[Serie B] Stagione 2014/2015

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Livorno-Avellino 0-1: Trotta gol, Rastelli terzo. Il Pescara in 10 piega il Catania

Nei posticipi della 27ª giornata i campani battono e scavalcano gli amaranto, mentre gli abruzzesi la spuntano al 93' con Sansovini dopo un intero tempo in inferiorità numerica





Grazie ad una prova ricca di sostanza, un Avellino solido e ottimamente organizzato ottiene il suo quarto successo consecutivo e sale solitario sul terzo gradino della classifica di Serie B. Nel primo posticipo della 27ª giornata, la squadra di Rastelli sbanca Livorno grazie a una rete di Trotta al 38' del secondo tempo.

I campani, seguiti anche in terra toscana da circa 1.500 tifosi, confermano il proprio eccellente periodo di forma. I biancoverdi, che peraltro avevano vinto anche all'andata (2-1), hanno realizzato al 38' della ripresa il gol partita. A bersaglio Trotta, sugli sviluppi di un angolo. Domenica amara invece per il Livorno, reduce dai festeggiamenti per il proprio primo secolo di vita. Luci e compagni sono ora quarti, in compagnia del Vicenza. Gli ospiti, con il loro accorto 3-5-2, hanno gettato fin dall'avvio sabbia negli ingranaggi dei padroni di casa. Gli amaranto, parsi meno briosi degli avversari anche sul piano atletico, si sono presentati con un inedito 3-4-1-2, con Belingheri (sostituito poi nella ripresa dall'ex di turno Galabinov) a giostrare come trequartista. Il Livorno ha incontrato, già nel primo tempo, soverchie difficoltà a trovare buoni sbocchi, sia centralmente, sia partendo dalle fasce.

Al 1' Emerson ci prova su punizione da distanza siderale: in modo goffo, con un piede, respinge Gomis. All'8' conclusione di Sbaffo: blocca senza problemi Mazzoni. Al 27' Siligardi si conquista e batte una punizione dai 25 metri: sfera alta di poco (con Gomis sulla traiettoria). Al 44' pericolosa azione dei toscani, con Siligardi che chiama ad un non facile intervento il portiere avversario. Al 13' da 40 metri va al tiro Emerson e la palla scheggia la traversa. Al 19' risponde l'Avellino, con un rasoterra di Trotta, controllato da Mazzoni. Al 34' Gomis è attento su Gemiti; al 36' Vantaggiato spedisce alto di testa. Al 38' il gol partita. Mischia spaventosa in area dopo un calcio d'angolo; batti e ribatti, concluso con un diagonale di Trotta che non lascia scampo all'incolpevole Mazzoni. Il Livorno, sotto 0-1, si butta in avanti e crea buone opportunità al 41' con Biagianti, che tira addosso a Gomis e al 45' con Siligardi, che però spara centralmente. L'Avellino, con i suoi tanti tifosi al seguito, fa festa e sogna ad occhi aperti. Per il Livorno, che nelle precedenti cinque partite del girone di ritorno aveva ottenuto 12 punti, una bruttissima battuta d'arresto. (Gazzetta)

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Serie B: il Vicenza sfida il Carpi, Livorno contro il tabù Bologna
repubblica

La capolista rischia al Menti contro una formazione in fiducia, reduce da 11 risultati positivi.
I labronici al Dall'Ara provano a rinverdire un successo lontano 73 anni.
Insidia derby laziale per il Frosinone, delicata trasferta a Catania per l'Avellino

A 10 giornate dal termine, con il Carpi ormai involatosi verso la A, è la lotta per il 2° posto ad accendere l’interesse in serie B. E in tal senso il 33° turno offre tre sfide davvero appassionanti: Bologna-Livorno, Vicenza-Carpi e Frosinone-Latina. Il match-clou del Dell’Ara, che apre il programma, sabato alle 15 assieme a Spezia-Pescara, rappresenta un banco di prova fondamentale soprattutto per gli amaranto, reduci da due sconfitte che hanno messo a repentaglio il posto in zona play-off. Tanto più in considerazione del fatto che la trasferta nel capoluogo emiliano si è sempre rivelata ostica: una sola vittoria, per di più ben 73 anni fa (1-2 l’8 novembre del 1942). Panucci si affiderà al 3-5-2 per strappare un risultato positivo, affidando l’attacco agli ex Siligardi e Vantaggiato. Nel Bologna Lopez ritroverà Ceccarelli e Maietta pronti a garantire un pizzico di tranquillità in più al reparto difensivo.

IL VICENZA SFIDA IL CARPI – Alle 18, il Vicenza testa la propria imbattibilità, che dura da 11 giornate, al cospetto della capolista. Il Carpi anche a Terni ha confermato di essere macchina dalla solidità impressionante. Per Cocco e compagni non sarà facile trovare varchi per collezionare un altro risultato di prestigio.

FROSINONE, INSIDIA DERBY – Il Frosinone, risalito a soli 2 punti dalla A, chiede strada al Latina per proseguire il sogno promozione. Ma il sentito derby con i nerazzurri nasconde non poche insidie. Stellone spera che finalmente la squadra trovi il modo per mantenere la porta inviolata visto che da tre mesi non assapora più questa soddisfazione. L’assenza di Viviani, indiscutibilmente tra gli uomini più pericolosi a disposizione di Iuliano, potrebbe rivelarsi, in tal senso, un buon punto di partenza per centrare l’obiettivo.

SPEZIA-PESCARA DUELLO PLAY-OFF – Non meno interessante dei tre big-match è lo scontro diretto per i play-off tra Spezia e Pescara, due squadre in crescita, pronte a dimostrare di avere le carte in regola per ambire al salto di categoria. Una sfida importante che, causa impegni con le nazionali, Baroni dovrà giocare senza due pedine importanti a centrocampo come Bjarnason e Memushaj. Un piccolo vantaggio in più, oltre al fattore campo, per Bjelica che confida di allungare le distanze da una temibile concorrente.

L’AVELLINO RISCHIA A CATANIA – Obbligato a rialzare la testa dopo aver racimolato appena 3 punti in 4 gare, l’Avellino rischia a Catania contro una squadra con l’acqua alla gola, vogliosa di tirarsi fuori dalla zona retrocessione. Rastelli si augura che le assenze di Gillet e Schiavi aumentino le insicurezze in cosa rossoazzurra e consentano ai suoi di portar via un fondamentale risultato positivo.

PERUGIA, ASSALTO AL CROTONE – Domenica all’ora di pranzo (12.30) il Perugia va all’assalto del Crotone per proseguire la rincorsa all’8° posto. Gli umbri sono in fiducia (16 punti nelle ultime 7 gare), sarà dura per i calabresi, costretti a fare meno dello squalificato Torregrossa, resistergli.

LANCIANO, ULTIMA CHIAMATA PER I PLAY-OFF – Lanciano-Entella ha tanto il sapore di ultima chiamata per i play-off per i frentani, scivolati a -4 dall’8° posto. L’impressione è che le fortune dei nerazzurri dipenderanno molto dall’atteggiamento dei liguri. Bisognerà vedere se prevarrà l’appagamento per aver preso un buon margine di vantaggio sulla quint’ultima oppure la voglia di proseguire la scalata ai piani alti.

COSMI RITROVA IL BRESCIA – In coda, fari puntati su Brescia-Trapani e Cittadella-Ternana. La sfida del Rigamonti (domenica, ore 20.30) ha un sapore particolare per Cosmi che torna dopo 7 anni nella città dove ha vissuto due intense stagioni sfiorando anche la promozione in A. Troverà, però, ben altra squadra, sfiduciata e anche priva del suo uomo migliore, Andrea Caracciolo. Le condizioni ideali, insomma, per proseguire la corsa verso una tranquilla salvezza. Al Tombolato, invece, il Cittadella proverà ad approfittare del periodo nero degli umbri, reduci da 4 sconfitte di fila, per allontanarsi ulteriormente dalla zona play-out.

BARI E MODENA, GARE DA VINCERE – Chiuderanno il programma Bari-Pro Vercelli e Modena-Varese. Al San Nicola, i galletti cercheranno di ottenere un successo che gli mantenga vive le flebile speranze di play-off. Al Braglia, infine, i canarini punteranno ad approfittare di una squadra ormai in caduta libera (5 ko consecutivi) per incamerare tre punti fondamentali in chiave salvezza.

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Serie B, il Carpi umilia il Bologna. La A ormai è a un passo
repubblica

La capolista si toglie la soddisfazione di tornare a vincere il derby con i felsinei al Cabassi dopo 21 anni e vola a +12 sui rivali. Decidono i gol di Pasciuti, Di Gaudio e Lollo. La squadra di Lopez recrimina per le tante occasioni fallite





CARPI – Solo la matematica, ormai, divide il Carpi dalla A. La capolista umilia (3-0) anche la seconda della classe, il Bologna, si toglie la soddisfazione di tornare a vincere il derby al Cabassi dopo 21 anni e vola, ormai, a distanza di sicurezza (+12 sui felsinei). Un sconfitta pesante e immeritata, nelle proporzioni, dal Bologna che, però, deve recitare il mea culpa per le tante occasioni sciupate.

SANSONE SCIUPONE – L’avvio è tutto di marca rossoblu: Sansone è scatenato, con la sua velocità mette in costante apprensione la retroguardia di casa, ma è poco concreto: al 22’, lanciato in contropiede da Matuzalem, calcia addosso a Gabriel, poco dopo non trova lo specchio prima (26’) con una punizione a giro dal limite e poi (29’) con un sinistro in diagonale.

PASCIUTI GELA IL BOLOGNA – Il Carpi stringe i denti e, sornione, alla prima oportunità (37’) passa: Pasciuti irrompe con tempismo su un tiro-cross dalla trequarti sinistra di Letizia e con un tocco di destro al volo anticipa Da Costa. Il Bologna non ci sta e poco prima dell’intervallo sfiora ancora il bersaglio con un tiro da fuori di Morleo.

DI GAUDIO RADDOPPIA – Nella ripresa la squadra di Lopez prova ad alzare i ritmi ma non fa i conti con il cinismo dei biancorossi che, al 57’, mettono al sicuro il successo: Di Gaudio triangola al limite con Letizia e con un perfetto destro a giro supera ancora Da Costa. Il Bologna si riversa in avanti con la forza della disperazione ma per due volte Cacia e poi il subentrato Mancosu falliscono l’opportunità di riaprire la partita.

LOLLO CALA IL TRIST – Il Carpi ringrazia e, all’83’, mette la ciliegina sulla torta con Lollo che approfitta di una corta respinta di Casarini per infilare il pallone nell’angolo con un destro da 15 mt. Per il Bologna è notte fonda e a completare la serataccia pensa Laribi che, all’85’, si fa espellere per un fallo a gamba tesa ai danni di Lollo.

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li4m, 03/04/2015 13:17:

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$eldiablo$, 03/04/2015 12:54:

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Io vedo veramente bene l'Avellino come terza candidata a salire, vediamo se mi sbaglio

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l avellino potrebbe reggere perchè è abbastanza compatto e ha discreti cambi anche se pure loro hanno dei cali a volte..

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Carpi da sogno: è serie A! Col Bari il pareggio più bello
gazzetta

Gli emiliani festeggiano la prima, storica promozione, culmine di un percorso cominciato in Serie D nel 2009. Merito di una programmazione illuminata e di tante scelte vincenti: prima fra tutte, quella di Castori in panchina





Da Lamezia allo stadio Cabassi, per scrivere in 6 anni una storia senza precedenti nel calcio italiano. Nel 2009 a Lamezia Terme il Carpi conquistava la certezza del ritorno, 9 anni dopo, nel calcio professionistico. Con il Bari stasera ha completato una scalata da record, conquistando la sua storica prima serie A.

la partita — Per la festa basta un pari con il Bari, anche se la sconfitta del Vicenza a Brescia avrebbe fatto festeggiare pure in caso di sconfitta. La gara la fa il Carpi che sfiora il vantaggio con Gagliolo e Porcari nel primo tempo, mentre i pugliesi, a caccia di punti per tenere viva la fiammella playoff, si vedono soprattutto nella ripresa, quando sotto una pioggia incessante è Gabriel a blindare lo 0-0 con due ottime parate su Sabelli e Donati, mentre i pugliesi reclamano per un rigore su Ebagua non fischiato da Pairetto.

dominio biancorosso — Il dominio dei biancorossi emiliani, partiti in estate per salvarsi al secondo campionato cadetto, ha preso il via nel 5-0 di Pescara di metà ottobre e nelle 27 giornate successive è andato rinforzandosi a suon di successi. Dopo aver virato a fine 2014 a +9 sulle rivali (record della storia della B a 22 squadre), i biancorossi di Castori hanno resistito anche al piccolo passaggio a vuoto di febbraio e marzo (quattro 0-0 di fila), approfittando dei passi falsi delle rivali e poi hanno messo il turbo ad aprile, vincendo 7 gare su 8 prima della sconfitta di Frosinone, che ha solo rinviato la festa di 72 ore.





castori & vecchia guardia — La scelta vincente è stata quella di affidarsi in estate a un tecnico come Fabrizio Castori, motivato dalle ultime stagioni sfortunate, che ha spostato da subito la filosofia della società. "Non voglio fighetti, solo gente che sputa sangue" il suo motto, che il Carpi ha trasformato sul campo con scelte precise: fiducia nella vecchia guardia (Pasciuti arrivato in D, Poli e Di Gaudio in C2 i senatori), pochi innesti mirati (i prestiti di Gabriel e Struna, unici due titolarissimi arrivati in estate assieme a Suagher) e tanta corsa, che ha permesso di esaltare le doti fisiche dei velocisti del 4-4-1-1 di Castori.

Uno su tutti Jerry Mbakogu, autore di 14 reti, che il d.s. Giuntoli ha ripreso in estate dal fallimento del Padova (era già a Carpi l'anno scorso ma in prestito) e che si è rivelato il terminale perfetto per il gioco verticale voluto dal tecnico. Solo con la forza del gruppo è stato possibile mettersi dietro le corazzate della B, nonostante sui 28 della rosa solo 5 abbiano già giocato in A.

sguardo al futuro — La società, guidata dal 2009 dagli imprenditori tessili Bonacini, Marani (proprietari del marchio Gaudì) e Caliumi sta già lavorando alla prossima stagione, dove confermerà il gruppo storico di 12 giocatori tutti già sotto contratto con lunghezze che vanno dal 2017 al 2019, anche se l'incognita è lo stadio: serve un miracolo per ampliare da 4200 a 10mila posti il vecchio “Cabassi” e chiedere la deroga per la A, così le destinazioni più probabili sono Modena o Parma. Dopo la gara col Bari e la festa in campo, la squadra è salita su un pullman scoperto per raccogliere l'ovazione dei tifosi in piazza Martiri, cuore del centro cittadino, per una lunga notte di festeggiamenti da serie A.

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Serie B, Frosinone all'appuntamento con la storia
repubblica

Ai Ciociari basterà battere il Crotone al Matusa per festeggiare la prima promozione in massima serie. Il Livorno, a caccia di un posto nei play-off, minaccia il Vicenza. Bologna obbligato a vincere a Vercelli. In coda, spareggi salvezza a Modena e a Chiavari


ROMA – E’ il grande giorno del Frosinone in serie B. Diciotto giorni dopo il Carpi, anche i ciociari potrebbero festeggiare la prima storica promozione in serie A dopo 87 anni di vita. E l’occasione è davvero ghiotta visto che, in un Matusa che si preannuncia gremito, basterà battere il modesto Crotone per far festa davanti ai propri tifosi. Certo è che la squadra di Stellone non troverà i tappeti rossi. I calabresi, infatti, con la vittoria nel posticipo con il Varese hanno appena messo la testa fuori dal play-out e non hanno alcuna intenzione di rifinirci dentro. Toccherà, ancora una volta, al trio Soddimo-Ciofani-Dionisi fare la differenza. Nel Crotone, oltre a Martella, mancherà Balasa il cui posto in difesa sarà preso da Zampano.

IL VICENZA RISCHIA A LIVORNO – In attesa di buone notizie da Frosinone, Vicenza e Bologna sono chiamate a fare il colpaccio in trasferta contro Livorno e Pro Vercelli per tenere vive le poche possibilità di promozione diretta. Compito duro soprattutto per i veneti che, ultimamente, stanno faticando tantissimo a trovare la via della rete (non segnano da 312’). Anche perché il successo in pieno recupero sull’Entella ha dato una scossa adrenalinica ai labronici, obbligati a non fermarsi visto che i play-off non aspettano. Marino confermerà Vita nel tridente d’attacco completato da Cocco e Ragusa. Panucci, sul fronte opposto, riproporrà Galabinov dal 1’ al fianco di Vantaggiato.

IL BOLOGNA CERCA PUNTI A VERCELLI – Il Bologna chiede strada a una Pro Vercelli a caccia dei punti della tranquillità. Il ritorno di Sansone restituisce un pizzico di fiducia in più a Delio Rossi che, però, sarà costretto a fare a meno di Ceccarelli e Krsticic, il cui posto sarà preso da Mbaye e Matuzalem. Tra i piemontesi, che hanno di nuovo perso per infortunio Ronaldo, troverà di nuovo spazio a centrocampo Musacci.

S’INFIAMMA LA CORSA AI PLAY-OFF – Spezia, Avellino e Pescara cercano punti vitali, in chiave play-off, contro Lanciano, Trapani e Varese. Il compito più agevole, sulla carta, lo hanno gli abruzzesi che fanno visita a una squadra ormai retrocessa e senza più stimoli. Discorso simile anche per i liguri, dato che affrontano un Lanciano già salvo. Ma è difficile che i frentani vogliano rovinare i festeggiamenti programmati davanti ai propri tifosi. Dovrà sicuramente faticare di più la formazione di Rastelli che ospita un Trapani a caccia di quel punto che lo metterebbe al riparo da ogni insidia. Toccherà, ancora una volta, a Trotta e Castaldo evidenziare la fragilità esterna degli ospiti che hanno raccolto appena 3 punti nelle ultime 15 uscite.

MODENA-TERNANA, VIETATO PERDERE – In coda, fari puntati sul decisivo scontro diretto tra Modena e Ternana. Chi perde, in pratica, rischia seriamente di dover disputare il play-out. Bisognerà vedere, di conseguenza, se prevarrà la voglia di vincere o quella di non perdere. Uno stimolo a far meglio dovrebbero, comunque, averlo gli umbri a cui anche il pareggio potrebbe tornare poco utile visto che li costringerebbe, all’ultima giornata, ad attendere comunque passi falsi delle dirette concorrenti.

ENTELLA, ASSALTO AL LATINA – L’Entella va all’assalto del Latina per cercare, se non altro, di mettersi al riparo dal terz’ultimo posto. Non sarà semplice, considerato che ai pontini occorre ancora un punto per mettersi al riparo da qualche sgradita sorpresa. L’assenza, tra gli ospiti, di Oduamadi potrebbe rivelarsi un piccolo vantaggio in più per Aglietti che si affiderà al tridente Costa Ferreira-Sforzini-Mazzarani per cercare di centrare l’obiettivo.

IL CITTADELLA SOGNA IL COLPO A CATANIA – Il Cittadella ha solo un risultato a disposizione a Catania per tentare di evitare la retrocessione diretta in Lega Pro. Servirebbe praticamente un miracolo anche se gli etnei, una volta perso definitivamente di vista l’obiettivo play-off, hanno avuto un pericoloso calo di tensione (un solo punto nelle ultime 3 giornate) che li obbliga a stringere i denti fino in fondo per salvarsi.

BRESCIA, VINCERE PER SPERARE – Chiuderà il programma, aperto da Perugia-Carpi, Bari-Brescia, sfida che ha valore solo per le rondinelle a cui solo una vittoria consentirebbe di evitare ancora di scivolare già in Lega Pro. Ma per tenere accesa la fiammella della speranza ci sarà bisogno di un contemporaneo doppio passo falso di Entella e Cittadella.

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Serie B, il Pescara vola ai play-off. Il Cittadella torna in Lega Pro
repubblica

Gli abruzzesi travolgono nello scontro diretto il Livorno, estromettendolo dalla corsa alla A. I veneti cadono in casa con il Perugia e retrocedono dopo 7 anni. Vicenza e Bologna volano direttamente in semifinale, Entella e Modena al play-out

ROMA – Pescara ai play-off, Vicenza e Bologna in semifinale, Cittadella in Lega Pro e Entella e Modena al play-out. Sono questi i verdetti dell’ultima giornata di serie B.

Il Pescara conquista in extremis l’ultimo posto utile per continuare a sperare nella promozione travolgendo per 3-0, nello scontro diretto, il Livorno.

Vicenza e Bologna conservano, rispettivamente, il 3° e il 4° posto superando Frosinone (2-1) e Lanciano (1-0).

Lo Spezia chiude 5° piegando per 1-0 il Bari mentre 6° finisce il Perugia che, passando per 0-2 a Cittadella, condanna i veneti al ritorno in terza serie dopo 7 anni.

L’Avellino scivola, invece, all’8° posto per colpa della sconfitta per 3-2 a Brescia.

In coda vanno al play-out Entella e Modena a cui non bastano i pareggi esterni con Crotone (0-0) e Latina (1-1) per evitare il prolungamento di stagione.

Si salvano, invece, la Pro Vercelli, malgrado la sconfitta (2-1) a Trapani, il Catania, che pareggia 0-0 a Carpi, e la Ternana che batte 2-0 il già retrocesso Varese.

Martedì prossimo via al turno preliminare dei play-off, in gara unica, con questi accoppiamenti:
Perugia-Pescara (ore 18.30) e Spezia-Avellino (ore 21).

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PLAYOFF

Turno preliminare

Martedì 26 maggio :

- Perugia-Pescara (ore 18.30) (B)

- Spezia-Avellino (ore 21.00) (A).

Semifinali

Venerdì 29 maggio (Andata) :

- Vincente B-Vicenza (18.30)

- Vincente A-Bologna.

Martedì 2 giugno (Ritorno) : Bologna-Vincente A (18.30) ; Vicenza-Vincente B (21.00).

Finali

- Venerdì 5 giugno – Andata (ore 20.30)

- Martedì 9 giugno – Ritorno (ore 20.30).

PLAYOUT

- Sabato 30 maggio (Andata) Entella-Modena (18.30)

- Sabato 6 giugno (Ritorno) Modena-Entella (18.30).

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Avellino-Bologna 0-1. Sansone decide l'andata della semifinale playoff
La squadra di Delio Rossi passa in vantaggio, soffre e difende con le unghie una preziosissima vittoria nell'andata della semifinale playoff per la promozione in A

Il Bologna senza strafare e col minimo sforzo ottiene il massimo espugnando il Partenio-Lombardi per 1-0 e ipotecando il passaggio in finale. Di Sansone il gol-vittoria per i felsinei al 24' del primo tempo, con l'Avellino che protesta per un offside che c'è (mezza gamba) ma difficile da valutare a velocità normale. Gli irpini, seppur con tanto cuore, pagano a caro prezzo gli sforzi profusi appena 72 ore prima nei 120' di La Spezia.





il jolly — Moduli speculari per Rastelli e Rossi con il 4-3-1-2 che vede per l'Avellino il tandem Mokulu-Comi, per il Bologna fiducia a Mancosu al fianco di Sansone. La gara inizialmente è davvero avara di emozioni, squadre bloccate dalla tensione e dagli esasperati tatticismi. L'Avellino, però, trascinata dall'entusiasmo dei propri tifosi prova a spingere leggermente di più nei primi minuti trovando solo un debole tiro di Regoli al 6' che termina a lato.

Il Bologna, sornione, al 24' pesca il jolly del vantaggio. Matuzalem recupera palla a centrocampo, Laribi verticalizza subito per Sansone che sul filo del fuorigioco in diagonale infila Frattali. Il Bologna prende così fiducia e al 30' Mancosu ribalta il gioco per Casarini che in velocità prova il diagonale con la sfera che termina abbondantemente in out.

la reazione — L'Avellino, chiuso caparbiamente sulle fasce, fa fatica ad abbozzare la reazione, ma al 36' su un tiro dalla distanza di Almici, Masina in traiettoria devia spiazzando Da Costa, la sfera si perde di un soffio vicino al palo. Nella ripresa è ovviamente l'Avellino a spingere alla ricerca del pareggio che sfiora al 14' quando sul cross di Almici, svirgola prima Mokulu, poi Maietta, con la sfera che arriva a Zito, bolide da pochi metri e super parata dell'attento Da Costa.

il carattere — Il Bologna è granitico. Dopo aver chiuso caparbiamente le fasce nel primo tempo, arretra il baricentro nel finale per conservare il prezioso vantaggio. All'Avellino non bastano gli insidiosi corner di Zito e soprattutto l'immenso cuore che l'undici di Rastelli ci mette anche nei 7' finali di recupero.

Tanti applausi per l'Avellino, ma anche per il Bologna che si conferma squadra tecnicamente superiore. Il verdetto finale martedì al Dall'Ara, ma solo un suicidio sportivo potrebbe privare i felsinei della finalissima per il ritorno in Serie A.

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Pescara-Vicenza 1-0: decide il rigore di Memushaj
All'Adriatico, nell'andata della semifinale, decide il gol dagli undici metri dell'albanese. Espulso il portiere ospite Vigorito. Ritorno il 2 giugno al Menti.

L’effetto Oddo miete un’altra vittima: all’Adriatico cade anche il Vicenza nella semifinale d’andata. Per il 38enne tecnico del Pescara è la terza vittoria consecutiva in altrettante partite. Questa volta, però, batte gli avversari da stratega navigato, cambiando la partita con i cambi nella ripresa. Dentro Memushaj, Caprari e Sansovini: sono loro a firmare l’azione che porta al rigore dell’1 a 0 decisivo per la vittoria arrivata nei minuti finali.

La squadra di Marino gioca con naturalezza, come se i tre tenori rimasti a casa (Cocco, Di Gennaro e Manfredini) non fossero un gap per questa prima semifinale. Vicentini pericolosi almeno in due occasioni, con l’ex Ragusa, Laverone e Petagna sempre accesi negli ultimi metri, e con il gran sinistro di D’Elia nei primi minuti.

Il Pescara ha una palla per spaccare subito la gara con il redivivo Lazzari, tornato in campo dopo cinque mesi di assenza (l’ultima volta giocò il 22 novembre a Modena): diagonale ciccato da buona posizione.





CALO E RIPRESA — I biancazzurri con il passare dei minuti calano vistosamente, colpa della stanchezza che aumenta nelle gambe di alcuni giocatori-chiave. Problema prevedibile dopo aver giocato martedì scorso una partita di altissima intensità. Oddo riesce a tenere botta fino all’intervallo.

Ad inizio ripresa (9’) la prima mossa del tecnico di casa: dentro Memushaj per un esausto Lazzari, con Brugman che si alza a fare il rifinitore dietro Melchiorri. Poi entra anche Sansovini al posto del baby fenomeno Torreira e aumenta la pressione dalle parti di Vigorito.

Al 21’ i primi effetti dei cambi: Politano da venti metri esplode il sinistro, il portiere del Vicenza la sfiora e la manda sul palo interno, salvando i suoi. Vigorito vorrebbe diventare il man of the match parando al 33’ il colpo ravvicinato di Sansovini. E’ anche fortunato sul diagonale di Caprari che esce di poco alla sua sinistra, ma non può nulla al 40’ quando Caprari è divino nel saltare un avversario di tacco e lanciare tra le linee Sansovini, il Sindaco lo salta e lui è costretto a stenderlo.

Rigore ed espulsione: entra Bremec, ma Memushaj dal dischetto è implacabile. Ragusa a tempo scaduto manda sulla traversa la palla del possibile pari. Ora è il Vicenza a dover vincere a tutti i costi nel ritorno di martedì prossimo.

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