Spero di non attirarmi l'Ira divina ammettendo di non essere pienamente amante della letteratura classica italiana, tralasciando alcune eccezioni (poche ma buone, direi).
I romanzi che più mi hanno lasciato perplessa per la fama ottenuta sono stati "Bar Sport" di Stefano Benni e "Febbre gialla" di Lucarelli. Non mi hanno lasciato assolutamente nulla. Sono arrivata alla conclusione con fatica, chiedendomi effettivamente il perché della loro piccola fortuna nel gigantesco mercato librario.
I gusti in fatto di romanzi sono personali, quindi spero di non ricevere minacce di morte camuffate