panta rei!

AMICI FRATERNI, MI SONO SPINTO OLTRE PER ASSAPORARE LE ULTIME VOSTRE GRADITISSIME PAROLE. PENSO CHE POTETE CONTINUARE I VOSTRI DISCORSI NEL SALOTTO. MA....NON DISPERATE MAI!!!!!
GRAZIE PER AVERMI REGALATO I VOSTRI PENSIERI. DOVETE SAPERE CHE SONO UN CIUCCIO, FORSE UNPOCO STANCO, MA SEMPRE PRESENTE.BUONANOTTEEEEE!!!!!!!!!!!
panta rei! - Giuliano: (non dimenticare (memento) "u mascule songhe sempe jeeeee!!!!

Spero che tu abbia ragione. Forse, anzi senza forse, le carenze sono le nostre. Qui si folleggia poco, si trattano temi ostici e, a volte, la mia reattività alle intemperanze altrui è esagerata.

La gente ama il loto, come Ulisse da Circe. Vuole, giustamente, scordare le difficoltà e le malattie, i guai e la morte.

Qui no, qui la morte la si discute come chi discute una cosa che fa parte della vita. Si parla del bene e del male in un mondo di struzzi che nascondono la testa nella sabbia credendo di sfuggire al destino.
Io consigliavo "Anziani" a coloro che volessero zuzzurellarsi in fatine ed immaginette, a parte il mio amico Refrain, il NOSTRO amico Antonio che, deo gratias, ama il fondo delle cose, le sviscera e dà lezioni di misura e di saggezza.

Merito agli eroi di queste amate paginette: tu, Marileti, Eliamino, Flavio, Sticla l'icastica, la nostra scomparsa donna del lago e via dicendo. Grazie anche agli altri, i suscettibili (come me), gli offesi, gli stanchi, i rinunciatari. Li rimpiango ma non li rincorrerò, sarebbe inutile e durerebbe poco.

Teniamo in piedi il tutto fino all'inedia, poi amen.

Il sito, per fortuna funziona. Saremo qui e là.

Ti voglio, ti vogliamo bene, caro maschio scassato, caro "Vendola" de noaltri (alla romanesca). "O mascule sì TU, ma nun sierve!"

Un abbraccio senza fine, Giuliano

Poi ti telefonerò per Natale, intanto:

Basta poco per rinfrancarci, una voce che torna e siamo tutti ringalluzziti!

No, non capisco come una persona che si dice 'nzallanuto
ogni tanto compare e poi risparisce, così come era comparso.
Non capisco cosa c'entri il "panta rei", non capisco niente..
e se, invece, capisco, è esattamente come se non capissi.
Quello che capisco è che è amato più di tutti quelli che
qui scrivono e appaiono e non capisco perchè.
Forse sarà il nuovo, oppure il vecchio Messia?
Comunque, continuo a non capire, perchè ci si dovrebbe sentire
"ringalluzziti"..da che, da cosa, e come, e perchè...
Va bene, aspetto Natale. Quel Natale che rende,fintamente, tutti
più buoni, più comprensivi, più tutto.E il giorno dopo, tirar respiri di sollievo perchè è passato....Natale..quanti Natali passati all'insegna dell'illusione ipocrita che non finisce mai....
Quanti presepi e quanti alberi e quanti e quanti.......

E' davvero così: tutto scivola via, come acqua di fiume. Tu non conosci Cesare, amica mia.
Non dar giudizi senza saper chi sia: noi lo amiamo perché è amabile, dolce, intelligente, sofferente. Sta poco con noi perché e malato ed anziano.
Lo conosciamo personalmente, almeno Marileti ed io.
E' un nostro caro amico e lo sarà sempre. Come Nereo né più né meno.

Ciao

Scorrerò, correrò, scivolerò..proprio come l'acqua di
un fiume che scorre e scorre e scorre..
Ottavio è l'unica persona che mi è stata vicina in un
momento difficile e che, in tempi passati, mi ha telefonato
varie volte. Come posso non volergli bene?

Cesareee-Ottavioooo…mi ricordavo in questi giorni del nostro primo impatto mediatico.
Troppo singolare per dimenticarselo.
S’era sotto l’Epifania ed avevo appena appena debuttato nel Vostro sito di Anziani (2004)
I topic eran zeppi di Angeli e Ghirlande –favolette della Befana- ovunque…santo cielo,pensai, che razza di roba è…prego anch’io sai…ma non in quel modo. Non mi vien da scriver preghiere in un forum..vabbè…feci un commento che non era malevolo però . Tu piombasti lì, lancia in resta e mi sgridasti per bene…ahahahah….vabbè è così che si diventa amici, di solito, ma anche no.
Natale è diverso…ma signur anche la Befana, mi sembra troppo. Come dici…sono una mappinella..è vero…ma non solo, sono anche una ragazzola ..una vecchia ragazzola….
Grande abbraccio Ottavio…camminiamo ancora un po’..ora però brrrrrrrrr……..

Ottavio ti saluta. (Ottavio è Cesare). Si deve sottoporre a un'operazione relativamente semplice. Terrò tutti al corrente, un abbraccio, ciao.

Posso solo inviargli un sacco di baci e un abbraccio
E' una brutta giornata, anche per me. Spero passi.
Sì passerà...deve passare....ciao.

Cesare mi dette il benvenuto in Anziani dieci anni fa...me lo tengo caro e sono stata contenta di rileggerlo. Siamo tutti più vecchi più stanchi e scoraggiati ma ci confortiamo a vicenda, vero? Una cosa buffa...dicevo sempre che gli anziani quando si incontravano parlavano sempre dei loro malanni: adesso quando qualcuno ni chiede come sto devo contare fino a 10, per poi rispondere "bene"! perchè io i miei mali me li tengo per me...Dana spero che con la fine della giornata svanisca anche la tua tristezza, anche se il tempo non aiuta.E a Giba, grazie per la poesia di Natale, da una che non ama le poesie.

Si, in anziani ghirlande e stelle di Natale stucchevoli.
Orpelli che fanno dimenticare il Natale cristiano per chi ci crede.
Cresciuta da una madre religiosissima, per reazione ho sempre contestato la religiosità per così dire "di facciata".
Invidio profondamente chi crede in un Dio fattosi uomo per salvarci.
Natale per me è solo una festa che vede le famiglie riunirsi sotto l'albero (pagano) e non più dinanzi al presepe.
Ho deciso: quest'anno rifarò il presepe che non faccio più dopo la morte di mamma.
Scusate le chiacchiere e saluti e baci a ciascuno di voi (i baci sono sempre in coppia, beninteso!)

Per conto mio non dirò mai come mi sento. E' una questione di riserbo e di educazione.

Da domani quindi mi limiterò a trasmettere i comunicati ufficiali dei miei medici del reparto ematologia del Policlinico II Università "Federico II".

Da subito, disposizioni su eventuali indisposizioni fatali: né fiori né opere di bene, mangiatevi i soldi. Alla cremazione intendo andare da solo, con l'autista. Niente funerale e niente preti. Ho incaricato il mio salumiere di un brave saluto d'addio. Verranno distribuiti panini con porchetta e crostini di fegato, innaffiati da Nobile di Montepulciano 1996. Alla fine bicchierino di vin Santo di San Giuliano.

Non essendo possibile la mia presenza, provvederò prima a partecipare alla festa aggiungendo, per uso personale, una zuppiera di trippa alla fiorentina ed un goccetto di grappa trentina, rigorosamente di contrabbando.

ORATE (al cartoccio!)

...poiiii una notte mi svegliaiiiiiiiiiiii
...il vento sulla pelleeeeeeee.....
...ma un bimbo che ne saaaaaaaaaa.....
...sempre azzurra non può essere l'età!
Iooooo...vagabonda che son iooooooo...
vagabonda che non sono altrooooooo.... e sul culooooo il chiarore delle stelleeeeeeee....

Immagino che al reparto ematologia non servano a pranzo porchettà nè vino, ma via un po' di festa per Dracula in attesa!
Ho notato che tutti avevate una voglia pazza di mettere questa gif:

Dopo che ho rotto il ghiaccio quel pagliaccio di Giuliano si è affrettato ad inserirla.
Chi sa come sarà contento domani!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


P.S. Giulià ma non andavi al I Policlinico?

Giulia', anche se tu fossi sano come un pesce, dopo quella mangiata al policlinico ti ci portano di corsa!

POSTQUOTE]

marileti, 02/12/2010 17.43:

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P.S. Giulià ma non andavi al I Policlinico?

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Intendevo II Università degli studi, Policlinico vicino al Conservatorio ed al Decumano Maggiore. Vienem'a truvà, cu' doje friarielle!

[Modificato da giba@ 03/12/2010 11:10]

in effetti, tutto scorre. Forse, dal momento che lo sappiamo così bene,abbiamo approntato un calendario ripetitivo, seminato di feste ed occasioni di memoria, tanto per riavere, nell'edicola dell'anno, lo stesso esultare di quello prima, quando brandivamo una bottiglia spumeggiante e rilanciavamo le nostre attese per i giorni futuri. Quindi, saremmo altalenanti, in questa coscienza del tempo, perchè amiamo riaverlo e desideriamo vederne ancora. La schiena di un fiume, ci incanta, con le sue nuove onde di passaggio, e ci tormenta di malinconia per quelle che si sono già sciolte. Insomma, qui non c'è modo di essere contenti, o quanto meno soddisfatti: tutto passa, tutto deve accadere. Penso sia così perchè ci tocca farlo anche a noi, e a volte è davvero faticoso entrare in questa vetina, di cui ci siamo creduti, in un attimo di riposo, solo spettatori. Allora proporrei di scambiare la metafora del fiume con quella del fuoco, le cui lingue hanno vita breve e scompaiono nel corpo leggero delle sorelle successive. Stesso balenare incerto, l'identico discorso lasciato a metà; ma questo, brucia.

Un caro saluto a tutti voi, e grazie davvero per questa compagnia.

Flavio

caro Giba, e voi tutti,
lo scorrere di un fiume è il passaggio fulmineo di quell'acqua irripetibile.Il suo corpo è un'idea d'insieme, la constatazione che un letto di terra riunisce un fluido in corsa. Ma ogni goccia che appare scompare per sempre, e tutte quelle che verranno saranno altrettanto fugaci. Il fiume, quindi, non è l'acqua che lo compone, ma un'astrazione che ne riassume la copiosità.
Così siamo noi, una pioggia di vite che compongono l'idea di umanità. Ma la nostra soggettività ne è lesa nel profondo, ed a nulla varrà il debole tentativo di sentirci parte integrante di qualcosa. Il fatto stesso di sapere di essere, ci isola dalla realtà generale, creando una membrana fra noi ed essa. L'esistenza scorre, noi trascorriamo. Siamo perciò la carne da macinare in un meccanismo che nessuno potrebbe concepire e che, pertanto, nessuno ha modo di sentire proprio. Gli intenti caritatevoli delle religioni possono poco di fronte alla constatazione inevitabile che il nostro io è fragile quanto la carne che lo ospita. La bellezza del mondo è impensabile, la si può soltanto copiare nei nostri occhi attoniti, senza capire lontanamente a cosa serva e perchè ci sia. Ed anche queste, sono domande assurde, come assurdo è volersi credere parte di qualcosa che per principio abolisce la personalità, il soggetto in se stesso, felice o sofferente che sia.
L'unica meraviglia alla quale sono stato in grado di accostarmi è stata la constatazione di un'inappartenenza totale al tutto. La coscienza è una luce debolissima, che non può intendere l'infinito, lo scorrere impersonale delle cose.Capisce solo se stessa e a se stessa torna, sapendo di dover svanire.
Tutto scorre; noi, invecchiamo.


A parte questo, acetto sempre ben volentieri i baci dalle belle donne !!!!

Caro Flavio, credo che tutti i problemi che ti poni non ti facciano bene. Siamo quelli che siamo, siamo stati e diventeremo, come le gocce del fiume. Non posso godere ora della bellezza del sole, ma so che prima o poi esso ritornerà ed io potrò nuovamente godere della sua bellezza. So anche che ciò che oggi mi fa piangere di dolore perchè non c'è più, domani addolcirà il mio cuore di nuovo nel suo ricordo.
Non so bene ciò che ho scritto, ma perdonami.
Aspetto i tuoi scritti con stima e affetto