Lo sapevate che?

ECCO I 100 PERSONAGGI PIU' POTENTI PER IL 'TIME'
Il presidente George W. Bush è 'out', ma Borat è 'in' nella top 100 dei personaggi più influenti del mondo pubblicata oggi dal sito online della rivista Time. La classifica, che verrà stampata sul numero del settimanale in edicola domani, è divisa per categorie e include sul versante della politica gli aspiranti candidati alla casa Bianca Barack Obama e Hillary Clinton oltre alla regina Elisabetta di Inghilterra, al segretario di stato Condoleezza Rice e a Tzipi Livni, vice-premier e ministro degli esteri di Israele. C'é papa Benedetto XVI e il finanziere George Soros, il sindaco di new York Michael Bloomberg e il dittatore sudanese Omar al Bashir. Non però Bush. Inclusi anche tra i 71 uomini e 29 donne provenienti da 27 paesi i fondatori di YouTube Steve Chen e Chard Hurley, il regista premio Oscar Martin Scorsese, l'attore inglese Sasha Baron Cohen (Borat) e la modella Kate Moss.

Beh io penso che sia più che giusto che il papa sia tra gli uomini più potenti del mondo..
Anche se non credo che si riferiscano proprio alla persona del papa in carica oggi.. ma a qualunque papa passato o futuro.

Il papa è conosciuto in tutto il modo e la sua parola viene seguita da milioni di fedeli... penso che sia l'unico uomo con un potenziale di convincimento per gli altri cosi alto.

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Scritto da: elyna.luna 03/05/2007 19.42
Beh io penso che sia più che giusto che il papa sia tra gli uomini più potenti del mondo..
Anche se non credo che si riferiscano proprio alla persona del papa in carica oggi.. ma a qualunque papa passato o futuro.

Il papa è conosciuto in tutto il modo e la sua parola viene seguita da milioni di fedeli... penso che sia l'unico uomo con un potenziale di convincimento per gli altri cosi alto.

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...ma quello che il Papa è non è un convincitore.Non cerca di vendere qualcosa. Il Papa è per un cattolico il vicario di qualcun altro più importante di lui stesso, per un ateo è semplicemente qualcuno che parla da un balcone la domenica mattina.
Se si dà tutto questo potere di convincimento bisogna anche ammettere le minime e ridotte capacità di decisione da parte dell'uomo....

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Scritto da: Ratzigirl 03/05/2007 23.33


...ma quello che il Papa è non è un convincitore.Non cerca di vendere qualcosa. Il Papa è per un cattolico il vicario di qualcun altro più importante di lui stesso, per un ateo è semplicemente qualcuno che parla da un balcone la domenica mattina.
Se si dà tutto questo potere di convincimento bisogna anche ammettere le minime e ridotte capacità di decisione da parte dell'uomo....

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No forse mi sono spiegata male... cmq.. tengo a precisare che non sono atea...
Il papa è l'uomo che viene più ascoltato proprio perchè porta la parola di Dio.. e tutti i fedeli lo ascoltano...
PEr quello il papà è tra gli uomini più potenti.. poichè è conosciuto in tutto il modo.. da tutti.. e viene ascoltato.. da molte persone.

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Scritto da: elyna.luna 04/05/2007 18.41


No forse mi sono spiegata male... cmq.. tengo a precisare che non sono atea...
Il papa è l'uomo che viene più ascoltato proprio perchè porta la parola di Dio.. e tutti i fedeli lo ascoltano...
PEr quello il papà è tra gli uomini più potenti.. poichè è conosciuto in tutto il modo.. da tutti.. e viene ascoltato.. da molte persone.

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Che sia conosciuto, non c'è dubbio...che venga ascoltato invece qualche dubbio ce l'ho...purtroppo...
Comunque concordo con te, nel suo piccolo un certo controllo ce l'ha...

Prima, quest'elenco del TIME e ovviamente tendenzioso, troppo soggettivo, e una sciocchezza! Come mai il presidente degli Stati Uniti, per quanto considerato 'anatra zoppo' nella politica interna adesso, si puo escludere - mentre i suoi collaboratori piu importanti - Rice, Roberts della Corte Suprema, e il Generale Petraeus in Iraq - sono inclusi? Come puo essere qualcuna come Kate Moss, per dire un nome a caso, piu influente? Come puo essere piu influente Barack Obama, aspirante presidenziale democrata, ma ne Rudi Giuliani, ne John McCain? Posso chiedere cose cosi ad infinitum.... Time ha ridotto in assurdo quest'elenco.

Menomale che hanno incluso il Papa quest'anno - potrebbe sempre capitare che gli escluderebbe come hanno fatto con Bush.

Non posso 'ringraziarle' per l'inclusione anche se, e perche, il Papa e 'fuori classifica', sui generis - non ha bisogna d'una rivista per giudicare che e influente nel mondo. Dev'essere sempre al capo di qualsiasi elenco degli influenti, sopratutto perche l'influsso non cerca, ma capita nemmeno.

Il Papa, da Papa, qualsiasi che sia, e considerato, anche degli atei pensanti, il piu alta autorita morale sulla terra - nessuno e paragonabile, nessun'altro leader religioso anche, per la ragione semplice che nessun'altro leader religioso e incontestabilmente il capo della chiesa piu numerosa nel mondo.

Comunque, dato che ci sia, un'elenco c'e, e il Papa tra i nomi, mi e piaciuto moltissimo che hanno chiesto Vittorio Messori da scrivere il breve 'profilo' che va con la scelta, perche lui ha descritto il Papa che noi lo 'conosciamo' e amiamo, in termini che i soliti lettori del TIME forse non hanno mai letto su Benedetto - e cio con la scelta della foto scattata a Les Combes con gli occhiali di sole - d'un Papa 'tres cool' - combinano per dare un'immagine attuale e autentica del papa, non quella stereotipica che ha il mondo secolare. Per questo si, Deo gratias!


TERESA BENEDETTA
Ordine Benedettino delle Suore
delle Sante Coccole al Romano Pontefice



P.S. Mi sono accorta che non e stato riportato in questa cartella -
ecco la copertina, e poi la rubrica dedicata al Papa:


Conoscete 50 pro cento forse dei 'potenti' ritratti nella copertina???

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Pope Benedict XVI
By Vittorio Messori



It was never going to be easy to follow a man like Karol Wojtyla, a "Technicolor" Pope, with his unmatched skills as a preacher and an actor.

Everyone thought that when Joseph Ratzinger, 80, became Pope, the crowds in St. Peter's Square would greatly diminish and the mass interest in the papacy would disappear. But just the opposite has happened.

And therein lies the enigma of Pope Benedict XVI: Why are the faithful (and others) drawn to an intellectual who concedes nothing to the show, who says difficult things (like his September speech about faith and violence in Regensburg, which touched off anger among Muslims), who doesn't bargain with the Gospel?

What makes people rush to this fragile man who speaks softly and politely without moving his hands, without ever acting? Evidently, there is a sort of secret attraction, as if many can sense the fascination of the sacred through the witness of Benedict's thoughts and his modest and humble life.

After the Slavic sentiment arrives German seriousness - different charismas that confirm that the Catholic Church knows how to make room for every kind of temperament, letting the human qualities of such different men shine through.


Messori is the author of The Ratzinger Report

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Una traduzione - con molti scusi al Signore Messori e agli utenti per la mia italiana mancante:


Non sarebbe mai facile succedere un'uomo come Karol Wojtyla, il Papa Technicolore, con i suoi talenti impareggiabili da predicatore e d'attore.

Tutti pensavano quando Joseph Ratzinger, adesso 80, e divenuto Papa, che le folle a San Pietro sarebbe diminuite moltissimo e che l'interesse delle masse nel papato sarebbe sparita. Ma e l'opposto che e successo!

Ecco l'enigma di Papa Benedetto XVI: Perche i fedeli (ed altri)sono attirati a quest'intelettuale che non conceda nulla all'esibizione, che dice cose difficili (come il suo discorso di settembre scorso a Ratisbona che scateno l'ira dei musulmani), che non fa affare con il Vangelo?

Perche la gente si precipitano su quest'uomo fragile che parla dolcemente e con garbo, senza mai fingere? Ovviamente, c'e un tipo d'attrazione segreta, come se intuiscono in lui il fascino dello sacro, attraverso la testimonia dei pensieri di Benedetto e della sua vita modesta ed umile.

Dopo il sentimento slavico e arrivata la serieta tedesca - carismi diversi che confermano che la Chiesa Cattolica sa a dare posto per ogni tipo d'indole, lasciando che le qualita umane di due persone cosi diversi possono risplendere.

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Quando ammettera qualcun scrittore maggiore che c'e la fascino anche del'essere la piu bella creatura sulla terra?

[Modificato da TERESA BENEDETTA 04/05/2007 22.26]

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Scritto da: TERESA BENEDETTA 04/05/2007 21.41

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Pope Benedict XVI
By Vittorio Messori



It was never going to be easy to follow a man like Karol Wojtyla, a "Technicolor" Pope, with his unmatched skills as a preacher and an actor.

Everyone thought that when Joseph Ratzinger, 80, became Pope, the crowds in St. Peter's Square would greatly diminish and the mass interest in the papacy would disappear. But just the opposite has happened.

And therein lies the enigma of Pope Benedict XVI: Why are the faithful (and others) drawn to an intellectual who concedes nothing to the show, who says difficult things (like his September speech about faith and violence in Regensburg, which touched off anger among Muslims), who doesn't bargain with the Gospel?

What makes people rush to this fragile man who speaks softly and politely without moving his hands, without ever acting? Evidently, there is a sort of secret attraction, as if many can sense the fascination of the sacred through the witness of Benedict's thoughts and his modest and humble life.

After the Slavic sentiment arrives German seriousness - different charismas that confirm that the Catholic Church knows how to make room for every kind of temperament, letting the human qualities of such different men shine through.


Messori is the author of The Ratzinger Report

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[Modificato da TERESA BENEDETTA 04/05/2007 21.54]

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Beh, il caro Vittorio, non ha mai visto Ratzi muovere le mani mentre parla? Strano!

Sms al Papa dal meeting di Pompei

“Joseph sei tutti noi, tvb (ti vogliamo bene) e ti aspettiamo qui per il prossimo Meeting!”. E’ uno degli Sms inviati al Santo Padre dal “popolo dei Meeting di Pompei”, che venerdì scorso nella città mariana ha partecipato alla XXI edizione del grande happening che ogni anno si svolge il 1 maggio all’ombra del pontificio santuario mariano.

Il Vescovo-prelato e Delegato Pontificio di Pompei, Mons. Carlo Liberati, conferma che l’ipotesi non è affatto peregrina: “Il Papa mi ha già confidato il suo desiderio di venire qui a Pompei, non è stata fissata ancora la data ma la notizia di una sua possibile presenza tra noi ci riempie di gioia”. L’invito è stato raccolto anche a livello istituzionale: “Saremo fieri di poterlo accogliere”, afferma Teresa Armato, assessore all’Università e Ricerca Scientifica della Regione Campania, che aggiunge: “Benedetto XVI, nel solco di Giovanni Paolo II che ha voluto con insistenza venire in questa città di Pace, riceverà qui una accoglienza calorosa da tutto il Sud, come l’oceano di giovani del Meeting dimostra”. Al Santo Padre sono giunti 1667 sms: c’è chi gli si rivolge confidenzialmente, chi chiede una preghiera per sé o per i propri cari, chi lo fa partecipe di problemi e speranze. “Tutti gli ‘short message’ – spiega don Giovanni Russo, responsabile della pastorale giovanile di Pompei - saranno raccolti in un volume che sarà offerto in dono al Pontefice. Chi volesse, può ancora far sentire al Santo Padre la sua voce. Gli Sms potranno infatti essere inviati al Papa utilizzando il numero 333/7646420 fino al prossimo 8 maggio, giorno della Supplica alla la rock Band emiliana Madonna del Rosario di Pompei”. Nel corso del Meeting è stata cantata anche “la canzone del Papa”, il brano inedito “Ottanta voglia di vivere”, scritto da Bruno Troise ed affidato alla vocalist Tiziana Manenti è un vero e proprio omaggio al pontefice tedesco per il suo recente ottantesimo compleanno: “Siamo assetati d'amore/Con tanta gioia nel cuore/Tu sei la sorgente che estinguerà/Il fuoco che arde in noi”. Sono alcuni versi del brano-inno di speranza che trova compimento nel ritornello: “Siamo giovani in cerca di pace/Saremo uniti con Te/Per dare al mondo coraggio/Dove speranza più non c'è/Tu ci inviti a gridare l'amore/Che sempre ci unirà/Saremo testimoni di pace/Per l'umanità”. Al grido di “Crescenzio, Crescenzio” i giovani hanno accolto con entusiasmo sul palco del XXI Meeting di Pompei il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo metropolita di Napoli, confermando il grande feeling che lega il porporato ai giovani: “Qui tra voi non sento affatto i miei 64 anni. Mi sembra di averne 25. Dove sono i giovani io vado anche a piedi. Sappiate che il vostro essere qui è un segno importante, il vostro desiderio di vita è contagioso. La fede non consiste in un oggetto prezioso da tenere al collo: andate ed incendiate il mondo con il bene, fate il pieno di amore di Gesù Cristo!”. All’indomani degli anonimi attacchi a monsignor Angelo Bagnasco, dai giovani si è levato un coro di solidarietà per il presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Tanti i personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport che hanno offerto la loro testimonianza: “Il mio nome intero - ha confessato Claudia Koll - è Claudia Maria Rosaria, mia madre infatti è sempre stata molto devota della Crescenzio Sepe, Arcivescovo di NapoliMadonna del Rosario di Pompei, e in una situazione di rischio parto, ha voluto chiamarmi così. Cari giovani dinanzi al male non vi arrendere, la vostra forza sia nel Signore”.
Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio, ha invitato i teenagers ad essere operatori di pace ovunque “perché la guerra non è solo sul fronte, ma può essere nei quartieri, dentro casa e oggi anche a scuola”.
Confermando la sua vena comica lo show man, imitatore e cabarettista Pino Insegno ha portato ai giovani la sua esperienza: “Io non ho nulla da insegnare, se non il mio cognome. Scherzi a parte: con l’individualismo non si arriva da nessuna parte, insieme possiamo fare tanto per cambiare questo mondo”. Testimonianza di vita anche da Alessandro Meluzzi che ha parlato in particolare alle ragazze: “portate anche in giro il vostro pearcing, i vostri tatuaggi, ma ricordatevi che a voi è affidato il dono grande della vita, il futuro è affidato a voi”.
Gioiosa accoglienza per Ivana Spagna, che nel pomeriggio si è prodotta in un piccolo concerto molto apprezzato. Ospiti del XXI Meeting anche: Mons. Francesco Lambiasi, (Assistente Nazionale dell'Azione Cattolica Italiana), Padre Daniel Ange, (Monaco Benedettino) accompagnato dall'Associazione Sentinelle del Mattino di Pasqua, Hubert de Blic, Guido Barbera (Associazione "Voglio Vivere" di Raoul Follereau). Poi Roberto Bignoli (Cantautore Cristiano), Nuova Civiltà (Band Musicale "rock cristiano") Gruppo di Fra Enrico (Francescani), Gigi e Ross (Comici). Dai campioni dello Sport è giunto un invito a ritornare ai valori più sani della competizione sportiva. Con la loro presenza lo hanno testimoniato: Antonietta Di Martino, definita la nuova Sara Simeoni; la nazionale di Rugby, la campionessa delle Paralimpia di Imma Cerasuolo; Anna Pane, campionessa di salto con l'asta.

Una bici per il Papa


Gruppo sportivo madonna del ghisallo Al Papa la presidenza onoraria Portate in dono due bici speciali

La presidenza onoraria del gruppo e due biciclette a Papa Benedetto XVI. Sono state consegnate da Renato Conti e dai dirigenti del Gs. Madonna del Ghisallo nell'udienza di ieri inVaticano. «Doniamo a Papa Ratzinger due biciclette - dice Renato Conti, presidente del gruppo di promozione sociale e sportiva che ha sede in via S. Francesco a Cabiate - opera di provetti artigiani che le hanno costruite su "misura" per il Pontefice: una ultramoderna in fibra di carbonio è opera di Sergio Sanvido; l'altra in legno è uscita dal laboratorio di Giovanni Cermenati di Magreglio. L'idea che sta alla base di questo gesto è semplice. Il gruppo sin dalla fondazione ha mantenuto importanti e proficui rapporti con il Vaticano e con i Pontefici a iniziare da quel 13 ottobre 1948 quando Papa Pio XII proclamò la Madonna del Ghisallo patrona dei ciclisti. Quattro giorni dopo una fiaccola votiva partiva da Roma diretta al santuario, sul Colle Ghisallo, portata da una staffetta di ciclisti. Gli ultimi tedofori furono Bartali e Coppi. La bolla papale è custodita a Magreglio. Abbiamo uno stendardo benedetto da Pio XII sul quale, a ogni elezione, inseriamo l'effigie del Pontefice». Una targa ricordo ricorderà invece l'assegnazione della presidenza onoraria del Gruppo Madonna del Ghisallo a Papa Ratzinger. «Anche questo - conclude Conti - è un evento epocale, un vero fiore all'occhiello del nostro sodalizio».

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Scritto da: Paparatzifan 06/05/2007 17.20
PAPA IN BRASILE/IN VIAGGIO CON NUTRIZIONISTA PER CONTROLLARE CIBO

A una donna l'incarico ad hoc di 'sorvegliare' le pietanze

Città del Vaticano, 6 mag. (Apcom) - Una nutrizionista tutta per lui, con il compito di controllare il cibo e l'alimentazione di Benedetto XVI durante la sua permanenza in Brasile, dal 9 al 14 maggio. Si tratta di Gisela Palumbo Comarovschi Savioli, nominata da monsignor Raymundo Damasceno, vescovo di Aparecida, responsabile per l'alimentazione del Pontefice e del suo entourage. Ed è la curiosità del primo viaggio intercontinentale del Papa tedesco.

La funzione della 'speciale' dottoressa sarà quella di organizzare tutta la parte operativa della cucina, così come la direzione, l'organizzazione, la supervisione dei servizi di alimentazione e di nutrizione, incluso il controllo di qualità dei generi e dei prodotti alimentari.

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Mmmmmmmhhhhhhhhh,io non mi fido mica tanto di questa qua... : : : : : :

[Modificato da LadyRatzinger 06/05/2007 22.59]

Internet e un pianoforte nella camera del Papa presso il Monastero di San Benedetto a San Paolo

di Bruno Volpe

CITTA’ DEL VATICANO - Non è una pura coincidenza. Joseph Ratzinger, particolarmente legato al santo patrono d'Europa, a San Paolo alloggerà nel Monastero di San Benedetto, nel cuore della grande città brasiliana. Per il pontefice, sono stati predisposti tutti i comfort possibili: un appartamento di 38 metri quadrati suddivisi in tre ambienti, con tanto di connessione internet, un pianoforte e una sala per le riunioni. È un'eccezione che il Papa - durante un viaggio all'estero - alloggi in una sede diversa dalla Nunziatura o dall'Arcivescovado. Questa volta, però, non c'era una struttura idonea a ospitarlo e il cardinale Claudio Hummes ha chiesto a padre Mathias Tolentino Braga, abate del Monastero, di accogliere il Papa. Dodici collaboratori del Pontefice risiederanno nello stesso Monastero. Un salotto dei frati sarà trasformato in refettorio per facilitare il pranzo all'entourage vaticano, mentre i giardini del chiostro saranno ampliati "in modo da consentire al Papa di effettuare delle piccole passeggiate all'interno", ha detto padre Mathias. "Il nostro Santuario è un posto meraviglioso, storico, ed è un patrimonio artistico", ha concluso l'abate. In un'altra stanza, di fronte all'appartamento papale, Benedetto XVI avrà a disposizione anche un pianoforte a coda: "Suonare è uno dei suoi passatempi preferiti", ha spiegato padre Mathias. Infine, dalla sala dell'appartamento, il Pontefice potrà affacciarsi su Largo San Benedetto, da dove saluterà la folla.

Il Papa va in Brasile. Una nutrizionista gli controlla i pasti



.....ecco la nutrizionista...

[Modificato da Ratzigirl 07/05/2007 14.57]

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Scritto da: Ratzigirl 07/05/2007 14.51
Il Papa va in Brasile. Una nutrizionista gli controlla i pasti



.....ecco la nutrizionista...

[Modificato da Ratzigirl 07/05/2007 14.57]

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COOOOOOOOOOOOOOSA???????????????? E' TROPPO GIOVANE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

e quanti anni avrebbe dovuto avere? 95? meglio giovane e fresca di studi.. cosi non fa errori..

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Scritto da: elyna.luna 07/05/2007 19.49
e quanti anni avrebbe dovuto avere? 95? meglio giovane e fresca di studi.. cosi non fa errori..

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Beh,almeno una cinquantina... la gelosia fa brutti scherzi...

Il successo del Papa tra Fede e Ragione

Del Professor

Vincenzo Busillo*

I mass media propongono continuamente immagini di folle oceaniche, sempre più spesso costituite da giovani, che accompagnano il Santo Padre nelle varie celebrazioni o manifestazioni. Tale fenomeno, iniziato di fatto con Papa Giovanni Paolo II, è in continua crescita anche con Papa Benedetto XVI il quale, pur possedendo doti carismatiche di rilievo, per motivi temporali non ha avuto ancora la possibilità di evidenziarle a pieno e di rafforzarle come ha fatto il suo Predecessore nel corso del lungo periodo di Pontificato. Perché tanta gente ed in particolare i giovani seguono il Papa? E’ solo fede? E’ ragione? E’ ricerca di emozioni? E’ anche qualcos’altro? Le risposte a tali quesiti possono essere tante. Miriadi di sociologi, studiosi in genere della comunicazione hanno cercato di interpretare, con posizioni spesso contrapposte fra di loro, tale fenomeno. Presumibilmente, la chiave di lettura potrebbe essere molto più evidente di quanto si creda ed è da ricondursi ai contenuti espressi dal Pensiero Ecumenico ed alle modalità di comunicarli. I contenuti espressi nel Messaggio Evangelico hanno la caratteristica di essere puri, concreti, sono fondati sul profondo rispetto della Persona, della Vita, non sono contraddittori. Sono trasmessi mediante due elementi essenziali: la semplicità e la chiarezza. Tali elementi permettono di rendere accessibile ad ognuno i significati espressi, di elaborarli e di introiettarli successivamente nella coscienza comune. La grandiosità dei contenuti, trasmessa in maniera trasparente, non contrastante, basata sul rispetto della Persona, della Vita, aiuta a sperare, a crescere, a combattere la solitudine interiore causa di malessere e di disagio. Il risultato di tutto ciò è palesemente tangibile: gli individui vivono una crescita interiore, rafforzano il loro atteggiamento e comportamento in rapporto agli stimoli che ricevono e trasmettono agli altri mediante una sorta di reazione circolare, i vissuti esperienziali emozionali e razionali recepiti. La semplicità e l’essenzialità dei contenuti ha sempre caratterizzato l’Insegnamento Evangelico. Lo stesso Gesù si rivolgeva ai semplici, ai bambini, ai sofferenti, alleviando l’angoscia e la solitudine con la Speranza, con la Fede, con la Verità pura, cioè con riferimenti precisi, non contrastanti e contraddittori. Oggi, in una società ove paradossalmente i mezzi di comunicazione permettono relazioni un tempo impensabili, l’uomo vive in una solitudine estrema. I tanti messaggi che riceve sono fra di loro contraddittori. Essi sono impostati su una visione particolare dell'essere che induce a perseguire ed a soddisfare esigenze legate essenzialmente alle richieste consumistiche che caratterizzano gli aspetti prevalenti della società attuale, inibendo qualunque ricerca e affermazione concreta della propria identità. Purtroppo, tutto ciò predispone a facili suggestioni o manipolazioni da parte di chiunque abbia interesse a che vengano adottati determinati e fatui riferimenti con l’utilizzo di falsi opinionisti che formulano presunti convincimenti barattandoli come valori inconfutabili e di riferimento comune (vedi le opinioni espresse da “tal Rivera” durante un recente raduno di giovani e divulgate in maniera capillare dai mass media). La povertà e l’ambiguità di tali modelli non fa altro che accrescere i vissuti di angoscia e malessere presenti in una realtà che opprime e che non gratifica, acutizzando la solitudine e il disagio nei singoli individui. Il Messaggio Cristiano è chiaro, non contraddittorio, semplice da recepirsi ed è in grado di coinvolgere l’individuo nella sua dignità e nelle sue esigenze. Tornando ai quesiti sopraesposti, “ …perché tanta gente segue il Papa?...”, possiamo desumere che alla base vi è certamente la Fede ma non solo. Vi è la Ragione, in quanto i singoli verificano la concretezza, la non contraddizione, la validità del Messaggio. Vi è il recupero di emozioni positive diametralmente opposte a quelle presenti nella vita comune, ma vi è principalmente il rispetto incondizionato dell’Essere, della Persona, del Singolo Individuo nella sua essenzialità e autenticità.



*Neuropsichiatra

Buon viaggio, Papa. Firmato Ronaldo
Il Fenomeno, in vista della visita del Pontefice in Brasile, si dichiara un "umile cattolico"


Auguri da un simbolo - "Sono molto emozionato al pensiero che Papa Benedetto XVI arriverà in Brasile, nel mio Paese. La sua visita pastorale mi riempie d'orgoglio. Il Brasile è un Paese con mille risorse e purtroppo con altrettanti problemi. La parola del Santo Padre sarà certamente d'aiuto e conforto al nostro popolo ed a tutta la comunità ecclesiastica del Sudamerica".

Ad augurare buon viaggio al Papa, in partenza per il Brasile, è uno dei simboli del paese latinoamericano: il calciatore Ronaldo, fama planetaria e fede dichiarata da "umile cattolico". "Mi spiace molto - aggiunge il giocatore del Milan in una dichiarazione all'Ansa - non poter presenziare ad una delle tante funzioni religiose e celebrative che si svolgeranno nei prossimi giorni. Mi auguro però di poter incontrare presto il Pontefice. Conservo ancora un grande ricordo, carico di emozioni, della mia scorsa visita a Papa Giovanni Paolo II in Vaticano. Spero di avere presto il piacere e l onore di incontrare anche Benedetto XVI. Magari in futuro a Rio de Janeiro, la mia città, nel corso di un suo secondo viaggio in Brasile".

Extracomunitario fa le scarpe a Ratzinger
Da diciotto anni si prende cura delle scarpe papali

Papa Ratzinger ha scelto un extracomunitario per farsi riparare le scarpe. Il ciabattino del Pontefice, infatti, è un peruviano di 38 anni che ripara le scarpe papali da ben diciotto anni. "Ratzinger - racconta Antonio Arellano che ha il negozio a due passi dal Vaticano ed è un vero e proprio artigiano della scarpa - veniva personalmente quando ancora non era stato eletto Papa. Deve essere arrivato qui per un passa parola perché aggiusto scarpe a molte persone in Vaticano". Da cardinale, Ratzinger andava anche di persona nel negozio di Antonio, vicino a Borgo Pio. "Ora che è diventato Papa, le sue scarpe me le portano ovviamente le sue collaboratrici - racconta Antonio che chiama il Pontefice Ratzinger - Si tratta di mocassini neri e color rosso ciliegia, spesso graffiati o consumati sulla punta". Il ciabattino peruviano, che nel negozio ha vari riconoscimenti per la sua attività artigianale, è "orgoglioso" di prendersi cura delle scarpe di un cliente tanto illustre. Il quale non manca mai di fare arrivare la riconoscenza per l'ottima e tempestiva riparazione. "Le scarpe del Papa, però - confida Arellano - non sono mai troppo consumate". In ogni caso, quando la 'badante', così il calzolaio chiama le Memores Domini che collaborano con il Pontefice e che portano le scarpe in riparazione, arriva nel negozio di Antonio, lui, strumenti alla mano, si mette all'opera curandole nei minimi particolari. "Anche il Papa - tiene a precisare Antonio sorridendo - viene trattato come tutti gli altri clienti. Nessun favoritismo e nessuno sconto: paga come tutti gli altri clienti".I preziosi mocassini arrivano nel negozio diverse volte all'anno. Può accadere in concomitanza di un viaggio apostolico. "E' capitato di dovere riparare dei mocassini neri alcuni giorni prima che il Papa andasse in Polonia. Dopo aver corretto le graffiature che si formano sulla pelle increspandola, e dopo averle risuolate le ho lucidate", racconta il ciabattino peruviano che ha ricevuto in dono dal Papa anche un rosario. A sua volta, il Pontefice ha voluto esprimere la gratitudine all'amico ciabattino anche via epistolare e così, come si intuisce, gli ha scritto più di una volta. "Ma queste sono cose private e tali rimarranno", blocca la curiosità Antonio Arellano. Che in diciotto anni si è preso cura di tante scarpe in Vaticano."Anche le suorine di Wojtyla mi portavano quelle del Papa polacco da aggiustare", dice. Ma ogni giorno nel negozio del calzolaio, tutto rifinito in rosso, approdano le scarpe logorate di tanti prelati e di personaggi famosi dello spettacolo. "Restano sempre tutti soddisfatti", afferma il calzolaio che, pur non dicendolo, lascia intuire l'emozione che lo assale ogni qualvolta arrivano nel negozio quei mocassini color ciliegia "un po' graffiati".