efp news 2021
EFP | Il tuo Account | Ultime Storie | Storie scelte del sito | Storie scelte del Forum | Siti Consigliati - Top Manga

EFP News
Contattate l'amministrazione - Contest - Regolamento Contest - Staff
Harry Potter - Anime e Manga - Originali - Film, Telefilm, Videogiochi - Multifandom
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Pena di morte: segno di menefreghismo dello stato?

Ultimo Aggiornamento: 15/09/2020 12:30
Autore
Stampa | Notifica email    
Post: 995
Utente Senior
OFFLINE
04/01/2019 10:29
 
Quota

Pur comprendendo le ragioni di molti sostenitori della pena di morte, mi trovo ad essere contraria.
Non solo per questioni morali, ma anche pratiche.
Insomma, ci possono essere mitomani, complotti e vari fattori imponderabili in un processo. Cosa succede se si condanna un innocente?
Ma, al di là di questo, si può vedere la pena di morte come un segno di "menefreghismo" dello stato?
Spiego meglio la mia considerazione con un esempio concreto: Paula Cooper.
Questa ragazza ha ucciso a 16 anni una anziana insegnante della Bibbia e, grazie ad una mobilitazione internazionale di peso, nel 1986 la sua (ingiusta) condanna a morte fu tramutata in un ergastolo.
Perché dico ingiusta?
Paula Cooper ha fatto un atto orribile, ma, se si va a leggere la sua biografia, questa ragazza è cresciuta in un contesto di violenza e abusi, dove il padre e la madre la picchiavano e, quando provava a denunciare questo, la polizia se ne fregava bellamente "perché lei era negra, quindi i suoi problemi erano bazzeccole" e la rimandava in una famiglia che era meglio perdere che trovare.
Quindi, si può dire che la povera Ruth Pelke sia stata uccisa da uno stato che se ne è bellamente fregato di questa ragazza problematica e non ha fatto nulla per aiutarla.
Esiste la libertà di scelta, ma, quando sei lasciato a te stesso, la probabilità di uscirne antisociale è alta.
I condizionamenti dell'infanzia e dell'adolescenza, purtroppo o per fortuna (in questo caso purtroppo) sono parecchio forti.
Se Paula Cooper fosse stata aiutata seriamente, la povera Ruth Pelke non sarebbe morta con tanta sofferenza.
Magari la mia certezza è esagerata, ma ci sarebbe stata una probabilità elevata di evitare la tragedia.
E così si potrebbe dire di altri serial killer o criminali vari, perché molti di loro sono vittime di abusi o educazione pessima.
Condannarli a morte non è un po' dire "è tutta colpa loro, lo stato non c'entra nulla"?
Ma, in teoria, non spetta allo stato vigilare sulle famiglie e le istituzioni, affinché facciano dei bambini buoni cittadini?
(preciso, anche soggetti ultra abusati,s e fanno male, vanno condannati. Però la pena di morte mi sembra un'ingiustizia, perché, se non sono stati aiutati, la colpa è anche della comunità"?)
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

Il mio archivio[URL]
Post: 2.265
Giudice*****
Utente Veteran
OFFLINE
10/01/2019 21:50
 
Quota

Concordo in pieno, perché poi un omicidio è un omicidio, che sia a commissionarlo lo Stato o fatto da un tizio/una tizia qualunque.

Più che giustizia è vendetta bella e buona, che non fa sconti che non tiene conto che chi ha commesso il crimine è comunque un essere umano e che tu lo sta condannando a morte

Mah
Per dare un'occhiata alle mie storie
milla4


Post: 995
Utente Senior
OFFLINE
11/03/2019 17:38
 
Quota

In realtà, il mio discorso è un altro.
Non sto parlando del "la pena di morte è un omicidio legalizzato", perché una persona sofferente potrebbe anche essere disposta a bagnarsi le mani di sangue, pur di compiacere il suo (comprensibile) desiderio di rivalsa.
Io volevo solo fare notare come la pena di morte sia uno "scaricabarile" di un processo educativo fallito.
Come mai molti serial killer e criminali (non tutti, eh) sono figli di famiglie pessime, abusi sessuali e non ed educazione criminogena?
Per tornare all'esempio di Paula Cooper... E' stato giustissimo trasformare la sua pena di morte in ergastolo, non solo per un discorso morale, ma anche perché ucciderla voleva dire "lo stato ha sempre ragione, lei è nata marcia, quindi doveva morire."
Ma, se si va a leggere cosa è stato il suo percorso di vita, si resta con le vene dei polsi tremanti.
Ripeto, esiste la libertà di scelta, ma, quando in un'età delicata come quella evolutiva, vieni lasciato in balia di una famiglia orribile, i cui componenti dovrebbero essere massacrati di botte da qui all'eternità, la possibilità di uscirne deviati (e sono stata gentile) è alta.
Alla luce di questo, può la pena di morte diventare un comodo "capro espiatorio", per cui ci si limita ad agire sugli effetti, senza arrivare mai alle cause?
Se uno si è guadagnato il diritto ad essere quello che è nessuno glielo toglie.

Il mio archivio[URL]
Post: 57
Utente Junior
OFFLINE
15/09/2020 12:30
 
Quota

Bisogna vedere il contesto...
In alcuni stati degli USA c'è la pena di morte, solo che non viene usata come si deve perché purtroppo la giustizia americana ha delle falle tipo costa molto, e se non hai i soldi non vieni difeso come si deve, quindi molto spesso capita che se anche se non hai commesso il crimine di cui sei accusato, ma viene ritenuto colpevole vieni giustiziato!
Quindi più che altro io direi di mettere la giustizia al servizio di tutta la popolazione!
Se no si finisce di giustiziare solo delle persone innocenti!
Io non sono né pro ne contro la pena di morte, solo va usata come si deve.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:04. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com