Pur comprendendo le ragioni di molti sostenitori della pena di morte, mi trovo ad essere contraria.
Non solo per questioni morali, ma anche pratiche.
Insomma, ci possono essere mitomani, complotti e vari fattori imponderabili in un processo. Cosa succede se si condanna un innocente?
Ma, al di là di questo, si può vedere la pena di morte come un segno di "menefreghismo" dello stato?
Spiego meglio la mia considerazione con un esempio concreto: Paula Cooper.
Questa ragazza ha ucciso a 16 anni una anziana insegnante della Bibbia e, grazie ad una mobilitazione internazionale di peso, nel 1986 la sua (ingiusta) condanna a morte fu tramutata in un ergastolo.
Perché dico ingiusta?
Paula Cooper ha fatto un atto orribile, ma, se si va a leggere la sua biografia, questa ragazza è cresciuta in un contesto di violenza e abusi, dove il padre e la madre la picchiavano e, quando provava a denunciare questo, la polizia se ne fregava bellamente "perché lei era negra, quindi i suoi problemi erano bazzeccole" e la rimandava in una famiglia che era meglio perdere che trovare.
Quindi, si può dire che la povera Ruth Pelke sia stata uccisa da uno stato che se ne è bellamente fregato di questa ragazza problematica e non ha fatto nulla per aiutarla.
Esiste la libertà di scelta, ma, quando sei lasciato a te stesso, la probabilità di uscirne antisociale è alta.
I condizionamenti dell'infanzia e dell'adolescenza, purtroppo o per fortuna (in questo caso purtroppo) sono parecchio forti.
Se Paula Cooper fosse stata aiutata seriamente, la povera Ruth Pelke non sarebbe morta con tanta sofferenza.
Magari la mia certezza è esagerata, ma ci sarebbe stata una probabilità elevata di evitare la tragedia.
E così si potrebbe dire di altri serial killer o criminali vari, perché molti di loro sono vittime di abusi o educazione pessima.
Condannarli a morte non è un po' dire "è tutta colpa loro, lo stato non c'entra nulla"?
Ma, in teoria, non spetta allo stato vigilare sulle famiglie e le istituzioni, affinché facciano dei bambini buoni cittadini?
(preciso, anche soggetti ultra abusati,s e fanno male, vanno condannati. Però la pena di morte mi sembra un'ingiustizia, perché, se non sono stati aiutati, la colpa è anche della comunità"?)
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.
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