Genesi 1:6 cosa intende per rā·qî·a‘ ?

barnabino, 10/06/2019 17.15:

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Caro VVRL,

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Ti ho detto di si. Le finestre servivano a far cadere le acque di sopra, altrimenti cosa ci stavano a fare in cielo? A guardare il panorama? Quante volte devo ancora ripetere questa risposta?

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Infatti, secondo la Bibbia le finestre non servono proprio a nulla perché leggendo quel testo si dice chiaramente che la pioggia non è il prodotto di apertura e chiusura di finestre letterali ma dell'evaporazione dell'acqua. Per questo che diciamo che si tratta solo di un'espresssione figurata.

D'altronte tu ancora non rispondi: quante volte queste "finestre" sono state aperte e chiuse secondo le Scritture? E quante volte è piovuto dopo il diluvio? In quale genere letterario è usata la parola "cateratte" e riferita a chi? Prima di giudicare il testo dovresti leggerlo.

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La Bibbia non lo spiega, lo spiega però bene Aristotele che era coevo del periodo in cui venne scritta Genesi

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Anche dando retta alle datazioni più estreme tra la Genesi e Aristotele passano 3 secoli circa, una a Babilonia e l'altro in Grecia, due ambienti linguistici e culturali agli antipodi, tanto più che Aristotele fino al medioevo era poco conosciuto. Vedi tu se possiamo spiegare la Bibbia con le idee di Aristotele che, per altro, non mi risulta che sostenesse che la pioggia fosse il prodotto dell'apertura di cateratte nel firmamento. Che facciamo? In questo caso Aristotele non spiega più la Bibbia?

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Questi aveva ipotizzato il roqià come una sfera di cristallo con incassonati gli astri (in realtà c'erano tante sfere concentriche in cielo, quindi più roqià). Il movimento del roqia era da inputare a Dio dato che produceva la rotazione del primo rotante (il roqià più esterno). Come dicevo, il modello biblico è molto più semplice dato che prevede una sola cupola che evidentemente veniva messa in moto direttamente da Dio, ma il concetto non cambierebbe rispetto al sistema Aristotelico/Tolemaico, sempre Dio era quello che produceva il movimento degli astri

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Peccato che la Bibbia non dice mai che la distesa fosse una cupola, non dice che fosse di cristallo trasparente né dice che venisse messa in moto da Dio. Semmai è la tua chiesa che nel passato, nel desiderio di accordare la Bibbia con la filosofica greca, cercò di trovarvi delle similitudini ignorando le evidenti differenze esistenti tra Bibbia e modello aristotelico.

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Piuttosto che fare sempre le stesse domande, riesci a confutare questa argomentazione?

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Beh, se fosse vero quanto dici dovremmo dire che le cateratte sono solo figurative perché Aristotele non le contempla nel suo modello.

Shalom

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