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Reputate l'OoC sintomo di spiccata fantasia da parte dell'autore?

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2011 09:55
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Utente Senior
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27/05/2011 12:59
 
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Io non penso. L'altro giorno avevo letto una recensione che diceva 'quel personaggio è OoC, al punto da non riuscire neppure a riconoscerlo'
L'autrice ha risposto 'Io non incateno la mia fantasia in questo modo. Anche se il personaggio non è mio posso descriverlo come voglio'
Ora, questa autrice è bravina in realtà.
Ma voi cosa ne pensate?
Secondo me fantasia e OoC ingiustificato non c'entrano nulla.

I'm a PLOTTER. This does means i can write well when i have already planned the whole story/fiction, and when i already know characters and settings.

I vaccini causano il cancro ai gatti. Pensaci, prima di vaccinare il tuo!
- Il Vero Conservatore si guarda bene dal confondersi con i reazionari, i retrogradi, i tradizionalisti, i nostalgici; perché il Vero Conservatore intende “continuare mantenendo”, e non tornare indietro e rifare esperienze fallite. (Manifesto dei Conservatori)
- Che il sultano mantenga le tradizioni nella propria terra, ma non tenti di imporle ad altri regnanti. (Vlad Țepeș)
- Non si deve giudicare ciò che non si conosce. Ma una volta acquisita la conoscenza, non siamo obbligati a giudicare in positivo. (Ali - NORDLYS - Sacco)
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Utente Junior
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27/05/2011 13:38
 
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Dipende. Solitamente non mi piace, però ci sono le eccezioni;
Se è un OOC magari ben fatto e con una giustificazione (storia a tratti comica, o il voler instaurare un rapporto diverso tra due personaggi che proprio non si può non uscire dall'Ic), la cosa potrebbe - potrebbe, ripeto - aggradarmi. Questo sarebbe una specie di sinonimo di fantasia - per me -, vedere come potrbbe essere trattato diversamente un tale personaggio e come potrebbe reagire ad altre situazioni.

Se è di un OOC spudorato che non sta nè in cielo nè in terra la cosa mi da anche fastidio, perchè a parer mio è anche un "sintomo" (si può definire così?) di non aver capito nulla di quel tale personaggio.
Ho letto letto degli OOC spudorati, come il ragazzo che da re giusto e posato mi diventa un donnaiolo ubriacone, o una ragazzina dall'animo bambinesco e valoroso che improvvisamente mi va a sputare in faccia al fratello. Facendolo poi notare all'autrice questa mi ha risposto che non ha messo l'avviso OOC nelle note perchè alcuni potrebbero avere pregiudizi ... questo non è come voler ingannare i lettori, allora?

Comunque ... uhm, fantasia ... come già scrivevo sopra, non sempre, quasi per niente.
Reputo questo più un plasmare tale personaggio a nostro - nostro in senso degli autori che scrivono personaggi completamente OOC - piacere e volere, solo per una nostra fantasia personale, che non ha niente che fare - secondo me - con la fantasia che ci mettiamo nello sviluppare la trama e la storia.
Quest'ultimo punto è molto contorto, spero di essermi spiegata [SM=g27994]


- RoseintheWind -

"Whenever you go, go with all your Heart."

Efp: Dhialya.

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Utente Senior
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27/05/2011 20:14
 
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Io non amo molto l'OOC in generale. Comunque credo che l'OOC (che di per sé non è un errore, ma una scelta ponderata dell'autore - almeno quando viene segnalato negli avvisi!) sia, in certi casi, una sorta di what if? Mi spiego: pensare come sarebbe stata la storia se quel personaggio invece che coraggioso/pavido, forte/debole, astuto/sciocco fosse stato il suo contrario? O avesse avuto caratteristiche diverse?
Altre volte credo semplicemente che certi autori/autrici vogliano un personaggio che abbia l'aspetto e alcuni tratti di quello "reale" ma vogliono gestirlo a modo loro...
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Utente Junior
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27/05/2011 21:42
 
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Avere fantasia è una vera rogna per un fanwriter.
Un difetto colossale.

Ciò che un buon FANwriter dovrebbe fare, se vuol scrivere una buona fanfic, è annullare il più possibile se stesso, cercando di 'trasformarsi' nell'autore originale ed appropriarsi il più possibile del suo universo narrativo, annullando il proprio.

Se non lo fa non commette alcun peccato mortale ovviamente, l'OOC esiste ed è apprezzato, come l'AU. Semplicemente questi scrittori preferiscono mettere nero su bianco le loro fantasie personali su personaggi di altri piuttosto che tentare di 'appropriarsi' degli originali così come sono stati concepiti dall'autore.

Io fossi in loro... scriverei original piuttosto. (ma si sa... una fic nella sezione di Harry Potter riceve molta più attenzione di qualsiasi original.) E personalmente, da FANwriter -solo e soltanto- mi offenderei a morte se qualcuno mi dicesse che ho una 'spiccata fantasia'...



[Modificato da (Roxe) 27/05/2011 21:43]
Signore fammi buona... Ma non oggi. Cliccare sul coniglio porta bene.
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27/05/2011 21:52
 
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Re:
(Roxe), 27/05/2011 21.42:

Avere fantasia è una vera rogna per un fanwriter.
Un difetto colossale.




Secondo me non è vero, anzi! Rielaborare in modo originale (cioè proprio e personale) ciò che qualcun altro ha fatto è una cosa meravigliosa non un difetto! Scrivere fanfic è come guidare una macchina a noleggio su una strada disegnata da un altro, vero, ma lo stile di guida è tutto tuo! Io apprezzo molto l'originalità di una fanfic: indica che l'autore è riuscito a far talmente propri i personaggi o l'ambientazione da poterli gestire come se fossero suoi. Applauso!!
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27/05/2011 22:00
 
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Re: Re:
Blackvirgo, 27/05/2011 21.52:




Secondo me non è vero, anzi! Rielaborare in modo originale (cioè proprio e personale) ciò che qualcun altro ha fatto è una cosa meravigliosa non un difetto! Scrivere fanfic è come guidare una macchina a noleggio su una strada disegnata da un altro, vero, ma lo stile di guida è tutto tuo! Io apprezzo molto l'originalità di una fanfic: indica che l'autore è riuscito a far talmente propri i personaggi o l'ambientazione da poterli gestire come se fossero suoi. Applauso!!




Errore.
Se ha imparato a gestire i personaggi di un altro come se fossero suoi vuol dire che sta seguendo alla lettera la strada originale, senza metterci niente di suo, nè nella strada, nè nella macchina, nè nella guida. In modo che il passeggero non si accorga nemmeno che il conducente è cambiato, ma continui a credere di essere condotto dallo stesso guidatore di cui ama lo stile di guida.


Quando dico che la fantasia per il fanwriter è una rogna ovviamente 'esagero', perchè alla fine serve comunque l'inventiva necessaria per saper immaginare situazioni NUOVE sul prodotto che amiamo. Ma anche in questa forma di creazione l'attenzione all'originale deve essere talmente ferrea e calcolata da lasciarti comunque poca iniziativa.
Non puoi far fare quello che ti pare a personaggi che non ti appartengono. Ogni volta che li muovi devi chiederti «l'originale lo farebbe?»

In realtà puoi fare quello che vuoi, intendiamoci. Nessuno ti fucilerà perchè ti 'inventi' il carattere di un personaggio inventato. Semplicemente non scriverai una buona FANfiction ma realizzerai una tua fantasia personale su un prodotto che ami.
Così sia.
[Modificato da (Roxe) 27/05/2011 22:08]
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Post: 21.533
Utente Gold
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27/05/2011 22:11
 
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Personalmente ritengo una fanfiction già di per se un esempio di OOC soprattutto quando si parla di personaggi già ampiamente codificati dall'autore originale, specie se si eseguono delle modifiche a personaggi che lo portano al di fuori di quella che è la caratterizzazione originale. Ma non è questo il posto per parlarne.
Venendo al discorso di questo topic, se si scrive una fanfiction si deve cercare di rimanere nei binari di quello che la storia originale dice. Qualche cambiamento è accetto, ovvio, soprattutto se motivato e ben spiegato, e qui la fantasia e la bravura dell'autore possono fare davvero la differenza e regalarci delle storie che sono davvero delle perle.
Quindi, io non penso che l'OOC sia di per se un male, ma lo diventa se l'autore si trincera dietro questa scusa (decido io e basta) per creare un personaggio che non ha nulla, o poco, a che fare con il personaggio originale. A questo punto tanto vale scrivere un'originale.

Con questo non dico che non si devono scrivere fanfiction con personaggi OOC, ma che si deve avere il rispetto del lettore e indicare che la storia avrà delle caratteristiche OOC. Tanto più se, magari, un personaggio o più personaggi della storia saranno diversi da quello che ci si aspetta.


Secondo me fantasia e OoC ingiustificato non c'entrano nulla.



Si, la fantasia è alla base della scrittura creativa e ben vengano autori che hanno una fantasia fervida e immaginifica in grado di darci storie originali e con sorprese che non aspettiamo, ma è da ricordarsi che una fanfiction è una fanfiction, ovvero una opera basata su preconcetti e situazioni già strutturate, e che se si esce fuori dai binari già stabiliti da chi ha scritto in primis la storia originale ci si deve aspettare che qualcuno ci dica che la nostra storia è OOC. Tanto più, se il deragliamento è decisamente macroscopico e vistoso.

Hasta Luego
Post: 630
Utente Senior
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27/05/2011 22:17
 
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Re:
suinogiallo, 27/05/2011 22.11:


Si, la fantasia è alla base della scrittura creativa e ben vengano autori che hanno una fantasia fervida e immaginifica in grado di darci storie originali e con sorprese che non aspettiamo, ma è da ricordarsi che una fanfiction è una fanfiction, ovvero una opera basata su preconcetti e situazioni già strutturate, e che se si esce fuori dai binari già stabiliti da chi ha scritto in primis la storia originale ci si deve aspettare che qualcuno ci dica che la nostra storia è OOC. Tanto più, se il deragliamento è decisamente macroscopico e vistoso.

Hasta Luego



Concordo, ma da qui a dire che la fantasia è una rogna per un fanwriter ne passa!
Post: 21.533
Utente Gold
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27/05/2011 22:23
 
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Re: Re:
Blackvirgo, 27/05/2011 22.17:



Concordo, ma da qui a dire che la fantasia è una rogna per un fanwriter ne passa!



D'accordissimo. La fantasia deve essere alla base di tutto e non può essere una rogna.
Uno scrittore (e un fanwriter di base è comunque uno scrittore) deve avere fantasia e deve nutrirla in continuazione.
Dico solo che non ci si deve trincerare dietro questa cosa (non castrate la mia fantasia) per giustificare OOC mostruosi e cercare di aver ragione se qualcuno li fa notare.

Hatsa Luego
Post: 577
Giudice
Utente Senior
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28/05/2011 11:53
 
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Cavoli, adesso mi state facendo venire dei dubbi... Io ero convinta che i miei personaggi non fossero OOC, ma da come parlate, lo sono eccome. Mi consolo perché la storia che sto attualmente scrivendo è una What if che aggiunge un elemento secondo me, abbastanza rilevante alla trama della storia che può grandemente condizionare i personaggi e le decisioni che prenderanno e influenzare in maniera diversa il loro carattere rispetto a quello che dice la storia originale. Per questo non volevo mettere l'avvertimento OOC, all'inizio, perché i personaggi saranno sì diversi dagli originali... ma questa differenza scaturirà dall'evoluzione della storia, avrà delle spiegazioni sensate e non campate per aria come vedo fanno molti che usano questo avvertimento solo per cambiare fin dal principio il carattere ad un personaggio e farlo comportare in un modo che, restando canon, non si sognerebbe mai.
Invece toccherà metterlo anche a me, mi sa...vero? E, visto che ci sono, vi chiedo anche: secondo voi dovrei metterlo anche se il carattere del personaggio cambia solo in parte?
So che forse sono andata un po' ot, ma mi avete fatto venire il dubbio e ora chiedo xd.
Per quanto riguarda la mia opinione sull'argomento del topic, io aborro l'OOC ingiustificato, che parte dall'inizio della storia e che è inserito solo... così, fin dall'inizio per snaturare completamente un personaggio (un esempio che ho visto, giusto per farvi capire: una ragazza che normalmente era tranquilla, riservata, single contenta di esserlo e assolutamente ETERO, trasformata in una lesbica assatanata che si mette ad urlare modello banshee solo per attirare l'attenzione e si veste in modi improbabili che definire appariscenti è fargli un complimento)
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28/05/2011 13:08
 
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Dunque... ha ragione setsuna, andiamo alla radice del problema.
Perchè in effetti sull'OOC c'è una grande confusione, ed a questo povero avvertimento vengono assegnati una moltitudine di significati tra i più variegati e fantasiosi.

Partiamo dal presupposto che qualsiasi personaggio che non sia 'mosso' dal suo legittimo proprietario ed autore sarà sicuramente in parte fuori carattere, che il fanwriter lo voglia o no.
Per quanto un fan si sforzi d'immedesimarsi nell'autore, non sarà mai l'autore, quindi in ciò che scriverà riguardo personaggi non suoi ci sarà sempre un po' del suo gusto, del suo stile, della sua emotività e del suo modo di vedere l'opera originale.

Quindi tecnicamente l' IC è un'utopia, qualcosa a cui puoi avvicinarti all'infinito, ma non riuscirai mai a raggiungere veramente.

Detto questo, l'avvertimento OOC nell'introduzione della storia non deve essere messo per indicare un involontario quanto inevitabile scollamento tra i personaggi originali e la loro versione nella fic. Nessuno aprendo una fanfiction si aspetta di leggere l'ottavo libro di Harry Potter o il quinto della saga di Twilight, quindi è inutile usare a sproposito questo avvertimento per indicare una cosa ovvia... e cioè che lo scrittore non è l'autore originale dell'opera cui si ispira la fanfiction.
Per quello bastano i disclaimers.

L'avvertimento OOC deve essere messo solo e soltanto quando il fanwriter modifica in modo esplicito, volontario, e soprattutto RADICALE il carattere di uno o più personaggi, senza necessariamente prendersi la briga di giustificare o contestualizzare questo cambiamento.
Lo fa e basta, per i fini della sua storia o anche solo per il suo personale piacere d'immaginarsi che so... John Watson che stupra Sherlock Holmes! (tanto per dirne una vagamente OOC....)

Questo e solo questo è scrivere Out of Character.

Provare a immaginare i personaggi in situazioni nuove, e di conseguenza far fare loro cose che in originale non hanno mai fatto, non vuol dire per niente scrivere cose OOC, ma solo tentare per quanto ci è possibile d'immaginare come l'autore originale si sarebbe comportato con questo o quel personaggio se gli fosse capitata questa o quella cosa, 'evolvendo' eventualmente anche il suo carattere in funzione di questi nuovi eventi.

Consiglio a tutti gli scrittori: non usate a sproposito questo avvertimento, solo per pararvi le spalle da eventuali critiche, perchè vi assicuro che c'è molta gente (tipo me) che storie con segnalazione OOC non le apre nemmeno, perchè da quell'avvertimento evince che l'autore ha inteso comunicare la sua esplicita volontà di stravolgere totalmente uno o più personaggi protagonisti della storia originale, probabilmente senza alcuna buona ragione.
[Modificato da (Roxe) 28/05/2011 18:33]
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Post: 337
Utente Senior
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01/06/2011 12:18
 
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Penso che la presenza o l'assenza dell'avvertimento OOC ad una fanfiction non dica assolutamente nulla sulla fantasia dell'autore. Stravolgere un personaggio non vuol dire automaticamente dare prova di particolare immaginazione o originalità, anzi, spesso anche i personaggi che vanno OOC sono ricalcati su stereotipi che si ripetono di fanfic in fanfic, creando delle sorte di sotto-fandom (penso ad esempio ai vari OOC di Draco Malfoy nel fandom di Harry Potter, per citare un caso abbastanza noto, che tendono ad essere riproposti con estrema schematicità nelle diverse fanfiction - non intendo TUTTE, quindi non scannatemi).
D'altra parte, sono dell'idea che per scrivere BUONE fanfic serva comunque molta fantasia, anche - o soprattutto? - restando IC. Per prima cosa, per arrivare a creare trame che dimostrino coerenza e originalità nonostante il vincolo costituito appunto dalla fedeltà all'opera originale con tutto quel che comporta, e non parlo solo della fedeltà ai personaggi. In second'ordine, perché restando adesi alla succitata fedeltà si può cercare di dare un approfondimento a quegli stessi personaggi, esplorarne nuovi lati, attribuire loro nuove caratteristiche in linea con quanto narrato di loro dal loro autore. Ovviamente non è per niente facile e abbastanza richioso, e d'altra parte, come diceva più su qualcuno, l'IC assoluto in realtà non è possibile, ma si può comunque conservare una percentuale più che dignitosa di IC senza dover per forza censurarsi nell'aggiungere del proprio, purché non in contraddizione con quanto già esiste nell'opera originale.
Tutto ciò per dire che, ecco, al limite mi sembra necessaria maggiore fantasia nel rimanere IC che non nell'uscire dal seminato e smarmellare a vanvera senza un minimo di coerenza, perché per quanto ne capisco io la più importante componente della "fantasia" nello scrivere consiste nel riuscire a immaginare e costruire storie con una coerenza d'insieme, appunto, "inventandosi" le varie tappe, gli eventi collaterali, le relazioni, riempiendo i buchi di trama senza contraddirsi da soli.

(Precisazione uno: con queste mie parole non voglio dire che qualunque fanfiction OOC sia una "smarmellata a vanvera", sebbene non ami il genere. Sono certa per esperienza che ci sono storie OOC molto belle, ma mi limito a registrare una tendenza d'insieme.

Precisazione due: ovviamente non sto nemmeno sostenendo che scrivere fanfic richieda più fantasia che scrivere storie interamente originali (sarebbe ridicolo): mi limitavo appunto a una considerazione nell'ambito esclusivo delle fanfiction.)
Post: 24
Utente Junior
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01/06/2011 13:14
 
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A mio parere, per quanto un OOC non richieda quei limiti imposti dalla caratterizzazione originale di un personaggio, non giustifica automaticamente un uso spropositato di fantasia da parte del fanwriter.
E trincerarsi dietro una scusa del genere, francamente, mi sembra fuori luogo.

Quotando su_ni, credo anch'io che l'immaginazione e l'inventiva necessarie per muovere un personaggio non nostro con l'intento di mantenerlo IC, siano notevolmente maggiori di quelle che necessarie per muovere un personaggio di nostra invenzione.
D'altra parte tutti noi sappiamo bene quali sforzi e voli pindarici ci si debba fare ogni volta: Reagirebbe veramente così in questa situazione? Userebbe queste parole? È IC o non è IC??

Personalmente, poi, apprezzo molto di più un autore capace di mantenere IC i personaggi.
Il che non vuole significa che non apprezzi anche coloro che li descrivono OOC, ma deve essere un OOC giustificato e non buttato lì della serie "volevo che facesse questo e quest'altro e quindi è così e basta", come purtroppo leggo spesso.
Post: 1.706
Utente Veteran
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05/06/2011 22:03
 
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Ciò che un buon FANwriter dovrebbe fare, se vuol scrivere una buona fanfic, è annullare il più possibile se stesso, cercando di 'trasformarsi' nell'autore originale ed appropriarsi il più possibile del suo universo narrativo, annullando il proprio.


Beh, ma è come un puzzle da cento pezzi cui ne manchi uno (o tre, o settantasei... dipende dall'entità del canone). Tu fanwriter devi saper aderire ai bordi dei pezzi confinanti, armonizzarti con lo schema cromatico, ma cosa ci sia dipinto di preciso nel tassello che stai aggiungendo lo devi immaginare tu.
#ladonnadellemetaforespaziali

Parlo per me - la mia immaginazione è assolutamente reattiva, nel senso che reagisce al canone e non parte dai capperi suoi. Però dallo spunto all'opera finita è necessario che io aggiunga del mio.
--------


Have you heard of the city, the deep city, the ancient uru, where there was power to write worlds?

Post: 59
Utente Junior
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06/06/2011 12:25
 
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Re:
crimsontriforce, 05/06/2011 22.03:


Ciò che un buon FANwriter dovrebbe fare, se vuol scrivere una buona fanfic, è annullare il più possibile se stesso, cercando di 'trasformarsi' nell'autore originale ed appropriarsi il più possibile del suo universo narrativo, annullando il proprio.


Beh, ma è come un puzzle da cento pezzi cui ne manchi uno (o tre, o settantasei... dipende dall'entità del canone). Tu fanwriter devi saper aderire ai bordi dei pezzi confinanti, armonizzarti con lo schema cromatico, ma cosa ci sia dipinto di preciso nel tassello che stai aggiungendo lo devi immaginare tu.
#ladonnadellemetaforespaziali



Non sono solo i bordi.
Devono essere anche i colori. E il disegno.
Se tu non tieni conto in ogni dettaglio del puzzle di cui stai ricostruendo una parte, limitandoti a ritrovarne i contorni ma inventandoti poi tutto il resto, otterrai una 'toppa' che s'incastra perfettamente nel buco, ma non completa la figura.

Quando affermo che non serva immaginazione per scrivere fanfiction, e che sia quasi un 'danno' averne troppa, ovviamente dico una bugia. Ma la dico per sottolineare quanto la nostra inventiva sia limitata ed incanalata dal prodotto originale.
Non c'è niente che possiamo semplicemente 'inventare' senza tener conto dell'universo narrativo al quale tentiamo di aderire. In realtà lo sforzo principale di un FANwriter è quello di cercare d'impadronirsi dei processi immaginativi dello scrittore originale, che non sono i suoi, inventandosi ciò che s'inventerebbe l'autore, e non ciò che s'inventerebbe lui secondo i suoi gusti.

Scrivere fanfiction è un po' come fare i profiler. Devi entrare nella testa del killer e 'pensare' come lui, per fare un buon lavoro.

Signore fammi buona... Ma non oggi. Cliccare sul coniglio porta bene.
Post: 899
Utente Senior
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06/06/2011 13:52
 
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Re: Re:

In realtà lo sforzo principale di un FANwriter è quello di cercare d'impadronirsi dei processi immaginativi dello scrittore originale, che non sono i suoi, inventandosi ciò che s'inventerebbe l'autore, e non ciò che s'inventerebbe lui secondo i suoi gusti.



._.
Ma sai che palle?XD
No, a parte le scemenze: io sto col puzzle di Crimson. Nel senso che credo sia inevitabile metterci del nostro, nel colorare quello spazio che riempiamo, quello spazio che manca al canon.

Anch'io sono una che storce il naso per l'OOC e ama follemente il canon, al punto che leggo i What if solo se la trama mi sembra veramente geniale. Però, a dire la verità, mi piace anche scoprire nelle fanfiction quella sfumatura specifica dell'autore...

- Mi piace "Trinity Blood" e mi piace la delicatezza delle parole con cui Shu ne analizza i personaggi, così come piace il modo di tratteggiarne i personaggi di Kitten o l'acutezza della lettura che ne offre Levy - e santo Cielo, se usassero certe uscite che usa l'autore dei romanzi originali, penso che le picchierei. In questo caso l'arte della fanwriter addirittura migliora l'opera!
- Mi piace "X" delle Clamp così com'è e mi piace leggere le storie di Juuhachi Go con la sua prosa ricca e la sua introspezione intensa.
- Mi piacciono le opere delle Clamp, dalle trame più traforate di un colino, e di conseguenza amo alla follia le storie di Wren/Fengtianshi, che ha la capacità di ricucire i mega buchi con particolari adorabili e intelligenti - particolari che di sicuro sarebbero diversi, se dovessero inventarli le autrici originali, ma che comunque, pur essendo "color Wren", non stonano con la serie a cui si ispirano!
- E rimanendo in tema Clamp, che è forse il fandom che ho frequentato di più in vita mia, ho letto davvero tantissime cose belle, ciascuna con delle modalità di interpretazione e di coloritura diversa, e ciascuna apprezzabile anche in virtù di portare un punto di vista alternativo, nuovo, strano, straniante, inquietante, fluffoloso, azzardato...

Come arrangiamenti diversi di una canzone che conosci. Il bello è ritrovare la melodia nei diversi vestiti di suoni.

([BISCHERATA]Mi piacciono le storie di Crimson su Myst... Ok, va bene, per me Crim è il canon di Myst, e se un giorno mai ci giocherò, il gioco sarà una fanfiction delle storie di Crim.XD[/BISCHERATA])

Almeno, l'esperienza di fan-writer e fan-reader, per me, è questa.^^ Ammetto e accetto che per altri sia del tutto diversa, però ci tengo a raccontare la mia perché credo che in un ambito come questo gli assoluti siano un po' fuori posto.^^



[Modificato da Harriet 06/06/2011 13:54]
Post: 657
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06/06/2011 14:11
 
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Re: Re: Re:
(Roxe), 06/06/2011 12.25:

In realtà lo sforzo principale di un FANwriter è quello di cercare d'impadronirsi dei processi immaginativi dello scrittore originale, che non sono i suoi, inventandosi ciò che s'inventerebbe l'autore, e non ciò che s'inventerebbe lui secondo i suoi gusti.



Mettiamo invece che a scatenare la voglia di scrivere sia un opera mediocre, che si riconosce razionalmente come tale. Non è impossibile, è quello che è capitato a me e ad altra gente molto più brava di me.
Ecco, col cavolo che io cerco di inventarmi quello che inventerebbe l'autore. Non mi piacerebbe, quello che inventerebbe l'autore. Uso il suo universo, i suoi personaggi (e sto in canon, eh. Ci tengo. Solo che magari uso personaggi secondari, dei quali si sa poco, così sono più libera) e poi invento quello che voglio secondo i miei gusti.
Perchè devo essere io a divertirmi, prima di tutto.

Questo per dire che c'è caso e caso; quotando un intervento prima del mio,
Harriet, 06/06/2011 13.52:

credo che in un ambito come questo gli assoluti siano un po' fuori posto.^^







"In un vortice di polvere gli altri vedevan sicittà
A me ricordava la gonna di Jenny in un ballo di tanti anni fa..."

Le mie storie
Post: 59
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06/06/2011 14:35
 
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Re: Re: Re:
Harriet, 06/06/2011 13.52:



._.
Ma sai che palle?XD
No, a parte le scemenze: io sto col puzzle di Crimson. Nel senso che credo sia inevitabile metterci del nostro, nel colorare quello spazio che riempiamo, quello spazio che manca al canon.





Ed è proprio perchè è inevitabile che va evitato il più possibile...

Il fanwriter che riesce ad immedesimarsi perfettamente nell'autore NON ESISTE.
A prescindere da ogni suo sforzo e da ogni sua attenzione, ci sarà sempre qualcosa di personale in quello che scrive, qualcosa che appartiene a lui e non all'autore originale; ed a chi legge potrà piacere il 'suo' modo d'interpretare l'opera piuttosto che quello di un altro fanwriter, come capita a te ed a chiunque altro legga fanfiction.

L'inevitabilità di un'impronta personale però non deve essere cavalcata come scusa per allontanarsi completamente dal prodotto che diciamo di voler omaggiare ed approfondire, finendo in realtà per piegarlo bassamente ai nostri desideri; nè tantomeno dovrebbe essere considerato un pregio (perchè è questo alla fine lo scopo della domanda iniziale) 'massacrare' secondo il proprio gusto un prodotto che non ci appartiene, anche se poi troviamo dieci, cento, anche mille persone che preferiscono la nostra versione a quella originale.

Detto questo... ognuno è libero di scrivere e leggere quello che vuole, che sia OOC, AU, IC, What if e quant'altro.
Non esistono veramente regole in questo campo, perchè fintantochè esisterà anche un solo lettore che apprezza una determinata versione, per quanto assurda e lontana dal prodotto originale, quella fanfic avrà senso di esistere.

Qui nessuno vuol fare il processo alle intenzioni, nè decidere a priori cosa val la pena di leggere e cosa no.
Ognuno ha i suoi maledettissimi gusti, e se li tiene nel bene e nel male.
C'è però una forma di 'obiettiva' qualità nel lavoro di fanwriter che a mio avviso non passa per le vie dell'immaginazione personale, anche se poi capita a tutti di leggere fanfic che pur non essendo più di tanto 'coerenti' con l'opera sono apprezzabili per il taglio e per l'interpretazione.






[Modificato da (Roxe) 06/06/2011 14:47]
Signore fammi buona... Ma non oggi. Cliccare sul coniglio porta bene.
Post: 657
Utente Senior
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06/06/2011 14:56
 
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Re: Re: Re: Re:
(Roxe), 06/06/2011 14.35:

Ed è proprio perchè è inevitabile che va evitato il più possibile...



Mah, ancora una volta, secondo me non è detto.
Oh, poi ci sono casi e casi.
C'è chi prende Tizio e Caia, gli stravolge carattere, abitudini, ne cambia razza, stile, personalità, li inserisce in una commedia romantica a caso, in pratica crea un'originale (spesso poco originale), e quando gli si dice che è OOC risponde "eh, ma perchè io ho fantasia, esploro i personaggi!". Ecco, quello a me non piace. Quello mi fa pensare che la storia sia stata postata in una determinata sezione per prendersi millemila commenti, altro che "fantasia" ed "esplorare i personaggi".
E c'è chi invece esplora le potenzialità di un fandom. "Si teletrasportano"? C'è il fanwriter che spiega come e perchè. "Governano il mondo sovrannaturale"? C'è il fanwriter che ti mostra la cosa. Tutti punti di vista che l'autore non esplorerebbe, perchè magari l'opera di partenza tratta di altre cose. Se si dovesse scrivere solo quello che scriverebbe l'autore, sforzandosi pure a farlo, le storie sarebbero tutte uguali, temo.

Poi, chiaramente ognuno fa quello che gli pare e si approccia al proprio hobby come vuole, fino a che non infrange la legge e non fa male a nessuno.
Per quanto riguarda me, mi diverto a massacrare il prodotto su cui scrivo, sì. La parola chiave è "mi diverto": questo è un hobby, non lo vivo come un dovere. E non ho intenzione di farlo.



"In un vortice di polvere gli altri vedevan sicittà
A me ricordava la gonna di Jenny in un ballo di tanti anni fa..."

Le mie storie
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06/06/2011 15:07
 
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[EDIT: ho postato senza leggere gli ultimi due interventi sopraggiunti nel frattempo]


Harriet non dirmi così in un momento storico in cui bastano due clic per mandarti legalmente il gioco per mail [SM=g27995]



Scrivere fanfiction è un po' come fare i profiler. Devi entrare nella testa del killer e 'pensare' come lui, per fare un buon lavoro.


E bien, ma non basta. Restiamo in campo BBC e prendiamo Doctor Who. So chi sono i miei personaggi, che dinamiche li legano, so come si muovono, so con che cadenze parlano, la frequenza con cui sfoderano i relativi tormentoni, con che pattern crearne di nuovi, so quali sono le regole di coerenza dell'universo in cui si muovono almeno secondo l'attention span della serie stessa, cioè, vediamo, tre puntate circa su 777.
Pausa drammatica.
E mo'? Che faccio dire a questi poveri cristi? Che mi (wait for it) invento come situazione di base in cui muoverli secondo tutte quelle belle caratterizzazioni?
Sono d'accordo anch'io che una fanfiction su Doctor Who debba sembrare una fanfiction su Doctor Who (cioè Doctor Who ± X), ma ci sono miliardi di possibili fanfiction su Doctor Who e non s'impostano da sole, men che meno scriversi. Dalla semplice chiacchierata slice of life (che dovrà pur avere un benedetto argomento) all'episodio 'ovvio' (ehi, due puntate ambientate a Londra durante i bombardamenti, e se s'incontrassero?) alla trama nuova di pacca (che è il tipo di fanfiction cui questo particolare canone è più predisposto, incidentalmente), l'input è dell'autore. Io scrivo per il 90% pseudo-missing moment che A ME sembrano ovvi, mi sento quella che collega punti di canone con linee rette, ma se sono sembrati ovvi A ME e non a TUTTO IL RESTO DEL MIO FANDOM che sta a imbratta' carte dal 2002 forse vuol dire che c'era dentro qualcosa di mio, eh.
Se facciamo descrivere una persona a tre suoi cari amici, ne avremo tre ritratti diversi. La persona resta quella.


E comunque mi pare un ragionamento che può essere valido solo per una tipologia di canone, cioè quello pulitino pulitino con dei personaggi ben definiti (e non tutti vogliono averne, anche a parte quelli che ci provano e falliscono miseramente), un'ambientazione ben definita (cioè il mondo reale presente o passato, qualunque altra NON è ben definita) e dei creatori rispettabili con una coerenza (e pijali, quelli). Tutto il resto dove lo mettiamo? Non ti/vi tedio con gli esempi, ma ho pieni gli armadi di situazioni in cui le tessere poggiate dal canone sono a stento quattro nell'angolino in alto a sinistra.

Concordo con Harriet: la casistica è così ampia sia sul fronte umano, sia sul fronte di fandom...
[Modificato da crimsontriforce 06/06/2011 15:07]
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Have you heard of the city, the deep city, the ancient uru, where there was power to write worlds?

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