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Amt, gli autisti annunciano 24 ore di sciopero
Rottura sulla trattativa per il rinnovo dell'integrativo: resta da definire la data dell'astensione prevista per il mese di maggio
BUS, METRÒ, funicolari e ascensori fermi a più riprese il prossimo maggio. E' la minaccia, concreta, che grava sugli utenti del trasporto pubblico dopo la rottura, martedì, della trattativa tra sindacati e Amt sul contratto integrativo. Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Faisa-Cisal hanno proclamato lo stato di agitazione e avviato le procedure per indire tre giorni di sciopero. Il primo blocco, di quattro ore, è previsto tra il 2 e il 4 maggio; il secondo, di otto ore, tra il 12 e il 14 maggio. L'ultimo sciopero, quello che comporterà disagi a non finire, durerà 24 ore e dovrebbe svolgersi tra il 22 e il 24 maggio, alla vigilia delle elezioni amministrative.
Alla base dello scontro c'è il mancato rinnovo del contratto integrativo, scaduto tre anni fa, più una serie di altre rivendicazioni sindacali. Quali? «Sinora - attacca Mauro Nolaschi, della Faisa-Cisal - abbiamo ricevuto solo promesse ma mai nulla di concreto su problemi urgenti come la ricollocazione degli autisti inidonei, il ricorso massiccio alle ferie forzate, la stipula di una polizza assicurativa per il personale impegnato tutti i giorni sulle strade, l'apertura di un centro d'ascolto per i dipendenti in difficoltà».
A far saltare il banco è stata la richiesta avanzata dai sindacati di un premio di produttività, di 300-350 euro una tantum, per i «pesanti sacrifici sopportati dagli autisti per effetto della ristrutturazione aziendale». «Per risanare il bilancio - dice il segretario regionale della Fit-Cisl, Giuseppe Mazza - l'azienda ha tagliato 150 turni e 30 mila ore di lavoro. A farne le spese sono stati i cittadini, costretti a lunghe attese alle fermate, e gli autisti, sottoposti a un aggravio di lavoro in seguito alla riduzione dei tempi di percorrenza dei bus». I sindacati hanno sostanzialmente chiesto che l'azienda riconoscesse, con una cifra una tantum, il sacrificio dei dipendenti. «In fondo - osserva Guido Fassio, segretario della Filt-Cgil - il buon risultato economico conseguito da Amt è frutto del contributo e dell'impegno di tutti, non solo dei tagli alle linee».
Spera ancora in una soluzione positiva, il segretario regionale della Uil Trasporti, Carlo Ruwet: «Parlare di sciopero è prematuro, aspettiamo una risposta dell'azienda che, per la verità, sinora sembra aver fatto di tutto per complicare la situazione».
Ecco la risposta dell'azienda: «Rispetto alla trattativa per il rinnovo degli accordi aziendali, sono state già raggiunte intese su aspetti specifici e la direzione aziendale ha dato la più ampia disponibilità per trovare soluzioni soddisfacenti su tutti i punti. Infatti, questa settimana si sono già svolti alcuni incontri e per la prossima sono state convocate apposite riunioni sugli aspetti giudicati prioritari dalle parti». «Amt - conclude la nota aziendale - intende mantenere in questa trattativa un approccio sereno e razionale che tenga conto anche delle esigenze della clientela».
V. G.
12/04/2007