Perchè ultimamente c'è così tanta gente ossessionata dal sesso?

A volte mi imbatto in persone che si disperano perchè non possono farlo (per un motivo o per l'altro) o che compatiscono chi è vergine o chi è single perchè 'poverino, non può fare sesso'

Ne parlano come se fosse una droga.

Perché fa figo, ecco perché.
Se accendi la televisione o apri un giornale o giri un po' per internet viene fuori che se non fai sesso non sei nessuno. Se non sei un playboy non meriti la considerazione degli altri, se non sei una facile allora non sei fashion, anzi sei sfigata. Io la causa di tutto questo la vedo nei mezzi di comunicazione di massa e da quest'idea non mi schiodo: l'attenzione che si dedica al sesso è eccessiva e soprattutto è morbosa: ma chi se ne frega se Tizio non fa sesso da un mese e se per Caio non c'è niente di meglio che farlo in barca?
Si è persa la concezione intima del sesso, è diventata una cosa pubblica. Ecco perché, secondo me, tutti ne sono ossessionati. Magari fanno anche finta, ma lo fanno proprio perché è tendenza.

Non solo in Italia comunque. Ne ho parlato per una discussione su DA in inglese, fatta da persone di ogni parte del mondo.

Non guardando la televisione non ci ho fatto tanto caso. So a malapena cosa passano per la TV.

Ho 21 anni e sono vergine.

Nel 68 era rivoluzionario e femminista sfuggire alle rigide regole gerarchico/maschili/bigotte e fare sesso liberamente.

Oggi, sinceramente, mi sento rivoluzionaria come una sessantottina di allora.
Non che voglia imporre la castità ai miei tragici (perchè mi sento tragica e fuori posto, lo ammetto) livelli, ma trovo svilente ormai questo atteggiamento che c'è nei confronti del sesso al pari di quello che c'era, soprattutto una volta, nei confronti del fumo. Come ha detto rolly, una cosa che 'fa tendenza'.
Il sesso è una parte centrale della vita dell'essere umano, non può essere ridotta ad una cosa che 'fa tendenza' - come non può essere improgionata nella stupida idea che si possa fare solo nel matrimonio e solo al fine di procreare.

Sessualità libera significa fare quello che ti senti quando ti senti - e con chi ti senti , non seguire stupidamente il branco e sverginarsi una notte in discoteca con uno sconosciuto ubriaco che a momenti ti vomita in bocca (storia vera... ma c'era da dubitarne? chissà quante altre simili). Qui si nota come non ha alcuna rilevanza "cosa" dica il branco, l'importante è seguirlo e andare al suicidio come tanti piccoli lemmings.

Io sono per il sesso "se ne hai voglia". Non m'importa nulla né della morale che ci vorrebbe casti, né della moda che ci vorrebbe ninfomani, né dei romanzi rosa che ci vorrebbero innamorati. L'unica cosa importante è l'uso delle precauzioni e l'essere tutti consenzienti, poi per quanto mi riguarda sono senza pregiudizi riguardo incontri occasionali, orge (xD), sadomaso, sex toys e fetish vari. Non che io sia disposto a fare tutto tutto tutto, ma se sento di gente che lo fa, non mi scandalizzo.
Ah, e per la cronaca, sono vergine e non me ne vergogno, perché è una scelta: ho la fila dietro ma evidentemente trovo ributtanti tutti XD e tra l'altro non c'è grande scelta visto che vivo in un paesino. Ho dei gusti particolari e ciò non aiuta :)...

Reputo questa discussione assai interessante, in quanto tratta una materia che per me è molto bella e dovrebbe essere più approfondita.
Vedrò di spiegare meglio questa mia affermazione.
Ho una relazione stabile con un uomo da più di sei anni, ho due genitori dalla fortissima cultura laica che mi hanno sottoposto a una certa educazione fin da piccola. Ho una relazione col sesso e con l'amore molto genuina, a mio avviso, e molto sincera. Ma penso che la mia particolare condizione differisca di molto da quella della maggior parte della gente.
Cercherò di spiegarmi meglio.
Siamo un Paese con una sottocultura cattolica, abbiamo radici cristiane che pochi altri hanno. Queste radici, aiutate da un bombardamento dei media per quanto riguarda il rapporto anche precoce con il corpo umano - vedi programmi TV dove non compaiono altro che giovani donne formose in abiti succinti e cose simili -, rendono questo stesso rapporto e quindi anche il rapporto col sesso qualcosa di davvero morboso, qualcosa che, più che "fare tendenza", è visto in sé come una specie di "ribellione al sistema". Contiamo anche che ben poche persone hanno fatto e studiato un briciolo di educazione sessuale - che a mio avviso darebbe anche una prospettiva più matura e responsabile dell'atto sessuale - e quindi si presenta almeno la prima volta di fronte al sesso non conoscendo nulla a proposito.
Questo è ciò che penso io =)

Rota23, 04/07/2011 15.49:

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Siamo un Paese con una sottocultura cattolica, abbiamo radici cristiane che pochi altri hanno. Queste radici, aiutate da un bombardamento dei media per quanto riguarda il rapporto anche precoce con il corpo umano - vedi programmi TV dove non compaiono altro che giovani donne formose in abiti succinti e cose simili -, rendono questo stesso rapporto e quindi anche il rapporto col sesso qualcosa di davvero morboso, qualcosa che, più che "fare tendenza", è visto in sé come una specie di "ribellione al sistema".

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ribellione... ribellione sarebbe - ed è stata - negli anni 60.

Ora... ora, come hai detto tu, c'è un fuoco incrociato di "stimoli" estremamente contraddittori: da un lato la cultura 'bigotta', direi trasversale ai ceti sociali, dall'altro la cultura malsana del sesso, del corpo come oggetto di piacere svuotato però di ogni contenuto e di ogni personalità e intimità, degli orgia-party, delle "statuette di priapo" - la velineria e via dicendo, continuamente riproposta dai mass media.

Secondo me non può essere contata come ribellione, perchè ci si ribella 'uscendo' dagli schemi: mentre, di fatto, fa perfettamente parte degli schemi attuali l'estremizzazione del sesso, il "sessocentrismo", con continui riferimenti pseudoerotici da ogni dove.

Paradossalmente, una persona cresciuta in una famiglia 'bigotta' che diventa sessocentrica si ribella, sì, ma di fatto sta semplicemente cambiando "habitat" sociale, uscendo da uno ed entrando nell'altro: nella cultura italiana moderna sono tutti e due ben radicati.
Quindi più che una ribellione, a me sembra che questa situazione generi una fortissima confusione. Non raramente ho visto famiglie 'perbene' infischiarsene della condotta sessuale delle loro giovin pulzelle, a patto che la cosa Non si venisse a sapere - salvo poi arrivare a disconoscere anche un figlio.

Ora io vorrei specificare che non sono neanche lontanamente una bacchettona. Trovo però che ci siano modi molto diversi di vivere la sessualità, e che spesso viene proposta in modo malsano.
Bocca di Rosa è cosa ben diversa da RubyRubacuori, una professoressa che ha un certo tipo di vita sessuale 'attiva', come se ne è sentito parlare, è libera di fare quello che vuole e non è comparabile ai truzzetti-emo (scusate la generalizzazione che so essere sbagliata) che fanno collezione di malattie veneree nelle discotechine.
Chi siamo noi per giudicare cosa è giusto e cosa è sbagliato, a livello di condotta sessuale?
Nessuno.
Eppure penso tutti sono capacissimi di cogliere la differenza fra un somelier ed un alcolizzato - e penso sia proprio questo tipo di distinzione la più adatta. Qualsiasi pulsione umana, estremizzata, è un danno... mangiare, bere, fare sesso. Se poi la cosa viene estremizzata "dal branco" o peggio ancora "dai media" e dalla "pseudocultura", la situazione mi sembra tragica.

A me sembra che la cosa che manca in Italia sia un po' di equilibrio- e questo non significa che ce ne sia negli altri Paesi, perché da che mondo e mondo il sesso ha sempre creato controversie, discussioni, contratti (!) e chi più ne ha più ne metta.
Guardando l'Italia, comunque, mi sembra assurdo che ci siano tutti questi riferimenti espliciti al sesso in programmi televisivi in cui non c'entrerebbe niente, che nell'opinione popolare un uomo che va con molte donne sia uno "da invidiare" e una donna che va con molti uomini sia una "puttana" (ancora?)... e che poi non ci sia un'educazione sessuale a scuola pianificata a livello nazionale, che affronti il discorso perlomeno dal punto di vista fisico. Dipende tutto dall'iniziativa delle singole scuole e dei singoli professori, cosa che ritengo assurda. Io ho 22 anni- non sono della generazione di mia madre- e l'educazione sessuale a scuola non l'ho vista manco di striscio. Se vi dicessi a che età ho scoperto certe cose meno "sbandierate" (del tipo che la prima volta esce del sangue per la rottura dell'imene), rimarreste a bocca aperta.
Non capisco perché la Chiesa debba mettere bocca sull'educazione sessuale a scuola; è assurdo continuare a dire: "Ci vuole prima l'educazione sentimentale". Quella la si impara a casa, da quando si nasce, mentre tutti questi problemi che ci sono ancora quando si parla di sesso non fanno altro che alimentare un'aura "morbosa" che non risolve nulla.
Forse un approccio più limpido aiuterebbe un po', anche se di certo non farebbe cambiare opinione a chi pensa che il massimo della vita sia portarsi a letto una che incontri in discoteca (lavoro in un bar-gelateria, e a sentire certi discorsi a volte mi cascano seriamente le braccia). A volte la massima aspirazione è il sesso perché... beh, non c'è nient'altro.
Sono d'accordo con Reiko_Artemis, comunque: chiunque può fare quello che vuole, ciò che non capisco è il bisogno di andarlo a sbandierare in giro.

Ho 31 anni e sono Vergine. Di segno zodiacale, ovviamente.
Sì, lo so, la battuta faceva schifo, ma è caldo (scusa penosa).
La gente parla tanto di sesso perché ne fa poco. Ora ne parla anche di più perché fa figo parlarne. Mentre sarebbe meglio attenersi alla massima: "il gentiluomo (ma anche la dama) gode e tace".
Il sesso, ovviamente, è una droga: produce endorfine e come tutti gli atti che consumano tanta energia, per farlo bisogna renderlo piacevole...ed è estremamente piacevole.
Questo tuttavia non autorizza nè a compatire la gente ne a farne una questione di Stato.
Credo che se le persone ne parlassero di meno o si sforzassero di considerare che ci sono anche altre cose importanti, ne farebbero di più, meglio e prima.

Io mi sono sentita spesso compatire perchå non l'hø mai fatto. Tutti vedono quanto å grande il mondo. e il mondo di cose belle da fare ne offre tante. A sentire certa gente sembra che fare sesso sia l'unica cosa degna di esser fatta e che una persona che non lo fa å una persona infelice. Ma quando mai???

Perchè fa figo e aumenta l'autostima.
Un ragazzio si fa grande, un adulto accresce la sua posizione di maschio alfa.
Perchè al giorno d'oggi regna l'ignoranza assoluta e la gente non ha argomenti di discussione, non sa di cosa parlare così chiacchiera su ciò di più vecchio esista al mondo: il sesso.
Questa è la mia interpretazione...