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Sondaggio: Siete favorevoli ad una serie sul Risorgimento?
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jaigol - Iulia2001
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Sondaggio: Risorgimento in plastica?

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2020 16:44
02/02/2005 09:58
 
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Ritenete che per un produttore valga la pena di investire su una serie dedicata al Risorgimento italiano?
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Enrico Ricciardi
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02/02/2005 16:36
 
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Manetti
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Rsorgimento
E' un po un azzardo considerando che il mercato sarebbe ristretto solo all'Italia, io però ne sarei entusiasta perchè ormai hanno prodotto tutti i conflitti mancano solo le guerre italiane[SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823]
07/02/2005 18:40
 
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Piko
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Risorgimento
Dipende dai soggetti. Tuttavia il produttore (ecc. ecc.) NON farebbe un salto nel vuoto. All'estero il Risorgimento italiano è uno dei "periodi romantici" ed in questo senso è da apprezzare la Lucky Toys, ke già ha in produzione i bersaglieri :) ed ha già prodotto gli ulani austriaci :)
Insomma...piano piano
Se pensiamo ai bellissimi cinesi dei periodi assurdi della Cesar(e veramente lì è da capirci come faranno a non fallire, se è vero quanto si dice in questo forum riguardo i costi di produzione) i nostri risorgimentali dovrebbero avere un mercato non trascurabile.

PK
07/02/2005 19:23
 
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Piko,
circa i costi delle produzioni, come forse si intuisce solo leggendo il mio articolo sulla nascita dei soldatini, io mi riferivo alle produzioni col "metodo classico" alla occidentale...
Molti produttori asiatici, per quanto ne capisco, saltano un paio di passaggi andando direttamente dai master in dimensioni 1:72 allo stampo in gomma.
Senza parlare dei differenti costi per la manodopera (incluso lo scultore) e i costi "industriali" in genere!
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Enrico Ricciardi
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12/02/2005 11:15
 
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GiorgioBis
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.......Dipende dalla qualità e dalla varietà dei soldatini......io ho votato così, infatti, non sono uno di quelli "tutto-l'importante e che ci siano" e visto le "ciofeche" che girano da un po di tempo a questa parte, per le mie scenette, dove posso, provo a modificare Io (se ci riesco) altrimenti cambio soggetto e periodo storico.
Gio
12/02/2005 14:37
 
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Giusta l'osservazione di Giorgio sulla qualità, ma considerando che un simile periodo sarebbe coperto essenzialmente da produttori italiani non mi preoccuperei più di tanto: i nostro sono tutti a livello buono/ottimo (salvo qualche piccola eccezione [SM=g27825])
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Enrico Ricciardi
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14/02/2005 11:55
 
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Faust
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Risorgimento
Sarei molto felice dell'idea di coronare un mio vecchio sogno.[SM=g27836]
Certo è un periodo di nicchia, soprattutto italiano, ma pensate solo all'idea di poter schierare sabaudi, volontari papalini, napoletani e universitari toscani, da un lato e dall'altro il multietnico esercito di asburgico!! (croati, austriaci, ungheresi, uomini del Banato).[SM=g27836]
Per non parlare poi di francesi del secondo impero, garibaldini e prussiani, a quel punto il nostro risorgimento non sarebbe più tanto un periodo di nicchia.[SM=g27811]
Saluti [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27827]
15/02/2005 08:47
 
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Non vorrei che sembrasse una bestemmia, ma se proprio non puoi fare a meno di piemontesi, papalini, austriaci e borbonici... c'è sempre il piombo!! [SM=g27836]
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Enrico Ricciardi
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16/02/2005 12:46
 
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Caesar Miniatures e DBA
Secondo me la Caesar Miniatures sta sviluppando una linea di soggetti antichi perchè è molto attenta al mondo del DBA, il sistema di gioco wargamistico dedicato specificamente al periodo antico. Se si guarda alle army list elaborate per il DBA, ci si rende conto della enormità di soggetti antichi potenzialmente sviluppabili. Certo si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di soggetti di nicchia, ma l'Oriente è un mondo talmente vasto che immaginare un campionato DBA in grande stile in Cina (se già non c'è) non mi sembra impossibile, con tanto di eserciti in miniatura riproducenti soggetti locali.

A proposito, una serie sul risorgimento per me sarebbe una grande idea (i soldatini potrebbero persino entrare nelle scuole come strumento di didattica creativa! :)

Ciao,
Alex Storti
08/03/2005 15:21
 
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Re: Caesar Miniatures e DBA

Scritto da: alexstorti 16/02/2005 12.46
Secondo me la Caesar Miniatures sta sviluppando una linea di soggetti antichi perchè è molto attenta al mondo del DBA, il sistema di gioco wargamistico dedicato specificamente al periodo antico. Se si guarda alle army list elaborate per il DBA, ci si rende conto della enormità di soggetti antichi potenzialmente sviluppabili. Certo si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di soggetti di nicchia, ma l'Oriente è un mondo talmente vasto che immaginare un campionato DBA in grande stile in Cina (se già non c'è) non mi sembra impossibile, con tanto di eserciti in miniatura riproducenti soggetti locali.

A proposito, una serie sul risorgimento per me sarebbe una grande idea (i soldatini potrebbero persino entrare nelle scuole come strumento di didattica creativa! :)

Ciao,
Alex Storti



Con gli attuali programmi è più che un'utopia [SM=g27818]
09/03/2005 17:03
 
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Piko
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Didattica
Sfortunatamente devo trovarmi d'accordo con Sebastiano. In Italia si è poco ricettivi alla "didattica con soldatini". Ti viene proprio il fegato amaro :(

PK
09/03/2005 17:59
 
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Ultimamente mi sembra che in Italia si sia "poco ricettivi" alla didattica in generale!
Ma non scadiamo nell'OT...
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Enrico Ricciardi
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19/04/2005 13:49
 
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Mike
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risorgimento
Questo paese non sembra avere memoria storica e a conferma di questo c'è che alla battaglia di Solferino (40.000 morti, nascita della Croce Rossa, poste le basi per la liberazione di una nazione) non è dedicato nemmeno un libro (se non qualche opuscolo o volume di memorie). La battaglia non appare nemmeno negli Osprey e all'estero è addirittura spesso inserita in quella che viene chiamata Guerra Franco Austriaca. Per venire a noi, l'interesse sembra talmente basso da non giustificare nemmeno una scatola di soldatini dedicati al periodo. Eppure nel 1859 ci sono tre eserciti, uniformi interessanti, battaglie campali...

Una cosa che mi lascia perplesso è che mentre la maggior parte dei produttori esteri si concentra sul paese al quale appartengono (vedi Strelets con i russi, BUM con gli spagnoli ecc.), in Italia questo non avviene.
In conclusione: una serie sul Risorgimento? Sì, senza dubbio! E completa! Non fosse altro che per tenere vivo il ricordo di quei poveri e oscuri eroi che hanno dato la vita magari per un ideale o forse senza nemmeno sapere bene perchè.
19/04/2005 14:18
 
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Silvano
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Re: Risorgimento
Bravo Mike! Concordo in pieno![SM=g27811] Un pò di sano ( e sottolineo SANO ) patriottismo farebbe solo bene al nostro paese... certo l' ideale sarebbe sentirci tutti cittadini del mondo... in attesa però...[SM=g27825]
19/04/2005 15:13
 
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risorgimento
Innanzitutto benvenuto Mike [SM=g27835]
Poi una semplicissima considerazione: in un paese che ha al governo (ancora per poco?) una forza politica dichiaratamente secessionista come si può pensare che il Risorgimento venga posto nella giusta considerazione??
Scusate se mi sono "allargato" ad aspetti non pertinenti (tanto l'amministratore sono io e non mi posso censurare [SM=g27829])

Giustissima la considerazione sulla stranezza di produttori italiani che preferiscono i dervisci, gli unni o la Legione Straniera (per non far torto a nessuno [SM=g27827]) ai nostri fanti (di qualsiasi epoca!).

Questo forum serve proprio a farci sentire e dire la nostra: se urleremo forte ci ascolteranno!
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Enrico Ricciardi
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25/04/2005 19:23
 
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Faust
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risorgimento in plastica
Caro Enrico,
a quanto pare alla fine anche Tu convieni che il periodo risorgimentale con i suoi eserciti è qualcosa di appetitoso, (come da sempre è nei miei sogni) [SM=g27836]
Quindi mi sembra inutile prendere in considerazione la Tua proposta di utilizzare il piombo per riempire il vuoto di questo periodo!! (vedi la Tua risposta del 15/02/2005, qualche casella più in alto) [SM=g27812]
25/04/2005 20:20
 
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Re: risorgimento in plastica

Scritto da: Faust 25/04/2005 19.23
Caro Enrico,
a quanto pare alla fine anche Tu convieni che il periodo risorgimentale con i suoi eserciti è qualcosa di appetitoso, (come da sempre è nei miei sogni) [SM=g27836]
Quindi mi sembra inutile prendere in considerazione la Tua proposta di utilizzare il piombo per riempire il vuoto di questo periodo!! (vedi la Tua risposta del 15/02/2005, qualche casella più in alto) [SM=g27812]



Beh non direi "alla fine", visto che questa discussione ed il relativo sondaggio li ho promossi proprio io!!
Lo scopo del sondaggio è proprio quello di dimostrare agli eventuali produttori italiani che si trovassero a passare (casualmente!) per questo sito (e ce ne sono sicuramente un paio) che ci può essere una convenienza economica nel produrre soldatini di questo periodo...
Al momento sembra che la Lucky Toys stia procedendo in questo senso: speriamo che la serie vada avanti e -soprattutto- che la produzione venga affidata ad una ditta competente (come per gli Unni).
Circa il piombo, io non faccio questioni di "fede": se qualcosa non esiste ancora in plastica, nell'attesa si può ben optare per il piombo (e viceversa!). La scelta può essere guidata da altri fattori, indipendentemente dal materiale.
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05/05/2005 10:49
 
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zorba il turco
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Risorgimento... eccome!
Sono giustissime le osservzioni relative al fatto che se BUM esce con una produzione sulla guerra civile spagnola, Caesar con i cinesi del periodo dei mammuth, Strelets-r con l'esercito dei Babbi Natale (oltretutto mi sembra con poche possibilità di conversione soprattutto per i cinesi)non si capisce perchè il Risorgimento italiano sia stato completamente dimenticato. A ben guardare, a parte il fatto storico importante della nascita della Croce Rossa, le guerre per l'indipendenza coinvolgono almeno tre nazioni (5 se comprendiamo il regno Borbonico e il Regno pontificio)e ben 40 anni di storia (quasi 100 se consideriamo anche la Grande Guerra come ultima delle guerre di indipendenza, almeno per l'Italia) Inoltre Garibaldi e il suo esercito operò in America Latina, e trovò pure dei fans nella guerra civile Americana. Gli zuavi e i bersaglieri infine li si trova in Crimea e soprattutto i primi sono protagonisti dell'intero periodo ottocentesco. Penso possa bastare!
Ciao
Zorba il turco
05/05/2005 23:43
 
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risorgimento in plastica? CERTO!!
tenete duro: domani (6 maggio) un annuncio ufficiale in "anteprima mondiale" sulle prime produzioni di italiani risorgimentali [SM=g27836]
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Enrico Ricciardi
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07/05/2005 08:21
 
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soldatini e patriottismo
Argomento interessante, basta solo non scottarsi le dita...

Innanzitutto mi pare che da bravo italiano qualcuno si sia dimenticato che di recente sono stati prodotti parecchi set dedicati alla storia patria, e per l'esattezza i soldati che combatterono agli ordini del signor Benito Mussolini negli anni fra il 1940 e il 1945. Mi stupisce che ce ne si sia quasi dimenticati. Forse ciò dipende dal fatto che quell'epoca non viene ricordata con particolare orgoglio, me ne rendo conto e personalmente concordo con questo implicito giudizio negativo, però anche quella è storia dell'Italia unita, anzi è probabilmente il momento culminante dell'ideologia unificatrice e centralizzatrice del Risorgimento.

Basti pensare che l'ex garibaldino Crispi, capo del Governo sul finire dell'ottocento, nonché tenace avversario del Nord, tanto da spingere alla nascita di un movimento secessionista lombardo negli anni fra il 1894 e il 1896 dal significativo nome "Stato di Milano", cadde per la propria politica colonialista dopo la tragica disfatta di Adua; e chi raccolse, guarda un po', l'eredità dei folli progetti coloniali italiani dopo pochi anni? l'Italia fascista, of course -"vendicare Adua! vendicare Adua!"-.
A questo proposito mi permetto di farvi osservare che il set sui Dervisci non è poi così fuor dalla storia patria, considerando il fatto che all'inizio di quella folle impresa coloniale, avversata da Milano e fortemente voluta da Roma, ci furono anche scontri con le tribù fondamentaliste islamiche sudanesi.

Sul tema dell'ideologia unitarista italiana fra Risorgimento e Fascismo si potrebbe in effetti scrivere un'intera enciclopedia, ma non è questa la sede, ovviamente.

Ma andiamo oltre e, per rendere onore al merito, va ricordato che una fetta assolutamente importante della produzione Atlantic è stata incentrata proprio sulle truppe italiane (allora) contemporanee. Se poi vogliamo guardare alla storia dell'entità geografica definita Italia per quello che essa realmente è, e cioè un insieme di molti popoli e di molte storie, oggi uniti, ieri per lo più no, domani chissà, allora dobbiamo anche ricordarci che tutte le schiere di romani repubblicani e, in parte, imperiali, parte delle truppe greche, celtiche, tutte quelle genericamente definite italiche, nonché una parte dei medioevali e dei rinascimentali sin qui prodotti in plastica 1:72 sono, diciamo così, soldatini "italiani".

Certo è che nel momento in cui ci si trova di fronte al quesito "produrre soldatini del Risorgimento?", forse sarebbe il caso di approfondire il quesito stesso, chiedendoci: "tutti o solo quelli che combattevano dalla solita ben nota parte?"
E quando dico tutti, ovviamente non mi riferisco ad austriaci, francesi e simili, bensì ai lombardo-veneti che combatterono per l'Austria, ai borbonici, ai romani papalini, perchè no ai briganti meridionali (del resto la HaT non sta forse facendo i "briganti" catalani antinapoleonici?).

L'esempio più bello in questo senso ci viene da quella grande terra di libertà che è l'America. La Guerra di Secessione è stato il conflitto più sanguinoso per gli States e l'unico ad essere combattuto su suolo "interno" dopo la Guerra di Indipendenza -eccettuate le atipiche guerre indiane e i vari troubles antimessicani-. Ed è stata una guerra tremenda in cui una parte della "nazione" ha schiacciato letteralmente l'altra, almeno per alcuni anni. Eppure ancora oggi vengono prodotti migliaia di soldatini e militaria confederati, la tradizione confederata è viva e gode sostanzialmente di pari dignità rispetto a quella degli unionisti, politicamente il tema del Sud contrapposto al Nord riappare come un fiume carsico in varie occasioni, anche per il fatto che i meridionali fieramente esibiscono i simboli dell'epopea confederata (si pensi alle dispute sulla bandiera di guerra della C.S.A. che ancora campeggia in molti luoghi e perfino in due bandiere di Stato, Georgia -seppur più ridotta a seguito di un referendum- e Mississippi). Insomma, la guerra è finita in un certo modo, ma non per questo è stata instaurata una dittatura fascista o nazista nè si è giunti a forme di centralismo esasperato (al contrario gli States sono rimasti uno dei paesi più federalisti al mondo, grazie anche alla radicata tradizione dell'autogoverno di derivazione britannica).

E invece qui mi par di capire che la questione dei soldatini risorgimentali venga vista in qualche caso erroneamente nella solita chiave "patriottica". Ovvero come rivendicazione unitarista. E così si perde un'altra occasione per riconoscere serenamente che la storia d'Italia non è un processo scritto da Dio, in virtù del quale tutti coloro che vivono su questa penisola devono diventare uguali o, comunque, sottostare necessariamente allo stesso governo.
E' un fatto storico, tutto qui, una fase della storia di coloro che vivono su questa penisola, una fase che potrebbe essere sostituita da altre diverse fasi nel futuro. E soprattutto non è una situazione cui si è arrivati con un processo decisionale lineare e pacifico, bensì con la forza delle armi. Ed è una situazione con moltissime e profondissime contraddizioni, altrimenti non staremmo a discuterne.
Naturalmente avere una propria opinione in merito è più che legittimo, così come auspicare che nulla cambi in questa situazione (o che invece tutto cambi). Ma questo sì, per Giove, è fare politica.

Se invece vogliamo interessarci di storia, serenamente e seriamente, allora evitiamo di vedere in una serie di set sul risorgimento una sorta di oggetto politico contundente da usare contro "quei cattivoni secessionisti". Altrimenti i secessionisti cominceranno a chiedere che vengano prodotte le camicie rosse garibaldine. Non però quelle che, ingenuamente, andarono in Sicilia senza nemmeno sapere che là governa(va) la mafia (prima di lanciare improperi, invito alla lettura dell'ultimo numero di Limes, rivista dichiaratamente antipadanista, dal titolo "Come mafia comanda", in edicola).
Bensì quelle che con Garibaldi combatterono in Sud America per la secessione del Rio Grande do Sul e di Santa Caterina dal Brasile e per la secessione dell'Uruguay dall'Argentina. E, perché no, anche quelle che a Gettysburg si spararono vicendevolmente perché non erano tutte d’accordo sullo stare da una parte sola. Come a dire, "hasta la secession, siempre!"


Saluti soldatineschi,
Alex Storti
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