Missredlight
Grammatica e stile: 9.8/10
quello stesso uomo per la quale avrebbe fatto qualsiasi cosa – per il quale
Sentiva le onde del madre infrangersi – mare
A parte queste due piccole sviste non ho riscontrato alcun errore grammaticale.
Come ti dico spesso quando leggo le tue storie per i miei contest, apprezzo molto il tuo stile semplice e diretto.
In questo contesto hai utilizzato di tanto in tanto termini più ricercati che si addicono molto all’atmosfera e al periodo storico in cui la storia è ambientata. Non mi stancherò mai di dire che l’uso del corsivo per dare rilevanza ad alcuni passaggi e pensieri sia la scelta migliore per dare più enfasi al testo stesso.
Il tutto è reso ancora più accattivante grazie ai versi poetici che hai deciso di inerire nella storia e che la rendono ancora più accattivante e convincente.
Caratterizzazione personaggi: 10/10
C’è sempre molto da dire quando scrivi di Shikamaru e Temari. In qualunque contesto li fai agire riesci ogni volta a non fargli perdere nemmeno una sfumatura di ciò che sono davvero.
Shikamaru , in qualunque epoca storica, rimane sempre lo stesso pigro di sempre che preferisce lo sforzo mentale a quello fisico, le strategie piuttosto che l’azione in sé, ma quando c’è di mezzo Temari allora tutto passa in secondo piano e fa non solo il possibile ma anche l’impossibile.
Temari. Lei è una guerriera non potevi trovare un paragone migliore. Lei è quella che lotta, che combatte anche contro la sua stessa famiglia pur di essere libera di vivere la propria vita, e di viverla con chi ama davvero. Non le sono mai piaciute le forzature, questo è lo stesso Kishimoto a mostrarcelo in ben più di un’occasione, non si tira indietro di fronte alle scelte difficili e agisce non solo per il proprio bene ma anche per quello degli altri.
Voglio poi spendere due parole per Gaara, su quanto mi è sembrato di sentirlo parlare e vederlo chiaramente mentre leggevo. Come Temari, forse anche di più, ha la determinazione e la freddezza di un vero capo, di un re che può apparire crudele nei pensieri ma che invece è giusto e buono. Ciò che fa è per il bene degli altri.
Un ottimo lavoro, davvero.
Sviluppo del tema: 10/10
Direi che è indubbiamente il perno su cui si sviluppa tutta la storia, quindi è ampiamente trattato. Temari sa che se vuole ottenere ciò che vuole e ciò in cui crede non può stare soltanto ferma ad aspettare, ma si alza, agisce, cerca aiuto e lo trova anche se costretta a fare delle scelte difficili e che mai dimenticherà nella vita. Ma se ciò poi porta alla vera felicità allora vale sempre la pena di tentare il tutto e per tutto e non limitarsi a soccombere in silenzio.
Gradimento personale: 10/10
C’è soltanto un’altra storia, tra quelle che hai fatto partecipare ai miei contest, che è stata in grado di farmi emozionare così tanto. Con questa sei riuscita a replicare, anzi credo sia una delle più belle che hai scritto fin’ ora a mio parere. Densa di sentimenti, di emozioni contrastanti, di dolcezza e amore ma anche di sensualità e un tocco di piccantezza che non guasta mai. Non manca niente, c’è il contesto storico che la rende originale, c’è azione, ci sono sorprese e colpi di scena, perché non mi aspettavo che il marito scelto per Temari fosse proprio Kankuro, sono saltata sulla sedia quando ho letto., e c’è il lieto fine che tanto amo.
Una storia appassionante e che ti tiene incollata allo schermo.
Totale: 39.8/40
Arianna.1992
Grammatica e Stile: 10/10
L’unica dimenticanza che ho riscontrato nel testo è il ‘Che’ a inizio storia.
Oltre a questo non ci sono altri errori.
La storia è raccontata al presente ma, come giusto che sia, in alcuni passaggi hai dovuto utilizzare il passato dato che mostri un flashback.
Anche nella gestione dei tempi verbali quindi hai fatto un bel lavoro.
Lo stile è semplice e diretto.
Non fai uso di termini inutili soltanto per abbellire il testo ma descrivi quanto è necessario sia sull’ambiente che sugli stessi personaggi, ed è uno dei particolari che rendono, a mio parere, un testo comprensibile, mai stancante e piacevole da leggere.
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Sappiamo poco dei personaggi presenti nella storia.
La stessa autrice ci ha fornito soltanto qualche rara informazione su quello che è stato il loro passato, conosciamo più quello che è il presente ma comunque in maniera poco esaustiva e lascia quindi molto spazio per gestirne la caratterizzazione.
Partiamo da He Cheng. Un perfetto boss, sia nell’aspetto che nel modo di porsi con le persone che gli stanno intorno. Del resto per il tipo di lavoro che svolge ha molte responsabilità sulle sue spalle e non manca mai di caricarsele tutte quante per poi, umanamente crollare. In questo caso lo fa fisicamente, dato che si addormenta, mostrando una parte più vulnerabile che anche se non fa mai vedere sappiamo bene che esiste. Le persone come lui si aprono con pochi altri ma, quando ai suoi occhi acquistano la totale fiducia, allora non hanno timore di parlare e dire ciò che hanno tenuto dentro per troppo tempo.
Cheng mostra quindi anche questo lato di sé, perdendosi un po’ nei ricordi e raccontando qualcosa che sa di poter confidare solo al suo uomo e di venire da lui compreso. Un particolare che mi ha colpito è la descrizione che hai dato del Cheng del passato, già afflitto dalle responsabilità e che si è ritrovato a dover crescere anche troppo in fretta a causa delle aspettative del padre al quale, chissà perché… ancora me lo chiedo, non ha mai deciso di ribellarsi.
Un Cheng protettivo nei confronti del fratello, che più volte anche nel presente ci è stata mostrato. E concordo con Qiu: era un bel ragazzo anche da giovane. La reazione che mostra nei confronti del marito alla scoperta di ciò che presto avverrà l’ho trovata molto realistica e da lui. Senza scomporsi più di tanto al di fuori ma chiarendo ogni dubbio dell’altro, dimostrandogli quanto ne sia felice.
Qiu.
Di lui si conosce ancora meno eppure credo che tu ne abbia dato una caratterizzazione bellissima. Forse perché è proprio così che io stessa immagino si comporterebbe. Non è solo il miglior uomo del boss ma ne è anche il marito, quindi le sue attenzioni, i suoi dubbi su una possibile reazione e su ciò che da lì in avanti lo attende, sono tutti giustificati. Non lo rendono meno ‘uomo’ tutt’altro. Mostrano, come per lo stesso Cheng, che sì sono due mafiosi e possono compiere azioni sconvenienti, ma che nella realtà quotidiana dove sono presenti soltanto loro due rimangono due persone che possiedono sentimenti e un cuore.
Mi è piaciuto il suo chiudersi in camera, quasi a non voler vedere né sentire, ma solo perché troppo preso dai dubbi di qualcosa che non sa nemmeno lui bene come affrontare.
Insomma per quel poco che ci è dato sapere hai fatto un ottimo lavoro.
Sviluppo del tema: 9.8/10
Non posso dare il punteggio pieno perché, in confronto ad altre storie in cui il tema era presente nella totalità del racconto, qui vi è solo in parte. Ciò non toglie che lo hai reso un aspetto importante.
Cheng fa un salto nel passato e rivive, anche solo con la mente, un tempo in cui si è sentito libero dalle responsabilità e in cui ha vissuto un periodo spensierato alle prese con il suo piccolo fratellino.
Il tema poi però ritorna, o almeno non so se questa è stata una cosa voluta o solo una mia interpretazione, nel momento in cui riceve la notizia che presto diventerà padre. Una nuova vita che, in qualche modo, lo ritrasporta nuovamente in quel passato ma che in realtà è proprio il presente.
Gradimento personale: 10/10
Premetto una cosa.
Fino a qualche mese fa avevo un grosso pregiudizio nei confronti dell’Omega!Verse, probabilmente perché mi è sempre capitato di leggere storie in cui prevaleva l’aspetto più violento e PwP.
Ho cambiato però completamente idea e questo lo devo unicamente a storie come questa che hai deciso di scrivere per il contest… e non solo.
Premetto un’altra cosa (ormai risaputa da chiunque): amo il fluff. Quello da diabete e zuccheroso tanto da far salire il colesterolo.
Già solo con queste due premesse si può capire quanto posso aver amato il tuo racconto.
Amo entrambi i protagonisti, perché grandi e grossi ma ciascuno con un fardello che si porta sulle spalle. Si sono trovati a percorrere la stessa strada, una strada difficile, ma che insieme affrontano nel migliore dei modi. Questi momenti in cui li vediamo rilassati tra le mura di casa, a cercare il sostegno l’uno dell’altro, e a condividere la gioia per un bambino, anzi no… bambina, che presto arriverà a regalare chissà quante gioie e anche qualche arrabbiatura nella loro vita. Mi fa sorridere, emozionare e gongolare nell’attesa. Insomma mi sento molto Qiu e a te va tutto il merito.
Totale: 39.8/40