BVZM & Capitan Bacaro
Salve amici.
Potrei raccontarvi di come, cercando non ricordo neanche cosa su Google, sono capitato in questo forum, ma rischierei solo di essere eccessivamente prolisso e logorroico come il personaggio del quale in queste pagine si discute.
Quello ch'è successo è che, appena ho visto due tre cosette che m'interessavano in questa "sezione" ho detto "OooOOOooohhhh coorroooOOooOOOoooo!!!!"
E mi sono iscritto come un sol' uomo.
Non ho letto tutto per benino, ero troppo bramoso di intervenire (anche se ancora non so bene cosa dirò), ma ho dato una rapida sbirciata e questo è quanto sono riuscito a focalizzare:
BVZM, Castelli bravo, bimestralità, uomo di Piltdown, gnocca (su quest'ultima definizione non sono certissimo, ma ci sta sempre bene).
Leggo con speranzoso sgomento (mi si passi l'ossimoro), che dall'anno prossimo (2005 per gli archeologi che troveranno questo messaggio studiando la nostra civiltà fra 5000 anni, se Bush ne avrà lasciata in piedi qualche traccia), la testata Martin Mystère passerà bimestrale e subirà un certo restyling.
Sono sempre entusiasta delle innovazioni, e credo che gli autori, finalmente, abbiano capito che qualcosa si doveva fare.
Uno dei problemi maggiori per il BVZM (che di solito è il mio nick in TUTTI i forum tranne questo), credo sia quello anagrafico.
Se la mia memoria, minacciata dal tempo e dagli alcolici, non m'inganna, come spesso fa, il Buon Vecchio nasce nel '45.
Quindi, se le mie nozioni aritmetiche sono un po' meglio della mia capacità mnemonica, lo zietto dovrebbe aggirarsi sulla sessantina.
Questo, per un personaggio che, per quanto intellettuale possa essere, dà spesso una soluzione "dinamica" a certe situazioni, dovrebbe costituire un limite.
Sapete quindi se nel restyling verrà rimaneggiata anche la carta d'identità del biondino?
E' comunque vero che, come diceva qualcuno in questa sezione, alcune storie "zoppicano" ma è altresì vero che, a mio modesto parere, è e rimane il fumetto più bello d'italia.
Un personaggio enciclopedico, un "Corto Maltese" della conoscenza.
Sempre in giro per il mondo, alla ricerca di un tesoro, che se per Corto era (ed è) un tesoro nel senso più classico e romantico del termine, per Martin il Graal è la scoperta, il sapere, la curiosità.
Certo più prosaico del famoso marinaio, ma sempre intriso di esoterismo, di magia, e sempre a camminare in equilibrio sul pernicioso cornicione di un segreto profondo e terribile, fondamento di tutta la verità umana.
Mu, Atlantide, i Lovecraftiani "Grandi Antichi", gli Uomini in Nero.
Devo molto al vecchio Martin, e molti libri e argomenti interessanti li ho scoperti grazie a lui e... azz... ma quanto ho scritto???
Vabbe', Fine prima parte.