05/11/2010 12:01 |
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| | | Post: 13.631 | Registrato il: 21/10/2005
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10/07/2011 13:46 |
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| | | Post: 14.928 | Registrato il: 21/10/2005
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22/07/2011 20:58 |
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| | | Post: 14.985 | Registrato il: 21/10/2005
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Nelle sale.
Io Sono Leggenda
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23/07/2011 11:17 |
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| | | Post: 6.060 | Registrato il: 12/10/2004
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Se riesco, in settimana, vado a vederlo e poi vi dico com'è.
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14/09/2011 00:56 |
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| | | Post: 6.095 | Registrato il: 12/10/2004
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Un film di guerra senza la guerra; o meglio, dove si assiste nella primissima parte a battaglie simulate nei boschi durante un pugno di concitate sequenze: momenti immortalati in maniera quasi solenne, nei quali i ragazzi impegnati nel gioco sfoggiano le loro abilità da weekend warriors ed in cui i veterani si compiacciono della propria superiorità nei confronti dei principianti che hanno coinvolto nella spedizione. Ma saranno tutti uguali - disorientati e spauriti - quando la finzione si trasformerà in realtà. Una svolta che lo spettatore già si aspetta, perchè ha visto, nel prologo, sinistri figuri disseminare in zona mine antiuomo discorrendo di guerre passate e di uomini torturati in oscuri campi di prigionia; vecchi tempi che le loro menti traumatizzate devono fare rivivere al più presto, dal momento che - lo afferma uno di loro - abbattere e macellare cani rapiti nei dintorni non è più sufficiente a placare la sete di sangue. E non occorrerà attendere molto per vederne scorrere, in un susseguirsi di scene che hanno poco da invidiare ad un capolavoro del filone bellico come "Salvate il soldato Ryan" di Spielberg. Il tecnico degli effetti speciali David Bracci, altrove spaesato (non memorabili le sue prove in alcuni degli ultimi film di Dario Argento o nel più recente "In the market" in coppia con Sergio Stivaletti), si destreggia tra fucilate, esplosioni, mutilazioni ed aggressioni all'arma bianca mettendo in campo una notevole perizia, e dimostrando che non è impossibile raggiungere risultati di tutto rispetto quando la materia ed il regista forniscono alla troupe i giusti stimoli. Perchè Cosimo Alemà, gradita ed inaspettata sorpresa, ci sa fare e si vede: azzecca le tonalità di una fotografia che ben inquadra l' ambiente torrido, in tutti i sensi, in cui la vicenda si svolge, sa piazzare le musiche giuste nei punti giusti e, conscio delle scarse potenzialità degli attori di casa nostra, li va a scegliere interamente all'estero, nonostante la produzione tutta italiana, affinchè non compromettano l'esito finale dell'operazione. In un'estate che ha visto uscire nelle sale una quantità inusitata di horror nostrani, Alemà sembra l'unico ad aver compreso che non basta la presenza di una discutibile ministar del cinema indipendente a salvare prodotti con pessimi interpreti, tecnica carente e cattiva scrittura: Daniela Virgilio ed Ottaviano Blitch, rispettivamente in "Hypnosis" ed "In the market", sono esempi lampanti. Nè può essere sempre una garanzia, se mai lo è stata, l' ispirazione vera o presunta a fatti reali, come dimostrato nuovamente da "In the market". Anche Alemà, in sede di sceneggiatura, decide di sfruttare questo espediente, ma lo fa saggiamente in maniera poco ostentata, lasciandolo sullo sfondo e quindi recuperandone la sinistra efficacia. E se è vero infine che la storia da lui raccontata potrà forse ricordare un po' troppo pellicole recenti quali "Severance: tagli al personale" ed "El rey de la montana", va altresì sottolineato che qui non c'è traccia della catartica ironia trasudante dal vivace modello inglese nè del barlume di speranza contenuto in quello spagnolo, oltretutto spesso statico: "At the end of the day" è un film dinamico, spietato, feroce e nichilista come si addice ad un vero di film di guerra, ed in più carico di tensione come si conviene ad un prodotto che intende evidentemente rispolverare, anche se in maniera assolutamente non convenzionale, la cara vecchia formula dello slasher . Che la distribuzione non sia stata in grado di riconoscerne il vero valore e lo abbia gettato nel calderone estivo di Ferragosto e dintorni accomunandolo di fatto a produzioni nazionali di gran lunga inferiori è purtroppo sintomo chiaro ed inequivocabile dell'irreversibile miopia che affligge da troppo tempo l'industria cinematografica italiana, e che fa domandare una volta di più a cosa serva disporre, in un Paese come questo, di un apparente nuovo talento quale Cosimo Alemà.
RECENSIONE DI
FLAVIO GIOLITTI
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14/09/2011 15:17 |
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| | | Post: 15.116 | Registrato il: 21/10/2005
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L' industria cinematografica italiana è morta da un bel pò, purtroppo.
Io Sono Leggenda
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19/11/2011 13:33 |
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| | | Post: 2.853 | Registrato il: 26/07/2008
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non brilla certo epr originalità questa nuova produzione italiana, nonostante questo riesce ad elevarsi infinitamente dalla media delle produzioni nostrane. i dialoghi sono un po' incerti, la recitazione è buona, qualche scena sanguinolenta e alcune scelte narrative non sontate gli valgono un da vedere.
bravo alemà, un giovane da sovvenzionare e tenere d'occhio --------------------------------------------------
zombies last supper |
19/11/2011 13:35 |
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| | | Post: 6.201 | Registrato il: 12/10/2004
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oltretutto Alemà è ora impegnato in una produzione fantascientifico/action se non erro |
19/11/2011 16:24 |
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| | | Post: 1.560 | Registrato il: 26/01/2010
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The Reign of Horror, 19/11/2011 13.35:
oltretutto Alemà è ora impegnato in una produzione fantascientifico/action se non erro
Questo significa che col primo film perlomeno è riuscito ad uscirne in positivo nel rapporto costi/incassi? [Modificato da boskoz 19/11/2011 16:24] |
19/11/2011 16:51 |
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| | | Post: 6.202 | Registrato il: 12/10/2004
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so che all'estero ha venduto bene, al cinema in Italia è stato un flop |
24/11/2011 22:28 |
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non molto tempo fa lessi che il cattivo del film era solito comportarsi da "cattivo" anche fuori dal set, alla fine delle riprese regista e attori capirono che egli voleva aumentare la tensione nei suoi confronti in modo tale che venisse poi rigettata nel set, insomma le vittime dovevano essere turbate sul serio dall'individuo |
06/04/2012 22:52 |
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| | | Post: 1.846 | Registrato il: 28/05/2005
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da vedere senz'altro.
produzione ottima, come l'atmosfera, soprattutto nella seconda metà del film, quella della resa dei conti fuori dal gioco; gli attori recitano piuttosto bene, eccetto pochi casi che sembrano meno spontanei degli altri. la storia nel complesso regge bene. |
09/04/2022 18:51 |
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| | | Post: 2.714 | Registrato il: 04/12/2005
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Mannaggia, quanto entusiasmo, Topitti.
Io invece mi trovo proprio a metà strada tra valutazione positiva e negativa, perché alcune cose mi sono piaciute e altre per niente.
Cose piaciute: i due cattivi (Lutz in primis, veramente inquietante nella sua imperturbabile malvagità, ma non male anche naso-schiacciato), gli attori bene o male tutti bravini, le uccisioni, l’ambientazione, il tema della guerra come sfogo degli istinti più abietti, la scena in cui il cattivo appare al gruppetto e dopo aver sparato una fucilata ad Alex, risponde secco “Salve” e se ne va, la sequenza nel lago, il finale.
Cose non piaciute: la musica, che pure mi piaceva, l’ho trovata legata malissimo alle situazioni, tra l’altro anche l’audio mi è sembrato strano, in alcuni punti non si sentivano i dialoghi a favore di altri rumori; le fastidiose continue messa a fuoco di fili d’erba, insetti ecc.; le fastidiose continue azioni totalmente illogiche compiute dai protagonisti; ma soprattutto, la totale mancanza di pathos, che mi ha reso impossibile immedesimarmi, sentire la tensione e di conseguenza farmi coinvolgere dal film.
Per me la pecca principale sta proprio in quest’ultimo punto, perché il film va al di là dello slasher e si sente che vuole essere qualcosa di diverso, qualcosa “di più”, ma non ha la capacità di emozionare, di creare empatia con le vittime e neanche si pone d’altro canto come film di mero intrattenimento.
Morale, né carne né pesce.
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09/04/2022 19:56 |
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| | | Post: 4.681 | Registrato il: 24/11/2006
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Ricordo che gli assegnai tipo un 8 sul sito, effettivamente dovrei rivederlo ma bisognerebbe circostanziare voto e giudizio.
Era il 2011, mi preparavo a lasciare l' Italia presumibilmente x sempre (ed infatti fu così) e x quello lavoravo anche sino a 20 ore al giorno (non scherzo): il tempo libero era quasi nullo, e la connessione internet limitata.
Ragion x cui quando uscivo puntavo le sale, ma venivo spesso deluso da robaccia come quella citata nella rece, ed essendo spesso distrutto (e drug-free) a volte mi addormentavo pure come nel caso di Hypnosis (nomen omen).
Quando vidi qst film invece uscì finalmente gasato come se mi fossi fatto qualche buona botta, x cui mi sentii di premiarlo magari oltre i reali meriti. Mi pare oggettivo, cmq, che il regista talento ne avesse: ed infatti lo hanno prontamente aiutato a sparire, ed al posto di film suoi hanno sovvenzionato e prodotto Dracula 3d ed Occhiali neri (no comment).
Tra l' altro nella mia rece non citai, in quanto mai visti, altri film ben più precursori di quelli da me elencati, ovvero Soffi-teir e Paintball: il primo sappiamo grazie al mio alter ego Yotobi essere di un trashume leggendario, mentre il secondo (che a quanto pare vira sul genere deadly reality di cui parlammo a proposito di Squid game) mi pare di capire non sia eccelso. Ulteriore plauso quindi x avere saputo sfruttare appieno (almeno secondo me) le potenzialità di un soggetto precedentemente non colte da altri.
Capisco che tu, poppa, non ti sia scaldata più di tanto, ma a me le gambe strappate dalle mine sono tra le cose che toccano di più (e cmq qua il regista dimostra di saperci fare pure con il tradizionale splatter da slasher, mostrando uno sgozzamento raccapricciante).
Curiosità: l' anno seguente al festival di Amsterdam visionai e recensii lo slasher Inbred, girato più o meno contemporaneamente a questo, ed oltre ad apprezzarlo parimenti, trovai curioso come i due rispettivi registi avessero pensato nello stesso periodo ad un finale quasi identico x due film piuttosto diversi tra loro. [Modificato da MD-MAniak 09/04/2022 19:58]
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."
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10/04/2022 20:49 |
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| | | Post: 2.715 | Registrato il: 04/12/2005
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MD-MAniak, 09/04/2022 19:56:
Capisco che tu, poppa, non ti sia scaldata più di tanto, ma a me le gambe strappate dalle mine sono tra le cose che toccano di più (e cmq qua il regista dimostra di saperci fare pure con il tradizionale splatter da slasher, mostrando uno sgozzamento raccapricciante).
Anche a me piacciono le gambe strappate dalle mine, ma non bastano per scaldarmi.
In compenso, lo ha fatto il successivo film di Alemà, La santa, che ti consiglio appunto caldamente.
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20/04/2022 13:26 |
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| | | Post: 4.752 | Registrato il: 24/11/2006
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Poppa xké non voti nel sondaggio?
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."
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20/04/2022 19:18 |
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| | | Post: 2.769 | Registrato il: 04/12/2005
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MD-MAniak, 20/04/2022 13:26:
Poppa xké non voti nel sondaggio?
To’, ho messo guardabile perché ho apprezzato lo sforzo e perché poi con La santa si è fatto perdonare.
Ma se ci fosse stato "Né carne né pesce" avrei scelto quell'opzione.
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21/04/2022 19:51 |
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| | | Post: 4.764 | Registrato il: 24/11/2006
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po-yee, 20/04/2022 19:18:
To’, ho messo guardabile perché ho apprezzato lo sforzo e perché poi con La santa si è fatto perdonare.
Ma se ci fosse stato "Né carne né pesce" avrei scelto quell'opzione.
Perché, cosa hai contro la verdura??
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"Quanta benzina abbiamo?"
"Non molta."
"Okay..."
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