Scusate ma il copia e incolla viene uno schifo
Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, arriva
nel capoluogo domani, per inaugurare il nuovo Eurostar GenovaMilano e presentare il nuovo orario dei treni.
Ma l’ex sindacalista salito sullaplancia delle ferrovie italiane non porta con sè alcuna risposta ai problemi genovesi, alle ambizioni del suoporto e alla mancanza di infrastrutture adeguate. Il piano industriale di Trenitalia, presentatonei giorni scorsi agli addetti ai lavori,non sembra infatti
dare risposte alle attese: i progetti concreti mancano e i segnali vanno in direzione opposta. Qualche esempio: non
ci sonoi soldi per ilTerzoV alico, e questo già si sapeva. Ma non c’è traccia del nuovo nodo ferroviario genovese. Ed emergono incertezze per gli appalti: non è chiaro, a esempio, cosa ne sarà
del servizio di deposito bagagli di Principe e Brignole, dal momento che la cooperativa Cica è in scadenza di contratto
(a fine giugno) e ha già inviato a otto dipendenti la lettera di licenziamento. Ma vediamo di capire, punto per punto, cosa manca all’appello.
Infrastrutture e stazioni. Pietra sopra finoaprovacontraria,
almenoa leggere il piano industriale sul
Terzo
Valico.BuonenotizieperlaSanLorenzoAndora,
tratto che verrà messo in
funzione a partire dal 2010 grazie a un
finanziamento di 500milioni di euro.
Verrà potenziata anche la Pontremolese,
linea che collega La Spezia ed
Emilia, con l’aggiunta di 12 chilometri
di tracciato (pronto per il 2011).Nulla,
come detto, per gli attesi lavori di ampliamento
del nodo di Genova (nemmeno
sulla “bretella” tra Voltri e Brignolecisononovitàconcrete).
Sonocitate
Palermo, Torino, Milano, Bari e
pure Genova. Ma mentre nelle altre
città vengono segnalati anche interventi
concreti entro il 2011, per la Superba
non verrà fatto nulla. Anche per
le stazioni centrali del capoluogo, non
ci sono novità. Ci sarà il restyling di
Roma Tiburtina, quello di Torino
Porta Susa, quello di Napoli Afragola,
ma non Principe e Brignole, praticamente
ignorate dal piano nazionale.
La Finanziaria. Dalla Regione, in
ogni caso, arrivano segnali positivi. Si
precisa che nel piano industriale Trenitalia
non possono esserci le linee di
sviluppo programmate dal governo o
in fase di programmazione; mentre è
specificato che con i 20milioni di euro
recentemente stanziati è in corso il
progetto esecutivo del nodo genovese:
selaFinanziariadelprossimoautunno
sbloccherà i fondi, come è stato pattuitotrailpresidenteClaudioBurlandoe
ilministro Di Pietro, non resterà altro
che bandire la gara classica (niente appalto
integrato, ma gara diretta per
l’esecuzione dei lavori che può partire
il giorno successivo all’assegnazione).
Altra scommessa da vincere, certo,
resta l’assegnazione degli 8miliardi di
euro per i corridoi europei (Ten): il
Terzovalicopotrebbeincassareunmiliardo
e a quel punto la strada sarebbe
più agevole.
IlTgvfrancese.Percontro,proprio
Burlando è reduce da una serie di incontri
inFrancia, aMarsiglia e conidirigenti
della regione d’oltralpe, in cui è
emerso un dato ambizioso: le ferrovie
francesi faranno arrivare il Tgv fino a
Nizza e pensano a un collegamento
fino a Ventimiglia. In questo senso
porta acqua almulino italiano lo stanziamento
previsto dal pianoTrenitalia
per il raddoppiodeibinaridelponente.
Le merci. C’è scritto, nel piano industriale
20072011,
cheGenova, SpeziaeTriestesarannoi
trecentriprincipali
del trasportomerci. E da tempo si
parla di ambizioni di Trenitalia sul retroporto
di Alessandria, di società
miste con l’Autorità portuale, di ambizionidi
concorsodellasocietàdei treni
per l’assegnazione del sesto modulo
del Vte. Ma restano gravi contraddizioni,
come afferma Guido Fassio, segretario
regionale FiltCgil:
«Con una
lettera da Roma si è deciso di spostare
diecimacchinistidalladivisioneCargo
a quella passeggeri . Questo significa
non voler puntare sullemerci. E l’orarioestivoharidottole“
tracce”del6%».
Le manutenzioni: a giugno chiuderà
ufficialmente,dopotanti annunci, l’officina
diTrasta. I dipendenti verranno
trasferiti a Savona, che però non si occuperà
più di aggiustare i treni dei
merci,mapasseràaripararecarrozzee
locomotive del trasporto passeggeri.
Idipendenti. «Ci sono poi tutti i disagi
che riguardano il personale dice
Fassio :
i 30manovratori di Principe,
senza Trasta, come si collocheranno?
E il personale di verifica trasferito da
Principe a Brignole? A Principe non ci
saràpiùunsolouomo.Questosignifica
grossi problemi per tutti i treni di passaggio
traMilano e Ventimiglia, che a
metàpercorsononavrannoinecessari
controlli».
Alcune decine di ragazzi, selezionati
daunodegliultimi concorsi,aspettano
una risposta dalle Ferrovie per la loro
assunzione. «Si tratta di capigestione
per le biglietterie e di personale viaggiante.
Damesi non conoscono il loro
destino. Chiediamo un piano industriale
della Liguria, con il dettaglio di
quanto si pensa di realizzare a livello
localeperrilanciareilservizioel’occupazione
diceFassio.
Echiediamoun
confronto con soggetti veri, con responsabili
regionali di Cargo e Trasportoregionaleeconi
rappresentanti
degli enti. Ad oggi non sappiamo con
chi confrontarci».