| | | | Post: 1.251 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
29/05/2006 12:28 | |
Un omaggio a Paola, tanto appassionata di storia.
All’epoca dell’imperatore romano Diocleziano le persecuzioni contro i cristiani erano particolarmente cruenti.
All'inizio del Cristianesimo si trovava in Piemonte, nella zona di Cuneo, la Legione Tebea, in procinto di congiungersi con altre truppe romane.
Proprio allora molti soldati della Tebea, a causa della fede nel Cristianesimo e per amore di Cristo, sfidando i rischi di abiurare il paganesimo e delle conseguenti persecuzioni, si distaccarono dal resto delle legioni romane, abbandonando per sempre l’esercito dell’imperatore.
Accanto alla leggenda ed al mito creato intorno alla Tebea vi è un fondamento di verita’; si stava infatti propagando in quei primi secoli, grazie al Cristianesimo, una mentalita’ nuova: uguaglianza, pace, abolizione della schiavitu’ erano concetti che a poco a poca si facevano strada nelle coscienze, minando dal basso il mito imperialistico della Roma Caput mundi.
Di secoli ne sono passati, ma vedo che la teoria dei corsi e ricorsi storici è sempre valida: non abbiamo ancora imparato a rispettare la liberta' dei popoli, poichè il mito dell'imperialismo è purtroppo sempre attuale, (nonostante tanta civilta'... )in nome della razza, della religione, del colore della pelle...
Certo fanatismo, di qualunque colore esso sia, e di ogni provenienza geografica, non giova mai alla costruzione di una pace serena e duratura tra i popoli, in nome dell'uguaglianza e dei diritti umani.
[Modificato da icci 29/05/2006 12.30] |
|
| | | | Post: 1.188 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
07/02/2006 12:33 | |
saggezza popolare contro il cattivo tempo Gli inverni rigidi- in montagna - ci sono sempre stati; ma questo non preoccupava i contadini di un tempo nel comprensorio, poichè un detto antico diceva infatti: sotto la neve pane.
Riporto qui alcuni ritornelli, che non sono dei proverbi, ma delle vere e proprie regole di vita e convinzioni.
Ci insegnano che non bsogna mai scoraggiarsi, nonostante il clima particolarmente avverso in alcuni periodi dell'anno.
Questi ritornelli venivano intercalati, la sera, attorno al fuoco o mentre si rassettavano le stalle.
"Annata di neve, annata fruttuosa; anno di gelo, anno di grano"
(anada fiocosa, anada frutuosa, ann ed gel, ann ed gran).
Qualche buontempone aggiungeva anche: "Anada da erba, anada 'd ...", ma questo ve lo completate voi... |
| | | | Post: 1.087 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
04/10/2005 12:17 | |
Il nome tradisce l’origine latina: mus, muris=topo.
Questo oggetto proteggeva infatti il cibo da insetti e roditori, molto frequenti un tempo nelle cantine dei casolari: era costituito da una speciale gabbia attaccata al soffitto con una lunga catena.
|
| | | | Post: 1.082 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
03/10/2005 13:01 | |
Le massaie di una volta, per lavare le stoviglie, univano alla soda la sabbia, particolarmente abrasiva, che portava via lo sporco dalle pentole piu’ incrostate(!) |
| | | | Post: 1.074 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
21/09/2005 20:43 | |
Nel passato il tagliapane era un attrezzo comunemente usato per affettare miche e pagnotte, costituito da una lama attaccata ad un legno munito di rotella. |
| | | | Post: 1.069 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
19/09/2005 12:52 | |
I cardi. . . nelle sale del telaio Pochi sanno che un tempo, per cardare la lana, si usava il cardo, quel caratteristico fiore spinoso tanto comune nel comprensorio.
Solo in seguito si usarono le caratteristiche tavolette di ferro a punte uncinate.
|
| | | | Post: 1.047 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
25/08/2005 12:27 | |
La via del sale in valle Ellero era nota ai Romani come via Pompea. |
| | | | Post: 1.027 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Veteran | | OFFLINE |
|
11/07/2005 19:05 | |
Il museo degli usi e costumi della gente di montagna si trova nell’ex-asilo, in via Chiesa 39.
L’edificio conserva ancor oggi le originali caratteristiche: pavimenti in pietra, soffitti in cassettone, lose e intonaco rustico.
Pare che un tempo fosse adibito a convento di suore.
Di esso si parla in una carta catastale del 1807.
( da “Tracce”, Scuola Cugnod).
|
| | | | Post: 885 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
12/04/2005 12:29 | |
Nel passato il fidanzato regalava alla sua bella un vernantino, cioè un coltellino col manico bianco, per prometterle amore e fedelta’.
Oggi puo’ sembrare strano far dono di coltelli (siamo anche superstiziosi); in realta’ il coltellino era un oggetto utile anche per le signore, che operavano in casa, come nel frutteto e nell’orto.
Gli uomini del passato possedevano tutti un coltello, non certo come arma da difesa, ma come utensile adatto alla vita pratica.
|
| | | | Post: 792 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
14/03/2005 15:42 | |
L’unica proprieta’ che possedeva il monaco certosino a Boscofiorito era l’orticello personale, ai margini della Certosa, come voleva la Regola.
Il monaco vi accedeva da un breve corridoio oltre la sua abitazione, passando attraverso un semplice porticato per proteggersi da pioggia,sole o neve.
|
| | | | Post: 768 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
04/03/2005 11:28 | |
Birdwatching presso il santuario di Vico Presso la collinetta Martini, di fronte a Vicoforte, nidifica da un po’ di anni una colonia di gruccioni.
Si possono vedere, con un po’ di fortuna, in primavera ed estate, fermi sui cavi elettrici, o mossi in volo.
Sembrano grosse rondini dal becco lungo e appuntito e dal collo chiaro.
|
| | | | Post: 756 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
01/03/2005 12:49 | |
Riesco ad aggiungere finalmente qualcosa su quanto Alberto aveva scritto a novembre (il giorno 9, per esattezza), nel link "storia" a proposito della via dei Cannoni, in risposta ad un mio intervento; seppure con eccessivo ritardo ho trovato una spiegazione, ma non è solo il tempo che manca, anche le informazioni non sono facili da reperire.
La zona al riparo di cima Robert si chiama l’ “accampamento”, poiché è un toponimo di napoleonica memoria: qui era un accampamento militare francese, a lungo fermo nella zona, tanto da darne il nome.
Da cima Robert (1819 m) si apre uno scenario panoramico fino al pizzo di Ormea.
Il percorso per cima Robert parte , volendo, dalla strada di Pra, proseguendo verso Costacalda, oltre Gias dell’Asino, dove termina la strada e parte un sentiero Tra bosco e rododendro.
[Modificato da icci 01/03/2005 12.52] |
| | | | Post: 709 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
04/02/2005 11:38 | |
I sentieri della liberta’ La Resistenza ha operato attivamente in tutto il cuneese.
Nel comprensorio si trovano molti “sentieri della liberta’ “, dove si svolsero fatti importanti nella guerra di liberazione.
Il Monregalese ha avuto un’attiva presenza partigiana.
|
| | | | Post: 694 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
26/01/2005 12:31 | |
L’acqua delle fonti Liset La ben nota fonte si colloca al primo posto in Europa per la leggerezza; il Ministero della Sanita’ ne ha inoltre riconosciuto le proprieta’ terapeutiche.
L’acqua presenta un residuo fisso di soli 23mg/litro, a indicare il bassissimo numero di sali minerali!
E’ incolore, fresca, insapore, digeribilissima e sempre limpida.
|
| | | | Post: 685 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
24/01/2005 12:42 | |
Tra il 1901 e il 1951 lo spopolamento di Sangiacomo e delle frazioni limitrofe toccava il 27 % , tanto che il comune di Roburent contava nel 1901 ben 1700 abitanti, per poi ritrovarne appena 1250 cinquant’anni dopo! |
| | | | Post: 667 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
17/01/2005 15:35 | |
Prima degli anni ’50 risulta dagli archivi che a Sangiacomo, allora ancora Pianfei, fosse alta la produzione di fieno, allora misurato in sacchi.
Venivano inoltre immessi sul mercato molti bachi da seta (!)
|
| | | | Post: 641 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
15/12/2004 12:52 | |
Dagli storici è stato datato intorno al Mille; forse è stato edificato tra il 1041 e il 1134, durante un periodo di rinascita economica della borgata.
In quel preciso periodo infatti i Saraceni erano stati cacciati e Bosconero non subiva piu' le tristi incursioni.
|
| | | | Post: 628 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
10/12/2004 12:21 | |
Curiosita’ sull’acquedotto di Sangiacomo Esso serve 23.000 utenti; ha tubature per un totale di 12 chilometri di lunghezza; raccoglie l’acqua di 43 sorgenti e la rete di distribuzione è lunga 16 chilometri! |
| | | | Post: 626 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
09/12/2004 12:08 | |
Le prime tubature per convogliare l’acqua furono sistemate da molta gente del paese, sotto le indicazioni del celebre idraulico Vecchietti, che procedette per primo all’installazione.
Era la primavera del 1953.
|
| | | | Post: 608 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
01/12/2004 12:31 | |
L’abito del Beato Guglielmo Non sempre il Beato Fenoglio è stato raffigurato con il classico abito da certosino.
In un affresco del santuario del Bricchetto a Morozzo è rappresentato con una tunica corta, ben diversa dall’abito lungo e severo dell’ordine.
Si pensa che all’epoca fossero anche ammesse tuniche corte per i pellegrini e i predicanti.
|
| | | | Post: 600 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
29/11/2004 12:40 | |
Erano le ragazze che arrivavano dalle valli vicino Sangiacomo e si univano alle donne locali nella raccolta delle castagne.
Di solito erano lavoratrici stagionali, che si trattenevano finchè le castagne erano tutte raccolte.
La sera, dopo un’intera giornata di lavoro passata nei boschi, partecipavano ai balli locali improvvisati dai giovani del posto.
Le danze erano bagnate da buon vino[SM=x291716] e accompagnate da castagne arrostite al momento.
Da queste feste popolari hanno origine le attuali sagre.
[Modificato da icci 29/11/2004 12.41] |
| | | | Post: 574 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
16/11/2004 11:09 | |
Le piccole croci dipinte sui lati dei pilastri all’interno della chiesa di Sangiacomo, come ha spiegato don Ilario, ricordano i 12 Apostoli e sono state apposte quando la chiesa è diventata ufficialmente parrocchia. |
| | | | Post: 565 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
12/11/2004 12:50 | |
Ceva, nota in epoca romana, tanto che Plinio ne parla, pare avesse origine celtica. |
| | | | Post: 513 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
12/10/2004 18:04 | |
Il campanile di Sangiacomo negli anni Dal 25 agosto al 12 settembre 1903 viene demolito il campanile della chiesa.
Viene ricostruito tra il 1905 e il 1906.
La cella campanaria è del 1934.
Il parafulmine è del 1949.
( informazioni tratte dal libro di B.Vallepiano “Sangiacomo “, ed. L’Arciere )
|
| | | | Post: 498 | Registrato il: 12/03/2004
| Utente Senior | | OFFLINE |
|
06/10/2004 13:01 | |
Nel 1986 si inaugura il primo innevamento artificiale del Monregalese! |
|
|