| | | OFFLINE | | Post: 54 | Registrato il: 29/09/2005
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Ecco quanto scrive il SecoloXIX in un recentissimo articolo:
"Dopo vari interventi eseguiti in proprio negli anni, soprattutto sulla 1, la 2, prima messa a riposo, poi ammodernata ma soltanto in parte, viene trasferita in Basso Piemonte ed affidata alle cure delle Officine di Arquata 96. L'azienda che, a inizio 2011, si è aggiudicata per 305.000€ il restauro e la revisione di entrambe i veicoli. E' stato un incrocio di circostanze più o meno imprevedibili a fare il resto. Perché c'è appena il tempo di consegnare la vettura di riserva alla Oda96 che la crisi si impadronisce dell'azienda travolgendola. Portando prima al fermo dello stabilimento, quindi, nel gennaio scorso, alla messa in cassa integrazione di tutti i dipendenti."
Le Oda96, tuttavia, avevano almeno fatto in tempo a consegnare a gennaio 2012 almeno la vettura 1, restaurata (secondo loro) e modificata nel tipo di cremagliera. Tuttavia, dopo pochi mesi di esercizio,:
"la 1 inzia a mostrare segni di scompenso. La vecchia leonessa, uscita dalla Piaggio ormai un secolo fa, fatica sempre più a colmare il dislivello. Le cure dei meccanici ogni volta la rimettono in sesto, ma non dura molto. Un paio di settimane fa il nuovo stop. Pare qualcosa di rimediabile nel giro di pochi giorni, ma non è così. I meccanici, dopo aver sollevato la vettura, vedono che il danno è davvero serio. La struttura in legno, quella che -semplificando- fa da raccordo tra cabina, cassone e l'anima metallica che poggia sui binari, non regge più. A essere malconci sono soprattutto alcuni paletti di sostegno, messi a dura prova da tempo e usura.
Non è possibile cavarsela con una "pezza" volante sentenziano i tecnici dopo alcuni giorni di tentativi e verifiche. L'operazione, questa volta, dev'essere più profonda. Ma, oltre a richiedere la fabbricazione artigianale di ricambi che in commercio non ci sono più da molto tempo, non è possibile concluderla in pochi giorni. Soprattutto prima di procedere con le modifiche sostanziali, serve il via libera del ministero dei Trasporti. Quanto tempo ci vorrà, aspettando la "2" che rischia di essere risucchiata in un drammatico fallimento, ancora non si sa. Fino ad allora occorrerà accontentarsi del bus".
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