tempo impiegati. Nei prossimi giorni verrà inviato ai Comuni l’elenco dettagliato ed avviata una capillare campagna informativa”.

Per maggiori informazioni il sito della comunità montana :

Comunità Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese
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25/03/2012 19:49
 
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Ospitalità nella pianura e nelle valli della provincia di Cuneo - Annuario 2012

L'azienda ATL del Cuneese ha pubblicato l'Annuario Ospitalità 2012.
La pubblicazione si suddivide nelle sezioni :
Alberghi
Residence
Affittacamere
Bed&Breakfast
Agriturismi
Case per ferie / Ostelli per giovani
Campeggi
Rifugi Alpini
Bivacchi

e nella quale si trovano tutte le informazioni necessarie come servizi offerti, prezzi, numeri telefonici, indirizzi email, etc.

A chi fosse interessato inserisco link per la visione della guida.
Buona lettura.

Annuario Ospitalità 2012
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Escursione alle BORGATE DI VALCASOTTO

Domenica 25-03-12
Escursione alle BORGATE DI VALCASOTTO
Difficoltà: media, circa 4 ore a/r
Ritrovo: ore 09,00 presso il centro escursionistico Pamparato
Trasferimento al ValCasotto con mezzi propri. A fine escursione pranzo/ristoro su prenotazione presso un ristorante del comune di Pamparato.

Costo escursione: quota associativa Proloco. Per tutte le escursioni è obbligatorio
indossare abiti e scarponi adeguati alla stagione ed alle condizioni
meteo. I tempi di percorrenza sono indicativi, il percorso può subire
modifiche secondo le condizioni del clima e della neve.
Per partecipare alle escursioni è sufficiente associarsi alla Pro Loco
di Pamparato al costo di € 10,00. La tessera associativa è valida per l’intero anno 2012 e per tutte le escursioni in programma anche in primavera/estate.
Per info e prenotazioni: 3420974539 3409594033 –PRO LOCO PAMPARATO Via Roma 59 –
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18/03/2012 22:42
 
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Re: Da Unione Monregalese

... ma come dice il proverbio ...
non dire gatto se non ce l'hai nel sacco [SM=g27824]
un conto è stanziare, un altro è riceverli

ERSY19, 18/03/2012 20.25:


700mila euro in arrivo per la grotta di Bossea

Per capire quanto serve il nuovo impianto di illuminazione alla Grotta di Bossea, l’assessore regionale al turismo ha fatto la cosa migliore: ci si è immerso. Fra gli anfratti e le formazioni carsiche di una delle “Meraviglie di Italia”, con tanto di certificato. Una meraviglia che, dati alla mano, attira 16 mila visitatori all’anno. E che però ha un problema: necessita di manutenzione continua, in particolare per quel che riguarda gli impianti che vi sono installati all’interno. Ecco perché la Regione ha proposto di “dirottare” una parte dei fondi europei FAS per rifare l’impianto-luci della Grotta: la cifra non piccola di 700 mila euro.
In tempi di crisi, pare una cosa impossibile. Invece i fondi ci sono, l’assessore Cirio lo ha confermato lunedì scorso dopo il “giro in grotta”: «I soldi ci sono, per chi sa come trovarli – ha esordito –. La Grotta di Bossea è una delle eccellenze turistiche del Piemonte, e va valorizzata: i fondi FAS vengono stanziati proprio per questo tipo di interventi. Siamo riusciti a bloccare 700 mila euro, che andranno a coprire interamente i primi due lotti del progetto». L’intervento completo ammonterebbe a circa 1,3 milioni. «Un progetto già pronto – spiega Giordanengo, sindaco di Frabosa Soprana –, che aumenterebbe la durata dell’impianto di decenni, mentre in passato siamo stati costretti a interventi-tampone. Il nuovo impianto non servirà soltanto a migliorare la fruibilità per i turisti, ma risolverà un problema non da poco, ovvero quello del cosiddetto “inquinamento luminoso”». La luce della lampade normali, in un certo senso, “fa male” alla Grotta: riscalda l’ambiente, e in presenza di acqua porta alla formazione di muffe.
La Grotta di Bossea, questo ormai si sa, è qualcosa di più di una semplice caverna: è un laboratorio scientifico in cui si studiano le acque carsiche, è un centro di studi biologici che monitora una settantina di specie animali sotterranee, è un laboratorio di ricerca sismica (un progetto a cui lavorano il Politecnico di Torino e l’Università di Genova), ed è persino un luogo di arte, che ospita opere posate sulla roccia di artisti di tutta Italia. «Una grotta come questa richiede un tempo enorme per formarsi – ha spiegato a Cirio il direttore della “Stazione scientifica” della Grotta, Guido Peano –, e noi rischiamo di distruggere in pochi decenni quello che la natura ha creato in migliaia di anni. Il progetto prevede un impianto di illuminazione “fredda”, a led, che creeranno una luce diffusa anche lungo i percorsi, andando pure ad aumentare la sicurezza per i visitatori». L’intero “sistema-grotte” del Monregalese, che comprende anche le caverne del Caudano (a Sottana) e dei Dossi (a Villanova), potrebbe beneficiare di questi fondi, in seguito: questo è l’auspicio sia degli amministratori della zona (alla conferenza stampa indetta da Giordanengo erano presenti anche l’assessore provinciale al Turismo, Pietro Blengini, e il sindaco di Sottana, Giovanni Comino) che dell’Atl cuneese, rappresentata dal direttore Paolo Bongiovanni.
Le grotte sono davvero una risorsa turistica su cui merita insistere? Pare di sì: «I numeri ci danno un risultato sorprendente – afferma ancora Peano –: se sommiamo i visitatori di tutte le grotte italiane, facciamo concorrenza al Colesseo».




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Da Unione Monregalese

700mila euro in arrivo per la grotta di Bossea

Per capire quanto serve il nuovo impianto di illuminazione alla Grotta di Bossea, l’assessore regionale al turismo ha fatto la cosa migliore: ci si è immerso. Fra gli anfratti e le formazioni carsiche di una delle “Meraviglie di Italia”, con tanto di certificato. Una meraviglia che, dati alla mano, attira 16 mila visitatori all’anno. E che però ha un problema: necessita di manutenzione continua, in particolare per quel che riguarda gli impianti che vi sono installati all’interno. Ecco perché la Regione ha proposto di “dirottare” una parte dei fondi europei FAS per rifare l’impianto-luci della Grotta: la cifra non piccola di 700 mila euro.
In tempi di crisi, pare una cosa impossibile. Invece i fondi ci sono, l’assessore Cirio lo ha confermato lunedì scorso dopo il “giro in grotta”: «I soldi ci sono, per chi sa come trovarli – ha esordito –. La Grotta di Bossea è una delle eccellenze turistiche del Piemonte, e va valorizzata: i fondi FAS vengono stanziati proprio per questo tipo di interventi. Siamo riusciti a bloccare 700 mila euro, che andranno a coprire interamente i primi due lotti del progetto». L’intervento completo ammonterebbe a circa 1,3 milioni. «Un progetto già pronto – spiega Giordanengo, sindaco di Frabosa Soprana –, che aumenterebbe la durata dell’impianto di decenni, mentre in passato siamo stati costretti a interventi-tampone. Il nuovo impianto non servirà soltanto a migliorare la fruibilità per i turisti, ma risolverà un problema non da poco, ovvero quello del cosiddetto “inquinamento luminoso”». La luce della lampade normali, in un certo senso, “fa male” alla Grotta: riscalda l’ambiente, e in presenza di acqua porta alla formazione di muffe.
La Grotta di Bossea, questo ormai si sa, è qualcosa di più di una semplice caverna: è un laboratorio scientifico in cui si studiano le acque carsiche, è un centro di studi biologici che monitora una settantina di specie animali sotterranee, è un laboratorio di ricerca sismica (un progetto a cui lavorano il Politecnico di Torino e l’Università di Genova), ed è persino un luogo di arte, che ospita opere posate sulla roccia di artisti di tutta Italia. «Una grotta come questa richiede un tempo enorme per formarsi – ha spiegato a Cirio il direttore della “Stazione scientifica” della Grotta, Guido Peano –, e noi rischiamo di distruggere in pochi decenni quello che la natura ha creato in migliaia di anni. Il progetto prevede un impianto di illuminazione “fredda”, a led, che creeranno una luce diffusa anche lungo i percorsi, andando pure ad aumentare la sicurezza per i visitatori». L’intero “sistema-grotte” del Monregalese, che comprende anche le caverne del Caudano (a Sottana) e dei Dossi (a Villanova), potrebbe beneficiare di questi fondi, in seguito: questo è l’auspicio sia degli amministratori della zona (alla conferenza stampa indetta da Giordanengo erano presenti anche l’assessore provinciale al Turismo, Pietro Blengini, e il sindaco di Sottana, Giovanni Comino) che dell’Atl cuneese, rappresentata dal direttore Paolo Bongiovanni.
Le grotte sono davvero una risorsa turistica su cui merita insistere? Pare di sì: «I numeri ci danno un risultato sorprendente – afferma ancora Peano –: se sommiamo i visitatori di tutte le grotte italiane, facciamo concorrenza al Colesseo».
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CALZOLERIA A MONDOVI'

news da Mondovi risalenti ai primi del '900

Foto della calzoleria del mio bisnonno Stefano Ghiglia (si chiamava come me) scattata a Mondovi nella via dei calzolai

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04/03/2012 21:02
 
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MONDOVI' E DINTORNI
Da UNIONE MONREGALESE

Wi-fi gratis a Breo e Piazza.

Due punti “wi-fi” gratuiti a Mondovì: l’accesso ad Internet, sarà possibile da piazza Martiri (di fronte al Comune) e da piazza Maggiore, a Piazza. Con possibilità di essere integrato nel prossimo futuro (si parla di aprile) con ulteriori postazioni che saranno gli utenti stessi a scegliere, all’interno di un elenco che include le principali piazze monregalesi. L’argomento wi-fi era già stato toccato qualche settimana fa in un’interrogazione dell’opposizione, ora si concretizza grazie ad un protocollo d’intesa firmato tra il Comune di Mondovì e CSI Piemonte. Non è l’unica novità “telematica”: nell’intesa con il CSI rientra infatti anche “Piemonte facile: i servizi a portata di click”, attraverso il quale – collegandosi al sito del Comune – sarà possibile accedere ai servizi di pubblica amministrazione dal proprio PC, eliminando... molta carta. I servizi per i cittadini contemplano la modulistica online, prenotazione visite ed esami, pagamento ticket, orientamento scolastico, mentre il modello unico digitale per l’edilizia è rivolto a professionisti ed imprese. Ulteriori specifiche sul servizio sul prossimo numero.
--------------------------------------------------
Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese.
JFK
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24/02/2012 10:50
 
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Re:
Beh... se occupate per un'ora il suolo pubblico scorazzando su e giù siete in multa... [SM=g9765] anzi sareste da espellere dal Regno Italico.
Ormai siamo tutti sudditi di Leggi becere e quindi schiavi del legislatore che sta a Roma in uffici polverosi e dai quali mai esce; se uscisse si renderebbe conto che in Italia si parla un altra lingua, si formulano concetti e idee in modi totalmente diversi e non desueti, maccheronici, con continui riferimenti e Leggi ancora più desuete e macchinose.

Chi va sulle piste di notte può costituire un pericolo per sè stesso nè più nè meno di chi fa windsurf o di chi va con mountain-bike nei boschi.
Poi è un pericolo anche andare a prostituite, ma sembra che sia permesso, che non sia concorso in sfruttamento della prostituzione, che non si consumino poi atti osceni in luogo pubblico, "nascosti" dai vetri di una macchina; sembra anche che le signorine e i "signorini" che svolgono questo lavoro non occupino il suolo pubblico...

Agli sciatori notturni consiglierei quindi sport più notturni; se erano in otto avrebbero potuto fare una bella ammucchiata sulle piste.
Non avrebbero suscitato il fastidio dei gestori degli impianti e dalla loro posizione semi-statica avrebbero potuto scorgere facilmente eventuali gatti delle nevi. [SM=x291726]
Inoltre potrebbe diventare un nuovo sport estremo che avrebbe anche un nome bellissimo: "SEXSKI" [SM=x1488190]
Mi fermo qui... Rischio di spingermi troppo oltre.
Un saluto a tutti i PARPANAUTI !


Camping Yoghi e Bubu, 24/02/2012 08.22:


altro paradosso ...

tra le 16:15 e le 16:30 vado sempre a prendere all'asilo mio figlio di 5 anni.
Approfittiamo della vicinanza dell'asilo al Giardina e lo porto a fare una decina di discese con il bob nel fazzoletto di neve battuta, anche se fuori dalla pista degli sciatori, che c'è tra la pista da sci del Giardina e la pizzeria Country.
Gli impianti chiudono alle 16:30 quando il sole è ancora alto nel cielo e piacevole.
Per fare le 10 discese ci mettiamo un'oretta, cioé finiamo dopo la chiusura degli impianti, e con il sole ancora presente nel cielo in questa stagione.

Stando alla legge (becera) siamo in multa?

[SM=x291722] [SM=x291722] [SM=x291722] complimenti al legislatore




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24/02/2012 09:30
 
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Da La Stampa del 24-2-2012







Prato ha una clientela di livello sciistico medio-basso per la facilità delle sue piste.
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24/02/2012 08:43
 
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ti è andata bene che non c'era in giro Walker Texas Ranger.... [SM=g10762]
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24/02/2012 08:22
 
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altro paradosso ...

tra le 16:15 e le 16:30 vado sempre a prendere all'asilo mio figlio di 5 anni.
Approfittiamo della vicinanza dell'asilo al Giardina e lo porto a fare una decina di discese con il bob nel fazzoletto di neve battuta, anche se fuori dalla pista degli sciatori, che c'è tra la pista da sci del Giardina e la pizzeria Country.
Gli impianti chiudono alle 16:30 quando il sole è ancora alto nel cielo e piacevole.
Per fare le 10 discese ci mettiamo un'oretta, cioé finiamo dopo la chiusura degli impianti, e con il sole ancora presente nel cielo in questa stagione.

Stando alla legge (becera) siamo in multa?

[SM=x291722] [SM=x291722] [SM=x291722] complimenti al legislatore
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Re: Io, multato per essermi trovato sulle piste da sci di Lurisia in orario di chiusura

Gianluca ha tutta la nostra solidarietà, anche se non servirà a nulla e forse mai ci leggerà [SM=x291722] [SM=x291722] [SM=x291722]

ERSY19, 24/02/2012 07.45:

Da Targatocn

Gentile direttore,

Ieri, 22 febbraio 2012, ho preso un bel verbale e relativa MULTA di 80 euro dalla Guardia di Finanza. Dopo Madonna di Campiglio, Courmayeur e Via Monte Napoleone a Milano sono arrivati anche a … Lurisia, piazzale degli impianti sciistici !!

No, non avevo evaso il fisco; non avevo rubato nulla; non ero in sosta vietata … ero a inseguire una passione. La montagna, la neve, lo sci. Insieme ad altri amici amanti della neve , atleti “della domenica” nelle gare di sci alpinismo, dopo otto ore davanti a un computer, altri seduti nella cabina di un camion, altri in piedi in officina, ci ritroviamo per farci una sana e piacevole ora di sport e natura sulle piste di Lurisia.

La passione ci spinge a farci un’ora o più di macchina dopo il lavoro (…purtroppo la neve non la trovo sotto l’ufficio), arrivare in un piazzale a meno 5 e cambiarci in macchina passando da lavoratori a “falsi atleti”: lo facciamo con il sorriso, la gioia di stare insieme, di vivere la natura e le splendide montagne che di giorno possiamo vedere solo da dietro un vetro (… a sto mondo “purtroppo” bisogna lavorare ).

Dopo la nostra sudata e discesa sulle piste di Lurisia arriviamo sul piazzale e troviamo la Guardia di Finanza che prontamente ci mette di fronte “La legge di Diritto” e ci fa un verbale da 80 euro. C’è una legge Regionale che vieta la risalita e discesa sulle piste in orario di chiusura: lo sapevamo, e zitti con poche polemiche andremo a pagare tutto.

Ma ora sono qua a riflettere sul perché! il problema che possiamo creare alla società noi appassionati che dopo il lavoro abbiamo il piacere di fare un’ora di sport! Lo sci alpinismo ha sempre più appassionati, basti vedere le code di macchine al parcheggio delle gite “classiche domenicali”: perche questo ostruzionismo? perché non si può trovare un accordo tra amanti della montagna? tra chi gestisce gli impianti e noi “poveri lavoratori” che non possiamo prendere ferie tutti i giorni per andare sulla neve col sole e ci “accontentiamo” di un'ora sotto le nostre piccole lampade frontali?

Preferirei dare quegli 80 euro alle società che gestiscono gli impianti piuttosto che pagare una multa e sentirmi un illegale! Con quei soldi potrei acquistare una tessera o qualunque altra cosa che permetta poi di andare la sera tranquillo a inseguire la mia passione e non sentirmi un trasgressore delinquente con 5 finanzieri con due macchine (c’erano tutte le forze in campo ieri sera !!) a fari spianati sulle piste ad attendermi in fondo alla pista!

Credo che esista una legge di diritto, che è quella Regionale e una legge morale che è la mia: continuerà sempre, in questo ambito, a prevalere la”mia legge” che mi dice che, nel rispetto del lavoro dei “Gattisti” che stanno lisciando le piste per il giorno dopo, a risalire una montagna con la mia lucina e i miei amati sci non reco danno a nessuno. Continuerò ad andare tutte le volte che potrò la sera sugli sci dopo il lavoro: la passione per lo sport e la montagna è più forte di una multa!

Gianluca Iavelli




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Io, multato per essermi trovato sulle piste da sci di Lurisia in orario di chiusura
Da Targatocn

Gentile direttore,

Ieri, 22 febbraio 2012, ho preso un bel verbale e relativa MULTA di 80 euro dalla Guardia di Finanza. Dopo Madonna di Campiglio, Courmayeur e Via Monte Napoleone a Milano sono arrivati anche a … Lurisia, piazzale degli impianti sciistici !!

No, non avevo evaso il fisco; non avevo rubato nulla; non ero in sosta vietata … ero a inseguire una passione. La montagna, la neve, lo sci. Insieme ad altri amici amanti della neve , atleti “della domenica” nelle gare di sci alpinismo, dopo otto ore davanti a un computer, altri seduti nella cabina di un camion, altri in piedi in officina, ci ritroviamo per farci una sana e piacevole ora di sport e natura sulle piste di Lurisia.

La passione ci spinge a farci un’ora o più di macchina dopo il lavoro (…purtroppo la neve non la trovo sotto l’ufficio), arrivare in un piazzale a meno 5 e cambiarci in macchina passando da lavoratori a “falsi atleti”: lo facciamo con il sorriso, la gioia di stare insieme, di vivere la natura e le splendide montagne che di giorno possiamo vedere solo da dietro un vetro (… a sto mondo “purtroppo” bisogna lavorare ).

Dopo la nostra sudata e discesa sulle piste di Lurisia arriviamo sul piazzale e troviamo la Guardia di Finanza che prontamente ci mette di fronte “La legge di Diritto” e ci fa un verbale da 80 euro. C’è una legge Regionale che vieta la risalita e discesa sulle piste in orario di chiusura: lo sapevamo, e zitti con poche polemiche andremo a pagare tutto.

Ma ora sono qua a riflettere sul perché! il problema che possiamo creare alla società noi appassionati che dopo il lavoro abbiamo il piacere di fare un’ora di sport! Lo sci alpinismo ha sempre più appassionati, basti vedere le code di macchine al parcheggio delle gite “classiche domenicali”: perche questo ostruzionismo? perché non si può trovare un accordo tra amanti della montagna? tra chi gestisce gli impianti e noi “poveri lavoratori” che non possiamo prendere ferie tutti i giorni per andare sulla neve col sole e ci “accontentiamo” di un'ora sotto le nostre piccole lampade frontali?

Preferirei dare quegli 80 euro alle società che gestiscono gli impianti piuttosto che pagare una multa e sentirmi un illegale! Con quei soldi potrei acquistare una tessera o qualunque altra cosa che permetta poi di andare la sera tranquillo a inseguire la mia passione e non sentirmi un trasgressore delinquente con 5 finanzieri con due macchine (c’erano tutte le forze in campo ieri sera !!) a fari spianati sulle piste ad attendermi in fondo alla pista!

Credo che esista una legge di diritto, che è quella Regionale e una legge morale che è la mia: continuerà sempre, in questo ambito, a prevalere la”mia legge” che mi dice che, nel rispetto del lavoro dei “Gattisti” che stanno lisciando le piste per il giorno dopo, a risalire una montagna con la mia lucina e i miei amati sci non reco danno a nessuno. Continuerò ad andare tutte le volte che potrò la sera sugli sci dopo il lavoro: la passione per lo sport e la montagna è più forte di una multa!

Gianluca Iavelli
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Non chiedetevi cosa può fare il vostro paese per voi. Chiedetevi che cosa potete fare voi per il vostro paese.
JFK
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24/02/2012 00:29
 
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fa sorridere che per trovare degli "sceriffi" devo andare di notte su delle piste da sci.....
di giorno invece, su strade e autostrade dove sfrecciano
automobili (incluso SG) ben oltre i limiti di velocità,
è rarissimo vederne....
adesso che so dove sono mi sento più sicuro... [SM=g27825]
Alberto
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23/02/2012 21:13
 
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infatti, ma se rileggi la 2^ riga è in qualche modo sotto inteso quello che dici tu.

Al di là dei propri pensieri personali.

Poi l'articolo 27 della legge fissa degli orari ben precisi, oltre i quali, se si viene pescati da agenti di controllo, si incorre in sanzione.

Per assurdo, gli sventurati che hanno preso la multa, se fossero arrivati negli ultimi 200/330 mt della loro discesa, in fuoripista (quindi esternamente alla pista battuta) niente sarebbe successo.
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23/02/2012 19:57
 
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Re:

paradossalmente se vado a farmi un giro nel bosco di notte posso farlo ma andare su una pista battuta no: quale dei due è più rischioso? E per eventuali soccorsi è meglio cercare qualcuno su una pista battuta o in un bosco?


umbertogarelli, 23/02/2012 19.04:

E' vero, forse "non rompevano le balle a nessuno".

Purtroppo siamo in italia, e in italia ci sono molte leggi che forse non servono a nulla, ma ci sono, e troppo spesso le fanno rispettare.

Le Legge incriminata è la Legge Regionale 26 gennaio 2009, n. 2.

"Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo in attuazione della normativa nazionale vigente ed interventi a sostegno della garanzia delle condizioni di sicurezza sulle aree sciabili, dell'impiantistica di risalita e dell'offerta turistica".

E' una Legge che disciplina la SICUREZZA.

E' nata dopo alcuni incidenti verificatisi proprio di notte, dove purtroppo, la ricerca di persone scomparse, non era possibile farla in elicottero, e di conseguenza si sono allungati "troppo" i tempi per la ricerca ancora in vita dei malcapitati.

Si pensi solo al personale di ricerca da mettere in campo in caso di persone che, nel bel mezzo della sera, non tornano a casa. E spesso in zone difficilmente circonscrivibili da popchi uomini del soccorso alpino.

Non è solo questione di alcune centinaia di metri, perchè c'è gente che sale sull'Alpert, sulla Tura, sul Mondolè, sul Pigna eccc...







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