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Ultimo Aggiornamento: 01/02/2011 00:51
13/08/2007 14:57
 
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GMG di Sidney, gli organizzatori alla ricerca di 8.000 volontari provenienti da tutto il mondo

CITTA’ DEL VATICANO - Si cercano 8mila giovani volontari da tutto il mondo per contribuire alla realizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Sydney nel luglio del 2008 e alla quale parteciperà anche Papa Benedetto XVI. L'appello arriva dal comitato organizzatore del mega-raduno che si terrà il prossimo anno, l'incontro di giovani più grande d'Australia. L'invito - riferisce un comunicato stampa degli organizzatori del megaraduno - è rivolto sia a giovani australiani che internazionali. "I volontari sono una componente fondamentale alla realizzazione di ogni grande evento", afferma Danny Casey, direttore esecutivo della GMG08. "Stiamo cercando più di 8.000 volontari che ci possano aiutare in settori come organizzazione, gestione folla, customer service, supporto linguistico e traduzioni, gestione personale, accoglienza, catering, alloggio, produzione, comunicazioni, liturgia e evangelizzazione", prosegue Casey. Tutti i volontari dovranno aver superato i 18 anni e potranno iscriversi per più di una posizione: per la settimana precedente la GMG08 e la settimana stessa dell'evento; volontari occasionali per i mesi che precedono la GMG08; volontari a lungo termine, cioè disponibili per 6-12 mesi fino alla GMG08. Ai volontari verrà offerta l'opportunità di vivere l'incontro dei giovani con il Papa, oltre all'assistenza nel coprire le spese per il trasporto pubblico, i pasti e l'alloggio, se necessari. Il comitato organizzatore ha già aperto le iscrizioni, disponibili sul sito www.wyd2008.org/volunteer. La Giornata Mondiale della Gioventù si svolgerà dal 15 al 20 luglio 2008 e le attese del comitato organizzatore sono di una partecipazione di oltre 500mila giovani provenienti da tutto il mondo. L'evento sarà l'occasione per la prima visita in Australia di Papa Benedetto XVI.

13/08/2007 18:43
 
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Da Petrus

Al via a Nemi il primo "Trofeo Ratzinger" di calcio. Il ricavato sarà devoluto al "Bambin Gesù"

CITTA’ DEL VATICANO - Religiosi, avvocati, dilettanti e volontari. Saranno queste le quattro squadre che si affronteranno il prossimo 24 agosto a Nemi, in provincia di Roma, non distante da Castelgandolfo, la residenza estiva del Papa, per la prima edizione del ''Trofeo Ratzinger''. Il quadrangolare di calcio dedicato a Papa Benedetto XVI sara' a scopo benefico e il ricavato sara' devoluto all'ospedale Bambino Gesu' di Roma. La squadra ospitante sara' la Diana Nemi, societa' che milita nel girone B del campionato di Eccellenza. Sul terreno di gioco della compagine locale scenderanno in campo anche la rappresentativa nazionale dei religiosi, quella degli avvocati e una formazione dei volontari dell'associazione Peter Pan, che si occupa dell'accoglienza delle famigli dei bambini oncologici in cura nell'ospedale Bambino Gesu' e nel policlinico Umberto I di Roma. ''L'idea - ha detto il presidente onorario della Diana Nemi e vicesindaco di Nemi, Vittorio Bevilacqua - e' nata chiacchierando con don Leonardo Biancalani, dirigente e anima attiva della nazionale dei religiosi. Speriamo di poter ospitare un bel numero di spettatori. Qui da noi la sera fa fresco ed e' questo un motivo in piu' per lasciare il caldo delle case e di Roma. Lo scopo umanitario della manifestazione poi - ha concluso Bevilacqua - dovrebbe richiamare qualche distratto''.


13/08/2007 20:54
 
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Francobolli commemorativi emessi dal Vaticano in ricordo dei Trattati di Roma


CITTA’ DEL VATICANO - La Santa Sede, a partire da settembre, metterà in vendita una serie di francobolli commemorativi dei 50 anni della firma dei Trattati di Roma (nella foto un momento dei lavori) costitutivi della Comunità Europea. La serie rappresenterà monumenti di varie nazioni europee ed i costi dei tagli sarà di 0,15 centesimi di euro; 0,30; 0,60; 0,65; 1 euro e 4 euro. Il libretto esplicativo, di un elegante color viola pallido, mostrera' una mappa del continente europeo e costerà 2 euro e 80 centesimi. I francobolli si potranno comprare solo presso l'ufficio filatelico della Città de Vaticano e non negli uffici postali Italiani essendo conio delle Poste Vaticane.

15/08/2007 21:01
 
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Un concerto in onore del Pontefice il 7 agosto a Castel Gandolfo

CITTA’ DEL VATICANO - Un concerto privato di pianoforte a Castel Gandolfo per Papa Benedetto XVI: il particolare, che “Petrus” può rivelare in esclusiva, è datato 7 agosto. Il pianista è stato Monsignor Lorenzo Baldisseri, nunzio apostolico in Brasile, 66 anni. Il nunzio, esperto pianista, laureato al conservatorio di Firenze, è stato invitato dal Papa durante il suo viaggio in Brasile. Il nunzio, che pubblicherà ad ottobre un Compact Disc, ha suonato per 50 minuti musiche di Chopin, Debussy, Albenz, anche alla presenza del fratello del Papa, Georg Ratinger. Secondo il nunzio in Brasile, il Santo Padre, grande appassionato di pianoforte, è stato molto contento della musica ascoltata.

16/08/2007 16:40
 
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Quando "San Napoleone Bonaparte" prese il posto dell'Assunta

di Bruno Volpe

CITTA’ DEL VATICANO - Pochi lo ricordano, ma un tempo la solennità dell’Assunzione di Maria fu sostituita da quella di San Napoleone Bonaparte; sì, proprio lui, lo stratega militare di Ajaccio, l’anticlericale che voleva servirsi del clero per soddisfare le proprie ambizioni. Ma cosa accadde esattamente? Napoleone, con evidenti manie di grandezza, intendeva ingraziarsi i cattolici e giustificare capricciosamente una sua origine divina, e quindi dette incarico ad alcuni teologi di studiare il caso e di pronunciarsi su una sua eventuale provenienza celeste. I teologi, prezzolati, scoprirono che il calendario gregoriano del tempo, il 15 agosto celebrava la memoria liturgica dei Santi Germano, Saturnino e Neopolo, oltre che l’Assunzione. Così, da Neopolo a Napoleone il passo fu breve e con forzature bizantine fu inventato e fatto credere che San Nepolo in realtà altri non fosse che San Napoleone e allora, con un decreto del 19 febbraio 1806, venne abolita la solennità dell’Assunzione di Maria per essere sostituita con la festa di San Napoleone. Ovviamente, anche all’epoca esistevano Cardinali con le mani pulite, e uno di questi si chiamava Michele Di Pietro (sì, come l’ex giudice e attuale Ministro) che proprio non digerì la faccenda e convinse il Papa Pio VII a revocare la fittizia solennità di San Napoleone e a ripristinare quella dell’Assunzione anima e corpo in Cielo della Beata Vergine Maria. Da quel giorno, in tutta Europa e in Francia si celebra devotamente l’Assunta, e nel Paese transalpino, come del resto avviene in Italia, Spagna e Polonia, è addirittura anche festa lavorativa. Dunque, Napoleone Bonaparte per qualche tempo fu “Santo” ai danni di Maria, ma grazie a Dio ci pensò la Waterloo vaticana con il Cardinale Di Pietro a ripristinare la giustizia.





16/08/2007 20:55
 
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Benedetto XVI stringe tra le mani un libro scritto sul fratello Georg alla presenza dell'autore

SIMPATICO SIPARIETTO A CASTEL GANDOLFO, DOVE IN COMPAGNIA DELL’AUTORE ANTON ZUBER, MONSIGNOR GEORG RATZINGER HA CONSEGNATO AL FRATELLO JOSEPH IL LIBRO IN TEDESCO DAL TITOLO “DER BRUDER DES PAPSTES” (“IL FRATELLO DEL PAPA”). SULLO SFONDO, UN DIVERTITO MONSIGNOR JAMES HARVEY, PREFETTO DELLA CASA PONTIFICIA.

16/08/2007 20:56
 
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Santi voli: accordo tra il Vaticano e la "Mistral" per i pellegrinaggi in aereo

di Bruno Volpe
CITTA’ DEL VATICANO - La Santa Sede avrà presto una compagnia aerea che si occuperà di turismo religioso. Si inizierà con voli Roma-Lourdes, poi si lanceranno tappe come Fatima e Città del Messico con destinazione il santuario di Guadalupe. Lo conferma Cesare Atuire dell'ufficio vaticano pellegrinaggi. I voli saranno fattibili grazie ad un accordo con la linea low cost italiana “Mistral”, i cui colori di bandiera saranno il bianco e il giallo, gli stessi vaticani, come annuncia anche il direttore generale della compagnia aerea, Valerio Vaglio. Sui cuscini delle poltrone degli aerei verrà scritto: "Cerco il tuo volto, Signore"; le hostess saranno delle religiose, suore o terziarie. Al volo inaugurale, ancora da fissare, assisterà il Vicario per Roma del Papa, il Cardinale Camillo Ruini. Come dichiarato da Auire, “il costo dei pacchetti turistici sarà basso considerando che si tratta di pellegrinaggi". Allora un augurio: Santi voli!

17/08/2007 18:43
 
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Curiosità: in mostra a Montebruno i menù dei Papi da Paolo VI in poi

CITTA’ DEL VATICANO - Saranno visibili delle vere rarita' nella sezione dedicata ai ''menu papali'', nell'ambito della mostra ''Un secolo di menu italiani'', realizzata dall'Accademia Italiana della Cucina e allestita a partire da domenica dalla Comunita' Montana dell'Alta Val Trebbia a Montebruno (Genova), nel Cenobio del Convento degli Agostiniani. ''I Papi - spiegano gli organizzatori - concedono udienza ma non invitano mai a pranzo: le eccezioni sono molto rare. I Papi non mangiano mai in pubblico e quando sono in viaggio apostolico consumano i pasti nei Vescovati, nelle Nunziature o nei conventi, in compagnia di pochi prelati. Per questi motivi i menu papali sono rarissimi, anzi in molti casi non esistono neppure''. Fanno eccezione ''i menu dei pasti consumati in aereo, perche' le compagnie che li ospitano a bordo, orgogliose dell'avvenimento, stampano speciali menù celebrativi''. A Montebruno sara' possibile vedere menù, estremamente rari, dei Papi in viaggio. Da quello di Paolo VI, primo Papa a volare, in occasione di una sua visita in Africa nel 1969, a quello del viaggio apostolico di Benedetto XVI a Colonia in occasione della Giornata Mondiale della Gioventu' nell'agosto 2005, passando per i numerosi menù papali di Giovanni Paolo II, compreso quello del suo ultimo viaggio a Lourdes del 14 agosto 2004. La mostra ''Un secolo di menu italiani'', che comprende anche sezioni dedicate ai menu dei Savoia, ai grandi avvenimenti e grandi personaggi, agli artisti e ai vari aspetti della convivialita', sara' visitabile senza prenotazione e a ingresso libero fino a domenica 9 settembre. Presso il custode del Convento si potra' anche acquistare il catalogo edito dall'Accademia Italiana della Cucina.
[Modificato da +PetaloNero+ 17/08/2007 18:45]

17/08/2007 18:45
 
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Star, confessori e penitenti per la visita del Papa all'Agorà dei giovani di Loreto

CITTA’ DEL VATICANO - Sono ancora ''top secret'' i nomi dei cantanti e degli attori scelti dalla Cei (in collaborazione con l’agenzia Ballandi) per essere protagonisti dell'evento musicale ed artistico ''La notte dell'Agora''' che, trasmesso in diretta da Rai Uno, fara' da cerniera tra i due appuntamenti con il Papa sulla spianata di Montorso, a Loreto: la veglia dell'uno settembre e la grande messa del due. Voci accreditano la presenza sul mega palco che gia' si staglia imponente con le sue ali bianche sull'azzurro dell'Adriatico, tra gli altri, di Claudio Baglioni (notizia ancora non confermata) e Lucio Dalla, che alla rivista cattolica ''Madre'' ha dichiarato: "Il primo settembre a Loreto cantero' il brano 'INRI' nel quale interpreto due personaggi: l'angelo che tampona un jumbo su New York e cadendo continua a lodare il Signore, e il diavolo che viene espulso dall'inferno perche' sorpreso a fare un pensiero gentile. La doppia identita' ce la tiriamo dietro tutti. Ognuno e' in grado di seguire o non seguire il proprio contrario". Pensieri che, alla fine dell'evento introdurranno quello che e' il momento clou della notte, quando i riflettori e i flash dei fotografi lasceranno spazio alle luci tenui delle ''Fontane'' immaginate da padre Alfredo Ferretti. In particolare, seguendo le indicazioni di Papa Benedetto per un rilancio del sacramento della Penitenza e' stata progettata una struttura apposita (chiamata la ''Fontana della Riconciliazione'') con 100 confessionali che accoglieranno i giovani che desidereranno confessarsi. Ed e' previsto che nella grande spianata (anche in altri settori) saranno disponibili a turno un migliaio di sacerdoti per questo ministero. Per evitare spiacevoli infiltrazioni, ai confessori e' stato chiesto di accreditarsi via internet e di portare oltre al camice bianco che li rendera' riconoscibili anche un documento di identita'. Al momento della presentazione al punto di accoglienza verra' donata loro una stola viola e saranno accompagnati da un volontario al punto indicato per la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione. Verra' consegnato anche un tesserino indicativo del numero del confessionale che dovra' essere restituito, al termine del servizio, al punto di accoglienza. Ma di questa ''blindatura'' i ragazzi (a Loreto sono attesi 350 mila giovani di tutte le diocesi italiane) non si accorgeranno nemmeno. "All'atto dell'accoglienza del penitente - prevede il libretto liturgico predisposto dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile - il sacerdote lo riceve con cordialita' rivolgendogliparole di incoraggiamento. In quel momento rende presente il Signore misericordioso: sempre il Sacramento della Riconciliazione ci rende partecipi del Mistero di Dio che agisce nell?intimo del cuore umano. Nei giovani in particolare trova un terreno disponibile ad una sincera conversione". In attesa del loro turno, i ragazzi penitenti saranno preparati al sacramento, mediante la lettura e il commento di un brano del Vangelo, da volontari adibiti a questo servizio e riconoscibili da una uniforme particolare. Per l'occasione il Snpg della Cei ha preparato anche una preghiera con la quale il giovane penitente compira' il suo atto di pentimento: "Io, n., non mi sono fidato del Tuo amore, e ora il mio cuore e' arido e infelice. Perdona il mio tradimento: so che sei piu' forte del mio peccato e puoi salvarmi cosi' come sono adesso. Eccomi! Si compia in me la Tua parola''. Al termine della celebrazione del sacramento i volontari del gruppo "Giovani e Riconciliazione'', per significare la gioia di tutta la Chiesa per la riconciliazione, accoglieranno i penitenti per accompagnarli al ringraziamento dove offriranno l'incenso nel braciere".

17/08/2007 19:40
 
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Messa in latino, appello da Israele

di FRANCA GIANSOLDATI

APPELLO a Papa Ratzinger dei due Rabbini Capo di Israele. Yona Metzger e Shlomo Amar, a capo delle comunità ashkenazita e sefardita, autorità spirituali indiscusse all’interno del mondo ebraico, un paio di settimane fa hanno rotto ogni indugio. Presa carta e penna hanno chiesto a Benedetto XVI di togliere dalla preghiera contenuta nella messa in latino riportata in auge col Motu Proprio Summorum Pontificem, la conversione degli ebrei. La preghiera in questione aveva sollevato sin dall’inizio non poche proteste da parte delle comunità ebraiche. Altri rabbini (anche italiani) lo scorso mese avevano espresso «preoccupazione» per la presenza, nel messale in vigore fino al 1962, dell’invocazione «per la conversione degli ebrei» a Gesù Cristo. Nel testo della missiva che i Rabbini israeliani hanno redatto in lingua inglese si cita la Nostra Aetate e si pone l’accento sullo spirito conciliare, vento di novità che aprì la Chiesa al mondo dando rinnovato impulso al rapporto di collaborazione tra le due fedi. Le autorità d’Oltretevere di fronte all’alzata di scudi si sono dette non pregiudizialmente contrarie ad apportare al testo preconciliare la modifica voluta dagli ebrei. Lo scorso 18 luglio, da Lorenzago di Cadore, il cardinale Tarcisio Bertone interpellato in materia aveva parlato chiaro, mostrandosi più che possibilista. «Si potrebbe studiare», aveva detto, l’eliminazione della preghiera per la conversione, disponendo che si preghi sempre «secondo la formula di Paolo VI». Il Segretario di Stato aveva poi aggiunto: «questo si può decidere, e risolverebbe tutti i problemi». Qualche giorno dopo padre Federico Lombardi, davanti alle reazioni ebraiche, era tornato sull’argomento rassicurando che il messale latino del 1962, liberalizzato da Papa Ratzinger col Motu Proprio, non va affatto inteso come un «testo immodificabile o eterno». Va da sé che la preghiera della discordia potrebbe tranquillamente essere sostituita con una formula meno aggressiva, recependo dunque i desiderata ebraici. «E’ nelle intenzioni del Papa non considerare il messale latino in una sorta di fissità definitiva». Le eventuali modifiche dovrebbero essere messe a punto dalla Commissione Teologica Ecclesia Dei e, successivamente, approvate per decreto dal pontefice. Il casus belli è un effetto collaterale del ripristino della messa in latino preconciliare, dato che è tornata ad avere cittadinanza nella liturgia la preghiera del Venerdì Santo già emendata da Papa Roncalli nel 1962. Prima delle correzioni roncalliane quella preghiera risalente al VII secolo recitava: «Preghiamo anche per i perfidi giudei, perché il Signore nostro Dio tolga il velo dai loro cuori in modo che possano conoscere il nostro Signore Gesù Cristo. Dio onnipotente ed eterno, che non scacci dalla tua misericordia neanche la perfidia giudaica, ascolta le nostre preci, che ti rivolgiamo per l’accecamento di quel popolo, affinché riconosciuta la verità della tua luce, che è il Cristo, sia sottratto dalle sue tenebre». Versione che già dalla Pasqua del 1959 venne opportunamente rivista da Giovanni XXIII che provvide a cancellare ogni riferimento alla «perfidia giudaica». Le variazioni furono recepite nel messale del 1962 anche se restò in vigore la preghiera per la conversione. Solo nel messale post-conciliare autorizzato da Papa Montini nel 1970 la preghiera fu radicalmente cambiata: «Preghiamo per gli ebrei. Il Signore nostro Dio che li scelse primi tra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola, li aiuti a progredire sempre nell’amore del suo nome e nella fedeltà alla sua alleanza». La speranza dei Rabbini Capo israeliani è di poter presto vedere accolta la loro supplica e sanato il vulnus. Nel settembre di due anni fa erano entrambi stati ricevuti a Castel Gandolfo da Benedetto XVI per celebrare i 40 anni della Nostra Aetate. La visita fu definita da ambo le parti «un ulteriore passo verso il processo di costruzione di relazioni religiose più profonde tra cattolici ed ebrei».

© Copyright Il Messaggero, 17 agosto 2007


Forse i giudei non hanno bisogno di conversione... [SM=g27825]


Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
17/08/2007 21:25
 
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Da "Il Gazzettino", 04-08-2007

Così Edoardo Luciani, fratello di Albino, racconta la sua visita a Lorenzago il giorno dell’Angelus

«Salutare il papa era un dovere»

L’invito del vescovo Andrich, il viaggio verso il Cadore e alla fine l’abbraccio col santo padre

Canale d'Agordo
Sul tavolo della cucina la vaschetta è colma di ribes maturi. Edoardo Luciani , 90 anni a marzo, ad uno ad uno stacca i frutti. Domani la figlia Pia ne farà una marmellata. Intanto racconta. La romantica storia d'amore con la moglie Antonietta Marinello, originaria di Selva del Montello; la vicenda di uno dei dieci figli annegato in un laghetto del Trentino nel tentativo di prendere una trota da regalare alla morosa.

Il maestro di scuola elementare -sindaco del suo paese a 28 anni e per 21 presidente della Camera di Commercio di Belluno- va quindi con il ricordo all'Angelus di Lorenzago. C'era anche lui, il fratello di Albino -papa Giovanni Paolo I- che oggi di anni ne avrebbe 95, a salutare Benedetto XVI: «Quando è stato il mio turno di salire sul palco per l'ossequio, il pontefice ha esclamato "Ma noi ci conosciamo!" e io ho risposto che ci incontrammo a Roma con mia moglie e che quella al mio fianco invece era mia figlia». Buona memoria, Joseph Ratzinger. Visto che effettivamente fu lui da cardinale a salutare Edoardo e Antonietta subito dopo la morte di Albino Luciani , cordialmente interrogandoli sulla loro famiglia. Che è meno delusa della gente, non solo di Canale, per la mancata visita del santo padre alla casa dove nella "stua" -l'unica stanza riscaldata allora con lo "sfornel"- era nato il papa del sorriso. Pare che problemi di carattere logistico fossero difficilmente sbrogliabili. Sostanzialmente: o il papa si trasferiva da Lorenzago con l'elicottero -e allora la visita sarebbe divenuta happening pubblico, con annessi e connessi anche per la sicurezza- oppure Ratzinger avrebbe dovuto usare l'auto. Una faticaccia: due ore di tragitto, difficili da nascondere e che non coincidevano, poi, con la necessità di riposo del pontefice. Un'esigenza che Edoardo comprende bene: «A 80 anni non si possono fare le stesse cose che si fanno a 60, la gente bisogna che capisca». [SM=g27821] [SM=g27822]

Sta di fatto che Edoardo Luciani domenica 22 luglio è partito per il Cadore: «Era mio dovere», afferma.

E svela alcuni retroscena: «Quando a giugno mi fu anticipato che papa Benedetto XVI sarebbe venuto a Canale e mi si chiese se gradissi la visita, risposi che non si trattava di gradimento o meno, ma della mia incapacità di far fronte all'avvenimento vista l'età e lo stato di salute non ottimo. Se però il fatto si fosse avverato -sottolineai- avrei fatto la mia parte, anche se alla mia età un fatto mediatico con giornalisti e fotografi non è facile da sostenere». [SM=g27821] [SM=g27822]

Altra puntata. Il maestro Luciani venne successivamente informato che il papa, arrivato a Lorenzago da pochi giorni, a Canale non sarebbe passato. Era però nella logica delle cose che Benedetto XVI, ospite nella terra del suo predecessore ed amico Albino Luciani , dovesse in qualche maniera fare un gesto pubblico di ricordo e riconoscimento. Edoardo non si stupì, dunque, quando ricevette la telefonata del vescovo Giuseppe Andrich per partecipare all'Angelus in piazza Calvi.

«Non stavo molto bene, ma monsignor Andrich insistette, si offrì di farmi venire a prendere. Replicai che mi sarei fatto accompagnare da mia figlia Pia».

Tenendo a precisare che «giorni prima avevo fatto presente ad un membro del clero bellunese che sarei andato a Lorenzago solo su invito, perchè non volevo dare l'impressione di avere qualche pretesa». [SM=g27823] [SM=g27811]

A parte l'episodio passeggero del malore, all'Angelus tutto è filato liscio: «Gli organizzatori, me lo hanno detto, erano contenti. Ed anch'io, novantenne, sono soddisfatto di aver fatto un gesto nei confronti di questo ospite straordinario».

Daniela De Donà


Grandissimo, Edoardo!!!!! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
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[Modificato da Paparatzifan 17/08/2007 21:28]
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"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
18/08/2007 19:48
 
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DA PETRUS



Perù: in un'abitazione distrutta dal terremoto emerge un'immagine beneaugurante del Papa

QUESTA FOTO E’ STATA SCATTATA A LIMA, ALL’INTERNO DI UNA CASA DEVASTATA DAL TERREMOTO CHE HA PROVOCATO DOLORE E VITTIME IN PERU’. COME SI PUO’ NOTARE, SOTTO UNA PARETE LESIONATA DALLA VIOLENZA DEL SISMA, I PROPRIETARI DEI LOCALI HANNO APPOSTO UNA FOTO DI BENEDETTO XVI. LA DEVOZIONE PER IL PAPA, COSI’, DIVENTA ANCHE LA CERTEZZA CHE NON SI E’ SOLI NEL MOMENTO DEL BISOGNO.

18/08/2007 21:42
 
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Boom di arrivi dalla Germania tutti vogliono un ricordino Vanno a ruba i rosari d’argentoe i poster: basta che ci sia l’immagine di Benedetto XVI

Loreto si prepara ad accogliere il Pontefice. Intanto è già caccia ai gadget

Turisti tedeschi in attesa del Papa

MATTEO MAGNARELLI

LORETO - Mancano ancora due settimane, ma a Loreto già si respira aria di festa. E’ presto per festoni, candele e lenzuola bianche, ma nella città della Madonna Nera cresce l’attesa per la visita in città di Papa Benedetto XVI. Cresce tra i loretani ma soprattutto cresce tra i numerosi commercianti che assiepano corso Traiano Boccalini. Già da giorni rispondono alle domande dei turisti curiosi, raccontando loro le tappe della visita del Santo Padre.

Il saluto diretto al popolo di Loreto arriverà nel pomeriggio di domenica 2 settembre, il passaggio del Pontefice è previsto intorno alle 16 e i padroni di casa sono concordi nel dire: “Speriamo di riuscire a vederlo da vicino”.

“Il Santo Padre che viene a Loreto ad appena due anni dal suo Pontificato è motivo di grande gioia e soddisfazione per tutti noi – afferma Sonia Bernardini dal ristorante Tacabanda di via Sisto V -. Significa che ha questa città particolarmente a cuore, visto che ci è già stato altre cinque volte da Cardinale”. Bernardini aggiunge: “Speriamo che passi di qua perché gli abbiamo preparato un manifesto di benvenuto e ci teniamo tantissimo che possa vederlo”.
Sonia Bernardini confessa di essere molto credente e particolarmente legata a Papa Ratzinger: “Perché sin da subito ha dimostrato di essere una persona semplice e umile, che vuole solo il bene della gente. Noi gli abbiamo anche intitolato il presepe vicino ai giardini aperto tutto l’anno”, rivela la loretana.
Da un negozio all’altro, anche la famiglia Ominetti rivela grande entusiasmo per la prossima venuta di Papa Ratzinger. “Non siamo felici, siamo strafelici di questa sua prima visita a Loreto – spiega sorridente la signora Rosina che con il marito gestisce una rivendita di oggettistica religiosa -. Noi gli vogliamo un gran bene e tutti quanti preghiamo di riuscirlo a salutare”.

Ovviamente a ruba gadgets e quadretti che ritraggono l’immagine di Papa Ratzinger, i titolari delle attività del posto non nascondono il sorriso anche per l’incremento di affari. “Turisti e vacanzieri tedeschi, sapendo del prossimo arrivo del Santo Padre qui a Loreto, vogliono a tutti i costi un ricordo con la foto del Papa – racconta Teresa Pighetti di “Edò Ricordi” -. Soprattutto i tedeschi comprano di tutto: rosari, quadretti, poster, purché ci sia la sua foto. Qualcuno invece, rimasto legato al vecchio pontefice, preferisce oggetti dedicati a Giovanni Paolo II”, riferisce la commerciante.

Da un bar arriva anche un grido d’aiuto anticipato: “Ci sarà tantissima gente lungo queste vie e mi auguro che l’amministrazione predisponga tutti i servizi necessari per tempo – dice Dora Formisano del Bar Lauretana -. In particolare devono essere installati diversi bagni pubblici, altrimenti in tutti i locali vicino alla Basilica è un via vai di gente che chiede di poter sfruttare la toilette”.

Il Delegato Pontificio, monsignor Gianni Danzi, nei giorni scorsi si è invece raccomandato che il 2 settembre non manchino segnali di festa e di una degna accoglienza. Ci pensa la signora Manuela Gabrielli a tranquillizzarlo. “Da giorni non si parla altro che della visita del Papa e in molti si stanno muovendo per organizzare un benvenuto come si deve – spiega - . Nelle precedenti occasioni di questo genere, lungo le vie del centro tutti hanno acceso candeline e appeso bandiere del Vaticano e sicuramente sarà così anche quella domenica”.

© Copyright Corriere Adriatico, 17 agosto 2007


Papa Ratzi Superstar









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19/08/2007 16:43
 
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Dal blog di Lella...

L’uomo che sceglie i fiori del Papa

di Paolo Mosca

POSSO chiamarla “l’uomo dei fiori del Papa?”.

Per Elio Cortellessa, 62 anni, molisano, è un grande complimento. Da 35 anni sovrintende i giardini vaticani: coordina l’allestimento degli addobbi floreali delle cerimonie in piazza San Pietro, nella Basilica, nell’aula Paolo VI. “Avevo 16 anni quando lasciai il mio paese di Pozzilli: papà faceva la guardia forestale. Per anni, lui e mamma Rosa, mi avevano addormentato la sera raccontandomi favole di piante, fiori e primavere. Andai al nord, a Minoprio, sul lago di Como, a studiare per 5 anni giardinaggio e floricoltura”.

Ma come ha fatto la provvidenza a farla arrivare a Roma, a capo dei giardini vaticani?

“Alla mostra floreale di Verona ho incontrato il dottor Ponti per caso: era un dirigente del Vaticano che stava cercando un nuovo direttore proprio per i giardini. Bene, dopo un mese ero qui a Roma. Non credevo ai miei occhi in mezzo a quei 22 ettari di verde. Sembrava una delle favole di mio padre”.

E come regalo di nozze, lei e sua moglie Celeste, andate a vivere in una casetta nel centro dei giardini, a pochi metri dalla cupola di San Pietro.

“Ci siamo sposati ad Ottati, vicino Salerno. Avevamo già fede, ma nella casetta sono nati due fiori miracolosi, Antonio e Arianna”.

Il Papa, una volta al giorno, al tramonto, viene a passeggiare sfiorando la vostra casa.

“Passa un po’ più in alto, nella zona boschiva. La chiamano la passeggiata ombrosa. Lassù, tra 60 fontane e 12000 piante, c’è una riproduzione fedele della grotta di Lourdes. La Madonna, e un altare raro che la città miracolosa ha regalato a Giovanni XXIII. Là tutti i Papi, sull’esempio di Pio XII, si fermano a pregare”.

Ad ogni Papa che viene eletto, i giardini dedicano un grande stemma di fiori: ce li descrive?

“La struttura esterna, con le chiavi di San Pietro resta intatta. Cambia il tema floreale all’interno. Lo stemma di Paolo VI aveva le torri e un castello. Quello di Giovanni Paolo I, purtroppo, non facemmo in tempo ad allestirlo. Per Giovanni Paolo II una grande M di Maria e una croce. E oggi c’è lo stemma di Papa Ratzinger: con l’orso, la conchiglia e il moro”.

Per lei lavorano 32 persone. Da dove arrivano i fiori per le grandi cerimonie?

“Dal giovedì santo fino al martedì dopo Pasqua, ci arrivano dall’Olanda. Tulipani, giacinti, iris, azalee. La Domenica delle Palme, addobbiamo basilica e piazza con olivi secolari, palme che arrivano dalla Puglia. A Natale, con i fiori di Sanremo coloriamo le colonne del Bernini, e la parte bassa dell’altare della Confessione: stelle bianche e rosse, agrifogli, pungitopo”.

Ma quale è stato il miracolo della sua vita?

“Me lo ripete sempre mamma Rosa, che oggi ha 88 anni, ma una testa lucidissima: il Signore ti ha fatto un miracolo, perché dal Molise ti ha trasportato quasi in cielo”.

Con che fiori avete addobbato le beatificazioni di padre Pio e di madre Teresa?

“Per lui 12000 rose, gladioli, piante verdi aromatiche della Puglia, 350 felci, timo e spezie pensando ai suoi profumi miracolosi. Per madre Teresa rose bianche e San Carlino: un crisantemo in miniatura, candido come la sua purezza”.

Non è mai apparso in televisione?

“Io appaio ogni sera davanti a mia moglie, a tavola, con un piatto di lasagne cucinate con amore”.

© Copyright Il Messaggero (Roma), 19 agosto 2007


Papa Ratzi Superstar









"CON IL CUORE SPEZZATO... SEMPRE CON TE!"
19/08/2007 17:42
 
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Re: Dal blog di Lella...
Paparatzifan, 19/08/2007 16.43:


L’uomo che sceglie i fiori del Papa


Ad ogni Papa che viene eletto, i giardini dedicano un grande stemma di fiori: ce li descrive?

“La struttura esterna, con le chiavi di San Pietro resta intatta. Cambia il tema floreale all’interno. [.....] oggi c’è lo stemma di Papa Ratzinger: con l’orso, la conchiglia e il moro”.





Ecco la foto dello stemma di cui si parla. L'ho scattata due settimane fa dalla cupola di S. Pietro [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]




19/08/2007 19:54
 
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DA PETRUS

Sarà il premier Prodi a rappresentare il Governo all'Agorà di Loreto

CITTA’ DEL VATICANO - Il premier Romano Prodi intende rappresentare personalmente il Governo italiano alla grande messa dell'Agora' dei giovani che sara' presieduta da Benedetto XVI il prossimo 2 settembre sulla spianata di Montorso, a Loreto, dove sono attesi 350 mila ragazzi di tutte le diocesi italiane. La sera prima, quando il Papa arrivera' da Castelgandolfo per la veglia di preghiera, sara' invece accolto all'eliporto da un semplice ministro, il cui nome sara' indicato nella riunione del Consiglio dei Ministri del prossimo 23 agosto. Secondo fonti locali, a Montorso, per la grande messa, potrebbe arrivare, a titolo personale, anche il leader della Cdl Silvio Berlusconi che lo scorso 12 maggio non manco' all'appuntamento del Family Day di piazza San Giovanni. Dopo vacanze cosi' diverse per stile, luoghi e frequentazioni, Prodi e Berlusconi si troverebbero cosi' uniti nella partecipazione al grande evento ecclesiale che ha mobilitato con le 226 diocesi italiane anche tutti i movimenti ecclesiali compresa Comunione e Liberazione, i cui militanti sono impegnati in questi giorni a Rimini nel Meeting dell'Amicizia tra i popoli, dove tradizionalmente vanno molti politici. Il Comitato organizzatore di Loreto 2007, invece, non ha fatto inviti particolari a questa categoria. Ugualmente pero' come e' consuetudine in occasione delle messe papali ci saranno per le autorita' civili posti riservati nelle prime file.

20/08/2007 19:40
 
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DA PETRUS

Sidney 2008, anche i centri islamici ospiteranno i giovani cattolici

CITTA’ DEL VATICANO - I leader musulmani di Sydney apriranno le moschee e le scuole islamiche ai giovani in occasione della Giornata Mondiale della Gioventu' del 2008, che si svolgera' in Australia dal 15 al 20 luglio del prossimo anno con la partecipazione di Benedetto XVI. Questa l'intenzione dichiarata dai rappresentanti della Federazione australiana dei Consigli Islamici alla stampa locale dopo l'incontro, avvenuto la scorsa settimana, con gli organizzatori della Gmg 2008. La Radio Vaticana riferisce quanto affermato da Monsignor Anthony Colin Fisher, Vescovo di Buruni e coordinatore della Giornata, secondo cui l'incontro ha permesso di valutare come la Comunita' islamica puo' contribuire all'evento organizzato dalla Chiesa Cattolica. ''Le Gmg - ha detto - hanno sempre avuto un impatto positivo su tutte le religioni nei paesi in cui si sono svolte. Questo e' uno dei messaggi chiave che desideravamo comunicare''. Il Vescovo ha chiesto ai rappresentanti islamici di informare i loro fedeli sulla Gmg e ha proposto loro ''di prendere parte a forum interreligiosi o mettere a disposizione strutture''. ''La Gmg - ha aggiunto - sara' una splendida dimostrazione del potere che la fede ha di unire, e non di dividere''. Per favorire la conoscenza e la tolleranza fra i fedeli delle due religioni, oltre all'apertura di moschee e scuole, la Federazione australiana dei Consigli Islamici sta programmando anche gare sportive con partecipazione mista, convegni e preghiere congiunte. ''Noi musulmani d'Australia vogliamo dimostrare in modo positivo di essere parte della comunità'', ha detto il presidente della Federazione, Ikebal Patel. A breve verra' convocato anche un incontro con i rappresentanti della Comunita' ebraica.



20/08/2007 20:59
 
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Re: Re: Dal blog di Lella...
-danich-, 19/08/2007 17.42:


Ecco la foto dello stemma di cui si parla. L'ho scattata due settimane fa dalla cupola di S. Pietro [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]




Grazie, danich!!! [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]




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20/08/2007 21:28
 
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Dovrebbe essere visibile tramite webcam dal sito vaticanstate.va

www.vaticanstate.va/IT/Monumenti/webcam/index?cam=webcam4&testo=Gover...


[SM=g27823]

21/08/2007 21:04
 
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Da Petrus

Baglioni, Dalla e Bocelli all'Agorà dei Giovani di Loreto

CITTA’ DEL VATICANO - Ci saranno Claudio Baglioni, Lucio Dalla (nella foto), Andrea Bocelli, il pianista Giovanni Allevi, il gruppo delle 'Vibrazioni', tra i numerosi ospiti che sabato 1/o settembre, parteciperanno a 'La notte dell'Agora'', in diretta in prima serata su Rai Uno alle ore 21.15 dalla spianata di Montorso, a Loreto (Ancona). L'evento musicale e artistico, prodotto in collaborazione con Ballandi, fara' da cerniera tra i due principali appuntamenti dell'incontro di Papa Benedetto XVI con i giovani a Loreto: la veglia di sabato 1 settembre e la grande messa di domenica 2. A fare da cornice alle esibizioni degli ospiti musicali l'orchestra di 70 elementi e il coro, diretti dal maestro Leonardo De Amicis. Nessun conduttore sul palco. Protagonisti, oltre alla musica e alla danza dell'etoile Eleonora Abbagnato, saranno i grandi pensatori della tradizione cristiana con la voce di alcuni noti attori italiani: Alessandro Preziosi, Giancarlo Giannini, Fabio Fulco e Bianca Guaccero. Nel corso della serata, e' previsto un collegamento audio-video dalla Santa Casa di Loreto, dove Benedetto XVI sostera' in preghiera.

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