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AMTGenova

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2019 21:16
28/01/2008 21:56
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Città: GENOVA
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difficolta'
A Genova come in molte altre realta' il mezzo pubblico si deve scontrare con automobili ed altri mezzi privati, e non sempre, anzi, mai l'opinione pubblica è dalla sua parte, le corsie prefrenziali- essenziali per far andare i bus veloci- sono giocoforza poche e spezzettate. in molte grandi citta' all'estero l'uso dell'auto in centro è libero in teoria, ma quasi impossibile nei fatti; limiti di vel bassissimi e fatti rispettare con severita', pochi parcheggi in verita' molto cari, multe per le singole infrazioni anche minime. Diciamo che per non essere distrutti dalle multe si è dolcemente obbligati ad usare bus e tram che viaggiano in strade pressochè libere. La trasdev avrebbe voluto una realta' simile, non trovandola è stata costretta a compromessi insoddisfacenti
Comunque a mio avviso in certe zone il servizio è migliorato; in valpolcevera i bus sembrano meglio distribuitinel tempo e più celeri (dieci anni fa mi sembrava una barzelletta) la metropolitana esiste, ma nel ponente genovese i problemi c'erano e restano
05/03/2008 21:49
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Re:
cliobini, 05/03/2008 12.55:

Ralco ha ragione. La nostra iniziativa è stata presentata direttamente a Christine Colon Buckingham, la quale ha delegato il compito di interfacciarsi con noi ad un gruppo di persone appartenenti alla struttura del Servizio Clienti. Loro ovviamente smistano le domande tra i differenti uffici.




Ah, pensavo fosse la Figone.
Notevole comunque la velocità di risposta qui sul forum.
Avevo mandato tramite il sito amt alcuni mesi fa una segnalazione per un autista che stava fumando durante la pausa al capolinea al posto di guida riempiendo anche l'autobus di fumo.
Mi hanno risposto oggi. Risposta comunque soddisfacente, anche se dubito fortemente che vengano presi provvedimenti, non essendoci una prova. Non ho pensato a scattare una foto.


Genova, 28 Febbraio 2008

Ns.rif. 160/08

Amt 8687


Oggetto: Segnalazione del 28/01/08 – comportamento autista.


In riferimento alla Sua e-mail, desideriamo informarLa che abbiamo provveduto a trasmettere la Sua segnalazione all’ufficio di competenza per le verifiche del caso e l’assunzione degli eventuali provvedimenti che si ritenessero necessari.

Ci scusiamo per l’accaduto e desideriamo assicurarLe che è cura di Amt verificare costantemente il comportamento dei propri dipendenti per garantire la massima professionalità nell’adempimento del servizio loro affidato.

Nella speranza che episodi simili non abbiano più a ripetersi, restiamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento.

Ci è gradita l’occasione per porgerLe i nostri saluti più cordiali.


06/03/2008 02:35
scusa ma non mi sembra molto bello come gesto... se dava fastidio forse era sufficiente farlo notare all'autista stesso piuttosto che lamentarsi con l'azienda... [SM=x1406605]
06/03/2008 10:12
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A dire il vero a me sembra un gesto ancora meno bello che l'autista fumi a bordo... Un menefreghismo delle regole e una mancanza di professionalità vergognosi e censurabili.
06/03/2008 11:23
Addirittura? Dai cavolo fumare una sigaretta non mi sembra una violazione delle regole così grave da essere definita "vergognosa mancanza di professionalità"... Andiamo!

Per confronto i pestaggi a Bolzaneto cosa sarebbero? [SM=x1177057]

Secondo me bastava semplicemente farlo notare all'autista

Comunque chiuso [SM=x1177061]
06/03/2008 13:41
E' sempre comunque un povero cristo che si alza alla mattina, per procurarsi uno stipendio per vivere.

Bastava fargli notare che fumare nei posti di lavoro è vietato

anche se questo è un... [SM=x1432575]



scusate l' [SM=x1177061]
06/03/2008 19:32
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Si glielo fai notare e poi la volta dopo, se nessuno gli dice niente, magari lo rifà (della serie intanto non mi succede niente).
Qui credo che siamo intanti ad essere poveri cristi che si alzano la mattina e vanno a lavorare, magari per due lire. Il sottoscritto ogni mattina dal lun al ven prende il tram alle 7.40, pienissimo, per poi passare sulla metro, che diventa da affollata a pienissima il tempo di arrivare al luogo di lavoro.
Poi lavoro 8h al giorno (per quanto stia imparando tantissimo e ne sia molto contento), 1h di pausa pranzo (pasto non pagato) e alle 17 di nuovo metrò affollato e tram idem. Tutto questo per una borsa di stage di 750€ al mese presa per il rotto della cuffia (altrimenti, tutte le spese a carico mio, tra cui alloggio e cibo) e un rimborso spese di viaggio una tantum di 400€ al mese.
Ciononostante, benché non fumatore, non mi sento in alcun modo autorizzato a fare cose che vanno contro il contratto di stage firmato con l'istituzione presso cui sto lavorando (per esempio fumare sul posto di lavoro), che ledano la salute altrui o che vadano, in modo generale, contro la regolamentazione/legislazione in vigore sul posto di lavoro come altrove.
Per me se c'è una regola, si rispetta, giusta o sbagliata che sia. Se non mi sta bene, posso sempre lasciare il lavoro.

Mi rendo conto che stiamo andando ampiamente OT..
07/03/2008 10:43
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Autisti di AMT nel tempo libero...
articolo del Secolo
12/03/2008 00:06
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Chi mi da notizie fresche sull'espansione di transdev nel genovese?

Grazie

12/03/2008 07:54
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Appulolucane, ti diamo il benvenuto, ti invitiamo a presentarti nella sezione delle presentazioni e nel frattempo sposto questa discussione nella cartella di AMT
28/03/2008 08:06
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de ilsecoloxix.it (con prevedibile commento finale, ognuno nel proprio lavoro è un dio e non deve mai imparare niente da nessuno)

Autisti Amt a scuola di risparmio

28 marzo 2008
Autisti Amt
a scuola di risparmio
Daniele Grillo
Amt chiama Transdev e manda a “scuola di risparmio” i suoi autisti. La tesi: se tutti i 1800 conducenti di linea dell’azienda genovese assorbissero i dettami del rivoluzionario corso di “Guida responsabile” brevettato dal gruppo francese, in un anno si risparmierebbe un milione di euro in carburante. In una città a sali-scendi come Genova si parla del 6-10% dei consumi in meno. Mica male.

Così ecco partire l’iniziativa: due dipendenti di Amt a breve verranno appositamente formati in Francia dal centro formazione di Transdev, una volta rientrati in Italia organizzeranno (si pensa di iniziare intorno alla fine del 2008) corsi specifici di due giorni a ciascuno degli autisti, siano essi nuovi o “vecchi” assunti. Ogni conducente verrà, in un giorno lavorativo, messo al volante di un bus dotato di sensori in grado di registrare consumi, numero delle frenate e quant’altro. In un secondo momento verrà istruito dei nuovi accorgimenti, solo all’ultimo tornerà al volante sulla stessa tratta sperimentata nella prima fase, per rendersi conto dei risultati che è possibile ottenere. Alcuni dei consigli pratici: raggiungere la velocità massima consentita da stato del traffico e limiti di velocità del tratto che si percorre, poi procedere con una sorta di “volo a planare” frenando poco e in maniera oculata per evitare strattoni e inutili accelerate. Il metodo è già stato sperimentato su 1.000 autisti di Strasburgo, su 600 di Montpellier e su 200 della Martinica. Con rilsultati, dicono dal gruppo francese, assolutamente eccezionali. Il “guru” di questa nuova filosofia di guida “risparmiosa” è Luigi Grieco, 52 anni, Responsabile Formazione del gruppo Transdev. «Il risparmio sul carburante non è che uno dei vantaggi di questi corsi - racconta Grieco, raggiunto al telefono a Monpellier - gli insegnamenti che noi passiamo con poche ore di lezione ai conducenti sono in grado di migliorare notevolmente il confort dei passeggeri». Notevoli anche i vantaggi per l’ambiente, con la riduzione di accelerate e quindi di emissioni, notevoli quelli per i mezzi, dal momento che una minore sollecitazione di freni e sospensioni non potrà che far bene all’ “hardware”. Notevoli, infine, anche i vantaggi per gli stessi autisti. «A volte si vedono conducenti con braccia tese al volante, con posture sbagliate e arti inferiori messi in posizioni inadeguate - storce il naso Grieco - mi domando io dopo un turno di lavoro come devono essere stressati questi dipendenti. Per questo noi insegnamo anche ad assumere una giusta postura sul posto di guida». Il mega-consulente di Transdev la chiama “guida difensiva”, così diversa dall’aggressività che a volte il traffico genovese richiede per poter rispettare velocità commerciale e mantenere la competitività del mezzo pubblico sull’auto. «In realtà gli obiettivi sulla velocità non possono che migliorare - sostiene Grieco - lo vedono gli stessi autisti che si sottopongono ai nostri “esperimenti” su strada: noi monitoriamo tutto, velocità, confort e consumi. Alla fine facciamo confrontare i risultati da chi li ha prodotti. Ma guida difensiva non significa che ci si debba lasciare dominare dalla strada. Anzi, è ancor di più il conducente che decide cosa fare». Niente più piede destro che accelera sempre, rispetto assoluto delle distanze di sicurezza al fine di iniziare a frenare per tempo con un’unica, dolce e prolungata azione sul pedale, “amore” per il mezzo e per i passeggeri. Come la prenderanno i dipendenti? Pietro Masnata, segretario provinciale Cgil: «Credo che gli sprechi sul gasolio vadano limitati cambiando le marmitte e le pompe e i serbatoi delle rimesse. Non di certo insegnando agli autisti a guidare in un’altra maniera». Giuseppe Mazza, segretario regionale Fit Cisl: «Il discorso è corretto, quando si parla di migliorare l’ambiente e ridurre gli sprechi non si può che essere d’accordo. Sui risultati, invece, siamo un po’ più scettici».
28/03/2008 09:35
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Proprio il commento finale trasuda la crassa ignoranza di fondo sul tema dei consumi. In ambito urbano è lo stile di guida il fattore di gran lunga determinante per i consumi di carburante, non solo sul bus ma anche in macchina e in moto. Continue accelerate e frenate sono tutta benzina o gasolio che vanno in fumo e calore. Basta pensare a chi accelera come un disperato fino a 20 metri dal semaforo rosso per poi inchiodare. Questo lo fanno tutti indistintamente: moto, auto, bus.
28/03/2008 16:40
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Beh dai mi sembra una buona idea, se io fossi un autista sarei ben lieto di verificare con esperti e con strumenti idonei il mio stile di guida e cercherei di migliorare ogni dettaglio, certo che se poi si parte con l'idea: è tutto inutile, io guido così e ormai non cambio più, ma tanto a cosa serve etc... Se poi questo sistema è già stato provato, mi sebra, su larga scala e ha dato buoni risultati non vedo perchè non provare
28/03/2008 16:43
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Re:
erugby, 28/03/2008 8.06:

raggiungere la velocità massima consentita da stato del traffico e limiti di velocità del tratto che si percorre, poi procedere con una sorta di “volo a planare” frenando poco e in maniera oculata per evitare strattoni e inutili accelerate.

Che figata!!! Immaginatevi un 356 che viene giù "in folle" dal Biscione!!!
[SM=g10811]


[Modificato da cliobini 28/03/2008 16:43]
28/03/2008 20:29
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Re: Re:
cliobini, 28/03/2008 16.43:

Che figata!!! Immaginatevi un 356 che viene giù "in folle" dal Biscione!!!
[SM=g10811]






oppure istituire linee in salita per cui gli autobus consumano solo per l'andata mentre il ritorno lo fanno a motore spento [SM=g11770]


scherzi a parte, sicuramente se ci sono problemi meccanici penso che la priorità sia di risolvere quelli.
Tuttavia una guida più rilassata non può che giovare e sopratutto non costa nulla provare...
29/03/2008 13:25
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Re:
erugby, 28/03/2008 8.06:

de ilsecoloxix.it (con prevedibile commento finale, ognuno nel proprio lavoro è un dio e non deve mai imparare niente da nessuno)

Autisti Amt a scuola di risparmio

..............Pietro Masnata, segretario provinciale Cgil: «Credo che gli sprechi sul gasolio vadano limitati cambiando le marmitte e le pompe e i serbatoi delle rimesse. Non di certo insegnando agli autisti a guidare in un’altra maniera».



Può darsi che ci siano sprechi di gasolio anche per i motivi indicati da Masnata ( ma li denuncia solo in tale occasione?, ma l'atteggiamento di preconcetta chiusura verso una iniziativa aziendale che, probabilmente, sarà positiva anche per i dipendenti, o, mal che vada, non dannosa, denota un modo di ragionare vecchio e deleterio, che penso abbia fatto oramai il suo tempo.
[Modificato da ralco 29/03/2008 13:36]
01/04/2008 22:23
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Sul sito italiano di Transdev ci sono notizie interessanti www.transdev.it .
Innanzitutto i francesi sono usciti da AGI, che era stata la testa di ponte per entrare in Italia, poi si parla espressamente dell'interesse a realizzare il tram a Genova.
07/04/2008 08:33
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da ilsecoloixi.it del 7/4

Transdev, il Comune
vuol rivedere il contratto

Daniele Grillo

Rivedere il contratto di servizio di Amt, parlare di sviluppo della metropolitana ma soprattutto della mobilità di Genova in generale, compresi parcheggi, tramvia e corsie preferenziali. Saranno questi gli argomenti del vertice che si terrà sabato a Parigi tra il sindaco Marta Vincenzi, il suo vice Paolo Pissarello e i vertici di Transdev - partner francese di Amt - Philippe Segretain, presidente, e Joël Lebreton, direttore generale. I vertici della giunta comunale di Genova andranno a Parigi per puro scopo conoscitivo - la Vincenzi non ha mai incontrato il presidente del partner francese di Amt - ma non solo. Sul banco ci sono le opportunità che il colosso internazionale del trasporto pubblico potrebbe offrire a un’amministrazione che stenta, da sola, ad avviare nuove esperienze nel campo della mobilità. «Abbiamo un socio importante, conoscerlo e rinsaldare il rapporto è un atto fondamentale - inquadra Pissarello - il ruolo di un socio di minoranza può d’altronde essere interpretato in diversi modi». Sulla necessità di rinegoziare il contratto Marta Vincenzi e i suoi assessori non hanno mai fatto mistero. In campo ci sono tutte le idee inserite nel Piano urbano della mobilità che stenta a essere approvato forse per l’impossibilità di muovere alcune pedine sulla scacchiera disegnata a tavolino. Il problema più ingente sono i treni della metropolitana: senza risposte certe del governo sulla possibilità di ridestinare soldi già stanziati per progetti che non erano stati messi in preventivo (tra cui appunto l’acquisto di convogli nuovi) sarà necessario avere buone ruote di scorta, eventualmente prestiti. «Ragioneremo sulle opportunità che l’accordo con loro ci potrà fornire - dice il vicesindaco - loro hanno uno strumento, quello della cassa depositi e prestiti, che vorremmo conoscere a fondo e che ci interessa. Transdev è uno dei competitor più importanti sul mercato. Amt ha dunque al suo interno un importante soggetto investitore per i servizi pubblici, logico voler capire cosa sarà possibile fare insieme».

08/04/2008 12:12
Mi sembra un ottima notizia che il Comune si muova verso il socio privato, l'unico appunto che mi sento di fare è che la Vincenzi avrebbe dovuto conoscere i vertici di Transdev già sei mesi fa e non soltanto ora. Sono di ritorno da un viaggio a Porto in Portogallo dove il sistema metrotranviario (veramente ottimo) è gestito da Transdev, i conducenti hanno la divisa Transdev e i treni hanno il loghetto della compagnia. Visto l'elevata efficienza del servizio portoghese credo che un maggior coinvolgimento per la metropolitana, tram e ferrovia urbana di Genova sia solo che auspicabile a prescindere dai tempi lunghi che ci sono voluti e che ci vorranno per migliorare il servizio sui nostri bus.
08/04/2008 13:33
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Re:
metrosur, 08/04/2008 12.12:

Mi sembra un ottima notizia che il Comune si muova verso il socio privato, l'unico appunto che mi sento di fare è che la Vincenzi avrebbe dovuto conoscere i vertici di Transdev già sei mesi fa e non soltanto ora....




Concordo che il fatto di migliorare la comunicazione e collaborazione Comune-Transdev sia ampiamente positivo.

Non concordo sull'appunto alla Vincenzi che avrebbe dovuto andare a Parigi prima: semmai è il top management di Transdev che avrebbe dovuto preoccuparsi di venire ad incontrare il nuovo Sindaco: AMT è a Genova ed il socio di maggioranza è il Comune, e non Transdev.
Scusa questa pignoleria, ma conosco a sufficienza i francesi per ritenere non secondario il fatto di ricordare loro i ruoli, anche con questi aspetti formali, visto che spesso, nella loro grandeur coloniale, tendono a dimenticarsene.. [SM=x1177057]
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