3° classificata “Mentre tutto tace” - JulyChan
Grammatica e stile 14/15
Il testo riflette un'elaborazione certo accurata, la quale gli permette di presentarsi scorrevole e senza inciampi di sorta; l'unica “stortura” che ho ravvisato, invero, coinvolge forse più l'aspetto figurativo del linguaggio, piuttosto che il suo corretto utilizzo. “[...]causa ed effetto della felicità di James”, in questo segmento ritengo fosse più opportuno arrestarsi alla sequenza causale, giacché essere effetto della felicità altrui ha poco significato.
Detto ciò, passo alla trattazione circa lo stile adoperato, premettendole un aggettivo riassuntivo: coinvolgente. Esso, infatti, letteralmente trascina il lettore all'interno della materia narrata, le imprime una forma senza indugiare in ghirigori, in frasi disperatamente ad effetto, senza, in una parola, pretendere di ingessarne la sostanza magmatica: la tua bravura, quindi, è stata quella di prescegliere una modalità espressiva che sappia accompagnare la scarica di immagini nitidissime proposte, arricchendole, all'occorrenza, di significati ulteriori. La tecnica dell'accumulo di espressioni - “Fende l’aria come se stesse impugnando una spada, spezza rami e frantuma rocce; il vento è forte e le gonfia il mantello, le sferza le gote, ma lei non vacilla.” - ha saputo conquistarmi, mentre non posso dire lo stesso per l'utilizzo dell'anafora col nome di Lily: a mio avviso, hai esasperato tale scelta in taluni frangenti, causando una frammentazione eccessiva – certo voluta – del brano, quasi evocando una pluralità di monadi talvolta indipendenti fra loro.
“Lily è un silenzio fatto di rumore: quando non è il suo turno preferisce tacere, ma viene d’istinto chiedersi il perché. Le parole si estinguono sulle sue labbra e lei china il viso, ma basta guardarla per capire che non dovrebbe andare così. James prende il sopravvento troppo facilmente, prende spazio e tempo, prende tutto e troppo.”
“Lily ogni tanto si spegne, come una stella che si è raffreddata presto, ma non per il corso naturale delle cose.”
“Lily incede con passo marziale e grida, impugna stretta la bacchetta e ha le guance arrossate per lo sforzo, gli occhi in fiamme per la rabbia. Sirius scappa dopo un attimo di smarrimento e lascia James a vedersela con la sua ira: è il suo ragazzo, dopotutto, e spettano a lui anche questi momenti.”
“Lily è da sola, ai confini del parco, ad allenarsi con gli incantesimi”: seleziono questi passaggi per un duplice motivo. In primis, la trasparenza dell'apparato eidetico è sensazionale, ciò che descrivi palpita innanzi alle retine di chi viene rapito da tale lettura; in secundis, qui trova esplicitazione la testé detta critica, la quale non è indirizzata a contestare l'anafora in quanto tale, bensì mira a sottolineare una lieve deviazione dall'effetto a cui aspiravi. Anziché rimarcare la centralità del personaggio, rischia talvolta di sottolinearne la presenza attraverso un tono fin troppo martellante, volendo chiosare con un sunto – spero perspicuo – di ciò che mi premeva dirti.
Eccettuando questo discorso, resta una prosa pulita, precisa, mai tendente ad un uso patologico dell'ermetismo: ho apprezzato infinitamente la tua abilità nel ridurre al minimo lo iato fra lo scritto e il non-detto, incanalando sapientemente la fantasia del lettore esattamente dove vuoi che arrivi, senza lasciare che girovaghi per centrifughi labirinti.
“Lily ha il sorriso triste che indossa solo quando è sola e gli occhi che bruciano per la rabbia latente. “Squarcia il buio con magie e sortilegi, e il suo viso danza come un fantasma.” e “Mentre si baciano in campo sotto la pioggia, dopo la vittoria dei Grifondoro, e la folla li acclama, e Sirius ha in bocca il sapore del fiele e in testa il boato dei tuoni.”: due illuminanti esemplificazioni del trionfo della chiarezza figurativa in seno al brano.
Sviluppo della trama 9/10
Lo sviluppo della trama, così come declinato concretamente dal brano, richiede una disamina approfondita, in quanto vi sono zone di chiaroscuro. Inizio da una considerazione di carattere trasversale: m'è parsa convincente l'intersezione della dimensione diacronica con quella sincronica, in quanto risalta la naturale dialettica di un sentimento complesso come quello erotico. Le fasi d'opposizione che agitano la solidità della coppia sono ottimamente seguite dalla descrizione della loro composizione, riuscendo così a presentare un quadro sostanzialmente organico della vicenda, senza imbrigliarlo in un'inquadratura eccessivamente monolitica e/o riduzionistica: il tutto, ovviamente, a partire dal filtro adottato da Sirius, il quale lo illumina – ma anche intorbidisce.
Tuttavia, lo scontro di tesi contrapposte che riguarda Lily e James – in cui Sirius cerca affannosamente di ritagliarsi un posto – non sempre è espresso con eguale potenza comunicativa. Se appaiono chiare le ragioni delle azioni di Felpato nel ruolo di pedina mobile all'interno della coppia, a mio avviso avresti dovuto maggiormente esplicitare i motivi di frizione che inducono Lily ad un così forte sentimento iracondo: marginalizzandoli, infatti, si crea un effetto distorsivo che non rende giustizia allo sviluppo ordinato del brano. Ciò che contesto, quindi, è il non aver saputo fino in fondo amalgamare le tensioni fra i due nel brano, saltando dalla quiete al
polemos con fin troppa leggerezza. D'altro canto, il loro processo di infatuazione e innamoramento è ben gradato, e in ciò ho trovato coerente il residuo di “dongiovannismo” di James, da me introiettato come mero “sassolino” identitario; altrettanto coerente e adeguatamente giustificate sono le scene in cui è ritratto il loro rapporto con Sirius, in quanto rendono ragione del margine ineliminabile di ambiguità che intercorre: così facendo, in definitiva, sei riuscita a creare una vicenda dal sapore stratificato, sovrapponendo quella in cui protagonista è il giovane Black alla relazione fra i futuri coniugi, riservando loro eguale importanza. Un'orditura, dunque, sì articolata, ma ottimamente svolta nel suo incedere a tratti cadenzato, a tratti mozzafiato.
Originalità 3/5
Non credo possa definirsi prevalente e/o prioritario il profilo che attiene alla originalità, in quanto la relazione trilatere che interessa Sirius, James e Lily è un tema su cui insistono, a vario titolo e con vari esiti, un numero corposo di fan fictions. La tua declinazione è resa in maniera eccellente e sono assenti inconguenze di sorta, ma non vi sono spunti che possano legittimare un riconoscimento di innovazione profonda al tema: invece, i venti secondi di inesorabile, travolgente coraggio che sfociano nel bacio di Sirius a Lily sono l'elemento che conferiscono un pizzico di innovatività al brano – benché non rappresenti un hapax in senso assoluto - il quale, lo ripeto, non necessita di essere originale per lasciarsi apprezzare.
Caratterizzazione personaggi 8,5/10
Tale voce richiede un'analisi elaborata, in quanto ogni personaggio è connotato da tonalità suscettibili di svariate interpretazioni.
Parto da James. Egli, benché possa apparire come una figura superficiale, in realtà è interessato da una serie di aspetti che giustificano una sua visione complessa, plurisfaccettata. La seduzione di Lily rappresenta certamente un gioco elegante, ma non è difficile intravedere in filigrana l'emergere sempre più nitido di un sentimento di tenerezza fortemente radicato, benché la prospettiva privilegiata dalla quale egli ci viene offerto – quella di Sirius – ne sottolinea, eccessivamente, le increspature. Evidente, infatti, come la gelosia dell'amico appiattisca i suoi sentimenti nell'ignoranza di “ciò che sta perdendo”, nel suo pavoneggiarsi ma non “cercando lei”: credo,invece, che l'amore di James nei confronti di Lily sia sì immaturo, acerbo e probabilmente minimizzato da lui stesso, ma in ogni caso solido, autentico, come anche confortato dai “vaneggiamenti” espressi nei confronti di Sirius. Ciò detto, permane con forza una certa qual sospensione di giudizio nei suoi riguardi, poiché, piuttosto che affrontare a viso aperto l'ira di Lily, preferisce inviare Felpato come suo legato, mentre non credo si possa incolpare di non aver saputo percepire i sentimenti dell'inseparabile amico nei confronti della sua fidanzata. In definitiva, hai ricreato la figura di James in modo assai lodevole, attraverso una resa realistica delle sue imperfezioni ed ombre, garantendogli una tridimensionalità non scevra di ambiguità.
Lily, poi. Sì, ho letto il tuo “mea culpa” circa la resa non ottimale di tale personaggio, e mi dispiace non poter affermare il contrario. Nel processo di edificazione della sua complessità, infatti, non hai contrassegnato adeguatamente le cause che potessero giustificare i suoi atteggiamenti, il suo pervasivo bisogno di solitudine, la rabbia inespressa malgrado lampeggi fiocamente: appare infatuata ed attratta da James, ma vive tale emozione con fastidio, con il risentimento proprio di una persona che sa di star lasciando sguarnito la propria esistenza innanzi ad un'altra. Ciò, almeno, m'è apparso il significato di un periodo non felice – l'unico della composizione - come questo: “Lily è un silenzio fatto di rumore: quando non è il suo turno preferisce tacere, ma viene d’istinto chiedersi il perché. Le parole si estinguono sulle sue labbra e lei china il viso, ma basta guardarla per capire che non dovrebbe andare così. James prende il sopravvento troppo facilmente, prende spazio e tempo, prende tutto e troppo. Lily ogni tanto si spegne, come una stella che si è raffreddata presto, ma non per il corso naturale delle cose.” Avrei gradito anche un maggior risvolto introspettivo del suo rapporto con Sirius, soprattutto dopo la mossa avventata del bacio: le lacrime -forse di delusione? - e l'espressione “tetra” – come se si sentisse ferita, tradita? – non rappresentano indizi sufficientemente chiari circa la sua reazione nei confronti del migliore amico del suo fidanzato. Un aspetto, questo, che avrebbe certamente meritato maggior spazio, ma che è risultato compresso dalla visione unilaterale data dalla prospettiva di Sirius.
Infine, Sirius. Il suo essere così fatalmente destinato alla sventura, al fallimento mi ha conquistato, poiché sono nitidi i suoi tentativi di reprimere quei sentimenti che vive (anche) con colpevolezza, ma è estremamente convincente la scelta di renderlo incosciente, fortemente avvinto a quella dimensione pulsionale, istintuale che però non lo ricompensa affatto. Ciò che residua, infatti, dopo aver dato libero corso ai suoi desideri proibiti è un torbido acquitrino in cui galleggia, sola, l'impossibilità di accettazione di un sentimento da cui è tagliato fuori, a cui non può far altro che assistere inerme. Ecco, la sensazione di sostanziale inefficacia delle sue azioni è ben risaltata dai momenti in cui lui pure prova ad incunearsi fra le faglie della relazione fra James e Lily, salvo doversi “accontentare” di vederli insieme, ancora una volta. Un personaggio, in definitiva, che a tratti mi ricorda il famoso mito di Sisifo, in cui, forse, il macigno non rappresenta altro che se stessi e la relativa incapacità a scegliere ciò che davvero sia congeniale al proprio self. Questo, però, Sirius non lo sa, o meglio, lo comprende, ne esperisce i risultati più tormentosi e ne rimane devastato, consapevole di essere lui, “l’unico che non riuscirà mai a perdonare se stesso.”
Gradimento personale 4/5
La storia mi ha rapito, soprattutto alla prima lettura; ad una valutazione più attenta e comparativa anche delle altre tue storie, però, mi ha lasciato lievemente insoddisfatto. Sia chiaro, essa resta di pregevole fattura, la resa è ai tuoi consueti, elevatissimi livelli artistici, ma permane una scorza dura contro cui il mio gradimento rischia di bloccarsi. Se avessi investito maggiore attenzione nel ricreare in maniera più convincente la figura di Lily, magari meglio implementando il suo peculiare punto di vista nei riguardi di Sirius, probabilmente la storia sarebbe stata esente da imperfezioni. Così, invece, resta assolutamente godibile, ma con qualche margine pieghettato che ne preclude un giudizio definitorio dai toni puramente panegirici.
Eventuali bonus 1/3
Assolutamente perspicuo e magistrale l'utilizzo della citazione all'interno del testo, lo informa in un modo perfetto anche senza apparirvi fisicamente. S'intende, tuttavia, attesa la mancanza di altre citazioni, che possa accordarti un solo punto bonus.
Punteggio finale: 39,5
[Modificato da kosmos_ 09/02/2018 16:30]