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[fanfiction] Personaggi random per situazioni random – nuova edizione

Ultimo Aggiornamento: 10/03/2020 19:09
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Giudice*****
08/02/2020 11:26
 
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quinto posto
Carme93 con: Nemici a fior di pelle
grammatica: 3.75/5

qualcos'altro!». Doppia punteggiatura: sottraggo punteggio una sola volta, ma l’hai usata in tutto il testo.
«È tu un brutto pipistrello = E. Qui purtroppo l’errore riguarda un verbo (per quanto sia certa dell’errore di battitura)
quella piccola zuffa sarebbe rimasto = sarebbe rimasta
sono troppi muscoli in giro!». = di muscoli
sviste per le quali non sottraggo punteggio:
da sé stessi! = ormai, in questo caso, non si accenta più il sé, ma non è ancora diventato un errore; è solo meglio non farlo
stile: 8.50/10
Il tono della storia è decisamente leggero, vuoi per adattarsi alla vicenda assolutamente comica, vuoi per l’adeguamento dei personaggi allo All!Human (ma ne parleremo in IC). Tutto si svolge con un ritmo rapido, frizzante, con tanti scambi di battute, forse un po’ meccanico in qualche passaggio, perché si eclissa la voce narrante; ma non è uno sbaglio, è una scelta stilistica voluta, mi pare chiaro. In compenso quando fa la sua comparsa il narratore, le frasi sono più lunghe e articolate, con poche subordinate a sottolineare la sua funzione di “guida” nella trama, ma che resta ai margini. Insomma, scorre via, perché fa da traghettatore tra un blocco di dialoghi e l’altro, e la terza persona è stata un’ottima scelta; è quella classica del genere comico. Hai fatto bene a suddividere la fiction con quei due grandi asterischi per separazione, che danno la sensazione che sia passato del tempo tra uno e l’altro. Una cosa invece che non ho compreso è perché la prima parte della storia si presenta scritta in modo compatto, (anche nelle parti di dialogo) e dopo hai preferito dare due spazi tra una riga e l’altra. Andavano bene entrambe, ma a meno che mi sfugga qualche motivo, questo cambiamento è poco estetico, come se non ti fossi accorta della differenza, scrivendo in momenti diversi. Il lessico è abbastanza semplice, veramente adatto al fandom, i personaggi si integrano in quella che è la narrazione della Rowling, che è sia di buon livello, per i fruitori più grandi, che comprensibile ai piccoli. C’è immediatezza, ma anche capacità descrittiva e cura dei dettagli. L’atmosfera è vivace, ci si diverte e si partecipa dei dolori del professor Piton, che qui esprime al suo meglio il proprio potenziale nascosto! I passaggi si legano bene, quindi non ci sono momenti in cui chi legge si “raffredda”.
IC: 9/10
Deliziosamente indovinato, questo IC! Piton ― non me ne voglia l’uomo vestito da Renato Zero che noi tutti amiamo ―, si presta troppo ad una interpretazione comica che purtroppo trovo pochissime volte. Lo hai reso un personaggio sopra le righe ma fedele a se stesso nello stesso momento; è divertente, ma resta profondo… almeno nel suo rancore e nella sua inflessibilità. Il disprezzo con cui valuta gli alunni, ai quali agognerebbe mettere dei voti espressi in numeri negativi, altro che decimali, è spassoso e realistico, e l’acrimonia con la quale si rivolge a Sirius è canonica. E ha ragione! Certo, gli sarebbe andata peggio con James, però anche in questo caso la provocazione dovuta alla coppia del prompt ti ha permesso di esibire una serie di reazioni tra i due veramente esilarante. Anche nella parte finale, dove la sua maggiore capacità di dominarsi lo rende vincente, hai saputo immaginare una conclusione centrata. Sirius è appena più esagerato, ma questo perché di suo è più drammatico in modo romantico e quindi lo hai un pochino forzato nel ruolo che gli è capitato. La decisione di fargli perdere in molti momenti la sua professionalità di psichiatra a favore della voglia di litigare col suo paziente è giusta, permette al lettore di riconoscere le dinamiche che si aspetta di trovare. Anche Silente, che in alcuni momenti fa pesare la sua saggezza di preside integerrimo, è stato un amore ^-^. Vado pazza della sua rilettura dove diventa un tantino pedante e dirige con apparente sicurezza gli altri personaggi, anche combinando guai. Ma dai, come ha potuto mandare Piton in analisi sapendo con chi sarebbe capitato? Una menzione speciale a Clarisse che non se volutamente ― se è così i miei complimenti ― ha il nome associato al più famoso psicologo di finzione, cioè Hannibal Lecter. Amerei che fosse così!
trama, sua creatività e credibilità: 10/10
La trama di questa fiction è davvero spassosa, hai decisamente fatto bene a scegliere il genere comico, che vedo essere nelle tue corde. La storia di Piton, professore di chimica ― che in effetti è quanto di più simile a pozioni ci possa essere, anzi, è lo stesso! ― che rischia l’infarto nel sentire la formula dell’arsenico è deliziosa… la credibilità è assoluta, perché è normale in un sistema scolastico avanzato che gli insegnanti debbano avere un procedimento “di recupero”, quindi non c’è nulla che sappia di forzatura. Silente ci terrebbe al buon andamento della sua scuola, quindi insterebbe che il benessere degli alunni sia sempre al primo posto. Gli scontri, più che sedute, portano la tensione a livelli alti, come credo sarebbe successo, e l’aggiunta di piccoli tocchi come il primo indirizzo sbagliato ― quello del notaio Nott ― e la cara Clarisse (che sai che per me ha il volto di Jodie Foster) aggiungono molto ad una trama che sarebbe stata per sua natura abbastanza “immobilistica”. La creatività c’è, perché i dialoghi non si basano solamente su aneddoti che conosciamo, ma c’è la tecnica psicoanalitica del dott. Black (che fa ridere in sé, è poco serio, come professionista!) che investiga nei traumi infantili, fino a domande molto strane, che possono solo fare imbestialire l’arcigno paziente. Il finale aperto va benissimo, non penso che la terapia andrà bene, o molto avanti! Anche l’intervento di Remus è appropriato, perché è normale che cerchi spesso la compagnia del suo amico.
Uso del prompt e coppia: 15/15
La coppia era abbastanza favorita, ma non che questo sia un tuo demerito, è stata la sorte! Severus e Sirius sono un grande duo comico, se gestiti bene come hai fatto, con ognuno che fa da spalla all’altro. Non c’è una virgola fuori posto nelle loro interazioni, dagli atteggiamenti che tradiscono il disagio ― come Piton che vuole fare le sedute in piedi ― al veleno che si scambiano, al mettere di mezzo sempre e comunque Harry in una situazione di cui neppure sa nulla. Il prompt era chiaramente volto a scrivere una commedia, credo che la versione seria sarebbe stata impossibile, perché semplicemente almeno uno dei due avrebbe rifiutato, o ci sarebbero stati risultati catastrofici. Hai quindi usato il materiale a disposizione nel migliore dei modi, con disinvoltura e curando i dettagli canon con attenzione, reggendo il gioco per più di una seduta, dovendo quindi anche motivare Piton a proseguire con quello strazio… Inoltre c’era la difficoltà dello All!Human, che se di solito non usi può destabilizzare, visto che il mondo di HP è un hard!magic. Trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro.
titolo: 1.5/2
Il titolo è indubbiamente carino, adatto al tono generale della ficition, però non posso dire che sia un suo punto di forza. La definizione di “nemici” è giustissima, ma non sono convintissima della definizione “a fior di pelle”, che ha un significato preciso: in superficie, come i nervi già scossi. Comprendo il senso, infatti il punteggio non è davvero basso, però credo che questo sposti il fulcro dell’inimicizia di Piton e James su un’irritazione soprattutto dovuta al momento rispetto a quanto invece sia profonda e sempre presente senza necessitare di stimoli. Scusa se sono precisetta, come lettrice mi sarebbe piaciuto e basta, come giudice col kink dei titoli vedo le minime sbavature… C’è una parte che funziona, cioè il titolo è la giusta introduzione ad un racconto che è basato essenzialmente su una lite.
gradimento generale: 3/3
Per prima cosa, complimenti per l’uso perfetto delle maiuscole reverenziali, usate nei punti giusti ed evitate quando dovevi; non mi capita mai, in pratica. Tutta la storia è davvero carina, ci si diverte e si partecipa, perché diciamolo: i Malandrini sono simpatici, ma Piton se li mangia tutti… la trama è costruita con un buon ritmo, anche se abbastanza lunghetta la storia non ha punti nei quali cede e lascia distrarre il lettore. Hai immesso il maggior numero di dettagli possibili considerando che avevi l’AU All!human, ma la differenza con le storia di magia di Harry si sente pochissimo. Sembra quasi che da un momento all’altro tornino nei rispettivi ruoli di maghi, e devi essere fiera di questa particolarità, soprattutto se non ne avevi già scritte.
totale: 50.75/55
- eventuali malus:


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