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Philosophy In A Tea Cup

Ultimo Aggiornamento: 31/01/2007 20:45
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Io ci gioco al videogioco (dresrf), non ci vedo filosofia. iy549

07/04/2005 00:24
 
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quanto sei scemo....

anche se non ci vedi la filosofia potresti ugualmente rispondere alle varie domande che propongo, anche se non mi aspetto discorsi alla radical, ma questo lo penso ogni volta che mi connetto al forum...gureui



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Allora falle le domande... gureui

07/04/2005 14:56
 
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Mi sa che questo è appunto il nuovo tema - "L'influenza dei quindicenni dai pantaloncini larghi nell'evoluzione della critica e del mercato videoludico".

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Dopo aver letto il questito di Radical mi sono messo a meditare parecchio (quasi 15 secondi) per trovare un modo serio di rispondere. Non ci sono riuscito.
Però... Proverò all'improvvisazione!

I nuovi giocatori nascono e crescono in un ambiente videoludico molto diverso da quello che ha visto protagonisti noi più grandicelli. Se infatti noi ci siamo trovati a veder nascere ed evolvere il genere videoludico, loro che si sono avvicinati a questo mondo delle console solo con la PSX non hanno avuto modo di capire e vivere a fondo le innovazioni portando tutto ad un senso di accettazione quasi facente parte della normalità. A questo va aggiunto il tentativo di molte case di basarsi su sequel infiniti più che sul tentativo di lanciare nuovi prodotti creando dei nomi altisonanti che si ripetono in modo assurdo. Ecco quindi che il mercato odierno propone sempre i soliti titoli di punta e snobba le novità per partito preso.
Questo è il mondo in cui crescono i quindicenni (e i tredicenni come Munbo) dai pantalincini larghi.
Naturalmente questo guardare sempre i soliti titoli porta la loro capacità critica ad essere davvero limitata e ad esaltarsi per prodotti che spesso non valgono molto ma che sono di moda (chi sta pensando a Devil May Cry ha vinto un bacino sulla guancia dalla mia collega in minigonna che sto ammirando da quando sono arrivato stamattina). Se pensiamo che il mercato dei videogames non è più di nicchia come lo era fino a due generazioni di console fa, ma è assai diffuso, capiamo quanto sia messa male la situazione futura, poiché le vendite sono quelle che guidano il mercato.

Se ho fatto errori grammaticali è solo dovuto al fatto che non ho riletto ed ho scritto tutto improvvisando.7uyerw



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Hai ragione Leidy,ma penso che questo succeda per tutto: la filosofia di adesso è che sia meglio un prodotto,sotto il livello qualitativo desiderato, che porti una caterva di soldi piuttosto che una nuova serie videoludica che susciti all'inizio qualche perplessità...
Mi sembra di parlare come un sofista

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I nuovi giocatori nascono e crescono in un ambiente videoludico molto diverso da quello che ha visto protagonisti noi più grandicelli. Se infatti noi ci siamo trovati a veder nascere ed evolvere il genere videoludico, loro che si sono avvicinati a questo mondo delle console solo con la PSX non hanno avuto modo di capire e vivere a fondo le innovazioni portando tutto ad un senso di accettazione quasi facente parte della normalità.



Non posso che quotare il discorso di Leidy. tyhgfd

Mi rivedo sopratutto in questa frase essendo classe 1980 e avendo avuto modo di ammirare l'evolversi del mondo videoludico dall'Intellivision al Game Cube (anche se qualche passaggio l'ho perso e poi recuperato in seguito)


la filosofia di adesso è che sia meglio un prodotto,sotto il livello qualitativo desiderato, che porti una caterva di soldi piuttosto che una nuova serie videoludica che susciti all'inizio qualche perplessità...



Concordo meno invece col discorso di Kofa.
Credo che sia sempre esagerato fare di tutta l'erba un fascio.

Se c'è una maggior produzione di prodotti commerciali è anche perchè la richiesta di videogiochi è aumentata.

Una persona non può attendere 4 anni di sviluppo per avere tra le mani il capolavoro videoludico del millennio.

E' logico che per poter soddisfare la richiesta i tempi siano sempre più limitati, e col limite di conseguenza cala anche il livello di qualità.

Però bisogna anche ammettere che non tutti i titoli "commerciali" sono da scartare.

E poi non sò perchè, ma penso che un buon videogiocatore non deve avere tra la propria collezzione solo capolavori.
Perchè troppa perfezione rischia di stancare, e a volte è bello avere tra le mani qualcosa che, come noi umani, non sia perfetto (magari per il fatto stesso di potercisi confrontare!


Se ho commesso errori grammaticali è perchè non capisco più un cazzo....
Sorry.....dopo 9 ore a colorare al pc il mio cervello non connette più....
Buona notte 7yt65




sarà il profumo di questa città
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sarà il passato che ancora mi appartiene
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Re:

Scritto da: Radical Dreamer 07/04/2005 14.56
Mi sa che questo è appunto il nuovo tema - "L'influenza dei quindicenni dai pantaloncini larghi nell'evoluzione della critica e del mercato videoludico".



penso che la domanda di Radical mascheri semplicemente dei toni forti che non ha voluto appositamente far uscire fuori ai soggetti sopra citati ( sempre Munbo...), o meglio, per vedere semplicemente se riusciva a capirla...

personalemente trovo interessante questo argomento e purtroppo devo dire che ciò che è stato scritto da Leidy kofa e Samus mi ci trovo abbastanza daccordo...

però secondo me c'è proprio un discorso generale diverso da fare...insomma, la richiesta di videogames c'è ora come c'era 15 anni fa ai tempi del c64 e dell'amiga, solo che prima gli sviluppatori nascevano così, con prodotti genuini, creati nel garage del padre sotto casa, tutta la notte a digitare quel linguaggio basic per creare magari delle semplici avventure testuali...così nascevano gli sviluppatori...
per questo ora c'è un altro tipo di approccio al videogioco.
ora uno non può creare da zero un videogioco senza basi, da solo e in poco tempo che gli esce una schifezza...insomma..chi se lo andrebbe a comprare un "Frog" su pc ultrapotenti sviluppato da uno sconosciuto ??
Nessuno

per questo forse a volte mi piace citare spesso il fatto del giocatre Hardcore...quello che stava in sala giochi attaccato a qualsiasi cosa avesse la forma di un cabinato...quello che ne ha vste di tutti i tipi davanti, quello che cerca l'eterna giocabilità al posto del solito gioco su licenza o con un bel culo in copertina...ecc.ecc.

poi come dice Samus è vero che non bisogna avere solo capolavori...insomma, penso che un gioco non perfetto bisogna sempre avercelo, un qualcosa per scacciare la noia o per il semplice divertimento.

insomma non si vive di soli Zelda, Final Fantasy e Dead or Alive, a volte delle sane mazzate ad uno scassa pad fa sempre bene, come nel caso della fortunata serie di Mario Party, o ahinoi, se vogliamo andare sull'orrido un qualsiasi capitolo della saga Fifa ( qualcuno mi spiega perchè i giocatori del Manchester United portano solo le maniche lunghe ? o perchè se nel primo tempo fai 8 goal nel secondo al massimo glie ne fai due ? )

tutto qui...penso di aver preso il concetto, per eventuali errori, basta dirmelow334w



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Re:

Scritto da: Radical Dreamer 07/04/2005 14.56
Mi sa che questo è appunto il nuovo tema - "L'influenza dei quindicenni dai pantaloncini larghi nell'evoluzione della critica e del mercato videoludico".



penso che la domanda di Radical mascheri semplicemente dei toni forti che non ha voluto appositamente far uscire fuori ai soggetti sopra citati ( sempre Munbo...), o meglio, per vedere semplicemente se riusciva a capirla...

personalemente trovo interessante questo argomento e purtroppo devo dire che ciò che è stato scritto da Leidy kofa e Samus mi ci trovo abbastanza daccordo...

però secondo me c'è proprio un discorso generale diverso da fare...insomma, la richiesta di videogames c'è ora come c'era 15 anni fa ai tempi del c64 e dell'amiga, solo che prima gli sviluppatori nascevano così, con prodotti genuini, creati nel garage del padre sotto casa, tutta la notte a digitare quel linguaggio basic per creare magari delle semplici avventure testuali...così nascevano gli sviluppatori...
per questo ora c'è un altro tipo di approccio al videogioco.
ora uno non può creare da zero un videogioco senza basi, da solo e in poco tempo che gli esce una schifezza...insomma..chi se lo andrebbe a comprare un "Frog" su pc ultrapotenti sviluppato da uno sconosciuto ??
Nessuno

per questo forse a volte mi piace citare spesso il fatto del giocatre Hardcore...quello che stava in sala giochi attaccato a qualsiasi cosa avesse la forma di un cabinato...quello che ne ha vste di tutti i tipi davanti, quello che cerca l'eterna giocabilità al posto del solito gioco su licenza o con un bel culo in copertina...ecc.ecc.

poi come dice Samus è vero che non bisogna avere solo capolavori...insomma, penso che un gioco non perfetto bisogna sempre avercelo, un qualcosa per scacciare la noia o per il semplice divertimento.

insomma non si vive di soli Zelda, Final Fantasy e Dead or Alive, a volte delle sane mazzate ad uno scassa pad fa sempre bene, come nel caso della fortunata serie di Mario Party, o ahinoi, se vogliamo andare sull'orrido un qualsiasi capitolo della saga Fifa ( qualcuno mi spiega perchè i giocatori del Manchester United portano solo le maniche lunghe ? o perchè se nel primo tempo fai 8 goal nel secondo al massimo glie ne fai due ? )

tutto qui...penso di aver preso il concetto, per eventuali errori, basta dirmelow334w



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Re:

Scritto da: Leidy 08/04/2005 11.01
Dopo aver letto il questito di Radical mi sono messo a meditare parecchio (quasi 15 secondi) per trovare un modo serio di rispondere. Non ci sono riuscito.
Però... Proverò all'improvvisazione!

I nuovi giocatori nascono e crescono in un ambiente videoludico molto diverso da quello che ha visto protagonisti noi più grandicelli. Se infatti noi ci siamo trovati a veder nascere ed evolvere il genere videoludico, loro che si sono avvicinati a questo mondo delle console solo con la PSX non hanno avuto modo di capire e vivere a fondo le innovazioni portando tutto ad un senso di accettazione quasi facente parte della normalità. A questo va aggiunto il tentativo di molte case di basarsi su sequel infiniti più che sul tentativo di lanciare nuovi prodotti creando dei nomi altisonanti che si ripetono in modo assurdo. Ecco quindi che il mercato odierno propone sempre i soliti titoli di punta e snobba le novità per partito preso.
Questo è il mondo in cui crescono i quindicenni (e i tredicenni come Munbo) dai pantalincini larghi.
Naturalmente questo guardare sempre i soliti titoli porta la loro capacità critica ad essere davvero limitata e ad esaltarsi per prodotti che spesso non valgono molto ma che sono di moda (chi sta pensando a Devil May Cry ha vinto un bacino sulla guancia dalla mia collega in minigonna che sto ammirando da quando sono arrivato stamattina). Se pensiamo che il mercato dei videogames non è più di nicchia come lo era fino a due generazioni di console fa, ma è assai diffuso, capiamo quanto sia messa male la situazione futura, poiché le vendite sono quelle che guidano il mercato.

Se ho fatto errori grammaticali è solo dovuto al fatto che non ho riletto ed ho scritto tutto improvvisando.7uyerw



Bravissimo Leidy.
Hai compreso alla perfezione, e non avrei saputo fare di meglio. Ma per "critica" io pensavo ai recensori, che ormai nelle loro valutazioni tengono conto di un pubblico fortemente massificato e prontissimo a lamentarsi appena possibile, risultando o ancorati a schemi triti e ritriti (Game Republic), o, ancora peggio, terribilmente superficiali nonostante si autodefiniscano "evoluti" (Videogiochi - e il Doc avrà già preparato i chiodi per la crocifissione).
Credo che ormai la distinzione non sia più tra casual e hardcore gamers, ma tra mass gamers ed elite gamers... come a dire, il nostro vecchio amico NikeXTC e il mitico Signor Tetsuo da una parte, e The Games Machine dall'altra.
Chiunque è in grado di accumulare ore di gioco e spendere soldi.
Ma non tutti sono in grado di usare il cervello per determinare correttamente il valore di ciò su cui muovono i pollici, sia in senso strutturale che in senso sovrastrutturale.
Siamo in piena Decadenza.
O state dalla parte dei Borghesi, o state dalla parte dei Poeti. Che scegliete?

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Oh... mentre scrivevo, si sono fatti avanti il Doc e Samus.
Andiamo con ordine.
Samus, d'accordo, i videogiochi "commerciali" ci sono sempre stati (anche se il Pepsiman di oggi, decisamente, non fa crollare il mercato come l'ET di ieri) e, tra questi, di "roba buona" ce n'è, ma il "non si possono aspettare quattro anni per il completamento di un videogioco" è un'osservazione davanti alla situazione attuale o una presa di posizione? No, perché a me somiglia tanto a un'apologia della cancellazione di Unity.
E non ti preoccupare, strutturalmente parlando, nessun videogioco è perfetto: neanche Ocarina Of Time, figurarsi gli altri! E come ben saprai, le emozioni non si giudicano...
E a proposito di Minter, passiamo al Doc: il vecchio Yak, con i giochi da 5 sterline, riesce a campare decorosamente, anche ora che l'hanno licenziato dalla Lionhead; e anche molti creatori di giochi shareware realizzano discrete sommette. Qualcuno che li compra, i suddetti giochi, c'è: altrimenti, David Braben (autore, tra l'altro, dell'ignoratissimo A dog's Life per Ps2) non avrebbe annunciato l'inizio dei lavori per Elite IV, e si sarebbe messo a zappare la terra...
Per finire, sì, la mia domanda era volutamente provocatoria (e anche un pelino dispregiativa verso una categoria di giocatori che non mi va esattamente a genio).

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Scritto da: Radical Dreamer 09/04/2005 0.23


Bravissimo Leidy.
Hai compreso alla perfezione, e non avrei saputo fare di meglio. Ma per "critica" io pensavo ai recensori, che ormai nelle loro valutazioni tengono conto di un pubblico fortemente massificato e prontissimo a lamentarsi appena possibile, risultando o ancorati a schemi triti e ritriti (Game Republic), o, ancora peggio, terribilmente superficiali nonostante si autodefiniscano "evoluti" (Videogiochi - e il Doc avrà già preparato i chiodi per la crocifissione).
Credo che ormai la distinzione non sia più tra casual e hardcore gamers, ma tra mass gamers ed elite gamers... come a dire, il nostro vecchio amico NikeXTC e il mitico Signor Tetsuo da una parte, e The Games Machine dall'altra.
Chiunque è in grado di accumulare ore di gioco e spendere soldi.
Ma non tutti sono in grado di usare il cervello per determinare correttamente il valore di ciò su cui muovono i pollici, sia in senso strutturale che in senso sovrastrutturale.
Siamo in piena Decadenza.
O state dalla parte dei Borghesi, o state dalla parte dei Poeti. Che scegliete?

Grazie Radical per i complimenti. Detti da te fanno sempre un certo effetto.
Riguardo ai recensori, sinceramente non so più che dire. Proprio l'altro giorno mi sono trovato con alcuni amici a parlare di videogames quando ad un certo punto è uscito il discorso delle recensioni. Mi sono accorto che un gioco (non party, perché come dice Samus si deve saper spezzare) per essere ai miei occhi decente deve avere un voto decisamente superiore al 90%. Ma porca miseria, 9 non è un voto da prodotto devente. E' da prodotto ottimo. Allora mi sono messo a pensare ad alcuni voti del passato e mi sono trovato davanti un MGS2 con un bel 75% da una parte e 90% dall'altra, Un Fable che segue la stessa sorte, ecc... Allora il mio cervellino s'è degnato di parlarmi e m'ha detto: "ma come mai ci sono voti così diversi tra loro. Come mai un'analisi critica porta a due risultati così diversi tra loro?". Insomma, se un difetto c'è, c'è. Non è che uno lo vede e l'altro no. Forse uno lo vuole vedere e l'altro no, così che questo secondo caso possa compiacere il pubblico di lettori incompetenti che si vogliono sentire appagati non solo delle loro spese (avendo un riscontro positivo da mostrare agli amichetti che non condividono le loro opinioni quasi come se la parola di un recensore fosse legge), ma anche delle loro aspettative. Un grande titolo deve essere bello. Ed ecco quindi che l'analisi critica dei lettori viene meno quasi come se si leggesse un libro di testo che parla di d'Annunzio che si limita a dire che è bravissimo e usa parole particolarissime ma azzeccatissime. Certo... forse questo paragone è un po' azzardato, ma è il primo che mi è venuto in mente. Va preso per quello che è. Fatto sta che un libro che si esprime in quel modo non insegna nulla, e così è per il cattivo recensore che a modo suo pubblica dei manifesti del mondo videoludico moderno. I quindicenni dei nostri giorni si trovano a leggere queste cose, però. Dubito perfino che uno come Munbo (per fare un esempio) stia leggendo le non troppe righe di questo dibattito. Quindi figuriamoci se leggono qualcosa che va oltre. Alla fine loro, come chiunque, fanno parte di un sistema,e questo sistema prevede che questo settore sia governato dai gusti di quelli definiti proprio nel messaggio precedente, mass gamers.

Ma una domanda: tu, Radical, reputi NikeXTC un mass o un elite gamer? Non so se ho capito il paragone. Io personalmente lo reputo nella prima categoria ma con volontà di palesarsi più di quanto effettivamente è. Però potrei sbagliarmi...



09/04/2005 15:24
 
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Sono d'accordo con voi...innanzitutto ammetto le mie "colpe": anche io ho comprato alcuni giochi sulla base solo di recensioni e,come per dimostrare,la vostra tesi, non sempre ne sono stato soddisfattissimo..
Comunque,per i recensionisti,ho apprezzato particolarmente queste frasi

Scritto da: Leidy 09/04/2005 2.14
Allora il mio cervellino s'è degnato di parlarmi e m'ha detto: "ma come mai ci sono voti così diversi tra loro. Come mai un'analisi critica porta a due risultati così diversi tra loro?". Insomma, se un difetto c'è, c'è. Non è che uno lo vede e l'altro no. Forse uno lo vuole vedere e l'altro no, così che questo secondo caso possa compiacere il pubblico di lettori incompetenti che si vogliono sentire appagati non solo delle loro spese (avendo un riscontro positivo da mostrare agli amichetti che non condividono le loro opinioni quasi come se la parola di un recensore fosse legge), ma anche delle loro aspettative.



i difetti si,ci sono,ma magari non si vogliono far vedere,con conseguente voto alto sulle riviste,con conseguente stuolo di lettori che pensa"oh che bel gioco",con conseguente gita al media world ed acquisto del gioco.
è un po' il motivo per cui ora io non leggo più,semmai sfoglio,le pagine delle recensioni di NRU(dico NRU eperchè è l'unica rivista di videogiochi che gira in casa...),e ora leggo (ogni tanto) solo le pagine della posta.
Ora se prendo un gioco è perchè ne sono proprio convinto (infatti è da un pacco di tempo che non compro un gioco)..
Per fare una vera recensione forse (e sottolineo il forse,perchè magari dico una pirlata) bisognerebbe prendere una persona che non capisce nulla di giochi,piazzarla davanti a una consolle e sentire che cosa dice dopo aver giocato..

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per quanto detto,mi trovo daccordo con tutti.

solo una cosa:

tante volte mi è capitato di parlare con amici che non sono appassionati di videogiochi che mi vedevano con un GBA oppure ora con il DS che mi dicono:"è si,la N è la migliore" eccetera eccetera con tanti complimenti alla N.........allora io tutto contento e felice gli chiedo:"anche voi avete un consolle N?"
e loro:"no,abbiamo la PS(1,2)".....dopo ciò mi viene un'irresistibile voglia di mandarli affanculo ma lascio perdere.......


a volte tendo ad andare in controsenso,cioè: quando uscì la Play ne sentivo parlare in continuazione, play di qui ,play di là.................
venni a sapere poi da degli amici più grandi di me(ero piccolo e senza info, meno male che c'erano loro) che esisteva anche la N64(fino ad allora a me sconosciuta)


così quella fu una delle tante volte che andai controtendenza e oggi sinceramente non me ne pento affatto..............
wsaq


riguardo ai voti,io è un po' che non prendo più riviste e mi affido solo a voityhgfd
09/04/2005 15:58
 
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scusate se non ho approfondito, ma ho un limite di conoscenza.......nn so le cose specificheerwrferv

sorry........
09/04/2005 21:06
 
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Re:

Scritto da: Radical Dreamer 09/04/2005 1.27
...."non si possono aspettare quattro anni per il completamento di un videogioco" è un'osservazione davanti alla situazione attuale o una presa di posizione?
No, perché a me somiglia tanto a un'apologia della cancellazione di Unity.



La mia era solo un'osservazione ..... non una presa di posizione !

Intendevo dire che è sempre bello avere la possibilità di giocare ad un capolavoro, ed è quello che tutti i veri videogiocatori attendono con ansia, ma che facciamo ??

Esce (faccio un esempio col game cube) Wind Waker bello, emozionante, capolavoro..........OK !!
Finito WW ??
Appendo il pad al chiodo fino all'uscita del nuovo capitolo di Zelda (tra l'altro ancora in via di sviluppo) o cmq di un'altro capolavoro, o nel frattempo inganno il tempo giocando ad altro ??


In finale non si vive (videoludicamente parlando) di soli capolavori, e che i giochi commerciali, nel bene o nel male ci sono e ci saranno sempre !





sarà il profumo di questa città
sarà la musica che viene da lontano
sarà l'estate che brucia nelle vene
sarà il passato che ancora mi appartiene
adesso siamo qui







09/04/2005 21:43
 
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mi rendo conto che hai ragione..non si vive di soli capolavori

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Re: Re:

Scritto da: samus-aran 09/04/2005 21.06
Appendo il pad al chiodo fino all'uscita del nuovo capitolo di Zelda (tra l'altro ancora in via di sviluppo) o cmq di un'altro capolavoro, o nel frattempo inganno il tempo giocando ad altro ??



Guarda, a ricercarli, persino per la tanto disprezzata PSX ci sono sciami e sciami di giochi artisticamente validi e di cui praticamente nessuno ha sentito parlare (come il mio ultimo acquisto su una bancarella dell'usato: X2 del Team 17, diretto seguito del leggendario e bastardissimo Project X per Amiga).
E finitone uno, troverai altri cinque videogiochi altrettanto degni di essere riveriti e adorati. E poi dieci. Quindici. Venti. Sarai arrivato al quarto, che cominci a interessarti anche all'emulazione. Compri un handheld. Approfitti di un'offerta speciale e ti porti a casa una seconda console. I videogiochi budget ormai girano benissimo sul tuo PC. Cominci a rivalutare ciò che ti sei perso. Ti metti nel mercato dell'import.

A un certo punto, ti ritrovi impilati l'uno sull'altro Max Payne, Half-Life, Grandia, ICO, Xenogears, Chrono Cross, Virtua Fighter 4 Evolution, Metroid Fusion, Rez, Ikaruga, The Twin Snakes, Majora's Mask, Jet Force Gemini, Perfect Dark e Donkey Kong 64.
Tutti non toccati da almeno sei mesi e tutt'altro che divorati. Al massimo, mangiucchiati a metà.
E non osi neanche guardare gli altri scaffali, nè le ROM ammucchiate alla rinfusa sul tuo hard-disk, come Another World per Amiga, Final Fantasy VI per Super Nintendo, Thunder Force IV per Megadrive o Mark of the Wolves per Neo Geo... per non parlare di Dracula X per PC Engine, CD che avevo assemblato a mano ai tempi del terzo liceo, scaricandomi con un 56k tutte le tracce separate e ricompattandole in qualcosa che il Magic Engine riconoscesse come eseguibile. Almeno funzionasse come si deve...

Senti, qual è il tuo segreto? Come fai a dire che hai bisogno di giochi di riempitivo?

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Re:

Scritto da: Leidy 09/04/2005 2.14
Ma una domanda: tu, Radical, reputi NikeXTC un mass o un elite gamer? Non so se ho capito il paragone. Io personalmente lo reputo nella prima categoria ma con volontà di palesarsi più di quanto effettivamente è. Però potrei sbagliarmi...



Eh! Avevo dimenticato che tra voi due non scorre esattamente buon sangue. Personalmente, ho ammirato i suoi post su Nintendo Of Europe, e ho avuto con lui delle belle conversazioni, durante le quali si è sempre dimostrato lucido. Se poi è solo un atteggiamento di superficie, non ti so dire. Non ho carpito (o voluto carpire) "tradimenti" in questo senso. Certo, la scelta da parte sua di scrivere un articolo su GTA senza averci neanche giocato, come ammette candidamente lui stesso, mi lascia un pò perplesso. E infatti, l'articolo ne ha risentito: anche per essere un pezzo scritto con la semplice intenzione di sollevare una discussione, è neutro, neutrissimo. Anche troppo neutro, per me che sono abituato alle prese di posizione spesso estreme del Signor Tetsuo, che l'altro giorno ha affermato a voce alta sul forum di TGMOnline che San Andreas, se fosse stato recensito sul suo sito, avrebbe preso 30/100, e per questo si è beccato una gragnuola di insulti.
Siccome i due eventi mi sono rimasti impressi, mi sono basato sulla presa di posizione riguardo a GTA (critica o ciecamente osannatoria), per illustrare gli esempi in materia.
Comunque il blog di Nike è ancora giovane, e il titolare si deve ancora fare le ossa. Intanto ha radunato una comunità di lettori niente male (tra cui un certo ILM, forse lo conoscete)... sono curioso di vedere come si evolverà.

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09/04/2005 23:29
 
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allora...ieri sera avevo scritto un messaggio lunghissimo ppi questo pezzo di merda del mio pc, ha bloccato tutto, e via i fiumi di parole che avevo speso...allora, visto che la discussione è andata avanti, ripropongo il tutto un pchino sintetico...


per le riviste, concordo su gr, ultimamente è uno schifo, invece di pubblicizzare seriamente i giochi, è una lotta nell'angolo della posta a chi ha il GIOCO più potente...e allora se ne esce l'utente medio ps2 e dice, la nintendo fa cagare, io ho i giochi....l'utente medio gc se ne esce e dice io ho le esclusive più belle, poi arriva il cojone targato xbox e dice io sono il più bravo perchè ho il sistema con il miglior gioco in rete....senza calcolare quando arriva il truzzo della situazione, del movimento del "VOLEMOSE BENE" e dice..."io ho tutte e tre le console, mi diverto con tutte, mi potete dire i trucchi per fifa 2005 ?"

discorso differente per VIDEOGIOCHI, sinceramente apprezzo il fatto di voler portare veramente in alto il VIDEOGIOCO con una rivista seria e ben impaginata, sulla quale ci si possono trovare parecchie cose interessanti, logicamente questa è una mia opinione, che a volte se la tirano troopo distaccandosi dai toni più amichevoli delle normali riviste del settore è vero, però apprezzo lo sforzo.
Sinceramente se un giovane dovesse avvicinari al VIDEOGIOCO consiglio proprio quella rivista, tanto per poi in futuro creare una propra idea su questo argomento...


Per quanto riguarda il discorso lavori medi-capolavori,la penso leggermente differente su questo argopmento.

penso che il gioco imperfetto ci deve essere nella collezzione di tutti noi.
io la penso come molti altri sul fatto che tra tanti capolavori, ci devono essere giochi un tantino più leggeri da prendere.
ad esempio Crazy Taxi ( un gioco uscito su tutti i sistemi dal dreamcast al pc ) è secondo me fantastico....ma che ha ?
la grafica è di bassi livelli su un gc o sulla xbox...
il sonoro è potente all'inizio...poi...poi la decima volta che senti all i want, pur amando gli offspring preferisco mettere la radio...
la longevità...è un fattore che varia...una persona normale lo finisce dopo una settimana....unp come me lo ritira fuori almeno una vota al mese, facendo la modica cifra di 35000,00 dollari, ma è cmq. bassa

ma il punto forte è la giocabilità ... è quello secondo me il fattore principale di ogni gioco, dal capolavoro al cesso, passando per i giochi buoni ma non ottimi.
è il divertimento che si prova a fare un salto gigantesco per riatterrare su un autobus, è andare contromano sulla tangenziale, è mettersi il 10 minuti liberi e girare comese si stasse facendo un giro nella propria città...tutto questo è crazy taxi, un gioco che non è unn capolavoro.

per questo, dopo magari un ocarina of time, un mario 64, uno yoshi's island ( il miglior platform 2d ? no solo il secondo...), adoro cocetrarmi in modo rilassato, scendendo a palla a San Franciso, o magari mettendo un Iss 2 e segnando sotto la propria curva, magari sotto gli occhi increduli del nostro avversario umano...

tutto qui.
ci deve essere un giusto bilancio tra "poeti" e "borghesia", e nella borghesia dobbiamo inserirci tutti i titoli che pur non essendo innovativi o rivoluzionari, ci possano far divertire e rilassarci.

Tu dicevi, "con chi state ?", io sinceramente, dopo 14 anni ormai che videogioco, come ho scritto fino ad adesso, ti dico che ci vuole il giusto equilibrio, anche se l'ago della mia bilancia pende verso la poesia. Perchè la poesia è bella, dà emozioni o particolari senzazioni, ma a volte bisogna vivere ( sempre in maniera videoludica ) così giorno per giorno, alla ricerca di una normale tranquillità....

...anche se, con il ds, sto "TOCCANDO" una parte dei videogiochi mai esplorata prima...che sia l'inizio della poesia videoludica in maniera globale ?
il fatto che ora è esplicitamente messa davanti all'occhi di tutti può portare ad un qualcosa di buono , specie al giocatore medio che al posto di giochi come rez, oot, mario64, ecc.ecc. gli preferisce nba live 2004, o harry potter ? ( scusate ma ce l'ho a morte con la EA...)

a voi.



I don't mean to hurt, just to put you first
I won't tell you lies - I'm sorry -
I will stand accused with my hand on my heart
I'm just trying to say
...
I'm sorry



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