13 novembre - Perizia Torino
CONSULENZA TECNICA MEDICO-LEGALE SULLE CAUSE DELLA MORTE DI ALDROVANDI FEDERICO: affidata al dott. Roberto Testi, medico legale e al dott. Emanuele Bignamini, specialista in patologie da dipendenza, con il seguente incarico:
"Dicano i periti, esaminata tutta la documentazione in atti:
quali siano state le cause del decesso di ALDROVANDI Federico con particolare riferimento all'entità e alla tipologia delle lesioni subite nel corso della colluttazione e al loro eventuale rilievo causale nel decesso
Quali risultino, anche alla luce di nuovi accertamenti, tipologia e quantitativi di sostanze farmacologiche eventualmente assunte da ALDROVANDI, quali siano gli effetti di dette sostanze e quale il rilievo causale nella morte
Riferiscano i periti ogni altra circostanza ritenuta utile ai fini di giustizia"
Per ora trascrivo e commento solo le conclusioni. Premetto soltanto che i test tossicologici trovano nel sangue 26 ng/ml (nanogrammi/millilitro) e nella bile 4,8 microg/ml di morfina (l'assunzione di qualunque oppiaceo lascia come residuo la morfina); i test sulle altre sostanze sono una serie di "negativo". Il tossicologo spiega: ... la distribuzione nei liquidi biologici, cioè una maggiore concentrazione nella bile piuttosto che nel sangue, è indice di un metabolismo avanzato e quindi di un'assunzione lontana dal momento del decesso.
Ecco le CONCLUSIONI del medico legale:
"La causa del decesso di ALDROVANDI Federico è da indicare in una morte improvvisa per insufficienza funzionale cardio-respiratoria, definita dagli autori anglosassoni come "excited delirium sindrome".
Nè le sostanze stupefacenti assunte dalla vittima e presenti nei liquidi biologici, nè il politraumatismo contusivo patito in vita, hanno rivestito alcun ruolo causale nel decesso"
Quella "excited delirium sindrome" non è una patologia, è un quadro clinico che, come dice lo stesso medico, è stato identificato negli anni '80 in America per dare un nome alla morte di diverse persone fermate in modo violento dalle forze dell'ordine.
E' una condizione conosciuta e, infatti, nei corsi per addetti sanitari di ogni tipo, anche quelli di base, viene insegnato chiaramente che trattando in questo modo la gente la si uccide.
Non posso non pensare al filmato sul pestaggio che abbiamo visto su tutti i tg nei giorni scorsi. E nel filmato gli agenti sono due, su Federico erano quattro. E penso alle parole pronunciate dal poliziotto col fiatone al telefono: "lo abbiamo pestato di brutto per mezz'ora..."
Questo è il filmato:
www.kataweb.it/multimedia/media/470209 .
Non guardatelo se siete sensibili, è molto duro. E forse è andata così anche per Federico...
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