da Famiglia Cristiana online
CHIESA
UN VOLUME RIPERCORRE IL PRIMO ANNO DI PONTIFICATO
DI JOSEPH RATZINGER
BENEDETTO XVI
LO STILE DI UN PAPA
Cento foto e alcuni tra i più begli articoli dei giornalisti di Famiglia Cristiana per raccontare il primo anno del suo pontificato. Pubblichiamo l’introduzione di monsignor Comastri, vicario generale per la Città del Vaticano.
In tutti gli angoli della Terra l’acqua è sempre la stessa: è sempre l’identica composizione di idrogeno e di ossigeno. Eppure, l’acqua è dovunque... diversa! Perché? Perché, in rapporto al terreno che la filtra, l’acqua assume ogni volta delle caratteristiche singolari.
Così accade per i Papi. Tutti svolgono la stessa missione e rispondono alla medesima chiamata di Cristo. Però ognuno risponde con la propria personalità e con la propria irripetibile sensibilità.
Tutto questo è meravigliosamente bello: è un segno dell’unità nella diversità; è un miracolo di novità nella continuità; è una manifestazione suprema di ciò che accade in tutto il corpo della santa Chiesa di Cristo.
Papa Benedetto XVI non è uguale a Giovanni Paolo II. Deo gratias; Dio non ama la ripetizione e le fotocopie! Giovanni Paolo II non era uguale a Giovanni Paolo I; così come Giovanni Paolo I non era uguale a Paolo VI: eppure tutti hanno amato Cristo appassionatamente e hanno servito fedelmente la sua Chiesa.
Alcune immagini del primo anno di pontificato di papa Benedetto XVI.
Benedetto XVI – ecco una caratteristica tutta sua – si è presentato al mondo come il primo devoto del suo predecessore: è un atto di grande umiltà, che stupisce e suscita commossa ammirazione. Il 20 aprile 2005, parlando ai cardinali il giorno dopo l’elezione al supremo pontificato, Benedetto XVI si espresse così: «Mi sembra di sentire la sua mano forte che stringe la mia; mi sembra di vedere i suoi occhi sorridenti e di ascoltare le sue parole, rivolte in questo momento particolarmente a me: "Non avere paura!"». E l’umiltà di Benedetto XVI diventa uno stile di pontificato: molta semplicità, molta sobrietà nei gesti, ridimensionamento nell’organizzazione curiale, preoccupazione costante di mettere Gesù al centro e di far capire che Gesù è la vita e lo scopo della Chiesa.
A Colonia, nell’agosto del 2005, con grande sorpresa di tutti, la conclusione della prima giornata di presenza del Papa fra i giovani (...) è stata una solenne e silenziosa adorazione eucaristica: e il papa Benedetto XVI si è messo in ginocchio davanti all’Eucaristia per dire al mondo che la Chiesa esiste per Gesù e vive di Gesù e non ha altro da annunciare all’infuori di lui.
Ma, già nel discorso inaugurale del suo pontificato, egli con estrema delicatezza e con disarmante umiltà aveva affermato: «Cari amici! Il mio vero programma di governo è quello di non fare la mia volontà e di non perseguire mie idee, ma di mettermi in ascolto, con tutta quanta la Chiesa, della parola e della volontà del Signore e lasciarmi guidare da lui, cosicché sia egli stesso a guidare la Chiesa in quest’ora della nostra storia».
Benedetto XVI desidera spingere tutta la Chiesa a riscoprire la centralità di Gesù e a trarne tutte le conseguenze nella vita personale e nello stile proprio: meraviglioso programma!
Ma l’impegno di mettere Cristo al centro include la passione ecumenica: Gesù infatti accoratamente ha pregato per l’unità dei suoi discepoli e l’ha indicata come condizione irrinunciabile per l’efficacia dell’apostolato cristiano.
Parlando ai cardinali il 20 giugno 2005 il Santo Padre disse: «L’attuale successore di Pietro si assume come impegno primario quello di lavorare senza risparmio di energie alla ricostituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo. Questa è la sua ambizione, questo il suo impellente dovere».
E quattro giorni dopo, in piazza San Pietro esclamò: «Ahimè, amato Signore, la rete si è strappata!, vorremmo dire addolorati. Ma no, non dobbiamo essere tristi! Rallegriamoci per la tua promessa, che non delude, e facciamo tutto il possibile per percorrere la via verso l’unità, che tu hai promesso».
Conoscendo la tenacia e la pazienza di Benedetto XVI, possiamo nutrire la speranza che egli riuscirà, con l’aiuto di Dio, a ricomporre più di uno strappo nella rete ecclesiale.
Ma, sempre parlando della centralità insostituibile di Gesù, il Papa avverte un’altra preoccupazione: quella di mettere in guardia i cristiani riguardo al rischio di lasciarsi ingannare dalle sirene del mondo e dalle false salvezze promesse dal mondo. Nell’omelia della Messa Pro eligendo Romano Pontifice l’allora cardinale Joseph Ratzinger coraggiosamente disse: «Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero! La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde, gettata da un estremo all’altro...».
La misura del vero umanesimo
E, dando voce alla fede della Chiesa di tutti i tempi, il futuro Pontefice gridò con forza: «Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. È lui la misura del vero umanesimo. "Adulta" non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo». Dopo pochi giorni, sulle labbra di Benedetto XVI nuovo Papa, lo stesso pensiero ritorna e diventa programma di pontificato: «Nell’intraprendere il suo ministero, il nuovo Papa sa che suo compito è di far risplendere davanti agli uomini e alle donne di oggi la luce di Cristo: non la propria luce, ma quella di Cristo!».
Grazie, papa Benedetto! E la benedizione del Padre e la grazia di Cristo e la potenza dello Spirito guidino i tuoi passi sul cammino appena iniziato!
Mons. Angelo Comastri
UN LIBRO UNICO DA NON PERDERE
È un bel volume di 152 pagine con oltre 100 foto inedite scattate da Alessia Giuliani, fotoreporter della Catholic Press Photo, che offrono un angolo di visuale inedito di un Papa considerato dai più molto riservato. Benedetto XVI sui sentieri del Concilio, in vendita nelle parrocchie a 5 euro, è un prezioso sussidio per capire la novità di papa Ratzinger. L’introduzione, di cui abbiamo anticipato una parte in questo servizio, è di monsignor Angelo Comastri, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano. I testi sono tratti dagli articoli di giornalisti di Famiglia Cristiana, corredati da alcuni interventi del Papa, tra cui la lettera che Benedetto XVI ci ha scritto per presentare l’enciclica, gli auguri di Natale alle famiglie fatti tramite il nostro giornale e il discorso alla Società San Paolo durante l’udienza concessa in autunno.
Il volume è corredato da una dettagliata cronologia, che permette di ricordare gli avvenimenti del primo anno di pontificato. Lo si può richiedere, oltre che al parroco, anche a questi numeri telefonici: 02/48.02.75.75; fax 0173/29.64.23; e-mail vpc@stpauls.it).