Però vedi, se così fosse non potresti pubblicare neanche libri che seguono certe tematiche, serie tv o film che seguono certe tematiche e gli altri siti di ff, come dice Perseo e Andromeda, non dovrebbero poter aver domini in Italia (come AO3 o Whattpad che invece accettano queste tematiche, basta contrassegnarle).
Tra l'altro ci sono diversi siti di pornografia, sia video che letterale, che trattano di certe situazioni in modo molto... "esplicito", ma proprio perché opera di finzione non sono penalmente perseguibili.
In effetti si, legalmente é così, ed il punto é che se andiamo a vedere nello specifico esistono un sacco di contenuti - non solo nel mondo della scrittura o del cinema - che vengono prodotti ma non sono assolutamente safe, come ad esempio esibizioni di autolesionismo o pratiche estreme che riguardano protagonisti reali, però maggiorenni e consenzienti. Per quanto riguarda i prodotti audio visivi ad esempio non é 'illegale' entro certi limiti mostrare pratiche di bdsm molto esplcite con riferimenti a lesioni personali, ma ad esempio i grandi archivi vietano la simulazione o la messa in atto di pratiche di soffocamento, l'esibizione del sangue ( vero o simulato) l'esibizione di lesioni personali permamenti ( questo é illegale anche nell'ambito della consensualità), sono vietati termini come 'Lolita' ' Underage' 'children' o ' baby' e non si possono compiere atti di natura sessuale se l'altra persona ha tutti e quattro gli arti immobilizzati. Ah e ovviamente é vietato sia in Europa che in America mostrare pratiche che riguardano animali vivi. Per quanto riguarda l'esibizione di legami incestuosi li si può simulare ma sempre senza utilizzare termini come 'baby' e ' Lolita' , però in caso di reale legame di parentela tra gli attori esiste una grande quantità di cose da dichiarare e documenti da presentare per rendere il contenuto pubblico. Insomma per quanto riguarda 'attori in carne ed ossa', che non recitano in un totale contesto di finzione, ma che hanno rapporti sessuali reali etc. il margine di ciò che é ritenuto safe ha delle regole imprescindibili, anche per le parti di 'finzione'. Se una produzione decide di mostrare certe situazioni lo fa ( entro certi limiti) sotto la sua responsabilità legale, ma non può usare certi canali per divulgare/vendere i suoi contenuti. Ma se le stesse regole fossero valide anche per i romanzi, i film, i fumetti, i videogiochi, i prodotti artistici che si occupano *solo* di simulazione, credo che non avremmo non solo Lolita, ma neanche opere come Il Trono di Spade
e nemmeno, tipo, tutti o quasi i romanzi di Stephen King...