Sondaggio: Risorgimento in plastica?

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erregrafica
00mercoledì 2 febbraio 2005 09:58
Ritenete che per un produttore valga la pena di investire su una serie dedicata al Risorgimento italiano?
Manetti
00mercoledì 2 febbraio 2005 16:36
Rsorgimento
E' un po un azzardo considerando che il mercato sarebbe ristretto solo all'Italia, io però ne sarei entusiasta perchè ormai hanno prodotto tutti i conflitti mancano solo le guerre italiane[SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823] [SM=g27823]
Piko
00lunedì 7 febbraio 2005 18:40
Risorgimento
Dipende dai soggetti. Tuttavia il produttore (ecc. ecc.) NON farebbe un salto nel vuoto. All'estero il Risorgimento italiano è uno dei "periodi romantici" ed in questo senso è da apprezzare la Lucky Toys, ke già ha in produzione i bersaglieri :) ed ha già prodotto gli ulani austriaci :)
Insomma...piano piano
Se pensiamo ai bellissimi cinesi dei periodi assurdi della Cesar(e veramente lì è da capirci come faranno a non fallire, se è vero quanto si dice in questo forum riguardo i costi di produzione) i nostri risorgimentali dovrebbero avere un mercato non trascurabile.

PK
erregrafica
00lunedì 7 febbraio 2005 19:23
Piko,
circa i costi delle produzioni, come forse si intuisce solo leggendo il mio articolo sulla nascita dei soldatini, io mi riferivo alle produzioni col "metodo classico" alla occidentale...
Molti produttori asiatici, per quanto ne capisco, saltano un paio di passaggi andando direttamente dai master in dimensioni 1:72 allo stampo in gomma.
Senza parlare dei differenti costi per la manodopera (incluso lo scultore) e i costi "industriali" in genere!
GiorgioBis
00sabato 12 febbraio 2005 11:15
New
.......Dipende dalla qualità e dalla varietà dei soldatini......io ho votato così, infatti, non sono uno di quelli "tutto-l'importante e che ci siano" e visto le "ciofeche" che girano da un po di tempo a questa parte, per le mie scenette, dove posso, provo a modificare Io (se ci riesco) altrimenti cambio soggetto e periodo storico.
Gio
erregrafica
00sabato 12 febbraio 2005 14:37
Giusta l'osservazione di Giorgio sulla qualità, ma considerando che un simile periodo sarebbe coperto essenzialmente da produttori italiani non mi preoccuperei più di tanto: i nostro sono tutti a livello buono/ottimo (salvo qualche piccola eccezione [SM=g27825])
Faust
00lunedì 14 febbraio 2005 11:55
Risorgimento
Sarei molto felice dell'idea di coronare un mio vecchio sogno.[SM=g27836]
Certo è un periodo di nicchia, soprattutto italiano, ma pensate solo all'idea di poter schierare sabaudi, volontari papalini, napoletani e universitari toscani, da un lato e dall'altro il multietnico esercito di asburgico!! (croati, austriaci, ungheresi, uomini del Banato).[SM=g27836]
Per non parlare poi di francesi del secondo impero, garibaldini e prussiani, a quel punto il nostro risorgimento non sarebbe più tanto un periodo di nicchia.[SM=g27811]
Saluti [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27827]
erregrafica
00martedì 15 febbraio 2005 08:47
Non vorrei che sembrasse una bestemmia, ma se proprio non puoi fare a meno di piemontesi, papalini, austriaci e borbonici... c'è sempre il piombo!! [SM=g27836]
alexstorti
00mercoledì 16 febbraio 2005 12:46
Caesar Miniatures e DBA
Secondo me la Caesar Miniatures sta sviluppando una linea di soggetti antichi perchè è molto attenta al mondo del DBA, il sistema di gioco wargamistico dedicato specificamente al periodo antico. Se si guarda alle army list elaborate per il DBA, ci si rende conto della enormità di soggetti antichi potenzialmente sviluppabili. Certo si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di soggetti di nicchia, ma l'Oriente è un mondo talmente vasto che immaginare un campionato DBA in grande stile in Cina (se già non c'è) non mi sembra impossibile, con tanto di eserciti in miniatura riproducenti soggetti locali.

A proposito, una serie sul risorgimento per me sarebbe una grande idea (i soldatini potrebbero persino entrare nelle scuole come strumento di didattica creativa! :)

Ciao,
Alex Storti
Sebastiano Ferrero
00martedì 8 marzo 2005 15:21
Re: Caesar Miniatures e DBA

Scritto da: alexstorti 16/02/2005 12.46
Secondo me la Caesar Miniatures sta sviluppando una linea di soggetti antichi perchè è molto attenta al mondo del DBA, il sistema di gioco wargamistico dedicato specificamente al periodo antico. Se si guarda alle army list elaborate per il DBA, ci si rende conto della enormità di soggetti antichi potenzialmente sviluppabili. Certo si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di soggetti di nicchia, ma l'Oriente è un mondo talmente vasto che immaginare un campionato DBA in grande stile in Cina (se già non c'è) non mi sembra impossibile, con tanto di eserciti in miniatura riproducenti soggetti locali.

A proposito, una serie sul risorgimento per me sarebbe una grande idea (i soldatini potrebbero persino entrare nelle scuole come strumento di didattica creativa! :)

Ciao,
Alex Storti



Con gli attuali programmi è più che un'utopia [SM=g27818]
Piko
00mercoledì 9 marzo 2005 17:03
Didattica
Sfortunatamente devo trovarmi d'accordo con Sebastiano. In Italia si è poco ricettivi alla "didattica con soldatini". Ti viene proprio il fegato amaro :(

PK
erregrafica
00mercoledì 9 marzo 2005 17:59
Ultimamente mi sembra che in Italia si sia "poco ricettivi" alla didattica in generale!
Ma non scadiamo nell'OT...
Mike
00martedì 19 aprile 2005 13:49
risorgimento
Questo paese non sembra avere memoria storica e a conferma di questo c'è che alla battaglia di Solferino (40.000 morti, nascita della Croce Rossa, poste le basi per la liberazione di una nazione) non è dedicato nemmeno un libro (se non qualche opuscolo o volume di memorie). La battaglia non appare nemmeno negli Osprey e all'estero è addirittura spesso inserita in quella che viene chiamata Guerra Franco Austriaca. Per venire a noi, l'interesse sembra talmente basso da non giustificare nemmeno una scatola di soldatini dedicati al periodo. Eppure nel 1859 ci sono tre eserciti, uniformi interessanti, battaglie campali...

Una cosa che mi lascia perplesso è che mentre la maggior parte dei produttori esteri si concentra sul paese al quale appartengono (vedi Strelets con i russi, BUM con gli spagnoli ecc.), in Italia questo non avviene.
In conclusione: una serie sul Risorgimento? Sì, senza dubbio! E completa! Non fosse altro che per tenere vivo il ricordo di quei poveri e oscuri eroi che hanno dato la vita magari per un ideale o forse senza nemmeno sapere bene perchè.
Silvano
00martedì 19 aprile 2005 14:18
Re: Risorgimento
Bravo Mike! Concordo in pieno![SM=g27811] Un pò di sano ( e sottolineo SANO ) patriottismo farebbe solo bene al nostro paese... certo l' ideale sarebbe sentirci tutti cittadini del mondo... in attesa però...[SM=g27825]
erregrafica
00martedì 19 aprile 2005 15:13
risorgimento
Innanzitutto benvenuto Mike [SM=g27835]
Poi una semplicissima considerazione: in un paese che ha al governo (ancora per poco?) una forza politica dichiaratamente secessionista come si può pensare che il Risorgimento venga posto nella giusta considerazione??
Scusate se mi sono "allargato" ad aspetti non pertinenti (tanto l'amministratore sono io e non mi posso censurare [SM=g27829])

Giustissima la considerazione sulla stranezza di produttori italiani che preferiscono i dervisci, gli unni o la Legione Straniera (per non far torto a nessuno [SM=g27827]) ai nostri fanti (di qualsiasi epoca!).

Questo forum serve proprio a farci sentire e dire la nostra: se urleremo forte ci ascolteranno!
Faust
00lunedì 25 aprile 2005 19:23
risorgimento in plastica
Caro Enrico,
a quanto pare alla fine anche Tu convieni che il periodo risorgimentale con i suoi eserciti è qualcosa di appetitoso, (come da sempre è nei miei sogni) [SM=g27836]
Quindi mi sembra inutile prendere in considerazione la Tua proposta di utilizzare il piombo per riempire il vuoto di questo periodo!! (vedi la Tua risposta del 15/02/2005, qualche casella più in alto) [SM=g27812]
erregrafica
00lunedì 25 aprile 2005 20:20
Re: risorgimento in plastica

Scritto da: Faust 25/04/2005 19.23
Caro Enrico,
a quanto pare alla fine anche Tu convieni che il periodo risorgimentale con i suoi eserciti è qualcosa di appetitoso, (come da sempre è nei miei sogni) [SM=g27836]
Quindi mi sembra inutile prendere in considerazione la Tua proposta di utilizzare il piombo per riempire il vuoto di questo periodo!! (vedi la Tua risposta del 15/02/2005, qualche casella più in alto) [SM=g27812]



Beh non direi "alla fine", visto che questa discussione ed il relativo sondaggio li ho promossi proprio io!!
Lo scopo del sondaggio è proprio quello di dimostrare agli eventuali produttori italiani che si trovassero a passare (casualmente!) per questo sito (e ce ne sono sicuramente un paio) che ci può essere una convenienza economica nel produrre soldatini di questo periodo...
Al momento sembra che la Lucky Toys stia procedendo in questo senso: speriamo che la serie vada avanti e -soprattutto- che la produzione venga affidata ad una ditta competente (come per gli Unni).
Circa il piombo, io non faccio questioni di "fede": se qualcosa non esiste ancora in plastica, nell'attesa si può ben optare per il piombo (e viceversa!). La scelta può essere guidata da altri fattori, indipendentemente dal materiale.
zorba il turco
00giovedì 5 maggio 2005 10:49
Risorgimento... eccome!
Sono giustissime le osservzioni relative al fatto che se BUM esce con una produzione sulla guerra civile spagnola, Caesar con i cinesi del periodo dei mammuth, Strelets-r con l'esercito dei Babbi Natale (oltretutto mi sembra con poche possibilità di conversione soprattutto per i cinesi)non si capisce perchè il Risorgimento italiano sia stato completamente dimenticato. A ben guardare, a parte il fatto storico importante della nascita della Croce Rossa, le guerre per l'indipendenza coinvolgono almeno tre nazioni (5 se comprendiamo il regno Borbonico e il Regno pontificio)e ben 40 anni di storia (quasi 100 se consideriamo anche la Grande Guerra come ultima delle guerre di indipendenza, almeno per l'Italia) Inoltre Garibaldi e il suo esercito operò in America Latina, e trovò pure dei fans nella guerra civile Americana. Gli zuavi e i bersaglieri infine li si trova in Crimea e soprattutto i primi sono protagonisti dell'intero periodo ottocentesco. Penso possa bastare!
Ciao
Zorba il turco
erregrafica
00giovedì 5 maggio 2005 23:43
risorgimento in plastica? CERTO!!
tenete duro: domani (6 maggio) un annuncio ufficiale in "anteprima mondiale" sulle prime produzioni di italiani risorgimentali [SM=g27836]
alexstorti
00sabato 7 maggio 2005 08:21
soldatini e patriottismo
Argomento interessante, basta solo non scottarsi le dita...

Innanzitutto mi pare che da bravo italiano qualcuno si sia dimenticato che di recente sono stati prodotti parecchi set dedicati alla storia patria, e per l'esattezza i soldati che combatterono agli ordini del signor Benito Mussolini negli anni fra il 1940 e il 1945. Mi stupisce che ce ne si sia quasi dimenticati. Forse ciò dipende dal fatto che quell'epoca non viene ricordata con particolare orgoglio, me ne rendo conto e personalmente concordo con questo implicito giudizio negativo, però anche quella è storia dell'Italia unita, anzi è probabilmente il momento culminante dell'ideologia unificatrice e centralizzatrice del Risorgimento.

Basti pensare che l'ex garibaldino Crispi, capo del Governo sul finire dell'ottocento, nonché tenace avversario del Nord, tanto da spingere alla nascita di un movimento secessionista lombardo negli anni fra il 1894 e il 1896 dal significativo nome "Stato di Milano", cadde per la propria politica colonialista dopo la tragica disfatta di Adua; e chi raccolse, guarda un po', l'eredità dei folli progetti coloniali italiani dopo pochi anni? l'Italia fascista, of course -"vendicare Adua! vendicare Adua!"-.
A questo proposito mi permetto di farvi osservare che il set sui Dervisci non è poi così fuor dalla storia patria, considerando il fatto che all'inizio di quella folle impresa coloniale, avversata da Milano e fortemente voluta da Roma, ci furono anche scontri con le tribù fondamentaliste islamiche sudanesi.

Sul tema dell'ideologia unitarista italiana fra Risorgimento e Fascismo si potrebbe in effetti scrivere un'intera enciclopedia, ma non è questa la sede, ovviamente.

Ma andiamo oltre e, per rendere onore al merito, va ricordato che una fetta assolutamente importante della produzione Atlantic è stata incentrata proprio sulle truppe italiane (allora) contemporanee. Se poi vogliamo guardare alla storia dell'entità geografica definita Italia per quello che essa realmente è, e cioè un insieme di molti popoli e di molte storie, oggi uniti, ieri per lo più no, domani chissà, allora dobbiamo anche ricordarci che tutte le schiere di romani repubblicani e, in parte, imperiali, parte delle truppe greche, celtiche, tutte quelle genericamente definite italiche, nonché una parte dei medioevali e dei rinascimentali sin qui prodotti in plastica 1:72 sono, diciamo così, soldatini "italiani".

Certo è che nel momento in cui ci si trova di fronte al quesito "produrre soldatini del Risorgimento?", forse sarebbe il caso di approfondire il quesito stesso, chiedendoci: "tutti o solo quelli che combattevano dalla solita ben nota parte?"
E quando dico tutti, ovviamente non mi riferisco ad austriaci, francesi e simili, bensì ai lombardo-veneti che combatterono per l'Austria, ai borbonici, ai romani papalini, perchè no ai briganti meridionali (del resto la HaT non sta forse facendo i "briganti" catalani antinapoleonici?).

L'esempio più bello in questo senso ci viene da quella grande terra di libertà che è l'America. La Guerra di Secessione è stato il conflitto più sanguinoso per gli States e l'unico ad essere combattuto su suolo "interno" dopo la Guerra di Indipendenza -eccettuate le atipiche guerre indiane e i vari troubles antimessicani-. Ed è stata una guerra tremenda in cui una parte della "nazione" ha schiacciato letteralmente l'altra, almeno per alcuni anni. Eppure ancora oggi vengono prodotti migliaia di soldatini e militaria confederati, la tradizione confederata è viva e gode sostanzialmente di pari dignità rispetto a quella degli unionisti, politicamente il tema del Sud contrapposto al Nord riappare come un fiume carsico in varie occasioni, anche per il fatto che i meridionali fieramente esibiscono i simboli dell'epopea confederata (si pensi alle dispute sulla bandiera di guerra della C.S.A. che ancora campeggia in molti luoghi e perfino in due bandiere di Stato, Georgia -seppur più ridotta a seguito di un referendum- e Mississippi). Insomma, la guerra è finita in un certo modo, ma non per questo è stata instaurata una dittatura fascista o nazista nè si è giunti a forme di centralismo esasperato (al contrario gli States sono rimasti uno dei paesi più federalisti al mondo, grazie anche alla radicata tradizione dell'autogoverno di derivazione britannica).

E invece qui mi par di capire che la questione dei soldatini risorgimentali venga vista in qualche caso erroneamente nella solita chiave "patriottica". Ovvero come rivendicazione unitarista. E così si perde un'altra occasione per riconoscere serenamente che la storia d'Italia non è un processo scritto da Dio, in virtù del quale tutti coloro che vivono su questa penisola devono diventare uguali o, comunque, sottostare necessariamente allo stesso governo.
E' un fatto storico, tutto qui, una fase della storia di coloro che vivono su questa penisola, una fase che potrebbe essere sostituita da altre diverse fasi nel futuro. E soprattutto non è una situazione cui si è arrivati con un processo decisionale lineare e pacifico, bensì con la forza delle armi. Ed è una situazione con moltissime e profondissime contraddizioni, altrimenti non staremmo a discuterne.
Naturalmente avere una propria opinione in merito è più che legittimo, così come auspicare che nulla cambi in questa situazione (o che invece tutto cambi). Ma questo sì, per Giove, è fare politica.

Se invece vogliamo interessarci di storia, serenamente e seriamente, allora evitiamo di vedere in una serie di set sul risorgimento una sorta di oggetto politico contundente da usare contro "quei cattivoni secessionisti". Altrimenti i secessionisti cominceranno a chiedere che vengano prodotte le camicie rosse garibaldine. Non però quelle che, ingenuamente, andarono in Sicilia senza nemmeno sapere che là governa(va) la mafia (prima di lanciare improperi, invito alla lettura dell'ultimo numero di Limes, rivista dichiaratamente antipadanista, dal titolo "Come mafia comanda", in edicola).
Bensì quelle che con Garibaldi combatterono in Sud America per la secessione del Rio Grande do Sul e di Santa Caterina dal Brasile e per la secessione dell'Uruguay dall'Argentina. E, perché no, anche quelle che a Gettysburg si spararono vicendevolmente perché non erano tutte d’accordo sullo stare da una parte sola. Come a dire, "hasta la secession, siempre!"


Saluti soldatineschi,
Alex Storti
Piko1
00sabato 7 maggio 2005 09:27
Anita non far la loba...
(bellissima canzone garibaldino-libertaria mista di vari dialetti europei)

Scusami Alex,
Ma non vedo cosa c’entri il nostro entusiasmo verso la produzione di soldatini risorgimentali con l’aderenza o meno all’idea della secessione “padana”.
Mi sembra molto “OT”, tanto per intenderci.
Se (finalmente) Lucky Toys e Waterloo stanno mettendo in produzione (alcuni) soldatini del Risorgimento questo credo sia una legittima soddisfazione di noi italiani e di tutti gli appassionati e altro non potrà fare che invogliare chi è interessato alle vicende del nostro Risorgimento allo studio più approfondito del periodo.
Un periodo, come tu ben hai scritto, complicato e oscurato dalla retorica dei vari regimi, soprattutto dei regimi “ideologici”, ma non per questo da far dimenticare.
Il semplice volontarismo di Garibaldi, il romantico eroismo di Carlo Pisacane, dei Fratelli Bandiera e di Ciro Menotti, i volontari venuti da tutto il mondo per combattere (e morire) contro il papa e condannarsi all’esilio perpetuo, così come gli eccidi perpetuati dai papalini contro gli “italiani” e le loro famiglie, meritano di essere ricordati, nel nostro caso, rappresentati.
Proprio per farci capire quanto complessi e differenti siamo noi italiani tutti.
Fermo restando ke per me un veneziano rimane molto più simile, come carattere, ad un napoletano (di città) che ad un veneto (di palude), che se fossi romano non vorrei avere l’esattore markigiano dietro la porta, se fossi livornese mi terrei lontano dai barrocci, se fossi lucchese i soldatini li vorrei regalati e protesterei pure perkè ke me li ha dati non mi ha offerto il caffè, se fossi genovese critikerei anke l’opera Web di Enrico Ricciardi e così via…Dato ke sono considerato italiano (e mi ci sento in garibaldina maniera: dando i miei giudizi di valore, spesso negativi, sulle rispettive genti ke conosco) ho però la bella opportunità di vivere in un Paese vario e composito, dalla cucina varia ed avariata, tra preti avari e politici avanzati, tendendo, sempre alla garibaldina maniera, ad un mondo senza frontiere e non limitato da immaginari confini.
Naturalmente, mentre scrivo, mi sto sentendo, oltre alla canzone di Anita, anke “Ugo Secesso”, scritta più di 150 anni dopo.

Soldatineski (ed internazionalistici) saluti.

Piko
alexstorti
00sabato 7 maggio 2005 10:31
Motivazione
Caro Piko,

il mio intervento è in risposta (molto ritardata e di questo faccio ammenda) ad alcuni post inseriti nel corso del messaggio, dai quali mi è parso trasparire un certo spirito, indubbiamente OffTopic, vagamente politico e decisamente patriottico purtroppo in senso antipadanista.

Naturalmente non è mia intenzione pretendere da alcun collega soldatinofilo l'adesione alle mie tesi padaniste e secessioniste (che del resto non ho vergogna a dichiarare pubblicamente).

Tuttavia ho ritenuto necessario fare qualche puntualizzazione, peraltro di natura essenzialmente storica e anche molto soldatinesca, in risposta a quanto rilevato.

Vorrei ribadire che, come già espresso in questo stesso messaggio, anche se con un post di qualche mese fa, sono favorevolissimo ai soldatini risorgimentali (ho avuto modo di caldeggiarli io stesso, di persona, ai produttori italiani, in alcune mie conversazioni telefoniche). Specialmente i garibaldini mi hanno sempre affascinato (quando ho comprato il gioco della EagleGames dedicato alla Guerra Civile Americana, ho gioito per il fatto che molte pedine sono state prodotte in colore rosso -per rappresentare ipotetiche truppe inglesi-; siccome non coloro i soldatini, ho subito pensato di usarli come garibaldini; però adesso aspetto anche i borbonici, se no che Risorgimento è? :)

Detto questo, come ben sanno i frequentatori del forum, non è mia intenzione mai offendere nessuno, e aborro i toni eccessivamente caldi, ad esempio quando sono rivolti ai protagonisti del settore, che potranno non essere divinità in terra, ma ci regalano comunque grandi gioie soldatinesche; tantomeno è mia intenzione dedicarmi alla messaggistica OffTopic, specie se di ambito politico.
Però quando cedono a questa tentazione altri amici soldatinofili, ritengo giusto esporre il mio pensiero.

Soldatineschi saluti cattaneani,
Alex Storti
Politica o soldatini
00lunedì 9 maggio 2005 11:24
zorba il turco
Ma il sondaggio è riferito a cosa voteremo alle prossime politiche o forse chiede solo se ci piacerebbe che qualcuno producesse dei soldatini?
Se per ogni soggetto mi dovessi fare delle paranoie e/o tonnellate di riflessioni sul retroscena politico, forse comprerei solo gli indiani.
Mi sembra che di politica se ne parli troppo. Si dice fuori la politica dallo sport, ma anche da questo hobby.
Ognuno le considerazioni se le fa da sè.
A parte il fatto che non vige l'obbligo di comprare i risorgimentali, se uno si sente "padano". Analogo discorso si dovrebbe fare con tutti i periodi storici e con tutti i popoli. Non penso che ci siano soldatinofili inglesi che non comprino o non desiderino che siano prodotti soldatini dell'esercito di Hitler, così come non lo penso per gli appassionati francesi, gli stessi americani del sud e del nord ... i discorso potrebbe andare avanti all'infinito. Tutto questo mi sembra sinceramente un'esagerazione. In fin dei conti tutti gli appassionati vorrebbero che siano coperti, e bene, tutti i periodi storici, compresi quelli che detestiamo. Io ho sempre odiato il regime fascista italiano e spagnolo però quando la BUM metterà in commercio l'esercito di Franco io lo comprerò. Cosi se Waterloo mettesse in commercio i repubblichini io li comprerò senza problemi. Non ci si deve mettere sullo stesso piano di infantilismo e servilismo che tocca la maggiorparte della politica mondiale. Il nostro è un hobby "puro", di fantasia, che se all'apparenza sembra infantile all'atto pratico non lo è. Con la nostra passione esorcizziamo tutto quello che di oscuro c'è e c'è stato nella storia reale.
Vorrei anche sapere quanti obiettori di coscienza ci sono tra gli appassionati di questo hobby?
erregrafica
00lunedì 9 maggio 2005 11:47
La discussione assume toni molto interessanti, ma decisamente OT ai fini del sondaggio.
Lungi da me l'idea di censurare alcuno, ma vi inviterei a spostere l'argomento in altre sezioni del forum; anche perchè, visto che i soldatini risorgimentali iniziano ad essere prodotti, questo sondaggio sarà "chiuso" a breve...

Se ritenete che i soldatini non "entrino in gioco" l'ideale sarebbe l'apposita sezione OT [SM=g27829]

[Modificato da erregrafica 09/05/2005 11.51]

alexstorti
00lunedì 9 maggio 2005 16:55
Obiezione di coscienza?
Per Zorba il turco:

quando parli di obiezione di coscienza in ambito soldatinesco non poni certo un non-argomento, se si considera il post "I soldatini assurdi", nel quale alcune pose ritenute di cattivo gusto venivano apertamente criticate, sia per motivi morali che latamente politici (una giubba blu che si suicida, un ceceno con testa tagliata di prigioniero russo).
Ma c'è anche una forma di obiezione di coscienza da parte di PSR quando sceglie di non recensire i cloni orientali di soldatini altrui.
Per quanto mi riguarda non condivido nè l'una nè l'altra, per motivi di carattere prettamente collezionistico. Ma rispetto l'opinione altrui, naturalmente.

Per quanto poi riguarda specificamente l'obiezione puramente storico-politica, sono certo che non ti riferivi a me nel porre la questione. Infatti, lo ribadisco al fine di evitare equivoci, io:
-sono favorevole ai soldatini risorgimentali (peraltro l'unità d'Italia l'hanno fatta proprio i padani, se non vado errato);
-non ho alcuna preclusione collezionistica e ludica nei confronti di soldatini politicamente lontani dalle mie idee.

Se però qua e là qualche amico soldatinofilo cede alla tentazione di fare considerazioni politiche, non esito a esprimere la mia opinione. Con rispetto ma anche con fermezza.

Saluti,
Alex
Zorba il turco
00martedì 10 maggio 2005 11:01
Per Alex
No, infatti, non intendevo rivolgermi direttamente a te. Non ho nulla di personale con nessuno! Solo mi sembrava che un certo tipo di discussioni fosse un po'troppo esplicito ed esagerato. Ho così espresso il mio disappunto su alcune considerazioni fatte nel forum.
Alcune osservazioni sul tema delle pose assurde mi sono sembrate anche ironiche e questo è, a mio parere, il giusto modo per affrontare qusto tipo di argomenti.
...Oops dovremmo trasferire la discussione da un'altra parte!
Ciao.

Zorba i.t.
bvzmX
00mercoledì 11 maggio 2005 09:56
risorgimento
[SM=g27811] Sono d'accordo con Piko1 il Risorgimento è l'unico momento di slancio ideale verificatosi in Italia dalla Disfida di Barletta in poi. A proposito sul sito della Miniart mi è sembrato di vedere l'annucio di una produzione di cavalieri italiani tardo medievali.
bvzmX
00mercoledì 11 maggio 2005 10:17
Re: soldatini e patriottismo

Scritto da: alexstorti 07/05/2005 8.21


Certo è che nel momento in cui ci si trova di fronte al quesito "produrre soldatini del Risorgimento?", forse sarebbe il caso di approfondire il quesito stesso, chiedendoci: "tutti o solo quelli che combattevano dalla solita ben nota parte?"
E quando dico tutti, ovviamente non mi riferisco ad austriaci, francesi e simili, bensì ai lombardo-veneti che combatterono per l'Austria, ai borbonici, ai romani papalini, perchè no ai briganti meridionali (del resto la HaT non sta forse facendo i "briganti" catalani antinapoleonici?).

Alex Storti


Come romano mi permetto di contraddirti sui romani papalini nel senso che il papa non trovò mai un romano pronto a versare del sangue per lui. Infatti dovette affidarsi a francesi, belgi e svizzeri(tuttora presenti). Mi hanno raccontato che i vecchi romani (all'incirca negli anni trenta) lo consideravano un ospite della città. Ancor oggi alcuni vecchi negozianti a Trastevere se gli dai una moneta del papa neanche te l'accettano. La salma di PioIX a momenti fu buttata nel Tevere quando fu traslato al Verano. Proprio ultimamente un vecchio barista se ne uscito con una frase "quanno lo famo fori il tedesco?". Non so in quale contesto lo diceva, e neanche avevo capito chi era il tedesco. Poi ho capito a chi si riferiva!
Cmq se faranno le truppe pontificie le comprerò con entusiasmo: i soldatini non possono avere connotazione né ideologica e politica.
piko1
00mercoledì 11 maggio 2005 13:29
Proprio così
Purtroppo, cari amici, si sta' (s)cadendo nell'OT. Allora, visto ke siamo tutti d'accordo (l'ideologia divive, i soldatini uniscono) sul fatto ke VOGLIAMO soldatini risorgimentali e visto ke l'argomento "storico" ci interessa un po' tutti (italiani, stranieri e quant'altro), faccio il "primo passo": lo posto in "parliamo di..."), e rassicuriamo i produttori :)

Ciao

PK[SM=g27811]
Marco
00giovedì 1 giugno 2006 20:06
MK
Buonasera a tutti, personalmente sono decisamente favorevole ai soldatini "Risorgimentali", era ora che si iniziasse a prodeurre soldatini per questo interessante periodo, sempre un poco bistrattato, anche a scuola!!! [SM=g27811]
Ho acquistato i bersaglieri (ottimi!) e i carabinieri di Pastrengo Waterloo, così come la fanteria austriaca (concordo ahimè con i vari commenti negativi...) mi aspettavo molto dagli austriaci (volevo creare un wargame per le 5 Giornate di Milano....), ma d'altronde sono fatti in Cina.....
Acquisterei volentieri anche soldatini di altri Stati Italiani dell'epoca e vi segnalo che su PSR i bersaglieri Waterloo non siano segnalati nell'epoca "Crimean War", forse qualcuno dovrebbe comunicarlo!!!
Buone battaglie a tutti!

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