Ingrid rispose al sorriso di Dalkest. Sembrava quasi di vedere una madre che doni le armi del suo sposo al figlio, finalmente adulto, perchè lo assistano in battaglia.
Prese la spada che Dalkest le tese per l' elsa e pronunciò una benedizione nella lingua degli eothraim. Quando Dalkest si alzò, sempre a capo chino, la dama gli tese la spada, tenendola appoggiata sulle palme per la lama e l'elsa. Dalkest ne imitò il movimento e, con un lieve inchino, fece un passo indietro.
"Non potrei essere più fiera di così. Siete gente di una terra meravigliosa, e so che mio marito sarebbe stato orgoglioso di vedervi, adesso, come lo sono io. Dalkest, la lama che impugni non ha un nome tra gli elfi, ma mio marito la battezzò Clēofan (*), poichè è tanto affilata da tagliare anche il vento. Ne lei, ne le altre armi potrebbero essere in mani migliori"
Athorman, che aveva aggiustato al fianco la leggera ma letale azza, si unì ai ringraziamenti, inchinandosi a Lady Ingrid.
---------
(*) in "old english" sta per "separare" , "spaccare", "tagliare" o "dividere". Da cui "cleave" in Inglese moderno, e "cleaver" che oggi vuol dire "mannaia".