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La frequenza dell'anima

Ultimo Aggiornamento: 11/02/2018 18:09
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Post: 2.167
Giudice*****
09/02/2018 20:23
 
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Ciao kosmos_! Vorrei ringraziarti per il giudizio accurato e dettagliato che mi hai lasciato. Non mi aspettavo i risultati così presto, è stata una sorpresa! Sono d'accordo con te sugli appunti stilistici. Ho sacrificato il rigore formale per questioni di gusto - "saggiare" è un termine che mi suscita delicatezza e l'ho scelto per creare contrasto, mentre il genitivo l'ho inserito senza neanche pensarci e adesso che me lo fai notare sto pensando di modificare la frase :D Sono rimasta piacevolmente colpita perché ho rischiato presentando una flash dalle tinte dark che sfociano nell'horror, generi di solito poco gettonati, quindi sono contenta che la storia ti sia comunque piaciuta! Per questioni di spazio ho preferito mettere Tom in primo piano, ma anch'io avrei voluto darne di più all'Hermione del presente alle prese coi suoi tormenti; mi fa anche piacere che tu me lo dica, suppongo significhi che la vicenda ti ha suscitato curiosità. Grazie mille ancora per tutto e per i complimenti! Vorrei ricevere il giudizio anche su EFP, mentre per le recensioni premio ti lascio carta bianca. Ancora grazie!





Chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita
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Post: 184
09/02/2018 21:16
 
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Ciao!
Che dire? Intanto ti ringrazio per la valutazione così dettagliata, questa è la mia seconda esperienza per quanto riguarda i contest ed è stata incredibilmente positiva, tanto quanto la prima.
Prendere parte a sfide del genere mi è utilissimo in quanto ho avuto la fortuna di incontrare soltanto giudici giusti e, soprattutto, attenti ad ogni aspetto della storia, i cui giudizi possono essere quindi spunti di miglioramento personale, per quanto mi riguarda.
Sono d'accordo con te per quanto concerne il fatto che avrei senz'altro ottenuto un risultato migliore approfondendo di più, purtroppo questo mio modo di fare (che definirei per comodità "tocca e fuggi") m'è costato spesso un po' di grane anche in ambito professionale, così dire.
Insomma, è un difetto che fa parte del mio marchio di fabbrica e che cercherò senz'altro di ridimensionare!
Sono comunque felicissima del fatto che tu abbia apprezzato la mia storia nonostante tutto, che ti sia piaciuto lo stile, e mi rallegro della posizione raggiunta; ti ringrazio nuovamente (con la speranza di partecipare ad altri contest indetti da te), e faccio i miei complimenti alle altre ragazze! [SM=g27998]

«Nera come la sfortuna che si fa la tana dove non c'è luna»


Ida su EFP

Ida sul FORUM
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Post: 3.804
Giudice*****
09/02/2018 21:40
 
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kosmos_, 09/02/2018 15.22:


7° classificata: “Oceani” - S.Elric_

Grammatica e stile 12/15 

Dal punto di vista grammaticale non ho particolari rimostranze da muovere, il testo si presenta scevro di particolari errori. Lo stile, ecco: al riguardo, qui sì, debbo appuntarti qualche profilo di problematicità. Innanzitutto, la fic si presenta molto ordinata, pulita, non costringe a riletture per carpire il senso che le hai impresso: in ciò, indubbiamente, risalta una certa qual immediatezza che gioca a tuo vantaggio. Quello che reputo esser stato un suo limite, invece, è l'eccessiva frammentazione del periodare, soprattutto approssimandosi all'epilogo del brano; le frasi spezzate, per loro intrinseca natura, dovrebbero essere mimetiche di una situazione estremamente dinamica, senza soluzione di continuità: spesso, tuttavia, esse mi sono apparse come un gioco stilistico in cui hai voluto indugiare, senza riuscire a svilupparne appieno l'efficacia retorica (a titolo di esempio, cito il seguente periodo “Al tuo sesto anno riesci a evocare un Patronus. Il tuo è un cigno. Il suo un tasso. Vi guardate dritti negli occhi. Tacito accordo di un segreto condiviso. Vorresti allungare la mano e prendere la sua per non lasciarla mai più. Ma lei si allontana. Siete due oceani separati da un abisso. Siete due oceani che sono sulla Terra solo per spezzarsi a vicenda il cuore a metà.”). Per quanto concerne la resa delle varie sequenze, posso affermare piuttosto serenamente che in quelle narrative (Al tuo sesto anno riesci a evocare un Patronus. Il tuo è un cigno. Il suo un tasso. Vi guardate dritti negli occhi. Tacito accordo di un segreto condiviso. Vorresti allungare la mano e prendere la sua per non lasciarla mai più. Ma lei si allontana.”, ove per altro si svolge anche un interessante colpo di scena) s'esplicano esiti più fortunati rispetto a quelle puramente riflessive, talvolta incapaci di svettare per brillantezza della forma (Siete due oceani separati da un abisso. Siete due oceani che sono sulla Terra solo per spezzarsi a vicenda il cuore a metà.”, in cui il significato metaforico viene compresso da un'immagine eccessivamente “figurativa”); in una prospettiva di più ampio respiro, infine, non ho molto gradito la scelta di impostare la storia a partire dalla seconda persona, in quanto ne mina la forza comunicativa: un guizzo a cui saresti potuta addivenire tramite la scelta di un taglio espressivo più distaccato, evitando di “sporgerti” eccessivamente all'interno della materia narrata.

Sviluppo della trama 7/10 

La progressione formalmente lineare della storia – così come segnalata dalla scelta di calare ogni paragrafo in un determinato arco temporale – s'estrinseca, invero, in una sostanza talvolta curvilinea, talora secondo una direttrice spezzata: in un parola, ho avvertito l'assenza di un'organicità che l'ispirasse costantemente. A conforto di tale impressione, infatti, voglio soffermarmi su ciò che rappresenta il perno della storia: la descrizione dell'innamoramento latente, sotterraneo ed infine manifesto di Andromeda nei confronti di Ted non riesce ad evidenziare compiutamente le tappe, le cause che ne abbiano determinato l'evoluzione. Fotografando con rapide istantanee sette anni di scuola, infatti, non hai sufficientemente contornato quegli elementi – considerabili di dettaglio, se vuoi, che concorrono a creare una prospettiva sufficientemente precisa delle emozioni della ragazza: il lettore accompagna Ted in un'agnizione affettiva che s'appalesa sorprendente, repentina, scardinata rispetto a quei segnali con cui pure avresti potuto irrobustire l'orditura della storia. Peccato, perché una base di sicuro interesse da plasmare certo non manca.

Originalità 3/5 

Il pairing prescelto m'è parso affatto originale, in quanto l'ho rintracciato davvero poche volte nel corso delle mie letture in merito; il delinearsi della vicenda, invece, certo non riesce a staccarsi da un classica riproduzione di un innamoramento dapprima unilaterale (almeno nella percezione di Ted – e quindi del lettore che si cala in lui) ed infine coronato da un esito lieto, in cui, però, mancano elementi atti a vivacizzare la materia, arricchendola di sfaccettature ed angoli prospettici. Il tocco di novità che ho sinceramente apprezzato, invero, è legato alla scelta dei Patroni evocati dai giovani: intimamente e specularmente avvinti da un – ancora – informe sentimento, essi inconsapevolmente si denudano dei loro arretramenti e reticenze. Avrei gradito ulteriori elementi su tale scia, ecco, funzionali a mostrare in maniera più o meno perspicua la genesi di tale tonalità emotiva.

Caratterizzazione personaggi 7/10 

La storia è imperniata attorno al personaggio di Ted Tonks, costruito dialetticamente in opposizione rispetto all'altra estremità della coppia: Andromeda Black. In realtà, tale antitesi è suggerita dal processo di idealizzazione di cui è oggetto la ragazza, alla quale vengono attribuite doti e qualità che nel medesimo tempo sono alienate dal ragazzo: ciò, indubbiamente, emerge a causa delle origini di Ted in relazione a quella di lei, ben più modeste, ma avrei anche apprezzato una discesa più approfondita nella sua introspezione, per meglio delineare i profili che attengono a tale svuotamento “identitario”. Unico indizio “neutro” di autoqualificazione si ha con l'accostamento al buio, in contrasto polare rispetto alla luce di Andromeda: qui, a narrar il vero, credo tu abbia “mescolato” le caratterizzazioni, in quanto non sono riuscito a percepire la tenebrosità di un personaggio che m'è parso unicamente timido ed insicuro di sé. Anzi, non ho trovato sintonica rispetto all'intero testo la frase “Siete due oceani che sono sulla Terra solo per spezzarsi a vicenda il cuore a metà.” : il ruolo attivo, di impulso disgregatore di Ted non sono riuscito a riscontrarlo, in quanto la sua funzione nell'economia della storia emerge in modo ben diverso.
Alla figura di Andromeda, invece, se non una piccola terzina, non hai dedicato uguale spazio introspettivo, lasciando che si creasse innanzi alla retina del lettore la medesima impressione che Ted le confeziona: il risultato, tuttavia, può legittimare talune confusioni, in quanto, non rendendo palesi le sue emozioni intenzioni percezioni, le lasci all'imaginaerum del ragazzo, e di conseguenza di chi non può far altro che affidarsi al suo filtro della realtà. A mio avviso, avresti dovuto creare la figura di Andromeda in modo maggiormente obiettivo, giustificando le sue scelte e i cambiamenti che occorrono al suo spettro emotivo.

Gradimento personale 3/5 

Ho cercato di render ragione dei motivi che, secondo il mio parere certo modesto, indeboliscono una storia che pure presenta spunti di tutto interesse: una maggiore rifinitura all'aspetto estetico e un arricchimento dell'imbastitura narrativa avrebbero concorso a suscitare un'impressione diversa e, senza dubbio, migliore. Ciò che permane, oltreché uno spiacevole amaro in bocca, è la percezione di una fretta che non omaggia sufficientemente un'ispirazione di pregio, ma non adeguatamente sorretta dalla riflessione in sede di stesura della storia stessa. In definitiva, posso affermare con tranquillità che il brano proposto si presenta in un ottimo blocco marmoreo leggermente sbeccato, a cui non hai saputo imprimere fino in fondo il coraggio di narrare compiutamente ciò di cui hai tracciato solo i contorni. Sono persuaso che continuando su questa strada e apportando le correzioni del caso, riuscirai certamente a crescere in abilità e padronanza della materia.

Eventuali bonus 1/3 

Le citazioni figurano nel testo e, benché siano state modellate sulla scorta delle tue esigenze letterari, informano la materia così come richiesto per l'integrazione delle condizioni per l'ottenimento dei punti bonus; questi, però, possono essere soltanto due, in quanto l'utilizzo dell'ultima citazione (“Siete due oceani separati da un abisso. Siete due oceani che sono sulla Terra solo per spezzarsi a vicenda il cuore a metà.”) è stata sì rimodulata, ma ad uno scrutinio più attento non ritengo che abbia svolto una funzione ispiratrice della materia, rimanendo solo una frase “ad effetto” dall'infelice esito.

Punteggio finale: 33





Ciao ^^
Dunque grazie mille per la valutazione cosi ben fatta. Mi dispiace che lo stile non ti abbia convinto. Che hai trovate le frasi spezzate e in certa maniera non bene sfruttate. Sperimento molto e ogni tanto mi lascia andare, forse troppo xD. Per la seconda persona sì, sono consapevole che possa non piacere [SM=g27987] ma ultimamente mi convince molto per i miei scritti. Sono d'accordo per il resto... non sono molto avvezza a scrivere OS e quindi mi butto sempre su storie brevi. Ho una specie di blocco. Quindi in poco ovvio che non tutto possa eseere descritto bene, e, beh la storia perde. Su questo hai ragione [SM=g27990] . Mi fa comunque piacere che non ti sia dispiaciuta del tutto ^^. Almeno la grammatica l'ho azzeccata [SM=g27990] . Grazie ancora di tutto. Se la potessi lasciare come recensione ne sarei felice (la valutazione).
Alla prossima.
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Post: 105
Giudice***
09/02/2018 22:27
 
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_ Freya Crescent _, 09/02/2018 20.23:

Ciao kosmos_! Vorrei ringraziarti per il giudizio accurato e dettagliato che mi hai lasciato. Non mi aspettavo i risultati così presto, è stata una sorpresa! Sono d'accordo con te sugli appunti stilistici. Ho sacrificato il rigore formale per questioni di gusto - "saggiare" è un termine che mi suscita delicatezza e l'ho scelto per creare contrasto, mentre il genitivo l'ho inserito senza neanche pensarci e adesso che me lo fai notare sto pensando di modificare la frase :D Sono rimasta piacevolmente colpita perché ho rischiato presentando una flash dalle tinte dark che sfociano nell'horror, generi di solito poco gettonati, quindi sono contenta che la storia ti sia comunque piaciuta! Per questioni di spazio ho preferito mettere Tom in primo piano, ma anch'io avrei voluto darne di più all'Hermione del presente alle prese coi suoi tormenti; mi fa anche piacere che tu me lo dica, suppongo significhi che la vicenda ti ha suscitato curiosità. Grazie mille ancora per tutto e per i complimenti! Vorrei ricevere il giudizio anche su EFP, mentre per le recensioni premio ti lascio carta bianca. Ancora grazie!



La mia curiosità è assoluta, gradirei tantissimo uno "spin-off", per così dire! Sono felice che il giudizio ti abbia convinto, la tua è una storia particolarmente articolata, densa di considerazioni da fare - una bella sfida, insomma! Spero di essere altrettanto veloce per la recensione premio [SM=g27985]

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Post: 105
Giudice***
09/02/2018 22:31
 
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id_s, 09/02/2018 21.16:

Ciao!
Che dire? Intanto ti ringrazio per la valutazione così dettagliata, questa è la mia seconda esperienza per quanto riguarda i contest ed è stata incredibilmente positiva, tanto quanto la prima.
Prendere parte a sfide del genere mi è utilissimo in quanto ho avuto la fortuna di incontrare soltanto giudici giusti e, soprattutto, attenti ad ogni aspetto della storia, i cui giudizi possono essere quindi spunti di miglioramento personale, per quanto mi riguarda.
Sono d'accordo con te per quanto concerne il fatto che avrei senz'altro ottenuto un risultato migliore approfondendo di più, purtroppo questo mio modo di fare (che definirei per comodità "tocca e fuggi") m'è costato spesso un po' di grane anche in ambito professionale, così dire.
Insomma, è un difetto che fa parte del mio marchio di fabbrica e che cercherò senz'altro di ridimensionare!
Sono comunque felicissima del fatto che tu abbia apprezzato la mia storia nonostante tutto, che ti sia piaciuto lo stile, e mi rallegro della posizione raggiunta; ti ringrazio nuovamente (con la speranza di partecipare ad altri contest indetti da te), e faccio i miei complimenti alle altre ragazze! [SM=g27998]



Il piacere e il privilegio sono stati innanzitutto miei,considerando l'alta qualità su cui si è attestato questo contest! Ti ringrazio non soltanto per aver partecipato in modo perfettamente meritorio, ma anche per queste tue parole, le quali mi confortano circa la riuscita del tutto. Spero di leggerti ancora molto presto!

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Post: 105
Giudice***
09/02/2018 22:35
 
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S.Elric_, 09/02/2018 21.40:

kosmos_, 09/02/2018 15.22:


7° classificata: “Oceani” - S.Elric_

Grammatica e stile 12/15 

Dal punto di vista grammaticale non ho particolari rimostranze da muovere, il testo si presenta scevro di particolari errori. Lo stile, ecco: al riguardo, qui sì, debbo appuntarti qualche profilo di problematicità. Innanzitutto, la fic si presenta molto ordinata, pulita, non costringe a riletture per carpire il senso che le hai impresso: in ciò, indubbiamente, risalta una certa qual immediatezza che gioca a tuo vantaggio. Quello che reputo esser stato un suo limite, invece, è l'eccessiva frammentazione del periodare, soprattutto approssimandosi all'epilogo del brano; le frasi spezzate, per loro intrinseca natura, dovrebbero essere mimetiche di una situazione estremamente dinamica, senza soluzione di continuità: spesso, tuttavia, esse mi sono apparse come un gioco stilistico in cui hai voluto indugiare, senza riuscire a svilupparne appieno l'efficacia retorica (a titolo di esempio, cito il seguente periodo “Al tuo sesto anno riesci a evocare un Patronus. Il tuo è un cigno. Il suo un tasso. Vi guardate dritti negli occhi. Tacito accordo di un segreto condiviso. Vorresti allungare la mano e prendere la sua per non lasciarla mai più. Ma lei si allontana. Siete due oceani separati da un abisso. Siete due oceani che sono sulla Terra solo per spezzarsi a vicenda il cuore a metà.”). Per quanto concerne la resa delle varie sequenze, posso affermare piuttosto serenamente che in quelle narrative (Al tuo sesto anno riesci a evocare un Patronus. Il tuo è un cigno. Il suo un tasso. Vi guardate dritti negli occhi. Tacito accordo di un segreto condiviso. Vorresti allungare la mano e prendere la sua per non lasciarla mai più. Ma lei si allontana.”, ove per altro si svolge anche un interessante colpo di scena) s'esplicano esiti più fortunati rispetto a quelle puramente riflessive, talvolta incapaci di svettare per brillantezza della forma (Siete due oceani separati da un abisso. Siete due oceani che sono sulla Terra solo per spezzarsi a vicenda il cuore a metà.”, in cui il significato metaforico viene compresso da un'immagine eccessivamente “figurativa”); in una prospettiva di più ampio respiro, infine, non ho molto gradito la scelta di impostare la storia a partire dalla seconda persona, in quanto ne mina la forza comunicativa: un guizzo a cui saresti potuta addivenire tramite la scelta di un taglio espressivo più distaccato, evitando di “sporgerti” eccessivamente all'interno della materia narrata.

Sviluppo della trama 7/10 

La progressione formalmente lineare della storia – così come segnalata dalla scelta di calare ogni paragrafo in un determinato arco temporale – s'estrinseca, invero, in una sostanza talvolta curvilinea, talora secondo una direttrice spezzata: in un parola, ho avvertito l'assenza di un'organicità che l'ispirasse costantemente. A conforto di tale impressione, infatti, voglio soffermarmi su ciò che rappresenta il perno della storia: la descrizione dell'innamoramento latente, sotterraneo ed infine manifesto di Andromeda nei confronti di Ted non riesce ad evidenziare compiutamente le tappe, le cause che ne abbiano determinato l'evoluzione. Fotografando con rapide istantanee sette anni di scuola, infatti, non hai sufficientemente contornato quegli elementi – considerabili di dettaglio, se vuoi, che concorrono a creare una prospettiva sufficientemente precisa delle emozioni della ragazza: il lettore accompagna Ted in un'agnizione affettiva che s'appalesa sorprendente, repentina, scardinata rispetto a quei segnali con cui pure avresti potuto irrobustire l'orditura della storia. Peccato, perché una base di sicuro interesse da plasmare certo non manca.

Originalità 3/5 

Il pairing prescelto m'è parso affatto originale, in quanto l'ho rintracciato davvero poche volte nel corso delle mie letture in merito; il delinearsi della vicenda, invece, certo non riesce a staccarsi da un classica riproduzione di un innamoramento dapprima unilaterale (almeno nella percezione di Ted – e quindi del lettore che si cala in lui) ed infine coronato da un esito lieto, in cui, però, mancano elementi atti a vivacizzare la materia, arricchendola di sfaccettature ed angoli prospettici. Il tocco di novità che ho sinceramente apprezzato, invero, è legato alla scelta dei Patroni evocati dai giovani: intimamente e specularmente avvinti da un – ancora – informe sentimento, essi inconsapevolmente si denudano dei loro arretramenti e reticenze. Avrei gradito ulteriori elementi su tale scia, ecco, funzionali a mostrare in maniera più o meno perspicua la genesi di tale tonalità emotiva.

Caratterizzazione personaggi 7/10 

La storia è imperniata attorno al personaggio di Ted Tonks, costruito dialetticamente in opposizione rispetto all'altra estremità della coppia: Andromeda Black. In realtà, tale antitesi è suggerita dal processo di idealizzazione di cui è oggetto la ragazza, alla quale vengono attribuite doti e qualità che nel medesimo tempo sono alienate dal ragazzo: ciò, indubbiamente, emerge a causa delle origini di Ted in relazione a quella di lei, ben più modeste, ma avrei anche apprezzato una discesa più approfondita nella sua introspezione, per meglio delineare i profili che attengono a tale svuotamento “identitario”. Unico indizio “neutro” di autoqualificazione si ha con l'accostamento al buio, in contrasto polare rispetto alla luce di Andromeda: qui, a narrar il vero, credo tu abbia “mescolato” le caratterizzazioni, in quanto non sono riuscito a percepire la tenebrosità di un personaggio che m'è parso unicamente timido ed insicuro di sé. Anzi, non ho trovato sintonica rispetto all'intero testo la frase “Siete due oceani che sono sulla Terra solo per spezzarsi a vicenda il cuore a metà.” : il ruolo attivo, di impulso disgregatore di Ted non sono riuscito a riscontrarlo, in quanto la sua funzione nell'economia della storia emerge in modo ben diverso.
Alla figura di Andromeda, invece, se non una piccola terzina, non hai dedicato uguale spazio introspettivo, lasciando che si creasse innanzi alla retina del lettore la medesima impressione che Ted le confeziona: il risultato, tuttavia, può legittimare talune confusioni, in quanto, non rendendo palesi le sue emozioni intenzioni percezioni, le lasci all'imaginaerum del ragazzo, e di conseguenza di chi non può far altro che affidarsi al suo filtro della realtà. A mio avviso, avresti dovuto creare la figura di Andromeda in modo maggiormente obiettivo, giustificando le sue scelte e i cambiamenti che occorrono al suo spettro emotivo.

Gradimento personale 3/5 

Ho cercato di render ragione dei motivi che, secondo il mio parere certo modesto, indeboliscono una storia che pure presenta spunti di tutto interesse: una maggiore rifinitura all'aspetto estetico e un arricchimento dell'imbastitura narrativa avrebbero concorso a suscitare un'impressione diversa e, senza dubbio, migliore. Ciò che permane, oltreché uno spiacevole amaro in bocca, è la percezione di una fretta che non omaggia sufficientemente un'ispirazione di pregio, ma non adeguatamente sorretta dalla riflessione in sede di stesura della storia stessa. In definitiva, posso affermare con tranquillità che il brano proposto si presenta in un ottimo blocco marmoreo leggermente sbeccato, a cui non hai saputo imprimere fino in fondo il coraggio di narrare compiutamente ciò di cui hai tracciato solo i contorni. Sono persuaso che continuando su questa strada e apportando le correzioni del caso, riuscirai certamente a crescere in abilità e padronanza della materia.

Eventuali bonus 1/3 

Le citazioni figurano nel testo e, benché siano state modellate sulla scorta delle tue esigenze letterari, informano la materia così come richiesto per l'integrazione delle condizioni per l'ottenimento dei punti bonus; questi, però, possono essere soltanto due, in quanto l'utilizzo dell'ultima citazione (“Siete due oceani separati da un abisso. Siete due oceani che sono sulla Terra solo per spezzarsi a vicenda il cuore a metà.”) è stata sì rimodulata, ma ad uno scrutinio più attento non ritengo che abbia svolto una funzione ispiratrice della materia, rimanendo solo una frase “ad effetto” dall'infelice esito.

Punteggio finale: 33





Ciao ^^
Dunque grazie mille per la valutazione cosi ben fatta. Mi dispiace che lo stile non ti abbia convinto. Che hai trovate le frasi spezzate e in certa maniera non bene sfruttate. Sperimento molto e ogni tanto mi lascia andare, forse troppo xD. Per la seconda persona sì, sono consapevole che possa non piacere [SM=g27987] ma ultimamente mi convince molto per i miei scritti. Sono d'accordo per il resto... non sono molto avvezza a scrivere OS e quindi mi butto sempre su storie brevi. Ho una specie di blocco. Quindi in poco ovvio che non tutto possa eseere descritto bene, e, beh la storia perde. Su questo hai ragione [SM=g27990] . Mi fa comunque piacere che non ti sia dispiaciuta del tutto ^^. Almeno la grammatica l'ho azzeccata [SM=g27990] . Grazie ancora di tutto. Se la potessi lasciare come recensione ne sarei felice (la valutazione).
Alla prossima.



Personalmente ti esorto a non smetter mai di provare e sperimentare, la scrittura è innanzitutto un gioco creativo dalle soluzioni illimitate: sforzando te stessa e le possibilità del linguaggio, i risultati non potranno che giungere! Ti ringrazio per l'apprezzamento, aspetterò una nuova storia per un nuovo contest, sappilo [SM=g27987]

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Post: 1.044
09/02/2018 23:41
 
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Re:
kosmos_, 09/02/2018 15.34:

3° classificata “Mentre tutto tace” - JulyChan

Grammatica e stile 14/15 

Il testo riflette un'elaborazione certo accurata, la quale gli permette di presentarsi scorrevole e senza inciampi di sorta; l'unica “stortura” che ho ravvisato, invero, coinvolge forse più l'aspetto figurativo del linguaggio, piuttosto che il suo corretto utilizzo. “[...]causa ed effetto della felicità di James”, in questo segmento ritengo fosse più opportuno arrestarsi alla sequenza causale, giacché essere effetto della felicità altrui ha poco significato.
Detto ciò, passo alla trattazione circa lo stile adoperato, premettendole un aggettivo riassuntivo: coinvolgente. Esso, infatti, letteralmente trascina il lettore all'interno della materia narrata, le imprime una forma senza indugiare in ghirigori, in frasi disperatamente ad effetto, senza, in una parola, pretendere di ingessarne la sostanza magmatica: la tua bravura, quindi, è stata quella di prescegliere una modalità espressiva che sappia accompagnare la scarica di immagini nitidissime proposte, arricchendole, all'occorrenza, di significati ulteriori. La tecnica dell'accumulo di espressioni - “Fende l’aria come se stesse impugnando una spada, spezza rami e frantuma rocce; il vento è forte e le gonfia il mantello, le sferza le gote, ma lei non vacilla.” - ha saputo conquistarmi, mentre non posso dire lo stesso per l'utilizzo dell'anafora col nome di Lily: a mio avviso, hai esasperato tale scelta in taluni frangenti, causando una frammentazione eccessiva – certo voluta – del brano, quasi evocando una pluralità di monadi talvolta indipendenti fra loro.

“Lily è un silenzio fatto di rumore: quando non è il suo turno preferisce tacere, ma viene d’istinto chiedersi il perché. Le parole si estinguono sulle sue labbra e lei china il viso, ma basta guardarla per capire che non dovrebbe andare così. James prende il sopravvento troppo facilmente, prende spazio e tempo, prende tutto e troppo.”
“Lily ogni tanto si spegne, come una stella che si è raffreddata presto, ma non per il corso naturale delle cose.”
“Lily incede con passo marziale e grida, impugna stretta la bacchetta e ha le guance arrossate per lo sforzo, gli occhi in fiamme per la rabbia. Sirius scappa dopo un attimo di smarrimento e lascia James a vedersela con la sua ira: è il suo ragazzo, dopotutto, e spettano a lui anche questi momenti.”
“Lily è da sola, ai confini del parco, ad allenarsi con gli incantesimi”: seleziono questi passaggi per un duplice motivo. In primis, la trasparenza dell'apparato eidetico è sensazionale, ciò che descrivi palpita innanzi alle retine di chi viene rapito da tale lettura; in secundis, qui trova esplicitazione la testé detta critica, la quale non è indirizzata a contestare l'anafora in quanto tale, bensì mira a sottolineare una lieve deviazione dall'effetto a cui aspiravi. Anziché rimarcare la centralità del personaggio, rischia talvolta di sottolinearne la presenza attraverso un tono fin troppo martellante, volendo chiosare con un sunto – spero perspicuo – di ciò che mi premeva dirti.
Eccettuando questo discorso, resta una prosa pulita, precisa, mai tendente ad un uso patologico dell'ermetismo: ho apprezzato infinitamente la tua abilità nel ridurre al minimo lo iato fra lo scritto e il non-detto, incanalando sapientemente la fantasia del lettore esattamente dove vuoi che arrivi, senza lasciare che girovaghi per centrifughi labirinti.
“Lily ha il sorriso triste che indossa solo quando è sola e gli occhi che bruciano per la rabbia latente. “Squarcia il buio con magie e sortilegi, e il suo viso danza come un fantasma.” e “Mentre si baciano in campo sotto la pioggia, dopo la vittoria dei Grifondoro, e la folla li acclama, e Sirius ha in bocca il sapore del fiele e in testa il boato dei tuoni.”: due illuminanti esemplificazioni del trionfo della chiarezza figurativa in seno al brano.

Sviluppo della trama 9/10 

Lo sviluppo della trama, così come declinato concretamente dal brano, richiede una disamina approfondita, in quanto vi sono zone di chiaroscuro. Inizio da una considerazione di carattere trasversale: m'è parsa convincente l'intersezione della dimensione diacronica con quella sincronica, in quanto risalta la naturale dialettica di un sentimento complesso come quello erotico. Le fasi d'opposizione che agitano la solidità della coppia sono ottimamente seguite dalla descrizione della loro composizione, riuscendo così a presentare un quadro sostanzialmente organico della vicenda, senza imbrigliarlo in un'inquadratura eccessivamente monolitica e/o riduzionistica: il tutto, ovviamente, a partire dal filtro adottato da Sirius, il quale lo illumina – ma anche intorbidisce.
Tuttavia, lo scontro di tesi contrapposte che riguarda Lily e James – in cui Sirius cerca affannosamente di ritagliarsi un posto – non sempre è espresso con eguale potenza comunicativa. Se appaiono chiare le ragioni delle azioni di Felpato nel ruolo di pedina mobile all'interno della coppia, a mio avviso avresti dovuto maggiormente esplicitare i motivi di frizione che inducono Lily ad un così forte sentimento iracondo: marginalizzandoli, infatti, si crea un effetto distorsivo che non rende giustizia allo sviluppo ordinato del brano. Ciò che contesto, quindi, è il non aver saputo fino in fondo amalgamare le tensioni fra i due nel brano, saltando dalla quiete al
polemos con fin troppa leggerezza. D'altro canto, il loro processo di infatuazione e innamoramento è ben gradato, e in ciò ho trovato coerente il residuo di “dongiovannismo” di James, da me introiettato come mero “sassolino” identitario; altrettanto coerente e adeguatamente giustificate sono le scene in cui è ritratto il loro rapporto con Sirius, in quanto rendono ragione del margine ineliminabile di ambiguità che intercorre: così facendo, in definitiva, sei riuscita a creare una vicenda dal sapore stratificato, sovrapponendo quella in cui protagonista è il giovane Black alla relazione fra i futuri coniugi, riservando loro eguale importanza. Un'orditura, dunque, sì articolata, ma ottimamente svolta nel suo incedere a tratti cadenzato, a tratti mozzafiato.

Originalità 3/5 

Non credo possa definirsi prevalente e/o prioritario il profilo che attiene alla originalità, in quanto la relazione trilatere che interessa Sirius, James e Lily è un tema su cui insistono, a vario titolo e con vari esiti, un numero corposo di fan fictions. La tua declinazione è resa in maniera eccellente e sono assenti inconguenze di sorta, ma non vi sono spunti che possano legittimare un riconoscimento di innovazione profonda al tema: invece, i venti secondi di inesorabile, travolgente coraggio che sfociano nel bacio di Sirius a Lily sono l'elemento che conferiscono un pizzico di innovatività al brano – benché non rappresenti un hapax in senso assoluto - il quale, lo ripeto, non necessita di essere originale per lasciarsi apprezzare.

Caratterizzazione personaggi 8,5/10 

Tale voce richiede un'analisi elaborata, in quanto ogni personaggio è connotato da tonalità suscettibili di svariate interpretazioni.
Parto da James. Egli, benché possa apparire come una figura superficiale, in realtà è interessato da una serie di aspetti che giustificano una sua visione complessa, plurisfaccettata. La seduzione di Lily rappresenta certamente un gioco elegante, ma non è difficile intravedere in filigrana l'emergere sempre più nitido di un sentimento di tenerezza fortemente radicato, benché la prospettiva privilegiata dalla quale egli ci viene offerto – quella di Sirius – ne sottolinea, eccessivamente, le increspature. Evidente, infatti, come la gelosia dell'amico appiattisca i suoi sentimenti nell'ignoranza di “ciò che sta perdendo”, nel suo pavoneggiarsi ma non “cercando lei”: credo,invece, che l'amore di James nei confronti di Lily sia sì immaturo, acerbo e probabilmente minimizzato da lui stesso, ma in ogni caso solido, autentico, come anche confortato dai “vaneggiamenti” espressi nei confronti di Sirius. Ciò detto, permane con forza una certa qual sospensione di giudizio nei suoi riguardi, poiché, piuttosto che affrontare a viso aperto l'ira di Lily, preferisce inviare Felpato come suo legato, mentre non credo si possa incolpare di non aver saputo percepire i sentimenti dell'inseparabile amico nei confronti della sua fidanzata. In definitiva, hai ricreato la figura di James in modo assai lodevole, attraverso una resa realistica delle sue imperfezioni ed ombre, garantendogli una tridimensionalità non scevra di ambiguità.
Lily, poi. Sì, ho letto il tuo “mea culpa” circa la resa non ottimale di tale personaggio, e mi dispiace non poter affermare il contrario. Nel processo di edificazione della sua complessità, infatti, non hai contrassegnato adeguatamente le cause che potessero giustificare i suoi atteggiamenti, il suo pervasivo bisogno di solitudine, la rabbia inespressa malgrado lampeggi fiocamente: appare infatuata ed attratta da James, ma vive tale emozione con fastidio, con il risentimento proprio di una persona che sa di star lasciando sguarnito la propria esistenza innanzi ad un'altra. Ciò, almeno, m'è apparso il significato di un periodo non felice – l'unico della composizione - come questo: “Lily è un silenzio fatto di rumore: quando non è il suo turno preferisce tacere, ma viene d’istinto chiedersi il perché. Le parole si estinguono sulle sue labbra e lei china il viso, ma basta guardarla per capire che non dovrebbe andare così. James prende il sopravvento troppo facilmente, prende spazio e tempo, prende tutto e troppo. Lily ogni tanto si spegne, come una stella che si è raffreddata presto, ma non per il corso naturale delle cose.” Avrei gradito anche un maggior risvolto introspettivo del suo rapporto con Sirius, soprattutto dopo la mossa avventata del bacio: le lacrime -forse di delusione? - e l'espressione “tetra” – come se si sentisse ferita, tradita? – non rappresentano indizi sufficientemente chiari circa la sua reazione nei confronti del migliore amico del suo fidanzato. Un aspetto, questo, che avrebbe certamente meritato maggior spazio, ma che è risultato compresso dalla visione unilaterale data dalla prospettiva di Sirius.
Infine, Sirius. Il suo essere così fatalmente destinato alla sventura, al fallimento mi ha conquistato, poiché sono nitidi i suoi tentativi di reprimere quei sentimenti che vive (anche) con colpevolezza, ma è estremamente convincente la scelta di renderlo incosciente, fortemente avvinto a quella dimensione pulsionale, istintuale che però non lo ricompensa affatto. Ciò che residua, infatti, dopo aver dato libero corso ai suoi desideri proibiti è un torbido acquitrino in cui galleggia, sola, l'impossibilità di accettazione di un sentimento da cui è tagliato fuori, a cui non può far altro che assistere inerme. Ecco, la sensazione di sostanziale inefficacia delle sue azioni è ben risaltata dai momenti in cui lui pure prova ad incunearsi fra le faglie della relazione fra James e Lily, salvo doversi “accontentare” di vederli insieme, ancora una volta. Un personaggio, in definitiva, che a tratti mi ricorda il famoso mito di Sisifo, in cui, forse, il macigno non rappresenta altro che se stessi e la relativa incapacità a scegliere ciò che davvero sia congeniale al proprio self. Questo, però, Sirius non lo sa, o meglio, lo comprende, ne esperisce i risultati più tormentosi e ne rimane devastato, consapevole di essere lui, “l’unico che non riuscirà mai a perdonare se stesso.”

Gradimento personale 4/5 

La storia mi ha rapito, soprattutto alla prima lettura; ad una valutazione più attenta e comparativa anche delle altre tue storie, però, mi ha lasciato lievemente insoddisfatto. Sia chiaro, essa resta di pregevole fattura, la resa è ai tuoi consueti, elevatissimi livelli artistici, ma permane una scorza dura contro cui il mio gradimento rischia di bloccarsi. Se avessi investito maggiore attenzione nel ricreare in maniera più convincente la figura di Lily, magari meglio implementando il suo peculiare punto di vista nei riguardi di Sirius, probabilmente la storia sarebbe stata esente da imperfezioni. Così, invece, resta assolutamente godibile, ma con qualche margine pieghettato che ne preclude un giudizio definitorio dai toni puramente panegirici.

Eventuali bonus 1/3 

Assolutamente perspicuo e magistrale l'utilizzo della citazione all'interno del testo, lo informa in un modo perfetto anche senza apparirvi fisicamente. S'intende, tuttavia, attesa la mancanza di altre citazioni, che possa accordarti un solo punto bonus.

Punteggio finale: 39,5




Eccomi qui, finalmente!
Che dire? Le tue recensioni sono sempre una gioia per gli occhi e per la mente... così curate e approfondite da lasciare senza fiato.
Sottoscrivo ogni tua singola parola e non posso che ringraziarti di nuovo tantissimo, sia per il podio, sia, soprattutto, per l'analisi dettagliata di ogni più piccolo elemento. Mi ha fatto tanto piacere l'analisi che hai fatto dei tre personaggi... in particolare, quella inaspettata di James (e pensare che la mia idea non era affatto quella di farlo emergere così "tanto" xD), ma è senza dubbio evidente che quello su cui mi sono focalizzata maggiormente è stato Sirius, alla cui caratterizzazione tengo sempre particolarmente tanto. E mi riempie d'orgoglio sapere di avergli reso giustizia. Lily, beh, non mi va proprio giù, quindi non riesco mai a darle una giusta caratterizzazione... non so proprio come inquadrarla. Ma continuerò a provarci xD
Per quanto riguarda l'anafora "Lily"... hai usato l'espressione giusta: ESASPERANTE! So che suona strano, ma era proprio quello che volevo suscitare: la storia è dal punto di vista di Sirius, ci troviamo praticamente nella sua mente, e tutto ciò che vede e accade è filtrato attraverso i suoi occhi e la sua interpretazione... quel continuo ripetersi di "Lily... Lily... Lily..." voleva appunto essere un tentativo di esternare su "carta" questa ossessione. Evidentemente l'esperimento è riuscito male xD
Per il resto: ribadisco, sono stupita da questa meraviglia di valutazione e dall'essere riuscita comunque a ottenere un punteggio bello alto, nonostante abbia partecipato con un'edita e avessi messo in conto i limiti e i rischi di questa mia scelta :)

Per concludere: vorrei sicuramente ricevere come recensione questa valutazione [SM=g27998] Per la recensione premio, invece, ti do un paio di suggerimenti (1) Giochi Proibiti; 2) L'Ultima Illusione), ma se non dovessero andarti a genio, hai carta bianca: ti chiedo solo di attenerti alle storie dal 2016 in poi :D

Grazie ancora e complimenti a tutti, anche se ancora devo leggere tutte le vostre storie (conosco solo quella di Freya *__*)

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Post: 105
Giudice***
11/02/2018 18:09
 
Quota

JulyChan, 09/02/2018 23.41:

kosmos_, 09/02/2018 15.34:

3° classificata “Mentre tutto tace” - JulyChan

Grammatica e stile 14/15 

Il testo riflette un'elaborazione certo accurata, la quale gli permette di presentarsi scorrevole e senza inciampi di sorta; l'unica “stortura” che ho ravvisato, invero, coinvolge forse più l'aspetto figurativo del linguaggio, piuttosto che il suo corretto utilizzo. “[...]causa ed effetto della felicità di James”, in questo segmento ritengo fosse più opportuno arrestarsi alla sequenza causale, giacché essere effetto della felicità altrui ha poco significato.
Detto ciò, passo alla trattazione circa lo stile adoperato, premettendole un aggettivo riassuntivo: coinvolgente. Esso, infatti, letteralmente trascina il lettore all'interno della materia narrata, le imprime una forma senza indugiare in ghirigori, in frasi disperatamente ad effetto, senza, in una parola, pretendere di ingessarne la sostanza magmatica: la tua bravura, quindi, è stata quella di prescegliere una modalità espressiva che sappia accompagnare la scarica di immagini nitidissime proposte, arricchendole, all'occorrenza, di significati ulteriori. La tecnica dell'accumulo di espressioni - “Fende l’aria come se stesse impugnando una spada, spezza rami e frantuma rocce; il vento è forte e le gonfia il mantello, le sferza le gote, ma lei non vacilla.” - ha saputo conquistarmi, mentre non posso dire lo stesso per l'utilizzo dell'anafora col nome di Lily: a mio avviso, hai esasperato tale scelta in taluni frangenti, causando una frammentazione eccessiva – certo voluta – del brano, quasi evocando una pluralità di monadi talvolta indipendenti fra loro.

“Lily è un silenzio fatto di rumore: quando non è il suo turno preferisce tacere, ma viene d’istinto chiedersi il perché. Le parole si estinguono sulle sue labbra e lei china il viso, ma basta guardarla per capire che non dovrebbe andare così. James prende il sopravvento troppo facilmente, prende spazio e tempo, prende tutto e troppo.”
“Lily ogni tanto si spegne, come una stella che si è raffreddata presto, ma non per il corso naturale delle cose.”
“Lily incede con passo marziale e grida, impugna stretta la bacchetta e ha le guance arrossate per lo sforzo, gli occhi in fiamme per la rabbia. Sirius scappa dopo un attimo di smarrimento e lascia James a vedersela con la sua ira: è il suo ragazzo, dopotutto, e spettano a lui anche questi momenti.”
“Lily è da sola, ai confini del parco, ad allenarsi con gli incantesimi”: seleziono questi passaggi per un duplice motivo. In primis, la trasparenza dell'apparato eidetico è sensazionale, ciò che descrivi palpita innanzi alle retine di chi viene rapito da tale lettura; in secundis, qui trova esplicitazione la testé detta critica, la quale non è indirizzata a contestare l'anafora in quanto tale, bensì mira a sottolineare una lieve deviazione dall'effetto a cui aspiravi. Anziché rimarcare la centralità del personaggio, rischia talvolta di sottolinearne la presenza attraverso un tono fin troppo martellante, volendo chiosare con un sunto – spero perspicuo – di ciò che mi premeva dirti.
Eccettuando questo discorso, resta una prosa pulita, precisa, mai tendente ad un uso patologico dell'ermetismo: ho apprezzato infinitamente la tua abilità nel ridurre al minimo lo iato fra lo scritto e il non-detto, incanalando sapientemente la fantasia del lettore esattamente dove vuoi che arrivi, senza lasciare che girovaghi per centrifughi labirinti.
“Lily ha il sorriso triste che indossa solo quando è sola e gli occhi che bruciano per la rabbia latente. “Squarcia il buio con magie e sortilegi, e il suo viso danza come un fantasma.” e “Mentre si baciano in campo sotto la pioggia, dopo la vittoria dei Grifondoro, e la folla li acclama, e Sirius ha in bocca il sapore del fiele e in testa il boato dei tuoni.”: due illuminanti esemplificazioni del trionfo della chiarezza figurativa in seno al brano.

Sviluppo della trama 9/10 

Lo sviluppo della trama, così come declinato concretamente dal brano, richiede una disamina approfondita, in quanto vi sono zone di chiaroscuro. Inizio da una considerazione di carattere trasversale: m'è parsa convincente l'intersezione della dimensione diacronica con quella sincronica, in quanto risalta la naturale dialettica di un sentimento complesso come quello erotico. Le fasi d'opposizione che agitano la solidità della coppia sono ottimamente seguite dalla descrizione della loro composizione, riuscendo così a presentare un quadro sostanzialmente organico della vicenda, senza imbrigliarlo in un'inquadratura eccessivamente monolitica e/o riduzionistica: il tutto, ovviamente, a partire dal filtro adottato da Sirius, il quale lo illumina – ma anche intorbidisce.
Tuttavia, lo scontro di tesi contrapposte che riguarda Lily e James – in cui Sirius cerca affannosamente di ritagliarsi un posto – non sempre è espresso con eguale potenza comunicativa. Se appaiono chiare le ragioni delle azioni di Felpato nel ruolo di pedina mobile all'interno della coppia, a mio avviso avresti dovuto maggiormente esplicitare i motivi di frizione che inducono Lily ad un così forte sentimento iracondo: marginalizzandoli, infatti, si crea un effetto distorsivo che non rende giustizia allo sviluppo ordinato del brano. Ciò che contesto, quindi, è il non aver saputo fino in fondo amalgamare le tensioni fra i due nel brano, saltando dalla quiete al
polemos con fin troppa leggerezza. D'altro canto, il loro processo di infatuazione e innamoramento è ben gradato, e in ciò ho trovato coerente il residuo di “dongiovannismo” di James, da me introiettato come mero “sassolino” identitario; altrettanto coerente e adeguatamente giustificate sono le scene in cui è ritratto il loro rapporto con Sirius, in quanto rendono ragione del margine ineliminabile di ambiguità che intercorre: così facendo, in definitiva, sei riuscita a creare una vicenda dal sapore stratificato, sovrapponendo quella in cui protagonista è il giovane Black alla relazione fra i futuri coniugi, riservando loro eguale importanza. Un'orditura, dunque, sì articolata, ma ottimamente svolta nel suo incedere a tratti cadenzato, a tratti mozzafiato.

Originalità 3/5 

Non credo possa definirsi prevalente e/o prioritario il profilo che attiene alla originalità, in quanto la relazione trilatere che interessa Sirius, James e Lily è un tema su cui insistono, a vario titolo e con vari esiti, un numero corposo di fan fictions. La tua declinazione è resa in maniera eccellente e sono assenti inconguenze di sorta, ma non vi sono spunti che possano legittimare un riconoscimento di innovazione profonda al tema: invece, i venti secondi di inesorabile, travolgente coraggio che sfociano nel bacio di Sirius a Lily sono l'elemento che conferiscono un pizzico di innovatività al brano – benché non rappresenti un hapax in senso assoluto - il quale, lo ripeto, non necessita di essere originale per lasciarsi apprezzare.

Caratterizzazione personaggi 8,5/10 

Tale voce richiede un'analisi elaborata, in quanto ogni personaggio è connotato da tonalità suscettibili di svariate interpretazioni.
Parto da James. Egli, benché possa apparire come una figura superficiale, in realtà è interessato da una serie di aspetti che giustificano una sua visione complessa, plurisfaccettata. La seduzione di Lily rappresenta certamente un gioco elegante, ma non è difficile intravedere in filigrana l'emergere sempre più nitido di un sentimento di tenerezza fortemente radicato, benché la prospettiva privilegiata dalla quale egli ci viene offerto – quella di Sirius – ne sottolinea, eccessivamente, le increspature. Evidente, infatti, come la gelosia dell'amico appiattisca i suoi sentimenti nell'ignoranza di “ciò che sta perdendo”, nel suo pavoneggiarsi ma non “cercando lei”: credo,invece, che l'amore di James nei confronti di Lily sia sì immaturo, acerbo e probabilmente minimizzato da lui stesso, ma in ogni caso solido, autentico, come anche confortato dai “vaneggiamenti” espressi nei confronti di Sirius. Ciò detto, permane con forza una certa qual sospensione di giudizio nei suoi riguardi, poiché, piuttosto che affrontare a viso aperto l'ira di Lily, preferisce inviare Felpato come suo legato, mentre non credo si possa incolpare di non aver saputo percepire i sentimenti dell'inseparabile amico nei confronti della sua fidanzata. In definitiva, hai ricreato la figura di James in modo assai lodevole, attraverso una resa realistica delle sue imperfezioni ed ombre, garantendogli una tridimensionalità non scevra di ambiguità.
Lily, poi. Sì, ho letto il tuo “mea culpa” circa la resa non ottimale di tale personaggio, e mi dispiace non poter affermare il contrario. Nel processo di edificazione della sua complessità, infatti, non hai contrassegnato adeguatamente le cause che potessero giustificare i suoi atteggiamenti, il suo pervasivo bisogno di solitudine, la rabbia inespressa malgrado lampeggi fiocamente: appare infatuata ed attratta da James, ma vive tale emozione con fastidio, con il risentimento proprio di una persona che sa di star lasciando sguarnito la propria esistenza innanzi ad un'altra. Ciò, almeno, m'è apparso il significato di un periodo non felice – l'unico della composizione - come questo: “Lily è un silenzio fatto di rumore: quando non è il suo turno preferisce tacere, ma viene d’istinto chiedersi il perché. Le parole si estinguono sulle sue labbra e lei china il viso, ma basta guardarla per capire che non dovrebbe andare così. James prende il sopravvento troppo facilmente, prende spazio e tempo, prende tutto e troppo. Lily ogni tanto si spegne, come una stella che si è raffreddata presto, ma non per il corso naturale delle cose.” Avrei gradito anche un maggior risvolto introspettivo del suo rapporto con Sirius, soprattutto dopo la mossa avventata del bacio: le lacrime -forse di delusione? - e l'espressione “tetra” – come se si sentisse ferita, tradita? – non rappresentano indizi sufficientemente chiari circa la sua reazione nei confronti del migliore amico del suo fidanzato. Un aspetto, questo, che avrebbe certamente meritato maggior spazio, ma che è risultato compresso dalla visione unilaterale data dalla prospettiva di Sirius.
Infine, Sirius. Il suo essere così fatalmente destinato alla sventura, al fallimento mi ha conquistato, poiché sono nitidi i suoi tentativi di reprimere quei sentimenti che vive (anche) con colpevolezza, ma è estremamente convincente la scelta di renderlo incosciente, fortemente avvinto a quella dimensione pulsionale, istintuale che però non lo ricompensa affatto. Ciò che residua, infatti, dopo aver dato libero corso ai suoi desideri proibiti è un torbido acquitrino in cui galleggia, sola, l'impossibilità di accettazione di un sentimento da cui è tagliato fuori, a cui non può far altro che assistere inerme. Ecco, la sensazione di sostanziale inefficacia delle sue azioni è ben risaltata dai momenti in cui lui pure prova ad incunearsi fra le faglie della relazione fra James e Lily, salvo doversi “accontentare” di vederli insieme, ancora una volta. Un personaggio, in definitiva, che a tratti mi ricorda il famoso mito di Sisifo, in cui, forse, il macigno non rappresenta altro che se stessi e la relativa incapacità a scegliere ciò che davvero sia congeniale al proprio self. Questo, però, Sirius non lo sa, o meglio, lo comprende, ne esperisce i risultati più tormentosi e ne rimane devastato, consapevole di essere lui, “l’unico che non riuscirà mai a perdonare se stesso.”

Gradimento personale 4/5 

La storia mi ha rapito, soprattutto alla prima lettura; ad una valutazione più attenta e comparativa anche delle altre tue storie, però, mi ha lasciato lievemente insoddisfatto. Sia chiaro, essa resta di pregevole fattura, la resa è ai tuoi consueti, elevatissimi livelli artistici, ma permane una scorza dura contro cui il mio gradimento rischia di bloccarsi. Se avessi investito maggiore attenzione nel ricreare in maniera più convincente la figura di Lily, magari meglio implementando il suo peculiare punto di vista nei riguardi di Sirius, probabilmente la storia sarebbe stata esente da imperfezioni. Così, invece, resta assolutamente godibile, ma con qualche margine pieghettato che ne preclude un giudizio definitorio dai toni puramente panegirici.

Eventuali bonus 1/3 

Assolutamente perspicuo e magistrale l'utilizzo della citazione all'interno del testo, lo informa in un modo perfetto anche senza apparirvi fisicamente. S'intende, tuttavia, attesa la mancanza di altre citazioni, che possa accordarti un solo punto bonus.

Punteggio finale: 39,5




Eccomi qui, finalmente!
Che dire? Le tue recensioni sono sempre una gioia per gli occhi e per la mente... così curate e approfondite da lasciare senza fiato.
Sottoscrivo ogni tua singola parola e non posso che ringraziarti di nuovo tantissimo, sia per il podio, sia, soprattutto, per l'analisi dettagliata di ogni più piccolo elemento. Mi ha fatto tanto piacere l'analisi che hai fatto dei tre personaggi... in particolare, quella inaspettata di James (e pensare che la mia idea non era affatto quella di farlo emergere così "tanto" xD), ma è senza dubbio evidente che quello su cui mi sono focalizzata maggiormente è stato Sirius, alla cui caratterizzazione tengo sempre particolarmente tanto. E mi riempie d'orgoglio sapere di avergli reso giustizia. Lily, beh, non mi va proprio giù, quindi non riesco mai a darle una giusta caratterizzazione... non so proprio come inquadrarla. Ma continuerò a provarci xD
Per quanto riguarda l'anafora "Lily"... hai usato l'espressione giusta: ESASPERANTE! So che suona strano, ma era proprio quello che volevo suscitare: la storia è dal punto di vista di Sirius, ci troviamo praticamente nella sua mente, e tutto ciò che vede e accade è filtrato attraverso i suoi occhi e la sua interpretazione... quel continuo ripetersi di "Lily... Lily... Lily..." voleva appunto essere un tentativo di esternare su "carta" questa ossessione. Evidentemente l'esperimento è riuscito male xD
Per il resto: ribadisco, sono stupita da questa meraviglia di valutazione e dall'essere riuscita comunque a ottenere un punteggio bello alto, nonostante abbia partecipato con un'edita e avessi messo in conto i limiti e i rischi di questa mia scelta :)

Per concludere: vorrei sicuramente ricevere come recensione questa valutazione [SM=g27998] Per la recensione premio, invece, ti do un paio di suggerimenti (1) Giochi Proibiti; 2) L'Ultima Illusione), ma se non dovessero andarti a genio, hai carta bianca: ti chiedo solo di attenerti alle storie dal 2016 in poi :D

Grazie ancora e complimenti a tutti, anche se ancora devo leggere tutte le vostre storie (conosco solo quella di Freya *__*)



Ciao July, è stato un immenso onore poter aver la tua candidatura, davvero! Sono molto felice di leggere tali parole, mi confortano circa la qualità del lavoro svolto: il minimo, per ricompensare adeguatamente un'adesione partecipata ed eccellente come la vostra. Spero di poter nuovamente giudicare una tua storia - magari un'inedita, perché no! A presto [SM=g27985]

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